Salute 5.0: il futuro della salute è sempre più tech
Gemelli digitali e biologici, robot, genomica, sensori e dispositivi indossabili, big data, AI e algoritmi
Gemelli digitali e biologici, robot, genomica, sensori e dispositivi indossabili, big data, AI e algoritmi: il futuro della salute è sempre più tech e l'Italia è in prima linea. Grazie a una strategia ‘a quattro punte’, il nostro Paese sta portando avanti numerosi progetti. Se ne è parlato all'università Sapienza di Roma, in occasione di ‘Salute 5.0 e Ricerca. Le Iniziative del Piano Nazionale Complementare al servizio del Futuro Digitale della Sanità’.
In questa occasione le quattro Fondazioni di ricerca del Piano Nazionale Complementare – D³4Health, DARE, ANTHEM e Fit4MedRob – hanno presentato i risultati e le prospettive delle loro attività, pensate per modificare la salute degli italiani e l’organizzazione del Servizio sanitario nazionale.
Le quattro Fondazioni rappresentano un modello unico di cooperazione tra laboratori, centri clinici e territori, capace di tradurre le tecnologie emergenti in soluzioni di cura, prevenzione e riabilitazione. Come mostrano i risultati raggiunti e raccontati nell’incontro a Roma.
Fascicolo sanitario elettronico: a che punto siamo
“Sono stati attivati 57 milioni di fascicoli sanitari elettronici per tutta la popolazione. Siamo contenti, ci puntiamo molto e stiamo andando avanti”, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci a margine dell’incontro. L’interoperabilità, inoltre, è già una realtà “dove le Regioni hanno adeguato i propri sistemi. Un ulteriore salto di qualità poi è rappresentato dall’Ecosistema dati sanitari che, integrato con i dati del Fascicolo sanitario elettronico, permetterà di trasformare informazioni cliniche strutturate in servizi intelligenti a supporto delle attività di prevenzione, diagnosi, cura e valutazione dell’assistenza erogata”, ha detto il ministro.
Schillaci: “Innovazione deve essere al servizio dell'equità”
"L'innovazione gioca un ruolo strategico: sta trasformando ogni campo della sanità con strumenti avanzati: penso all'intelligenza artificiale, il machine learning. Ma l'innovazione deve essere al servizio dell'equità: è utile solo se rappresenta un beneficio per tutti. Non posso pensare in futuro che alcuni ospedali abbiano l'intelligenza artificiale e altri no" ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al convegno 'Salute 5.0 e ricerca. Le Iniziative del Piano Nazionale Complementare al servizio del Futuro Digitale della Sanità' all'università La Sapienza di Roma. "In quest'ottica - ha aggiunto Schillaci - il ministero della Salute investe in una sanità proattiva e personalizzata. Penso ai progetti finanziati per lo sviluppo di piattaforme digitali basate su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning per la raccolta, la gestione e la condivisione di dati sanitari nell'ambito della prevenzione e della ricerca biomedica, sia clinica che assistenziale, nei quali come sapete sono direttamente coinvolte anche le reti tematiche degli Irccs".
Fonte: www.rainews.it
