Il Nobel per l'Economia va Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt
Premiati per aver spiegato la crescita economica guidata dall'innovazione. "I vincitori ci hanno insegnato che una crescita sostenibile non può essere data per scontata"
Il Nobel per l'Economia 2025, dedicato quest'anno a "creazione e distruzione" è stato assegnato al francese Philippe Aghion, al canadese Peter Howitt e all'israeliano Joel Mokyr.
"I vincitori ci hanno insegnato che una crescita sostenibile non può essere data per scontata. La stagnazione economica, non la crescita, è stata la norma per gran parte della storia umana. Il loro lavoro dimostra che dobbiamo essere consapevoli e contrastare le minacce alla crescita continua", viene spiegato in una nota.
La storia del premio in Economia nei Nobel
I premi per medicina, fisica, chimica, pace e letteratura sono stati annunciati la scorsa settimana. Istituiti per testamento dall'inventore della dinamite e imprenditore svedese Alfred Nobel, i premi vengono assegnati dal 1901, con alcune interruzioni dovute principalmente alle guerre mondiali.
Il premio per l'economia è stato istituito molto più tardi, venendo assegnato per la prima volta nel 1969, quando fu vinto dal norvegese Ragnar Frisch e dall'olandese Jan Tinbergen per il loro lavoro sulla modellazione economica dinamica. Anche il fratello di Tinbergen, Nikolaas, vinse un premio, portando a casa la categoria Medicina nel 1973. Sebbene pochi economisti siano nomi noti, tra i vincitori relativamente noti figurano l'ex presidente della Federal Reserve statunitense Ben Bernanke, Paul Krugman e Milton Friedman.
Nobel Economia 2024
L'anno scorso è stato assegnato al turco-americano Daron Acemoglu e ai britannico-americani Simon Johnson e James Robinson per la ricerca sulla disuguaglianza di ricchezza tra le nazioni.
La settimana dei Nobel, i premi assegnati
La settimana dei Nobel è cominciata lunedì 6 ottobre con l'assegnazione del premio per la Medicina a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per la scoperta del meccanismo con cui il sistema immunitario reagisce alle infezioni. Come fa il sistema immunitario a stabilire cosa attaccare e cosa difendere, visto che il nostro sistema immunitario ci protegge da migliaia di microbi diversi che cercano di invadere il nostro corpo? E' questo il focus intorno al quale ha girato la scoperta dei tre vincitori. I microbi hanno tutti un aspetto diverso e molti hanno sviluppato somiglianze con le cellule umane come forma di mimetizzazione e Mary Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi hanno "identificato le guardie di sicurezza del sistema immunitario, le cellule T regolatrici, che impediscono alle cellule immunitarie di attaccarci", si legge sul sito del Nobel Prize. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni", afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.
Martedì 7 ottobre è stata la volta della Fisica con il britannico John Clarke, il francese Michel Devoret e l'americano John Martinis per la scoperta dei "tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell'energia in un circuito elettrico". I vincitori hanno utilizzato una serie di esperimenti per dimostrare che le bizzarre proprietà del mondo quantistico possono essere concretizzate in un sistema abbastanza grande da essere tenuto in mano. Il loro sistema elettrico superconduttore potrebbe passare da uno stato all'altro con l'effetto tunnel, come se attraversasse direttamente un muro. Hanno anche dimostrato che il sistema assorbe ed emette energia in dosi di dimensioni specifiche, proprio come previsto dalla meccanica quantistica.
Mercoledì 8 ottobre sono stati premiati per la Chimica Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi per lo sviluppo di strutture metallo-organiche: "I vincitori - si legge nel comunicato - hanno sviluppato un nuovo tipo di architettura molecolare. Le strutture da loro create contengono grandi cavità in cui le molecole possono fluire dentro e fuori. I ricercatori le hanno utilizzate per raccogliere acqua dall'aria del deserto, estrarre inquinanti dall'acqua, catturare l'anidride carbonica e immagazzinare idrogeno".
Il premio Nobel Yaghi: "Estrarre acqua dall'aria, le molecole che possono sconfiggere la siccità"
Giovedì 9 ottobre il Nobel per la Letteratura è stato assegnato allo scrittore ungherese Lazlo Krasznahorkai ''per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte'', si legge nella motivazione dell'Accademia di Svezia che assegna il premio. László Krasznahorkai "è un grande scrittore epico di tradizione mitteleuropea - si legge ancora nelle motivazioni - che si estende da Kafka a Thomas Bernhard, ed è caratterizzato da assurdismo ed eccessi grotteschi. Ma il suo stile è più ampio, e guarda anche a Oriente adottando un tono più contemplativo e finemente calibrato".
Nato nel 1954, autore dei romanzi Satantango e Melancolia della resistenza, è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente e uno tra i maggiori autori europei.
Il premio Nobel per la Letteratura Lázló Krasznahorkai: "Senza Kafka non avrei scritto niente"
L'anno scorso è stata premiata la sudcoreana Han Kang.
Premio Nobel per la letteratura alla scrittrice sudcoreana Han Kang per “l’intensa prosa poetica"
Venerdì 10 ottobre il Nobel per la Pace è stato assegnato all'oppositrice venezuelana Maria Corina Machado. A consegnare il premio una commissione di cinque persone, eletta dal Parlamento norvegese, a Oslo.
Il premio, questo l'annuncio, va a una "coraggiosa e impegnata paladino della pace", "una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un'oscurità crescente".
Il riconoscimento, si legge nella motivazione, le è stato conferito "per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia".
"Mara Corina Machado è una delle figure civili più straordinarie del coraggio latinoamericano dei nostri tempi", ha dichiarato Jørgen Watne Frydnes, presidente del Comitato norvegese, sottolineando come, sotto la sua guida, "l'opposizione venezuelana, a lungo divisa, sia riuscita a trovare un terreno comune nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo".
“Oh mio Dio, non ho parole”, l’emozione di Maria Corina Machado alla notizia del Nobel per la Pace
Fonte: www.rainews.it