Trovato il corpo di Saleh al-Jafrawi, il volto social della sofferenza di Gaza
Era seguito da milioni di follower, il suo corpo è stato portato all'ospedale Battista, forse ucciso da milizie collaborazioniste anti-Hamas

In una Gaza dilaniata dalla guerra, Saleh al-Jafrawi, ventenne palestinese, era diventato una stella dei social media. Con milioni di follower su Instagram e TikTok, era noto come "Mr. FAFO" – Fuck Around and Find Out – per il suo spirito irriverente e le sue riprese audaci tra le rovine. Pro-Hamas, documentava l'orrore quotidiano: bombardamenti israeliani, corpi straziati, bambini in lacrime. Le sue storie, crude e immediate, mescolavano propaganda, attivismo e un tocco di umorismo nero, attirando ammiratori globali e accuse di sensazionalismo.
Nato e cresciuto a Gaza, Saleh aveva perso familiari nei raid aerei. Nel 2023, durante l'escalation del conflitto, si era imposto come influencer: teneva in braccio neonati feriti, cantava inni alla resistenza, sfidava i droni israeliani con il telefono in mano. "Dove sei, umanità?" implorava in una canzone virale, la voce rotta tra le macerie. Sopravvisse a un attacco mirato all'ospedale Nasser, dove filmò l'evacuazione sotto il fuoco. "È un miracolo", disse, sanguinante ma vivo. I suoi video, con sangue sulle camicie e lacrime negli occhi, scuotevano il mondo, ma attiravano anche fake news: accuse di furto di aiuti, collaborazionismo con Israele, persino morti inventate. Nel 2024, circolarono screenshot di presunte esecuzioni, smentiti da fact-checker come Kashif. L'IDF lo bollò come propagandista, lo definì un attore al servizio della propaganda di Hamas. Meta bloccò temporaneamente il suo account per "disinformazione", ma lui tornò più forte, ribattezzato "Quello con le Nove Vite".
Il 12 ottobre 2025, dopo il cessate il fuoco, la nona vita è finita. Scomparso nella mattina durante scontri tra clan a Gaza City in una zona caotica dove Hamas lotta per il controllo. Il suo corpo è stato portato all'ospedale crivellato di proiettili. Fonti palestinesi parlano di agguato: nessuno rivendica, ma si allude ad un assassinio per tradimento o vendetta. Il cadavere, custodito dal suo clan per "rispetto" o leva politica, ha scatenato tributi e scetticismo. Giornalisti palestinesi chiedono indagini, mentre i follower piangono un eroe che filmava l'inferno senza filtri.
Fonte: www.rainews.it