Nudo generato con l'AI, la giornalista Francesca Barra: hanno aggiunto parti intime di altre donne
Nuovo sito sessista terrorizza vip, giornaliste e donne dello spettacolo. La Polizia Postale sta indagando sulle piattaforme online
I siti conterrebbero archivi pubblici di immagini pornografiche manipolate digitalmente e diffuse senza autorizzazione degli interessati, violando l'articolo 612 ter, recentemente introdotto nel codice penale. Al centro delle indagini c’è un programma di intelligenza artificiale in grado di 'spogliare' le vittime, che crea nudi falsi da semplici fotografie online, facendoli apparire come reali. L’inchiesta, avviata dopo le denunce di diverse vittime, vede come protagoniste, loro malgrado, Anna Tatangelo, Chiara Ferragni, Diletta Leotta, Maria De Filippi, Cristina D’Avena, Benedetta Parodi, Chiara Francini, Annalisa, Angelina Mango, Andrea Delogu, Selvaggia Lucarelli, Maria Elena Boschi e molte altre. Nella sezione dedicata a Diletta Leotta sarebbero addirittura riemersi i file rubati dal suo cellulare anni fa, un episodio che dimostra quanto internet renda permanenti anche le violazioni più datate. Un forum raccoglierebbe 46 pagine di immagini contraffatte. Dopo la prima informativa inviata dalla Polizia Postale, sarà la Procura della Repubblica di Milano a coordinare le indagini. Ci sono anch’io, tra questi nomi”, scrive Selvaggia Lucarelli su Instagram. La giornalista, che aveva già trattato il tema in un articolo a doppia firma con Serena Mazzini, denuncia anche la leggerezza con cui la stampa ha riportato i dettagli del caso: "È tutto su un forum che ospita oltre sette milioni di utenti, con decine di migliaia di iscritti attivi ventiquattro ore su ventiquattro. Contiene materiali ben più gravi, che non riguardano solo nomi noti. Avevamo esitato a pubblicare il nostro pezzo perché, pur denunciando un fenomeno mostruoso, non volevamo contribuire alla sua diffusione. Oggi la notizia è di dominio pubblico, ma l’errore più grande è stato diffondere il nome del sito: così non si fa che aumentare la visibilità di queste immagini". Anche Francesca Barra ha raccontato la propria esperienza, spiegando a LaPresse di aver scoperto la manipolazione di alcune sue foto grazie alla segnalazione di un follower: "Poco prima di andare in diretta mi ha avvisata un uomo: circolavano mie immagini manipolate su un sito pornografico. Mi è mancata la terra sotto i piedi, ho pensato ai miei figli, soprattutto alle mie figlie. Ho provato paura per il mondo che stiamo consegnando loro, un mondo pericoloso. Ho deciso di denunciare e rendere pubblico tutto per far capire che noi donne non dobbiamo vergognarci di nulla: il problema non è mostrare il proprio corpo, ma l’assenza di consenso". Dopo la denuncia, Barra racconta di aver ricevuto decine di messaggi da genitori le cui figlie erano state vittime di manipolazioni simili, spesso avvenute su Telegram. Barra poi aggiunge: "Molte ragazze non denunciano per paura dello scherno o della gogna. È per questo che chi ha visibilità deve esporsi, per rompere il silenzio. E trovo significativo che a segnalarmi tutto sia stato un uomo: anche gli uomini devono capire che senza consenso si commette un reato. Non sono scherzi, non sono giochi fra maschi.” Secondo gli investigatori è emersa solo la punta dell’iceberg di un mercato digitale sommerso, dove viene utilizzata l’intelligenza artificiale. L’indagine punta a individuare chi gestisce le piattaforme e chi diffonde i contenuti, reati che potrebbero configurarsi come diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito e trattamento illecito di dati personali.
Fonte: www.rainews.it
