L'Autorità di garanzia, equilibri politici e 7 anni di vita
È la politica a scegliere i membri delle autorità indipendenti, con una mediazione tra maggioranza e opposizione. Procedure complesse per la decadenza
Ansa L'attuale Collegio del Garante per la Protezione dei Dati Personali è un organo di alta specializzazione e indipendenza, composto da quattro membri che hanno iniziato il loro settennato il 29 luglio 2020 e che lo concluderanno quindi il 29 luglio 2027. Questi componenti sono stati eletti dal Parlamento il 14 luglio 2020, in una procedura che vede due nomine affidate alla Camera dei Deputati e due al Senato della Repubblica.
Il Collegio è presieduto da Pasquale Stanzione, giurista italiano e accademico di spicco, in precedenza professore ordinario di diritto privato presso l'Università degli Studi di Salerno. È stato eletto dal Senato della Repubblica con 121 voti. Essendo il più anziano tra gli eletti, è stato designato Presidente del Collegio.
Al suo fianco, con il ruolo di Vice Presidente, siede Ginevra Cerrina Feroni, che prima della nomina era professoressa ordinaria di diritto costituzionale italiano e comparato presso l'Università di Firenze. La professoressa Cerrina Feroni è stata eletta dalla Camera dei Deputati con 208 voti. Completano l'Autorità i componenti Agostino Ghiglia e Guido Scorza.
Agostino Ghiglia, eletto dal Senato della Repubblica con 123 voti, ha una lunga militanza politica, avendo ricoperto prima ruoli di rappresentanza nel Movimento Sociale e nel Fronte delle Gioventù e poi incarichi istituzionali: al Comune di Torino per il MSI, poi consigliere regionale per AN e deputato di centrodestra nelle XIV e XVI legislature prima in Alleanza Nazionale e poi nel Popolo delle libertà. Dal 2013 è militante di Fratelli d'Italia.
Scorza, eletto dalla Camera dei Deputati con 237 voti, è un avvocato cassazionista noto per la sua profonda e specifica competenza nel diritto delle nuove tecnologie e della proprietà intellettuale.
Le fonti di nomina della governance dell'Authority
I componenti vengono eletti dal Parlamento in base a una ripartizione tra maggioranza e opposizione, rispecchiando gli equilibri politici del momento. L'elezione dei quattro componenti del Garante per la Protezione dei Dati Personali nel luglio 2020 è stata il risultato di un complesso negoziato politico volto a trovare un equilibrio tra le forze di maggioranza e di opposizione presenti in Parlamento all'epoca.
Il principio non scritto per la nomina delle Autorità Indipendenti è spesso quello della ripartizione paritetica tra i blocchi politici maggiori, al fine di garantire l'indipendenza dell'organo. Pur non essendoci un'attribuzione ufficiale "di partito" per i componenti di un'Autorità Indipendente, l'appoggio politico dietro le quinte era chiaramente delineato. Siamo nel pieno del governo Conte II, frutto dell’alleanza “rosso-verde”. Pasquale Stanzione e Guido Scorza erano stati i nomi posti sul tavolo dalla maggioranza. Il primo gradito al Partito Democratico e il secondo al Movimento cinque stelle. Ginevra Cerrina Feroni e Agostino Ghiglia erano le proposte dell’opposizione. Persona gradita alla Lega la prima e a Fratelli d’Italia il secondo.
Le procedure di decadenza dell'Authority
Per quanto riguarda le procedure di decadenza che portano alla cessazione anticipata dall'incarico, la normativa garantisce l'autonomia del Collegio prevedendo che i componenti decadano dalla carica per tre ragioni principali: per dimissioni volontarie rassegnate dal membro stesso; per impedimento permanente o protratto per oltre sei mesi, che renda impossibile lo svolgimento dell'attività; oppure per la dichiarazione di decadenza da parte del Garante stesso, qualora il componente non ponga fine a una situazione di incompatibilità con l'incarico entro un termine stabilito. In tutti questi casi, viene attivata immediatamente la procedura parlamentare per l'elezione di un nuovo membro che subentri per il restante periodo del settennato.
È fondamentale che la rimozione non sia un atto arbitrario del Governo o del Parlamento, per non minare l'indipendenza dell'Autorità. In caso di incompatibilità o impedimento, il Collegio del Garante avvia la procedura interna e, se la situazione non viene sanata, delibera la decadenza del membro. In sintesi, un rappresentante non può essere "licenziato" per disaccordi politici o per decisioni sgradite, ma può essere rimosso solo se viola i principi legali di incompatibilità o funzionalità.
In caso di dimissioni di due rappresentanti, l’Autorithy decade prima della fine naturale del mandato.
Fonte: www.rainews.it
