Le strade del centro di Cagliari come un terreno di guerriglia urbana con idranti della polizia sui manifestanti antifascisti da un lato e tensioni per qualche infiltrato al raduno di Blocco Studentesco dall'altro.  A tenere a distanza (ravvicinata) le due manifestazioni, un imponente dispiegamento di poliziotti in tenuta antisommossa che, dopo avere respinto per due volte il tentativo dei circa 250 antifascisti di forzare il cordone e raggiungere un centinaio di attivisti del movimento vicino a Casa Pound, hanno caricato e allontanato le proteste. Durante quelle fasi concitate, gli agenti hanno fermato alcune persone che sono state poi rilasciate, dopo l'identificazione.

Il corteo, autorizzato, di Blocco Studentesco si era radunato in piazza Repubblica sotto lo striscione "casa mia non è casa tua", riprendendo le parole, modificate, della canzone di Ghali. Ha poi percorso un breve tragitto con bandiere e slogan anche contro il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il presidio antifascista è stato messo in piedi con un veloce passaparola, dopo che si è sparsa la notizia dell'arrivo degli attivisti della destra estrema.