Garante della Privacy, Scorza a RaiNews24: "Certo che arriveremo a fine mandato"
"Quello che è accaduto suggerisce uno sforzo ancora ulteriore non tanto per difendere la nostra reputazione personale, e l'autorevolezza percepita ma soprattutto quella dell'Autorità" dice l'avvocato
"Ho rispetto infinito per chi fa inchieste giornalistiche, per chi fa informazione si tratta di entrare dell'esterno in considerazioni giuridiche complesse persino per chi le vive da dentro, nella dinamica di funzionamento. Mi piace pensare che si possa inciampare nella svista, nell'errore di interpretazione dei fatti e che di questo, almeno per quel che mi riguarda, si sia trattato" dice a RaiNews24 l'avvocato Guido Scorza a proposito dell'inchiesta di Report (Rai3) su presunte spese pazze e conflitti di interesse all'interno del Garante della Privacy di cui è uno dei componenti. "Sono certo che il tempo e la nostra capacità che non dovrà mancare di aprirci e renderci trasparenti valga a relegare presto quello che è accaduto a un ricordo".
Poi a proposito delle possibilità, in un clima così teso, di arrivare come componente dell'Authority a fine mandato risponde: "Posso parlare per me stesso, e sono certo di sì anzi quello che è accaduto suggerisce uno sforzo ancora ulteriore non tanto per difendere la nostra reputazione personale, e l'autorevolezza percepita ma soprattutto quella dell'Autorità".
E sulla multa a Report l'avvocato dice: "Si tratta di chiedersi se quell'audio della telefonata, quella conversazione tra la moglie di un ministro e un ministro in quel momento fosse o non fosse di interesse pubblico. Io mi sono risposto di sì, i miei colleghi hanno risposto di no e quindi hanno ritenuto fosse una violazione della disciplina sulla privacy. Così funziona in un organo collegiale, quindi nessuna sorpresa che la si possa talvolta pensare in maniera diversa, le regole sono a maggioranza, servono proprio a questo".
Fonte: www.rainews.it
