Francia, concessa la libertà vigilata a Nicolas Sarkozy dopo 20 giorni di carcere
Sarkozy era detenuto a La Santé dal 21 ottobre, in seguito alla sua condanna nel caso di finanziamento libico riguardante la sua campagna presidenziale. La scarcerazione è stata concessa dalla Corte d'Appello di Parigi
AFP Nicolas Sarkozy da oggi è in libertà vigilata: lo ha deciso la Corte d'Appello di Parigi accogliendo la sua domanda di essere rimesso in libertà dopo la detenzione cominciata il 21 ottobre in relazione alla vicenda dei fondi libici. L'ex presidente, che ha lasciato il carcere parigino a bordo di un'auto con vetri oscurati, scortato da motociclisti della polizia, è stato posto sotto sorveglianza giudiziaria in conformità con la richiesta del pubblico ministero.
Tra le limitazioni previste dalla sorveglianza giudiziaria disposta per l'ex presidente c'è il divieto di lasciare la Francia. La Corte ha anche vietato all'ex capo dell'Eliseo di contattare il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, che gli aveva fatto visita in carcere il 29 ottobre. Inoltre è stato emesso il divieto di contattare tutti gli imputati.
L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è arrivato nella sua abitazione nel XVI arrondissement di Parigi dopo un percorso di 15 minuti in automobile dal carcere de La Santé che aveva lasciato intorno alle 15.All'interno del veicolo, scortato dalla polizia, c'era anche la moglie Carla Bruni, andata a riceverlo all'uscita del penitenziario.
L'ex presidente francese posta sui social il suo primo commento da uomo "libero", poche ore dopo la scarcerazione, tra i ringraziamenti per quanti lo hanno sostenuto e i preparativi per il ricorso."Ora che sono libero e riunito alla mia famiglia, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che mi hanno scritto, sostenuto e difeso. I vostri migliaia di messaggi di sostegno mi hanno profondamente commosso e mi hanno dato la forza di sopportare questa dura prova", ha scritto su X Sarkozy.
"La legge è stata applicata. Ora mi preparerò per il ricorso. La mia energia è concentrata esclusivamente sul dimostrare la mia innocenza. La verità trionferà. Questa è una lezione che la vita ci insegna", ha aggiunto, sottolineando che "la fine della storia deve ancora essere scritta".
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Il procuratore generale aveva precisato che "l'estrema gravità dei fatti e l'entità della pena non devono essere prese in considerazione", ma "contano solo i criteri dell'articolo 144" del codice di procedura penale, che elenca diverse condizioni legali per giustificare la detenzione preventiva, cioè la conservazione delle prove, evitare accordi con gli imputati o pressioni e la protezione della persona indagata.
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Sarkozy: il carcere “è un incubo, è dura”
"È dura, molto dura". Lo ha detto l'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, parlando della sua detenzione, che ha definito "un incubo", nel giorno in cui è attesa la decisione della Corte d'appello di Parigi sulla sua scarcerazione.
"Vorrei che foste convinti di una cosa: non ho mai avuto la folle idea di chiedere a Gheddafi alcun finanziamento. Non confesserò mai qualcosa che non ho fatto", ha dichiarato Sarkozy.
"Ho risposto scrupolosamente a tutte le convocazioni. Non avrei mai immaginato di conoscere la prigione a 70 anni. Questa prova mi è stata imposta, l'ho vissuta. È dura, è molto dura", ha proseguito.
E ancora: "Amo il mio Paese, la mia famiglia è in Francia, mi batto affinché la verità trionfi". Sarkozy ha anche "reso omaggio" al personale penitenziario, dicendo che "ha dato prova di eccezionale umanità, rendendo sopportabile questo incubo".
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I criteri per il rilascio
Per la richiesta di scarcerazione, i giudici della Corte d'Appello non si sono basati sugli stessi criteri utilizzati per l'ordinanza di custodia cautelare. Il ricorso di Sarkozy ha inserito la sua incarcerazione nel quadro della custodia cautelare in carcere, che differisce da quella dell'esecuzione di una pena. Ai sensi dell'articolo 144 del Codice di Procedura Penale, il mantenimento in stato di detenzione è possibile se costituisce il "solo mezzo" per proteggere le prove, impedire coercizione o collusione, impedire la fuga o la recidiva, o garantire la sua sicurezza.
Nel frattempo, in carcere, l'ex presidente è stato posto in isolamento, ma due agenti di sicurezza hanno preso residenza in una cella vicina. Queste misure sono giustificate dal "suo status" e dalle "minacce contro di lui ", secondo il ministro dell'Interno Laurent Nuñez.
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Il figlio di Nicolas Sarkozy, Louis Sarkozy, ha esultato per la scarcerazione del padre dal carcere di Parigi de La Santé. In in un post su X ha scritto: "Lunga vita alla libertà", pubblicando una foto che lo ritrae da bambino insieme al padre
Fonte: www.rainews.it
