Ecuador, l’auto del presidente presa a sassate: 5 arresti dopo l’attacco al corteo di Noboa
L’auto del presidente Noboa è stata colpita da pietre durante le proteste. Il governo parla di spari: cinque arresti
L’auto del presidente ecuadoriano Daniel Noboa è stata colpita da una fitta sassaiola mentre attraversava la provincia di Cañar, nell'Ecuador meridionale. L’episodio, avvenuto martedì durante un viaggio ufficiale, è stato ripreso in un video diffuso dalla presidenza: le immagini mostrano l’interno dell’auto, il rumore dei sassi, un finestrino che si incrina e una voce che grida: “Abbassate la testa!”.
Secondo la ministra dell’Ambiente e dell’Energia, Inés Manzano, che si trovava nel convoglio, circa 500 manifestanti hanno bloccato la strada lanciando pietre e altri oggetti contro le auto presidenziali. La ministra ha anche parlato di segni di proiettili sulla carrozzeria e ha sporto denuncia per "tentato omicidio del presidente". Le autorità ipotizzano l’uso di armi da fuoco, ma non ci sono conferme indipendenti e sono in corso verifiche tecniche sui danni al veicolo.
Cinque persone sono state arrestate e dovranno rispondere di terrorismo e tentato omicidio, come confermato in una nota pubblicata dalla presidenza su X, che ha definito l’assalto “un tentativo di assassinio” e un’azione di gruppi “destabilizzatori”.
Noboa, 37 anni, è rimasto illeso e ha proseguito la sua agenda, partecipando poco dopo a un evento pubblico a Cuenca, dove ha condannato "atti inaccettabili nel nuovo Ecuador". Il corteo si stava dirigendo verso El Tambo per l’inaugurazione di un impianto di trattamento delle acque del valore di 4,5 milioni di dollari.
L’attacco si inserisce in un clima di forte tensione sociale, dopo oltre due settimane di proteste indette dalla Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (CONAIE) contro l’abolizione dei sussidi al diesel. Le manifestazioni hanno già provocato un morto, decine di feriti e numerosi arresti.
Il governo difende la misura come necessaria per liberare oltre un miliardo di dollari all'anno da destinare a contadini e trasportatori. Tuttavia, i leader indigeni accusano Noboa di autoritarismo e di una repressione violenta delle proteste.
Fonte: www.rainews.it