Meloni: "Con la Destra al governo la patrimoniale non vedrà mai la luce". E' scontro politico
All'indomani della proposta del leader Cgil Landini di una tassa per i patrimoni sopra i due milioni di euro, si apre un altro fronte di polemica dopo quella sullo sciopero del 12 dicembre. Le opposizioni: "Questo governo aiuta i più ricchi"
Si anima lo scontro politico sulla possibile introduzione di una patrimoniale. Un muro contro muro che rende ancora più aspra la contrapposizione tra maggioranza e opposizione, dopo l'annuncio dello sciopero generale della Cgil del 12 novembre, che si lega a doppio filo con la proposta della tassa per i ricchi, che è una delle richieste fatta propria dal leader sindacale Landini.
Oggi è la premier Giorgia Meloni, che interviene, via social, per "rassicurare" che "con la destra al governo, non vedranno mai la luce" misure di tassazione per i più ricchi. Un intervento che sono tornati a chiedere forze della sinistra e Cgil, prendendo anche spunto dalla vittoria del sindaco Mamdani a New York, che pensa a una aliquota più alta per le aziende e per chi guadagna oltre un milione di dollari.
Manovra, le opposizioni: "Questo è il governo delle tasse"
Alle parole della presidente del Consiglio replica la leader del Pd, Elly Schlein, che non cita la patrimoniale, preferendo ricordare che con il governo Meloni "la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni" come "dicono i dati del governo, non del Pd".
"Il governo Meloni ha aumentato le tasse per tutti. E come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull'Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito", è l'accusa che fa la leader democratica, domandandosi "con che faccia stamattina si sveglia e attacca le opposizioni".
Anche il leader di Avs, Nicola Fratoianni, replica spiegando di essere "assolutamente d'accordo" con una tassazione per chi ha di più. "La ridistribuzione è puro buon senso, poi si può ridiscutere la soglia, l'aliquota, ma la misura è giusta". Sempre dal fronte della sinistra, anche il verde Angelo Bonelli rilancia: "Perché chi è super-ricco non deve dare un contributo per sostenere la sanità pubblica e aumentare stipendi e pensioni che sono tra i più bassi in Europa?".
Lo scontro resta aperto anche sullo sciopero del venerdì, con la maggioranza che attacca anche oggi Landini, accusandolo di voler dar vita a un weekend lungo, piuttosto che a tutelare i lavoratori. "Gli altri firmano contratti, con aumenti salariali. La Cgil è sempre contro- accusa Tajani-. Forse Landini può essere che ha delle mire politiche, che voglia fare il leader della sinistra, legittimo. Ma io faccio un'analisi politica...".
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Fonte: www.rainews.it
