Il movimento ribelle M23 recluta magistrati nella parte orientale del Paese
Nel Kivu, a est della RDC, dove si sta instaurando un'amministrazione parallela a quella di Kinshasa, il gruppo armato intende costruirsi una giustizia autonoma
ANSA Il gruppo armato M23 sostenuto da Kigali ha annunciato il reclutamento di circa 400 magistrati nelle zone sotto il suo controllo nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove sta instaurando un'amministrazione parallela. Regione ricca di risorse naturali e confinante con il Ruanda, l'est del Congo è teatro di conflitti da oltre trent'anni. Le violenze si sono intensificate tra gennaio e febbraio con la conquista da parte dell'M23 delle grandi città di Goma e Bukavu. L'esercito, la polizia e l'amministrazione di Kinshasa sono quindi fuggiti dall'avanzata del gruppo armato in queste zone. L'M23 proclama la sua volontà di rovesciare il regime di Kinshasa e di istituire un'amministrazione parallela nelle regioni che occupa. Finora il movimento ribelle ha operato senza una struttura giuridica e ha schierato militari e forze di polizia per mantenere l'ordine, al prezzo di numerose violenze, secondo le ONG internazionali e l'ONU. Oggi l'M23 ha annunciato in un comunicato diffuso dal suo portavoce Lawrence Kanyuka la pubblicazione di un elenco di “candidati magistrati” che hanno superato un test di valutazione, nell'ambito di una “commissione per il rilancio della giustizia”. Sono state ricevute circa 475 candidature e 378 sono state selezionate al termine delle prove, ha dichiarato Délion Kimbulungu, presidente della suddetta commissione. “I vincitori saranno presto integrati nel sistema giudiziario dell'amministrazione” dell'M23, ha assicurato, senza fornire ulteriori dettagli. Le autorità congolesi e l'M23 hanno firmato a luglio a Doha una dichiarazione di principio a favore di un “cessate il fuoco permanente”, a seguito di un accordo di pace concluso tra la RDC e il Ruanda alla fine di giugno a Washington. Tuttavia, queste due iniziative non sono riuscite a far tacere le armi. L'esercito congolese e l'M23 si accusano reciprocamente di violare il cessate il fuoco. Il presidente congolese Félix Tshisekedi ha annunciato domenica che i colloqui di Doha “dovrebbero riprendere” questa settimana, in vista di un incontro con il suo omologo ruandese Paul Kagame previsto a Washington sotto l'egida del presidente americano Donald Trump, “al fine di ratificare i due accordi”.
Fonte: www.rainews.it
