È morto Giorgio Forattini, addio al maestro delle vignette politiche satiriche
La sua matita ha raccontato e colpito ogni giorno in prima pagina mezzo secolo di storia politica repubblicana
E' morto a Milano a 94 anni Giorgio Forattini, padre e maestro della vignettistica satirica italiana. Entrato per concorso a Paese Sera dopo aver lasciato gli studi dalle pagine di Repubblica ed Espresso ha, letteralmente, messo a nudo ogni giorno in prima pagina, conquistata per la prima volta nel 1974 con una vignetta a sostegno della campagna per il no al referendum sul divorzio, vizi e virtù della classe dirigente italiana dalla metà degli anni settanta in poi.
Con la sua matita, Bettino Craxi ha indossato gli stivali di Mussolini ed è diventato Pietro Gambadiglegno, Giovanni Spadolini è rimasto nudo, Massimo D'Alema ha preso il profilo di Adolf Hitler comunista, Achille Occhetto come Charlie Brown Giovanni Goria un ologramma invisibile, Piero Fassino uno scheletro, Giuliano Amato Topolino.
E ancora: Silvio Berlusconi e Amintore Fanfani sempre molto bassi, Romano Prodi un prete comunista, Umberto Bossi Pluto, Walter Veltroni un bruco, Lamberto Dini un rospo, Rocco Buttiglione una scimmia, Nicola Mancino un cinghiale.
Fonte: www.rainews.it
