Daily Archives: 13 Settembre 2023

Alluvione Marche, identificato dopo un anno il corpo di Brunella Chiù: era l’unica dispersa

Il corpo ritrovato nel novembre del 2022 nelle acque delle Isole Tremiti appartiene a Brunella Chiù, unica dispersa delle 13 vittime dell’alluvione delle Marche avvenuta circa un anno fa, il 15 settembre. A comunicare la notizia è stato il gruppo carabinieri forestale – Nipaaf di L’Aquila insieme alla procura del capoluogo abruzzese. Allegata alla notifica anche una copia degli accertamenti portati avanti dai Ris di Roma, che hanno comparato il Dna della 56 con il cadavere ritrovato a 340 chilometri da Senigallia e da Ostra Vetere, punto in cui la donna è stata travolta mentre era in auto con la figlia Noemi.

Alluvione Marche, identificato dopo un anno il corpo di Brunella Chiù era l'unica dispersa
Alcune auto trascinate via dal fango durante l’alluvione (Getty).

Acquaroli: «Grazie da parte dell’intera comunità»

Dell’identificazione ha parlato anche il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli: «Esprimo a nome dell’intera comunità il ringraziamento e la riconoscenza ai Carabinieri Forestali del Nipaaf de L’Aquila e all’Autorità Giudiziaria per il fondamentale lavoro che ha condotto al ritrovamento di Brunella. La nostra gratitudine va alla Prefettura di Ancona, a tutte le Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e alle altre Istituzioni che si sono prodigate sin dai primi momenti nelle attività di ricerca».

Il ritrovamento a novembre vicino Cala Marano

Il corpo è stato trovato vicino Cala Marano, visto a pelo d’acqua da alcuni isolani. A causa delle condizioni del cadavere, non è stato possibile comprendere se si trattasse di un uomo o di una donna. Pochi mesi fa la svolta nelle indagini, con la ricostruzione del sesso e l’avvio delle procedure per gli esami del Dna, confrontando la data del ritrovamento con le denunce di scomparsa depositate in procura.

Alluvione Marche, identificato dopo un anno il corpo di Brunella Chiù era l'unica dispersa
Un uomo intento ad aiutare gli abitanti dopo il disastro (Getty).

L’unico superstite è stato il figlio Simone Bartolucci

A pochi giorni dall’anniversario dell’alluvione, si chiude così un’estenuante ricerca portata avanti anche dal figlio della donna, Simone Bartolucci. Il 23enne è l’unico superstite della famiglia e si è salvato aggrappandosi a un albero, prima che la madre e la sorella venissero trascinate via all’interno dell’auto. In totale le vittime dell’alluvione sono state 13.

Il Senato approva il ddl sul diabete e la celiachia pediatrici

Via libera definitivo all’unanimità con 141 voti favorevoli dall’Aula del Senato al ddl per l’individuazione del diabete di tipo I e della celiachia nella popolazione pediatrica. Grazie alla diagnosi precoce, infatti, sarà possibile ridurre le complicanze derivanti da queste malattie. Il testo è composto da quattro articoli.

I punti principali

Il provvedimento contiene i dettagli per  l’avvio di un programma pluriennale di screening su base nazionale nella popolazione pediatrica, da avviare a decorrere dall’anno 2024 per l’individuazione degli anticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia. Il comma 2 dispone che per la sua attuazione sia autorizzata la spesa di 3,85 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e di 2,85 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Si prevede inoltre, l’istituzione di un Osservatorio nazionale sul diabete tipo 1, presso il Ministero della salute, composto da dieci membri. L’organo si occuperà di studiare ed elaborare le risultanze dello screening raccolte dal programma pluriennale di prevenzione, pubblicando annualmente una relazione nel sito internet istituzionale del Ministero della salute che si occuperà anche delle campagne periodiche di informazione e di sensibilizzazione sociale sul tema.

 

Neva Sgr, due nuovi fondi per investire in aziende emergenti altamente innovative

Dopo il successo del fondo Neva First, che ha raccolto 250 milioni di euro per investire in start-up hi-tech italiane ed estere in diversi settori, la società di venture capital Neva Sgr del Gruppo Intesa Sanpaolo raddoppia il proprio impegno per il sostegno dell’innovazione lanciando Neva II Global e Neva II Europe per complessivi 500 milioni di euro.

I fondi punteranno su realtà che adottano politiche ESG e Circular 

Il presidente di Neva Sgr Luca Remmert e il ceo e general manager Mario Costantini hanno presentato i due nuovi fondi alle Officine Grandi Riparazioni di Torino a una platea di venture capitalist, corporation, investitori istituzionali, esperti, imprenditori e startupper da tutta Italia e da numerosi altri Paesi, in particolare Stati Uniti e Israele. L’evento, che ha avuto luogo mercoledì 13 settembre, è stato introdotto dall’intervento del presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. L’obiettivo di Neva II Global è raccogliere circa 400 milioni di euro e investirli nelle migliori aziende emergenti altamente innovative a livello mondiale, con particolare attenzione a quelle statunitensi, israeliane, europee e italiane. Neva II Europe, per cui è prevista una raccolta di circa 100 milioni di euro, sarà interamente dedicato alle realtà europee, specialmente italiane. Entrambi i fondi saranno operativi dal secondo semestre 2024 e punteranno sulle realtà che adottano le migliori politiche ESG e Circular e si impegnano a fornire business solution a problemi globali.

Neva Sgr, due nuovi fondi per investire in aziende emergenti altamente innovative
Logo Neva Sgr

A testimonianza dei tanti investimenti realizzati con società altamente tecnologiche che operano in Paesi e settori differenti, sul palco delle OGR si sono alternate alcune figure di rilievo, tra fondatori e manager, che ben rappresentano la composizione diversificata dei portafogli di investimento dei fondi di Neva Sgr:

  • Maria Grazia Roncarolo, co-fondatrice e presidente di Tr1x (biotecnologie per la cura di malattie autoimmuni e infiammatorie);
  • Colin Story, ceo di BetaGlue Technologies (sviluppo terapie antitumorali innovative);
  • Nelson Holzner, co-fondatore e ceo di MODIFI (Digital Trade Finance);
  • Nir Minerbi, ceo e co-fondatore di Classiq (Quantum Computing);
  • Dror Liwer, co-founder e chief marketing officer di Coro (Intelligenza Artificiale per la Cybersecurity);
  • Andrew Corner, general manager di Cool Planet Technologies (Advanced Membrane Carbon Capture);
  • Claudio Spadacini, ceo e fondatore di Energy Dome (batterie a CO2 di lunga durata);
  • Bruno Garavelli, ceo e co-fondatore di Xnext (nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X per controlli di qualità);
  • Matteo Vanotti, ceo e co-fondatore di xFarm (gestione digitale delle coltivazioni agricole);
  • Andrea Rossi, director of Finance and Corporate Finance di D-Orbit (logistica spaziale e servizi di trasporto orbitale).

L’incontro è stata anche l’occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita e alla rapida crescita di Neva Sgr, che dall’agosto 2020 ha investito in 35 società per un totale allocato di circa 142 milioni di euro tramite i fondi Neva First e Neva First Italia – dedicato agli investimenti in società italiane –, e ha avviato il fondo SEI – Sviluppo Ecosistemi di Innovazione, interamente sottoscritto da Intesa Sanpaolo Innovation Center e riservato al supporto della crescita degli ecosistemi innovativi in Italia.

Il presidente Remmert: «Cresceremo e daremo ulteriori soddisfazioni agli investitori»

Queste le dichiarazioni rilasciate da Luca Remmert, Presidente di Neva Sgr: «Con Neva II Global e Neva II Europe utilizzeremo gli stessi criteri altamente selettivi adottati finora per individuare le aziende in fase di crescita con vantaggi competitivi a lungo termine, grandi opportunità di mercato e adesione ai criteri ESG e dell’economia circolare. I risultati già ottenuti con il Fondo Neva First hanno dimostrato l’elevata professionalità del nostro team, composto da analisti interfunzionali e internazionali con comprovata e riconosciuta esperienza e una profonda conoscenza dei mercati. Grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, università, centri di ricerca, acceleratori e incubatori, e forti dell’appartenenza a uno dei maggiori e più solidi gruppi bancari europei, sono certo che Neva Sgr potrà crescere e farsi conoscere ulteriormente, dando ancora maggiori soddisfazioni agli investitori».

It-Alert, il 14 settembre il test dell’allarme in Puglia, Piemonte e Umbria

Il 14 settembre alle ore 12 tutti i cittadini di Puglia, Piemonte e Umbria o, più in generale, tutti coloro che si troveranno entro i confini delle tre regioni, riceveranno un messaggio di allarme sul proprio smartphone. Ogni dispositivo collegato a una rete mobile infatti produrrà un suono unico, del tutto differente da quello solitamente disponibile per l’annuncio di notifiche o chiamate. Nessuna paura, dato che si tratta esclusivamente di un test di It-Alert, il nuovo sistema pubblico gestito dal servizio nazionale della Protezione civile. L’obiettivo sarà raccogliere informazioni sul funzionamento dell’allerta in caso di gravi emergenze e calamità in una circoscritta area geografica. L’allarme sarà utile per avvisare i cittadini in caso di tsunami, alluvioni, eruzioni vulcaniche, terremoti oppure incidenti in stabilimenti contenenti materiali pericolosi o radioattivi.

Sistema di allarme It-Alert, come funziona e cosa fare dopo il messaggio

L’allarme di It-Alert è attualmente in fase di sperimentazione in tutte le città italiane. Per ricevere l’Sms però sarà necessario che il cellulare sia agganciato alle reti degli operatori di telefonia mobile. Non potrà infatti funzionare se il device sarà spento oppure in modalità aereo, che sgancia automaticamente ogni connessione con la rete dati. Impossibile anche essere raggiunti dal segnale acustico se ci si trova in una zona priva di campo. Non occorrerà scaricare nessuna app, in quanto il messaggio arriverà in automatico. Per sentire il suono, però, sarà fondamentale attivare la suoneria del dispositivo, in quanto il sistema non è in grado di bypassare la modalità silenzioso.

Al momento della ricezione del messaggio di It-Alert, non bisognerà fare nulla se non leggerne il contenuto. Tutti i cittadini delle tre regioni potranno, ma soltanto su base volontaria, compilare un questionario disponibile sul sito ufficiale del sistema di allarme pubblico, al fine di fornire maggiori informazioni e aiutare i tecnici al suo miglioramento costante. Sarà possibile accedervi direttamente tramite un link nell’Sms, dove poi lasciare il proprio feedback. La società che gestisce il sistema ha precisato che i dati raccolti saranno coperti dall’anonimato.

San Patrignano, Red Ronnie e i figli di Muccioli indagati per aver diffamato Walter Delogu

Red Ronnie e i figli di Vincenzo Muccioli, Andrea e Giacomo, sono indagati per le presunte dichiarazioni diffamatorie rilasciate in alcune interviste a vari media su Walter Delogu, ex autista del fondatore della comunità di San Patrignano. I tre rischiano il processo e, secondo quanto raccontato da Agi, è stata la procura di Rimini a notificare l’avviso di conclusione delle indagini. L’inchiesta è partita dopo la messa in onda il 30 dicembre 2020 della docu-serie Sanpa, prodotta da Netflix e diffusa sulla piattaforma. I figli di Vincenzo Muccioli hanno querelato il colosso dello streaming parlando di diffamazione nei confronti del padre.

San Patrignano, Red Ronnie e i figli di Muccioli indagati per aver diffamato Walter Delogu
La mensa di San Patrignano (Getty).

Gli indagati avrebbero offeso la reputazione di Delogu

I tre indagati avrebbero offeso la reputazione di Walter Delogu, padre della conduttrice Andrea Delogu, attribuendogli «di avere puntato il coltello verso Muccioli, minacciandolo e chiedendogli soldi altrimenti avrebbe divulgato la cassetta incriminata». E inoltre lo avrebbero tacciato di aver «provocato la morte di Vincenzo Muccioli perché quel gesto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quel tradimento è stato talmente forte per Vincenzo che in quel momento ha capito che doveva lasciarsi morire per salvare San Patrignano e così ha fatto».

San Patrignano, Red Ronnie e i figli di Muccioli indagati per aver diffamato Walter Delogu
Andrea Muccioli, figlio del fondatore di San Patrignano Vincenzo Muccioli (Imagoeconomica).

Giacomo Muccioli, poi, avrebbe anche detto che Delogu «aveva puntato una pistola alla testa di mia madre chiedendole 150 milioni di lire». Una vicenda di cui ha parlato anche il fratello Andrea: «Delogu era una figura insignificante di San Patrignano, che più che guidare la macchina non ha mai fatto, se non per il problema dell’estorsione della cassetta. L’errore più grosso è stato di avergli dato una pistola, la stessa che aveva addosso quando venne a chiedere soldi a mia madre».

Sanpa non ha diffamato Muccioli

La stessa procura di Rimini ha chiesto anche l’archiviazione dell’indagine per diffamazione aggravata scattata dopo la denuncia dei figli di Muccioli contro Netflix e la società di distribuzione 42 srl, oltre ai produttori della docu-serie Sanpa. Il pm Davide Ercolani ha spiegato: «Deve escludersi la responsabilità in capo agli indagati, poiché la narrazione dei fatti è avvenuta con modalità e forme rispettose delle varie tesi, senza che nella narrazione vi sia una adesione ad una versione piuttosto che un’altra».

E viene sottolineato che ci sono «contenuti più equilibrati rispetto a quanto emergeva da alcune fonti, rispettando in tal modo, non solo il limite della continenza, ma dimostrando la volontà di dare una lettura oggettiva degli eventi».

Incendio nell’edicola davanti a Palazzo Chigi: spento rapidamente

Un piccolo incendio si è verificato all’interno dell’edicola, in via di ristrutturazione, in piazza Colonna a Roma, di fronte a Palazzo Chigi. Le fiamme sono scoppiate mentre una squadra di operai era all’opera nel chiosco verde che, dopo anni di chiusura, è stato acquistato dall’editore del quotidiano Il Tempo la cui sede è nel palazzo di fronte. La colonna di fumo ha attirato la curiosità dei passanti e messo in allerta la sicurezza attorno alla sede del governo, dove in quel frangente si stava concludendo l’incontro fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Montenegro Jakov Milatovic. In pochi minuti gli operai e alcuni agenti di polizia, con estintori e secchi d’acqua, hanno spento le fiamme che – secondo le prime ricostruzioni – sarebbero state alimentate anche da un mazzo di vecchi giornali riposto in un vano. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco.

Milano, ragazzo aggredito per strada: è in coma

Un ragazzo italiano di 23 anni è in coma farmacologico al Policlinico di Milano, dopo un violento pestaggio avvenuto in viale Gorizia, zona Darsena, all’altezza del civico 24. L’allarme è stato lanciato intorno alle 4 della mattina di mercoledì 13 settembre, quando un passante ha notato il giovane a terra incosciente. Dopo un primo massaggio cardiaco praticato dagli agenti della volante, è stato soccorso dagli operatori del 118 e trasportato in ospedale in codice rosso.

LEGGI ANCHE: Ragazzo di 21 anni accoltellato a Milano: è grave

Arrestato l’aggressore

Secondo quanto riferito dalla questura, il presunto aggressore è un 28enne tunisino. L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio. In base alle prime dichiarazioni, riportate da MilanoToday, avrebbe colpito il 23enne per difendere una donna, sempre in base alla sua versione, importunata dal giovane. Una ricostruzione che però sembrerebbe non convincere gli investigatori.

L’alluvione in Romagna ha causato danni per 12 milioni nelle scuole

È di 12 milioni di euro il conto dei danni per il patrimonio pubblico utilizzato per le scuole (cioè aule ma anche palestre, laboratori e giardini) dall’alluvione verificatasi a maggio 2023 in Romagna. A due giorni dall’inizio dell’anno scolastico, con la prima campanella venerdì 15 settembre, le stime più consistenti, circa i tre quarti dei danni, riguardano la provincia di Ravenna.

Alcune scuole ripristinate solo in parte

Alcune scuole sono state letteralmente attraversate da fiumi di acqua e il loro ripristino è potuto avvenire solo in parte. Poi ci sono stati casi meno complessi, ma molto diffusi: per circa 200 edifici, infatti, sono stati segnalati danni derivanti all’allagamento di locali tecnici, che hanno compromesso caldaie, impianti elettrici e idraulici. Tutti sistemi che sono stati ripristinati nei tempi necessari a garantire la continuità delle attività didattiche. Altro problema frequente è stato quello delle infiltrazioni di acqua da soffitti e pavimenti – anche in questi casi i lavori sono stati condotti durante l’estate per rendere agibili più spazi possibile. Solo in pochi casi si è reso necessario lo spostamento, come a Castel Bolognese, dove i bambini della scuola dell’infanzia hanno trovato ospitalità nella vicina scuola elementare, mentre a Solarolo e Sant’Agata sul Santerno una parte dei bimbi che frequentano il nido è stata ospitata nel vicino comune di Fusignano. A Lugo un centro sociale ospita una scuola dell’infanzia mentre a Sant’Agata sul Santerno l’asilo è stato temporaneamente collocato nel teatrino di Villa San Martino.

Mattarella a Forlì per inaugurare l’anno scolastico

Lunedì 18 settembre 2023 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche in segno di vicinanza alle famiglie colpite dall’alluvione, si recherà a Forlì per inaugurare l’anno scolastico.

Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli

Nicola Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli. Il magistrato 65enne, diventato il simbolo della lotta alla ‘ndrangheta nel mondo, succede a Giovanni Melillo, che 16 mesi fa è passato alla guida della Direzione nazionale antimafia. Al plenum del Consiglio Superiore della magistratura, Gratteri è stato eletto al primo turno con 19 voti, contro i cinque ricevuti dal procuratore di Bologna Giuseppe Amato e gli otto di Rosa Volpe, procuratrice aggiunta che ha guidato per un anno l’ufficio dopo la nomina d’addio di Melillo.

Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli
Il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli (Imagoeconomica).

Il Csm si spacca

Il Consiglio Superiore della magistratura, quindi, si è spaccato sulla nomina del nuovo procuratore. E così ha fatto anche il comitato di presidenza. Come raccontato da Repubblica, il vicepresidente Fabio Pinelli ha votato per Gratteri, insieme ad altri togati di area moderata e centrodestra, mentre Margherita Cassano, la prima presidente di Cassazione, ha dato la propria preferenza e supportato la causa di Amato. Quest’ultimo ha ricevuto i voti di tre consiglieri Unicost e di Fontana, indipendente ex Md. Le otto preferenze incassate da Rosa Volpe, invece, sono di sei togati di Area, la magistrata napoletana Miele e il professor Romboli, laico di centrosinistra.

Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli
Nicola Gratteri (Imagoeconomica).

Morello polemico: «A Napoli non troverà magistrati lavativi»

E non sono mancate le polemiche. Tullio Morello, esponente di Area, è tornato sulle parole che Gratteri ha pronunciato in audizione al Consiglio. Il nuovo procuratore di Napoli ha dichiarato: «Se io consento e tollero che su 90 magistrati 20 non lavorano, allora la Procura non funziona. Quindi anche se tu fino adesso sei stato abituato o hai deciso di arrivare alle 10.30 di mattina, se vado io a Napoli tu non vieni alle 10.30 di mattina, devi arrivare alle 8,30 del mattino e poi ti riposi la domenica». Morello ha risposto: «A Napoli non troverà lavativi, ma magistrati allenati alla fatica e molto motivati».

New York e i baby-ladri che prendono di mira i bar di Manhattan

A New York city si sta diffondendo da mesi il fenomeno dei baby-ladri. Si tratta di bambini, (che pare abbiano non più di 10 anni), usati dagli adulti per derubare persone e locali. Alcuni testimoni hanno raccontato al New York Post che prima gli adulti «danno loro istruzioni» e poi li aspettano all’angolo della strada per farsi consegnare il ricavato del furto. A essere presi di mira sono soprattutto i bar di Manhattan e di Brooklyn. Il proprietario di un locale dell’Upper West Side ha detto di essere stato minacciato da uno di loro dopo aver visto lo stesso minore che aveva già derubato i suoi clienti a febbraio.

«La polizia non può arrestarmi, sono solo un ragazzino»

Jacob Rabinowitz, proprietario dell’Amsterdam Ale House, sulla West 76th Street, ha raccontato di aver cacciato via uno dei ragazzini, ed è allora che lui lo avrebbe minacciato: «Mi ha detto che me l’avrebbe fatta pagare». Quando Rabinowitz ha detto che avrebbe chiamato la polizia, il bambino ha risposto: «La polizia non può arrestarmi, sono solo un ragazzino». Nel Financial District, invece, un altro bambino è stato visto scappare con gli effetti personali di una cameriera trovati nella sua borsa alla Stone Street Tavern, mentre il 13 agosto, un giovane ladro ha rubato 600 dollari in contanti da una cassaforte aperta all’Upside on Amsterdam, nell’Upper West Side.

Benzina ancora in aumento: in autostrada costa 2,051 euro al litro

Benzina in aumento sulla rete autostradale a 2,051 euro al litro in modalità self, mentre il prezzo medio del gasolio è 1,987 secondo quanto ha reso noto mercoledì 13 settembre 2023 il ministero delle Imprese e del made in Italy. Secondo l’aggiornamento quotidiano del Mimit, tra le regioni il prezzo medio più alto della verde in modalità self è in Liguria a 2,015 euro, dove è più caro anche il gasolio a 1,943 – che però nella provincia di Bolzano sale a quota 1,947. La benzina più economica è in Veneto, dove in modalità self è a 1,966 euro al litro mentre il gasolio costa meno nelle Marche a 1,887 euro.

Bonucci, la lettera della moglie alla Juventus: «Nemmeno uno squallido abbraccio»

«Cosa ci rimane dunque? Nemmeno uno squallido, ultimo abbraccio». Comincia così la lunga lettera che Martina Maccari, moglie di Leonardo Bonucci, ha scritto alla Juventus e pubblicato sui profili social. Con un lungo post ha detto la sua sulla rottura del marito e difensore della Nazionale, ora all’Union Berlino, con i bianconeri all’indomani della sua decisione di fare causa al suo ex club per averlo messo fuori rosa. Parole di odio e amore, di rimpianti e tanta amarezza per quello che sarebbe potuto essere e non sarà mai. «È in una mattina di pioggia torinese che dovevo venirti a guardare», ha proseguito Lady Bonucci, accompagnando le sue parole con una foto dell’Allianz Stadium di Torino in una giornata uggiosa. «Perché guardarti fa credere che, per un momento, tu possa sentirmi».

Bonucci-Juventus, il post della moglie su Instagram: «Sei stata il suo primo pensiero»

«Per 13 lunghi anni Tu e io siamo state amiche. E Tu lo sai», ha proseguito Martina Maccari, come se stesse parlando direttamente con la personificazione della Juventus. «Di quelle che una è più grande e l’altra è più piccola, una amata da tutti e l’altra deve invece faticare per trovare il suo spazio». Ricordando la passione e l’amore che l’avrebbe legata sin dal primo momento ai colori bianconeri, la moglie di Bonucci ha ricordato come ha sempre fatto un passo indietro nei confronti del calcio. «Hai sempre vinto tu», ha scritto Maccari. «Sei stata sempre il suo primo pensiero, la priorità. Io ero quella del tempo che rimane. Sei stata sempre quella che c’è anche quando non la vedi». Un secondo piano che avrebbe fatto maturare sentimenti molto contrastanti. «È per questo, forse, che in questo mio amore assorbito per osmosi, ti ho odiata spesso».

«Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi con cadenza programmata, calendarizzata», ha proseguito Martina Maccari su Instagram. «Oltre l’orizzonte dei sentimenti incontrollabili come amore e odio, avevo la certezza però che saresti stata un faro per sempre». Nel lungo post, la moglie di Bonucci ha poi ribadito che, nonostante le ovvie difficoltà ad accettare il suo ruolo nella vita del marito, era convinta di poter trovare un giusto equilibrio. Credendo nella fedeltà reciproca, sperava di veder ripagati i sacrifici con una profonda riconoscenza, prontamente disattesi. «Oltre il moderno tritacarne, pensavo ci saremmo curate l’una dell’altra», ha concluso Maccari. «Mi spiace, non cambierò strada incontrandoti. Ai patti tengo fede. Perdendo tanto, rinunciando a quello che per tanti anni ci siamo contese. Buona vita».

Il commento dei tifosi: «Adesso però parlaci del passaggio al Milan»

Numerosi i commenti al post, soprattutto di tanti supporter della Juventus che non hanno mai perdonato il passaggio di Bonucci al Milan nell’estate 2017. «Sei ridicola», ha scritto un utente su Instagram. «Quando siete andati a Milano cos’eravate?». In tanti non hanno soprattutto digerito il gol del difensore con la maglia rossonera segnato all’Allianz Stadium contro la sua ex squadra. Con tanto di esultanza in faccia agli ultras della curva. «31 marzo 2018, io non dimentico», hanno infatti postato alcuni, ricordando l’episodio. «Colpa di tuo marito, che dopo 500 presenze in bianconero ora vuole andare in tribunale», ha sbottato poi un altro tifoso. «Chiedete a Del Piero come si esce di scena da signore».

Martina Maccari ha difeso Bonucci sui social con una lettera alla società: «Ti ho odiata nell’ombra della solitudine». L'ira dei tifosi.
Leonardo Bonucci esulta dopo il gol alla Juventus con la maglia del Milan (Getty Images).

Presunti maltrattamenti all’asilo: assolte due maestre in Sardegna

Si è chiuso il processo alle due maestre accusate di maltrattamenti ai danni di alcuni bambini. La sentenza, emessa dal giudice del tribunale di Lanusei, Mariano Arca, è stata la fine di un incubo per Francesca Piludu, di Tortolì (Nuoro), e Pina Mameli, di Santa Maria Navarrese (Nuoro), a quattro anni dall’inizio del procedimento. Quando il giudice ha pronunciato la parola «assoluzione», entrambe si sono sciolte in un pianto liberatorio.

«Una sentenza che ha ridato dignità e decoro alle due maestre»

Francesca Piludu, difesa dagli avvocati Stefania Mereu e Antonio Careddu, era accusata di maltrattamenti. A Pina Mameli, invece, tutelata da Marcello Serra, veniva contestato di aver taciuto i fatti nonostante ne fosse stata a conoscenza. Il processo si è svolto con il rito abbreviato e al termine della sua requisitoria la pm Valentina Vitolo aveva chiesto la condanna a quattro anni e quattro mesi per Piludu e a tre anni e otto mesi per Mameli. «La sentenza è stata la fine di un incubo per le due maestre. Nel processo siamo riusciti a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati delle nostre assistite e lo abbiamo fatto con prove documentali e con un corretto inquadramento dei video che dicevano ben altro rispetto alle accuse», ha commentato all’Ansa Stefania Mereu del collegio difensivo. L’avvocata ha dichiarato: «Le 11 parti civili si sono fatte prendere la mano da un passaparola che non aveva fondamento. Con questa sentenza è stata ripristinata la dignità e il decoro professionale delle maestre che in 35 anni di servizio non hanno mai avuto neppure un provvedimento disciplinare». Le famiglie dei bambini sono state assistite dagli avvocati Luciana Pisano e Luigi Porcella.

Francia, stop alla vendita dell’iPhone 12: radiazioni elettromagnetiche troppo alte

Proprio nel giorno in cui Apple ha presentato l’iPhone 15, l’Agence nationale des fréquences (ANFR), organismo di vigilanza francese che regola le frequenze radio, ha ordinato al colosso tecnologico di smettere di vendere l’iPhone 12 nel Paese: lo smartphone lanciato a settembre del 2020 emetterebbe radiazioni elettromagnetiche troppo alte. L’ANFR ha inoltre esortato Apple a risolvere il problema tramite un aggiornamento software, sottolineando che in caso contrario sarà costretto a richiamare tutti gli esemplari venduti in Francia negli ultimi tre anni.

Francia, stop alla vendita dell’iPhone 12 lanciato nel 2020: radiazioni elettromagnetiche troppo alte. Apple nega.
iPhone 12 (Getty Images).

Apple nega: iPhone 12 conforme a tutte le norme pertinenti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già cercato di dissipare i timori sulle radiazioni emesse dai telefoni cellulari. Sul sito web dell’Oms si legge infatti che non ci sono prove per concludere che l’esposizione a campi elettromagnetici di basso livello sia dannosa per l’uomo. Ma la questione rimane controversa. Da parte sua, Apple ha riferito di aver fornito all’autorità di regolamentazione transalpina i risultati di laboratorio, dimostranti che il dispositivo è conforme a tutte le norme pertinenti. Non solo in Francia, ma in tutto il mondo.

Per la Francia lo smartphone supera invece la soglia SAR 

Jean-Noel Barrot, ministro per la Transizione digitale e le telecomunicazioni, ha detto a Le Parisien che l’ANFR ha riscontrato, per l’iPhone 12, un tasso di assorbimento specifico superiore a quanto consentito dalla legge. Lo Specific Absorption Rate (SAR) esprime la quantità di energia elettromagnetica assorbita nell’unità di massa di tessuto per unità di tempo e viene misurato in watt/kg. Sono due le rilevazioni comunemente effettuate. Una viene fatta quando il telefono è a stretto contatto con il corpo di una persona, ad esempio nella tasca dei pantaloni. In questo caso il limite SAR è di 4 watt/kg e l’iPhone 12 è arrivato secondo l’ANFR a 5,74. C’è poi il controllo con il telefono è leggermente più lontano dal corpo, ad esempio nella borsa o nella tasca della giacca: in questo caso la misura SAR dell’iPhone 12 è rimasta sotto questa soglia.

Nave da crociera resta incagliata in Groenlandia con a bordo oltre 200 persone

Da lunedì 11 settembre, la nave da crociera di lusso Ocean Explorer attende i soccorsi nelle acque al largo della Groenlandia, dov’è rimasta incagliata. L’area dell’incidente è quella antistante il parco nazionale di Alpefjord e secondo la Jac, l’Arctic Command della Difesa danese, che ha reso noto l’accaduto, l’imbarcazione è talmente lontana dai soccorsi più vicini che ci vorranno almeno altri due giorni per i primi aiuti. A bordo dell’imbarcazione ci sono 206 passeggeri oltre all’equipaggio. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita.

Il comandante Jensen: «Siamo lontani»

A spiegare quanto sta succedendo è stato il comandante Brian Jensen del comando congiunto artico danese. Ha spiegato che gli ufficiali «prendono molto sul serio» l’incidente, ma che «le nostre unità sono lontane e il tempo può essere molto sfavorevole». Si stima che i primi soccorsi arriveranno nei pressi dell’area venerdì 15 settembre. C’è anche un’altra ipotesi: con l’alzarsi della marea, la nave potrebbe liberarsi da sola. Jensen però ha sottolineato che «a prescindere da ciò, la cosa più importante per noi è che tutti si mettano in salvo». Il comando danese ha allertato anche un’altra nave da crociera che naviga sulla stessa tratta della Ocean Explorer e che potrebbe fornire assistenza in caso di bisogno.

Nave da crociera resta incagliata in Groenlandia con a bordo oltre 200 persone
Un battello naviga al largo di una piccola città in Groenlandia (Getty).

La Ocean Explorer è lunga 104 metri e larga 18

La nave è norvegese ma batte bandiera delle Bahamas. Appartiene all’Ulstein Group di Ulsteinvik, a sud della Norvegia. Le crociere a bordo dell’imbarcazione vengono organizzate invece dall’Aurora Expedition, che sul proprio sito offre «alcune delle più selvagge e remote destinazioni del pianeta». Anche troppo, in questo caso. La Ocean Explorer, lunga 104 metri e larga 18, si è incagliata all’interno del parco nazionale più grande e più a nord del mondo, famoso soprattutto per i tanti iceberg visibili.

Chi l’ha visto?, stasera su Rai 3 la mamma di Elisa Claps e il caso di Kata

Stasera 13 settembre andrà in onda la prima puntata della nuova stagione di Chi l’ha visto?, il programma che tratta casi di cronaca e persone scomparse su Rai 3. Si parlerà del caso Claps e della bimba scomparsa a Firenze il 10 giugno 2023. Sarà ospite anche Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, minacciato durante la trasmissione insieme con l’inviata e l’operatore del programma. Le puntate saranno visibili anche in live streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay.

Chi l’ha visto?, stasera su Rai 3 la mamma di Elisa Claps e il caso di Kata. Ospite anche Vincenzo Chindamo
La giornalista Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto? (ImagoEconomica).

Le anticipazioni di stasera 13 settembre 2023 su Rai 3

Prima ospite di questa stagione di Chi l’ha visto?, come anticipato, è Filomena Claps. Sul caso si sono nuovamente accesi i riflettori in seguito alla riapertura della chiesa in cui fu occultato, e ritrovato, il cadavere della 16enne Elisa. Fu proprio il rinvenimento del corpo a inchiodare l’omicida, Daniele Restivo, colpevole anche dell’uccisione di Heather Barnett in Inghilterra. A 30 anni dall’omicidio e a 13 anni dal ritrovamento, la Chiesa della Santissima Trinità di Potenza ha riaperto durante i mesi estivi mentre i Claps erano in vacanza. Cosa ne pensano gli abitanti della città?

Chi l’ha visto?, stasera su Rai 3 ospiti la mamma di Claps e il fratello di Maria Chindamo

Il caso di Kata, aggiornamenti sulla sparizione di Firenze

Nuovi aggiornamenti, poi, sul caso della sparizione di Kata, di cui si sono perse le tracce dal 10 giugno 2023 e che si sospetta essere stata rapita a Firenze dall’ex hotel Astor in cui soggiornava con la famiglia. L’indagine in corso si concentra su cinque sospettati: lo zio materno e lo zio paterno della piccola nonché una donna e due uomini proprietari di due trolley e un borsone all’interno dei quali potrebbe essere stata portata via la bambina.

Vincenzo Chindamo ospite in studio per parlare della sorella

Il secondo ospite di questa sera sarà Vincenzo Chindamo, fratello della donna scomparsa nel 2016 a Limbadi (Vibo Valentia), Maria Chindamo. Rapita e fatta sparire il 6 maggio, la sua automobile venne trovata con lo sportello aperto e il motore ancora acceso, con sangue ovunque ma nessuna traccia di lei. Nel 2021 il collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso aveva rivelato agli inquirenti che la donna sarebbe stata uccisa, data in pasto ai maiali e, forse, triturata con una fresa. A distanza di sette anni, a settembre 2023, è stato arrestato colui che si ritiene essere l’assassino della donna, Salvatore Ascone.

Il menu della cena ufficiale offerta da Putin a Kim Jong-un

Dopo quattro ore di colloqui cominciati con una visita al cosmodromo di Vostochny, Vladimir Putin ha brindato con il leader nordcoreano Kim Jong-un all’amicizia tra Russia e Corea del Nord, al benessere e alla prosperità dei rispettivi popoli e alla salute del dittatore di Pyongyang. Che a sua volta ha alzato il calice per augurare «buona salute al compagno Vladimir Vladimirovich Putin, alla nuova vittoria della grande Russia, al continuo sviluppo e rafforzamento dell’amicizia russo-coreana».

Il menu della cena ufficiale offerta da Putin a Kim Jong-un
Il menu della cena in onore di Kim Jong-un.

Nel menu anche storione ai funghi e patate ed entrecote di manzo marmorizzato con mirtilli rossi della taiga

Per la cena ufficiale servita in onore di Kim sono stati scelti piatti tradizionali della cucina russa. Putin, come riportato dalla Tass, ha offerto all’omologo nordocoreano «prelibatezze siberiane e dell’Estremo Oriente». I commensali hanno cominciato la cena assaggiando insalata di anatra con fichi e nettarine. A seguire gnocchi con granchio della Kamchatka e zuppa di carpa erbivora. Prima di continuare, pausa con un sorbetto di olivello spinoso, frutto tra l’altro che contiene carotenoidi, antiossidanti, vitamine –  C ed E soprattutto – minerali, polifenoli, fitosterolo e che è una fonte di acidi grassi naturali omega 3, 6 e 9 insieme agli acidi grassi omega 7 più rari. Insomma un super food in piena regola. Gli ospiti poi hanno potuto scegliere tra storione con funghi e patate o entrecote di manzo marmorizzato con verdure al forno, mirtilli rossi della taiga con pinoli e latte condensato. Il tutto annaffiato con vino rigorosamente russo.

 

I Vma incoronano Taylor Swift e colleghe, ma in Italia le artiste non sfondano

Taylor Swift, dopo aver superato ogni record col suo Eras Tour, si è letteralmente mangiata anche gli MTV Video Music Awards, facendo incetta di premi. Notizia nella notizia, lo ha fatto vedendosela in buona parte contro colleghe donne, a riprova dell’onda lunga di quanto Barbie, il film con Margot Robbie, ci abbia proiettato dentro una nuvola fucsia.

I Vma incoronano Taylor Swift e colleghe, ma in Italia le artiste non sfondano
Taylor Swift agli MTV Video Music Awards (Getty Images).

I Video Music Awards travolti dall’effetto Barbie

Un pezzo del genere sarebbe potuto cominciare così: in principio era Madonna, poi è stata la volta di Britney Spears e Christina Aguilera, 15 anni fa è arrivata Lady Gaga, e poi Miley Cyrus fino a oggi con Taylor Swift che sembra intenzionata, forte di una hit bomba come Anti-Hero, di prendersi tutta la torta. Oppure, forse anche meglio, così: questo è l’anno di Taylor Swift. Ma anche di Beyoncé, che con lei ha condiviso lo scettro di tour dell’anno, e anche di Miley Cyrus, che con un miliardo e mezzo di stream per il suo Flowers è decisamente tornata sulla scena, e di Olivia Rodrigo, da poco uscita con Guts è sicuramente destinata a dominare le prossime classifiche, e di SZA, Nicki Minaj, Cardi B e Megan Thee Stallion, pronte con la nuovissima Bongos a replicare il successo clamoroso della piccantissima WPA. E, ancora di Doja Cat, che seppur continui a blastare i suoi fan sui social, sembra ormai arroccata su un livello di successo decisamente alto; di Shakira che, superata la crisi coniugale nel senso di seppellita, è di nuovo lì a contendersi la corona di popstar dell’anno. Oppure, ancora, poi smetto l’incipit poteva essere questo: mentre in Italia ci prepariamo anche in questo 2023 a stilare la classifica di dischi dell’anno –  classifiche di vendita ma anche quelle di critici e giornalisti musicali – che vedrà un susseguirsi imbarazzante di nomi tutti maschili, negli Usa, dove Barbie di Greta Gerwig ha battuto ai botteghini Oppenheimer di Christopher Nolan (il fucsia vince sul fungo atomico), gli VMA sono dominati dalle donne. Come la si voglia mettere la faccenda è questa: gli MTV Video Music Awards sono stati griffati da Taylor Swift, candidata a otto premi e vincitrice per Video dell’anno, Artista dell’anno, Canzone dell’anno, Miglior regia per il video, sempre della sua Anti-hero, Best Pop, Best Cinematography, idem, Best Visual Effect, Best show dell’estate, Album dell’anno, cannando solo la nomination per il Best Editing, andato alla sua ex amica Olivia Rodrigo, per quel gioiello destinato assolutamente a rimanere che risponde al titolo di Vampire.

Una menzione speciale ai nostri Maneskin vincitori del Best Rock

Un anno dunque decisamente rosa. Ice Spice, rapper, donna, ha vinto il Best New Artist, Karol G e Shakira la Best Collaboration, Nicki Minaj e la sua Super Freaky Girl il Best Hip Hop, Selena Gomez ha diviso il premio per il Best Afrobeats con Rema, uomo lui; Anitta ha conquistato il Best Latin, SZA il best R&B con la sua Shirt, Lana Del Rey il Best Alternative con Candy Necklace, le Blackpink con Pink Venom sono state elette Group of the Year vincendo anche la Best Choreography. Giusto un paio di premi sono stati lasciati ai maschietti. Uno dei quali, per altro importante, il Best Rock, è andato ai nostri Maneskin che lo hanno sfilato a gente del calibro di Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Linkin Park, Metallica e Muse, con la loro The Loneliest.

I Vma incoronano Taylor Swift e colleghe, ma in Italia le artiste non sfondano
I Maneskin ai VMA (Getty Images).

E in Italia? Taylor Swift è solo al 33esimo e 36esimo posto

Se ci mettiamo che non era in gara, perché momentaneamente senza pezzi o album nuovi, Dua Lipa, vera e propria popstar a tutto tondo che con le sue sonorità Anni 90 ha dominato gli anni passati, e che gente come Lady Gaga è comunque lì sempre pronta a mordere il freno, insieme con la già citata Miley Cyrus, direi che il quadro è bello preciso. Ed è  totalmente al femminile, non ce ne vogliano Ed Sheeran o Sam Smith. Dalle nostre parti però le tinte sono diverse. Forse perché il pubblico italiano è prevalentemente composto da donne e quindi gli artisti di maggior successo sono uomini, o forse le artiste sono poco incisive perché più portate per il bel canto e la composizione. Basti pensare che tra i tanti, tantissimi stadi che questa estate hanno visto succedersi sul palco artisti italiani, a eccezione di Victoria De Angelis, bassista e iconica co-leader dei Maneskin, non c’era nemmeno una donna. Come sono tutti uomini gli artisti che occupano la Top 10 di vendita, la Top 20 e buona parte della Top 30. Taylor Swift è lì, al 33esimo e 36esimo posto, rispettivamente con Lover e Midnights. Per trovare le sue colleghe bisogna scendere al 46esimo posto dove si trova Rose Villain, e al 51esimo posto dove sta Miley Cyrus, fuori quindi dalla Top 50. Classifica, per capirsi, dove resistono, magari anche con merito, album di qualche anno fa, da Persona di Marracash a Fuori dall’hype dei Pinguini Tattici Nucleari.

I Vma incoronano Taylor Swift e colleghe, ma in Italia le artiste non sfondano
Rose Villain alla prima milanese di Barbie (Getty Images).

Non ci resta che sperare nelle stelle europee Rosalia e Tove Lo

L’anno prossimo, se le premesse di Guts saranno confermate, potrebbe essere l’anno di Olivia Rodrigo che ha sfornato un lavoro decisamente validissimo, pop, certo, ma che va a pescare in sonorità vagamente punkeggianti, tipiche dei primi Anni zero. Sì, siamo già al revival dei primi 2000. I maschietti se ne facciano una ragione, almeno da quella parte dell’oceano le cose funzionano così. Speriamo che Rosalia, popstar assoluta nata e cresciuta in Spagna e che col suo Motomami ha lasciato un indubbio segno non solo nelle classifiche di mezzo mondo ma nell’immaginario di tante giovani artiste, e, perché no, Tove Lo, artista svedese che finalmente sembra baciata anche da un successo di pubblico negli Usa, possano in qualche modo portare avanti una bandierina europea, tanto per non farci dire che siamo davvero il Vecchio Continente, vecchio e maschilista.

Chieti, esplosione in una fabbrica che recupera polvere da sparo: due morti e un disperso

Almeno due persone sono morte alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, in provincia di Chieti, a causa di un’esplosione verificatasi nella mattinata di mercoledì 13 settembre 2023. Una terza risulta dispersa. Sul luogo del rogo, avvenuto per cause ancora da accertare, sono giunti i sanitari del 118, carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale. Chiusa al traffico la statale 16 dal tratto antistante la cantina sociale alla rotatoria di Casalbordino Lido. È in corso una telefonata tra la prefettura di Chieti e le autorità locali. Il boato è stato avvertito chiaramente nelle aree circostanti la fabbrica, che in linea d’aria si trova a poche centinaia di metri dalla riviera.

Nel 2020 un altro incidente mortale nella stessa ditta

Nel 2020, in un altro incidente nella stessa fabbrica (che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche), persero la vita tre operai, Carlo Spinelli, 54 anni, Paolo Pepe, 45, e Nicola Colameo, 45. Allora una cassetta di razzi di segnalazione per il soccorso in mare esplose per autocombustione investendo i lavoratori. Sempre nella stessa struttura, nel 1992, era morto il 48enne Bruno Molisani ucciso dall’innesco di una spoletta.

 

A Cosenza un bimbo di 15 mesi con febbre alta è morto in ospedale

Un bambino di 15 mesi è morto nella serata di martedì 12 settembre nel reparto di neonatologia dell’ospedale di Cosenza. Il fratellino di cinque mesi, portato successivamente nella stessa struttura e con gli stessi sintomi ma in condizioni meno compromesse, è stato trasferito in gravi condizioni al Bambino Gesù di Roma. I due piccoli, figli di un coppia di Cassano all’Ionio, era stati colpiti entrambi da una forte febbre mai scesa sotto i 40 gradi. La famiglia era arrivata nel pomeriggio del 12 settembre, dopo aver chiesto assistenza al nosocomio di Castrovillari. Il bimbo più grande, che poi è deceduto, accusava il forte stato febbrile da diversi giorni ed è arrivato in ospedale in condizioni già molto compromesse.

Alla base del decesso possibili ragioni ambientali

L’impegno dei sanitari che hanno tentato in tutti i modi di capire l’origine della grave sintomatologia non è bastato a evitare la morte del più grande dei due. Per l’altro bambino di soli cinque mesi è stato disposto il trasferimento nell’ospedale pediatrico della Capitale dove è giunto nella notte con un volo militare. Le sue condizioni sarebbero stabili. I medici dell’ospedale di Cosenza hanno avviato tutte le procedure per risalire all’origine del decesso del bambino più grande. I primi accertamenti avrebbero escluso ipotesi di infezioni batteriche da meningococco, si valutano possibili fattori ambientali. La famiglia vive in una zona di campagna. Alla notizia della morte del figlio, il padre si sarebbe sfogato lanciando sedie e altre suppellettili del reparto.

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