Due persone sono state arrestate dai carabinieri a Fagnano Castello, in provincia di Cosenza, con l’accusa di incendio boschivo.
I due sono infatti ritenuti responsabili del rogo che martedì 12 settembre 2023 ha interessato una vasta area montana in località Cozzo Pizzo. Le fiamme hanno distrutto circa quattro ettari di macchia mediterranea richiedendo l’impiego di squadre dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, di Calabria Verde e del Nucleo Carabinieri Forestali. A individuare i presunti responsabili dell’incendio sono state le vedette che hanno segnalato la presenza di un’auto di colore bianco che si aggirava all’interno della boscaglia.
La Bce boccia la bozza della cosiddetta tassa sugli extraprofittidelle banche. L’atteso parere dell’Eurotower, firmato da Christine Lagarde, oltre a evidenziare le critiche alla misura italiana, invita il Tesoro e il governo anche a considerare gli effetti negativi che l’imposta straordinaria potrebbe avere sul credito e sulla capacità delle banche di gestire il rallentamento economico. «Occorre prestare cautela per garantire che l’imposta straordinaria non incida sulla capacità dei singoli enti creditizi di costituire solide basi patrimoniali e di effettuare adeguati accantonamenti per maggiori svalutazioni e un deterioramento della qualità creditizia», scrive la Bce. «Limitare la capacità degli enti creditizi di mantenere posizioni patrimoniali adeguate o di costituire con prudenza accantonamenti nel contesto di una possibile flessione della qualità creditizia», osserva ancora Francoforte, «potrebbe mettere a repentaglio una regolare trasmissione delle misure di politica monetaria». La versione finale della misura, su cui il Mef da settimane è al lavoro per rivedere la base imponibile dell’imposta, potrebbe ridurne l’impatto dai 2,5 miliardi stimati a meno della metà.
«In procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa. Siamo con l’angoscia di non sapere nulla, quindi fare questa cosa di indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose, che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene». Lo ha detto il padre diKata, Miguel Angel Romero Chicclo, in un incontro con la stampa organizzato dai suoi legali davanti all’hotel Astor di Firenze. «Ho fiducia in mio fratello e in mio cognato, li conosco bene, sono sicuro che non sanno niente e hanno detto tutta la verità. Incolpare la mia famiglia mi offende», ha aggiunto l’uomo. Poche ore prima la procura aveva notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dell’ex hotel per «accertare la presenza di materiale biologico o genetico ed estrapolare eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze per poi compararli con quello della vittima». Tra gli indagati figurano anche due zii della piccola.
L’arrivo a Mosca di Kim Jong-un ha scatenato le preoccupazioni di tutta Europa. Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha commentato il vertice che si è tenuto nella mattina di martedì 12 settembre tra il leader nordcoreano e Vladimir Putin. «La Russia cerca alleati e sostegno, anche di tipo militare. Ecco perché si rivolge al peggiore interlocutore possibile, Kim Jong-un. La Corea del Nord ha un atteggiamento aggressivo nell’Indo-Pacifico, continua a essere condannata per i lanci di missili e per le sue minacce. Queste sono cose che non fanno ben sperare», ha commentato Tajani.
Tajani: «Russia isolata, è una potenza aggressiva. Ho chiesto aiuto alla Cina»
Tajani, intervenuto sulle frequenze di Rtl 102.5, ha spiegato: «La Russia è isolata, ma cerca di uscire da questo isolamento. Per il mondo libero è una potenza aggressiva. Anche la Cina è preoccupata dall’atteggiamento di Mosca, la scorsa settimana io ho chiesto al ministro degli Esteri cinese di spingere la Russia a tornare a più miti consigli». Gli esperti dicono che Mosca probabilmente chiederà a Pyongyang proiettili di artiglieria e missili anticarro in cambio di tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare.
Le forze dell’ordine di Milano hanno annunciato aggiornamenti relativi ai controlli stradali che verranno effettuati in città e in generale in tutta la Lombardia. Nel capoluogo meneghino, in modo particolare, verranno installati diversi nuoviautovelox.
La richiesta di Sala dopo i numerosi incidenti stradali
La richiesta di installare nuovi strumenti per il controllo della velocità degli automobilisti è arrivata dal sindaco Beppe Sala dopo i numerosi incidenti consumatisi in città. «Sono addolorato e molto preoccupato», aveva dichiarato il primo cittadino a margine del Forum della Cultura in merito al sinistro avvenuto l’11 settembre 2023 in via Ascanio Sforza dove una ciclista è stata travolta da un’auto rimanendo gravemente ferita. «Si dibatte sul limite dei 30 all’ora ed è un dibattito serio, ma molti non rispettano nemmeno i 50 all’ora. Sono convinto, e sarà una richiesta che farò al ministro Salvini, che è il caso che si mettano un po’ di autovelox in città». Di qui la necessità di rifornire il capoluogo meneghino di un totale di 11 nuovi dispositivi.
Quanti e dove saranno gli autovelox a Milano
Martedì 12 settembre è arrivata l’autorizzazione da parte della prefettura per l’installazione dei suddetti apparecchi elettronici per il controllo della velocità stradale. Complessivamente, tra quelli già in funzione (che sono 18), quelli che verranno accesi entro la fine del 2023 (2, in viale Enrico Fermi e in viale Famagosta) e quelli nuovi autorizzati (11), a presidiare i limiti di velocità saranno 31 autovelox. Per altri tre bisognerà invece attendere ulteriori valutazioni (il Comune ne ha fatto richiesta a giugno del 2022). I nuovi dispositivi saranno posizionati in viale Tibaldi (da Pezzotti a Fedro), in viale Marche (da Lario a Bassi), in via Melchiorre Gioia (da via Galvani a via Tonale), in viale Umbria (da Ennio a Filippino degli Organi), in viaNovara (da piazza Amati a Val Bregaglia), in viale Giovanni da Cermenate (da Montegani a Isimbardi), in via Lodovico il Moro (da Merula a Manfredonia), in viale Cassala (da Pastorelli a D’Adda), in viale Certosa (da Dal Re a Casella), in viale Toscana (da Bocconi a Vittadini) e infine in via Ripamonti (da Ferrari a Macconago). Per l’attivazione degli apparecchi, tra progettazione e autorizzazioni, bisognerà attendere almeno un paio di anni.
Una ragazza di 14 anni è stata violentata da due uomini durante una festa di paese in Alto Adige. Il fatto, avvenuto lo scorso luglio, è stato denunciato dalla vittima, riporta il Corriere dell’Alto Adige. La località non è stata divulgata, per tutelare la privacy delle vittime. «Come sempre, quando si sente parlare di stupri e violenze sessuali sulla stampa, si ha l’impressione di avere a che fare con cose lontane, che non mai potrebbero succedere in casa propria. Purtroppo però non è così. Una cosa del genere non sarebbe dovuta succedere. Ed è nostro preciso dovere fare qualcosa, perché non si ripeta mai più. Io stesso farò il possibile, chiedendo di intensificare i controlli», ha detto il sindaco del Comune in cui si è consumata la violenza. I due uomini, residenti fuori regione, avrebbero prima palpeggiato un’altra ragazza e poi violentato la 14enne.
Allarme in India per due decessi da virus Nipah, rara infezione che si trasmette all’uomo dagli animali, come maiali e pipistrelli della frutta. Come ha riportato la Bbc, i casi si sono verificati nello stato meridionale del Kerala, l’uno il 30 agosto e l’altro all’inizio di settembre. Il ministro della Sanità indiano Mansukh Mandaviya ha dichiarato che il governo federale ha già inviato una squadra di esperti per monitorare la situazione ed eventualmente arginare il cluster della malattia. Le autorità hanno confermato di voler «prendere molto sul serio» la vicenda, chiedendo alle persone di utilizzare le mascherine negli ospedali e di recarvisi solamente in casi di vera emergenza. Chiusi gli uffici pubblici, alcune scuole e i trasporti urbani. Altri contagi erano stati rilevati anche nel 2018, nel 2019 e nel 2021.
Virus Nipah in India, quali sono i sintomi dell’infezione e come curarla
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha riferito che il virus Nipah è una malattia zootecnica, ossia capace di trasmettersi dagli animali all’uomo. È inoltre possibile infettarsi consumando un alimento infetto oppure entrando in contatto con un altro soggetto ammalato. Quanto ai sintomi, gli esperti parlano di problemi respiratori acuti oppure, nei casi più gravi, di encefalite fetale che si trasmette dalla madre al figlio durante il parto e ne danneggia irrimediabilmente il cervello. Il tasso di mortalità, come hanno spiegato gli esperti alla Bbc, è molto elevato in quanto non esistono ancora vaccini o farmaci in grado di curare la malattia. Il trattamento è infatti limitato alla gestione dei sintomi e a semplici cure di supporto. Uno studio del 2 agosto, pubblicato sulla rivista Sciences Advances dal Center for Disease Control and Prevention americano, però, aveva fornito buoni risultati iniziali da alcuni test sugli animali.
Alcuni cittadini utilizzano le mascherine per entrare in ospedale (Getty Images).
L’India presenta un clima favorevole alla diffusione del virus, che può svilupparsi nei centri urbani. La costante deforestazione sta spingendo gli animali sempre più vicini alle abitazioni, aumentando i contatti diretti con l’uomo. Riscontrato per la prima volta in Bangladesh nel 2001, il virus Nipah raggiunse l’India, e in particolare il Kerala, nel 2018, quando 17 persone su 18 contagiati morirono nella città di Kozhikode. L’anno successivo venne registrato un altro caso nel distretto di Erankulam ma il paziente guarì del tutto. Nel 2021, invece, un ragazzo di 12 anni perse la vita nel villaggio di Chathamangalam. Il primo ministro del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha oggi annunciato la creazione di una sala di controllo per monitorare la situazione. I 168 contatti stretti dei due morti sono già stati isolati e si procederà con alcuni test mirati per rintracciare la malattia.
Il presidente dell’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) di Lampedusa, Giorgio Lazzara, ha salvato 13 migranti che, nella serata di martedì 12 settembre 2023, rischiavano di affogare nelle acque antistanti alla Tabaccara.
Lazzara e la moglie hanno issato nella loro barca 13 migranti
Questo il racconto di Lazzara: «Ero in barca con mia moglie e mia figlia davanti la Tabaccara intorno alle 19.00 quando abbiamo visto un barchino, carico di migranti, che s’è schiantato contro gli scogli. Il natante è subito affondato e tanti migranti, finiti in acqua, chiedevano aiuto. Sono intervenuto subito e con mia moglie abbiamo issato a bordo 13 persone e abbiamo chiamato la Capitaneria di porto. Abbiamo, fra i 13, soccorso due donne e una bambina. La Guardia costiera ha poi ultimato le operazioni di salvataggio degli altri migranti e noi siamo rimasti in rada fino a dopo le ore 20». Nella stessa giornata, sull’isola sono giunte oltre 5 mila persone in 110 sbarchi complessivi. Un neonato di 15 mesi è annegato durante lo sbarco.
Si scalda di giorno in giorno la corsa per la Casa Bianca. Lo speaker repubblicano della Camera Usa, Kevin McCarthy, ha annunciato infatti di aver ordinato l’avvio di un’indagine formale contro il presidente Joe Biden per l’apertura di un impeachment, in relazione a presunte complicità e benefici finanziari derivanti dagli affari conclusi con governi stranieri (tra cui Cina e Ucraina) dal secondogenito Hunter, ai tempi in cui l’attuale inquilino della Casa Bianca era il vice di Barack Obama. «Un logico primo passo», lo ha definito McCarthy. «Ci sono accuse di abuso di potere, ostruzione della giustizia e corruzione. E ciò richiede altre indagini da parte della Camera dei deputati», ha affermato lo speaker, secondo cui Biden «ha mentito al popolo americano sugli affari esteri della propria famiglia».
Joe Biden (Getty Images).
Le accuse: ha tratto beneficio dagli affari del figlio e ha spinto perché avesse un trattamento di favore
L’indagine si concentrerà sulla possibilità che Biden abbia tratto beneficio dagli affari imprenditoriali del figlio Hunter, il quale avrebbe ricevuto milioni di dollari da società attraverso transazioni ritenute «discutibili» dal Dipartimento del Tesoro, e che l’attuale capo della Casa Bianca si sia adoperato affinché il secondogenito ricevesse un trattamento di favore in sede giudiziaria. McCarthy ha poi aggiunto che, secondo un informatore dell’Fbi, Biden avrebbe anche accettato una tangente durante gli anni della vicepresidenza. Lo speaker repubblicano aveva assicurato che non avrebbe aperto alcuna inchiesta senza il voto dell’intera Camera. E invece ha deciso di spingere sull’acceleratore delle scottanti recenti accuse rivolte al figlio del presidente. Entro fine settembre Hunter Biden verrà incriminato dal Dipartimento di Giustizia per evasione fiscale e possesso illegale di arma da fuoco. Nello specifico è accusato di non aver pagato in tempo l’imposta federale sul proprio reddito nel 2017 e nel 2018. E di aver mentito circa sua dipendenza dalle droghe per acquistare un’arma, aggirando così i divieti federali.
Hunter Biden (Getty Images).
La replica della Casa Bianca: «Questo è estremismo politico nella sua forma peggiore»
«I repubblicani alla Camera indagano sul presidente da nove mesi e non hanno trovato alcun elemento di illecito. E lo hanno detto gli stessi esponenti del partito», ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. «McCarthy voleva il voto per aprire l’impeachment, e ora cambia idea perché non ha il sostegno necessario. Questo è estremismo politico nella sua forma peggiore». L’accelerata dello speaker della Camera, assicurano i ben informati, è arrivata su pressione di Donald Trump, messo sotto accusa due volte quando era presidente e i democratici controllavano la Camera, per poi essere assolto dal Senato in entrambe le occasioni. In passato appena altri due presidenti erano stati al centro di un processo di impeachment: Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998.
Donald Trump (Getty Images).
La procedura di impeachment dovrebbe rivelarsi un buco nell’acqua
Tracciando parallelismi con l’amministrazione di Richard Nixon, che fu oggetto di un’inchiesta del Congresso nel 1974 ma si dimise prima di essere formalmente messo sotto accusa, McCarthy ha affermato che la procedura di impeachment darebbe ai repubblicani della Camera «il pieno potere di raccogliere tutti i fatti e le risposte per il pubblico americano». Trump è stato assolto in entrambe le occasioni e anche questo procedimento dovrebbe rivelarsi un buco nell’acqua. E non ci sono avvisaglie che Biden voglia dimettersi. I repubblicani detengono sì una maggioranza ristretta alla Camera, ma diversi moderati del partito ritengono poco opportuno andare avanti con un processo che rischia solo di infiammare le divisioni politiche in America, in vista delle elezioni del 2024. I democratici, poi, hanno una maggioranza di 51-49 al Senato: risicata, ma sufficiente per salvare il presidente Biden. Che, dunque, dovrebbe rimanere in sella fino al 2024.
Le gaffe in serie del presidente: l’ultima imbarazzante conferenza stampa in Vietnam
L’impeachment non avrà (dal punto di vista repubblicano) successo, ma rischia comunque di influenzare l’esito delle prossime elezioni, al pari delle gaffe in serie di cui si sta rendendo protagonista Biden. L’ultimo episodio in Vietnam. Durante la conferenza stampa, il presidente Usa a un certo punto ha detto: «Io ora me ne vado a letto». Poi, come niente fosse, ha ripreso a rispondere alle domande dei giornalisti. Tutto questo dopo aver detto: «”Uno dei miei collaboratori mi ha detto: “Ricordi la famosa canzone “Good morning Vietnam”? Bene, good evening Vietnam», all’inizio della conferenza stampa di Hanoi. Ma non si tratta di alcuna canzone, bensì del il grido con cui il Dj dell’aviazione americana Adran Cronauer (poi interpretato al cinema da Robin Williams) apriva le sue trasmissioni mattutine alla radio dell’esercito americano durante la guerra del Vietnam.
BIDEN: “Remember the famous song, Good Morning, Vietnam? Well, good evening, Vietnam.”
Ma sono solo gli ultimi esempi di gaffe bideniane. A fine giugno il presidente Usa, parlando con i giornalisti della tentata marcia su Mosca del gruppo Wagner, aveva detto che Vladimir Putin stava «chiaramente perdendo la guerra in Iraq». Pochi giorni prima aveva chiuso il suo intervento al National Safer Communities Summit con la frase «God save the Queen, man», ma la compianta Regina d’Inghilterra non c’entrava nulla, e nemmeno l’inno nazionale del Regno Unito: probabilmente si era confuso con il «God bless America» spesso usato dai presidenti Usa per congedarsi.
Joe Biden (Getty Images).
Il crollo nei sondaggi: per il 73 per cento degli elettori è troppo vecchio per ricandidarsi
Il rivale Trump punta da tempo sulle gaffe di Biden. «I dottori hanno sbagliato la diagnosi. Non ha di nuovo il Covid, altrimenti detto il virus della Cina, bensì la demenza senile», ha scritto a luglio 2022 il tycoon sul suo social Truth. Un commento offensivo, rivolto tra l’altro a un uomo poco più anziano di lui: se Joe è un classe 1942, Donald è del 1946. Presidente statunitense più anziano di sempre – 78 anni – al momento dell’elezione nel 2020, Biden ha annunciato ad aprile la ricandidatura per un secondo mandato assieme alla vice Kamala Harris: dovesse vincere, resterebbe alla Casa Bianca fino a 86 anni. Ma le sue condizioni psicofisiche rischiano di essere un fattore alle urne. Secondo un sondaggio effettuato a fine agosto dal Wall Street Journal. il 73 per cento degli elettori registrati lo considera troppo vecchio per potersi candidare di nuovo alla presidenza. Solo per il 22 per cento del campione interpellato l’età dell’attuale presidente non rappresenta un fattore negativo. Diversa la situazione per Trump, che dovrebbe vincere in scioltezza le primarie repubblicane. Solo il 47 per cento del campione, infatti, considera l’età un problema per il tycoon, che a giugno ha spento 77 candeline. Né gli anni che passano, né i problemi giudiziari sembrano poter fermare The Donald. Si può dire lo stesso per Biden?
Circa 1,5 milioni di prodotti costituiti da capi di abbigliamento e accessori con marchi contraffatti sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Prato nella zona industriale in un’attività di commercio all’ingrosso di abbigliamento.
Denunciati i titolari delle attività commerciali sottoposte a controllo
L’analisi della documentazione acquisita nel corso del controllo, hanno spiegato le Fiamme gialle in una nota, ha consentito di identificare anche il fornitore dei prodotti sequestrati in un’ulteriore azienda operante nel Macrolotto. Al termine delle operazioni, i titolari delle attività commerciali sottoposte a controllo sono stati tutti denunciati all’autorità giudiziaria competente per il reato di commercializzazione di capi contraffatti. Gli accertamenti tecnici effettuati con l’ausilio di un consulente specializzato hanno permesso di confermare le ipotesi investigative connesse alla contraffazione dei prodotti sottoposti a sequestro che hanno permesso all’autorità giudiziaria inquirente di rinviare a giudizio i responsabili. L’immissione in commercio dei prodotti, hanno spiegato ancora i finanzieri, avrebbe permesso un illecito profitto stimabile in oltre 1 milione di euro.
Sono bastate appena due puntate a È sempre Cartabianca su Rete 4 per vedere scoppiare la prima polemica in diretta tra la conduttrice Bianca Berlinguer e la sua storica spalla, lo scrittore Mauro Corona.
Mauro Corona sbotta contro Bianca Berlinguer
Tutta colpa del minuto di pubblicità tassativo che la rete doveva mandare in onda. L’atmosfera in studio si è scaldata quando, sul finire della trasmissione, prima di lasciar fare all’autore i saluti finali, la presentatrice l’ha invitato a chiudere il suo intervento in tempi rapidi. «Faccia presto, perché abbiamo il minuto d’oro». Così Berlinguer a Corona che però, preso in contropiede, ha controbattuto: «Bianchina non mi metta fretta perché altrimenti va male». La padrona di casa, a questo punto ha dovuto precisare, sconsolata: «Non si può transigere perché qui siamo a Mediaset, non siamo più in Rai. Del Debbio, glielo spieghi». Nel frattempo il conduttore di Dritto e rovescio, tra gli ospiti in studio, ha assistito allo scambio dando ragione alla collega, perfettamente consapevole delle dinamiche della rete.
Il messaggio a «Pietro» Silvio Berlusconi
Una volta tornati dalla pubblicità, Mauro Corona si è così sentito in dovere di inviare un messaggio a Pier Silvio Berlusconi, chiamato per l’occasione scherzosamente «Pietro». Lo scrittore ha infatti specificato che, rispetto a Rai 3, Rete 4 non ha sufficiente copertura nei paesini al di sotto dei 400 abitanti: «Qui c’era un sacco di gente anziana che ci guardava su Rai3. Adesso, le persone con meno di 400 abitanti non hanno Mediaset. Bisogna aiutare chi non può. I campioni di scacchi facevano una patta tra di loro, ma non erano andati in miseria. Quindi, in qualche modo, tocca ripristinare le reti Mediaset anche lì».
È stata di 4.1 gradi la magnitudo della scossa di terremoto che nella mattinata di mercoledì 13 settembre, alle ore 10.38, ha fatto tremare le Marche. L’epicentro del sisma, secondo quanto riportato dall’Ingv, è stato identificato poco a largo della costa marchigiana a Nord di Ancona. L’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 2.4 km.
Aperte le indagini per chiarire la causa della caduta
L’operaio, secondo quanto emerso, stava svolgendo dei lavori per conto di una società che si occupa di servizi Internet e rete telefonica. Da quanto si è appreso, l’uomo era regolarmente assunto. Le indagini dovranno ora fare chiarezza sulle condizioni di sicurezza esistenti al momento dell’incidente e chiarire molti punti rispetto all’osservanza di tutte le norme di legge. I sanitari dalla Pet di Lamezia accorsi sul posto dopo i fatti hanno fatto di tutto per rianimare il 48enne, ma non c’è stato nulla da fare.
Emma Coronel, moglie 34enne dell’ex signore del narcotraffico messicano Joaquin Guzman, detto El Chapo, sarà scarcerata mercoledì 13 settembre a Los Angeles. Nel 2021 era stata condannata a tre anni di reclusione con l’accusa di traffico di droga, riciclaggio di denaro e varie operazioni finanziarie per il cartello di Sinaloa, gestito da suo marito. Nel giugno dello stesso anno, si era però dichiarata colpevole ricevendo uno sconto della pena. Lo ha reso noto il Bureau of Prisons degli Stati Uniti, la direzione dei penitenziari statunitensi. Il giudice che ha emesso la sentenza ha dichiarato che la donna, oltre ad aver rapidamente ammesso la sua responsabilità, aveva accettato di devolvere circa 1,5 milioni di dollari (quasi 1,4 milioni di euro) di proventi della sua attività criminale al governo degli Stati Uniti.
Emma Coronel, chi è la moglie di Joaquin El Chapo Guzman
Ex reginetta di bellezza, Emma Coronel è la figlia di un ex fedelissimo di El Chapo con la doppia cittadinanza statunitense e messicana. Incontrò il signore della droga ad appena 17 anni nel 2006 e, solamente un anno dopo, lo sposò sebbene avesse 32 anni più di lei, prima di mettere al mondo due gemelle nel 2011. Sempre a conoscenza degli affari del marito, la donna ne gestì il traffico a partire dal 2019, quando venne rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Florence, in Colorado, dove sta scontando tuttora l’ergastolo. Si occupò anche di mantenere i contatti con i complici del cartello di Sinaloa e di trasmettere i messaggi attraverso una fitta rete di rapporti.
La moglie di El Chapo Emma Coronel nel 2019 (Getty Images).
Negli anni precedenti, invece, fu l’artefice di alcune delle più incredibili evasioni del re del narcotraffico. Su tutte, la sua fuga nel 2015 dal penitenziario di El Altipiano, in Messico, quando riuscì a uscire attraverso un tunnel di oltre un chilometro scavato sotto la doccia della sua cella. Quando poi El Chapo venne di nuovo catturato nel 2016, ne progettò un’altra evasione. Nonostante le controversie per il suo rapporto con il re messicano della droga, Emma Coronel non si era preoccupata di mantenere un profilo basso, aprendo un profilo su Instagram che ancora oggi conta circa 743 mila follower con soli cinque post all’attivo. Lo usò per lanciare una sua linea di moda con le iniziali del marito, la Jgl. «Mi considero una donna normale e capita spesso che la gente mi giudichi senza conoscermi», disse nel 2019 al reality show americano Cartel Crew, dedicato ai signori della droga.
Mario Draghi torna in campo e lo fa in punta di piedi. L’ex premier infatti è stato chiamato a collaborare con la Commissione Ue per analizzare lo stato della competitività del Vecchio continente. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen nel corso del suo discorso sullo stato dell’Unione all’Europarlamento. «Tre sfide – lavoro, inflazione e ambiente commerciale – arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita», ha detto la presidente dell’esecutivo europeo. «Dobbiamo quindi guardare avanti e stabilire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi, una delle grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro della competitività dell’Ue».
Le sfide di Ursula von der Leyen che punta a una riconferma
La presidente ha tracciato il bilancio del lavoro svolto finora e quello ancora da fare, a partire dal Green Deal e dal patto sui migranti, fino alla lotta all’inflazione e la crisi ucraina. Un discorso programmatico, il suo, che pone implicitamente le basi per la sua ricandidatura al vertice di Palazzo Berlaymont. Non è un mistero infatti che l’ex ministra tedesca punti a un secondo mandato. Come del resto sono circolate voci circa una possibile candidatura dell’ex presidente della Bce alla guida della Commissione.
When Europe is bold, it gets things done.
And our work is far from over – so let’s stand together.
Stefano De Martino potrebbe avere (il condizionale è d’obbligo) una nuova fiamma dopo la fine della relazione con Belen Rodriguez. Il ballerino e conduttore è infatti stato pizzicato nelle scorse ore dal magazine Chi in dolce compagnia.
Stefano De Martino beccato a cena con Martina
Secondo la nota rivista di gossip, la donna al fianco di De Martino nelle ultime foto scattate in giro per Milano sarebbe la sua nuova fidanzata. Martina, questo il suo nome, avrebbe passato con l’ex ballerino di Amici e oggi conduttore Rai una serata molto romantica in un ristorante del centro città. Dopo il tête-à-tête a lume di candela, lui l’avrebbe portata a casa, dove avrebbero passato la notte insieme. Le foto dei paparazzi scattate giovedì 7 settembre mostrano De Martino e Martina uscire dal locale intorno alla mezzanotte, per poi salire in macchina in direzione casa di De Martino, da cui la presunta fiamma sarebbe uscita solo il mattino dopo. Si tratta della prima uscita ufficiale di De Martino con una nuova donna dopo il crac sentimentale con l’ex Belen.
Martina, pare, sarebbe molto lontana dal mondo dello spettacolo. La rivista, a proposito, ha dunque tenuto a sottolineare che De Martino ha «tenuto fede al proposito confessato in passato agli amici, e cioè il desiderio di tornare a incontrare una ragazza che avesse altri interessi».
Belen bacia Elio Lorenzoni a Milano
Nel frattempo, la showgirl argentina si consola con la sua nuova liaison amorosa. Sembra infatti essere già perdutamente innamorata di Elio Lorenzoni, il manager bresciano con cui ha voluto dimenticare una volta e per tutte De Martino. Sulle pagine dell’ultimo numero di Diva e Donna sono apparsi, a proposito, nuovi scatti in esclusiva della soubrette intenta a stampare un bacio in bocca alla nuova fiamma seduta al tavolino di un bar di Milano.
Dal 2014 Caterina Balivo, la conduttrice al timone della nuova trasmissione Rai La volta buona, è felicemente sposata con Guido Maria Brera. In molti lo conoscono come manager di successo, ma forse non tutti sanno che Brera è anche autore di un apprezzato romanzo da cui è stata tratta anche una serie Sky.
Chi è Guido Maria Brera, marito di Caterina Balivo
Il compagno di vita della presentatrice è nato a Roma il 27 agosto del 1969 sotto il segno della Vergine. Nato da padre operaio e madre casalinga, si è laureato presso la Sapienza di Roma. Ha poi deciso di lasciare la Capitale trasferendosi prima a Milano e poi a Londra. Proprio nella città britannica, nel 1994, è iniziata la sua carriera nel mondo della finanza, entrando a far parte del gruppo Fineco, dove ha assunto il ruolo di gestore del fondo Cisalpino Bilanciato e del fondo Cisalpino. Fine economista, Brera è riuscito nel giro di soli cinque anni a fare un ulteriore salto di qualità, contribuendo alla nascita del gruppo Kairos, azienda attiva nel settore del private banking. Parallelamente alle sue attività manageriali, ha iniziato anche a occuparsi della sua prima fatica letteraria, I diavoli, un romanzo uscito nel 2014 e ispirato alla sua lunga esperienza nel mondo finanziario.
L’opera è incentrata sulla vita di Massimo Ruggero, un italiano che vive a Londra da 20 anni e che viene cresciuto a livello professionale da Dominic Morgan, un uomo d’affari britannico senza scrupoli. La storia (che avrebbe trovato un seguito nel libro Candido) ha ispirato la serie Sky Diavoli con protagonisti Alessandro Borghi e Patrick Dempsey. Nello show, tra l’altro, Brera ha recitato un piccolo cameo.
La storia d’amore con Caterina Balivo e i progetti attuali
Il manager romano, che nel suo cv ha in totale cinque romanzi, è attualmente chief investment officer per l’asset management di Kairos Partners SGR S.p.A . Oggi si divide tra Londra, Roma e Milano ed è sposato con la conduttrice che l’ha reso padre di due figli, Guido Alberto e Cora. Alle spalle, inoltre, il manager ha anche una ex moglie, dalla quale ha avuto altri due figli.
I Maneskin si sono presi la scena anche agli Mtv Video Music Awards 2023. La band romana ha infatti vinto il premio per il Best Rock dell’anno con The Loneliest, brano contenuto nel disco Rush!. Per Damiano, Ethan, Victoria e Thomas si tratta del secondo riconoscimento consecutivo al Prudential Center di Newark, dopo il trionfo per Best Alternative Video nel 2022 con I Wanna Be Your Slave. Nulla da fare purtroppo quanto alla formazione dell’anno, dove hanno trionfato come da pronostico le sudcoreane Blackpink. Ha mantenuto le aspettative anche Taylor Swift, vera regina della serata con nove statuette. È lei infatti l’artista dell’anno, grazie ai grandi successi negli States dell’Eras Tour. Suoi anche l’album, la canzone e il video del 2023 con Anti-hero e Midnights. Sul palco per ritirare un premio anche Selena Gomez, Ice Spice e Nicki Minaj, anche conduttrice dell’evento.
I Maneskin durante i Vma 2023 (Getty Images).
Best Rock, ai Vma 2023 i Maneskin hanno battuto Metallica e Muse
Per confermarsi in vetta alle preferenze rock anche negli States, i Maneskin hanno dovuto superare una dura concorrenza. Nella categoria Best Rock Video c’erano infatti pezzi da novanta del genere, dai Muse ai Metallica, passando per i Red Hot Chili Peppers e i Foo Fighters, favoriti della vigilia con la loro The teacher. Battuti anche i Linkin Park, tornati fra le nomination dei Video Music Awards grazie al singolo Lost, inedito cantato dal frontman Bennington morto suicida nel 2017. Nel corso dell’evento, la band romana ha poi presentato anche oltreoceano la nuova hit, Honey (Are You Coming?), mandando in visibilio i fan e gli altri artisti presenti al teatro di Newark. Non è sfuggita alle telecamere l’euforia di Taylor Swift, che ha mandato un bacio a Damiano proprio nel corso dell’esibizione.
Niente da fare per la categoria Miglior gruppo dell’anno. I Maneskin hanno dovuto lasciare strada, come da pronostico, alle favoritissime Blackpink. Artiste del 2022 per il Time, si sono aggiudicate anche il premio per la miglior coreografia grazie al brano Pink Venom contenuto nel loro ultimo disco in studio. A sorpresa però non hanno trionfato nella categoria del Best K-Pop, cedendo il passo agli Stray Kids di Seul con S Class. Jung Kook, membro dei BTS, invece ha portato a casa il riconoscimento per il singolo dell’estate grazie a Seven, incisa con la rapper statunitense Latto. Selena Gomez ha ritirato invece con il cantante Rema il premio per il miglior afrobeat grazie a Calm Down, mentre Nicki Minaj ha vinto nella categoria hip-hop con Super Freaky Girl.
Lo storico record di Taylor Swift e la sorprendente reunion degli Nsync
Incetta di premi per Taylor Swift, capace di portare a casa nove riconoscimenti su 11 nomination. Oltre alle tre categorie principali come artista, video e singolo dell’anno, la popstar della Pennsylvania ha trionfato come Best Pop, Miglior regia e fotografia – tutto grazie al singolo Anti-hero – ma anche per gli Effetti visivi e lo Show dell’estate. Sono così 23 in carriera, tre in più di Madonna, che la rendono la seconda di sempre dietro a Beyoncé, il cui primato di 26 potrebbe crollare già nel 2024. Gli unici in grado di batterla sono stati Olivia Rodrigo con Vampire per il montaggio e Jung Kook per il singolo dell’estate. In questa categoria, tuttavia, Swift era candidata per Karma, canzone pubblicata con la rapper Ice Spice.
Oltre ai Maneskin e alle Blackpink, tuttavia, un’altra band ha deciso di sorprendere i propri fan. Dopo oltre 20 anni dall’ultimo disco, Justin Timberlake ha riunito sul palco di Newark gli Nsync, boy band che formò a Orlando nel 1995 e con cui rimase sulla cresta dell’onda fino al 2002. Con oltre 70 milioni di copie vendute in carriera occupano, come ha riportato Billboard, il quinto posto nella classifica di tutti i tempi. La band non suona assieme dal 2013, quando apparve proprio ai Video Music Awards come ospite. Con il frontman c’erano anche JC Chasez, Joey Fatone, Lance Bass e Kirkpatrick, ma non hanno cantato nessun pezzo. Hanno infatti solo consegnato a Taylor Swift un premio, indicandola come «personificazione del pop».
Gianfranco Gallo, nato a Napoli in 5 dicembre 1961, è un attore, cantante e drammaturgo. Figlio e fratello d’arte, il padre era Nunzio Gallo, famoso cantante, la madre è Bianca Maria Varriale, ex attrice, e il fratello è l’attore Massimiliano.
Gianfranco Gallo: biografia e carriera
Gallo ha debuttato a teatro nel 1981 con Eden Teatro Viviani, insieme alla compagnia del maestro Roberto De Simone nella quale è rimasto fino al 1984. Quattro anni più tardi ha creato la sua compagnia girando l’Italia con i due spettacoli Fratelli d’Italia e Francesca da Rimini per la regia di Aldo Giuffré. Dal 1990 al 1995 si è affermato nel teatro cabaret e dal 1995 al 1997 è stato protagonista di diversi spettacoli nel locale Bal Tabarin di Roma. A Napoli, dal 1998, ha assunto la direzione artistica della compagnia dello stesso teatro cittadino nel quale ha portato in scena alcune sue commedie. ConI Cucuzzari, testo sulla rivoluzione partenopea del 1799, ha anche vinto nel luglio 2002 il premio Episcopio Teatro Festival. Oltre al teatro, ha lavorato e lavora tutt’ora al cinema e in televisione.
Gianfranco Gallo alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 (Getty Images).
Sul grande schermo ha recitato in film come Fortapàsc, regia di Marco Risi (2009), Milionari, regia di Alessandro Piva (2014), Indivisibili, regia di Edoardo De Angelis (2016), Pinocchio, regia di Matteo Garrone (2019), Ritorno al crimine, regia di Massimiliano Bruno (2021), L’ombra di Caravaggio, regia di Michele Placido (2022) e Cattiva coscienza, regia di Davide Minnella (2023). In televisione invece, ha preso parte a diverse serie tv come Un posto al sole (2003-2004), Il clan dei camorristi (2013), Gomorra – La serie(2016-2017), Maradona: sogno benedetto (2021) e la più recente La voce che hai dentro (2023).
Gianfranco Gallo: la vita privata
L’attore ha una figlia, Bianca, attrice, che lo ha reso nonno di tre bambini, Paolo, Giada e Greta.
Arriva il maltempo con un fronte di aria instabile che colpisce il nordovest. Nelle prossime ore temporali e piogge forti si abbatteranno sulle Alpi e sulle zone pianeggianti del nordovest, più occasionalmente sul Triveneto. Qualche rovescio è previsto anche in Sardegna e in Toscana. È quanto annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it. Il 14 settembre i rovesci si espanderanno a macchia di leopardo su gran parte della Pianura Padana, specie nel pomeriggio, e raggiungeranno anche Liguria di Levante ed Alta Toscana. Nonostante i frequenti temporali, il sole sarà comunque prevalente al Centro-Nord con un lieve calo delle temperature.
Al Sud ancora caldo africano
Il termometro scenderà di 4-5 gradi, «ma all’orizzonte non escludiamo – dichiara Tedici – un nuovo rialzo». Al Sud, invece, il caldo africano porterà ancora picchi di 35 gradi, specie in Sicilia. Avvicinandoci al weekend, la situazione rimarrà simile, quindi soleggiata, meno calda e con qualche temporale specie al Centro-Nord. Sabato 16 settembre, nella mattinata, invece, è previsto un flusso di aria molto umida che dal Golfo del Leone potrebbe portare nubifragi su Liguria, Toscana e Lazio. Da domenica 17 prevista una fase anticiclonica calda ed africana con picchi di 39 gradi attesi ad Oristano, 36 gradi in Sicilia, 34-35 in Puglia, fino a 33 anche in Umbria e Lazio.