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Israele attacca l’Iran. Diverse esplosioni. Droni colpiscono una base militare 

AGI - Secondo quanto riferito dalla televisione ufficiale iraniana ci sarebbero state delle "forti esplosioni" nei pressi della citta' di Esfahan. I voli da Teheran e altre citta' sarebbero stati immediatamente sospesi.

 

Sono almeno tre le esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan. 

 

L'Iran ha dichiarato di aver abbattuto diversi droni e che non c'e' stato "nessun attacco missilistico per ora" sul Paese, dopo che sono state udite esplosioni vicino alla citta' centrale di Isfahan. Diversi droni "sono stati abbattuti con successo dalla difesa aerea del Paese, non ci sono notizie di un attacco missilistico per ora", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana Hossein Dalirian su X. L'agenzia di stampa Fars ha dichiarato che "tre esplosioni" sono state udite nei pressi della base aerea dell'esercito di Shekari, vicino a Isfahan.

 

 

Gli Usa: "Mai autorizzato risposta"

Gli Stati Uniti non avevano dato il via libera alla risposta israeliana all'Iran. Lo riporta la Cnn che cita fonti dell'amministrazione Biden.
"Noi non avevamo approvato la risposta", ha dichiarato un rappresentante del governo. L'attacco e' stato lanciato poche ore dopo che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian aveva detto proprio alla Cnn che se Israele avesse lanciato attacchi ci sarebbe stata una reazione "immediata e ai massimi livelli". 

 

Nessun commento da parte di Israele

L'esercito israeliano "non ha commenti da fare in questo momento" ma non ci sarebbero impianti nucleari tra i bersagli dell'attacco lanciato all'Iran. Lo riporta la Cnn, che aveva chiesto notizie riguardo le esplosioni sentite in Iran.
Gli obiettivi degli attacchi, secondo un rappresentante dell'amministrazione Usa, non sono nucleari

Chisura dello spazio aereo

Con la chiusura dello spazio aereo sopra i cieli dell'Iran, risultano, secondo il sito flightradar24 che traccia i voli di tutto il mondo, soltanto 24 aerei che stanno attualmente circolando sopra l'Iran. L'area sulla mappa elettronica e' l'unica ad apparire semivuota.

 

Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times l'attacco avrebbe colpito una base aerea militare nei pressi della citta' di Isfahan, nell'Iran centrale, a circa 350 km di distanza dalla capitale Teheran. 

 

Le previsioni per la stagione turistica italiana sono promettenti

AGI - Le previsioni sull'imminente stagione estiva segnerebbero un incremento dei flussi turistici in Italia: ben 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari al 2,1% e all'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, segnato da 64,4 milioni di arrivi e poco più di 263 milioni di pernottamenti. Scenario confortante anche sul versante dell'incoming: a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,5 milioni di stranieri pari a poco più della metà (54%) del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 135,5 milioni di pernottamenti. E, inoltre, il verificarsi di uno scenario proattivo, potrebbe produrre un effetto "rialzista" sulle stime: oltre 70 milioni di arrivi e 278,3 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari all'8,8% e al 5,8%. È quanto emerge dalla nota previsionale "Tourism Forecast Summer 2024" dell'Istituto Demoskopika che
ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze, spesa turistica e inflazione turistica.

 

Non solo. A febbraio dell'anno in corso (ultimo dato disponibile), l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo, fa registrare incrementi su base annua per l'Italia del tasso di inflazione turistica tra i più bassi del Vecchio
Continente
: 3,9% la dinamica dei prezzi del "paniere turistico" calcolato da Demoskopika che colloca il Belpaese al terzo posto tra le destinazioni "più virtuose" preceduto soltanto da Francia (3,7%) e Germania (2,9%). In questa direzione risultano inevitabili le ripercussioni anche sulla spesa turistica che supererebbe la soglia dei 43 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 4% rispetto ai mesi estivi del 2023. Effetto positivo, però, "rosicchiato" quasi interamente dall'inflazione turistica. Per i mesi estivi del 2024 si stima, infatti, che la dinamica dei prezzi nel turismo registri una variazione tendenziale in aumento pari al 3,5% rispetto all'anno precedente. A pesare prioritariamente, infine, alcune voci rispetto ad altre del paniere turistico con in testa, per inflazione tendenziale a marzo del 2024 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, il trasporto aereo (15,5%), i pacchetti vacanza nazionali (8,2%) e gli alberghi (6,7%).

 

"L'imminente stagione estiva - dichiara Raffaele Rio, presidente di Demoskopika - si preannuncia promettente per il turismo italiano, con una crescita stimata sia degli arrivi che delle presenze. Nonostante l'Italia si collochi, inoltre, tra le destinazioni con il minore tasso di inflazione turistica, i costi crescenti in aree critiche come il trasporto aereo, però, rischiano di assorbire quasi interamente i benefici di una maggiore spesa turistica. In questa direzione, risulta quanto mai necessario adottare strategie non solo reattive ma soprattutto proattive". "Una programmazione istituzionale più consapevole - precisa Raffaele Rio - permetterebbe al sistema turistico italiano di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e alle aspettative dei turisti, garantendo che il comparto non solo cresca in quantità ma anche in qualità. E ciò - conclude Raffaele Rio - potrebbe generare un consolidamento più significativo rispetto ai livelli pre-pandemici e stabilire nuovi standard di successo per il turismo in Italia".

Da Verrazzano,  ‘star’ contemporanea di un nuovo docufilm

AGI - Giovanni Da Verrazzano, un navigatore rinascimentale forse meno conosciuto di Colombo, Caboto e Vespucci, ma non di meno importante per le prospettive che le sue esplorazioni aprirono nel campo della geografia e della cartografia moderna. Da oggi tuttavia molti newyorkesi sanno anche che Da Verrazzano è molto di più del coraggioso esploratore-umanista che, primo fra gli europei, solcò i mari, tra Staten Island e Brooklyn, risalendo la baia dove sarebbe sorta l'iconica metropoli americana. E non è un caso se porta il suo nome uno dei ponti sospesi più lunghi del mondo, quello sotto cui passa la maggior parte del traffico marittimo diretto a New York e in New Jersey.

 

 

La sua vita avventurosa è stata brillantemente ricostruita nel primo docufilm a lui dedicato - "Giovanni Da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City" - proiettato, in anteprima nazionale, nella Grande Mela in concomitanza con il 500mo anniversario dell'avvistamento, il 17 aprile del 1524, dell'odierna Manhattan da parte dell'esploratore di Greve in Chianti.

 

 

Una pellicola prodotta dal giornalista americano Alan Friedman e Beaver Lake Pictures, in collaborazione con Rai Documentari, che finalmente tributa al personaggio - interpretato dall'attore Carlo Jr Perdersoli - onori che per secoli gli furono negati: Francesco I di Francia che (solo in parte) aveva finanziato la spedizione, all'epoca era ‘distratto' dalle sue guerre in Europa e troppo a corto di denaro per poter valorizzare le scoperte di Verrazzano o continuare a sostenerle. Dai suoi preziosi resoconti, scritti con dovizia di particolari, saranno altri esploratori, al soldo di altri sovrani, a trarre benefici e gloria.

Circostanze storiche avverse che in, buona sostanza, fecero calare il sipario anche su chi rese concretamente possibile la spedizione: il banchiere fiorentino Antonio Gondi che vi contribuì, nel 1523, prestando i primi 700 scudi e spendendosi personalmente, con Francesco I di Francia, per convincerlo a cofinanziare l'impresa.  

  

 

De Verrazzano in realtà, ha chiarito Friedman parlando del suo progetto, “fu in molti modi più importante di Cristoforo Colombo”. E, infatti, sono stati piccoli ma non secondari “scoop storici” come quelli raccontati sul grande schermo a conquistare letteralmente il selezionatissimo pubblico di New York in una soirée orgogliosamente organizzata dalla National Italian American Foundation (Niaf) che ha visto una nutrita rappresentanza di politici e diplomatici italiani, con le alte cariche delle principali organizzazioni italoamericane affollare il Paley Center.

 

 

La proiezione, anticipata dalla stampa locale e attesa con grande curiosità, ha raccolto lunghi applausi da parte di un pubblico, tanto coinvolto quanto sorpreso da un'opera che, attraverso testimonianze e documenti del tempo, mette in luce il ruolo fondamentale del navigatore nel collegare Europa e America del Nord.  Un'opera che ci riconsegna l'immagine, assolutamente contemporanea, di un giovane eroe del suo tempo, pieno di sogni e sete di conoscenza.

E così, dopo lunghi applausi, non sono mancate le domande agli ‘addetti ai lavori': Alan Friedman e il regista Giuseppe Pedersoli (figlio di Bud Spencer) con il marchese Bernardo Gondi, discendente diretto del banchiere che accordò il primo prestito a De Verrazzano, il governatore della Toscana Eugenio Giani, grande appassionato di storia e Massimo Panizzi, comandante dell'Istituto Geografico Militare (Igm) dove tuttora sono conservate le prime mappe tracciate sulla base delle descrizioni rese dal navigatore. Perché – spiega Panizzi – “De Verazzano fu senza dubbio il primo esploratore a dare sostanza alle conoscenze geografiche del tempo, di fatto arricchendole con dettagli sui territori, sulla loro morfologia ma anche sulle popolazioni che li abitavano”.

 

 

A lui, insomma, il merito non certo marginale di aver reso più eloquente un Mondo che prima, per gli europei, non esisteva. (AGI)

 

 

 

 

 

BYD presenta 3 modelli per fuoristrada Fangchengbao

AGI -  BYD ha presentato tre nuovi modelli, di cui due concept car, sotto il suo marchio premium Fangchengbao. Il SUV Bao 8, il concept crossover Super 3 e la concept car sportiva Super 9 hanno fatto il loro debutto in un evento in live streaming. L'azienda li presenterà al salone dell'auto di Pechino, che inizierà alla fine della prossima settimana.

 

BYD non ha annunciato i prezzi o quando le auto sarebbero state disponibili. La maggior parte della gamma Fangchengbao è dotata di un sistema ibrido plug-in chiamato Dual Mode Off-Road (DMO) che BYD ha sviluppato per migliorare l'esperienza di guida fuoristrada con un migliore risparmio di carburante e una potenza elevata, ha affermato all'evento il suo scienziato capo, Lian Yubo. BYD ha lanciato Fangchengbao alla fine dell'anno scorso come uno di tre marchi di veicoli esclusivi. Gli altri due marchi sono Denza e Yangwang.

Il ministro degli Esteri turco vede il capo di Hamas, Ankara rientra nel negoziato

AGI - Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, è rientrato dal Qatar dove ha incontrato la propria controparte locale, ma soprattutto il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Il dialogo tra il capo della diplomazia di Ankara e il numero uno dell'organizzazione palestinese è stato rivelato dai media turchi ma non era stato annunciato in un primo momento. La notizia arriva mentre il Qatar, secondo quanto riferiscono i media israeliani, starebbe valutando di ritirarsi dal ruolo di mediatore tra Israele e Hamas.

 

La diplomazia di Doha è finora stata in prima linea nella ricerca di un'intesa che consenta la liberazione dei 133 ostaggi israeliani, dal 7 ottobre scorso prigionieri nella Striscia di Gaza. In questo contesto, la Turchia torna a rivendicare con i fatti un ruolo nel faticoso negoziato in corso. È di mercoledì la notizia di una prossima visita in Turchia del leader di Hamas Haniyeh, che sabato prossimo sarà ricevuto dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Al centro dell'incontro ci sarà l'accesso agli aiuti umanitari per la popolazione civile di Gaza, ma anche i tentativi di arrivare al cessate il fuoco e di evitare una escalation tra Israele e Iran. Appena ieri Erdogan aveva ribadito il sostegno ad Hamas, definito "un movimento di liberazione" e paragonato alla lotta per l'indipendenza che la Turchia ha portato avanti tra il 1915 e il 1920 contro Gran Bretagna e Grecia.

 

Il governo turco mantiene vivi i contatti con Hamas, ospita sul proprio territorio dei leader del movimento e si rifiuta di considerare l'organizzazione palestinese un gruppo terroristico, come gli Usa e i Paesi europei. Erdogan, Fidan e il capo dei servizi segreti hanno anche telefonato la scorsa settimana al leader di Hamas per porgere le condoglianze in seguito all'uccisione dei suoi tre figli, colpiti da un bombardamento israeliano a Gaza. Il presidente turco appena l'altro ieri è tornato ad accusare Israele di genocidio e puntare il dito contro "il sostegno incondizionato dell'occidente in un massacro destinato a rimanere per sempre una macchia nella storia".

 

"Combatterò per la causa palestinese e sarò la voce della popolazione oppressa anche se dovessi rimanere l'unico", ha detto Erdogan. Alla fine della scorsa settimana, prima attraverso il Segretario di Stato americano Antony Blinken, e dopo l'attacco iraniano a Israele attraverso il capo della Cia William Burns, gli Stati Uniti hanno chiesto ad Ankara di mediare per evitare un'escalation. Alla richiesta è seguita una telefonata tra il capo dell'intelligence turca con non meglio specificati rappresentanti di Hamas. Erdogan è atteso alla Casa Bianca il 9 maggio prossimo, dove incontrerà il presidente americano Joe Biden e farà valere ancora una volta la propria capacita' di muoversi su più tavoli. Il conflitto tra Israele e Hamas ha fra l'altro anche contribuito a riavvicinare Turchia e Iran. La Casa Bianca punta sull'influenza che Erdogan ha su Hamas e Teheran, ma anche sulla necessità del leader turco di tentare qualsiasi strada per evitare al proprio Paese conseguenze di un allargamento del conflitto a tutta la regione. 

Chi denuncia un’occupazione abusiva non dovrà pagare l’Imu

AGI - L'Imu non va pagata se si è denunciata penalmente l'occupazione abusiva dell'immobile. Lo ha sancito la Corte costituzionale, dichiarando l'illegittimità di una norma contenuta nel decreto legislativo del 2011 in materia di federalismo fiscale municipale, nella parte in cui non prevede che non sia dovuta l'Imu per gli immobili occupati abusivamente relativamente ai quali sia stata presentata una tempestiva denuncia in sede penale.

 

La questione era stata sollevata dalla sezione tributaria della Cassazione per violazione di alcuni articoli della Costituzione (articoli 3, primo comma, 53, primo comma, 42, secondo comma) e del Protocollo addizionale Cedu, per contrasto con i principi di capacità contributiva, uguaglianza tributaria, ragionevolezza e di tutela della proprietà privata in quanto per gli immobili abusivamente occupati e di cui sia precluso lo sgombero per cause indipendenti dalla volontà del contribuente verrebbe a mancare il presupposto dell'imposta, ossia l'effettivo e concreto esercizio dei poteri di disposizione e godimento del bene.

 

Secondo i giudici costituzionali, è "innegabile" che nelle ipotesi in cui un immobile sia stato occupato in esplicito contrasto con la volontà del proprietario - il quale si sia anche occupato di denunciare tempestivamente l'accaduto in sede penale - "difetti", in relazione all'immobile occupato abusivamente, "la capacità contributiva in capo a chi abbia subito impotente la suddetta occupazione", cosicché "si finirebbe per tassare una ricchezza inesistente laddove, invece, ogni prelievo tributario deve avere una causa giustificatrice in indici concretamente rivelatori di ricchezza".

 

Del resto, rileva Palazzo della Consulta, il legislatore è già intervenuto in questo senso - con l'articolo 1, comma 81, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, a decorrere dal 1 gennaio 2023 - stabilendo che "sono esenti dall'imposta, per il periodo dell'anno durante il quale sussistono le condizioni prescritte, gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all'Autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale". Dunque, con la presente sentenza, è come se la Corte avesse esteso retroattivamente la portata di tale norma.

La riforma del Mercato unico dell’Ue parte in salita

AGI - Parte in salita la riforma del Mercato unico dell'Ue per essere all'altezza della sfida con Cina e Stati Uniti. Il confronto tra i Ventisette sul rapporto di Enrico Letta è durato quasi otto ore con un tira e molla sui termini da usare nelle conclusioni del vertice Ue. Il Mercato unico ha quasi quarant'anni e ha contribuito alla nascita di giganti europei nel settore chimico, aeronautico e automobilistico. Ma soffre di punti ciechi: la finanza, ma anche le telecomunicazioni, l'energia e la difesa restano settori frammentati da diverse normative nazionali che penalizzano la competitività.

 

"C'è stato un dibattito molto lungo perché le posizioni di partenza sono divergenti", ha ammesso il presidente francese Emmanuel Macron, riferendosi all'integrazione dei mercati dei capitali, al termine della giornata di discussioni. "Questa nuova cattedrale, l'Unione del risparmio e degli investimenti, è la chiave per poter mobilitare i finanziamenti privati per le nostre priorità. Oggi abbiamo stabilito un metodo, dei principi, un calendario, da giugno torneremo sull'argomento", ha aggiunto. "Più di 300 miliardi di euro lasciano ogni anno l'Europa per investire negli Stati Uniti perché il mercato europeo è frammentato e non abbastanza attrattivo", ha insisito Letta nella sua due giorni a Bruxelles.

 

"La proposta del debito comune è sostenuta dal governo Italiano", ha evidenziato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Enrico Letta pone la questione che poi è stata ripresa anche nel dibattito successivo e nelle conclusioni del Consiglio circa la capacità di riaprire un dibattito per mobilitare capitali privati su queste sfide, per fare in modo che quei capitali possano rimanere nel mercato europeo invece di trovare, troppo spesso, condizioni migliori in altre realtà", ha affermato. "Le imprese europee devono poter beneficiare delle economie di scala offerte da un mercato interno europeo così ampio se vogliamo progredire in termini di crescita, competitività e completare con successo i grandi progetti di trasformazione verde e digitale", è la posizione del Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

 

L'Europa si trova ad affrontare un muro di investimenti e l'Unione dei mercati dei capitali deve contribuire a superarlo mobilitando il risparmio privato a favore dell'economia reale. Quasi un terzo dei 35 mila miliardi di euro di risparmi europei "dorme" nei conti bancari, rispetto a meno del 15% negli Stati Uniti.
L'intenzione del vertice era di dare nuovo slancio politico al progetto, impantanato da 10 anni in dibattiti tecnici, in un contesto di interessi nazionali divergenti. I piccoli Paesi tuttavia rifiutano di farsi imporre la supervisione finanziaria europea, in particolare dalla Francia, che ospita l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (l'Esma) a Parigi. Anche l'armonizzazione del diritto fiscale o del diritto fallimentare costituisce un enigma finora insormontabile. "Dobbiamo evitare un'eccessiva burocratizzazione, un'eccessiva regolamentazione e anche un'eccessiva centralizzazione, come raccomandano alcuni Stati", ha affermato il premier lussemburghese, Luc Frieden.

Guida alle elezioni in India, le più imponenti della storia del mondo

èAGI - Da oggi l'India va alle urne per uno degli appuntamenti elettorali più attesi del 2024, il più imponente in termini numerici mai organizzato nel mondo. Le votazioni dureranno sei settimane, fino al 1 giugno, e i risultati finali saranno resi noti qualche giorno dopo. Il primo ministro nazionalista Narendra Modi spera di vincere un terzo mandato consecutivo, ma i partiti di opposizione uniti in un'ampia coalizione avvertono che gli indiani rischiano di perdere molte libertà se il suo Bharatiya Janata Party (BJP) resterà al potere.

 

Sotto l'era Modi, l'India è diventata una grande economia, con la crescita piu' sostenuta attualmente registrata, vicina allo status di superpotenza. Nel contempo, da un decennio a questa parte, l'India è sempre più polarizzata in termini religiosi, trasformata da una repubblica laica a una nazione induista, con forti spaccature e tensioni con i cittadini di religione musulmana, quasi 200 milioni, il 15% della popolazione.

Date e numeri delle elezioni

Le elezioni nazionali indiane sono un gigantesco esercizio di democrazia e di logistica che richiede più di un mese per essere completato. Si vota durante sette giornate elettorali: 19 aprile, 26 aprile, 7 maggio, 13 maggio, 20 maggio, 25 maggio e 1 giugno. Tutti i voti provenienti dai 28 stati del Paese e dagli otto territori dell'Unione verranno conteggiati e i risultati verranno pubblicati il 4 giugno. Con 1,4 miliardi di abitanti, l'India e il Paese più popoloso del mondo: 969 milioni di loro voteranno alle elezioni di quest'anno, più delle popolazioni di Stati Uniti, Unione Europea e Russia messe insieme. A questi aventi diritto si aggiungono 13,4 milioni di cittadini indiani residenti all'estero, che per poter votare si dovevano registrare, quindi ritornare in India per farlo. Gli elettori devono essere cittadini indiani, avere almeno 18 anni ed essere iscritti nelle liste elettorali. Devono inoltre avere una carta d'identità valida per l'elettorato.

Chi verrà eletto

Con un sistema maggioritario multipartitico, gli aventi diritto eleggeranno i 543 deputati della Lok Sabha, la camera bassa del Parlamento indiano; altri due seggi verranno assegnati dal presidente indiano. Per formare una maggioranza di governo, un singolo partito o una coalizione ha bisogno di almeno 272 seggi; successivamente nominerà uno dei suoi candidati vincenti come primo ministro. I deputati della Lok Sabha sono eletti per un mandato di cinque anni in rappresentanza di una singola circoscrizione elettorale e vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Ci sono 131 seggi riservati ai deputati delle cosiddette "caste classificate" e "tribù classificate". Si tratta di gruppi ufficialmente riconosciuti come svantaggiati, che costituiscono circa un quarto della popolazione indiana. L'India ha anche approvato una legge per assegnare un terzo dei seggi alle donne, ma non entrerà in vigore a queste elezioni.

Numeri e curiosità di un'elezione da record

Le elezioni indiane sono valutate come le più costose del mondo, superando addirittura le presidenziali statunitensi. Secondo il Center for Media Studies di Delhi, nel 2019 partiti politici, candidati ed enti regolatori hanno speso fino a 8,6 miliardi di dollari e quest'anno si prevede che la spesa aumenterà ulteriormente. Dalle alte vette dell'Himalaya alle remote foreste degli Stati centrali dell'India, i voti vengono espressi elettronicamente in oltre 1 milione di seggi elettorali.

 

Verranno impiegati circa 15 milioni di operatori elettorali, che viaggeranno su strada, barca, cammello, treno ed elicottero per raggiungere ogni elettore indiano. Con i suoi 4.650 metri di altitudine, Tashigang, un villaggio nell'estremo nord dello stato dell'Himachal Pradesh, al confine con la Cina, è il seggio elettorale più alto del mondo, quando nel 2022 i suoi residenti hanno eletto il governo statale. Più di 2.700 partiti si contenderanno i seggi nella Lok Sabha, tra cui sei partiti nazionali e più di 70 partiti statali. Ogni partito ha un simbolo assegnatogli dalla Commissione elettorale che appare sulle schede, aiutando le dozzine di partiti a differenziarsi e rendendo allo stesso tempo più facile per gli elettori fare la loro scelta in un Paese dove circa un quarto della popolazione è analfabeta. Il simbolo del Bjp al potere è un loto, mentre il partito del Congresso all'opposizione è una mano alzata con il palmo aperto. Il simbolo dell'Aam Aadmi Party (Aap, Partito dell'Uomo Comune) è una scopa, che rappresenta le sue origini quale movimento di strada anti-corruzione.

Modi e il suo Bjp

Il premier populista Narendra Modi e il suo Bjp rimangono estremamente popolari. Secondo gli ultimi sondaggi riusciranno ad assicurarsi altri cinque anni al potere. Modi, 73 anni, è stato eletto primo ministro per la prima volta nel 2014 con una maggioranza schiacciante, quando incentrò la sua campagna elettorale su un piano di sviluppo e di lotta alla corruzione. Gli viene attribuito il merito di aver implementato il welfare e le riforme sociali. Un risultato che gli ha permesso di venire facilmente riconfermato per un secondo mandato nel 2019, con un programma questa volta di stampo apertamente nazionalista. Cinque anni fa ha così ottenuto la maggioranza assoluta, con 303 seggi per il Bjp, e un totale di 352 per la National Democratic Alliance, contro soli 52 per il Partito del Congresso. Allora il 67% degli indiani andò a votare, facendo segnare l'affluenza alle urne più alta nella storia del Paese. Una sua vittoria alle elezioni del 2024 consoliderebbe la sua posizione di leader tra i più importanti e longevi dell'India. Modi e i suoi alleati puntano a conquistare più di 400 seggi nella Lok Sabha, cos' da poter riuscire a modificare la Costituzione indiana. 

I principali rivali di opposizione

Il principale sfidante del Bjp è l'Indian National Congress, che ha governato il Paese per gran parte dei 77 anni post indipendenza, ma che ora si trova in una fase di stasi. Nel tentativo di impedire un'altra vittoria di Modi, il Congresso ha stretto un'alleanza con altri leader dell'opposizione, compresi i principali partiti regionali, mettendo insieme 24 forze politiche. Questa volta quindi il partito al potere si trova di fronte a una vasta coalizione capitanata dal partito del Congresso: l'Indian National Developmental Inclusive Alliance, o 'India', che fa campagna con una piattaforma di "salvataggio della democrazia".

 

I volti chiave dell'opposizione sono il presidente del Congresso, Mallikarjun Kharge, e i fratelli Rahul e Priyanka Gandhi, il cui padre è stato l'ex primo ministro Rajiv Gandhi. La madre, Sonia Gandhi, è una potente e storica leader dell'opposizione, ma la sua campagna elettorale e' stata molto meno intensa rispetto a quella del 2019. Accanto a questi, un'altra figura chiave è il leader del popolare partito Aam Aadmi, nonché primo ministro di Delhi, Arvind Kejriwal. Ci sono anche dei pesi massimi regionali, come il primo ministro del Bengala occidentale, Mamata Banerjee, dell'All India Trinamool Congress, e il primo ministro del Tamil Nadu del Sud, Muthuvel Karunanidhi Stalin, che gareggeranno per bloccare una conquista da parte del Bjp nei rispettivi Stati dove Modi deve ancora riuscire ad affermarsi.

 

Il blocco 'India' è' stato afflitto da lotte intestine e deve ancora presentare il suo candidato a primo ministro. Secondo gli analisti, le forze di opposizione devono trovare una figura che possa rivaleggiare con la popolarità e l'appeal da star di cui gode Modi. Inoltre la coalizione di opposizione è stata messa sotto pressione da una incisiva campagna del Bjp tesa a indebolire i suoi avversari. Diversi membri di spicco dell'opposizione, tra cui il primo ministro di Delhi, Kejriwal, sono stati arrestati o indagati dalle agenzie statali per iniziative denunciate come politiche dai loro partiti. Il Congresso ha fatto congelare i suoi conti bancari dalle autorità fiscali federali e ha affermato che gli è stato chiesto di pagare altri 218 milioni di dollari in tasse. 

 

IL G7 promette nuove armi a Kiev, focus sulla difesa aerea

AGI - "Si vis pacem, para bellum", dicevano i latini. "Se vuoi la pace, prepara la guerra". E dunque, a Capri, i ministri degli Esteri dei Grandi della Terra insistono per dare nuove armi all'Ucraina, in particolare per la difesa aerea, perché altrimenti Kiev rischia di essere sconfitta e non si convince il Cremlino ad aprire il negoziato. "Se Kiev perde, Putin non si siede al tavolo della pace", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo i lavori della riunione che si svolge sotto la presidenza italiana. "Aiutare l'Ucraina significa lavorare per la pace. Perché solo se ci sarà equilibrio sul campo", Putin si siederà a una tavolo di trattativa.

 

A Capri, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ripetuto le richieste di Kiev, anzi ha detto che la difesa aerea è "una questione di vita o di morte". L'Ucraina ritiene che gli Alleati dovrebbero avere con l'Ucraina lo stesso atteggiamento avuto con Israele, quando Francia, Usa e Gb lo scorso fine settimana hanno intercettato i missili iraniani. E dinanzi ai capi delle diplomazie di Usa, Canada, Giappone, Francia, Gran Bretagna e Germania, oltreché dell'Ue, Kuleba ha chiarito le richieste: "La priorità sono i Patriot statunitensi e il Samp/T, il sistema di difesa franco-italiano", "gli unici capaci di intercettare i missili balistici russi". "Si sta valutando cosa si può dare e che disponibilità c'è", ha spiegato Tajani. "L'Italia non ha Patriot quindi non è un questione che riguarda l'Italia".

 

A rilanciare l'appello di Kuleba ci ha pensato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: gli Stati membri devono offrire alla resistenza ucraina sistemi di difesa aerea (come ha appena fatto la Germania con un sistema Patriot) o in alternativa sostegno finanziario perché "ogni giorno di ritardo costa vite umane e altri danni causati dall'invasione russa". In questo senso, ha ricordato che i Paesi Bassi hanno appena confermato un pacchetto di 4 miliardi di euro di aiuti militari aggiuntivi e la Danimarca ha annunciato nuovi impegni; e ha definito "un segnale incoraggiante" la decisione di Washington, dopo mesi di stallo, di discutere l'approvazione (e probabilmente votare sabato) il pacchetto di aiuti finanziari per 61 miliardi di dollari, con l'impegno del presidente americano Joe Biden a ratificarli immediatamente. A suo avviso accelerare gli aiuti all'Ucraina è "urgente" perché "ogni giorno di ritardo costa morti e danni" causati dalla Russia che preme sulle linee difensive.

 

"Ecco perché dobbiamo fare di più e per questo siamo qui", ha insistito Stoltenberg, che domani vedrà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in collegamento video al Consiglio Nato-Ucraina. Il 'via libera' al Congresso Usa sarebbe effettivamente "un segnale" incoraggiante per la pace, gli ha fatto eco Tajani. Nell'incontro con Kuleba, anche il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha insistito sull'"urgenza" che la Camera dei Rappresentanti, che è dominata dall'opposizione repubblicana, approvi il nuovo pacchetto di aiuti. "In questo momento, è urgente che tutti gli amici e i sostenitori dell'Ucraina facciano il massimo sforzo per continuare a fornire a Kiev ciò di cui ha bisogno per difendersi".

 

Il premier ucraino Denys Shmyhal, oggi ha addirittura evocato il rischio della "Terza guerra mondiale": "Abbiamo bisogno di questi soldi ieri... Non domani, non oggi". Il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, ha detto ai Paesi europei che occorre "sostenere l'Ucraina più velocemente e meglio" perché la Russia continua a colpire città e infrastrutture elettriche e il Paese rischia il black-out: "Abbiamo i Patriot, abbiamo i sistemi antimissili non possono rimanere nei magazzini"; e i Paesi europei "non possono contare solo sugli Stati Uniti, ma devono assumersi le loro responsabilità.

Europa League: la Roma batte il Milan 2-1 e in dieci vola in semifinale

AGI - Con un'altra grande prestazione di qualità e carattere, per dar seguito al successo di San Siro (1-0), la Roma batte di nuovo il Milan nel ritorno dei quarti di Europa League e strappa il pass per la sua quarta semifinale europea consecutiva. All'Olimpico finisce 2-1 grazie alle reti di Mancini (ancora una volta decisivo) e Dybala, mentre nel finale serve a poco il guizzo ospite di Gabbia. La squadra di De Rossi, in inferiorità numerica dalla mezz'ora per il rosso diretto a Celik, troverà così il Leverkusen come l'anno scorso, mentre gli uomini di Pioli vengono eliminati con tanto amaro in bocca.

 

Dodici minuti sul cronometro e i giallorossi passano subito avanti alla prima vera occasione: parte tutto da una super giocata di Mancini che controlla un pallone difficile e lo offre a Pellegrini, il capitano centra un palo clamoroso con un bel destro a giro da fuori, poi sulla respinta è lo stesso Mancini a ribadire in rete l'1-0. Gli ospiti provano a rispondere al 20', quando Loftus-Cheek calcia dall'interno dell'area dopo un cross basso di Musah, lo stesso Mancini devia e la palla s'infrange contro la traversa salvando Svilar. La Roma tira un sospiro di sollievo e dall'altra parte, appena un paio di minuti dopo, colpisce per la seconda volta con Dybala: l'argentino raccoglie una respinta corta di Gabbia, se la sistema sul sinistro e con il suo solito piazzato pesca l'angolino più lontano dove Maignan non arriva.

 

Il Milan sembra frastornato ma prova a riprendere morale dalla mezz'ora, quando Celik rimedia un rosso diretto per fallo su Leao e costringe i giallorossi a proseguire in inferiorità numerica. Gli uomini di Pioli cambiano ritmo e al 36' portano un altro pericolo in area romanista, con un colpo di testa di Loftus-Cheek respinto provvidenzialmente di schiena da Spinazzola. Nella ripresa si apre campo per le ripartenze dei padroni di casa, che al 58' tornano a spaventare gli avversari proprio con Spinazzola, lanciato in velocità e murato da Maignan.

 

Una manciata di minuti più tardi ci prova anche Abraham, impreciso sotto porta dopo un cross basso di El Shaarawy dalla destra. Nel finale il Milan tenta il tutto per tutto e all'85' accorcia le distanze con il gol di Gabbia, che colpisce di testa su cross di Leao riaccendendo una piccola speranza per i suoi. Ma non basta, in semifinale ci va la Roma. 

Europa League: l’Atalanta perde 1-0 con il Liverpool ma conquista la semifinale 

AGI - Una sconfitta che vale oro. L'Atalanta di Gian Piero Gasperini perde 1-0 contro il Liverpool, ma a passare in semifinale sono i bergamaschi: decide il rigore di Salah dopo sette minuti, ma quel che conta è il risultato complessivo. Gioia e commozione al termine del match, Bergamo vive l'ennesima notte da sogno per mano di Gian Piero Gasperini: i bergamaschi stanno sognando ad occhi aperti e non hanno più intenzione di svegliarsi. Gasperini ha scelto Miranchuk al posto di Pasalic, con Koopmeiners a supporto di Scamacca. Klopp si è affidato a Salah e Luis Diaz, con Gakpo a battagliare con Hien.

 

La gara del Gewiss Stadium è cambiata immediatamente quando Ruggeri ha colpito di mano un pallone arrivato dalla corsia mancina: sul dischetto si è presentato Salah, l'ex Roma ha spiazzato Musso portando i Reds subito in vantaggio. La pressione da parte degli inglesi è aumentata col passare dei minuti, la Dea invece ha faticato senza riuscire a trovare l'ultimo passaggio necessario per far male alla banda di Klopp. Nei minuti finali del primo tempo lo stesso Salah ha fallito l'occasione del 2-0 con un pallonetto sballato, Koopmeiners poco più tardi ha segnato l'1-1, ma il gol è stato annullato per via di una posizione irregolare. Nella ripresa l'Atalanta ha alzato gli scudi concedendo poco e niente, anzi i nerazzurri hanno sfiorato a più riprese il pareggio prima con Ederson, poi con la conclusione di Scamacca terminata alta sopra la traversa di Alisson.

 

Il Liverpool invece ha faticato parecchio senza riuscire a trovare più varchi: finisce 1-0, ma è la sconfitta più dolce della storia dell'Atalanta. Nel finale Gian Piero Gasperini ha raggiunto tutta la squadra sotto la curva per festeggiare un'incredibile qualificazione alle semifinale di Europa League. 

Netflix batte le stime, 9,3 milioni di nuovi clienti nel I trimestre

AGI - Netflix archivia il primo trimestre dell'anno battendo le aspettative del mercato per il secondo trimestre consecutivo, poiché la piattaforma di streaming ha avuto 9,3 milioni di nuovi clienti, quasi il doppio delle previsioni del consensus. Gli abbonati totali raggiungono cosi' quasi i 720 milioni. Nonostante i risultati, il titolo nel trading post market a Wall Street perde comunque oltre il 4%. L'utile per azione da gennaio a marzo è stato pari a 5,28 dollari, rispetto ai 2,88 dollari dell'anno precedente. Le entrate di Netflix sono aumentate del 14,8% a quasi 9,4 miliardi di dollari durante il periodo, quando ha debuttato con titoli come la serie drammatica di fantascienza "3 Body Problem" e il thriller poliziesco "Griselda".

 

L'utile operativo è stato pari a 2,6 miliardi di dollari, con un aumento del 54% annuo. La pubblicità - arrivata ormai da un anno sulla piattaforma - che offre agli abbonati un'opzione a prezzo inferiore, è cresciuta del 65% rispetto allo scorso trimestre. La società ha affermato che nei mercati in cui era disponibile questa opzione, il 40% dei nuovi iscritti l'ha scelta. "Le nostre due priorità nella pubblicità sono ampliare la base di clienti e sviluppare le nostre capacita' per gli inserzionisti", ha affermato la società in una lettera agli azionisti. "E abbiamo fatto progressi su entrambi i fronti nel primo trimestre".

 

"Nessuna società d'intrattenimento ha mai programmato su questa scala e con questa ambizione prima", ha affermato Netflix nella lettera. "Per soddisfare un pubblico cosi' vasto - ha proseguito - abbiamo bisogno di tante storie fantastiche che facciano appello a gusti diversi, dai film, alle serie tv fino ai giochi che i nostri abbonati amano. In altre parole, adottiamo un approccio alla qualità incentrato sul pubblico". 

Giorgetti replica al Fmi: al lavoro per la stabilità del debito

AGI - Una risposta al giudizio severo del Fondo Monetario Internazionale sui conti italiani, un messaggio di fiducia sul debito e uno di sostegno all'Ucraina in vista del G7 di Stresa. La giornata americana del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che nelle ultime ventiquattro ore ha presieduto una sessione interministeriale del G7, incontrato vertici della Banca africana e rappresentanti economici della Casa Bianca, è' girata attorno alle rassicurazioni sui conti dell'Italia, dopo l'allarme lanciato ieri nel "Fiscal Monitor" dall'Fmi che ha notato come "alcune economie", tra cui Italia e Giappone, "hanno annunciato nuovi piani di stimolo di bilancio e nuove iniziative di spesa, spesso sulla base di ipotesi di finanziamento ottimistiche".

 

"I consigli sono sempre ben accetti - ha commentato Giorgetti, rispondendo alle domande dei giornalisti - ma noi stiamo lavorando nella direzione della stabilità del debito". L'Fmi, secondo il ministro "tende storicamente a sottostimare le previsioni di crescita dell'Italia e questo mi conforta", ma allo stesso tempo Giorgetti ha confermato che il governo ha "rivisto al ribasso le previsioni di crescita". Alla fine, ha sottolineato, la "previsione dell'1 per cento fatta dal governo potrebbe rivelarsi realistica".

In una serie di incontri bilaterali, Giorgetti ha parlato con la consigliera economica della Casa Bianca Lael Brainard e con il presidente della Banca africano di sviluppo, l'African Development Bank Group, Akinwumi Adesina. Tema dell'incontro con l'economista ed ex ministro dell'agricoltura nigeriano, la collaborazione tra l'Italia e la Banca Mondiale sul Piano Mattei. Mercoledì sera, presiedendo la sessione interministeriale del G7, Giorgetti aveva ribadito il totale appoggio all'Ucraina e spiegato che il dossier sugli asset russi congelati viene studiato dai tecnici del governo in vista di una proposta da presentare al G7 di Stresa.

 

Sfida Biden-Trump svolta epocale per tutti 

AGI - La sfida Biden-Trump per le presidenziali Usa di novembre entra nel vivo, soprattutto perché, secondo i sondaggi, il presidente in carica sembra aver recuperato lo svantaggio che lo separava dallo sfidante. Un duello che avrà, in ogni caso, un esito storico e da cui dipendono anche i destini di un mondo attraversato da conflitti militari e strategici. Se ne è parlato ieri sera nel corso di un evento a porte chiuse nella sede di Cattaneo Zanetto Pomposo & Co., parte del ciclo di incontri organizzato con Luiss School of Government, insieme a Giampiero Massolo (ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), Lorenzo Pregliasco (YouTrend), Gregory Alegi (Luiss Guido Carli University), Rita Lofano (direttore di Agi - Agenzia Italia), Domenico Lombardi (Luiss School of Government), Germano Dottori (Limes, Rivista Italiana di Geopolitica) e con la moderazione di Paolo Volterra (Community).

Marina Brambilla è la prima donna rettrice dell’Università Statale di Milano 

AGI - Marina Marzia Brambilla, prorettrice delegata ai Servizi per la Didattica e agli studenti, è stata eletta nuova rettrice dell'Università degli studi di Milano. È la prima donna nella storia dell'Ateneo milanese. Brambilla ha ricevuto 1.651 preferenze contro le 644 preferenze per Luca Solari. "Ci sono voluti 100 anni, ma ce l'abbiamo fatta", ha detto Brambilla.

 

In merito alla protesta alla Sapienza di Roma contro le collaborazioni accademiche con Israele "è importante che le Università restino luoghi dove è possibile discutere di questi temi anche animatamente portando le proprie opinioni senza accettare nessun tipo di violenza e prevaricazione".

 

A dirlo è stata la neo rettrice dell'Università Statale di Milano, Marina Marzia Brambilla. "Va detto con forza e l'ha detto anche la ministra. Ogni dialogo si deve basare sul rispetto", ha osservato. "Anzi vorrei che la Statale fosse nei prossimi anni un ateneo sempre più aperto, che si apre alla città". 

Casa a Montecarlo, attesa la sentenza per Gianfranco Fini 

AGI -  Prevista per oggi, a Roma, la sentenza del processo per la casa di Montecarlo nel quale è coinvolto l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. I pm della capitale hanno sollecitato per l'ex leader di An una condanna a 8 anni di reclusione. Imputati anche la compagna Elisabetta Tulliani (per lei sono stati chiesti 9 anni di carcere), suo fratello Giancarlo (sollecitata per lui la pena di 10 anni di reclusione) e il padre Sergio (per lui chiesti 5 anni).

 

L'inchiesta della procura ruota attorno alla compravendita della casa di Montecarlo, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale, che sarebbe stata acquistata, secondo l'accusa, da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore. Un'operazione effettuata nel 2008, per poco più di 300 mila euro e che con la vendita dell'immobile nel 2015 fruttò un milione e 360 mila dollari. L'accusa è quella di riciclaggio dopo che nell'udienza del 29 febbraio scorso i giudici della quarta sezione collegiale avevano dichiarata prescritta l'accusa di associazione a delinquere, fattispecie contestata ad altri imputati, ma non a Fini.

 

Nell'ultima udienza, datata 18 marzo, aveva parlato in aula Elisabetta Tulliani. "Sento il dovere di confessare le mie responsabilità: ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la di casa Montecarlo. Non ho mai detto a Fini la provenienza del denaro che ero convinta fosse di mio fratello; il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita", aveva spiegato la donna di fronte ai giudici del tribunale.

 

La donna siede sul banco degli imputati assieme all'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, al padre Sergio Tulliani e al fratello Giancarlo Tulliani. "Spero - aveva aggiunto - di aver dato un elemento per arrivare alla verità". 

Giorgetti a Washington: “dai Paesi del G7 rinnovato sostegno all’Ucraina”

AGI - “I Paesi del G7 hanno rinnovato pieno, condiviso e convinto sostegno all'Ucraina, rinnovando la fiducia nel Paese che sarà in grado di superare le difficoltà”. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che ieri ha presieduto la sessione del G7 interministeriale a Washington, dove è riunito il gotha della finanza mondiale. Con lui, nella delegazione italiana, c'era il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Nel corso del vertice, il ministro ha aperto una breve discussione sull'Ucraina, alla presenza del ministro ucraino Sergii Marcenko. “Incoraggiamo Fmi, Banca mondiale e tutte le altre rilevanti istituzioni finanziarie - ha dichiarato il ministro - a continuare a supportare l'Ucraina e la sua stabilità macroeconomica”.

 

Giorgetti ha invitato Marcenko al G7 finanziario in programma a Stresa dal 23 al 25 maggio. Al centro della riunione anche le riforme delle banche multilaterali di sviluppo e aggiornamenti dell'Ifm e l'agenda della salute e finanze. Sul tema della tassazione internazionale Giorgetti ha sottolineato l'importanza di proseguire il lavoro già svolto nel G7 G20 a San Paolo per raggiungere l'obiettivo della firma alla convenzione entro la fine di giugno di quest'anno. “E' importante mantenere un elevato grado di coordinamento tra i G7 - ha commentato poi  il ministro - soprattutto se la discussione avanza lungo linee che non sono pienamente condivise”. A porte chiuse, il G7 ha discusso degli asset russi congelati dopo l'invasione russa dell'Ucraina, argomento che vede la presidenza italiana alle prese con “un compito delicatissimo”, ha concluso Giorgetti.

 

 

 

I pediatri inglesi vogliono una legge per vietare gli schiaffi ‘educativi’

AGI - Le leggi dovrebbero essere modificate in modo da garantire che schiaffeggiare un bambino non sia considerato accettabile in nessuna circostanza. Lo chiede la Royal College of Pediatrics and Child Health, o Rcpch, nel Regno Unito. L'attuale legge in Inghilterra e Irlanda del Nord ha creato 'aree grigiè, il che significa che a volte c'è una difesa contro le punizioni fisiche. Il Galles ha reso illegale qualsiasi tipo di punizione corporale, compresi schiaffi, colpi e scosse, nel marzo 2022, mentre la Scozia aveva già introdotto un divieto simile nel novembre 2020. L'Rcpch chiede ora che questa politica venga adottata in tutto il Regno Unito, sostenendo che gli emendamenti per eliminare la difesa della "punizione ragionevole" dal Children Act 2004 per l'Inghilterra e dal Law Reform Order 2006 per l'Irlanda del Nord sono "attesi da tempo". Il suo rapporto sul tema sostiene che, in vista delle elezioni politiche, è il momento per tutti i partiti politici di "prendere impegni significativi su questa importante questione dei diritti dei bambini". Secondo il Royal College of Paediatrics and Child Health, le leggi vigenti in Inghilterra e in Irlanda del Nord hanno creato delle lacune, che a volte permettono di difendere le punizioni fisiche. Il rapporto avverte che i bambini che subiscono punizioni fisiche hanno una probabilità quasi tripla di sviluppare una peggiore salute mentale e una probabilità più che doppia di subire gravi aggressioni e abusi fisici. Le punizioni fisiche aumentano anche la probabilità di problemi comportamentali durante l'infanzia, di relazioni più povere con i genitori e la famiglia e di casi di aggressione più tardi nella vita.

 

A livello internazionale, 65 Stati hanno vietato completamente le punizioni fisiche sui bambini e altri 27 si sono impegnati a riformare le loro leggi per arrivare a un divieto legale completo. Ma, in Inghilterra e in Irlanda del Nord gli adulti continuano a essere più protetti dei bambini. "Le leggi sulle punizioni fisiche, nella loro forma attuale, sono ingiuste e pericolosamente vaghe", ha detto Andrew Rowland, pediatra consulente e responsabile dell'Rcpch per la protezione dell'infanzia. "Creano una zona d'ombra in cui alcune forme di punizione fisica possono essere lecite e altre no", ha continuato Rowland. "Come pediatra che lavora nei servizi di protezione dell'infanzia, mi trovo regolarmente di fronte a situazioni in cui si sostiene che siano state usate punizioni fisiche contro un bambino. La natura vaga delle leggi rende estremamente difficile parlare con le famiglie di quali siano le regole sulle punizioni fisiche dei bambini, rendendo cosi' più difficile parlare dell'interesse dei loro figli".

 

"Questa mancanza di chiarezza legislativa puo' persino aggiungere un ulteriore livello di complessità quando si cerca di identificare i casi di abuso sui minori", ha evidenziato Rowland. "Il punto di vista della società sulle punizioni è cambiato nel corso del tempo, con due adulti su tre che ora concordano sul fatto che le punizioni fisiche sui bambini siano inaccettabili.

 

Le leggi sulle punizioni fisiche, nella loro forma attuale, sono ingiuste e pericolosamente vaghe", ha sottolineato Rowland. "Non ci devono essere zone d'ombra quando si tratta di salvaguardare i bambini". "La modifica delle leggi in Inghilterra e in Irlanda del Nord ci darà chiarezza assoluta e garantirà che non ci siano casi in cui sia accettabile o lecito picchiare un bambino", ha specificato Rowland. "La scienza sulle punizioni fisiche dei bambini è ormai consolidata", ha dichiarato Bess Herbert, esperta di advocacy nell'organizzazione internazionale End Corporal Punishment. "Centinaia di studi hanno scoperto che sono associate a un'ampia gamma di esiti negativi", ha precisato Herbert. "Spero che l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord si uniscano presto al numero sempre crescente, di Paesi che hanno compiuto questo passo fondamentale per proteggere i bambini, difendere i loro diritti e sostenere una crescita sana e positiva dei figli". "Le richieste di modifica della legge sono motivate dall'ideologia, non dall'evidenza clinica e i rappresentanti eletti devono respingerle", ha notato Simon Calvert, della Campagna Be Reasonable. "La legge attuale proibisce fermamente ogni forma di violenza contro i bambini, proteggendo al contempo i genitori da azioni penali per decisioni innocenti e innocue dei genitori", ha specificato Calvert.

 

"L'eccezione del castigo ragionevole è, per definizione, limitata alle azioni che il tribunale ritiene ragionevoli". "I bambini in Inghilterra e Irlanda del Nord continuano a essere esposti a una scappatoia legale che puo' minare il loro diritto fondamentale alla protezione con la scusa del castigo ragionevole", ha avvertito Joanna Barrett, dell'NSPCC. "Come dimostra questo tempestivo rapporto degli esperti di salute infantile del Rcpch, picchiare un bambino puo' avere conseguenze dannose e durature. Sappiamo da Childline che le punizioni fisiche possono avere un impatto sulla salute mentale ed emotiva del bambino e danneggiare il rapporto tra genitori e figli. Per questo chiediamo ai leader politici di Inghilterra e Irlanda del Nord di impegnarsi per porre fine alle punizioni fisiche sui bambini, come hanno fatto con successo gli altri paesi del Regno Unito". 

Asta record per il manifesto dell’omino Michelin di Dudovich

AGI - Ha superato le stime diventando il manifesto di Marcello Dudovich più caro mai venduto in un'asta: il 'Cable' Confort Michelin' è stato aggiudicato a 100mila euro (inclusi diritti) durante la vendita dei manifesti andata in scena il 16 e il 17 aprile in Sala Bolaffi a Torino. Ad aggiudicarselo, dopo un'accesa competizione con partecipanti online e palette in Sala Bolaffi, un famoso collezionista italiano appassionato di automobili d'epoca e di cimeli automobilistici, collegato al telefono.
Resta quindi in Italia il celebre Bibendum, mascotte di Michelin, rappresentato dall'illustratore triestino morto nel 1962 mentre è adagiato comodamente all'interno di uno pneumatico intento a studiare la cartina stradale del nostro Paese.

 

"Dopo tanti anni siamo tornati 'in pista' con un'asta di poster davvero unica per varietà e selezione del materiale - commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi - e mi fa piacere che questo evento sia stato segnato da un prestigioso record per un nostro grande autore. Il manifesto di Dudovich si inserisce a pieno titolo tra i più cari mai venduti al mondo". L'asta, a cui hanno partecipato tramite il sito astebolaffi.it collezionisti da ogni parte del mondo, in particolare da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, si è chiusa con un risultato totale di oltre 570mila euro diritti inclusi.

 

Sul podio dei top lot, al secondo posto si è posizionato un altro manifesto di Dudovich sempre di tematica automobilistica, la ricercata affiche del 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici, di cui si conoscono pochissimi esemplari (25mila euro diritti inclusi), mentre al terzo posto il manifesto di Umberto Di Lazzaro del 1933 per la Crociera aerea del decennale (17.500 euro diritti inclusi).

La ‘Pietà di Gaza’ vince il World Press Photo

AGI - L'immagine di una donna palestinese in lutto che tiene in braccio la sua nipotina, uccisa in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza, ha vinto il World Press Photo. La foto del reporter della Reuters Mohammed Salem mostra Inas Abu Maamar mentre culla il corpo di sua nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme a sua madre e sua sorella da un missile che ha colpito la loro casa a Khan Younis in ottobre. La foto è stata scattata 10 giorni dopo l'inizio del conflitto. "E' stato un momento potente e triste e ho sentito che l'immagine riassumeva in senso lato ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza", ha detto Salem, "è un'immagine davvero profondamente commovente", ha affermato la presidente della giuria Fiona Shields. "Una volta che lo vedi, ti rimane in mente. E' come una sorta di messaggio letterale e metaforico sull'orrore e l'inutilità del conflitto" e rappresenta "un argomento incredibilmente potente a favore della pace", ha aggiunto.

 

La sudafricana Lee-Ann Olwage, per la rivista GEO, ha vinto il premio "Storia dell'anno" con il suo ritratto intimo di una famiglia malgascia che vive con un genitore anziano affetto da demenza. "Questa storia affronta un problema di salute universale attraverso la lente della famiglia e dell'assistenza", hanno affermato i giudici.

 

 

"La serie di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando al pubblico l'amore e l'intimità necessari in tempi di guerra e aggressione in tutto il mondo", hanno aggiunto. Il fotografo venezuelano Alejandro Cegarra ha vinto il premio per il progetto a lungo termine con le sue immagini in bianc e nero di migranti e richiedenti asilo che tentano di attraversare il confine meridionale del Messico, scattate per il New York Times/Bloomberg. Avendo lui stesso avuto esperienza come migrante, Cegarra "ha offerto una prospettiva sensibile e centrata sull'uomo", evidenziando la resilienza dei migranti, secondo la giuria.

 

Nella categoria "formato aperto", l'ucraina Julia Kochetova ha vinto con il suo sito web che "combina il fotogiornalismo con lo stile documentaristico personale di un diario per mostrare al mondo cosa significa convivere con la guerra come realtà quotidiana".Le foto vincitrici nel 2024 sono state selezionate tra 61.062 candidature presentate da 3.851 fotografi provenienti da 130 paesi. Le foto saranno esposte nella chiesa Nieuwe Kerk di Amsterdam fino al 14 luglio. 

 

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