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The furniture fraud that hoodwinked the Palace of Versailles
Bill Pallot and Bruno Desnoues falsified 18th-century furniture they said belonged to French royalty.
Schwarzenegger: Hey, stop whining, do something on climate change
The actor and activist was speaking to the BBC at a summit organised by his Climate Initiative.
Biggest drone strike hits Ukraine’s second city
At least three people are killed and 17 injured in Ukraine's second-largest city near the Russian border.
Watch: Moment Chile earthquake rocks live TV show
The 6.4 magnitude earthquake interrupted the broadcast, shaking the equipment in the studio.
Al Sud per colpa del cuore si perdono anni di vita
AGI - Negli ultimi vent'anni si è ridotta di molto la mortalità per malattie cardiovascolari in Italia, ma il calo non è stato uniforme su tutto il territorio nazionale, con le regioni del sud che hanno visto anzi aumentare il divario con quelle del nord, con il risultato che nel mezzogiorno sono maggiori i ricoveri (ad eccezione per quelli per ictus dopo il 2020) e la mortalità, ma anche il ricorso a cure fuori regione e persino i comportamenti sbagliati dal punto di vista della prevenzione. Lo afferma il secondo rapporto del Gruppo di Lavoro su equità e salute nelle Regioni dell'Istituto Superiore di Sanità, pubblicato oggi sul sito dell'Iss, che segue quello analogo fatto su alcune patologie tumorali.
Variazioni regionali
"Le variazioni regionali dipendono dalla prevalenza delle condizioni a rischio, dalla disomogeneità dei modelli assistenziali e dalle risorse organizzative presenti nel territorio - spiega il presidente dell'Iss Rocco Bellantone -. Ho voluto questo gruppo di lavoro con la speranza che i dati prodotto potranno essere molto utili per elaborare strategie che riescano a mitigare le disparità regionali nell'accesso all'assistenza sanitaria, di gran lunga il problema principale della sanità nel nostro paese".
Fonti dei dati
Le analisi presentate nel rapporto si basano sulle principali fonti di dati disponibili presso l'Iss, i Sistemi di sorveglianza Passi e Passi d'Argento, l'Italian Health Examination Survey del Progetto Cuore dell'Iss; le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) del Ministero della Salute; i dati di mortalità per causa dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).
Risultati principali
Negli uomini il tasso italiano di ricovero per infarto acuto del miocardio è sceso da 270,3 nel 2010 a 208,3 nel 2023 diminuendo di circa il 20%, nelle donne si è passati da un tasso pari a 109,2 nel 2010 a 71,5 nel 2023 (-34%). In entrambi i sessi le Regioni del Sud presentano i tassi più alti soprattutto nell'ultimo periodo. Nel 2023 le popolazioni del Centro Italia presentano i tassi più bassi (TSI 200,20 e TSI 66,40 per uomini e donne), seguiti dalle Regioni del Nord (TSI 206,88 e TSI 68,29), mentre considerando il Sud e Isole il tasso standardizzato è pari a 223,46 negli uomini e 78,29 nelle donne.
Tassi regionali
Concentrandoci sul 2023 la Valle d'Aosta presenta il tasso standardizzato più alto sia per gli uomini sia per le donne; a seguire la Calabria e la Liguria per gli uomini, la Calabria, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia per le donne. L'andamento per l'ictus è meno chiaro e evidenzia tassi più alti nelle regione del nord nell'ultimo periodo. Analizzando i tassi standardizzati dell'ultimo anno i valori più elevati si trovano in Liguria, nella Provincia di Bolzano e in Umbria.
Mobilità regionale
È stata inoltre analizzata la mobilità regionale per due interventi cardiovascolari: per l'intervento di bypass aortocoronarico l'analisi della mobilità per macro-aree territoriali mostra livelli contenuti nel Nord del Paese con un trend sostanzialmente stabile su valori intorno al 6%.
Andamento nel tempo
Le Regioni del Centro fanno registrare un andamento più variabile nel tempo con una tendenza alla crescita a partire dal 2012, il raggiungimento di un picco nell'anno 2016 e una successiva riduzione. Nel Sud comprese le Isole sono presenti livelli di mobilità sempre più elevati rispetto al Nord. Analizzando le singole Regioni si evidenzia una importante eterogeneità con livelli di mobilità particolarmente elevati in alcune Regioni del Sud (Molise, Calabria e Basilicata) e alcune del Nord (Liguria e Trentino-Alto Adige). La Regione Calabria presenta tassi molto più elevati rispetto alla media nazionale in tutto il periodo analizzato con un trend in diminuzione fino al 2019 (da 31,9% nel 2010 a 14,6% nel 2019) e una crescita importante iniziata nell'anno pandemico e continuata nei due anni successivi (29,5% nel 2023).
Interventi sulle valvole cardiache
Per quanto riguarda gli interventi sulle valvole cardiache si evidenzia come le Regioni del Nord presentino livelli molto inferiori rispetto alla media nazionale in tutto il periodo analizzato, con valori tra il 9 e il 10%. Al contrario le Regioni del Sud mostrano sempre livelli dell'indice di fuga molto più alti rispetto alla media nazionale con un picco che ha raggiunto il 27% nel 2014 e una riduzione negli anni successivi per arrivare negli anni post-pandemia a recuperare i livelli degli anni precedenti.
Riduzione della mortalità
Negli ultimi vent'anni si è osservata una progressiva riduzione della mortalità per malattie del sistema circolatorio: si è passati da un tasso standardizzato pari a 903,70 ogni 100.000 abitanti nel 1980 ad uno pari a 266,28 nel 2021 con una riduzione del 70%, il tasso negli uomini è sceso da 1.099,90 a 316,59 e nelle donne da 783,82 a 228,65.
Andamento nelle ripartizioni geografiche
Analizzando l'andamento nelle ripartizioni geografiche: nel Nord per gli uomini il tasso nel 1980 risultava più alto della media mentre nelle donne è sempre risultato inferiore alla media nazionale. Negli uomini del Sud i valori nel 1980 erano leggermente inferiori alla media mentre nel 2021 risultano superiori (362,17), mentre le donne del Meridione hanno sempre presentato un tasso di mortalità per malattie del sistema circolatorio superiore alla media.
Cause di decesso
Le malattie del sistema circolatorio (malattie ischemiche e cerebrovascolari) rappresentano la principale causa di decesso in Italia e in Europa, in termini di anni di vita persi contribuiscono al 20% negli uomini e al 16% nelle donne degli anni persi in totale dalla popolazione. Osservando l'andamento temporale dei tassi si registrano per entrambe le cause di decesso una riduzione costante degli anni di vita persi con valori che restano comunque più al
Un prete e una serie di adulteri. L’Università di Cambridge risolve un ‘cold case’ medievale
AGI - Dopo una serie di adulteri, la nobildonna Ela Fitzpayne venne sottoposta dalla Chiesa a una pubblica umiliazione, ma si vendicò commissionando l'uccisione del prete che le aveva inflitto la punizione, nonché suo ex amante. A raccontare questo curioso e intricato episodio è uno studio, pubblicato sulla rivista Criminal Law Forum, condotto dagli scienziati dell'Università di Cambridge.
Il team, guidato da Manuel Eisner, ha esaminato centinaia di documenti catalogati nell'ambito del progetto Medieval Murder Maps, che indaga sui decessi non naturali avvenuti durante il XIV secolo. Il caso in questione, riportano gli autori, riguarda la morte di John Forde, un prete che fu sgozzato a Londra nel 1337. Una lettera scritta dall'arcivescovo cinque anni prima accusa l'aristocratica Ela Fitzpayne di una vasta gamma di adulteri, uno dei quali sembrerebbe dello stesso Forde, e le intima di intraprendere passeggiate della vergogna a piedi nudi nella cattedrale di Salisbury.
In particolare, i ricercatori hanno trovato una lettera dell'arcivescovo di Canterbury Simon Mepham al vescovo di Winchester, inviata nel gennaio 1332, in cui si affermava che Ela Fitzpayne aveva avuto relazioni sessuali con “cavalieri e uomini celibi e sposati, nonché chierici e uomini di Chiesa”. Per il suo comportamento, le fu vietato di indossare orlo, perle e pietre preziose, e venne obbligata a compiere la camminata della vergogna a piedi nudi lungo la cattedrale di Salisbury.
Complotto, omicidio e silenzio della giustizia
Un altro documento mostra che Ela Fitzpayne cospirò insieme al marito e a John Forde diverso tempo prima ai danni dell'arcivescovo. Nonostante l'iniziale collaborazione con la nobildonna, il prete sembrerebbe aver subito un omicidio ordito dalla stessa aristocratica. Eisner sostiene che l'atroce assassinio potrebbe essere stato un modo per ricordare al clero il potere della nobiltà.
“Siamo di fronte a un episodio interessante – commissionato a sangue freddo da una figura di spicco dell'aristocrazia inglese. Nel complesso, i documenti che abbiamo analizzato raccontano una storia di estorsioni, sesso e vendetta che mette a nudo le tensioni tra la Chiesa e le élite inglesi”. Secondo il rapporto della giuria che al tempo analizzò il caso Forde, il religioso stava passeggiando per Cheapside dopo i vespri, prima di essere attaccato da quattro individui, tra i quali figura Hugh Lovell, fratello di Ela. “I responsabili dell'omicidio furono identificati – spiega Eisner – ma non sono stati rintracciati e non vennero intraprese azioni punitive”.
“L'umiliazione pubblica può avere effetti nefasti – commenta ancora Eisner – alimentando odio e vendetta. Lo stile di esecuzione pubblica dell'omicidio di Forde, di fronte alla folla in pieno giorno, è simile agli omicidi politici a cui assistiamo oggi in paesi come la Russia o il Messico. È concepito per ricordare chi ha il controllo”. “Uno degli aspetti più curiosi di questo caso – conclude – è la figura di Ela, perché tra lei e il barone Robert Fitzpayne, suo secondo marito, non sono emerse prove di acrimonia. La nobildonna ha sicuramente vissuto una vita interessante nell'Inghilterra del XIV secolo: depredò i priorati, sfidò apertamente l'arcivescovo di Canterbury e commissionò l'assassinio di un prete, per poi ereditare tutti i beni del barone dopo la sua dipartita”.
Riforma Medicina, studenti in rivolta. Otto su dieci la bocciano
AGI - Un'indagine di Testbusters, realtà specializzata nella preparazione ai test universitari, rivela una forte opposizione alla riforma dell'accesso a Medicina voluta dalla Ministra Bernini. Su oltre mille studenti intervistati, circa l'80% si dichiara contrario al nuovo sistema, ritenendolo inefficace e fonte di stress prolungato. Solo il 4% si sente più sicuro riguardo al proprio futuro.
Costi della riforma
La riforma, che sostituisce il test unico con un semestre ad accesso libero e tre prove finali, potrebbe avere costi esorbitanti: si stima fino a mezzo miliardo di euro all'anno per il sistema pubblico, contro i 5-10 milioni del modello precedente. Questo, secondo lo studio, a fronte di un potenziale sovraffollamento degli atenei e di un peggioramento della qualità formativa, senza un aumento proporzionale di docenti e infrastrutture per accogliere i 70-80mila iscritti previsti al semestre-filtro.
Criticità principali
Gli studenti individuano quattro criticità principali. La prima è di natura economica: oltre ai costi per lo Stato, le famiglie dovrebbero sostenere spese di affitto e materiale didattico per sei mesi, in uno stato di totale incertezza e con la probabile esclusione degli studenti temporanei dalle misure per il diritto allo studio.
Rischi organizzativi
Il secondo rischio è organizzativo, con il conseguente sovraffollamento delle facoltà scientifiche affini per chi non supera lo sbarramento. In terzo luogo, la riforma non risolverebbe la carenza di medici, legata non tanto all'accesso ma alla fuga dal Servizio Sanitario Nazionale (circa 4.000 abbandoni l'anno verso privato ed estero), nonostante l'Italia abbia già più medici della media OCSE (4,1 per 1.000 abitanti contro 3,7).
Impatto psicologico
Infine, l'impatto psicologico: per l'81% degli intervistati, sei mesi di valutazione continua genererebbero ansia e stress, con il rischio concreto, per chi non ha un "piano B", di perdere un intero anno accademico. Intanto, i posti a Medicina sono già raddoppiati in cinque anni, passando da 9.000 nel 2018 a quasi 20.000 nel 2023, un numero che secondo le proiezioni basterà a compensare i pensionamenti a partire dal 2029.
Diddy’s ex-girlfriend testifies about pressure to participate in ‘hotel nights’
"Jane" testified about her "love contract" with Sean "Diddy" Combs and feeling pressure to continue with the sexual encounters.
Watch: Did Trump win the re-election because of Musk?
The BBC’s Nomia Iqbal speaks to voters in Philadelphia, where the tech billionaire campaigned for the president and even gave away a few $1m cheques.
I dazi fanno crescere il finto Made in Italy del 15%
AGI - I dazi americani faranno crescere negli Usa le imitazioni di cibi e bevande italiani. L'Italian Sounding, ovvero i prodotti agroalimentari che attraverso nomi o immagini evocano il Made in Italy senza essere stati realizzati in Italia, negli Stati Uniti aumenterà fino al 15% per effetto dei dazi e, dagli attuali 7,5 miliardi di euro, raggiungerà gli 8,6 miliardi, quasi 1,1 miliardi di euro in più. Questi dati sono stati illustrati durante la prima giornata della nona edizione del forum Food&Beverage organizzato da Teha a Bormio.
"Oltre 6 miliardi di euro di alimenti e bevande Made in Italy dei 7,8 complessivi esportati negli Usa – ha spiegato Valerio De Molli, managing partner e ceo di Teha – sono prodotti che non hanno alternative sul mercato statunitense e perciò difficilmente sostituibili. Se questo può essere un vantaggio in termini di impatto sulle esportazioni, quando i dazi entreranno in vigore faranno crescere l'Italian Sounding, un mercato che colpisce soprattutto i prodotti non sostituibili e che oggi vale 69 miliardi di euro nel mondo, uno in più rispetto all'export agroalimentare italiano. Ciò significa che riducendo queste imitazioni l'export agroalimentare del nostro Paese potrebbe anche raddoppiare, specie negli Stati Uniti".
I nuovi dazi americani potrebbero generare una riduzione potenziale di 1,3 miliardi di euro di export food italiano, considerando sia lo sforzo di revisione temporanea dei margini da parte delle aziende italiane sia l'elasticità della domanda al consumo. All'interno dell'Ue, il nostro Paese è il più esposto all'effetto dei dazi voluti dal presidente americano, anche perché gli Stati Uniti sono per noi il secondo Paese per esportazioni di cibi e bevande dopo la Germania (10,8 miliardi di euro). Per la Francia il peso dei dazi sarebbe di poco superiore al miliardo di euro (1,1 mld), inferiore per Spagna (0,7 mld) e Germania (0,5 mld). Tuttavia, data l'unicità dell'offerta Made in Italy, la stima realizzata da Teha è di una contrazione effettiva di circa 300 milioni di euro di esportazione agroalimentare.
In Giappone, Brasile e Germania spadroneggia l'Italian Sounding
Sugli scaffali dei supermercati giapponesi e brasiliani più di 7 prodotti agroalimentari su 10 evocano il Made in Italy, ma solo 3 su 10 provengono davvero dall'Italia. Come emerge dall'analisi di Teha per l'incontro finale della Community Food&Beverage a Bormio, in Germania, Regno Unito e Stati Uniti, l'Italian Sounding rappresenta tra il 60 e il 67% dei prodotti tipici italiani. Viaggiano poco sopra il 50% nei Paesi Bassi, in Cina e in Australia, mentre sono poco sotto il 50% le imitazioni dei prodotti italiani venduti nei supermercati di Canada e Francia. I prodotti più contraffatti sono, nell'ordine: ragù, parmigiano e grana, aceto balsamico, pesto, pizza, prosciutto, pasta di grano duro, prosecco, salame, ecc. Le imitazioni sono anche più appetibili dei prodotti italiani originali perché i prezzi sono più bassi, a volte anche fino al 70% in meno come succede negli Usa per l'olio di oliva, piuttosto che per la pasta (-54%), parmigiano e grana (-44%) e salumi (-40%).
Il desiderio del Made in Italy è più forte in Cina, Giappone e Canada
All'estero, i consumatori che ci tengono ad acquistare veri prodotti agroalimentari italiani senza badare al prezzo sono soprattutto cinesi, seguiti da giapponesi, canadesi, tedeschi e australiani. Gli inglesi sono invece quelli che sembrano badare più al prezzo. I prodotti sui quali si cerca soprattutto la reale origine italiana sono specialmente l'olio d'oliva, l'aceto balsamico, il gorgonzola, la pasta di grano duro, il prosecco, ecc. "Da 4 anni Teha – afferma Benedetta Brioschi, partner Teha – elabora il Manifesto per il contrasto all'Italian Sounding, composto da 8 raccomandazioni e una visione Paese. Sin dalla prima edizione abbiamo evidenziato la necessità di ridurre le barriere tariffarie e doganali, una direzione contraria alle attuali politiche protezionistiche in atto. Si potrebbe agire con nuovi accordi di libero scambio tra Unione Europea e Paesi internazionali e lavorando su rapporti bilaterali per le imprese agroalimentari".
Will Musk’s explosive row with Trump help or harm his businesses?
Experts say his tech empire needs more of Musk's attention - but also the continued custom of the government.
Proud Boys sue US government for $100m over Jan 6 prosecutions
Leaders of the far-right group, who were convicted and later pardoned, allege their constitutional rights were violated.
On board the driverless lorries hoping to transform China’s transport industry
Driverless lorries are now operating across China - but public concern about these vehicles remains.
US brings man mistakenly deported to El Salvador back to face charges
Salvadoran Kilmar Ábrego García, whose case became a political flashpoint, has been charged with human trafficking by US officials.
L’importanza del giacimento di ‘Vaca Muerta’
AGI - Dai numeri si capisce l'importanza dell'accordo siglato oggi tra Eni e la compagnia nazionale YPF - in occasione del vertice tra il premier Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei - che avvia una nuova importante fase nelle dinamiche del mercato mondiale dell'energia.
Argentina LNG è un progetto di sviluppo gas integrato, upstream e midstream, su larga scala, progettato per sviluppare le risorse del giacimento onshore di "Vaca Muerta" e servire i mercati internazionali.
L'obiettivo è quello di esportare in varie fasi indipendenti fino a 30 milioni di tonnellate anno di LNG entro il 2030 ma gli addetti ai valori sostengono che le risorse di Vaca Muerta, nel Sud est (provincia di Neuque'n) - il secondo più grande giacimento di gas da scisto al mondo - potrebbero essere anche superiori. L'Argentina punta a diventare player fondamentale nel mercato internazionale di gas naturale liquefatto, e proprio per questo Argentina LNG, rappresenta un ulteriore passo in avanti, in linea con la strategia di Eni, nel percorso di transizione energetica privilegiando lo sviluppo delle produzioni a gas, al fine di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 oltre a contribuire alle esigenze di sicurezza e competitivita' delle forniture energetiche.
L'obiettivo dello sfruttamento di "Vaca Muerta" risale a diversi anni fa, ma finora le infrastrutture argentine non sono riuscite a realizzare da sole un progetto di trasporto e di liquefazione del gas, senza parlare di altri ostacoli, ad esempio come le passate interne di valuta estera decise dalla banca centrale. Eppure "Vaca Muerta" rappresenta una vera e propria miniera. Il suo nome, in spagnolo, significa letteralmente "vacca morta" (scoperta nel 1931 dal geologo americano Charles Edwin Weaver).
"Vaca Muerta" deve questa curiosa denominazione perché su uno dei suoi lati, vicino a Zapala, c'è una catena montuosa che ha lo stesso nome, ma secondo altri, è perchè se la si guarda da una mappa, proietta la sagoma di una mucca sdraiata. Occupa una superficie di 36.000 km quadrati, ossia l'equivalente del territorio della Svizzera o dei Paesi Bassi e ha proprietà geologiche tali da esser paragonate all'Eagle Ford statunitense contenendo risorse estraibili pari a 16 miliardi di barili di petrolio e 308 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale.
La sua produzione di petrolio non convenzionale ha raggiunto il suo livello record (ancora imbattuto) a dicembre 2024 con 452.667 barili al giorno di petrolio di scisto, un record ancora imbattuto. Anche la produzione di gas naturale ha mostrato una crescita impressionante, toccando il picco di 5,4 miliardi di piedi cubi al giorno nell'agosto 2024.
Numeri incredibili se si pensa che il paese utilizza solo il 50% della capacita' del giacimento e solo il 10% è sfruttato per la commercializzazione: secondo alcuni calcoli, le riserve di Vaca Muerta sarebbero equivalenti a sei volte tutto il gas di cui ha bisogno nei prossimi 20 anni. Al contrario, con politiche appropriate, le entrate dell'Argentina - che e' uno dei quattro Paesi al mondo che producono questo tipo di idrocarburi, insieme a Stati Uniti, Canada e Cina - potrebbero superare i 30 miliardi di dollari all'anno di export.
Il governo di Buenos Aires sta puntando anche all'ampliamento del gasdotto 'Ne'stor Kirchner' (in onore dell'ex presidente, ribattezzato dal Governo Milei "Perito Francisco Pascasio Moreno") che, con i suoi 563 chilometri, da Vaca Muerta porterebbe il gas fino al centro e di la' al nord del paese. Un altro obiettivo ambizioso.
How Trump and Musk are still linked – despite falling out
Political contributions, government contracts and staff with divided loyalties mean the fallout may have only just begun.
Boy fell to death after slip at Cliffs of Moher – inquest
At the coroner's court in County Clare, a French tourist describes seeing the 12-year-old boy from China fall over the edge.
Police search for Washington man accused of killing his 3 daughters
Travis Decker is believed to be using his outdoor survival skills to hide in a remote part of Washington state.
Wagner to withdraw from Mali after ‘completing mission’
The Russian mercenary group is leaving amid an uptick in deadly Islamist insurgent attacks.
Norwegian doctor jailed for raping patients
Arne Bye is sentenced to 21 years in prison for abusing his position to conduct inappropriate exams.