Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli

Nicola Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli. Il magistrato 65enne, diventato il simbolo della lotta alla ‘ndrangheta nel mondo, succede a Giovanni Melillo, che 16 mesi fa è passato alla guida della Direzione nazionale antimafia. Al plenum del Consiglio Superiore della magistratura, Gratteri è stato eletto al primo turno con 19 voti, contro i cinque ricevuti dal procuratore di Bologna Giuseppe Amato e gli otto di Rosa Volpe, procuratrice aggiunta che ha guidato per un anno l’ufficio dopo la nomina d’addio di Melillo.

Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli
Il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli (Imagoeconomica).

Il Csm si spacca

Il Consiglio Superiore della magistratura, quindi, si è spaccato sulla nomina del nuovo procuratore. E così ha fatto anche il comitato di presidenza. Come raccontato da Repubblica, il vicepresidente Fabio Pinelli ha votato per Gratteri, insieme ad altri togati di area moderata e centrodestra, mentre Margherita Cassano, la prima presidente di Cassazione, ha dato la propria preferenza e supportato la causa di Amato. Quest’ultimo ha ricevuto i voti di tre consiglieri Unicost e di Fontana, indipendente ex Md. Le otto preferenze incassate da Rosa Volpe, invece, sono di sei togati di Area, la magistrata napoletana Miele e il professor Romboli, laico di centrosinistra.

Csm, Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli
Nicola Gratteri (Imagoeconomica).

Morello polemico: «A Napoli non troverà magistrati lavativi»

E non sono mancate le polemiche. Tullio Morello, esponente di Area, è tornato sulle parole che Gratteri ha pronunciato in audizione al Consiglio. Il nuovo procuratore di Napoli ha dichiarato: «Se io consento e tollero che su 90 magistrati 20 non lavorano, allora la Procura non funziona. Quindi anche se tu fino adesso sei stato abituato o hai deciso di arrivare alle 10.30 di mattina, se vado io a Napoli tu non vieni alle 10.30 di mattina, devi arrivare alle 8,30 del mattino e poi ti riposi la domenica». Morello ha risposto: «A Napoli non troverà lavativi, ma magistrati allenati alla fatica e molto motivati».

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