Elon Musk attacca George Soros: l’accusa che gli rivolge è quella di «volere niente di meno della distruzione della civiltà occidentale». Il commento del magnate, numero 1 di X, è apparso sul suo social in risposta al post di un utente sui massicci arrivi di migranti a Lampedusa, in cui si parla di «invasione guidata da George Soros».
Secondo il Guardian, l’attacco di Musk a Soros, è partito alla vigilia dell’incontro che il patron della Tesla avrà con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. In base a quanto riportato nei giorni scorsi dal Washington Post, l’incontro è stato organizzato anche per smentire le accuse di antisemitismo, accuse che il miliardario ha sempre respinto, arrivando a minacciare di querela l’Antidemation League, storica associazione ebraica contro le discriminazioni.
Elon Musk hits out at Soros foundation before meeting Israel’s Netanyahu https://t.co/qPBi0e4o3N
L’attesa, il caldo che non dà tregua, la tensione che aumenta. Nella tensostruttura di Porto Empedocle, dove un poliziotto è rimasto ferito nel tentativo di impedire la fuga ad alcuni migranti, la situazione è al collasso. Gli autobus privati hanno deciso di non partire praticamente più, riporta l’Ansa, dopo l’incidente mortale della scorsa settimana sull’A1 vicino Roma e costato la vita a due giovani autisti. Come unica soluzione, al momento, resta quella di utilizzare i mezzi di Polizia ed Esercito, in attesa che le navi tornino al molo per trasferire le centinaia di migranti.
Caos a Porto Empedocle. Centinaia di migranti affamati e assetati sono fuggiti dalla tensostruttura allestita per la prima accoglienza nel porto della cittadina siciliana. Il sindaco: "La gente ha paura" pic.twitter.com/amv8bbGNGS
Il sindaco Martello: «Una situazione che fa paura»
«In un’area di duemila metri quadri ci sono 1.200 persone» – ha dichiarato all’agenzia il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello. «Gente che cerca acqua e da mangiare e che cerca, spesso riuscendovi, di uscire. È una situazione che fa paura». Nella serata di lunedì 18 settembre, la prefettura di Agrigento ha trovato altri quattro pullman di compagnie private da affiancare ai mezzi delle forze dell’ordine, contribuendo a svuotare il centro.
Intanto, Lampedusa ha deciso di sospendere momentaneamente i trasferimenti, proprio perché i centri di accoglienza sparsi nel resto della Sicilia cominciano ad essere sovraffollati con il conseguente aumento di ospiti nella struttura di contrada Imbriacola. Durante la giornata si sono raggiunti picchi fino a oltre 1.300 migranti, con continui arrivi dal molo Favaloro. Una situazione al limite anche sul fronte sicurezza: un gruppetto di migranti è arrivato alle mani al termine di una lite scoppiata per il mancato rispetto della fila per le identificazioni. Uno di loro è anche rimasto ferito.
Prima adescava le donne sui social, poi le drogava e le violentava. La polizia di Stato di Viterbo e Roma ha eseguito, nella capitale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 59enne romano, di professione operatore ecologico. L’uomo risulta essere gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, commessi a Capranica (VT), Riano (RM) e Mazzano Romano (RM), nel periodo compreso tra settembre 2022 e gennaio 2023, ai danni di tre diverse donne.
Sequestrato il sedativo durante una perquisizione
L’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Tivoli è scattata a seguito della denuncia di una delle vittime che si era presentata presso l’ospedale San Pietro di Roma. La donna aveva raccontato ai poliziotti di aver conosciuto l’uomo poi arrestato sui social e di averlo invitato a casa per una serata romantica, dopo una breve frequentazione. Il giorno successivo all’incontro si tuttavia era resa conto di essere stata drogata e violentata, così come poi accertato in seguito agli approfondimenti sanitari. Nel corso di una perquisizione delegata, i militari hanno sequestrato una confezione di farmaco sedativo ipnotico e lo smartphone del 59enne, contenente elementi sufficienti a ricostruire almeno altre due violenze, avvenute con le stesse modalità.
Nel cellulare le foto delle violenze
All’interno anche le immagini di tre diverse donne inermi mentre subivano violenze sessuali, alcune delle quali erano state inviate dall’indagato ai propri amici. Oltre alle foto, sono state trovate le conversazioni con le vittime durante le quali l’uomo aveva fornito improbabili spiegazioni alle donne. L’indagato è stato rintracciato a Roma, nel quartiere Casilino, a casa di una nuova compagna e trasferito nel carcere di Regina Coeli. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare se al 59enne siano contestabili ulteriori episodi analoghi.
La procura di Ivrea ha notificato un avviso di garanzia a Oscar Del Dò, il pilota coinvolto nel drammatico schianto della Freccia Tricolore avvenuto a San Francesco al Campo, nei pressi dell’aeroporto di Torino-Caselle, in cui è rimasta uccisa una bimba di 5 anni e sono rimasti feriti i genitori e il fratellino della piccola. Il provvedimento è un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non è legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità. Al pilota è stato affidato un avvocato d’ufficio, ma non si esclude che la difesa del militare sarà assunta da un legale dell’Avvocatura dello Stato.
Pieno sostegno alla nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale e al magg. Oscar Del Dò, senza dimenticare il dolore della famiglia Origliasso che ha perso la propria bimba in un fatto che turba l'animo di tutti.#iostoconlefreccetricolori#freccetricoloripic.twitter.com/STYy5C2pix
L’atto è stato notificato dai carabinieri e, secondo quanto si apprende, contiene soltanto riferimenti al titolo di reato (disastro e omicidio in forma colposa) per il quale è stato aperto il procedimento giudiziario. «Stiamo procedendo all’acquisizione di tutti i dati tecnici» – ha confermato la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, come riportato da Rai News – «per cercare di ricostruire nei dettagli quando accaduto». In merito a un audio diffuso sui social che parla di un possibile rischio di impatto con gli uccelli che potrebbe essere alla base del guasto al motore della Freccia Tricolore, la procuratrice ha sottolineato: «Non è agli atti perché non sappiamo chi è l’autore e nemmeno se è autentico».
Il Consiglio dei ministri, come riportato dall’Ansa, ha varato il pacchetto di misure sui migrantiannunciate nei giorni scorsi dalla premier Giorgia Meloni: si allungheranno a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio di coloro che arrivano irregolarmente in Italia. Saranno inoltre realizzati nuovi Centri di permanenza per i rimpatri.
Limite a 18 mesi: «Tempo necessario per gli accertamenti»
«Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia» – ha spiegato la presidente del Consiglio – «che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. Quindi tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale».
«Daremo oggi» – lunedì 18 settembre – «mandato al ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali», ha detto la premier in Cdm. «Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città». I criteri per individuare le aree interessate saranno definiti da un Dpcm di prossima uscita. Le due proposte «saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci».
Martedì 19 settembre2023 alle ore 12.00, i telefoni cellulari in Lombardia saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in regione suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle normali notifiche. Non è necessario iscriversi da nessuna parte né scaricare nessuna applicazione: il servizio è anonimo e gratuito per tutti gli utenti che possiedono uno smartphone connesso alle reti degli operatori di telefonia.
I cittadini sono invitati a rispondere a un questionario che aiuterà a migliorare lo strumento
Chi riceverà il messaggio di test non ha nulla da temere e non dovrà fare nulla tranne che leggerlo. L’invito della Regione a tutti coloro che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o che, al contrario, non l’abbiano ricevuto, è di andare sul sito it-alert.it e rispondere al questionario. Le risposte degli utenti consentiranno infatti di migliorare lo strumento in modo che, superata la fase di test, possa informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà, tra le altre cose, dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul proprio cellulare.
L’assessore La Russa: «Sistema utile per informare tempestivamente la popolazione»
Del nuovo sistema di allarme pubblico in fase di test ne ha parlato, in una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa: «Il sistema è molto utile poiché diventa sempre più importante informare tempestivamente la popolazione in caso di calamità naturali. Regione Lombardia ha messo a disposizione tutte le strutture collaborando a realizzare questo strumento prezioso. Una volta terminata la fase di sperimentazione, IT-alert potrà essere impiegato al servizio di tutti i cittadini».
41 migranti sono arrivati sulle coste di Brancaleone dopo essersi arenati con una barca a vela. L’emergenza migranti non si placa e anche in Calabria è stato registrato uno sbarco, seppur diverso da quelli degli ultimi giorni a Lampedusa. L’imbarcazione, lunga circa quindici metri, è partita dalla Turchia e ha navigato per cinque giorni nel Mar Mediterraneo. Poi l’arrivo lungo la costa calabra, nella Locride. I 41, tutti a dulti e di varie nazionalità, hanno cercato di darsi alla fuga.
I carabinieri di Bianco li ha bloccati tutti
Non appena messo piede sull’arenile, il gruppo ha tentato di dileguarsi, dividendosi. Ad attenderli c’erano però i carabinieri della Compagnia di Bianco, impegnati in un servizio di controllo del territorio. La pattuglia li ha trovati in discrete condizioni di salute nonostante il lungo viaggio in mare. Adesso i 41 migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente portati in una struttura messa a disposizione dal Comune di Brancaleone, che li ospiterà nei prossimi giorni.
La storia ricorda quanto accaduto a fine luglio scorso a RoccellaIonica. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha intercettato una barca a vela di 15 metri, dal valore di circa 100 mila euro, con a bordo dieci migranti. A differenza del caso di Brancaleone, però, gli uomini a bordo hanno dichiarato di averla acquistata personalmente e sono stati trovati con addosso contanti e carte di credito. Tra loro anche due studenti iscritti all’università in Turchia, oltre a cittadini turchi, afghani e siriani.
Per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza il governo Meloni chiede una mano a un ex Partito democratico, per quanto “eretico”. La struttura di missione per il Pnrr, infatti, ha assoldato come collaboratore Nicola Rossi, economista con un curriculum lunghissimo: Banca d’Italia, già consigliere economico del presidente del Consiglio Massimo D’Alema, deputato e senatore tra le fila del Pd e, più di recente, nel consiglio di amministrazione di diverse banche. Un profilo eterodosso che lo ha portato lontano dai dem già da oltre 10 anni. Troppo liberale per rimanere nel centrosinistra italiano, tanto che in una recente intervista tivù ha spiegato: «Speravo che il Pd ospitasse anche valori liberali, ma questo non è. Chi ha una cultura liberale deve cercare casa altrove». Non a caso Rossi è stato animatore dell’Istituto Bruno Leoni, think tank liberale.
Compenso: 50 mila euro lordi l’anno fino al 31 dicembre 2026
Ora il governo di Giorgia Meloni ha chiamato Rossi per «lo svolgimento di attività di supporto e consulenza in materia economica, con riferimento all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in complementarietà con le politiche di coesione, anche attraverso lo studio e l’analisi delle valutazioni di impatto degli investimenti e delle riforme incluse nel Piano, in termini macroeconomici e con riferimento agli obiettivi concordati a livello europeo, supportando la Struttura nell’individuazione di eventuali criticità nell’attuazione dello stesso e nell’elaborazione delle proposte utili al loro superamento». L’economista ha firmato un contratto per un compenso di 50 mila euro lordi l’anno con una durata fino al 31 dicembre 2026.
Critico con i governi Conte e Draghi per la stesura del Piano
Ma cosa pensa Rossi del Pnrr? Durante un’intervista su La7 del giugno 2023, l’economista ha criticato la stesura del Piano, fatta durante i governi Conte e Draghi: «L’errore serio fatto è stato quello di portare a casa tutto ciò che si poteva portare e dire “dopo ci pensiamo”. Ma non si fanno le cose così».
Per lui, infatti, «il vero rischio è che i soldi si spendono ma che poi non si traducano in capacità di crescita, perché allora ci ritroviamo con un debito che non finisce più e non abbiamo la possibilità di rimborsarlo». L’errore capitale per l’economista, infatti, è stato quello di accedere a tutte le risorse messe a disposizione dalla Commissione Ue, anche quelle a debito. Lo spettro, aveva spiegato ad aprile dalle colonne del Foglio, era quello di sprecare fondi.
L’utilizzo a qualunque costo delle risorse e il rischio spreco
L’impegno delle amministrazioni pubbliche sarà quello «dell’utilizzo, a qualunque costo, delle risorse disponibili. Progetti improponibili diventano inaspettatamente possibili perché pronti per l’uso. Obiettivi accantonati riemergono improvvisamente dall’oscurità, consentendo ai loro proponenti di vivere una vita nuova e inattesa. Il risultato è molto spesso ottenuto. Ogni somma disponibile trova più o meno miracolosamente la sua destinazione. Lo spettro della perdita delle risorse si allontana. Lo spreco, però, è assicurato», aveva criticato.
E sul Mes? «Non vedo motivi per non ratificarlo»
«Questa sequenza di eventi era scritta nelle scelte del 2020 relative al Pnrr e nella irresponsabile e sconsiderata decisione del governo dell’epoca di raccattare ogni risorsa disponibile – unico fra i principali Paesi europei – lasciando immaginare agli italiani che si trattasse di risorse provenienti dall’albero degli zecchini d’oro di Pinocchio che non a caso si trovava nella città di Acchiappacitrulli. Ed è una sequenza di eventi che è stata ribadita dalla improvvida decisione del governo entrato in carica successivamente di non ridiscutere una scelta visibilmente tanto irragionevole quanto pericolosa». Per questo aveva poi benedetto la decisione dell’esecutivo Meloni di ridiscutere il Piano. Posizioni, quindi, in linea con il governo o magari proprio suggerite all’esecutivo. Ma avvertite Raffaele Fitto di non chiedergli del Mes: «Non vedo motivi per non ratificarlo», aveva risposto in televisione. E non si vedono motivi per cui debba aver cambiato idea.
Come sta Ramzan Kadyrov? Le voci sulle condizioni di salute del leader ceceno si rincorrono da mesi. Secondo l’intelligence di Kyiv, il “macellaio di Grozny”, è malato e versa in gravi condizioni. Il 15 settembre ha iniziato a girare addirittura la voce che fosse in coma. Altre fonti hanno riportato che, dopo essere stato trasportato a Mosca in un primo momento per le cure, fosse stato poi trasferito negli Emirati Arabi Uniti. Tutte indiscrezioni smentite da Kadyrov stesso, tramite dei filmati che però non hanno fugato ogni dubbio.
La passeggiata nel parco pubblicata su Telegram
La sera del 15 settembre, sulla pagina VKontakte di Kadyrov, è apparso un breve video del capo della Repubblica Cecena con la famiglia: una prima risposta alle voci che lo volevano vicino alla morte. Poi, nel pomeriggio del 17 settembre, sul canale Telegram di Kadyrov è stato pubblicato un video, girato dal macellaio di Grozny durante camminava in un parco: «Consiglio vivamente a tutti coloro che non riescono a distinguere la verità dalle bugie su Internet di fare una passeggiata all’aria aperta e di mettere in ordine i propri pensieri. La pioggia è meravigliosamente rinvigorente».
La corsa sul tapis roulant per smentire le prime voci
In effetti, anche se il 17 settembre in effetti a Grozny pioveva, è un po’ poco per bollare come false le voci sulle sue condizioni di salute. Che, come detto, si rincorrono da tempo. Già da inizio 2023. Circa due settimane fa, in risposta alle ricorrenti voci che lo volevano gravemente malato, Kadyrov aveva diffuso via social un video che lo vedeva impegnato in una corsa a ritmo sostenuto su un tapis roulant. Non in condizioni fisiche perfette, visto l’evidente sovrappeso, ma di sicuro non preoccupanti. Almeno a prima vista.
I frequenti voli verso Mosca: in viaggio per la dialisi?
Secondo Alexei Venediktov, ex redattore capo della radio L’Eco di Mosca, Kadyrov soffre di «grave insufficienza renale», che «rende necessaria un’emodialisi frequente». Fitti dunque i viaggi dalla Cecenia a Mosca e viceversa. Dall’inizio di settembre l’aereo privato di Kadyrov è volato nella capitale russa tre volte e negli ultimi giorni è rimasto in città, per poi ripartire verso Grozny. Da parte sua, il Cremlino si è rifiutato di commentare: «Non abbiamo alcuna informazione al riguardo. L’amministrazione presidenziale difficilmente può rilasciare certificati sanitari, quindi non abbiamo nulla da dirvi», ha detto ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov.
Il disegno di legge con cui saranno riformati gli istituti tecnici e professionali e verrà reintrodotto il voto in condotta anche alle scuole medie ha ricevuto il via libera del governo. Ad annunciarlo è stata la premier Giorgia Meloni, che in Cdm ha elogiato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Il voto in condotta reintrodotto alle medie
Il comportamento degli studenti diventa centrale, nelle intenzioni del governo, per prevenire atti di violenza e bullismo. Il voto in condotta avrà maggiore importanza nella valutazione del singolo studente e sarà introdotto di nuovo alle scuole medie. Per gli alunni delle superiori, invece, sarà fondamentale perché inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Maturità. Con il 5 in condotta scatterà la bocciatura mentre il 6 genererà un debito scolastico in Educazione civica che dovrà essere recuperato a settembre, con un apposito esame. In caso di atti gravi scatterà la sospensione, che se di soli 2 giorni non comporterà l’allontanamento dalla scuola. Per sospensioni di più giorni, agli studenti sarà fatta svolgere in apposite strutture qualche attività di cittadinanza sociale.
Istituti tecnici e professionali con più formazione pratica
Cambieranno anche gli istituti tecnici e professionali, con l’obiettivo di garantire una maggiore formazione pratica. Il governo vuole sperimentare il modello definito 4+2, con percorsi di quattro anni a cui verrebbero aggiunto altri due di Its Academy. Potranno accedervi soltanto il 30 per cento di istituti lungo tutta la penisola. Per ampliare l’offerta didattica, nelle scuole si prevede l’ingresso di esperti dal mondo del lavoro.
Giorgia Meloni: «Riportiamo nelle scuole la cultura del rispetto»
Meloni ha commentato: «Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana». E parlando della riforma dell’istruzione tecnico professionale ha aggiunto che è «molto attesa dalla scuola italiana, dall’opinione pubblica e dalle forze produttive. Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera della istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell’impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo».
Una notizia che ha riacceso le speranze: nella giornata di domenica 17 settembre, in una zona vicino a Derna, in Libia, a una settimana dalle devastanti inondazioni causate dal ciclone Daniel, un’intera famiglia è stata estratta viva dalle macerie in cui era intrappolata. Le squadre di soccorso maltesi sono riuscite a localizzarla e portarla in salvo. A riferirlo è il Guardian.
Secondo il quotidiano, Ibrahim Abdulsamia, 36 anni, e sua moglie sono riusciti a sopravvivere nonostante il loro edificio di cinque piani fosse stato travolto. La donna, Fatima al-Hadi, 28 anni, si è aggrappata alla loro giovane figlia quando la diga è crollata ma la furia dell’acqua l’ha travolta e strappata dalle sue mani. I soccorritori hanno ritrovato anche la dodicenne che era stata trasportata a una certa distanza.
Stasera 18 settembre 2023 andrà in onda il programma PresaDiretta – Senza Persone alle ore 21.30 su Rai 3. Il conduttore della trasmissione è Riccardo Iacona coadiuvato da Cristina de Ritis. Al centro di questa puntata la crisi demografica e la mancanza di forza lavoro nelle aziende. La puntata sarà disponibile anche on demand e in streaming sulla piattaforma Rai Play.
PresaDiretta – Senza Persone, le anticipazioni della puntata di stasera 18 settembre 2023 su Rai 3
Durante la puntata di questa sera verranno mandati in onda servizi che mostrano le imprese chiedere al governo una maggior quota di stranieri come dipendenti. Non a caso, l’esecutivo ha ampliato il Decreto Flussi alzandolo a circa 500 mila ingressi con regolare visto di lavoro per i primi tre anni. Tuttavia, non si tratta di una situazione che coinvolge solo l’Italia ma anche altri paesi europei come l’Inghilterra e la Germania che però hanno reagito in modo diverso rispetto al Belpaese. La trasmissione si occuperà anche di far luce su come funziona il Click Day, il sistema che permette alle imprese di richiedere un maggior numero di lavoratori stranieri. Inoltre, indagherà sulla reale necessità del paese di avere un bisogno obbligatorio della forza lavoro straniera. Le domande a queste risposte verranno date dal team di PresaDiretta anche grazie a un viaggio in svariate imprese del Veneto.
Crisi demografica e mancanza di forza lavoro. Come funziona il meccanismo per far arrivare lavoratori stranieri in Italia? E come stanno affrontando il problema la Germania e la Gran Bretagna?
Il programma si concentrerà anche su un’altra storia, quella di centinaia ragazzi stranieri formati con finanziamenti pubblici per venire a lavorare in Italia. Quanti ne arrivano davvero? Ancora una volta, il programma non si ferma al territorio nostrano ma cercherà di fare un confronto con gli altri paesi europei: la Gran Bretagna, infatti, dopo la Brexit e le politiche contro l’immigrazione clandestina si è ritrovata senza lavoratori in tantissimi settori, nonostante nel paese siano arrivati 1 milione e 200 mila immigrati regolari, una sorta di record per la nazione. Il discorso è simile, nonostante le circostanze diverse, per la Germania, che nel 2015, durante la crisi in Siria, accolse più di 1 milione di immigrati: oggi, in ogni caso, deve mantenere una media di 400 mila ingressi ogni anno se vuole permettersi di avere il livello di forza necessaria per portare avanti la sua economia. PresaDiretta cercherà di dare risposte chiare sul perché, nonostante l’immigrazione non si fermi, i paesi europei tra cui l’Italia sembrano essere in crisi per la ricerca di forza lavoro.
PresaDiretta – Senza Persone, gli autori della puntata di stasera 18 settembre 2023 su Rai 3
La puntata di PresaDiretta intitolata Senza Persone è un racconto che è stato realizzato dal conduttore Riccardo Iacona in collaborazione con Chiara Aversani, Marcello Brecciaroli, Cecilia Carpio, Raffaele Marco Della Monica, Luigi Mastropaolo, Elena Stramentinoli, Cesarina Trillini, Eugenio Catalani, Matteo Delbò e Alessandro Marcelli.
La prima macchinista d’Italia Elena Lenti va in pensione, ma il suo contributo e la sua presenza rimarranno indimenticabili per chi ha avuto l’opportunità di conoscerla e lavorare con lei. Dopo 33 anni di servizio alla guida del treno della linea M2 di Milano, ha ricevuto un inaspettato omaggio da parte dei suoi colleghi.
L’annuncio a sorpresa di Atm sul treno della M2
L’annuncio è stato fatto attraverso gli altoparlanti della metro mentre il convoglio guidato da Elena si trovava alla stazione di Crescenzago. La voce proveniente dalla sala operativa ha voluto salutare e ringraziare ufficialmente la macchinista per il suo impegno e la sua dedizione nell’ambito di Atm. Tutti i colleghi della linea 2 si sono uniti per augurare alla donna una felice pensione e una buona vita. Emozionata, Elena ha risposto con un breve ma sentito commento di ringraziamento: «Grazie a tutti. Ciao».
Fu la prima donna a guidare una metro a Milano
Questo momento è stato un modo per riconoscere il lavoro di Elena Lenti che, nel lontano 1990, divenne la prima donna a guidare un treno della metropolitana milanese. In quell’epoca, Atm stava cercando conducenti per la nuova linea M3 e Elena si fece avanti, aprendo la strada per quelle che sarebbero diventate successivamente altre macchiniste donne. Oggi, dopo questi anni, Elena si appresta ad abbandonare definitivamente la cabina di comando del treno. La sua figura è stata simbolo di progresso e apertura nel settore dei trasporti, dimostrando che anche le donne possono raggiungere posizioni di responsabilità in un settore prevalentemente dominato dal genere maschile. Il suo addio al lavoro ha suscitato un sentimento di gratitudine e ammirazione tra i viaggiatori della linea M2, che durante il suo servizio hanno potuto beneficiare della sua professionalità e competenza. Il suo ruolo di pioniera rimarrà nella storia della metropolitana milanese e ispirerà le future generazioni di macchinisti.
L’estate si allunga fino alla metà di autunno: colpa del cambiamento climatico, ma Flavio Briatore può festeggiare. Nella toscana Forte dei Marmi, grazie a un’ordinanza comunale firmata dal sindaco Bruno Murzi, gli stabilimenti potranno rimanere aperti fino a domenica 5 novembre. La data di chiusura, in precedenza, era prevista per il 20 settembre. L’ordinanza consente anche le aperture serali degli stabilimenti balneari per tutti coloro che non abbiano ancora raggiunto il limite di 40 serate stabilito da un precedente atto del primo cittadino firmato nei mesi precedentk. La proroga dell’apertura prevede il rispetto di alcune condizioni, rappresentate dal mantenimento dei servizi dello stabilimento e dalle prescrizioni della Capitaneria di porto.
Lampedusa? «Dovevamo darla a Gheddafi»
A Pontida se ne sono sentite di tutti i colori: tra quelli delusi per la “meridionalizzazione” del movimento, i “duri e puri” che “ha sempre ragione il capo”, Giancarlo Giorgetti che si rimangia le frasi sulle banche esponendosi al ludibrio con il mondo della finanza affermando che «la tassa sugli extraprofitti è giusta», non mancano i revisionisti della storia che ovviamente se la prendono con gli americani. Un esempio? Lampedusa e i migranti: «Dovevamo darla a Gheddafi, quando lanciò i missili sull’isola dovevamo cogliere l’occasione e regalargliela, oggi avremmo zero problemi. Gli immigrati, con Lampedusa libica, non sbarcavano mica da noi, lì è stata Washington a fregarci dicendo che l’isola è strategica per il Mediterraneo e non dovevamo mollarla…».
L’armocromista dal Pd a Canale 5…
Pier Silvio Berlusconi strizza l’occhio al Partito democratico, e in particolare alla segretaria Elly Schlein. Martedì 19 settembre, dallo Studio 4 di Cologno Monzese, nel nuovo appuntamento con X-Style, il magazine settimanale della seconda serata di Canale 5 condotto da Giorgia Venturini, va in scena l’armocromista. Addirittura con quella che è definita come “la guru” del settore, Rossella Migliaccio. Sarà un messaggio a Giorgia Meloni?
Centinaio contro Lollobrigida
Non perde un colpo, il vicepresidente vicario del Senato della Repubblica, il leghista Gianmarco Centinaio, in guerra contro il ministro delle Politiche agricole, che ora si chiama dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. Centinaio ha incontrato Unione Italiana Food, «in merito all’approvazione dell’emendamento che vieta l’utilizzo per i prodotti a base vegetale di denominazioni che si ispirano a ricettazioni e preparazioni alimentari utilizzate anche per la carne o il pesce, e/o a terminologie della macelleria, salumeria e pescheria», fa sapere lo stesso esponente della Lega. L’incontro «è servito a fare il punto sul percorso legislativo della norma, ora all’esame della Camera dei deputati, e a precisare la distinzione tra i prodotti in questione e quelli di origine sintetica, dei quali si occupa il medesimo disegno di legge». È solo l’ultimo di una lunga serie di vertici, convegni, eventi dove Centinaio sembra un “ministro ombra”: dicono che sta sperando nelle elezioni europee del 2024, quando Lollobrigida dovrebbe candidarsi e lasciare così quel ministero che il leghista conosce molto bene, e dove tanti fanno il tifo per lui. Ma non fatelo sapere a Lollo…
Rai, quanti dirigenti cascati in strane situazioni…
Chiacchiere a Viale Mazzini, in un bar a pochi passi dalla Rai: «Ma siete sicuri che quello è l’unico dirigente truffato dalla escort? So di altri due che erano cascati in situazioni quasi identiche…».
In Belgio, tra le città di Liegi e Charleroi, gruppi di manifestanti hanno vandalizzato e incendiatoottoscuole per protestare contro un progetto scolastico governativo sull’educazione sessuale. Si chiama Evras, acronimo per Educazione alla vita relazionale, affettiva e sessuale, ed è stato approvato il 7 settembre dal Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles. Non si tratta di una novità, perché Evras modifica un corso già esistente dal 2012, rendendolo obbligatorio per gli studenti tra gli 11 e i 16 anni. In precedenza, invece, erano gli istituti a scegliere se istituirlo o meno. Si tratta di quattro ore totali durante l’anno scolastico.
Fake news contro Evras
Le proteste sono nate già dopo l’approvazione, quando è stata creata una campagnasocial di disinformazione per tentare di fermare l’intero progetto. Su Facebook, Instagram e X, centinaia di persone sostengono che il governo voglia spingere i bambini «di 9 anni» a una precoce sessualizzazione, portandoli alla masturbazione, alla pornografia e al cambio di genere. Dalle manifestazioni nei centri abitati si è arrivati poi agli incendi. Degli otto istituti scolastici bruciati, almeno sei sono direttamente collegati a chi protesta. Si tratta di movimenti composti da integralisti musulmani, cattolici e movimenti complottisti di estrema destra. Sui muri è stato scritto: «No Evras, altrimenti i prossimi sarete voi».
De Croo: «Profondamente scioccato»
Il primo ministro belga Alexander De Croo ha commentato la vicenda definendosi «profondamente scioccato». Il leader del Belgio ha poi spiegato: «Non si torna indietro. È la base della salute sessuale, ma anche la base per rendere i nostri bambini consapevoli dei loro diritti e della loro integrità fisica». Come lui anche la ministra dell’Istruzione Caroline Désir, che poco dopo gli incendi ha parlato di «atti terroristici inammissibili». Domenica 17 settembre sono stati almeno 1.500 i manifestanti che hanno occupato il centro di Bruxelles. Sui social tra i più attivi c’è anche il rapper Rohff, che rilancia costantemente petizioni e video contro il progetto Evas.
Non vous n’êtes pas déconnectée Madame… Même les cauchemars les plus hardcore ne proposent pas ce type de scénario… Réveillez vous !
Ils veulent inculquer la pédophilie et la perversion à nos enfants à notre insu et sans notre consentement en sachant qu’ils ont rendu… pic.twitter.com/d8IyL4Hx2Q
Il progetto Evras è una guida di 300 pagine per i bambini
Evras è in realtà, come ha spiegato la ministra Désir, una guida di circa 300 pagine, studiata da 150 esperti utilizzando oltre 400 interviste a bambini di ogni età. E si rivolge proprio a loro, perché «possono trovarsi di fronte a cose che non conoscono e che possono anche essere pericolose». L’obiettivo è quindi di spiegare cos’è la pornografia e dare agli studenti gli strumenti per difendersi dai pericoli possibili soprattutto su internet.
La guerra in Ucraina, ovviamente. Ma anche sviluppo sostenibile, risposte alle pandemie, denuclearizzazione, sfide climatiche del presente e del futuro. Sono tanti i temi sul tavolo della 78esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in programma a New York dal 19 al 25 settembre. Sullo sfondo anche l’emergenza migranti, che sta investendo l’Europa e in particolare l’Italia. Da Lampedusa, affiancata da Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni ha auspicato «un maggiore coinvolgimento dell’Onu». Tuttavia a livello globale le priorità sono altre: a Palazzo di vetro si parlerà anche di flussi migratori, ma soprattutto di altro.
Le assenze pesanti di Macron, Sunak, Xi Jinping e ovviamente Putin
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, principale organo politico dell’Onu, è composta dai rappresentanti dei 193 Stati membri. Per una Meloni al debutto, sono diversi i leader mondiali che salteranno l’appuntamento nel 2023, arrivato in un clima di tensione e precarietà a livello globale che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. Assenti Emmanuel Macron, Rishi Sunak e Xi Jinping, oltre ovviamente a Vladimir Putin, hanno invece risposto presente Joe Biden e Volodymyr Zelensky (che si vedranno poi alla Casa Bianca), Benjamin Netanyahu e Recep Tayyip Erdogan.
Il programma dell’Assemblea Generale di New York
“Ricostruire la fiducia e riaccendere la solidarietà globale: Accelerare l’azione sull’Agenda 2030 e i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile verso pace, prosperità, progresso e sostenibilità per tutti”. Questo il focus dell’Assemblea generale. Il programma prevede prima un vertice sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, poi il Climate Ambition Summit, seguito da una riunione di alto livello su prevenzione e risposta alle pandemie. Il 21 settembre sarà dedicato invece alla copertura sanitaria universale. Non esattamente le priorità dell’Ue, né del governo Meloni.
Tajani: «Il governo metterà al centro la questione migratoria»
Nel documento prodotto a luglio dal Consiglio dell’Unione europea in vista del vertice Onu, i ministri hanno riconosciuto che il mondo si trova di fronte a crisi senza precedenti, tra golpe in Africa, flop del Memorandum di Cartagine, disastri naturali. Se da una parte la Germania ha riavviato il ricollocamento dei migranti, il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha detto che «la Francia vuole aiutare l’Italia a controllare la sue frontiere per impedire alla gente di entrare». Sì, ma come? «Il governo italiano metterà al centro delle discussioni la questione migratoria al fine di individuare soluzioni condivise ed efficaci», ha twittato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
In partenza per New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: il Governo metterà al centro delle discussioni la questione migratoria al fine di individuare soluzioni condivise ed efficaci. pic.twitter.com/n6meqEp9rO
Meloni punta a raccogliere adesioni al nebuloso Piano Mattei
Il vicepremier e ministro degli Esteri ne discuterà in vari incontri bilaterali con suoi omologhi e con vertici delle organizzazioni internazionali competenti in materia. Difficile che si arrivi a una qualche soluzione concreta. E Meloni ne è consapevole. La premier, più che altro, punta a raccogliere adesioni al nebuloso Piano Mattei per l’Africa e il Mediterraneo, definito nel discorso d’insediamento alla Camera «un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione europea e nazioni africane», concepito «anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area sub-sahariana».
Zelensky alle Nazioni Unite per convincere il Sud del mondo
Leader latinoamericani, asiatici e africani: stringerà diverse mani a New York Zelensky, nel tentativo di convincere il maggior numero di Paesi a schierarsi con l’Ucraina contro la Russia. Soprattutto in Africa, dove molte nazioni sono filorusse senza farne mistero. Alcuni governi hanno mantenuto i legami economici o militari con Mosca, non aderendo alle sanzioni. Il presidente ucraino lavorerà per convincere i più indecisi. Lo stesso farà il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov. «A Washington c’è una dittatura e l’Europa è soggiogata», aveva tuonato nel 2022 da Palazzo di vetro, parlando di «russofobia ufficiale a livelli grotteschi mai visti». La guerra in Ucraina sarà dunque il tema centrale dell’Assemblea. Poi, come detto, Zelensky si recherà alla Casa Bianca da Biden, per chiedere nuove e più potenti forniture militari, e al Congresso Usa per assicurarsi un sostegno bipartisan.
Biden al lavoro per un grande accordo di pace in Medio Oriente
Con un occhio all’Ucraina, gli Stati Uniti stanno poi lavorando a un grande accordo di pace che includa la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e Arabia Saudita. Biden, che al G20 di Nuova Delhi ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, dovrebbe tenere un bilaterale con il primo ministro israeliano Netanyahu. Nonostante l’attenzione massima all’area dell’Asia-Pacifico, la Casa Bianca cercherà di dimostrare di sapersi ancora muovere su diversi tavoli, compreso quello mediorientale.
Xi ha scelto di mandare il suo vice anziché il ministro degli Esteri
A proposito di Asia-Pacifico, al G20 il primo ministro cinese Li Qiang ha esortato i Paesi europei a non allontanarsi da Pechino. L’economia del Dragone vacilla e ora per Pechino è fondamentale non perdere posizioni. È probabile che la Repubblica Popolare provi a ribadire il concetto anche all’Assemblea delle Nazioni Unite, nel tentativo di mettersi di traverso nello storico rapporto euro-atlantico. A New York però non si presenterà il ministro degli Esteri Wang Yi, in visita in Russia fino al 21 settembre per colloqui sulla sicurezza: Xi come suo rappresentante all’Onu ha scelto il vicepresidente Han Zheng, che finora non ha mai avuto incarichi di questa portata, limitandosi ai cerimoniali.
L’Unicef avverte: lontani gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del 2030
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sta cercando di convincere i 193 membri delle Nazioni Unite a concentrarsi maggiormente sulle sfide planetarie a lungo termine, come il cambiamento climatico, la lotta alla povertà e le interruzioni delle forniture alimentari causate dal conflitto in Ucraina. Ma, mentre le grandi potenze sono impegnate a farsi la guerra (anche se indirettamente), la sua battaglia sta avendo scarso successo. E questo preoccupa non poco i Paesi più poveri. Secondo un nuovo rapporto dell’Unicef, a metà del percorso per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del 2030, per due terzi degli indicatori relativi ai bambini i traguardi prefissati sono ancora lontani. Di questo passo, solo 60 Paesi avranno raggiunto i loro obiettivi, lasciando indietro circa 1,9 miliardi di minori in 140 Stati. C’è da fare, parecchio. Sperando in una congiuntura internazionale migliore, intanto è stato rinviato al 2024 il Summit of the Future, che avrà l’ambizioso obiettivo di codificare la “Our Common Agenda”, progetto per la riforma delle Nazioni Unite che tracciare la strada per i prossimi 25 anni.
Salgono i casi di Dengue in Italia. Nell’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità sono in totale 165, con il Lazio che ha visto salire i contagi, cresciuti a 28, e la Lombardia già a 50. «Dai colleghi ci stanno arrivando decine di segnalazioni di quadri febbrili sospetti, non legati a Covid, che potrebbero far pensare a dengue», ha detto all’Adnkronos Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana di medicina generale. «Si sono allarmati ed è iniziato il tam-tam sulla nostra rete per capire come assistere questi casi sospetti».
Per la certezza di avere la Dengue serve un test del sangue
«Dobbiamo entrare nell’ottica che la Chikungunya, la West Nile la Dengue sono malattie endemiche anche in Italia, un problema sanitario importante visto che in alcuni casi possono anche essere malattie mortali», ha detto all’Adnkronos Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali. Lo specialista, sottolineando che la la malattia «ha un impegno generale molto importante, febbre alta, dolori osteoarticolari e anche un impegno respiratorio», ricordando comunque che «per avere la certezza di avere la dengue serve un esame del sangue specifico, un test diagnostico riservato a centri qualificati.
Il virus della Dengue viene trasmesso dalle zanzare
«Una febbre alta e prolungata, associata a un malessere diffuso e rush cutanei». Sono questi sintomi iniziali della malattia, ha spiegato Bartoletti. «Oggi è fondamentale tracciare i casi, capire se ci sono relazioni e analizzare anche dove andare a intervenire e prevedere anche l’evoluzione per non creare focolai. Si deve capire se siamo di fronte a casi autoctoni e prendere le dovute contromisure». La dengue è causata da quattro virus molto simili, trasmessi agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, ma sono stati registrati anche casi trasmessi da Aedes albopictus.
La Lega Serie A, grazie alla recente apertura dell’ufficio ad Abu Dhabi, ha lanciato con il proprio broadcaster di Middle East e North Africa, STARZPLAY, in collaborazione con l’ente governativo Image Nation Abu Dhabi, una nuova serie reality originale a tema sportivo: The Italian Dream.
Al vincitore un contratto per la squadra Primavera in Serie A
La serie racconterà la ricerca dei migliori giovani talenti calcistici del Medio Oriente e del Nord Africa, offrendo al vincitore del talent show la possibilità di un contratto per la squadra Primavera di un Club di Serie A. In particolare, The Italian Dream seguirà per 3 mesi un gruppo ambizioso, formato dai giovani calciatori più promettenti provenienti da Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Marocco, mentre si sfidano attraversando una serie di round eliminatori per raggiungere la finale che si disputerà dal vivo ad Abu Dhabi.
Durante la serie, di sei episodi, non verranno messe in mostra soltanto le abilità calcistiche dei ragazzi, ma verranno raccontate anche le loro storie di sacrificio, fatica e ambizioni. «Questo progetto» – spiega Luigi De Siervo, Ceo della Lega Serie A – «consolida la partnership della Lega Serie A con Starzplay, introducendo una nuova dimensione alla collaborazione con una piattaforma di contenuti strutturata che unisce sport e intrattenimento per il pubblico dell’intera regione. Raccontando le storie di sogni e ambizioni di un gruppo di giovani talenti, consentirà di rafforzare il legame quotidiano tra la Serie A e i tifosi di calcio di questa zona del mondo in cui oltre il 50 per cento del pubblico ha meno di 30 anni».
«Ho avuto il piacere e il privilegio di giocare con campioni come Salah e Benatia» – ha affermato Francesco Totti, ex calciatore diventato campione del mondo nel 2006, presente all’evento di lancio del progetto ad Abu Dhabi – «e conosco bene come questa area geografica abbia prodotto grandi talenti, come ha il recente mondiale confermato con le ottime prestazioni di Arabia Saudita e Marocco. Grazie a The Italian Dream potremo seguire le storie di un gruppo di talentuosi giocatori che giustamente vedono nel campionato italiano l’ideale per iniziare la loro carriera di professionisti. A loro va il mio più affettuoso augurio di successo».
Dopo il Teatro Comunale, un altro gioiello architettonico settecentesco di Bologna celebra 260 anni di attività. Si tratta del Teatro Mazzacorati 1763, considerato il più pregevole e ben conservato esempio di teatro privato d’Europa in villa settecentesca e tra i migliori in assoluto per l’acustica.
Verrà riproposta l’Alzira di Voltaire
Riaperto nel 2022, il teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati è gestito dall’associazione Succede solo a Bologna. Inaugurato il 24 settembre 1763 con la rappresentazione dell’Alzira di Voltaire, il teatro aprirà i festeggiamenti per questo importante anniversario proprio con la ripresa di quest’opera. Domenica 24 settembre 2023 dalle 20.30 risuoneranno alcuni passi dell’Alzira voltairiana letta dagli attori Giovanni Soave e Gaia Cerelli, accompagnati dall’arpa di Emanuela Degli Esposti che suonerà musiche originali di Carl Philipp Emanuel Bach e Francesco Petrini (entrambi musicisti della Cappella Musicale di Federico di Prussia nel periodo in cui Voltaire era ospite del sovrano a Sanssouci) e di Johann Baptist Krumpholtz, Philippe-Jacques Meyer e Martin-Pierre Dalvimare, celebri arpisti presenti a Parigi nella seconda metà del Settecento. A seguire, il duo Marino Bedetti (docente di oboe al Conservatorio G.B.Martini di Bologna) all’oboe ed Emanuela Degli Esposti (titolare della cattedra di arpa al Conservatorio Arrigo Boito di Parma) all’arpa trasporterà il pubblico in un viaggio musicale lungo tre secoli, da Gioachino Rossini a Ennio Morricone passando per Gaetano Donizetti.
In programma anche una visita guidata
Sabato 23 settembre alle 20.30, una conferenza-concerto sarà l’occasione per unire storia e musica. Per chi desidera approfondire la storia del Teatro Mazzacorati, il 24 settembre alle 15.00 è in programma una visita guidata da parte di Succede solo a Bologna alla scoperta di questo luogo, uno dei più pregevoli gioielli architettonici della città. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti con donazione finale facoltativa.
Apple si appresta a rilasciare iOS 17, ultimo aggiornamento del suo sistema operativo per smartphone. Il download sarà disponibile a partire dalle ore 19 del 18 settembre per tutti gli iPhone XS o superiori. Nulla da fare per gli iPhone 8, che dunque dovranno restare con la versione 16.6.1. Per poter scaricare il nuovo software, bisognerà prima collegare il proprio telefono alla corrente. Consigliato anche eseguire il backup dei propri dati, così da non perdere nulla in caso di malfunzionamento e poter tornare rapidamente alla versione precedente. Tante le novità disponibili, tra cui miglioramenti per il servizio di messaggistica e per la condivisione tramite AirDrop, ora dotata di una funzione esclusiva per i contatti della rubrica.
iOS 17, le principali novità dell’aggiornamento di Apple
Dall’app dei Messaggi fino alla condivisione AirDrop, ecco cosa cambia
Numerose novità di iOS 17 rispetto al precedente software riguardano la messaggistica. Con il sistema operativo già installato su iPhone 15 e 15 Pro, in vendita dal 22 settembre, Apple consentirà di scrivere «tutto bene» affiancato dalla propria geolocalizzazione con un semplice clic per confortare di essere giunti a destinazione. Inseriti anche i filtri di ricerca per rintracciare i messaggi in una conversazione lunga. Sarà inoltre possibile trascrivere una nota vocale, in modo da leggerla anche in un secondo momento. Migliorati anche gli adesivi o sticker, che potranno essere creati anche dalle foto nella galleria. Raggiungibili nella tastiera delle emoji, supporteranno l’opzione per inserirli in messaggi, documenti o screenshot. Migliorato anche FaceTime, per cui sarà possibile lasciare videomessaggi oppure audio in segreteria in caso il destinatario non dovesse rispondere alla chiamata.
These are the new Apple Music features in iOS 17:
– Animated Art + new mini-player – Crossfade between songs – New SharePlay experience for CarPlay – Collaborative playlists (coming later) – New song credits section – Favorite songs playlist – Your favorite music is now… pic.twitter.com/XCHZH2pniG
Novità anche per quanto riguarda lo screen saver durante un periodo di ricarica. Con iOS 17 sarà possibile impostare una modalità Standby che trasformerà iPhone, se posto in orizzontale, in un pratico schermo da comodino utile come sveglia, centro notifiche per i device di domotica e controllare i widget. Spicca inoltre l’aggiornamento per la condivisione in AirDrop, il sistema per trasferire dati da un iPhone all’altro senza dover ricorrere ad app ulteriori. Il sistema iOS 17 conterrà la funzione NameDrop dedicata alla rubrica dei contatti per scambiare numeri di telefono o indirizzi email in un istante avvicinando i due smartphone. Il trasferimento proseguirà anche a distanza, se dotati di una connessione Internet. In arrivo anche ulteriori implementi per l’app Diario. Uno strumento IA di apprendimento automatico aiuterà l’utente suggerendo momenti, musica o foto da salvare in base ai propri gusti. Il tutto con password per secretare i dati.
Accanto a miglioramenti della tastiera, con l’inserimento di un correttore automatico più efficiente e dotato di un vocabolario più fornito, arrivano novità anche per Safari. Con iOS 17 si potranno creare diversi profili sul motore di ricerca, dal lavoro allo studio, capaci di settare una cronologia più organizzata in base alle necessità. Per quanto riguarda le Mappe, sarà possibile scaricarle per poterle esplorare anche offline. Si potranno vedere informazioni come le aperture dei locali e dei centri di interesse e le indicazioni stradali in auto o a piedi. Una nuova modalità d’ascolto per gli AirPods Pro di seconda generazione poi consentirà di impostare l’audio adattivo fra Trasparenza e cancellazione attiva del rumore per regolare ad hoc il controllo dei suoni ambientali in base all’attività corrente.
In arrivo l’opzione di ricerca visiva nelle fotografia. Con iOS 17 sarà possibile identificare piante, animali e monumenti all’interno dei propri scatti o nei video, mettendo in pausa in un particolare fotogramma. Se si tratta dell’immagine di una pietanza culinaria, il software di intelligenza artificiale sarà in grado di fornire anche la ricetta più gustosa da poter preparare o assaggiare in base all’ingrediente principale. Infine, per quanto riguarda la musica arriveranno le immagini animate al posto delle tradizionali cover dei dischi.