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Monthly Archives: Giugno 2025
Liberia’s ex-speaker charged with arson over parliament fire
The blaze broke out a day after protests over plans to oust former speaker Jonathan Fonati Koffa.
Corpo di un bimbo di 5 mesi trovato a Villa Pamphilj
AGI - Il corpo di un neonato, di età compresa tra 5 e 7 mesi, è stato trovato Villa Pamphilj trovato un accanto a una siepe alle 16.30 di questo pomeriggio. Sul posto, oltre a carabinieri e polizia, i sanitari del 118 che hanno tentato di rianimare il neonato.
Omicidio a Bresso dopo una lite in casa, arrestato un marocchino
AGI - Un marocchino di 41 anni è stato arrestato con l'accusa di omicidio per aver picchiato e ucciso a mani nude un connazionale di 44 anni dopo una lite, scoppiata per futili motivi, all'interno di un appartamento in via Don Vercesi a Bresso, nel Milanese. I Carabinieri di Sesto San Giovanni sono intervenuti la scorsa notte per la segnalazione di schiamazzi provenienti dall'abitazione dove, oltre ai due protagonisti della lite, c'erano altri cittadini nordafricani.
Il messaggio del sindaco
"Una preghiera per la vittima di un atto di violenza che è avvenuto oggi – ha scritto sui social Simone Cairo, sindaco di Bresso –. Le indagini sono in corso e nelle prossime ore verrà chiarita la vicenda. Ora credo sia il momento della preghiera per la vittima e i ringraziamenti per le forze dell'ordine prontamente intervenute".
La svolta nelle indagini
Poche ore dopo, è arrivata la svolta investigativa, maturata anche grazie alle prime dichiarazioni rese dagli altri due coinquilini, che nel riferire della lite hanno detto che il 41enne aveva ripetutamente colpito con violenti pugni il più giovane. Sul luogo dell'evento sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Milano per i rilievi tecnici, assieme al medico legale. Le cause della morte saranno accertate con l'autopsia.
Castelvetrano: Maria Bonanno uccisa con chiave inglese e coltello, ipotesi omicidio-suicidio
AGI - Non solo colpi di chiave inglese, ma anche coltellate: Maria Bonanno è stata uccisa in questo modo da Francesco Campagna, in un contesto che secondo i carabinieri conferma l'ipotesi di
omicidio-suicidio per questo modo per i fatti di Castelvetrano (Trapani). L'ispezione del cadavere della 49enne ha fatto emergere, oltre a quelle alla testa, vi sono
ferite da arma da taglio all'addome, che sarebbero state inferte con un coltello da cucina trovato vicino al corpo. L'appartamento in cui è avvenuto il delitto è stato sequestrato.
Il caso Garlasco e la sfida della giustizia davanti ai progressi scientifici
AGI - "I magistrati italiani non sono preparati a maneggiare i progressi della scienza, e il rischio è che finiscano ostaggio del sapere scientifico, determinando gravi ripercussioni sui diritti degli imputati e la credibilità del processo". Giuseppe Gennari, giudice del Tribunale di Milano e autore di numerosi articoli e monografie sulla genetica forense pubblicati su riviste giuridiche internazionali, trae spunto dalla riapertura dell'indagine sul delitto di Garlasco per riflettere sull'arretratezza italiana in questo campo e sulle devastanti conseguenze.
Intanto, la risposta che sembra ovvia alla domanda se la scienza abbia favorito l'accertamento della verità giudiziaria non è cosi' scontata dal suo punto di vista.
"L'utilizzo esasperato dei dati scientifici può sortire esiti inconcludenti - spiega in un'intervista all'AGI -. In parte è vero che ha portato a dei miglioramenti: pensiamo al caso della perizia sbagliata nell'inchiesta su Amanda Knox, all'omicidio di Lidia Macchi o a quello di Simonetta Cesaroni. Tutte situazioni gestite in modo pessimo e poi riviste. Ma in generale possiamo dire che la scienza, anche solo tornando indietro di 5 anni, era paradossalmente più 'sicura' di oggi. È vero che abbiamo dati molto più raffinati e solidi di quelli che avevamo prima. Prima per trovare del sangue su un coltello, era necessario che ce ne fosse una grande quantità, oggi ne puoi trovare anche in quantità infinitesimale. Poi pero' bisogna rispondere alla domanda: qual è il significato di quel dna? Pensiamo a quello di Sempio che sarebbe stato trovato sulle unghie di Chiara Poggi, è difficile attribuirgli un significato sensato. Abbiamo dati sempre più 'esasperati' ma non sappiamo come usarli".
Una possibilità per dare significati più precisi a queste tracce invisibili ci sarebbe, ma in Italia è stata percorsa in casi che si contano sulle dita di una mano. "Ci sarebbe la rete baysiana, un modello probabilistico. In sostanza si costruiscono dei nodi concettuali come ad esempio: Sempio frequentava la casa della vittima? Trasferiva facilmente dna? Domanda quest'ultima da porsi perché c'è chi trasferisce più facilmente dna, chi meno. Ci sono una marea di dati che vengono ignorati. A ognuna di queste domande si risponde 'vero' o 'falso' e poi un software ti dà risposte in termini di verosimiglianza. Ma questa rete è usata pochissimo. In tre casi: dal maggiore Christian Faccinetto del Ris, da Luciano Garofalo come consulente di parte e dal biologo Luca Salvaderi in un procedimento ancora aperto. Stop".
Gennari solleva poi un tema poco noto ma che, di fatto, pone al di fuori della legge la magistratura italiana, anche nel caso Garlasco.
"Da 20 anni esiste la legge istitutiva delle banche dati. Qualunque laboratorio che effettua della analisi sul dna deve essere accreditato e, per esserlo, devi vantare certi parametri, come una certa dotazione strumentale e metodologie che riducano il margine di errore. Il laboratorio di De Stefano, non era accreditato eppure nel 2014 c'erano già 3 laboratori che lo erano. Questo ha minato la robustezza della sua perizia". Lo studio del genetista Francesco De Stefano nel processo d'appello- bis stabili' che il materiale genetico sulle unghie di Chiara Poggi non era utilizzabile perché era deteriorato. Altro errore comune che segnala il giudice milanese è la maggiore fiducia che viene data alle strutture universitario rispetto ai privati.
"I laboratori universitari non hanno soldi, ce ne sono solo cinque accreditati. Se devo farmi un esame medico, vado in un istituto privato dove ci sono macchine più precise e più costose o in uno pubblico con strumenti magari più obsoleti?". Il cuore della questione è che la maggior parte dei magistrati "nemmeno sa che esiste l'accreditamento, sebbene si parli di una legge di 20 anni fa. Qualche tempo fa ho fatto un sondaggio tra i miei colleghi milanesi, i cui dati sono stati pubblicati da una rivista giuridica: nessuno di loro conosceva la legge sulla banca dati. Da parte dei miei colleghi spesso vedo poca umiltà".
Lo scenario che paventa Gennari è disastroso: "Se non si fa una riflessione sugli errori del sistema fatti finora, a partire dai casi concreti che ho citato, gli errori continueranno a ripetersi. Oggi si parla di Garlasco, domani sarà per altro. Gli americani dopo avere attribuito per errore l'attentato terroristico di Madrid a una persona per avere valutato male le impronte digitali hanno speso milioni di dollari per evitare che si ripetesse un caso simile. Qui non abbiamo nemmeno una minima percezione del problema del 'controllo' dei risultati di una scienza sempre più sofisticata e il rischio è di esserne travolti".
Blitz di Ultima Generazione in un Carrefour a Milano
AGI - Questa mattina quattro persone, aderenti alla campagna 'Il Giusto Prezzo' di Ultima Generazione, hanno preso parte a un'azione presso il supermercato Carrefour di Milano, in viale Monza. Dopo aver fatto la spesa, i quattro hanno bloccato simbolicamente le casse e fatto un discorso per invitare a boicottare la grande distribuzione organizzata. L'obiettivo è raccogliere almeno 100.000 adesioni entro l'11 ottobre, per lanciare un boicottaggio nazionale e produrre una pressione economica visibile.
"So che è inusuale farlo cosi', ma penso che ci sia una cosa molto importante da sapere: questo supermercato collabora con il genocidio in Palestina. Carrefour è coinvolto nella guerra in Palestina. Boicottiamo questo posto; aderite al boicottaggio perché insieme siamo una forza", ha detto un'attivista. L'iniziativa fa parte di una serie di azioni avvenute in diverse città italiane.
Intanto gli attivisti continuano a essere processati per le azioni che li vedono coinvolti. In un comunicato ricordano i prossimi processi:
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9 giugno, ore 12.30: Roma, udienza dibattimentale (esame testi dell'accusa e imputate, visione documenti prodotti) per interruzione Beach Volley
- 10 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per coloramento dei muri del Ministero della Transizione Ecologica
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11 giugno, ore 13: Roma udienza dibattimentale per l'azione al viadotto della Magliana del 17.12.21
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11 giugno, ore 10.30: Roma udienza dibattimentale per l'azione al GRA del 16.12.21
Giovane gambizzato a Rozzano: è grave
AGI - Un ragazzo italiano di 25 anni è stato gambizzato a Rozzano, in provincia di Milano. Intorno alle 19.20 il giovane sarebbe stato colpito da almeno un colpo d'arma da fuoco a una gamba in viale Toscana. I sanitari del 118 lo hanno soccorso all'altezza del civico 3. La vittima ha perso molto sangue. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Si ipotizza un movente legato a una rivalità per questioni sentimentali dietro la gambizzazione del ragazzo 25enne a Rozzano, in provincia di Milano. Il presunto autore sarebbe il fidanzato di una ragazza conosciuta dalla vittima. I carabinieri della compagnia di Corsico lo stanno cercando.L'aggressore ha esploso un colpo d'arma da fuoco contro il 25enne. È in corso l'operazione d'urgenza alla clinica Humanitas, dove è stato portato in codice rosso.
Il killer delle escort di Prato nega altri omicidi
AGI - Nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina nel carcere della Dogaia, a Prato, la guardia giurata di 32 anni di origini romene accusato di aver ucciso Ana Maria Andrei e Denisa Maria Pau Adas ha nuovamente ammesso le sue responsabilità in entrambi gli omicidi, ma ha negato di essere coinvolto in altri omicidi.
A confermarlo è il difensore di Vasile Frumuzache, Diego Capano, al termine dell'udienza di convalida. L'udienza, che è durata circa due ore, si è conclusa con il gip che si è riservato di decidere sulla misura di custodia cautelare avanzata dalla Procura di Prato.
Arriva il ‘tax freedom day’. Cos’è e cosa cambia
AGI - Il weekend del 7 e 8 giugno è il primo fine settimana del 2025 "liberi dalle tasse", il 'tax freedom day', come lo chiamano negli Stati Uniti. È un calcolo partorito dall'Ufficio studi della Cgia, secondo il quale, teoricamente, dopo ben 156 giorni dall'inizio di quest'anno, sabati e domeniche compresi, il contribuente medio ha terminato di lavorare per pagare onorare i propri impegni con il fisco italiano e, pertanto, sino al prossimo 31 dicembre ciascun cittadino eserciterà la propria professione per vivere e migliorare la propria condizione economica.
Un puro esercizio di scuola, tiene a precisare la Cgia, che pero' ci consente di misurare in maniera del tutto originale il peso fiscale che grava sugli italiani. Il puro esercizio di scuola della Cgia parte dal presupposto che la stima del Pil nazionale prevista per il 2025 è di 2.256 miliardi di euro, un importo poi suddiviso per 365 giorni che fornisce un dato medio giornaliero di 6,2 miliardi. Sono quindi state estrapolate le previsioni relative alle entrate tributarie e contributive che i percettori di reddito verseranno quest'anno che dovrebbero ammontare a 962,2 miliardi di euro. Infine, quest'ultimo dato è stato frazionato al Pil giornaliero. Queste operazioni hanno consentito alla Cgia di determinare il tax freedom day che nel 2025 cade il 6 giugno.
Analizzando l'andamento della pressione fiscale degli ultimi 30 anni, la Cgia calcola che il 2005, con Silvio Berlusconi premier, la pressione fiscale toccò il minimo al 38,9%, 3,8 punti in meno della soglia prevista quest'anno (per il 2025 si stima una pressione fiscale del 42,7%, +0,1 punti sul 2024). Il picco massimo nel 2013, con il governo di Mario Monti che, dalla fine di aprile, fu sostituito da Enrico Letta (carico fiscale tocco' il 43,4% del Pil). L'incremento della pressione fiscale, sottolinea la Cgia, è tornato a salire dal 2023 anche se "affermare che in questi anni sia aumentato il peso del fisco sul contribuente sarebbe fuorviante. L'incremento della pressione fiscale, infatti, non è ascrivibile a un aumento delle tasse, quanto a una pluralità di novità legislative di natura economica introdotte a livello politico
Pensiamo alla decontribuzione a favore dei redditi da lavoro dipendente resa più incisiva nel 2024 e all'accorpamento dei primi due scaglioni di reddito Irpef", spiega la Cgia che ricorda: "Nel 2025, con l'intento di ridurre il cuneo fiscale e a compensazione della decontribuzione, sono state aumentate le detrazioni Irpef ed è previsto un "bonus" (erogazione di una somma esente Irpef) per i redditi da lavoro dipendente sino a 20.000 euro. Inoltre, il buon andamento delle entrate fiscali nel 2024 è stato determinato da fattori economici che hanno condizionato la crescita delle imposte sostitutive attinenti ai redditi da capitale. Non va nemmeno dimenticata la crescita registrata dalle retribuzioni; grazie ai rinnovi contrattuali, alla corresponsione degli arretrati nel pubblico impiego e all'aumento del numero di occupati l'Irpef e i contributi previdenziali hanno subito un rialzo positivo", prosegue la Cgia.
"Tra gli italiani che sono completamente disinteressati alle scadenze tributarie e contributive ci sono sicuramente gli evasori. Per loro il giorno di liberazione fiscale non rappresenta alcunche', visto che durante l'anno non pagano alcuna tassa all'erario", osserva ancora la Cgia che, in base alle stime dell'Istat riferite al 2022, calcola in quasi 2,5 milioni le persone fisiche presenti in Italia che sono occupate irregolarmente come dipendenti o abusivi: in valore assoluto il numero più elevato è concentrato in Lombardia (379.600 unita'), seguono i 319.400 residenti nel Lazio e i 270.100 abitanti della Campania.
Riforma Medicina, studenti in rivolta. Otto su dieci la bocciano
AGI - Un'indagine di Testbusters, realtà specializzata nella preparazione ai test universitari, rivela una forte opposizione alla riforma dell'accesso a Medicina voluta dalla Ministra Bernini. Su oltre mille studenti intervistati, circa l'80% si dichiara contrario al nuovo sistema, ritenendolo inefficace e fonte di stress prolungato. Solo il 4% si sente più sicuro riguardo al proprio futuro.
Costi della riforma
La riforma, che sostituisce il test unico con un semestre ad accesso libero e tre prove finali, potrebbe avere costi esorbitanti: si stima fino a mezzo miliardo di euro all'anno per il sistema pubblico, contro i 5-10 milioni del modello precedente. Questo, secondo lo studio, a fronte di un potenziale sovraffollamento degli atenei e di un peggioramento della qualità formativa, senza un aumento proporzionale di docenti e infrastrutture per accogliere i 70-80mila iscritti previsti al semestre-filtro.
Criticità principali
Gli studenti individuano quattro criticità principali. La prima è di natura economica: oltre ai costi per lo Stato, le famiglie dovrebbero sostenere spese di affitto e materiale didattico per sei mesi, in uno stato di totale incertezza e con la probabile esclusione degli studenti temporanei dalle misure per il diritto allo studio.
Rischi organizzativi
Il secondo rischio è organizzativo, con il conseguente sovraffollamento delle facoltà scientifiche affini per chi non supera lo sbarramento. In terzo luogo, la riforma non risolverebbe la carenza di medici, legata non tanto all'accesso ma alla fuga dal Servizio Sanitario Nazionale (circa 4.000 abbandoni l'anno verso privato ed estero), nonostante l'Italia abbia già più medici della media OCSE (4,1 per 1.000 abitanti contro 3,7).
Impatto psicologico
Infine, l'impatto psicologico: per l'81% degli intervistati, sei mesi di valutazione continua genererebbero ansia e stress, con il rischio concreto, per chi non ha un "piano B", di perdere un intero anno accademico. Intanto, i posti a Medicina sono già raddoppiati in cinque anni, passando da 9.000 nel 2018 a quasi 20.000 nel 2023, un numero che secondo le proiezioni basterà a compensare i pensionamenti a partire dal 2029.
I dazi fanno crescere il finto Made in Italy del 15%
AGI - I dazi americani faranno crescere negli Usa le imitazioni di cibi e bevande italiani. L'Italian Sounding, ovvero i prodotti agroalimentari che attraverso nomi o immagini evocano il Made in Italy senza essere stati realizzati in Italia, negli Stati Uniti aumenterà fino al 15% per effetto dei dazi e, dagli attuali 7,5 miliardi di euro, raggiungerà gli 8,6 miliardi, quasi 1,1 miliardi di euro in più. Questi dati sono stati illustrati durante la prima giornata della nona edizione del forum Food&Beverage organizzato da Teha a Bormio.
"Oltre 6 miliardi di euro di alimenti e bevande Made in Italy dei 7,8 complessivi esportati negli Usa – ha spiegato Valerio De Molli, managing partner e ceo di Teha – sono prodotti che non hanno alternative sul mercato statunitense e perciò difficilmente sostituibili. Se questo può essere un vantaggio in termini di impatto sulle esportazioni, quando i dazi entreranno in vigore faranno crescere l'Italian Sounding, un mercato che colpisce soprattutto i prodotti non sostituibili e che oggi vale 69 miliardi di euro nel mondo, uno in più rispetto all'export agroalimentare italiano. Ciò significa che riducendo queste imitazioni l'export agroalimentare del nostro Paese potrebbe anche raddoppiare, specie negli Stati Uniti".
I nuovi dazi americani potrebbero generare una riduzione potenziale di 1,3 miliardi di euro di export food italiano, considerando sia lo sforzo di revisione temporanea dei margini da parte delle aziende italiane sia l'elasticità della domanda al consumo. All'interno dell'Ue, il nostro Paese è il più esposto all'effetto dei dazi voluti dal presidente americano, anche perché gli Stati Uniti sono per noi il secondo Paese per esportazioni di cibi e bevande dopo la Germania (10,8 miliardi di euro). Per la Francia il peso dei dazi sarebbe di poco superiore al miliardo di euro (1,1 mld), inferiore per Spagna (0,7 mld) e Germania (0,5 mld). Tuttavia, data l'unicità dell'offerta Made in Italy, la stima realizzata da Teha è di una contrazione effettiva di circa 300 milioni di euro di esportazione agroalimentare.
In Giappone, Brasile e Germania spadroneggia l'Italian Sounding
Sugli scaffali dei supermercati giapponesi e brasiliani più di 7 prodotti agroalimentari su 10 evocano il Made in Italy, ma solo 3 su 10 provengono davvero dall'Italia. Come emerge dall'analisi di Teha per l'incontro finale della Community Food&Beverage a Bormio, in Germania, Regno Unito e Stati Uniti, l'Italian Sounding rappresenta tra il 60 e il 67% dei prodotti tipici italiani. Viaggiano poco sopra il 50% nei Paesi Bassi, in Cina e in Australia, mentre sono poco sotto il 50% le imitazioni dei prodotti italiani venduti nei supermercati di Canada e Francia. I prodotti più contraffatti sono, nell'ordine: ragù, parmigiano e grana, aceto balsamico, pesto, pizza, prosciutto, pasta di grano duro, prosecco, salame, ecc. Le imitazioni sono anche più appetibili dei prodotti italiani originali perché i prezzi sono più bassi, a volte anche fino al 70% in meno come succede negli Usa per l'olio di oliva, piuttosto che per la pasta (-54%), parmigiano e grana (-44%) e salumi (-40%).
Il desiderio del Made in Italy è più forte in Cina, Giappone e Canada
All'estero, i consumatori che ci tengono ad acquistare veri prodotti agroalimentari italiani senza badare al prezzo sono soprattutto cinesi, seguiti da giapponesi, canadesi, tedeschi e australiani. Gli inglesi sono invece quelli che sembrano badare più al prezzo. I prodotti sui quali si cerca soprattutto la reale origine italiana sono specialmente l'olio d'oliva, l'aceto balsamico, il gorgonzola, la pasta di grano duro, il prosecco, ecc. "Da 4 anni Teha – afferma Benedetta Brioschi, partner Teha – elabora il Manifesto per il contrasto all'Italian Sounding, composto da 8 raccomandazioni e una visione Paese. Sin dalla prima edizione abbiamo evidenziato la necessità di ridurre le barriere tariffarie e doganali, una direzione contraria alle attuali politiche protezionistiche in atto. Si potrebbe agire con nuovi accordi di libero scambio tra Unione Europea e Paesi internazionali e lavorando su rapporti bilaterali per le imprese agroalimentari".
L’importanza del giacimento di ‘Vaca Muerta’
AGI - Dai numeri si capisce l'importanza dell'accordo siglato oggi tra Eni e la compagnia nazionale YPF - in occasione del vertice tra il premier Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei - che avvia una nuova importante fase nelle dinamiche del mercato mondiale dell'energia.
Argentina LNG è un progetto di sviluppo gas integrato, upstream e midstream, su larga scala, progettato per sviluppare le risorse del giacimento onshore di "Vaca Muerta" e servire i mercati internazionali.
L'obiettivo è quello di esportare in varie fasi indipendenti fino a 30 milioni di tonnellate anno di LNG entro il 2030 ma gli addetti ai valori sostengono che le risorse di Vaca Muerta, nel Sud est (provincia di Neuque'n) - il secondo più grande giacimento di gas da scisto al mondo - potrebbero essere anche superiori. L'Argentina punta a diventare player fondamentale nel mercato internazionale di gas naturale liquefatto, e proprio per questo Argentina LNG, rappresenta un ulteriore passo in avanti, in linea con la strategia di Eni, nel percorso di transizione energetica privilegiando lo sviluppo delle produzioni a gas, al fine di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 oltre a contribuire alle esigenze di sicurezza e competitivita' delle forniture energetiche.
L'obiettivo dello sfruttamento di "Vaca Muerta" risale a diversi anni fa, ma finora le infrastrutture argentine non sono riuscite a realizzare da sole un progetto di trasporto e di liquefazione del gas, senza parlare di altri ostacoli, ad esempio come le passate interne di valuta estera decise dalla banca centrale. Eppure "Vaca Muerta" rappresenta una vera e propria miniera. Il suo nome, in spagnolo, significa letteralmente "vacca morta" (scoperta nel 1931 dal geologo americano Charles Edwin Weaver).
"Vaca Muerta" deve questa curiosa denominazione perché su uno dei suoi lati, vicino a Zapala, c'è una catena montuosa che ha lo stesso nome, ma secondo altri, è perchè se la si guarda da una mappa, proietta la sagoma di una mucca sdraiata. Occupa una superficie di 36.000 km quadrati, ossia l'equivalente del territorio della Svizzera o dei Paesi Bassi e ha proprietà geologiche tali da esser paragonate all'Eagle Ford statunitense contenendo risorse estraibili pari a 16 miliardi di barili di petrolio e 308 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale.
La sua produzione di petrolio non convenzionale ha raggiunto il suo livello record (ancora imbattuto) a dicembre 2024 con 452.667 barili al giorno di petrolio di scisto, un record ancora imbattuto. Anche la produzione di gas naturale ha mostrato una crescita impressionante, toccando il picco di 5,4 miliardi di piedi cubi al giorno nell'agosto 2024.
Numeri incredibili se si pensa che il paese utilizza solo il 50% della capacita' del giacimento e solo il 10% è sfruttato per la commercializzazione: secondo alcuni calcoli, le riserve di Vaca Muerta sarebbero equivalenti a sei volte tutto il gas di cui ha bisogno nei prossimi 20 anni. Al contrario, con politiche appropriate, le entrate dell'Argentina - che e' uno dei quattro Paesi al mondo che producono questo tipo di idrocarburi, insieme a Stati Uniti, Canada e Cina - potrebbero superare i 30 miliardi di dollari all'anno di export.
Il governo di Buenos Aires sta puntando anche all'ampliamento del gasdotto 'Ne'stor Kirchner' (in onore dell'ex presidente, ribattezzato dal Governo Milei "Perito Francisco Pascasio Moreno") che, con i suoi 563 chilometri, da Vaca Muerta porterebbe il gas fino al centro e di la' al nord del paese. Un altro obiettivo ambizioso.
Prima unione con il rito di Scientology in Puglia, Valentina e Ruggiero si giurano amore eterno
AGI – Una cerimonia dal sapore inedito per il panorama pugliese ha sancito nei giorni scorsi l’unione matrimoniale di Valentina e Ruggiero. I due sposi hanno scelto di giurarsi amore eterno con un rito religioso della Chiesa di Scientology, celebrato in una sala ricevimenti a Margherita di Savoia (Bat). A officiare il rito è stata il Ministro di Scientology Erika Romagnoli, che ha augurato agli sposi “di affrontare insieme le difficoltà della vita e condividere le sue gioie”.
Parenti e amici hanno preso parte alla celebrazione, che ha seguito le linee guida della liturgia nuziale prevista da Scientology: un rituale formale e gioioso, costruito attorno alle promesse di fedeltà e alla centralità del matrimonio come fondamento non solo della famiglia, ma anche della società.
Nella visione della religione fondata da L. Ron Hubbard, il matrimonio rientra nella cosiddetta “Seconda Dinamica” dell’esistenza, che comprende amore, procreazione e crescita dei figli. A rendere solida un’unione, secondo la dottrina di Scientology, è il principio dell’A-R-C: Affinità, Realtà e Comunicazione, tre pilastri interconnessi che formano la base della comprensione reciproca.
“Se una coppia mantiene alta la comunicazione e l’affinità – si legge nei testi della Chiesa – migliora anche la realtà del loro rapporto. In caso contrario, la relazione rischia di spegnersi”. Il matrimonio di Valentina e Ruggiero, per il resto, si è svolto seguendo le consuete tappe previste nei riti tradizionali: corteo nuziale, genitori, testimoni, e disposizione classica degli invitati.
Le azioni Tesla in rialzo dopo perdite e guerra di accuse
AGI - Le azioni Tesla salgono in apertura a Wall Street dopo le perdite di ieri mentre prosegue la guerra di accuse tra il ceo Elon Musk e il presidente Usa Donald Trump. Il titolo guadagna il 2,8% a 292 dollari ad azione anche se nel pre mercato e nei primi minuti di contrattazione il guadagno era nell'ordine del +5% dopo che Politico aveva rivelato i due si sarebbero sentiti al telefono.
In realtà il chiarimento è rimandato e un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato a Reuters che non sono previste telefonate per oggi.
Guerra di accuse
Musk ha segnalato sulla sua piattaforma social X di essere aperto ad allentare le tensioni con il presidente, concordando con le dichiarazioni del gestore di hedge fund Bill Ackman che ha chiesto una distensione. Alla Cnn, Trump è tornato a minimizzare l'impatto della rottura: "Non penso a Elon", ha detto, "ha un problema, il poveretto ha un problema", ha insistito. Alla domanda se abbia in programma una telefonata con Musk, ha risposto: "No. Non gli parlerò per un po', immagino, ma gli auguro ogni bene".
Impatto sul mercato
La disputa tra l'uomo più potente e quello più ricco del mondo ha cancellato oltre 150 miliardi di dollari dal valore di mercato di Tesla ieri, il calo maggiore dell'azienda in una sola seduta. Secondo i dati di Ortex, gli investitori che hanno scommesso allo scoperto, ovvero quelli che hanno puntato contro il titolo, hanno intascato quasi 4 miliardi di dollari dal calo, il secondo maggiore profitto giornaliero mai registrato.
Firmato il rinnovo del contratto Stellantis, aumenti e una tantum da 480 euro
AGI - È stata raggiunta questa mattina all'Unione Industriali di Torino, dopo circa sei mesi di trattativa, l'intesa per il rinnovo del biennio economico del Contratto collettivo specifico di livello del Gruppo Stellantis, che interessa oltre 60mila dipendenti dei gruppi Stellantis, Cnh Industriale, Iveco e Ferrari.
L'aumento complessivo è di circa 6,6 punti percentuali, pari a 134,96 euro (area 2) e 139,80 euro (3 gruppo) per il biennio 2025-2026, con scadenza il 31 dicembre 2026. È prevista una prima tranche del 3,7% (75,43 euro area 2; 78,13 euro 3 gruppo) nella busta paga di giugno, una seconda tranche del 2% (42,28 euro area 2; 43,80 euro 3 gruppo) a gennaio 2026. Infine, una terza tranche dello 0,80% (17,25 euro area 2; 17,87 euro 3 gruppo) verrà erogata a novembre 2026.
Una tantum e premi di risultato
Prevista anche una una tantum di 480 euro, che sarà erogata per il 50% nella busta paga di giugno 2025 e per il restante nella busta paga di aprile 2026. L'incremento del 6,6% aumenterà anche la base di calcolo dei premi di risultato dei gruppi Stellantis, Iveco e Cnhi.
L'accordo sottoscritto prevede anche il miglioramento degli indicatori del premio di risultato per il gruppo Stellantis. Sono state inoltre stabilite le linee guida per la commissione inquadramento in Cnhi, Iveco e Stellantis (in Ferrari è già prevista a livello aziendale), che dovranno essere definite entro il 2026, in modo da prevedere nel prossimo CCSL l'introduzione di un nuovo elemento economico.
Pesano i dazi ma l’occupazione cresce. La fotografia dell’Istat
AGI - Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, dopo essere aumentato dello 0,7% nei due anni precedenti. Lo rileva l'Istat. L'aumento del Pil, nel biennio di previsione, verrebbe sostenuto interamente dalla domanda interna al netto delle scorte (+0,8 e +0,9 punti percentuali rispettivamente), mentre la domanda estera netta fornirebbe un contributo negativo in entrambi gli anni (-0,2 e -0,1 punti percentuali).
Lo scenario previsivo per la domanda estera netta sconta l'ipotesi di un'attenuazione nella seconda parte del 2025 del clima di incertezza relativo all'indirizzo della politica commerciale statunitense. Lo rileva l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana nel 2025-2026. Il documento ipotizza comunque “un impatto negativo dei dazi sul commercio mondiale e sulle prospettive di crescita internazionali”.
Si prevede che i consumi privati continuino a crescere a ritmi moderati ma stabili (+0,7% in entrambi gli anni), da un lato favoriti dalla prosecuzione della crescita delle retribuzioni e dell'occupazione, dall'altro frenati da un incremento della propensione al risparmio. Lo rileva l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana nel 2025-2026.
Prosegue il calo della disoccupazione
L'occupazione, misurata in termini di unità di lavoro, segnerebbe un aumento superiore a quello del Pil (+1,1% nel 2025 e +1,2% nel 2026), ma in decelerazione rispetto agli anni precedenti, a cui si accompagnerebbe un ulteriore calo del tasso di disoccupazione (6,0% quest'anno e 5,8% nel 2026). Lo rileva l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana nel 2025-2026.
Inflazione in calo grazie ai beni energetici
Dopo la risalita dei prezzi tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, nel corso dell'anno ci si attende una “dinamica più moderata dell'inflazione, favorita dalla discesa dei listini dei beni energetici e dall'indebolirsi delle prospettive di domanda”. Lo rileva l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana nel 2025-2026. L'aumento del deflatore della spesa delle famiglie residenti nel 2025 sarebbe in linea con tali andamenti (+1,8%), con una nuova leggera riduzione nel 2026 (+1,6%).
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Bce taglia ancora i tassi. Ora sono ai minimi dal 2022
AGI - Come previsto, la Bce ha tagliato i tassi di interesse di riferimento dello 0,25%, portandoli al 2%, ai livelli più bassi dal 2022. Si tratta dell'ottavo taglio dei tassi quest'anno.
La Bce ritiene che l'inflazione si collochi in media al 2,0% nel 2025, all'1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. “Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026 – spiega nel comunicato diramato al termine del Consiglio – riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell'energia inferiori e di un rafforzamento dell'euro. Gli esperti si attendono che l'inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all'1,9% nel 2026 e nel 2027, sostanzialmente invariata da marzo”.
Impatto dell'incertezza geopolitica
La Bce sottolinea l'attuale contesto di “elevata incertezza”, e quindi precisa che l'evoluzione del quadro di politica commerciale potrebbe influire sulle stime di crescita e inflazione. “Un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni. Al contrario, se le tensioni commerciali dovessero risolversi con esito favorevole, la crescita e, in misura minore, l'inflazione sarebbero superiori rispetto allo scenario di base” spiega l'Eurotower nel comunicato diramato al termine del direttivo.
Il Consiglio direttivo della Bce “è determinato ad assicurare che l'inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine”. È quanto si legge nel comunicato diramato al termine della riunione. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da “eccezionale incertezza”, l'orientamento di politica monetaria adeguato “sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione”.
“Le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse – sottolinea l'Eurotower – saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.