Monthly Archives: Novembre 2023

Nuova condanna per Corona, 7 mesi per aver danneggiato un’ambulanza

Tornato libero il 23 settembre dopo aver scontato il cumulo delle pene definitive, Fabrizio Corona è stato condannato a 7 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento: l’11 marzo del 2021 l’ex fotografo dei vip aveva spaccato il vetro dell’ambulanza che era arrivata sotto casa per portarlo in ospedale, dopo che era andato in escandescenza alla notizia di dover tornare in carcere su disposizione del Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Nuova condanna per Fabrizio Corona: 7 mesi per aver danneggiato un’ambulanza. I fatti risalgono a marzo del 2021.
L’ambulanza danneggiata da Corona (Ansa).

Corona è stato assolto dalle imputazioni di oltraggio a pubblico ufficiale e tentata evasione

Quel giorno Corona, avuta la notizia, aveva protestato ferendosi alle braccia, urlando contro la polizia e spaccando un vetro della vettura che era arrivata sotto casa per portarlo in ospedale. Tutte scene documentate in alcuni video. Corona è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e di 500 euro in favore dei due agenti che si sono costituti parte civile. La giudice giudice Cristina Dani ha invece assolto l’ex re dei paparazzi dalle imputazioni di oltraggio a pubblico ufficiale, perché il fatto non costituisce reato, e da quella di tentata evasione dal reparto di psichiatria dove cui era stato ricoverato dopo l’episodio (il fatto non sussiste).

Il legale di Corona ha parlato di «un uomo eccentrico» trattato «dallo Stato come un criminale»

Su richiesta del difensore Ivano Chiesa di convertire la condanna in pena pecuniaria, il Tribunale di Milano dovrà acquisire le dichiarazioni dei redditi e la documentazione patrimoniale di Corona entro il 20 gennaio 2024, così da stabilire una somma. Durante l’arringa difensiva il legale ha ha parlato di «un uomo eccentrico» trattato «dallo Stato come un criminale», nel corso di una «vera e propria persecuzione». Il processo è stato rinviato al 25 gennaio per l’integrazione del dispositivo.

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta

Non sarà un caso che i candidati a capo ufficio stampa della Camera siano passati dai 270 del 2016 ai 57 di oggi. Perché la nomina, a fronte della selezione pubblica, dovrebbe essere neutra, basata su merito e curriculum, ma forse così non è. Sta di fatto che il nuovo capo ufficio stampa di Montecitorio (ruolo che prevede un’indennità da 160 mila euro l’anno) è Filippo Manvuller, giornalista piacentino che in passato è stato portavoce dell’attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quando quest’ultimo era ministro della Famiglia nel governo Conte I. Manvuller aveva a lungo collaborato con Fontana anche all’Europarlamento a Bruxelles e ultimamente era responsabile della comunicazione del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri (sempre della Lega).

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta
Filippo Manvuller.

A Montecitorio dal 2013 viene messa in piedi una selezione pubblica

Insomma, una nomina che ha tanto il sapore della chiamata diretta, su cui non ci sarebbe niente da ridire: un politico ha tutto il diritto di scegliersi come collaboratori le persone che ritiene più valide e di cui si fida. Basta però farlo alla luce del sole. E infatti nei dicasteri il ruolo riservato alla comunicazione è sempre su indicazione del ministro di turno, che sceglie portavoce e capo ufficio stampa. A Montecitorio, invece, dal 2013 viene messa in piedi una selezione pubblica: in quest’ultimo caso i candidati erano appunto 57 e tra questi, guarda caso, c’era l’ex portavoce del presidente leghista. «Il suo nome, fortemente voluto da Fontana, ha avuto la meglio su una short list composta da 12 nomi (sei donne e sei uomini), rimasta segreta», ha scritto il Foglio.

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana (Imagoeconomica).

Menichini dalla Boldrini dopo aver sempre gravitato a sinistra

Non è la prima volta che accade. Qualche sospetto aleggiò anche su Stefano Menichini, giornalista che ha sempre gravitato a sinistra, prima a il manifesto e poi capo della comunicazione di Francesco Rutelli sindaco, e in seguito direttore di Europa, quotidiano della Margherita che poi chiuse i battenti. Era il 2016, presidente della Camera era Laura Boldrini, e Menichini sbaragliò la concorrenza di altri 269 candidati.

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta
Stefano Menichini (Imagoeconomica).

Con Fico il giornalista di Sky Marinozzi, sconosciuto ai cronisti parlamentari

La selezione pubblica a Montecitorio si fa dal 2013. La prima ad assicurarsi il posto è stata la giornalista de La Stampa Anna Masera, sempre con la presidenza Boldrini, che invece come portavoce volle con sé Roberto Natale, giornalista Rai ed ex segretario del sindacato Usigrai. Nel 2016 toccò a Menichini, mentre nel luglio 2020, con presidente Roberto Fico, la scelta cadde sul giornalista di Sky Moreno Marinozzi. I sussurri di Radio Transatlantico riportarono che a metterci una buona parola fosse stato l’allora portavoce di Fico, Carlo Passarello. Chissà. Sta di fatto che la scelta sorprese tutti, anche perché nessun cronista parlamentare aveva mai visto né sentito Marinozzi, così come totalmente sconosciuta a Montecitorio e agli ambienti della politica era Anna Masera.

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta
Moreno Marinozzi (foto Linkedin).

L’ultimo entrato con una scelta interna è stato Giuseppe Leone

Marinozzi ora è a capo della comunicazione ad Acea e a Montecitorio s’è resa necessaria una nuova selezione, vinta da Manvuller. Prima del 2013, invece, la selezione era tutta interna: l’ultimo che è entrato con questo sistema è stato Giuseppe Leone, nominato nel 2008 da Gianfranco Fini, e prima di lui c’era stato Vincenzo Porcacchia. Lo stesso metodo si segue ancora in Senato, dove il capo ufficio stampa viene nominato dall’ufficio di presidenza tra i dirigenti interni dell’amministrazione, senza dunque spese aggiuntive per le casse dello Stato. Adesso è Federico Toniato, l’enfant prodige dei palazzi romani, che nel 2014, a soli 39 anni, divenne vicesegretario generale di Palazzo Madama, carica che ricopre tutt’ora, insieme a quella di responsabile dell’ufficio stampa dal giugno 2016, nominato sotto la presidenza di Piero Grasso.

Manvuller capo ufficio stampa della Camera, più che una selezione pubblica sembra una chiamata diretta
Federico Toniato (Imagoeconomica).

La politica, poi, a volte conta anche per gli ingressi nella squadra. L’ex portavoce dell’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, Fabio Rosati, è da molti anni in forze all’ufficio stampa di Montecitorio, mentre in quello di Palazzo Madama c’è Eli Benedetti, che fu portavoce dell’ex presidente Renato Schifani.

Sondaggi politici, FdI stabile ma sotto il 30 per cento: male il M5s che perde mezzo punto

Secondo l’ultima Supermedia di Agi/Youtrend, Fratelli d’Italia non riesce a risalire sopra il 30 per cento. I dati dei sondaggi politici mostrano come in una settimana il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni sia rimasto stabile a quota 29 per cento, senza guadagnare né perdere sostegno. A crescere, invece, sono stati i due gruppi alleati: la Lega e Forza Italia. Male le opposizioni, soprattutto il Movimento 5 stelle che ha perso mezzo punto. Il Pd di Elly Schlein, invece, cala dello 0,1 per cento.

La Lega cresce più di tutti

A esultare è comunque Matteo Salvini. La Lega è il partito che ha guadagnato di più in sette giorni, con un aumento dello 0,5 per cento. Il Carroccio è ora a quota 9,3, ma sempre distante dal Movimento 5 stelle. Nonostante il calo, i pentastellati sono al 15,7 per cento e quella guidata da Giuseppe Conte si conferma la terza forza nazionale, a livello di singolo partito. Si è interrotta, però, la corsa al Pd, che con un calo dello 0,1 per cento scivola al 19,3, sempre al secondo posto. Bene, intanto, anche Forza Italia. I berlusconiani salgono dello 0,2 e toccano quota 7,4 per cento.

Sondaggi politici, FdI stabile ma sotto il 30 per cento male il M5s che perde mezzo punto
Giuseppe Conte (Imagoeconomica).

Tra i partiti minori bene Azione e Iv

Tra i partiti considerati minori, è Azione quello cresciuto di più. In una settimana Carlo Calenda ha visto aumentare i consensi dello 0,3 per cento ed è salito al 3,9. Italia Viva di Matteo Renzi, invece, ha guadagnato lo 0,1 per cento, salendo a quota 3. Bene anche Verdi e Sinistra italiana, cresciuti dello 0,1 per cento e ora al 3,4.

Eni lancia il nuovo eni.com per raccontare il mondo dell’energia e la transizione energetica

Eni ha lanciato la nuova versione di eni.com, ridisegnando il proprio sito web con l’obiettivo di raccontare la transizione energetica e tecnologica in una maniera sempre più chiara, efficace e accessibile. Nel contesto in continuo cambiamento in cui l’energia è un tema di stringente attualità, il nuovo eni.com risponde alle esigenze di Eni di comunicare integralmente la propria strategia di decarbonizzazione caratterizzata dallo sviluppo e impiego di tecnologie proprietarie per fornire energia sicura e sempre più pulita e dalla diversificazione delle fonti energetiche.

Il nuovo portale di Eni contribuisce a ridurre le emissioni

Il sito web è stato ideato per permettere agli utenti di scoprire e comprendere Eni attraverso una struttura narrativa che si declina in visione, azioni e prodotti. Il nuovo eni.com unisce e crea una connessione chiara tra la visione strategica della società per traguardare il net zero al 2050, le azioni concrete – quali l’ottimizzazione del portafoglio upstream attraverso la progressiva decarbonizzazione, abbinata all’espansione dei business bio, rinnovabili e di economia circolare – e i servizi e prodotti che ne sono il risultato. Il nuovo portale si pone gli stessi obiettivi di Eni, vale a dire essere sempre più sostenibile, efficiente e accessibile. Presenta un’interfaccia ridisegnata seguendo i principi di semplificazione del linguaggio e della navigazione, contribuendo a ridurre le emissioni, attraverso l’ottimizzazione delle immagini e degli elementi di design per creare pagine più leggere ed efficienti nel caricamento.

Eni lancia il nuovo eni.com per raccontare il mondo dell’energia e la transizione energetica
Il nuovo eni.com (Eni).

Una narrazione lineare per un sito inclusivo e accessibile

Grazie a una innovativa organizzazione dei contenuti, la narrazione è lineare e permette ai visitatori di orientarsi più facilmente, in un racconto diretto e semplice da scoprire. La nuova versione è stata sviluppata seguendo le web content accessibility guidelines (WCAG), per favorire un sito inclusivo e accessibile anche a persone con disabilità. Il rinnovamento del sito eni.com è un progetto a cui la direzione comunicazione esterna e la funzione ICT di Eni hanno lavorato in collaborazione con EY+M&C Saatchi, agenzie leader del settore. La parte tecnologica è stata sviluppata in collaborazione con Exprivia per la System Integration.

Presentato il Calendario Pirelli 2024: le foto di Prince Gyasi sono un inno alla cultura africana

Si intitola Timeless il Calendario Pirelli 2024, presentato giovedì 30 novembre 2023 a Londra, in cui Prince Gyasi ha immortalato le figure per lui capaci di imprimere un segno destinato a restare e di ispirare le generazioni future. «Non siamo nati senza tempo, ma lo diventiamo», ha dichiarato il visual artist ghanese spiegando che i suoi personaggi, ritratti con i colori e i contrasti decisi che lo hanno reso famoso, sono per lui, «come dei supereroi nei quali possiamo identificarci». Prince Gyasi è l’ultimo dei 39 artisti che hanno realizzato il Calendario e la sua opera rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal, dal 1964 al 2024, tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato.

Gyasi si è basato sul senso della comunità dell’Africa occidentale

Incaricato di realizzare il Calendario Pirelli 2024, Prince Gyasi ha iniziato a pensare ai personaggi che voleva inserire e a che cosa rappresentavano per lui basandosi sul senso della comunità dell’Africa occidentale. Per lui, uno dei più giovani artisti chiamati a cimentarsi con The Cal, ha significato tornare alla sua infanzia e pensare alle persone che lo hanno ispirato nei suoi 28 anni. È diventato il racconto di quello che, agli occhi dell’artista, permette alle persone di essere «senza tempo». Per Gyasi si tratta per lo più della loro perseveranza e coerenza. «Quando guardi a un personaggio come Naomi, non è della mia generazione, ma è ancora un’icona per la mia generazione. Può succedere soltanto se sei davvero dedito al tuo lavoro e convinto dei tuoi valori», ha commentato Gyasi riferendosi alla supermodel Naomi Campbell, da lui ritratta in Timeless con il titolo di Time Stopper. All’interno del Calendario, l’artista ghanese ha sintetizzato queste idee in un suo manifesto dedicato a «coloro che potrebbero essere senza tempo» e destinato a incoraggiare le persone, soprattutto i giovani, a imparare, creare e a loro volta ispirare.

I personaggi di The Cal, da Margot Lee Shetterley ad Amanda Gorman

«Tutti i personaggi ritratti hanno saputo riconoscere le proprie capacità e si sono affermati. Hanno trovato il loro punto di forza, cambiando il proprio destino. È questo l’essere senza tempo. Le persone che lo sfidano non seguono ciò che pensa la società, non si lasciano influenzare da età, fama, denaro e sviluppano i propri talenti in modo autentico. Fanno cose che per molti appaiono straordinarie, ma per loro sono normalissime e sono state in grado di cambiare il proprio destino. Non tutti devono essere sotto i riflettori, ma possono cambiare la narrativa nel proprio campo o fare qualcosa di diverso, in grado di ispirare a propria volta altre persone». Uno dei protagonisti del Calendario è Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, re dello storico impero Ashanti dell’Africa occidentale, ritratto al Manhyia Palace insieme alla sua delegazione reale, con il titolo Royalty. L’attrice statunitense Angela Bassett rappresenta Altruistic. La scrittrice Margot Lee Shetterly e la poetessa Amanda Gorman sono The Blueprint. Mentre l’artista contemporaneo ghanese Amoako Boafo è The Chosen One.

Presentato il Calendario Pirelli 2024: le foto di Prince Gyasi sono un inno alla cultura africana
Angela Basset (Calendario Pirelli 2024).

Anche Gyasi protagonista di un mese

Gyasi stesso si è dedicato un mese dal titolo Details. L’immagine scelta per la copertina e per uno dei mesi rappresenta invece lo Studious, un giovane Gyasi interpretato dal piccolo modello Abul Faid Yussif. Sullo sfondo di un vivido turchese, Yussif è ritratto mentre gioca con versioni in miniatura di alcuni degli oggetti che ritroviamo nelle pagine del Calendario: una chiave tenuta in mano da Angela Bassett, pezzi di un orologio provenienti dalla scenografia di Naomi Campbell, scale rosa su cui sale Amanda Gorman, una valigia azzurra trasportata dall’attore, regista, DJ e produttore Idris Elba, Man of Honour.

Presentato il Calendario Pirelli 2024: le foto di Prince Gyasi sono un inno alla cultura africana
Prince Gyasi (Calendario Pirelli 2024).

L’attrice e superstar internazionale Tiwa Savage è Resilience. Lo scrittore, il regista e produttore Jeymes Samuel è Visionary. L’imprenditore ed ex calciatore Marcel Desailly è Focus mentre la cantante, artista e attrice Teyana Taylor è Future Forward.

Abusi sessuali in Premier League, la Bbc attacca i club e la federazione

La Bbc ha attaccato i club di Premier League e la Federazione inglese, accusandoli di aver mascherato alcuni casi di abusi sessuali e domestici. Secondo quanto riportato dalla British Broadcasting Corporation, il calcio inglese avrebbe deliberatamente ignorato le denunce di alcune presunte vittime. Questo ha portato a dare il via libera a due calciatori e un tecnico, che hanno continuato a giocare e allenare in Premier League nonostante le indagini aperte. Per la Bbc la Football Association punterebbe più a proteggere i propri interessi commerciali, dando a questi la priorità rispetto al tema della sicurezza e della violenza sulle donne.

Le testimonianze: una donna ha pensato al suicidio

Non sono stati rivelati i nomi né dei due calciatori né dell’allenatore al centro dell’inchiesta giornalistica. La Bbc, non potendoli rivelare per non violare le norme sul rispetto della privacy di sospettati, ha così raccolto le testimonianze delle presunte vittime. Una delle donne che sarebbero coinvolte nel caso avrebbe anche pensato al suicidio. Ha dichiarato: «Non volevo continuare a vivere in un mondo in cui mi viene costantemente ricordato che le accuse di violenza sessuale possono essere ignorate finché hai abbastanza talento».

La Bbc: «Sette club con giocatori o dirigenti indagati»

Inoltre la Bbc ha ricordato che dal 2020 ad oggi sono stati sette i club di Premier con giocatori o dirigenti indagati per reati sessuali. Alcune donne hanno raccontato che quando hanno denunciato le violenze, tra le quali anche uno storico rapporto di abusi sessuali su minori, dalla FA e dalla Premier League hanno ottenuto solo risposte tardive, elusive e soprattutto nessuna azione disciplinare nei confronti dei presunti colpevoli.

I casi di Antony e Greenwood

L’ultimo caso di un calciatore di Premier League denunciato per violenza domestica è stato a settembre 2023. Una donna, Gabriela Cavallin, ha accusato di violenza l’ex fidanzato, il giocatore del Manchester United Antony. Dopo sono arrivate altre accuse e il club ha inizialmente deciso di sospenderlo, prima di reintegralo a fine mese. Sempre nei Red Devils milita un altro calciatore travolto da uno scandalo simile, Mason Greenwood, mandato in prestito al Getafe.

Come sta papa Francesco? «Ho una bronchite acuta e infettiva, ma non più febbre»

Come sta Papa Francesco? È stato lui stesso a parlare delle sue condizioni nel corso di una udienza con i partecipanti al seminario di Etica nella gestione della salute. «Come vedete, sono vivo», ha esordito nel breve discorso pronunciato in spagnolo. «Il dottore non mi ha lasciato andare a Dubai. Il motivo è che lì fa molto caldo e si passa dal caldo all’aria condizionata. E questo in questa situazione bronchiale non è conveniente», ha aggiunto. Poi ha continuato: «Grazie a Dio non era polmonite. È una bronchite molto acuta e infettiva. Non ho più la febbre, ma prendo ancora antibiotici e cose del genere».

Appuntamenti oltre la media per Papa Francesco

Parlando in generale della sanità, considerata la platea che aveva davanti, Papa Francesco ha sottolineato che «la salute poco curata lascia il posto alla fragilità. Mi piace molto la medicina preventiva, perché previene prima che arrivino gli eventi». Poi ha parlato della necessità di assicurare il benessere della persona e «non cercare solo soluzioni mediche o farmacologiche». Il Papa ha concluso: «Scusatemi se non posso parlare di più ma non ne ho la forza». Nonostante sia sotto cura antibiotica per la bronchite acuta, il pontefice ha avuto la mattina del 30 novembre piena di appuntamenti, oltre la media, ed è anche uscito da Casa Santa Marta per andare nell’Aula Paolo VI per l’udienza con gli organizzatori della Gmg di Lisbona. Nove le udienze della mattinata comunicate dalla sala stampa vaticana.

Oltre agli incontri, firmate diverse nomine

Nel sesto incontro della mattinata ha visto padre Federico Lombardi, con i premiati del Premio Ratzinger. Il Papa ha quindi visto i partecipanti al seminario di Etica nella gestione della salute. In Aula Nervi l’udienza più partecipata con i membri del comitato e della fondazione Giornata Mondiale della Gioventù Lisbona 2023. Nel nono e ultimo incontro della mattinata Papa Francesco ha visto mons. Heiner Wilmer, vescovo di Hildesheim (Germania). Oltre alle udienza, il Papa oggi ha anche firmato diverse nomine. Per l’India ha scelto i nuovi vescovi di Daltonganj, Kottapuram, Amravati, Gumla. Poi il pontefice ha nominato vescovo dell’Eparchia di Saskatoon degli Ucraini (Canada) il rev. Michael Smolinksy. Infine, ha nominato vescovo mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, conferendogli il titolo personale di arcivescovo.

Marco Nebiolo aggredito al semaforo a Torino: denunciato un 15enne

Marco Nebiolo, agente immobiliare 47enne di Torino, venerdì 24 novembre è stato picchiato dopo un tamponamento al semaforo in corso Unità d’Italia. L’uomo ha riportato pesanti ferite ed è attualmente ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia del Cto di Torino con un trauma cranico, ematomi sparsi e diversi focolai emorragici. Nel corso delle ultime ore è stato individuato dai carabinieri di San Salvario l’aggressore: si tratta di un 15enne che è stato denunciato e che ora dovrà chiarire la propria posizione agli inquirenti.

La moglie di Nebiolo: «Mi chiedo che razza di genitori abbia»

A commentare la vicenda di violenza, aggravata dal fatto che a compierla sia stata un ragazzo di soli 15 anni, è stata la moglie di Nebiolo, Manuela Mareso che al Corriere ha detto: «Provo soltanto una tristezza infinita, mi chiedo che razza di genitori abbia e in quale degrado sia cresciuto. È una notizia che mi addolora: diciamo sempre che i giovani sono il futuro, ma se i giovani sono questi allora la situazione è davvero brutta. Non sarà facile raccontarlo ai miei tre figli, sono già abbastanza in crisi per tutto quello che stanno vivendo. Sapere che è stato un loro coetaneo ad aggredire il padre sarà davvero brutto».

I familiari del ragazzo lo hanno coperto

Oltre al 15enne, ritenuto il responsabile dell’aggressione, a bordo dell’auto macchina c’erano anche la madre del ragazzo e una guardia giurata torinese di 36 anni. Entrambi avrebbero assistito alla scena, senza cercare di fermare il ragazzo. Stando alle ricostruzioni, il 15enne ha aggredito Nebiolo perché aveva rallentato al semaforo. Dopo essere sceso dall’auto, gli ha sferrato un pugno al volto che lo ha fatto cadere a terra. I tre, subito dopo, sarebbero scappati senza prestare soccorso.

Marco Nebiolo: «È gente più sfortunata di noi»

Marco Nebiolo dall’ospedale, parlando dell’aggressione, aveva commentato: «È gente più sfortunata di noi, probabilmente non ha potuto studiare e vive nel brutto». Sua moglie, che da anni si occupa di volontariato con minori a rischio, aveva aggiunto: «Non riesco a esprimere un giudizio tranchant. Una persona dipende in larga parte dal contesto in cui vive, mi viene solo da pensare al degrado morale in cui deve essere cresciuto questo ragazzo».

La moglie di Nebiolo vuole incontrare il 15enne

Manuela Mareso ha anche espresso la volontà di incontrare il 15enne che ha aggredito il marito: «Mi piacerebbe parlargli per capire che cosa abbia nella testa e che ragionamenti faccia. È un tipo di persona su cui bisogna interrogarsi: che cosa l’ha portato a fare quella cosa? E poi mi chiedo perché i due adulti che erano sulla macchina siano rimasti a guardare, senza neanche provare a fermarlo. Il ragazzo è minorenne, ma attorno a lui c’erano degli adulti. Non risponderanno di nulla? È una situazione molto triste, non si può definire altrimenti. Non sono neanche arrabbiata, sono solo affranta perché è una situazione di degrado bassissima».

In Nepal è stato registrato il primo matrimonio di una coppia Lgbtq

Il Nepal ha ufficialmente riconosciuto per la prima volta un matrimonio Lgbtq. Maya Gurung, una donna transgender di 41 anni, e Surendra Pandey, un uomo di 27 anni, si sono sposati con una cerimonia induista nel 2017, ma hanno ricevuto il loro certificato di matrimonio lo scorso 29 novembre in una località nel distretto di Lamjung, nel centro del Paese. «Si tratta di una vittoria non solo nostra, ma di tutte le coppie non eterosessuali», ha dichiarato Gurung. Inizialmente, la richiesta della coppia era stata respinta dalle autorità del distretto di Lamjung, ma il loro avvocato, Rounik Raj Aryal, ha ottenuto successo quando si è rivolto alle autorità di Dordi, che si sono dimostrate molto disponibili.

Il Nepal ha la legislazione più avanzata dell’Asia meridionale per i diritti Lgbtq

Yubraj Adhikari, sindaco del villaggio di Dordi, ha dichiarato che il certificato è in conformità con le istruzioni del Dipartimento di Identificazione Nazionale e del Registro Civile, basandosi su una sentenza della Corte Suprema. A giugno del 2023, la corte aveva emesso un’ordinanza provvisoria che consentiva alle coppie omosessuali e transgender di ottenere certificati di matrimonio, chiedendo al governo di istituire un registro temporaneo per le unioni in attesa di una legislazione dedicata. Secondo Sunil Babu Pant, attivista per i diritti della comunità Lgbtq, Gurung e Pandey hanno fatto la storia. Il Nepal, con una delle legislazioni più avanzate dell’Asia meridionale per i diritti degli omosessuali e dei transgender, vieta qualsiasi forma di discriminazione basata sul genere o sull’orientamento sessuale dal 2007. Dal 2015, inoltre, il Paese rilascia passaporti con tre opzioni di genere: maschio, femmina e altro. Nel 2023, la Corte Suprema ha ordinato al governo di riconoscere i matrimoni non eterosessuali tra cittadini nepalesi e stranieri e di concedere i visti corrispondenti. Nonostante i progressi legislativi, la comunità Lgbtq continua però a essere oggetto di discriminazioni in ambito lavorativo, sanitario e scolastico.

Hamas rilascia Mia Schem, apparve nel primo video di un ostaggio diffuso dal gruppo terroristico

Sono Mia Schem di 21 anni e Amit Sosna di 40 anni le due donne rilasciate da Hamas giovedì pomeriggio, 30 novembre, come previsto dall’accordo con Israele, con il quale le due parti hanno prorogato la tregua per un settimo giorno aggiuntivo. Mia Schem, che ha anche la nazionalità francese, è stata rapita al festival di Reim, insieme a un amico, Elia Toledano, che è ancora in prigionia. La giovane apparve ferita nel primo video di un ostaggio diffuso da Hamas lo scorso 17 ottobre. Amit fu invece sequestrata dal kibbutz di Kfar Aza.

Messina Denaro, Andrea Bonafede condannato a 6 anni e 8 mesi

Il gup di Palermo ha condannato con rito abbreviato a 6 anni e 8 mesi per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena uno dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra di Campobello di Mazara di cui il boss aveva preso il nome nell’ultimo periodo della sua latitanza.

Messina Denaro, Andrea Bonafede condannato a 6 anni e 8 mesi: si era occupato delle ricette mediche per il capomafia durante la latitanza.
L’arresto di Matteo Messina Denaro (Getty Images).

Ha fatto da intermediario tra il boss e il medico Tumbarello

Bonafede, dipendente comunale di Campobello di Mazara, è stato ritenuto colpevole di aver fatto da intermediario tra Messina Denaro e il medico Alfonso Tumbarello nel periodo in cui il capomafia era in cura per il cancro al colon, che poi l’ha ucciso. Nello specifico, Bonafede faceva avere al boss le ricette intestate al geometra e le prescrizioni firmate dal medico necessarie alle terapie. L’imputato si è difeso sostenendo di non sapere che il reale malato era il padrino, sostenendo di aver fatto una cortesia al cugino omonimo, che «voleva nascondere la sua malattia alla sua famiglia». Secondo la ricostruzione della Procura, Bonafede ha fatto la spola tra lo studio di Tumbarello per farsi prescrivere farmaci e visite, oltre a ritirare ricette, quasi 140 volte.

Messina Denaro, Andrea Bonafede condannato a 6 anni e 8 mesi: si era occupato delle ricette mediche per il capomafia durante la latitanza.
Carabinieri a Campobello di Mazara (Getty Images).

Il fiancheggiatore del capomafia era stato arrestato il 7 febbraio

Il giudice ha accolto solo parzialmente le richieste del procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, che avevano chiesto una condanna a 13 anni di carcere. Bonafede è stato arrestato il 7 febbraio, poche settimane dopo la cattura di Messina Denaro, avvenuta il 16 gennaio dopo una latitanza trentennale.

Serie A, la piattaforma che blocca i siti pirata può debuttare con Juve-Napoli

La piattaforma contro i siti pirata che trasmettono le gare della Serie A è vicina al debutto. Dopo l’approvazione della nuova legge anti pirateria, formalizzata a luglio, si è atteso per mesi che il portale con cui le autorità puntano a bloccare i domini su cui vengono mandate in onda illegalmente le partite entrasse in funzione. Adesso c’è una data: venerdì 7 dicembre. O almeno questo è quanto previsto all’interno del decreto legge Caivano, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e secondo il quale la piattaforma dovrà essere operativo già da quella data, in concomitanza con il match tra Juventus e Napoli.

Cosa farà la piattaforma

Come spiegato da Gazzetta dello Sport, la piattaforma permetterà ad AgCom di bloccare gli ip illegali entro 30 minuti dalla loro individuazione. E questo consentirà a Guardia di Finanza e Polizia postale di risalire alle persone che fruiscono in maniera illecita dei contenuti. Chi usufruisce dei contenuti con abbonamenti pirata potrà essere multato. Ma spesso gli utenti non sanno che i propri dati vengono raccolti dagli hacker e il rischio è di essere truffati o di subire accessi diretti ai conti correnti.

Serie A, la piattaforma che blocca i siti pirata può debuttare con Juve-Napoli
Vlahovic segna durante Juve-Inter (Getty Images).

I numeri della pirateria: 3 milioni di abbonati alle Iptv

Secondo una ricerca Fapav/Ipsos, in Italia si è passati dai 14,7 milioni di atti illegali del 2017 ai quasi 41 milioni del 2022. Si tratta di un incremento del 178 per cento in cinque anni. Solo tra il 2021 e il 2022 l’aumento è stato del 26 per cento. Sarebbero 8 milioni i pirati occasionali, con almeno 5 atti di pirateria all’anno. Ma sono le Iptv illegali a preoccupare. Gli abbonati a questo genere di piattaforma sono circa 3 milioni, il 6 per cento della popolazione italiana che ha più di 15 anni. Si parla di un giro d’affari di oltre 350 milioni di euro.

Azzi: «La Serie A perde cifre enormi»

Il Ceo di Dazn, Stefano Azzi, ha più volte chiesto di intervenire. E nell’analizzare il fenomeno ha ribadito: «Il valore che l’ecosistema della Serie A perde ogni anno è enorme e la cifra equivale più o meno alla somma agli ingaggi delle stelle più pagate al mondo. Parliamo di campioni come Messi, Haaland, Mbappé, Neymar e De Bruyne. Abbiamo di fronte un grande problema culturale. La ricerca condotta da Fapav/Ipsos testimonia che il pubblico di consumatori che fruisce illegalmente dello sport, nel nostro Paese, è per lo più concentrato tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e tra gli occupati. Questo ci dice che la pirateria è un fatto socialmente accettato».

Serie A, la piattaforma che blocca i siti pirata può debuttare con Juve-Napoli
Stefano Azzi (Imagoeconomica).

Maltempo, allerta arancione in Toscana per pioggia

La perturbazione che ha investito anche la Toscana porterà ancora pioggia in particolare sulle zone del Nord-Ovest. Per queste aree, la sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice arancione per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore con validità dalle 18 di giovedì 30 novembre e per tutta la giornata di domani, venerdì 1 dicembre. Per l’area dei bacini del Bisenzio e Ombrone Pistoiese il codice arancione emesso giovedì 30 è stato esteso a tutta la giornata di venerdì.

Emessi anche dei codici gialli per vento e mareggiate

Emessi poi altri codici gialli: per rischio idraulico del reticolo principale, per il bacino del Serchio, Lunigiana Garfagnana, valido dalle 8 alla mezzanotte di venerdì. Infine un codice giallo per vento, esteso a tutta la costa e alla fascia appenninica da Nord a Sud, e uno per mareggiate su tutta la costa, validi fino a sabato 2 dicembre.

Milano, finte multe sui parabrezza: il Comune segnala la nuova truffa

Il Comune di Milano ha pubblicato un post sul proprio profilo Facebook in cui mostra l’ultimo escamotage di alcuni truffatori. Si tratta di finte multe apposte sui parabrezza di alcune auto parcheggiate in giro per la città. I fogli sono stampati in maniera praticamente perfetta, con tanto di logo del Comune e un codice a barre in alto a destra. Poi viene mostrato un codice QR grazie al quale è possibile pagare la presunta multa, versando direttamente 25 euro purché non siano passati più di cinque giorni dal ritrovamento. La dicitura è chiara: «Notifica di violazione parcheggio errato». Ma si tratta, appunto, di una truffa.

Il Comune: «Non seguite le indicazioni»

Sul profilo Facebook del Comune di Milano, nella mattinata del 30 novembre, è stata pubblicata una di queste finte multe. Si legge: «Sono stati segnalati questi foglietti lasciati sul parabrezza di auto in sosta. La Polizia locale avvisa i cittadini che si tratta di una truffa, non seguire le indicazioni». A fare insospettire non devono essere soltanto le modalità, ma anche le cifre. Come spiegato da Open, la vera multa per divieto di sosta ammonta a 41 euro, ridotta a 28 in caso di pagamento entro cinque giorni. E inoltre, su molti dei fogli ritrovati, la data è errata: c’è scritto l’anno 2024.

Le 25 donne più influenti per il Financial Times, da von der Leyen a Mohammadi

L’attrice Margot Robbie, la cantante Beyoncé, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la calciatrice attaccante spagnola Jenni Hermoso, l’attivista iraniana premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi e la First Lady dell’Ucraina, Olena Zelenska. Sono alcune delle 25 donne più influenti al mondo nel 2023 secondo il Financial Times.

Le categorie sono: creatrici, leaders e eroine

«L’influenza, ovvero il potere di persuadere, sostenere il cambiamento e immaginare modi migliori di fare le cose, assume molte forme. Da nessuna parte questo è più chiaro che nel numero annuale di Women of the Year della rivista, un elenco delle donne più influenti del mondo scritto da altre donne potenti sulla scena internazionale», scrive il giornale americano. Il quotidiano non stila una classifica, ma le divide in tre categorie. La prima è quelle delle creatrici, dove ci sono – fra le altre – Margot Robbie e Beyoncé che con il suo Renaissence World Tour ha incantato il mondo. Nella categoria leaders c’è von der Leyen: «L’Europa, gli Stati Uniti e il mondo sono fortunati ad avere la presidente von der Leyen come leader», scrive il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, nel descriverla. Fra le leader anche la numero uno di General Motors, Mary Barra, e la chief technology officer di OpenAI, Mira Murati, e l’attrice Fran Drescher che ha guidato lo sciopero degli attori di Hollywood. Nella categoria delle eroine ci sono Narges Mohammadi la «personificazione del coraggio», scrive l’autrice Marjane Satrapi, la First Lady ucraina Zelenska, la star del tennis Coco Gauff, e la Nobel per la Medicina Katalin Karikò.

La Corte Suprema russa ha messo al bando il movimento «estremista» Lgbt

La Corte Suprema russa ha accolto la richiesta del ministero della Giustizia di mettere fuorilegge nel Paese il movimento internazionale Lgbt, definendolo «estremista». L’udienza si è svolta a porte chiuse, come richiesto dal ministero di Mosca: i giornalisti sono stati fatti entrare solo quando il giudice Oleg Nefedov ha annunciato la sua decisione. Non è chiaro in che modo le autorità russe dimostreranno l’esistenza di un movimento Lgbt globale organizzato.

La Corte Suprema russa ha messo al bando il movimento «estremista» Lgbt dopo un'udienza a porte chiuse.
Attivisti Lgbtq all’esterno della Corte Suprema russa (Getty Images).

Per il ministero della Giustizia le attività del movimento «incitano alla discordia sociale e religiosa»

Il ministero della Giustizia, secondo cui le attività del movimento internazionale per i diritti Lgbt «incitano alla discordia sociale e religiosa» in violazione delle leggi anti-estremismo del Paese, aveva presentato la richiesta il 17 novembre. L’omosessualità è stata un reato in Russia fino al 1993 ed è stata poi considerata una malattia mentale fino al 1999. Ad oggi è severamente punito, per le persone dello stesso sesso, scambiarsi effusioni in pubblico. Il primo Gay Pride in Russia si è svolto nel 2006 e si è concluso con numerosi arresti. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha già sanzionato il Paese per violazione dei diritti umani.

Wilders non andrà a Firenze all’evento di Salvini

Geert Wilders, vincitore delle elezioni nei Paesi Bassi, non sarà ospite di Matteo Salvini all’evento organizzato domenica 3 dicembre a Firenze dal gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo con i partiti alleati alla Lega. Il forfait del politico olandese si aggiunge a quello di Marine Le Pen, che sarà presente soltanto in video-collegamento.

Wilders non andrà a Firenze all’evento di Salvini. Il forfait del vincitore delle elezioni in Olanda si aggiunge a quello di Le Pen.
Matteo Salvini, Harald Vilimsky – segretario del Partito della Libertà Austriaco -, Geert Wilders, Marine Le Pen e Frauke Petry – leader di Alternative für Deutschland (Getty Images).

Wilders ha spiegato di essere impegnato «nella fase esplorativa del nuovo governo»

Wilders, inizialmente dato come ospite certo da Salvini e figura più attesa alla kermesse dei partiti sovranisti europei, non andrà a Firenze perché impegnato «nella fase esplorativa del nuovo governo», ha spiegato lo stesso leader del Pvv, formazione politica di estrema destra alla ricerca di alleati per una (difficile) coalizione di maggioranza. Da parte sua il Carroccio ha commentato auspicando «che l’amico Wilders riesca a formare un governo di centrodestra».

Wilders non andrà a Firenze all’evento di Salvini. Il forfait del vincitore delle elezioni in Olanda si aggiunge a quello di Le Pen.
Geert Wilders (Getty Images).

A Firenze sfileranno due cortei di protesta contro la presenza dell’estrema destra in città

A Firenze domenica 3 dicembre sfileranno due cortei di protesta contro la presenza dell’estrema destra in città e contro l’evento si era già schierato contro il sindaco Dario Nardella: «Firenze è una città aperta, non cacciamo nessuno, neanche Salvini e i suoi amici nazionalisti. È però una città dal punto di vista dei valori, della storia incompatibile con questo linguaggio basato su odio, anti-europeismo, rabbia, paura. Firenze ha una grande tradizione cattolica, è la città di Don Milani, La Pira. È città che ha valori solidi, un tessuto sociale e culturale molto forte. Accoglierà l’evento come città democratica ed europeista», aveva detto il primo cittadino del capoluogo toscano a Omnibus, su La7. Identità e Democrazia è un gruppo politico sovranista di destra ed estrema destra del Parlamento europeo, costituito in seguito alle elezioni europee del 2019 come successore del gruppo fondato nel 2015 Europa delle Nazioni e della Libertà.

Arrestato in Colombia Massimo Gigliotti, esponente della ‘Ndrangheta

La polizia colombiana ha arrestato Massimo Gigliotti, cittadino italiano a lungo ricercato dall’Interpol per traffico di droga. L’uomo, trovato dalle autorità a Barranquilla, nel nord della Colombia, è accusato di essere un esponente della ‘Ndrangheta. Si è trattata di un’operazione portata avanti dall’Interpol, insieme alla polizia locale e agli agenti della Guardia di Finanza italiana.

Il direttore della polizia colombiana: «Gigliotti qui dal 2018»

Da Vienna, dove si trova per partecipare all’Assemblea mondiale dell’Interpol, il generale William René Salamanca, direttore della polizia colombiana, ha sottolineato che «questo arresto è una dimostrazione del livello di cooperazione tra le autorità del nostro Paese e quelle italiane». Gigliotti, ha precisato il generale Salamanca, «ha 55 anni e dal 2018 visita l’America Latina per trafficare cocaina dal Sud America verso l’Europa».

Ribaudo: «Evento straordinario»

In un video diffuso dalla polizia a Bogotà, Salamanca, che appare in compagnia del colonnello Roberto Ribaudo, comandante dell’Ufficio centrale nazionale (Onc) dell’Interpol Italia, ha ringraziato le autorità italiane per il «lavoro di cooperazione». Da parte sua Ribaudo ha condiviso la soddisfazione per l’arresto di Gigliotti, sostenendo che essa «rappresenta il simbolo della buona collaborazione tra i vertici delle nostre polizie, ma anche tra gli agenti e i loro responsabili operativi. Molte grazie alla Colombia  per questo evento straordinario».

Michele Guardì, la Rai apre un’indagine interna per gli insulti omofobi e sessisti

La Rai ha dato mandato per l’apertura di un audit interno sui fatti che riguardano il regista Michele Guardi. La decisione è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre su Italia 1, di un servizio de Le Iene contenente alcuni fuori onda del regista de I fatti vostri, in cui si è lasciato andare a insulti omofobi e sessisti nei confronti dei colleghi.

Gli insulti rivolti anche a Giancarlo Magalli

«Levami sto fro**o di me**a da torno», oppure: «Che ca**o mastica la put**na?», e ancora: «Mi è passata la tr**a dietro?». Sono solo alcuni degli insulti presenti nei fuorionda di Michele Guardì, storico autore dei più importanti programmi di viale Mazzini. E tra le persone prese di mira spunta anche il collega e conduttore Giancarlo Magalli: «Magalli cane! Cane malato! Toglilo di lì», dice il regista nel servizio de Le Iene.

Michele Guardì, la Rai apre un'indagine interna per gli insulti omofobi e sessisti
La squadra del programma Rai “I fatti vostri”, di cui Guardì è autore (Imagoeconomica).

Guardì: «È successo 14 anni fa e nessuno si lamentò»

Immediata la replica di Guardì, che si è difeso dicendo: «Si tratta di una cosa di 14 anni fa e nessuno allora si lamentò di quello che successe. Hanno riso tutti, nessuno si è ribellato. Basta vedere quello che ha detto Magalli, che ha, tra l’altro, fatto presente che sono una persona molto invidiata. In ogni modo nessuno ha denunciato e il reato di insulto comunque si prescrive in cinque anni. È chiaramente una cosa pretestuosa, fatta per darmi fastidio», ha affermato all’Ansa. E a commentare l’accaduto è stato anche lo stesso Magalli: «Dovrei essere l’unico a sentirmi offeso, ma io conosco Michele e so come scherza con i cameramen. All’epoca del fuorionda fecero un compact disc. Certo è esecrabile, certe parole non andrebbero dette mai. Michele lavora da 40 anni in Rai, ha fatto anche quattro programmi insieme e tutti di successo».

Cervinia cambia nome, Santanchè attacca: «Ma siete matti?»

Cervinia cambierà nome e si chiamerà soltanto Le Breuil. La notizia ha generato le proteste di Fratelli d’Italia e ora, al coro di critiche, si è aggiunta anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè. In un post su X, infatti, ha scritto: «Cervinia cambia nome e io non ne capisco il motivo. La nota località sciistica è riconosciuta in Italia e nel mondo come tale e un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine di tutta la Valle D’Aosta. Ripensateci!». E ha esposto il suo pensiero in un video in cui chiede: «Siete matti?».

Santanchè: «Sapete quanto ci vuole a costruire una brand reputation?»

La ministra nel video ha spiegato il proprio punto di vista: «Buongiorno, volevo confrontarmi con voi perché io da qualche giorno veramente non riesco a capire cosa passa per la testa di alcuni. Cervinia, una località sciistica riconosciuta e rinomata della Valle d’Aosta, una delle eccellenze del turismo del nostro Paese: hanno pensato di cambiare nome. Si chiamerà Le Breuil. Ma siete matti? Lo sapete quanto tempo ci vuole a costruire una destination, una brand reputation? E voi fate una cosa del genere? Ma ripensateci!».

Rampelli chiede un intervento del governo

Intanto sulla vicenda si è espresso anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, in quota Fratelli d’Italia. E ha chiesto un intervento del governo: «La decisione del Comune di Cervinia di togliere la denominazione italiana lasciando solo quella francese è una scelta incostituzionale e tradisce uno spirito anti-italiano che evidentemente viene insufflato da quelle parti. Sono certo che il Governo Meloni studierà le modalità per impugnare questa decisione. L’Italia riconosce alle Regioni a Statuto speciale ampia autonomia e notevoli risorse, gli stessi Comuni che si trovano in quello e in altri territori simili godono di una libertà negata ad altri. Ma questo non autorizza nessuno ad agire fuori dal dettato costituzionale». E ancora: «È di solare evidenza che togliere il nome Cervinia è contro ogni tutela della lingua italiana, contro la Repubblica italiana, contro le nostre regole civiche e contro l’interesse economico nazionale. Il bilinguismo non è una scelta ma un dovere».

Cervinia cambia nome, Santanchè attacca «Ma siete matti»
Fabio Rampelli (Imagoeconomica).
Powered by WordPress and MasterTemplate