Una studentessa di 18 anni è stata investita all’uscita del liceo Cavalieri di Verbania. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 25 settembre, mentre la ragazza stava andando a prendere l’autobus che l’avrebbe portata a casa, a Omegna, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
La caduta prima del passaggio del bus
Secondo le prime ricostruzioni, mentre la liceale si trovava nel piazzale di fianco al cimitero di Suna che ospita il capolinea degli autobus, sarebbe caduta e successivamente il mezzo l’avrebbe travolta. Immediati i soccorsi da parte dei sanitari del 118. La 18enne si trova ora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Novara. Sull’accaduto indaga la polizia stradale.
Gli agenti del commissariato della polizia di Anzio hanno sottoposto a fermo due gemelli di 20 anni, italiani di origini bosniache, per il pestaggio di Gabriele Ferrari. La brutale aggressione del 19enne è avvenuta domenica 24 settembre in piazza Cesare Battisti, nella cittadina del litorale laziale. Per i due l’accusa è di tentato omicidio.
Si cerca una terza persona
Fondamentale per la ricostruzione è stata la Fiat Panda noleggiata dai ricercati. Dai filmati di sorveglianza della zona si è visto il numero di targa, dal quale gli agenti sono potuti risalire all’autonoleggio e, successivamente, al ragazzo che ha affittato l’auto. I due gemelli sono stati fermati nella vicina città di Nettuno. La polizia è ora sulle tracce di un diciassettenne marocchino. La giovane vittima è ancora ricoverata nel pronto soccorso dell’ospedale di Anzio: per lui un trauma polmonare e diverse contusioni. Per tutti e tre gli aggressori l’accusa è di tentato omicidio.
Sono state individuate tracce biologiche verosimilmente maschili nel corso delle analisi genetiche su reperti, come indumenti della ragazza, nell’inchiesta milanese per violenza sessuale a carico di Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato, e dell’amico dj Tommaso Gilardoni. L’inchiesta era scattata in seguito alla denuncia di un’ex compagna di liceo di La Russa jr, incontrata nella notte tra il 18 e il 19 maggio in un locale milanese esclusivo.
I profili andranno comparati con il Dna
Le tracce biologiche maschili sono emerse dalle prime analisi, attraverso la cosiddetta campionatura, e ora serviranno altri accertamenti per verificare se sia possibile estrarre da quelle tracce uno o più profili genetici. Profili, poi, da comparare eventualmente con il Dna dei due indagati chiedendo agli stessi di metterlo a disposizione per gli accertamenti. Potrebbe essere anche disposto un prelievo coattivo. La Russa junior si è sempre difeso parlando di rapporti consenzienti. Mentre la 22enne, nella sua denuncia, ha riferito che il 19 maggio si è svegliata a casa La Russa senza ricordare nulla di quanto accaduto e che Apache le aveva detto che lui e l’amico avevano avuto rapporti con lei.
Marianna Puolo, mamma dell’ex ct dell’Italia Roberto Mancini, ospite di Un Giorno da Pecora a Rai Radio1, ha commentato la scelta del figlio di lasciare la Nazionale per allenare l’Arabia Saudita. «La verità non sta mai da una parte sola. Lui non è il tipo che butta per aria tutto e va via, sono successe parecchie cose, non è questione di soldi, lui è un signore, non ne parla e non ne parlo nemmeno io».
«Avevo capito che qualcosa non andava»
Alla domanda se fosse a conoscenza della decisione di Mancini di voler allenare la squadra saudita ha risposto: «Io l’ho saputo dalla televisione ma qualcosa avevo capito che non andava». Marianna Puolo ha aggiunto che «già ai tempi della mancata qualificazione ai Mondiali sembrava che i rigori li avesse sbagliati lui, penso che dovesse lasciare subito dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, perché la colpa l’hanno data tutta a lui». La madre dell’ex ct della Nazionale ha confessato che se giocassero Italia contro Arabia Saudita, sarebbe «combattuta, diciamo che tiferei per un pareggino».
L’attore Lino Banfi ha accettato la sfida di Milly Carlucci: nonno Libero, allenatore nel Pallone, commissario o brigadiere, che ha interpretato pagine esilaranti dello spettacolo italiano, arriva a Ballando con le stelle. Ad annunciarlo la stessa Rai in una nota.
«Avevo paura di farmi giudicare»
A spiegare la decisione è stato lo stesso attore: «Da quando Milly Carlucci ha interpretato il ruolo di mia nipote in Pappa e Ciccia, un film di tanti anni fa i cui protagonisti eravamo io e Paolo Villaggio anche se ci conoscevamo da prima si è instaurato con lei un bel rapporto di amicizia. Mi ha tormentato come un martello pneumatico ogni anno con costanza, dolcezza e grazia, chiedendomi di partecipare alla trasmissione. Io le ho sempre risposto che non volevo perché avevo paura di farmi giudicare. Non sono più giovanissimo, le dicevo, mi muovo poco perché ho fatto teatro. Ho trovato sempre queste scuse. Ho sempre avuto paura. Ultimamente, tutte le vicissitudini che ho vissuto tra cui l’inizio di una bella e, mi auguro, lunga amicizia con il Papa, però mi hanno fatto pensare. Quando i giornalisti mi chiedevano se avessi paura dell’età, ora ho 87 anni, io rispondevo: «No tra tre anni, la paura fa novanta e allora prima arrivo a novant’anni, poi decidiamo se bisogna temere».
Cdm lampo, conclusosi dopo nemmeno un’ora, quello durante il quale è stato approvato il decreto legge con misure in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. Esaminati anche un decreto legislativo con disposizioni sul funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario, mentre tra i temi affrontati c’è stato quello relativo alla regolamentazione degli affitti brevi. Il testo, elaborato dal ministero del Turismo, è pronto, ma resta da decidere se presentarlo sotto forma di disegno di legge o di decreto legge.
Il governo ha varato misure per circa 1,3 miliardi di euro per le famiglie tra cui la proroga e il rafforzamento contro il caro bollette e caro energia per le famiglie, e il sostegno alle famiglie per i trasporti. La social card Dedicata a te viene estesa per acquistare carburante e arriva il rifinanziamento del bonus Trasporto pubblico locale. Previsto invece un contributo straordinario per il quarto trimestre ai titolari del bonus sociale elettrico. Sarà «crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste» per il bonus sociale. L’Arera definirà la misura del contributo ripartendo nei tre mesi l’onere complessivo in base ai consumi atteso. Per il bonus, che sostituisce quello per il riscaldamento previsto nel dl di marzo scorso, è autorizzata una spesa massima pari a 300 milioni per il 2023.
La sanatoria sugli scontrini
Cambia la sanatoria sugli scontrini e salta la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività. Il testo conta solo 8 articoli, rispetto ai 12 della bozza circolata nei giorni scorsi e contiene un nuovo articolo (ancora sottoposto a verifica) per la riforma delle agevolazioni per le imprese ad alto consumo di energia elettrica e uno con disposizioni relative alle spese indifferibili. Le violazioni su scontrini, fatture o ricevute fiscali potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso. I contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023.
Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. Confermati, come già nella prima bozza, gli aiuti sulle bollette: dall’Iva al 5 per cento sul gas alla sterilizzazione degli oneri di sistema, sempre sul gas. Cento milioni saranno destinati al bonus benzina per le fasce deboli. Per quanto riguarda le imprese, gli oneri per il sistema elettrico sono stabiliti nella misura del minor valore fra una percentuale variabile dal 15 all’80 per cento degli oneri per il sostegno delle fonti rinnovabili, e una percentuale fra lo 0,5 e il 3,5 per cento del valore aggiunto lordo dell’impresa. Gli oneri diminuiscono se l’impresa copre almeno il 50 per cento del proprio consumo di energia elettrica da fonti a zero emissioni.
È morto in ospedale a Pesaro, a causa di un infarto, Luigi Minchillo, 68 anni, pugile che ha combattuto tra gli anni 70 e 80, nei pesi leggeri, welter e superwelter. Secondo quanto riferito dalla Fpi Marche, ha accusato un malore in casa nella tarda serata di domenica 24 settembre. La notizia è stata confermata dal Comune di Pesaro che, ha fatto sapere con una nota, «piange il suo guerriero del ring». Il sindaco Matteo Ricci ha commentato la scomparsa dell’atleta: «Uno storico protagonista della boxe italiana e internazionale, che ha portato il nome di Pesaro Città dello Sport sui gradini più alti del Mondo». Minchillo era originario della provincia di Foggia ma pesarese d’adozione.
«Una guida preziosa fuori dal ring»
«Olimpico a Montreal nel 76, campione d’Italia e d’Europa e pesarese adottivo da oltre 50 anni» – ha ricordato il Comune – «Minchillo ha saputo trasmettere la sua passione a tanti giovani che negli anni si sono avvicinati a questa disciplina, trovando in lui una guida preziosa sul ring e fuori. Salutiamo un pezzo importante della storia sportiva della città. In questo momento di dolore ci stringiamo attorno ai famigliari, gli amici e ai tanti ragazzi che hanno incrociato il suo cammino».
«Ha affrontato i pugili più forti dell’epoca»
Scrive la Federazione pugilistica italiana Marche «Nel corso della sua carriera ha affrontato, nelle categorie dei welter, dei superwelter e dei pesi medi, i pugili più forti dell’epoca come Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike McCallum. Nel 1988 aveva appeso i guantoni al chiodo, dopo aver disputato 60 incontri, ottenendo 55 vittorie, di cui 31 per ko. Nato il 17 marzo 1955 a San Paolo di Civitate (Puglia) da circa 50 anni viveva a Pesaro dove aveva fondato la palestra di pugilato Minchillo Boxe». Luigi Minchillo lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina.
Il minuto di silenzio in onore dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, morto a 98 anni venerdì 22 settembre, non è piaciuto ad alcune tifoserie. E così gli ultras hanno interrotto il silenzio con cori, fischi e altre azioni di disturbo che ora pagheranno le società. Il giudice sportivo ha infatti deciso di sanzionare con multe da 5 mila euro cinque club per la mancanza di rispetto dei propri tifosi. A essere multati sono l’Empoli, la Fiorentina, l’Hellas Verona, la Lazio e l’Udinese.
Multe anche a Lecce, Milan e Salernitana
Oltre alle cinque società multate per i fischi durante il minuto di silenzio, ce ne sono altre tre per lancio di oggetti in campo. Al Lecce la multa più salata: 4 mila euro. Poi 1.500 euro ciascuno per Milan e Salernitana. Tra i calciatori, invece, c’è soltanto uno squalificato: il terzino del Genoa Aaron Martin, che ha rimediato il cartellino rosso nella gara contro il Lecce.
Che brutto tempo che fa sulla domenica sera di Rai3. Lo slot che un tempo era di proprietà di Fabio Fazio non riesce a decollare, per lo meno in questo inizio di stagione. I dati auditel del 24 settembre parlano chiaro: Che sarà, il nuovo programma di Serena Bortone, in onda dalle 20 alle 21.20, ha interessato 742 mila persone con uno share del 4,1 per cento. Non ha fatto meglio Il Provinciale – Il Racconto dei Racconti di Federico Quaranta che, dopo un debutto da 4,5 per cento il 17 settembre, è sceso fino al 3,6 per cento (619 mila telespettatori). Decisamente diversi i numeri che registrava Che tempo che fa di Fazio: nella edizione 2022-2023 aveva registrato una media del 7,82 per cento nella fascia tra le 20 e le 20.40, dell’11,95 per cento in quella fino alle 22 (addirittura il 15,42 per cento nella puntata conclusiva del 28 maggio 2023), e del 10,69 per cento nel segmento conclusivo Che tempo che fa – Il tavolo. Insomma l’addio, non proprio amichevole, del conduttore e della sua creatura alla tivù di Stato meloniana, in favore di Nove, si fa sentire sui numeri della terza rete.
Fazio tra stipendi milionari e introiti pubblicitari
Audience che poi si traduce in introiti pubblicitari, ed è qui che sta l’autogol: nonostante Fazio percepisse uno stipendio da circa 2 milioni di euro – da sempre contestato da una certa parte politica, con Matteo Salvini in testa – era ciò che faceva intascare alla Rai che riusciva a tenere in piedi il giocattolo. A fronte di una spesa di 450 mila euro a puntata, chi se ne intende di conti sostiene che gli incassi arrivavano almeno al milione. Insomma una bilancia più che positiva nel confronto costi-benefici. Altro che danno erariale, come qualcuno insinuava: anzi, fu la Corte dei conti, interpellata in un’inchiesta contro il conduttore, a certificare che il bilancio non piangeva: accuse archiviate. Adesso casomai il danno arriverà per la Rai, ma di sicuro non per il portafogli di Fazio, che nella sua nuova avventura alla Warner Bros Discovery Italia, secondo i calcoli de La Verità, andrà a guadagnare 2,5 milioni all’anno. Moltiplicati per i quattro del contratto, fanno 10 milioni di euro. Una cifra quindi in crescita rispetto agli emolumenti di Viale Mazzini.
Che tempo che fa e Il Provinciale, il paragone non regge
«Nelle domeniche di settembre non andava in onda Che tempo che fa di Fabio Fazio. Un prodotto così diverso, con un costo 10 volte inferiore, tutto autoprodotto Rai, senza promozione né anni alle spalle… come si può paragonare?», ha provato a commentare Quaranta in un’intervista a TvBlog.it in risposta a Selvaggia Lucarelli. Che il 18 settembre sul suo profilo Twitter (X) faceva notare il risultato non esaltante de Il Provinciale. Certo, si tratta di due prodotti non sovrapponibili. Il format condotto da Quaranta è slegato dai temi caldi dell’attualità, non è in diretta, non colleziona ospiti internazionali del calibro di Barack Obama, Madonna, Adele, George Clooney, Christine Lagarde, per citare solo alcuni di colpi che Fazio ha messo a segno negli anni.
Ieri sera il programma che ha sostituito Fabio Fazio ha realizzato il 4,5 % di share.
La vera sfida di Fazio è con Report, a partire da ottobre
Di fatto, quindi, per gli appassionati di mercato televisivo, il bello deve ancora arrivare. Perché la vera sfida della domenica sera è attesa a partire dal 15 ottobre: da una parte il ritorno di Che tempo che fa nella sua nuova collocazione nell’universo di Discovery, dall’altra, su Rai3, Report di Sigfrido Ranucci (in onda dall’8 ottobre). Durante la stagione 2022/2023, il programma di inchieste giornalistiche lanciato a fine Anni 90 da Milena Gabanelli andava in onda il lunedì sera con una media dell’8,96 per cento.
Ranucci e il trasloco alla domenica: promozione o dispetto?
Un trasloco dal lunedì alla domenica che Ranucci, non è un mistero, ha fatto fatica a digerire: «Non lo vedo né come una promozione né come un ridimensionamento», commentava a maggio 2023 a Un Giorno da Pecora, in onda su Rai Radio 1, in risposta alle prime indiscrezioni sul tema. «Pensare di spostare Report per danneggiarlo è come il marito che si taglia gli zebedei per fare un dispetto alla moglie. Report non è di Ranucci né di chi amministra oggi ieri o domani la Rai, ma del pubblico che paga il canone». Poi l’affondo: «Bisogna portare rispetto a Report e alla sua storia, se qualcuno vuole strumentalizzare sbaglia, se qualcuno vuole mettere in difficoltà la trasmissione, spostandola in condizioni difficili, sbaglia».
Quindi il rammarico per la rinuncia a Fazio: «Per me è una perdita. Trovo bruttissime, antipatiche e ingiuste tutte le polemiche sui suoi compensi, anche perché leggo di nomi che dovrebbero sbarcare in Rai, di persone che hanno scritto delle cialtronerie sull’azienda, sui suoi dipendenti, su Report e sul sottoscritto». Per poi concludere: «Come dirigente Rai non li vorrei mai vedere nei nostri corridoi. Queste persone poi non è che verrebbero gratis: ecco, vorrei che come entrassero si facesse luce sui loro compensi».
Fazio: «Con la Rai mesi di trattative poi interrotte»
Sulla separazione tra Fabio Fazio e la Rai si è scritto e detto un po’ di tutto. Ad agosto il conduttore ha provato a far chiarezza raccontando come è approdato a Discovery Italia. «Quando hai un contratto d’affitto in scadenza e non ti viene rinnovato, nonostante mesi di trattative che improvvisamente si interrompono, se arriva l’occasione di essere accolti in un’altra casa ospitale si va in quella casa dove ho trovato un ambiente davvero entusiasta», ha spiegato in un incontro durante la rassegna La Terrazza San Casciano dei Bagni (Siena).
Una guerra anche per i profili social del programma
Nel mezzo la contesa sui social del programma che in estate erano scomparsi dal web: «L’azienda sta procedendo a chiudere tutti i profili social di Che tempo che fa in quanto di sua proprietà», spiegava una nota della Rai che ha reso necessaria l’apertura di nuovi account. Account che nel giro di poche settimane hanno superato i 150 mila follower su Facebook e toccato quota 210 mila su Instagram. Più contenuti invece i risultati su Twitter (X) dove il numero di fan supera di poco i 35 mila. Numeri prevedibilmente in aumento con il ritorno effettivo in tivù del programma che vede la riconferma di Luciana Littizzetto, Filippa Lagerback e Nino Frassica. Ma anche la new entry Ornella Vanoni: «Sarà ospite fissa e rivelerà il suo diario segreto, non voglio immaginare. È per il pubblico giovane perché non conta l’età anagrafica, ma la sua imprevedibilità perché lei è davvero capace di tutto», ha raccontato il conduttore a Siena.
L’artista protagonista dello show dell’intervallo (half time) del prossimo Super Bowl ha un nome, è Usher. Lo riferisce un comunicato della NFL, la lega del football. La finalissima del campionato si svolgerà l’11 febbraio del 2024 all’Allegiant Stadium di Las Vegas. «È l’onore di una vita poter finalmente togliere la performance al Super Bowl dalla lista delle cose da fare» – ha dichiarato l’artista – «non vedo l’ora di mostrare al mondo uno show differente da tutti quelli che ho fatto finora».
TUNE IN: @Usher is set to light up the 2024 Super Bowl as the halftime performer!
Usher ha anche annunciato che il suo nuovo album Coming Home, il primo dal 2016, sarà pubblicato proprio la domenica del Super Bowl. Classe 78, Usher è un cantautore, ballerino e attore che ha venduto oltre 80 milioni di dischi nel mondo. Ha vinto otto Grammy, gli Oscar della musica. Tra le sue hit, U Got It Bad, U Don’t Have to Call e Nice & Slow. Chiunque venga invitato a esibirsi allo show dell’intervallo non riceve alcun compenso. La finale del Super Bowl ha infatti una platea di centinaia di milioni di spettatori in quanto viene trasmessa in tutto il mondo.
Stasera 25 settembre 2023 andrà in onda su Rai 3 il programma PresaDirettaalle ore 21.20. Come sempre al timone ci sarà Riccardo Iacona e l’inchiesta al centro di questa puntata sarà chiamata Inflazione, la tassa ingiusta. Come si può intuire, il tema principale sarà dunque quello dell’inflazione, ormai una piaga per centinaia di famiglie italiane. La puntata sarà disponibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.
PresaDiretta, le anticipazioni della puntata di questa sera 25 settembre 2023 su Rai 3
La puntata di questa sera si concentrerà sui dati che sottolineano l’aumento di questo fenomeno negativo per tutti gli italiani. Fare la spesa è diventata un’impresa come mostreranno le telecamere del programma attraverso un viaggio nelle varie abitudini e necessità di una famiglia italiana. Secondo uno studio, le famiglie nel corso del 2023 hanno dovuto spendere almeno mille euro in più per riuscire a fare la spesa. Similmente, PresaDiretta analizzerà l’inflazione inerente ai costi energetici. Un altro studio ha rivelato attraverso alcuni calcoli che gli italiani hanno dovuto lavorare un mese intero all’anno soltanto per poter far fronte alle bollette sempre più care. Per non parlare degli affitti che in alcune città italiane sono diventati insostenibili per i nuclei familiari.
#PresaDiretta dedica la puntata all’#inflazione, alle sue conseguenze e alle strategie per combatterla. Cosa sta facendo il Governo per tenere sotto controllo i prezzi?
Se da una parte tutti questi aspetti stanno erodendo il reddito di migliaia di famiglie italiane, dall’altra parte c’è qualcuno che si sta arricchendo. Chi sono coloro che stanno accumulando ricchezze in questo periodo di profonda crisi globale? Il team di PresaDiretta compirà un viaggio nel mondo degli speculatori per scoprire quella che sembra essere l’altra faccia della medaglia. In particolar modo, sembra che i settori più redditizi in questo periodo, a causa di una tremenda speculazione, siano quelli dei viaggi aerei, del carburante e della produzione alimentare. La trasmissione si interrogherà anche sulle misure che il governo vuole prendere per far fronte a questo periodo di crisi. Quali provvedimenti sono sul tavolo e come possono aiutare gli italiani? Infine, il programma mostrerà come il periodo di crisi e inflazione non sia solo un problema dell’Italia ma di molti altri paesi europei. Non a caso, anche in Francia le famiglie stanno avendo difficoltà, ma nel paese transalpino sono già scattate forti proteste che chiedono l’intervento attivo del governo.
PresaDiretta, gli ospiti della puntata di stasera 25 settembre 2023 su Rai 3
Nel corso della puntata di stasera dedicata all’inflazione, PresaDiretta intervisterà diversi esperti in economica e cercherà di chiarire l’attuale situazione dell’Italia per il pubblico a casa. Inoltre, verrà intervistato anche l’autorevole esperto Joseph Stieglitz, premio Nobel per l’economia.
L’ultima variante del Covid, la BA.2.86 conosciuta come Pirola, è stata isolata per la prima volta in Italia. Ad annunciarlo è stato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, ordinario di microbiologia all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili. Ha dichiarato: «Abbiamo effettuato quello che risulta essere il primo isolamento di BA.2.86 nel nostro Paese». E ha precisato: «Assolutamente non c’è alcuna evidenza che si tratti di una variante più patogena o più aggressiva delle precedenti».
Caruso ha anche sottolineato, però, che «una volta concluso il sequenziamento completo del virus isolato, attualmente in corso sarà sicuramente da valutare se in questo ceppo particolare ci sono mutazioni che possono far pensare a una resistenza alla vaccinazione. Per questo stiamo procedendo con il sequenziamento virale, per valutare l’eventualità che BA.2.86 possa destare qualche preoccupazione in questo senso». La variante Pirola è stata individuata per la prima volta in Israele il 12 agosto e poi in due pazienti in Danimarca, senza alcun contatto né correlazione possibile a livello geografico.
L’allarme dell’Oms a inizio agosto: «Rischio di varianti pericolose»
A inizio agosto, poco prima della scoperta della nuova variante, l’Oms ha lanciato un messaggio chiaro sul «rischio che emerga una variante più pericolosa che potrebbe causare un improvviso aumento dei casi e dei decessi». A dichiararlo è stato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa a Ginevra sulle emergenze sanitarie globali. In quell’occasione ha anche commentato i dati sulla variante Eris, diventata in breve tempo la seconda più diffusa al mondo.
Stasera 25 settembre 2023 andrà in onda il film Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco sul canale Iris alle ore 21.00. Il regista è Steven Soderbergh mentre la sceneggiatura è stata scritta da Ted Griffin. Nel cast ci sono George Clooney, Brad Pitt, Julia Roberts, Matt Damon e Andy Garcia.
Ocean’s Eleven, trama e cast del film in onda stasera 25 settembre 2023 su Iris
La trama racconta la storia di Danny Ocean (George Clooney), un ladro che dopo aver trascorso gli ultimi quattro anni in reclusione è finalmente tornato in libertà. Danny dovrebbe rimanere in libertà vigilata ma decide di violarla per recarsi in California e contattare il suo socio Rusty Ryan (Brad Pitt). Il ladro ha in mente un piano molto interessante: derubare uno dei tre più importanti casinò di Las Vegas e poi sparire con il bottino. Per riuscire in questa impresa, Danny e Rusty decidono di assemblare una squadra di ladri esperti.
I due recluteranno otto membri: Linus Caldwell (Matt Damon), un giovane borseggiatore, Basher Tarr (Don Cheadle), un esperto di esplosivi, Frank Catton (Bernie Mac), un truffatore da anni, Virgil e Turk Malloy (Casey Affleck e Scott Caan) una coppia di meccanici, Livingston Dell (Eddie Jemison), un esperto di informatica, Saul Bloom (Carl Reiner), un anziano truffatore e Yen (Shaobo Qin), un esperto contorsionista. Una volta che il team sarà completo, tutto sarà pronto per derubare il casinò, anche se Danny Ocean dovrà affrontare lo spietato Terry Benedict (Andy Garcia).
Ocean’s Eleven, cinque curiosità sul film
Ocean’s Eleven, accesso esclusivo per la troupe del film
La troupe ha avuto accesso alle aree della sicurezza del Casinò Bellagio di Las Vegas. In questo modo ha potuto realizzare scene realistiche e registrare direttamente dai sistemi di sorveglianza dell’edificio.
Ocean’s Eleven, l’invito di George Clooney a Julia Roberts
George Clooney inviò una copia della sceneggiatura a Julia Roberts per convincerla ad accettare la parte. Allegò anche una banconota da 20 dollari alla sceneggiatura e scrisse: «Ho sentito che ora accetti solo 20 per film». Questa battuta fa riferimento al cachet che percepiva la Roberts agli inizi degli anni 2000 per prendere parte a un film, ovvero 20 milioni.
Ocean’s Eleven, la chimica tra i diversi attori del cast
Il regista Steven Soderbergh voleva che gli attori si frequentassero anche fuori dal set durante le riprese, così che si sviluppasse una buona chimica tra loro. Per questa ragione, solitamente, i membri del cast si riunivano insieme all’attore Carl Reiner per ascoltare le sue storie.
Ocean’s Eleven, gli attori si rilassavano con il gioco d’azzardo
Durante le pause sul set, gli attori giocavano spesso d’azzardo al casinò. Non si hanno dati certi in merito a chi abbia guadagnato di più durante queste pause, ma sembra che George Clooney abbia perso ben 25 mani consecutive a Blackjack.
Ocean’s Eleven, un ruolo pensato per un attore diverso
Inizialmente, la produzione voleva affidare il ruolo di Linus Caldwell, il borseggiatore, a Mark Wahlberg. Tuttavia, quest’ultimo rifiutò per il suo impegno sul set di Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie, del 2001. Per questa ragione, la produzione offrì il ruolo a Matt Damon.
Le condizioni di Sophia Loren, dopo l’intervento al femore di domenica 24 in seguito alla caduta accidentale nel bagno della sua villa a Ginevra con conseguenti fratture a livello dell’anca, sono buone. «Ci siamo anche sentite al telefono e posso dire che aveva una bella voce, mi ha detto ‘hai visto che scherzo ti ho combinato’?», ha detto all’Ansa una fonte vicina alla famiglia, rispondendo da casa dell’attrice alle tante telefonate che arrivano.
«Dovrà fare il suo percorso di riabilitazione ma ha reagito bene», ha aggiunto tranquillizzando sulla salute della leggenda del cinema italiano che il 20 settembre ha compiuto 89 anni. Dopo aver partecipato al 100/o anniversario dell’Arena di Verona a giugno con una emozionante standing ovation ed essere stata ospite d’onore della sfilata all’Arsenale di Venezia One Night Only di Giorgio Armani accompagnata dal figlio regista Edoardo a inizio settembre, Loren avrebbe dovuto tagliare il nastro di un ristorante con il suo nome a Bari.
La presidente della Bce Christine Lagarde, nel rispondere agli eurodeputati della commissione Econ a Bruxelles, ha dichiarato: «Il 30 per cento delle famiglie negli Stati membri hanno mutui a tasso variabile. È dura, lo sappiamo». L’argomento è stato il rialzo dei tassi d’interesse e Lagarde ha lanciato un messaggio, sottolineando che «abbiamo bene in mente quanto dolore infliggono».
La presidente ha poi aggiunto: «Sappiamo anche che il prezzo della benzina alla pompa e i prezzi dell’energia in generale pesano fortemente sulle famiglie a basso reddito. Lo sappiamo, ma sappiamo anche che la nostra missione, il nostro dovere è riportare l’inflazione all’obiettivo in maniera tempestiva. Più rapidamente ci tornerà e più stabili torneranno i prezzi, meno dura sarà andare avanti, sia per coloro che hanno investito sia per coloro che si sono indebitati». E guardando al prossimo futuro ha continuato «stiamo conducendo una revisione completa del quadro operativo per la gestione dei tassi di interesse a breve termine, valutando i costi e i benefici dei regimi alternativi. Il nostro obiettivo è concludere questa revisione entro la primavera del 2024 e, ovviamente, riferiremo a questa commissione sui risultati».
Previsto il calo dell’inflazione al 2,1 per cento nel 2025
Lagarde ha parlato poi delle previsioni della Bce sull’inflazione. Dovrebbe «calare dal 5,6 per cento nel 2023 al 3,2 nel 2024 e al 2,1 nel 2025. Sulla base della nostra ultima valutazione, riteniamo che i nostri tassi ufficiali abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo». E ha concluso: «In ogni caso le nostre decisioni future garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati, basando le nostre decisioni sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria».
A dare la notizia è stato lo stesso presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sui social. La casa al mare, situata nel comune di Belvedere Marittimo (Cs), è stata danneggiata da un incendio. Nel video postato dal governatore, sono visibili le aree dell’abitazione raggiunte dalle fiamme che hanno distrutto un gazebo situato all’esterno. Il fatto è avvenuto fra venerdì 22 e sabato 23 settembre.
«Non ci facciamo intimidire»
«Probabilmente» – ha affermato Occhiuto – «è un incendio di vegetazione, non lo so, anche se è singolare che sia stato appiccato priprio qui. Lì, a pochi metri dalla casa, è tutto quanto verde. Forse è un fatto casuale ma sicuramente è stato appiccato da qualcuno che stupidamente appicca degli incendi in maniera colposa o dolosa». Il governatore della Calabria, impegnato in una campagna contro i roghi che devastano la regione, ha aggiunto: «Io vado avanti, la campagna continua, non è facile contrastare la stupidità di tutti quelli che stanno appiccando nella regione tanti incendi ma andiamo avanti e non ci facciamo intimidire da niente». Occhiuto, nella mattinata di lunedì 25 settembre, ha presentato denuncia ai Carabinieri.
Sin dal suo debutto sul web, ChatGPT ha avuto un impatto incredibile sul mercato. Il chatbot di OpenAI, azienda co-fondata da Elon Musk, è ormai una realtà consolidata nel campo dell’intelligenza artificiale. Sebbene GPT-4 abbia debuttato a marzo 2023, è in cantiere la versione successiva, come testimonia la registrazione del marchio a luglio. Il suo arrivo non è tuttavia previsto prima del 2025, ma secondo AndroidAuthority potrebbe essere preceduta da una versione intermedia GPT-4.5 in grado di gestire, oltre ai testi e alle immagini, anche video e audio. Il suo linguaggio inoltre sarà talmente preciso da non essere distinguibile da quello di un umano. Non sorprende che i continui progressi abbiano spinto la concorrenza a intervenire. Amazon ha infatti annunciato di voler investire fino a 4 miliardi dollari per finanziare la startup Anthropic, diretta concorrente di OpenAI, mentre Meta è pronta a svelare al mondo Gen AI Personas.
Today, we’re announcing that @Amazon will invest up to $4 billion in Anthropic. The agreement is part of a broader collaboration to develop reliable and high-performing foundation models. pic.twitter.com/lPJ03oqr6C
Amazon e Anthropic sifano l’intelligenza artificiale di ChatGPT
Fondata a San Francisco da ex dirigenti italoamericani di OpenAI, Dario e Daniela Amodei, Anthropic vanta un importante background nel campo dell’intelligenza artificiale. Il 12 luglio scorso ha lanciato Claude 2, una versione migliorata del chatbot originale sia nei tempi di risposta sia nel quantitativo di informazioni a disposizione. Per il momento è disponibile, in versione Beta, negli Usa e nel Regno Unito, ma ha fornito già interessanti risposte agli esperti. Come ha sottolineato The Verge, rispetto a ChatGPT appare più sicuro e affidabile. Inoltre è in grado di rivedere le proprie affermazioni in completa autonomia, aggiornandosi in continuazione per migliorare efficienza e attendibilità. Risponde anche a richieste più ampie rispetto al suo rivale di OpenAI, dunque più adatto per analizzare documenti legali molto lunghi.
Il 10 per cento di Anthropic è sotto il controllo di Google, che a inizio 2023 ha investito 100 milioni di dollari nella startup per incentivare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Una partnership che, come ha spiegato Reuters, non risulta a rischio nonostante il nuovo accordo firmato con Amazon che acquisterà una quota di minoranza della società. Sarà solo uno degli ultimi investimenti nell’IA del colosso di Seattle, che all’evento online di presentazione dei nuovi prodotti aveva annunciato una versione più umana di Alexa, l’assistente digitale. Con il comando «Alexa, chattiamo», nei prodotti attesi per ottobre 2023 sarà possibile avviare una conversazione fluida e dinamica e non più fatta di comandi secchi e brevi. Un breve video ha mostrato una donna che chiede i risultati della sua squadra di calcio preferita e, in risposta, ottiene non solo il punteggio ma anche una più dettagliata spiegazione del match.
Meta Connect 2023, a breve l’annuncio del nuovo Gen AI Personas
Se Amazon si prepara a investire in Anthropic, Meta non resterà a guardare. La società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp si prepara a stupire il pubblico con un personale chatbot, che sarà presentato nel corso dell’evento online Meta Connect del 27 e 28 settembre. Mark Zuckerberg infatti mostrerà il suo Gen AI Personas, assistente pensato per attirare l’attenzione soprattutto dei più giovani. Potrà interagire con gli utenti assumendo le sembianze di diversi personaggi, tra cui il celebre robot Bender di Futurama, e utilizzando personalità multiple. Come ha spiegato il Wall Street Journal, obiettivo principe di Meta sarà offrire a influencer e celebrità di tutto il mondo la possibilità di creare un chatbot a propria immagine e somiglianza, che possa interagire in completa autonomia con il pubblico. L’aggiornamento del chatbot sarà accompagnato da novità sul metaverso e l’annuncio di nuove cuffie Quest 3.
«Gli unici segni rinvenuti sulla salma sono quelli tipici dell’impiccamento»
Sul corpo, tra le altre carte, è stato trovato un certificato del 10 settembre che diagnosticava una «sindrome ansiosa depressiva» e prescriveva la necessità di una visita psichiatrica. Il certificato era stato rilasciato dalla Donk-Humanitarian Medicine. L’uomo potrebbe essere un cittadino iraniano, B.K., nato a Teheran nel 1968, a Trieste senza fissa dimora. Dall’ispezione cadaverica non è emerso sul corpo alcun segno di tortura né di violenza, e nemmeno bruciature, lesioni da taglio e traumi. Si tratta invece di «lesioni post mortem, conseguenti ai fisiologici fenomeni putrefattivi che hanno interessato il cadavere». Invece, «gli unici segni rinvenuti sulla salma sono quelli tipici dell’impiccamento». La Procura ha precisato che la benda trovata sugli occhi dell’uomo e che copriva gran parte del volto era una camicia a maniche corte, arrotolata. Un’altra camicia gli bloccava invece le mani lasciandogli comunque un’apertura di circa 30 centimetri. I piedi erano invece bloccati da nastro adesivo. È stato confermato che la morte risalirebbe a 36-48 ore prima del ritrovamento. Non è stata invece disposta l’autopsia ma il magistrato titolare delle indagini, Maddalena Chergia, ha intenzione di disporla.
I vaccini anti Covid della Pfizer, aggiornati alla sottovariante Omicron XBB.1.5, arriveranno in Italia già il 26 settembre e saranno consegnati alle Regioni. Una notizia che riguarda soprattutto le Regioni, che le riceveranno nelle varie sedi indicate e dovranno poi predisporre tutto per far partire la campagna vaccinale già dai primi giorni di ottobre. Il primo lotto sarà da 969.600 dosi, mentre in totale si parla di oltre 9 milioni di dosi Pfizer inviate all’Italia.
E per questo entro fine settembre è probabile che il ministero della Salute emanerà una nuova circolare con tutte le indicazioni ai soggetti vaccinatori. I vaccini saranno gestiti dai medici di famiglia, dai centri vaccinali delle Asl e dalle farmacie. Intanto è previsto l’arrivo quasi in contemporanea dei vaccini antinfluenzali e per questo la campagna si potrebbe aprire già con la doppia vaccinazione. Pfizer provvederà a inviare la seconda tranche di dosi, più consistente della prima, per il 9 ottobre.
Lopalco: «Moderna non sarà distribuito»
A spiegare quanti vaccini saranno disponibili in tutta Italia è stato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento. Intervistato da Adnkronos Salute, ha spiegato che le 9 milioni di dosi «sono legate al contratto europeo con Pfizer. Ma non sono gli unici vaccini che saranno impiegati nella campagna italiana. Non sappiamo ancora quando saranno disponibili ma sono certamente in arrivo circa 3 milioni di dosi di vaccino aggiornato Novavax. Una fornitura che sarà possibile attingendo dal vecchio contratto: mancavano ancora dosi da consegnare, che non erano state distribuite nella scorsa stagione, e quindi si ricorrerà ovviamente a queste per la nuova fornitura». Nulla da fare per «il vaccino a mRna aggiornato, che è già stato approvato in Europa, prodotto da Moderna. Non sappiamo se potrà essere distribuito in Italia perché, al momento, non è in piedi alcun tipo di contratto».
Moriva 18 anni fa alla stessa età di 18 anni, Federico Aldrovandi, ucciso durante un controllo della polizia in un parco a Ferrara. A lui è dedicato il lungo post scritto dal padre Lino su Facebook: «Caro Federico, ogni anno a quest’ora il mio respiro inevitabilmente si affievolisce e i ricordi tristi di un’alba inspiegabilmente assassina, continuano a tormentarmi. Sono trascorsi diciotto anni da quell’assurda domenica mattina, di quel 25 settembre 2005. In pratica, il tempo che tu hai vissuto su questa terra. Sono stati anni molto difficili quelli a seguire, che hanno cambiato la vita a me, a Patrizia e a Stefano. Amaramente dico che forse non siamo più gli stessi. Quel 25 settembre alla nostra famiglia accadde l’irreparabile. E mai a nessuna famiglia dovrebbe accadere».
«Rimarrà per sempre un’uccisione»
«Ai miei occhi di padre, ormai vecchio e stanco, condannato a sopravvivere con un dolore e una pena che non avrà mai fine, chi ti uccise (quattro poliziotti), tra l’altro reintegrato dopo aver scontato la pena (quale pena?) nella stessa polizia, alla luce dei fatti ricostruiti processualmente, per me non sarà mai e poi mai un poliziotto. A volte mi domando, quale terrore e quale orrore possa aver provato Federico quella maledetta mattina, con lui a domandarsi, mentre la sua vita svaniva: ‘sto chiedendo aiuto papà a uomini in divisa simile alla tua e a quella del nonno, di cui parlavate un gran bene, ma non mi stanno ascoltando. La tua Federico fu un’uccisione, senza se e senza ma. E tale rimarrà per sempre», ha concluso Lino Aldrovandi. Per la morte di Federico furono processati quattro poliziotti, il reato fu qualificato come eccesso colposo in omicidio colposo e la pena fu tre anni e sei mesi.