Secondo quanto appreso da Repubblica, il pm titolare dell’inchiesta sulla strage di Ustica Erminio Amelio, l’aggiunto dell’antiterrorismo Michele Prestipino e il procuratore capo Francesco Lo Voi si riuniranno settimana prossima per fare un punto sullo stato dell’indagine. E per valutare l’ipotesi di ascoltare Giuliano Amato, l’ex premier che nei giorni scorsi ha fatto importanti rivelazioni sulla tragedia del 27 giugno 1980 sostenendo che il Dc9 Itavia precipitato in mare sia stato abbattuto da un missile francese.
Secondo una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv, Eris, la variante del Covid che negli ultimi tempi è tra le più diffuse nel mondo, sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni. Lo studio, condotto dall’università di Tokyo, è stato condotto con esperimenti su criceti. Una condizione che potrebbe portare, in alcuni pazienti, a manifestazioni più severe di Covid-19. Occorre specificare che si tratta di un’ipotesi ancora in fase di conferma.
In attesa dei dati definitivi su Eris, i medici riferiscono di sintomi per lo più lievi o comuni del Covid, simili a quelli della precedente sottovariante Omicron. I disturbi colpiscono principalmente le vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. Con l’aumento dei contagi e i dati sulle varianti, è tornata al centtro l’attenzione sull’importanza della vaccinazione con l’Ema che nei giorni scorsi ha dato il primo via libera al vaccino aggiornato a XBB.1.5 di Pfizer e BioNTech
Atteso per ottobre il vaccino
Il vaccino atteso per ottobre, secondo le aziende produttrici, protegge dalle varianti XBB, compresa Eris che discende da XBB.1.9.2., e sarà raccomandato alle persone anziane e con elevata fragilità, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. Da qualche settimana, è stato registrato un aumento di nuovi casi di Covid, anche a causa della dissufsione di Eris. Prima è avvenuto in Estremo Oriente, soprattutto in Corea del Sud, e ora anche in Europa con un più 39 per cento rispetto a un mese fa. In Italia sono più 28,1 per cento i casi positivi, più 47,7 per cento i decessi e più 1,3 per cento il tasso di positività ai tamponi.
Come mai il presidente cinese Xi Jinping non sarà presente al G20 di Nuova Delhi? Potrebbe essere una spia delle turbolenze nella politica interna di Pechino. Per la prima volta infatti, come ha scritto il Nikkei Asia, il leader salterà un vertice delle principali economie sviluppate ed emergenti, al quale ha costantemente attribuito importanza. Il Dragone, questa volta, sarà rappresentato dal premier Li Qiang. I primi sintomi di un disagio, ha riportato la testata giapponese, sembrano essere emersi all’incontro di Beidaihe, l’appuntamento annuale dei leader in carica e in pensione del Partito comunista cinese nella località balneare nella provincia di Hebei, amata da Mao Zedong.
Atmosfera diversa al conclave rispetto ai precedenti 10 anni
I colloqui informali non sono mai stati resi pubblici, ma i dettagli degli eventi a porte chiuse di quest’anno hanno cominciato a emergere: in breve, il conclave ha avuto un’atmosfera significativamente diversa dai precedenti 10 incontri di Beidaihe che si sono susseguiti da quando Xi è diventato segretario generale del partito, a fine 2012. Fonti hanno riferito al Nikkei Asia che nella riunione del 2023 «un gruppo di anziani del partito in pensione ha rimproverato il massimo leader in un modo mai fatto finora».
L’economia cinese rallenta, il settore immobiliare è in difficoltà
Xi ha poi espresso la sua frustrazione ai suoi più stretti collaboratori, secondo le informazioni raccolte. La figura centrale degli anziani era Zeng Qinghong, ex vicepresidente e uno dei più stretti collaboratori del defunto ex presidente Jiang Zemin. Oggi la Cina non è nella forma migliore: la sua economia sta recedendo in modi mai visti da quando sono iniziate le “riforme e l’apertura” alla fine degli Anni 70. Il settore immobiliare è nel caos, simboleggiato dai problemi di Evergrande. Il tasso di disoccupazione è peggiorato a tal punto che quest’estate le autorità cinesi hanno smesso di pubblicare dati.
Zeng Qinghong al fianco di Xi Jinping in una foto del 2008 (Getty).
Epurati due generali dell’esercito e il ministro degli Esteri
L’esercito è in subbuglio dopo l’epurazione di due generali della Rocket Force, i cui licenziamenti sono venuti alla luce a luglio. Il ministro degli Esteri Qin Gang è stato rimosso dall’incarico per ragioni sconosciute, e i sospetti continuano a diffondersi nel ministero. Le turbolenze hanno preoccupato molti degli anziani che gestivano il partito durante l’ascesa economica della Cina.
Il 2023 si candida a passare alla storia come l’anno più caldo che l’umanità abbia mai conosciuto. L’allarme arriva dai dati diffusi mercoledì 6 settembre dall’osservatorio europeo Copernicus che ha registrato temperature record nei tre mesi estivi appena trascorsi. A preoccupare, ha sottolineato ad Afp Samantha Burgess, vice capo del servizio sui cambiamenti climatici (C3S) di Copernicus, «è l’eccesso di calore sulla superficie degli oceani». Con buona pace dei negazionisti climatici, il database Copernicus è nato nel 1940 ma i suoi dati possono essere paragonati a quelli dei millenni passati stabiliti utilizzando gli anelli degli alberi o le carote di ghiaccio e sintetizzati nell’ultimo rapporto del gruppo di esperti climatici delle Nazioni Unite (IPCC). Su questa base, gli scienziati possono affermare che «i tre mesi appena vissuti sono i più caldi da circa 120 mila anni, cioè dall’inizio della storia umana», ha spiegato Burgess.
Scioglimento dei ghiacci in Islanda (Getty Images).
Guterres: «Il collasso climatico è iniziato»
«Il collasso climatico è iniziato», ha dichiarato senza mezzi termini il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres dopo l’annuncio del record mondiale delle temperature estive nell’emisfero boreale. «Gli scienziati da tempo ci mettono in guardia circa le conseguenze della nostra dipendenza dai combustibili fossili», ha aggiunto. «Il nostro clima sta implodendo più velocemente di quanto possiamo gestirlo, con eventi meteorologici estremi che colpiscono ogni angolo del pianeta». I risultati del surriscaldamento del resto sono sotto gli occhi di tutti: ondate di caldo, siccità, inondazioni e incendi stanno colpendo l’Asia, l’Europa e il Nord America durante l’estate, in proporzioni drammatiche e spesso senza precedenti, con un elevato costo in termini di vite umane e danni economici e ambientali.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres (Getty Images).
Nel periodo giugno-agosto la temperatura media globale è stata di di 16,77 °C
Nei mesi di giugno, luglio e agosto 2023, periodo che corrisponde all’estate nell’emisfero settentrionale dove vive la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, si è registrata una temperatura media globale di 16,77 °C. Come ha evidenziato Copernicus, si tratta di 0,66 °C al di sopra della media del periodo 1991-2020, a sua volta già caratterizzato da un forte aumento delle temperature causato dalle attività umane. E ben al di sopra – di circa 2 decimi – del precedente record toccato nel 2019. Non è stato risparmiato neanche l’emisfero australe, dove molti record di calore sono stati battuti nonostante si fosse in pieno inverno. La maglia nera va a luglio, il mese più caldo mai misurato, seguito da agosto. Mentre nei primi otto mesi dell’anno, la temperatura media globale è stata ‘solo’ o,01 gradi in meno rispetto al 2016, annus horribilis per le temperature. Un primato che però potrebbe presto essere battuto dal 2023 viste le previsioni stagionali e il ritorno nel Pacifico di El Niño che porterà i termometri ad alzarsi ulteriormente. Nonostante tre anni consecutivi di La Niña, il fenomeno opposto a El Niño che ha parzialmente mascherato il riscaldamento, gli anni 2015-2022 sono già stati i più caldi mai misurati.
Un’alba a Monterey, California (Getty Images).
Allarme per la temperatura dell’acqua degli oceani
Il surriscaldamento dei mari del mondo, che continuano ad assorbire il 90 per cento del calore in eccesso causato dalle attività umane fin dall’era industriale, gioca un ruolo centrale. Da aprile, la loro temperatura superficiale media è cresciuta senza precedenti. Dal 31 luglio al 31 agosto si è addirittura «superato ogni giorno il precedente record di marzo 2016», nota Copernicus, raggiungendo la soglia simbolica senza precedenti di 21°C, nettamente al di sopra di quelle finora registrate. «Il riscaldamento degli oceani porta al riscaldamento dell’atmosfera e a un aumento dell’umidità, che provoca precipitazioni più intense e un aumento dell’energia a disposizione dei cicloni tropicali», ha commentato Samantha Burgess. Il surriscaldamento inoltre colpisce la biodiversità: l’aumento delle temperature degli oceani riduce i nutrimenti e l’ossigeno. Questo mette a rischio la sopravvivenza di fauna e flora. Lo confermano lo sbiancamento dei coralli, la proliferazione di alghe dannose o il potenziale collasso del cicli riproduttivi. A tre mesi dalla COP28 di Dubai, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, il segnale è chiaro. «Le temperature continueranno a salire finché non chiuderemo il rubinetto delle emissioni» derivanti principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas, ha concluso Burgess.
Il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, ha avvertito con una nota che il clima sta collassando. La dichiarazione dopo che l’osservatorio europeo Copernicus ha reso noto che il 2023 sarà probabilmente l’anno più caldo della storia. «Il nostro pianeta ha appena sopportato una stagione bollente, l’estate più calda mai registrata. Il collasso climatico è iniziato», ha dichiarato Guterres.
Il segretario generale ha inoltre aggiunto: «Il nostro clima sta implodendo più velocemente di quanto siamo in grado di gestire, con eventi meteorologici estremi che colpiscono ogni angolo del pianeta». Guterres ha rimarcato come «gli scienziati hanno da tempo messo in guardia dalle conseguenze della nostra dipendenza dai combustibili fossili», ma agli allarmi della comunità scientifica non sono seguiti interventi efficaci da parte dei governi, soprattutto di quelli dei paesi più ricchi del mondo.
The determination of young people worldwide is responsible for much of the #ClimateAction that we have seen.
Ahead of the Africa Climate Summit in Nairobi, I ask youth everywhere to turn up the volume in calling for change.
È on air da mercoledì 6 settembre 2023 il nuovo spot con protagonisti i due campioni del mondo Francesco Bagnaia e Fabio Cannavaro dedicato alle elevate prestazioni della Fibra TIM, fino a 10 giga al secondo, e all’offerta TimVision Calcio e Sport con Disney+. Per i clienti anche la possibilità di acquistare una Smart TV Samsung 55” del 2023 a un prezzo speciale e a rate con anticipo zero e tasso zero grazie all’offerta di finanziamento TIMFin.
I dettagli dell’offerta
TimVision Calcio e sport è l’offerta di TIM per vedere in streaming il meglio dell’intrattenimento di TimVision e del calcio nazionale e internazionale: la Serie A TIM di DAZN, le 104 partite della UEFA Champions League di Infinity+, insieme a discovery+ Sport. Un unico pacchetto di contenuti che include anche tutto l’intrattenimento di Disney + a 24,99 euro al mese fino al 31 dicembre 2023 e dal 1° gennaio 2024 a 29,99 euro al mese. L’offerta è attivabile fino al 23 settembre nei negozi TIM, chiamando il 187 e su www.tim.it.
Baby Said dei Maneskin la colonna sonora
Lo spot è un nuovo capitolo della campagna TIM La Forza delle Connessioni, che sottolinea l’importanza della connettività che diventa relazione umana e aiuta a condividere le passioni come lo sport. La hit dei Måneskin Baby Saidè la colonna sonora dello spot (da 30” e 20”) che sarà on air sulle principali emittenti nazionali. La campagna televisiva sarà affiancata da una pianificazione digital adv, videostrategy dedicata e materiali BTL nei punti vendita TIM.
Il capo dei servizi segreti esteri russi (Svr) Sergei Naryshkin, ha affermato che i colloqui con la Cia continuano e hanno una natura «rara ma regolare». «Il dialogo professionale, in linea di principio, è utile anche per ridurre la tensione internazionale e ridurre le incomprensioni tra i Paesi», ha aggiunto Naryshkin in un’intervista citata da Interfax. «Tuttavia devo ammettere che i nostri omologhi americani e altri, anche negli incontri faccia a faccia professionali, non riescono a liberarsi dall’uso di cliché ideologici». Naryshkin ha aggiunto di non escludere «che, mano a mano che la Russia realizzerà gli obiettivi dell’operazione militare speciale, la situazione potrebbe cambiare». L’ultima volta che il capo delle spie russe aveva parlato pubblicamente dei contatti tra l’Svr e la Cia era stato lo scorso luglio. Successivamente aveva commentato la conversazione avuta con il capo dell’intelligence Usa William Burns, avvenuta alla fine di giugno. In quell’occasione, secondo Naryshkin, a fare il primo passo era stato proprio il suo omologo americano e il pretesto era stata la tentata ribellione Yevgeny Prigozhin.
Quando Naryshkin accusava Usa ed Europa di aver ceduto al satanismo
Toni decisamente diversi da quelli che il numero uno dell’Svr aveva usato il 25 maggio scorso, al forum sulla sicurezza di Mosca. In quel caso non lesinò attacchi all’Occidente. «Agli anglosassoni si consiglia di occuparsi dei loro conflitti interni. Meglio ancora, di andarsene dal loro amico, il diavolo», disse riferendosi a Regno Unito e Usa. «I nostri Paesi, a differenza dell’Occidente», aggiunse accodandosi alla narrativa della propaganda, «hanno conservato un significativo margine di forza e profondità strategica, un legame con la dimensione spirituale dell’esistenza, tradizioni che negli Stati Uniti e in Europa hanno ceduto da tempo il passo al culto del successo materiale e al vero e proprio satanismo».
«Siamo pronti a costituirci parte civile appena sarà avviato il processo a carico del responsabile». Lo ha dichiarato all’Ansa il sindaco di Villalago (L’Aquila) Fernando Gatta a proposito dell’uccisione dell’orsa Amarena, simbolo dell’Abruzzo e cittadina onoraria del borgo lacustre.
Il sindaco di Villalago: «Costituirci parte civile per noi è un dovere»
«È intenzione di questa amministrazione comunale procedere con la costituzione di parte civile unitamente alla Regione Abruzzo e agli altri enti e associazioni. Per noi è un dovere, dal momento che l’orsa Amarena è stata adottata dalla comunità di Villalago che, negli anni, ha dato prova di accoglienza e integrazione», ha aggiunto il primo cittadino del comune abruzzese. Il 17 luglio 2023 il Consiglio comunale di Villalago aveva deliberato all’unanimità di concedere la cittadinanza onoraria all’orso bruno marsicano Amarena «poiché simbolo dell’unicità del nostro Abruzzo nel mondo, simbolo di biodiversità e manifestazione del creato, simbolo della natura e della possibilità che la medesima possa essere casa comune nei diversi habitat, patrimonio indiscusso dell’umanità e bene collettivo da tutelare».
A denunciare l’aggressione omofoba avvenuta domenica 3 settembre tra le 22.30 e le 23 a Cava Manara, è Davide Podavini, presidente di Coming-Aut, un’associazione per i diritti delle persone Lgbtq+. Le quattro amiche, che si trovavano in centro per la festa del paese, sono state aggredite da un uomo di 47 anni, prima con frasi come «Lesbiche di m. vi ammazzo» e poi con spintoni, sputi e capelli tirati. In tanti si sono limitati a riprendere la scena con i cellulari, mentre è stata una signora che abita nella zona a intervenire, mettendosi tra lui e le ragazzine. L’aggressore ha reagito colpendola con dei pugni e facendola finire sull’asfalto. La donna è stata portata al pronto soccorso per essere medicata.
«Vittime marchiate come lesbiche»
«Solidarietà alle giovanissime vittime dell’aggressione, che sono state marchiate come lesbiche e in quanto tali considerate meritevoli di manifestazioni d’odio, di violenza fisica e verbale. Ancora una volta di fronte allo sguardo indifferente di chi era presente. E un sentimento di gratitudine per Chiara Piccoli, che ha avuto il coraggio di intervenire, a rischio della sua incolumità, per fermare l’attacco. Anche a lei tutta la nostra solidarietà per la violenza subita», ha commentato Podavini.
Il mondo del cinema italiano è in lutto: si è spento a 93 anni nella sua casa romana Giuliano Montaldo, tra i registi più influenti del cinema italiano, attivo fin dai primi Anni 60. Il film-maker aveva 93 anni: secondo quanto riferito dai suoi familiari non si terranno esequie pubbliche.
Giuliano Montaldo: la carriera e l’impegno politico
Nato a Genova il 22 febbraio del 1930, Montaldo si era distinto in gioventù per il suo impegno politico: prima di intraprendere la carriera nel mondo del cinema, da giovanissimo prese parte alla Resistenza Partigiana, entrando a far parte della Gap di Genova. Dopo aver preso parte ad alcuni progetti cinematografici in veste di attore (Achtung! Banditi! del 1952 e Cronache di Poveri amanti del 1954) Montaldo esordì dietro alla macchina da presa con la pellicola Tiro al piccione, nel 1961. La consacrazione arrivò solo qualche anno dopo, con l’uscita nelle sale di film molto celebri come Gli Intoccabili (nel 1969) e Sacco e Vanzetti (1971) con l’attore feticcio Gianmaria Volontè. Tra i suoi lavori anche L’Agnese va a morire (1976) sul tema della Resistenza. Montaldo firmò inoltre per la televisione il colossale Marco Polo (1982). Nel 2007 il David di Donatello alla carriera e quello per Miglior attore non protagonista nel 2018 grazie alla sua interpretazione nel film Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.
Gayle Hunnicutt, attrice americana nota per la sua performance nella serie tivù Dallas, è morta giovedì 31 agosto a Londra. Lo ha riferito, come riportano i media britannici, l’ex marito e giornalista Simon Jenkins. Aveva 80 anni e, nel corso della sua carriera, ha lavorato in oltre 30 film e numerosi show televisivi. La sua immagine resterà però sempre legata alla serie Anni 80, per le cui ultime tre stagioni prestò il volto alla giovane aristocratica inglese Vanessa Beaumont, amante del protagonista J.R. Ewing (Larry Hagman) da cui aveva avuto un figlio. Originaria del Texas, come ha riportato anche il Guardian, sognava di emulare Audrey Hepburn, ammirandone talento e «bellezza di porcellana». Lascia i due figli Nolan ed Edward e cinque nipoti.
Sad news on hearing late yesterday that actress Gayle Hunnicutt died last Thursday 31st August age 80. Gayle starred in many films in the 60s and 70s including Legend of Hell House, Marlowe, Eye of the Cat and on tv in Dallas, The Martian Chronicles and Return of the Saint. RIP pic.twitter.com/8GidZq8oHT
Gayle Hunnicutt, la carriera al cinema e in tivù oltre la serie Dallas
Sebbene abbia legato la sua immagine e celebrità alla serie Anni 80, Gayle Hunnicutt ha recitato in varie produzioni per il grande e il piccolo schermo. Classe 1943, nativa di Fort Worth, debuttò in televisione con un piccolo ruolo nella sitcom Mister Robertsin onda su Nbc. Attirò così l’attenzione di registi e produttori, ottenendo una parte anche in The Beverly Hillbillies, Hey Landlord e Get Smart. Il successo nelle sale cinematografiche arrivò nel 1969, quando interpretò la star Mavis Mald nel film poliziesco L’investigatore Marlowe accanto a James Garner. In carriera vanta però più di 30 produzioni, tra cui I selvaggi, Facce per l’inferno, Freelance, Running Scared e Dopo la vita con Roddy McDowell.
L’attrice Gayle Hunnicutt in una foto del 1980 (Getty Images).
Quanto alla vita privata, nel 1968 sposò la star del cinema David Hemmings, con cui si traferì nel Regno Unito. Già rinomato nello spettacolo internazionale, il marito aveva recitato in Blow-Up di Michelangelo Antonioni. La coppia apparve assieme in Frammenti di paura di Richard C. Sarafian e in E se oggi… fosse già domani? di Kevin Billington. I due divorziarono nel 1975, anno in cui Hemmings ottenne la parte del protagonista in Profondo rosso di Dario Argento. Tre anni dopo, Gayle Hunnicutt sposò il reporter inglese Simon Jenkins, da cui però divorziò nel 2009. Nel corso della sua carriera, ha recitato nel primo episodio della serie Le avventure di Sherlock Holmes con Jeremy Brett, interpretando il ruolo di Irene Adler. La sua ultima apparizione risale invece al 1999 con la serie CI5: The New Professionals.
L’attrice Gayle Hunnicut con l’allora marito David Hemmings (Getty Images).
Una serie di esplosioni ha scosso la capitale ucraina Kyiv, secondo i media locali, nella mattinata di mercoledì 6 settembre. L’allarme antiaereo è scattato in queste ore in tutte le regioni del Paese.
At night Kyiv was attacked with cruise and possibly ballistic missiles, and a man was killed in Odesa region due to the drone attack. An employee of an agrienterprise died in hospital from serious injuries after an almost 3-hour attack in Izmail district of Odesa region.… pic.twitter.com/BJETuc8OX0
— ?????? ???????/Gyunduz Mamedov (@MamedovGyunduz) September 6, 2023
Attacco con missili cruise e balistici
Kyiv è stata attaccata con missili cruise e balistici, secondo quanto affermato dall’amministrazione militare della città in un post su Telegram. La stessa fonte specifica che le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti gli obiettivi nemici che si muovevano verso la capitale ucraina e che finora non sono state registrate vittime o danni rilevanti.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a sorpresa a Kyiv, annuncerà aiuti all’Ucraina per un miliardo di dollari: lo rende noto un funzionario del dipartimento di Stato.
La giunta comunale ha dato il via libera all’emendamento con il testo finale della delibera che istituisce il Regolamento per l’istituzione e la disciplina del contributo di accesso, con o senza vettore, al centro storico del Comune di Venezia e alle altre isole minori della laguna. La delibera sarà inviata alle commissioni competenti e andrà in Consiglio comunale per la sua approvazione il 12 settembre 2023. L’obiettivo è quello di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città. La sperimentazione per il 2024 sarà per circa 30 giornate, che verranno definite dalla giunta con un apposito calendario. In linea generale, si concentrerà sui ponti primaverili e sui week end estivi. Chi dovrà pagare il contributo di accesso? Nello specifico si è stabilito che dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla città, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri.
Chi sarà escluso e chi sarà esentato dal pagamento?
A norma di legge, non dovranno pagare il contributo di accesso:
i residenti nel Comune di Venezia
i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari
gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in laguna o nelle isole minori
i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia
Sono esentati coloro che:
soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti)
i residenti nella Regione Veneto
i bambini fino ai 14 anni di età
chi ha necessità di cure
chi partecipa a competizioni sportive
forze dell’ordine in servizio
il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo di accesso
Secondo uno studio pubblicato su BMJ Mental Health, soffrire di iperattività e deficit di attenzione (ADHD) potrebbe aumentare, come riportato dall’Ansa, il rischio di altri disturbi mentali, dalla depressione, al disturbo da stress post-traumatico, all’anoressia nervosa. A condurre il lavoro di ricerca è stato Dennis Freuer dell’Università di Augsburg in Germania.
A livello mondiale, la prevalenza del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è stimata essere del 5 per cento nei bambini/adolescenti e del 2,5 per cento negli adulti. Per cercare di scoprire il legame di causa ed effetto ad altri problemi di salute mentale, i ricercatori hanno utilizzato un metodo che si chiama randomizzazione mendeliana, una tecnica che utilizza lo studio dei geni, in questo caso quelli noti per essere collegati all’ADHD, per ottenere prove a supporto di un collegamento di causa-effetto, con sette comuni problemi di salute mentale, depressione clinica maggiore; disturbo bipolare; disturbo d’ansia; schizofrenia; disturbo da stress post-traumatico (PTSD); anoressia nervosa; e almeno un tentativo di suicidio.
I risultati dello studio
In base a quanto emerso dalla ricerca, per quanto non vi siano prove di un legame causa-effetto tra l’ADHD e il disturbo bipolare, l’ansia o la schizofrenia, esiste invece questo legame causale con un rischio aumentato di anoressia nervosa (+28 per cento), e prove che l’ADHD causi un aumento del rischio del 9 per cento di depressione. Altro dato rilevato è un’associazione causale diretta sia con il tentativo di suicidio (rischio aumentato del 30 per cento) che con il PTSD (rischio aumentato del 18 per cento). Gli autori del lavoro hanno sottolineato che «i pazienti con ADHD dovrebbero essere monitorati per i disturbi psichiatrici inclusi in questo studio e, se necessario, dovrebbero essere avviate misure preventive».
Quelle poco più di 50 ore di negoziazione a Cordovado (Pordenone) tra i carabinieri e l’uomo asserragliato nella propria abitazione diventeranno un paradigma, un caso di studio sin dalle prossime proposte di aggiornamento professionale ai militari dell’Arma. Nella vicenda spiccano le figure di quattro marescialli, vale a dire i negoziatori che hanno trovato un approccio con l’ingegnere friulano il quale da anni aveva scelto una vita di eremitaggio fatto in casa alla ricerca di se stesso e della sua spiritualità.
84 ore tra appostamenti, operazione, evacuazione e negoziazione
I carabinieri hanno dichiarato: «Mai prima d’ora, in Italia, un negoziato era avvenuto con risposte a senso unico, con video pubblicati su YouTube, modalità che verrà studiata da psicologi e sociologi. I quattro negoziatori – di Pordenone, Udine, Gorizia e del Gis di Livorno – con i loro colleghi sono stati svegli per 84 ore, tra appostamenti preventivi all’operazione, evacuazione, negoziazione e atti successivi all’evento». Con un solo obiettivo – dicono all’Arma: «La salvezza delle vite umane. Fosse anche una sola. Fosse anche quella di chi si è asserragliato in casa e minaccia di uccidersi».
Preoccupante impennata dei tumori negli Under 50 in tutto il mondo. Secondo uno studio internazionale, dal 1990 al 2019 sono aumentati del 79 per cento nelle persone di età compresa fra 14 e 49 anni, portando le diagnosi da 1,82 a 3,26 milioni in 12 mesi. In crescita anche i decessi, che hanno registrato un +27 per cento tanto che, ogni anno, circa 1 milione di persone muore di cancro. Il più letale è quello al seno, seguito da quello a trachea, prostata e polmoni. Sebbene non vi siano ancora certezze, gli esperti suggeriscono che le cause risiedono in eccesso di fumo e alcol, ma anche dieta ricca di carne rossa e sale e una vita sedentaria. Non si esclude l’incidenza anche della pandemia, che con i continui lockdown ha influenzato le abitudini e lo stile di vita della popolazione mondiale.
Il tumore più letale è quello al seno (Imagoeconomica).
Cancro, i dettagli dello studio e i Paesi più colpiti
La ricerca, disponibile sulla rivista BMJ Oncology, è opera dell’Università di Edimburgo e della Zhejiang University School of Medicine di Hangzhou, in Cina. Lo studio ha analizzato i dati provenienti da 204 Paesi nel mondo, relativi a 29 tipi differenti di cancro per stimare le variazioni nel corso di tre decenni. Il tasso più alto riguarda il tumore al seno, con 13,7 casi e 3,5 morti associati su 100 mila abitanti. In crescita anche i numeri relativi alla trachea e al pancreas, con aumenti annuali pari al 2,28 e al 2,23 per cento. Opposta la situazione per il cancro al fegato, diminuito del 2,88 per cento ogni 12 mesi. Quanto ai Paesi più colpiti, gli esperti hanno registrato un incremento dei tumori molto marcato in Nord America, Europa occidentale e Oceania. Per i decessi, invece, i numeri più alti riguardano l’Europa orientale e l’Asia centrale.
Sulla base della curva di crescita, gli scienziati hanno stimato ulteriori aumenti nei prossimi anni. Si ritiene che in tutto il mondo i casi e i decessi correlati al cancro possano crescere rispettivamente del 30 e del 20 per cento entro il 2030, soprattutto per gli individui di 40 anni. La situazione non è rosea nemmeno in Italia. «Un cittadino su tre rischia di ammalarsi nel corso della sua vita», avevano spiegato gli esperti al congresso dell’American Society of Clinical Oncology dello scorso giugno. «Nel 2022 si sono registrati 400 mila casi e il numero è in aumento». In controtendenza invece il dato sui decessi. Fra il 2011 e il 2019, la penisola infatti ha registrato una diminuzione della mortalità del 15 per cento negli uomini e dell’8 per cento nelle donne, meglio rispetto alla media europea.
Dalla dieta all’eccesso di fumo e alcol, le probabili cause
«Abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per affermare con certezza le ragioni di questo aumento», ha detto al Guardian la dottoressa Claire Knight del Cancer Research Uk. «Non è ancora chiaro cosa stia guidando la tendenza, ma invitiamo comunque alla cautela». In attesa di dati concreti, gli esperti hanno però indicato diverse possibili ragioni alle spalle del fenomeno. I maggiori fattori di rischio sono il consumo esagerato di alcolici e di tabacco, affiancato a una dieta poco equilibrata. Mangiare troppa carne rossa o assumere cibi salati, diminuendo frutta, verdura e latte, infatti, danneggia l’organismo e può provocare l’insorgenza di tumori. In secondo luogo, incidono anche una vita eccessivamente sedentaria e la scarsa attività motoria, oltre agli eccessi di zucchero nel sangue. «Ci sono molti modi per intervenire», ha concluso Knight. «Non fumare, mangiare sano e fare esercizio fisico costante».
Il primo momento di confronto sulla manovra è atteso nel corso della giornata di mercoleì 6 settembre, quando i capigruppo di maggioranza si troveranno riuniti intorno allo stesso tavolo a Palazzo Chigi. Una verifica per fare il punto sulle richieste che ciascun partito, riporta l’Ansa, vorrebbe vedere inserite nella legge di bilancio. Sulla manovra e i rapporti all’interno del governo «ho letto ricostruzioni fantasiose. Saremo unanimi, concordi, seri e concreti. Abbiamo davanti 4 anni abbondanti e porteremo avanti gli impegni presi. L’obiettivo comune è mettere i soldi che ci sono, pochi o tanti lo vedremo, per l’aumento di stipendi e pensioni», ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a Rtl 102.5.
Salvini ha inoltre rimarcato «la conferma del taglio del cuneo fiscale in totale sintonia con Giorgia e tutta la maggioranza: non ci sarà alcuna sbavatura». In riferimento alla strage di Brandizzo, ha affermato: «Quello che posso garantire è che chi ha sbagliato pagherà» definendo «al di fuori di ogni regola, di ogni logica, di ogni buon senso» quanto emerso e quanto ancora sta emergendo dalla tragedia in cui hanno perso la vita cinque operai. «Non si lavora sui binari se ci sono dei treni in movimento. Non c’è nessuna consuetudine di andare a morire sui binari, ci sono leggi ferree, protocolli. La morte di queste cinque persone non può restare impunita. La sicurezza deve essere la priorità».
«Il 14enne armato è capace di intendere e volere»
«Conto che in Consiglio dei ministri domani ci sia un un provvedimento a proposito di baby gang e delinquenza minorile, che aumenta i controlli e le sanzioni. Abbassare l’età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne», ha proseguito il vicepremier durante la diretta radio, aggiungendo che il provvedimento «era già pronto da tempo perché i decreti non si fanno in un quarto d’ora», specifidando che l’operazione a Caivano non è stata «uno show».
Ha ufficialmente preso il via martedì 5 settembre su Rete 4È sempre Cartabianca, la nuova trasmissione di Bianca Berlinguer che ha visto la conduttrice sbarcare in Mediaset dopo 30 anni di onorata carriera in Rai. In occasione del primo episodio del format, Berlinguer ha fin da subito avuto occasione di raccontare le motivazioni che l’hanno spinta a passare alla concorrenza, accettando l’offerta dell’ad Pier Silvio Berlusconi.
«La Rai resterà sempre nel mio cuore»
Accolta per la prima volta negli studi di Rete 4, da questo momento in poi la sua nuova casa, Bianca Berlinguer si è rivolta al pubblico a casa per spiegare cosa l’ha spinta a questo cambio di rotta professionale: «Forse più di qualcuno si stupirà di trovarmi su questo canale e non vi nascondo che ne sono anch’io un po’ sorpresa. Ma è stata Mediaset a garantire le condizioni migliori per poter continuare quello che in questi anni abbiamo realizzato su Rai 3». La giornalista ha poi proseguito ringraziando l’emittente pubblica, aggiungendo: «Resterà per sempre, davvero per sempre, nel mio cuore con tutte le persone a cui ho voluto bene e che hanno dimostrato ancora oggi di volermene tantissimo. Ma con Mediaset abbiamo pensato di cominciare una nuova avventura».
Le speranze e le promesse per il futuro del programma: «Ci auguriamo di non deludervi»
Nella puntata pilota di questa prima stagione di È sempre Cartabianca, Berlinguer si è anche impegnata nei confronti dei suoi fedeli spettatori, promettendo la qualità che è sempre stata in grado di garantire anche quando andava in onda su Rai 3. «Tutto cambia e anche noi abbiamo avvertito il desiderio di fare una nuova esperienza ma vi garantisco che siamo sempre noi, con le nostre idee, con le nostre passioni e con la nostra curiosità. Ci auguriamo di non deludere chi ci ha seguito finora ma ci auguriamo anche di conquistare tanto nuovo pubblico che da sempre è affezionato a Rete 4», ha precisato la conduttrice. Anticipando anche quello a cui il pubblico assisterà da qui alle prossime settimane: «Qui a È sempre Cartabianca incontrerete tanti amici vecchi e nuovi, a partire da Mauro Corona, ormai diventato il compagno inseparabile di questo mio viaggio televisivo».
Sole e caldo al Nord, violente piogge e brutto tempo al Sud. Sono queste in estrema sintesi le previsioni del tempo per la giornata di mercoledì 6 settembre 2023 secondo Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it. L’anticiclone africano, infatti, continua a dominare su gran parte dell’Italia, mentre sul mar Ionio meridionale si sta formando un ciclone sempre più profondo che tra giovedì 7 e venerdì 8 potrebbe diventare un uragano mediterraneo (cioè con un diametro al massimo di 100 km rispetto alla media di 500). La traiettoria è prevista a Sud-Est dell’Italia.
Aumentano le temperature al Centro-Nord, al Sud arrivano i rovesci
Le previsioni indicano un nuovo rialzo sensibile delle temperature al Centro-Nord, settore che vivrà una lunga fase estiva, calda e soleggiata almeno fino a metà mese. Al Sud arriva qualche rovescio intenso, venti forti e locali mareggiate. Da giovedì a venerdì mattina è prevista un’ulteriore intensificazione dei fenomeni tra Calabria ionica e Sicilia orientale. Poi bisognerà attendere l’evoluzione del ciclone, la cui traiettoria, viste le caratteristiche di uragano mediterraneo, non è mai certa.
Le previsioni in dettaglio
Mercoledì 6. Al Nord: bel tempo prevalente, tutto sole. Al Centro: cielo sereno o poco nuvoloso ovunque. Al Sud: forti temporali su Sicilia e Calabria.
Giovedì 7. Al Nord: bel tempo. Al Centro: bel tempo. Al Sud: piogge e temporali specie sui settori ionici siciliani e calabresi, poi anche in Basilicata e localmente su Puglia e rilievi campani.
Venerdì 8. Al Nord: bel tempo. Al Centro: bel tempo. Al Sud: piogge e temporali residui.
Nelle prime ore di mercoledì 6 settembre, in provincia di Palermo, i carabinieri della compagnia di Monreale hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal gip, che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, tre uomini e una donna. A vario titolo, sono indagate per violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni.
La donna avrebbe coperto i familiari
Gli abusi, ai danni delle due sorelline si sarebbero consumati dal 2011 al 2023. Alla donna viene inoltre contestato di essere stata a conoscenza dei fatti e di aver tollerato ciò che succedeva. Dalle prime informazioni non è ancora chiaro il grado di parentela che gli indagati hanno con le vittime, anche se si parla di stretti congiunti. Nella nota del comando provinciale si legge che «il provvedimento è frutto di un’articolata attività investigativa diretta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo e condotta dalla sezione operativa della compagnia di Monreale, che avrebbe consentito di raccogliere un grave quadro indiziario a carico degli indagati».