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Russia, il capo dei Servizi esteri conferma colloqui «rari ma regolari con la Cia»
Il capo dei servizi segreti esteri russi (Svr) Sergei Naryshkin, ha affermato che i colloqui con la Cia continuano e hanno una natura «rara ma regolare». «Il dialogo professionale, in linea di principio, è utile anche per ridurre la tensione internazionale e ridurre le incomprensioni tra i Paesi», ha aggiunto Naryshkin in un’intervista citata da Interfax. «Tuttavia devo ammettere che i nostri omologhi americani e altri, anche negli incontri faccia a faccia professionali, non riescono a liberarsi dall’uso di cliché ideologici». Naryshkin ha aggiunto di non escludere «che, mano a mano che la Russia realizzerà gli obiettivi dell’operazione militare speciale, la situazione potrebbe cambiare». L’ultima volta che il capo delle spie russe aveva parlato pubblicamente dei contatti tra l’Svr e la Cia era stato lo scorso luglio. Successivamente aveva commentato la conversazione avuta con il capo dell’intelligence Usa William Burns, avvenuta alla fine di giugno. In quell’occasione, secondo Naryshkin, a fare il primo passo era stato proprio il suo omologo americano e il pretesto era stata la tentata ribellione Yevgeny Prigozhin.
Quando Naryshkin accusava Usa ed Europa di aver ceduto al satanismo
Toni decisamente diversi da quelli che il numero uno dell’Svr aveva usato il 25 maggio scorso, al forum sulla sicurezza di Mosca. In quel caso non lesinò attacchi all’Occidente. «Agli anglosassoni si consiglia di occuparsi dei loro conflitti interni. Meglio ancora, di andarsene dal loro amico, il diavolo», disse riferendosi a Regno Unito e Usa. «I nostri Paesi, a differenza dell’Occidente», aggiunse accodandosi alla narrativa della propaganda, «hanno conservato un significativo margine di forza e profondità strategica, un legame con la dimensione spirituale dell’esistenza, tradizioni che negli Stati Uniti e in Europa hanno ceduto da tempo il passo al culto del successo materiale e al vero e proprio satanismo».