Daily Archives: 4 Luglio 2023

Anticipo Naspi 2023: come funziona e chi può fare domanda

La Naspi, nuova assicurazione sociale per l’impiego, rappresenta una forma di indennità che viene corrisposta mensilmente a chi ha perso il lavoro e ne fa richiesta. Anche nel 2023 i cittadini hanno la possibilità di richiederne l’anticipo, ovvero l’erogazione in un’unica soluzione di tutte le mensilità che non sono state ricevute dal beneficiario (Dlgs n. 22 del 2015, articolo 8).

Anticipo Naspi 2023: come funziona

Iniziamo subito col dire che, per come è strutturato, l’anticipo della Naspi deve essere inteso come una forma di incentivo all’autoimprenditorialità. Il suo scopo, infatti, è quello di consentire al beneficiario di poter avviare un’attività imprenditoriale autonoma potendo contare sulla liquidazione anticipata in un’unica soluzione della propria indennità di disoccupazione. Affinché la misura si concretizzi, è necessario presentare apposita domanda entro e non oltre 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. Il destinatario di questa richiesta è l’Inps, con la domanda che può essere presentata attraverso l’apposita sezione del sito istituzionale oppure tramite il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (a pagamento da rete mobile) o gli enti di patronato e intermediari dell’istituto. In fase di richiesta è di fondamentale importanza allegare tutta la documentazione necessaria a dimostrare l’avvio di una delle attività previste.

Anticipo Naspi 2023: chi può fare domanda

In base ai discorsi fin qui affrontati, è possibile dire che l’anticipo della Naspi 2023 è riservato ai percettori dell’indennità di disoccupazione che sono intenzionati ad avviare un’attività lavorativa autonoma, ma anche:

  • avviare un’impresa individuale;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato diritto all’indennità di disoccupazione.

GialappaShow tra risate e ascolti: le certezze sono Jean Claude e Madreh

A Pechino Express, immersi nella natura selvaggia. In un’ipotetica puntata crossover con Bridgerton. In uno studio discografico nei panni di Shakira e varie popstar. Jean Claude e sua madre – anzi: Madreh, da scrivere e leggere rigorosamente con aspirazione finale – sono le star del GialappaShow, il riuscito programma della Gialappa’s Band. In attesa dell’ultima puntata della stagione, in onda domenica 9 luglio alle 21.30 su Tv8, è il caso di ricordare la carriera dei due comici che ogni settimana fanno ridere con la loro rubrica Sensualità a corte. Il baronetto omosessuale, sempre alla ricerca di un nuovo partner, è Marcello Cesena. Sua madre, tirannica e vanitosa aristocratica settecentesca, è invece Simona Garbarino. Nato nel 2005 come sketch di Mai dire Lunedì, ha fatto capolino in Quelli che il calcio e Honolulu rispettivamente su Rai2 e Italia 1, prima di approdare su Tv8.

Sensualità a corte, carriera e vita privata di Marcello Cesena e Simona Garbarino

Nel duo di comici, il più celebre è senza dubbio Marcello Cesena, tra l’altro ideatore dello sketch Sensualità a corte. Classe 1956, genovese, ha lavorato per teatro e cinema, debuttando sul grande schermo con Una gita scolastica di Pupi Avati nell’83. Pur avendo diretto Aldo, Giovanni e Giacomo nel film Cosmo sul comò, il suo nome è legato soprattutto alla televisione. Da quando, nel 1991, creò per il programma Avanzi di Rai3 i Broncoviz, dove comparve assieme a Maurizio Crozza, Mauro Pirovano, Carla Signoris e Ugo Dighero. Con parodie dei principali spot televisivi dell’epoca, hanno conquistato il pubblico tanto da ideare nel 1996 Hollywood Party, sempre su Rai3. Tra i personaggi più noti la soprano Irina Skassalkatsaja, il critico cinematografico Steve Imparato e il direttore d’orchestra Empire State McNamara.

Nel 2004, Cesena propose alla Gialappa’s il baronetto Jean Claude, per cui dovette anche combattere. «Non piacque subito, ma li convinsi a farmelo fare per due puntate», ha detto in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. Il resto è ormai storia, dato che il giovincello di Sensualità a corte è sullo schermo da quasi 20 anni. Sempre in contrasto con Madreh, personaggio dietro cui si nasconde la comica Simona Garbarino. Anch’ella genovese, oltre che attrice teatrale è pedagogista con esperienze nel settore socio-educativo e poetessa, anche se dice di aver iniziato «timidamente a scrivere». Pur interpretando un ruolo genitoriale, nella vita privata non ha figli, se non quelli acquisiti nel pubblico. «Li ho ereditati sul lavoro», ha scherzato anche lei a Tv Sorrisi e Canzoni. Cesena invece ha sposato nel 2020 a Roma il suo storico compagno, Alessandro Iovine.

GialappaShow, i protagonisti del programma comico di Tv8

Il duo di Sensualità a corte è però solo uno dei boost che hanno spinto GialappaShow verso il successo. Con uno share medio del 5 per cento, forte di una premiere da oltre 900 mila spettatori, il debutto su Tv8 della Gialappa’s Band, orfana di Carlo Taranto, ha fatto incetta di ascolti. Fondamentale anche la presenza del Mago Forest, conduttore d’eccezione del programma, e di comici del calibro di Ubaldo Pantani, Antonio Ornano e Brenda Lodigiani. In ogni puntata hanno fatto capolino showgirl e presentatrici televisive, tra cui Federica Nargi, Paola Di Benedetto e Giulia Salemi.

Marcello Cesena e Simona Garbarino sono Jean Claude e Madreh in Sensualità a corte. Carriera e vita privata dei due comici del GialappaShow.
Marcello Cesena e Simona Garbarino negli sketch (Twitter).

Bonus 100 e lode maturità 2023: come funziona e a chi spetta

Così come avviene già dal 2007, anche a conclusione dell’esame di maturità 2023 verranno assegnati dei bonus a tutti gli studenti più meritevoli, ovvero coloro che hanno conseguito il diploma con la votazione di 100/100 e lode.

Cos’è il bonus 100 e lode maturità 2023

Il bonus 100 e lode maturità 2023 si sostanzia in un compenso economico del valore variabile che viene destinato agli studenti che, alla fine degli esami di Stato, avranno conseguito il massimo dei voti. A sostegno della misura, che ha lo scopo principale di incentivare lo studio e promuovere le eccellenze, sono stati destinati dal governo 5 milioni di euro che verranno ripartiti tra tutti coloro che ne hanno diritto. Se ne deduce che l’importo del bonus non è definibile in anticipo, anche se secondo le stime nel 2023 dovrebbe corrispondere a circa 80 euro. Quanto ai beneficiari, si ricorda ancora una volta che si tratta di coloro che sono riusciti ad ottenere la lode all’esame di maturità e, dunque, a quei soggetti premiati dalla commissione esaminatrice per particolari meriti dimostrati in sede di esame. Si sottolinea inoltre che per l’anno scolastico 2022/2023 il bonus potrà essere beneficiato solo dagli studenti che hanno conseguito il traguardo previsto dalla misura senza l’aggiunta dei cinque punti bonus.

Come funziona

Nel momento in cui uno studente ottiene il punteggio di 100/100 e lode all’esame di maturità 2023, questo viene inserito nell’albo nazionale delle eccellenze. In seguito il premio verrà erogato direttamente allo studente dal dirigente scolastico che, a sua volta, riceverà le risorse finanziarie dal ministero dell’Istruzione. I maturati aventi diritto, dunque, dovranno richiedere il bonus 100 e lode 2023 direttamente alla propria scuola. La richiesta, in realtà, più che all’ottenimento delle risorse economiche, serve come elemento di consenso all’inserimento del proprio nome dell’albo nazionale delle eccellenze.

Fondazione TIM al fianco dell’Emilia-Romagna: donazione per la scuola Pirazzini di Faenza

Fondazione TIM interviene in soccorso all’Emilia-Romagna e delibera una donazione in favore del Comune di Faenza da destinare al ripristino della scuola primaria Pirazzini che ha subito notevoli danni a causa della recente alluvione. In particolare, la fondazione presieduta da Salvatore Rossi e guidata dal direttore generale Giorgia Floriani offrirà un supporto finanziario pari a 300 mila euro per il rifacimento dei locali al piano terra della scuola (cucina, palestra, laboratorio ceramico, laboratorio attività integrative e alcune aule).

Il sindaco di Faenza: «La ripartenza deve nascere da un lavoro di squadra»

Queste le dichiarazioni di Massimo Isola, sindaco di Faenza: «Un grazie di cuore alla Fondazione TIM per questo generoso contributo. Anche questa importantissima realtà, come altri soggetti privati e produttivi italiani, ha sentito la necessità di darci una mano nel percorso di rigenerazione della nostra città dopo le terribili alluvioni che hanno sconvolto Faenza nel mese di maggio. In particolare, abbiamo deciso di destinare il generoso contributo della Fondazione TIM alla scuola elementare Pirazzini per ripristinare l’intero piano terra che ospita aule studio, i laboratori delle attività, la zona cucina, la mensa e il cortile tanto prezioso per i momenti ludici di bambine e i bambini che frequentano questo polo didattico. La ripartenza deve nascere da un lavoro di squadra tra gli enti pubblici, l’associazionismo e il mondo delle aziende private per lavorare insieme così da poter rimettere in piedi un territorio così vivo e carico di energia come è la Romagna».

Salvatore Rossi, presidente della Fondazione TIM: «La scuola deve ricominciare a vivere»

Gli ha fatto eco il presidente della Fondazione TIM Salvatore Rossi: «Vogliamo testimoniare concretamente la nostra vicinanza al territorio colpito da questa calamità e abbiamo quindi deciso un intervento a favore della scuola Pirazzini, perché lo riteniamo esemplare dei valori che la nostra Fondazione promuove: solidarietà, sviluppo culturale e civile. Il nostro desiderio è che questo luogo di prima formazione dei bambini possa presto ricominciare a vivere».

Gemonio, Giusy Caliandro travolta da un’auto: c’è un ricercato per omicidio volontario

A Gemonia, piccolo centro al nord-ovest di Varese, la comunità è ancora sconvolta per la morte di Giuseppina Caliandro. La donna, conosciuta come Giusy, aveva 41 anni e sabato 1 luglio è stata travolta da un’auto su cui viaggiava fino a pochi istanti prima. Secondo quanto raccontato dai testimoni, la vittima sarebbe scesa in via Garibaldi dalla vettura, litigando animatamente con l’uomo alla guida. Non appena chiusa la portiera, però, quest’ultimo avrebbe accelerato improvvisamente, investendola e scappando via. Nella fuga, l’auto ha speronato anche un’altra macchina proveniente in senso opposto. Adesso la procura procede per omicidio volontario.

Giusy Caliandro è stata uccisa volontariamente, travolta da un'auto: lo dice la procura di Varese che ora dà la caccia al killer
Giusy Caliandro, 41 anni, è stata travolta da un’auto da cui era scesa poco prima (Facebook).

La procura di Varese: «Ricerche anche in campo internazionale»

A distanza di tre giorni, il 4 luglio, il procuratore della Repubblica di Varese, Massimo Politi, ha rotto il muro di silenzio intorno ai fatti di Gemonio. Dalla procura fanno sapere che si procede per omicidio volontario nei confronti di una «persona identificata e già ricercata dalle forze dell’ordine anche in campo internazionale». Intanto i carabinieri di Luino e del reparto investigativo di Varese avevano già lanciato domenica 2 luglio un appello alla cittadinanza. Veniva chiesto a «chiunque ritenga di avere informazioni utili sulla dinamica degli eventi del 1° luglio» di contattare i carabinieri del luogo o il nucleo investigativo dell’Arma varesina.

L’autopsia di Giusy Caliandro sarà effettuata dopo il 9 luglio

La comunità si stringe intorno alla famiglia della donna. Sconvolti anche i cittadini di Tradate, a 30 chilometri da Genomio, dove risiede la famiglia della 41enne e dove lei stessa ha lavorato per anni in alcuni locali. L’autopsia sul corpo di Giusy Caliandro sarà effettuata, come spiega la nota della procura di Varese, soltanto la prossima settimana, dopo il 9 luglio, «per motivi tecnici comunicati ai familiari». Sui social e sui quotidiani locali, gli amici della vittima hanno lanciato un messaggio con cui chiedono giustizia: «Tutti ci chiediamo come sia stato possibile un gesto così atroce, come hanno potuto fare questo a lei!? Siamo ancora tutti increduli e tutti vogliamo che sia fatta giustizia per la nostra amica».

Giusy Caliandro è stata uccisa volontariamente, travolta da un'auto: lo dice la procura di Varese che ora dà la caccia al killer
Giusy Caliandro in una foto sui social (Facebook).

Afghanistan, i talebani chiudono parrucchieri e saloni di bellezza per donne

Le libertà delle donne si sono costantemente ridotte da quando i talebani hanno ripreso il potere in Afghanistan nel 2021. Adesso un altro provvedimento: i fondamentalisti islamici hanno ordinato la chiusura di tutti i parrucchieri e i saloni di bellezza per donne. Un portavoce del governo ha detto che i negozianti, informati della misura il 2 luglio, hanno un mese di tempo per adempiere all’ordine.

Afghanistan, i talebani chiudono parrucchieri e saloni di bellezza per donne. I negozianti hanno un mese di tempo per adempiere all’ordine.
Un salone di bellezza di Mazar-i-Sharif, in Afghanistan (Getty Images).

In molti casi le vetrine erano già state oscurate

La chiusura dei saloni di bellezza aveva fatto parte di una vasta gamma di misure imposte dai talebani quando erano stati al potere tra il 1996 e il 2001. I negozi erano stati poi riaperti negli anni successivi all’invasione dell’Afghanistan guidata dagli Stati Uniti nel 2001. Dopo la presa del potere completata nell’agosto del 2021, i talebani avevano concesso a parrucchieri e saloni di bellezza di rimanere aperti, ma in molti casi le vetrine erano state oscurate e le foto di donne che erano esposte all’esterno erano state verniciate per nasconderne i volti. Il governo talebano non ha motivato la decisione, né spiegato quali saranno le alternative disponibili per le donne una volta chiusi i saloni.

Afghanistan, i talebani chiudono parrucchieri e saloni di bellezza per donne. I negozianti hanno un mese di tempo per adempiere all’ordine.
Una donna in burqa in una via di Kabul (Getty Images).

Le afghane sono state private dei diritti più basilari

Reagendo alla nuova chiusura, una donna afghana ha detto alla Bbc: «I talebani stanno togliendo i diritti umani più basilari alle donne afghane. Con questa decisione, ora stanno addirittura privando le donne della possibilità di servire altre donne». Da quando sono tornati al potere, i talebani hanno ordinato la chiusura delle scuole secondarie femminili e vietato alle ragazze di frequentare l’università, così come palestre, parchi e giardini pubblici. Le afghane, inoltre, non possono nemmeno lavorare per le Nazioni Unite. Le donne, poi, non possono guidare, devono essere accompagnate da un parente maschio in caso debbano percorrere distanze superiori ai 70 chilometri e, nei luoghi pubblici, sono obbligate a indossare il burqa.

L’Aquila, trovano morto il padre e lo nascondono per intascare la pensione

Era stato trovato morto in un sacco a pelo la scorsa estate a Castrovalva. Ora quel cadavere ha un nome. Si tratta di Bruno Delnegro, 81enne di Trani identificato oggi, a distanza di quasi un anno da quando ne è stato ritrovato il corpo a Castrovalva, una frazione del Comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia di L’Aquila. La svolta nelle indagini ha permesso ai carabinieri del nucleo investigativo del capoluogo abruzzese di scoprire anche il movente e gli autori del gesto. Si tratta dei tre figli dell’anziano e della compagna di uno di loro, adesso tutti iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat.

A L'Aquila identificato un cadavere ritrovato la scorsa estate: appartiene a un 81enne, nascosto dai figli per intascare la pensione
Carabinieri (Imagoeconomica).

L’obiettivo era incassare la pensione

Durante la scorsa estate, secondo la ricostruzione, uno dei figli di Delnegro ha trovato l’anziano morto nel proprio letto. Ed è stato allora che lui e la compagna avrebbero deciso di disfarsi del cadavere, nascondendolo nudo in un sacco a pelo, per poi abbandonarlo a 350 chilometri da Trani, a Castrovalva. Tutto questo con un solo obiettivo: incassare la pensione del padre, dal valore di circa 3 mila euro al mese. A dar loro manforte anche altri due dei figli, che hanno tenuto nascosto l’affare. Nel corso dei mesi la somma sottratta indebitamente all’Inps è di circa 60 mila euro.

Delnegro identificato grazie a una protesi

I quattro autori del gesto non si aspettavano che il corpo potesse essere identificato senza documenti né vestiti o oggetti che potessero portare i carabinieri alla casa dell’81enne. Gli agenti del nucleo investigativo, però, hanno rintracciato all’interno del corpo una protesi femorale impiantata nella vittima diversi anni prima del decesso. Da quella e dopo vari accertamenti sono riusciti a restituire al cadavere la propria identità. Secondo la ricostruzione, Bruno Delnegro sarebbe morto intorno al 25 luglio per poi essere abbandonato nella notte tra il 26 e il 27 dello stesso mese.

A L'Aquila identificato un cadavere ritrovato la scorsa estate: appartiene a un 81enne, nascosto dai figli per intascare la pensione
Un’auto dei carabinieri (Imagoeconomica).

Alan Palmieri: età, moglie e biografia del conduttore di Battiti Live

Alan Palmieri, nato in Svizzera l’11 febbraio 1975 da madre croata e padre pugliese, è conosciuto per essere il presentatore di Battiti Live in onda su Italia 1 e Radio Norba, di cui è anche direttore. Alan conduce l’evento, arrivato sulla rete Mediaset nel 2017 (prima veniva trasmesso su Sky), insieme a Elisabetta Gregoraci e Mariasole Pollio.

Alan Palmieri: biografia e carriera

Il primo amore del conduttore è sempre stata la radio, che ha iniziato a fare quando si è trasferito in Puglia da piccolo dopo un periodo a Milano. Fin da ragazzino è sempre stato un amante della musica dance e di quella elettronica e ha avuto modo di lavorare per grandi gruppi come Rtl 102.5 e Radio 105, per poi approdare a Radio Norba dove da speaker è poi diventato station manager e conduttore. Inizialmente Alan non conduceva Battiti Live. Lo show musicale era infatti nato come programma radiofonico nel 2013 sotto la conduzione di Titta De Tommasi. Sua anche la direzione artistica, nonché la conduzione, di Capodanno in Musica, lo speciale televisivo in onda da alcuni anni su Canale 5, condotto in tandem con Federica Panicucci.

Alan Palmieri, tra radio e vita privata
Alan Palmieri, la moglie Caterina Costantini e i figli (Facebook).

Alan Palmieri: la vita privata

Palmieri attraverso i social racconta poco della sua vita privata e della sua situazione sentimentale e familiare. Si sa però che il presentatore è sposato con Caterina Costantini, che non fa parte del mondo dello spettacolo. I due hanno una figlia di 16 anni, Martina, e un figlio di otto, Alessandro. Una famiglia unita la loro, che si tiene generalmente lontana dalle luci dei riflettori.

Il regno stasera su Rai2: trama, cast e 5 curiosità sul film

Stasera 4 luglio 2023, alle 21.25 su Rai2, sbarca Il regno, commedia diretta da Francesco Fanuele. La trama ruota attorno a un autista di pullman 40enne che, alla morte del padre, ne eredita i possedimenti. Scopre che in uno di questi si è formata una comunità di poche persone che vive secondo le abitudini medievali. In quanto proprietario del terreno, viene incoronato re ma dovrà vincere le ambizioni della sorellastra che vuole il trono per sé. Nel cast figurano Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D’Amico e Fotinì Peluso. La visione sarà disponibile anche in streaming sul sito oppure tramite l’app RaiPlay.

Il regno, trama e cast della commedia stasera 4 luglio 2023 su Rai2

La trama del film di Fanuele si svolge a Roma, dove vive il 40enne Giacomo (Stefano Fresi). Impacciato e schivo, è vittima della solitudine da cui non riesce mai a uscire. Il suo carattere è anche conseguenza della difficile infanzia, dato che il padre lo ha rinnegato all’età di 12 anni e cacciato insieme alla madre dalla tenuta agricola di periferia in cui era nato. Per questo è cresciuto lontano da tutti, convinto di essere un errore per chiunque e soprattutto per la sua famiglia. Alla morte del padre, viene contattato dall’avvocato Bartolomeo Sanna (Max Tortora), il quale gli comunica che proprio il defunto genitore lo ha designato unico erede dei suoi possedimenti. Fra questi c’è anche la tenuta di campagna, dove Giacomo scopre l’esistenza di una strana comunità di contadini.

Vivendo secondo le regole del Medioevo, gli abitanti non utilizzano il denaro e si tengono lontani da ogni forma di tecnologia del mondo esterno. Giacomo apprende inoltre che il padre si era autoproclamato re della cittadina, cui la gente aveva giurato eterna fedeltà. In quanto legittimo erede, è ora lui il sovrano in carica. Conosce dapprima Ofelia (Silvia D’Amico), popolana di cui si invaghisce prima di scoprire che un tempo è stata amante del padre. In seguito si imbatte in Lisa (Fotinì Peluso), sorellastra che ambisce al trono e inizia a fare di tutto per mettere in risalto le sue difficoltà nel governare. La loro rivalità scatenerà il caos, portando l’intera comunità sull’orlo della distruzione soprattutto con l’intervento della polizia.

Il regno, 5 curiosità sul film stasera 4 luglio 2023 su Rai2

Il regno, nel cast anche il doppiatore di Samuel L. Jackson

Il cast del film di Francesco Fanuele comprende anche Paolo Buglioni, qui nei panni di un questore. Il suo nome è ben noto nel mondo del doppiaggio, in quanto in carriera ha prestato la voce a grandi star del cinema hollywoodiano. È infatti interprete ufficiale di Samuel L. Jackson, che ha doppiato nei film Marvel e in Star Wars, e di Alec Baldwin.

Il regno, le location del film non lontano da Roma

Per il set del film, girato principalmente a Roma, la troupe ha scelto diversi castelli e roccaforti. Hanno fatto da sfondo alla narrazione infatti il Castello della Cecchignola, nel quartiere Giuliano-Dalmata, il Castello di Isola Farnese di età medievale e la Tenuta Cesarina, all’interno della riserva naturale della Marcigliana.

Stefano Fresi è protagonista de Il Regno, stasera 4 luglio su Rai2. Dalle location romane alla sceneggiatura, cosa sapere sulla commedia.
Stefano Fresi nel film “Il regno” in onda su Rai2 (YouTube).

Il regno, il copione si basa su un cortometraggio omonimo

La sceneggiatura, alla cui scrittura ha contribuito anche Stefano Di Santi, si basa su un cortometraggio che lo stesso Fanuele aveva scritto durante i suoi studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Anche in tal caso il cast comprendeva Stefano Fresi, che recitò però accanto ad Anna Bellato.

Il regno, le difficoltà al botteghino per la pandemia

Uscito in sala nel 2020, il film di Fanuele ha affrontato enormi difficoltà per colpa della pandemia da Covid-19 che bloccò temporaneamente i cinema. Dopo deludenti incassi al botteghino, dove ha totalizzato poco più di 64 mila euro, la produzione scelse di rilasciare la pellicola subito sulle piattaforme on demand.

Stefano Fresi è protagonista de Il Regno, stasera 4 luglio su Rai2. Dalle location romane alla sceneggiatura, cosa sapere sulla commedia.
Una scena del film “Il regno” in onda su Rai2 (YouTube).

Il regno, gli altri progetti del regista Fanuele

Qui alle prese con il primo lungometraggio in carriera, Francesco Fanuele vanta la regia di alcuni corti. Come riporta il sito ufficiale dell’agenzia cinematografica Sosia & Pistoia, ha diretto soprattutto nel 2012 Icarus, vincitore del miglior progetto al festival di Montpellier. Nel 2015 è stato invece assistente di regia di Nanni Moretti nel film Mia madre con John Turturro e Margherita Buy.

Nahel Merzouk, in Francia si accende il dibattito su polizia e armi

L’uccisione di Nahel Merzouk, 17enne di origini franco-algerine, da parte di un agente a Nanterre, alle porte di Parigi, oltre ad aver scatenato rivolte in tutta la Francia ha riacceso Oltralpe il dibattito sull’uso della forza e delle armi da parte della polizia. Dibattito cominciato durante l’ondata dei gilet gialli, continuato con le proteste contro l’innalzamento dell’età pensionabile e affrontato durante l’ultima campagna presidenziale dal leader insoumis Jean-Luc Mélenchon che aveva proposto una riforma completa delle forze dell’ordine. «Prima di tutto l’esecutivo dovrebbe ammettere che la violenza illegittima della polizia è sistemica», spiega a Libération Emilie Schmidt di Acat, ong cristiana per l’abolizione della tortura. «Questa mancanza di volontà politica è uno dei primi ostacoli alla riforma». Tra i temi più accesi l’eccessiva militarizzazione della polizia, l’abrogazione – proposta dalla Nupes – dell’articolo 435-1 della legge Cazeneuve (dal nome del ministro dell’Interno che la varò) del 2017 che rende più facile alle forze dell’ordine il ricorso alle armi da fuoco, allineando le regole a quelle già in vigore per i gendarmi (incaricati del mantenimento dell’ordine nelle zone rurali ed extraurbane e del controllo delle frontiere, mentre la police nationale opera prevalentemente nelle aree urbane) ,e i tipi di armi in dotazione agli agenti. Senza dimenticare ovviamente il razzismo e i presunti pregiudizi che serpeggiano tra le divise. Secondo l’istituto indipendente Défenseur des droits, infatti, a essere fermati e a essere vittime di un uso sproporzionato della forza sono soprattutto immigrati e cittadini di religione musulmana.

Nahel Merzouk, in Francia si accende il dibattito su polizia e armi
Controlli di polizia nelle vicinanze degli Champs- Élysées (Getty Images).

Nel mirino la legge Cazeneuve sull’uso di armi

La polizia francese da tempo ha adottato mentalità e strategie di intervento di tipo militare, con armi, mezzi ed equipaggiamenti sempre più simili a quelli dell’esercito. Questa militarizzazione affonda le sue radici nella Francia degli Anni 70 e si sarebbe sviluppata in risposta alla minaccia terroristica e dopo l’esplosione delle rivolte nelle banlieue del 2005. A questa tendenza, si è aggiunta nel 2017 la legge Cazaneuve nata per rispondere alle pressioni dei sindacati di polizia dopo che nel 2016 due agenti rimasero feriti da una molotov. Oltre ad aumentare gli stanziamenti per l’acquisto di equipaggiamento anti-sommossa (caschi, gilet antiproiettile, scudi e fucili d’assalto HK G36), il testo modificò anche la definizione di legittima difesa. Da quel momento l’uso delle armi è consentito in presenza di individui armati, per difendere un’area in situazioni di rischio e nel caso in cui un soggetto alla guida di un veicolo non si fermi ai controlli (il “refus d’obtempérer“). Per capire l’impatto della legge basta confrontare i periodi 2012-2016 e 2017-2021: l’uso di armi da parte della polizia è aumentato del 26 per cento, del 39 per cento se si considerano gli ‘interventi’ contro auto e veicoli. Non solo: tra il 2017 e il 2022 sono stati esplosi contro veicoli in movimento 967 colpi d’arma da fuoco (una media di 161 all’anno) contro i 596 del periodo compreso tra il 2012 e il 2016 (119 all’anno). Secondo i dati pubblicati dal giornale Basta!, dal 2017 a oggi il numero delle persone uccise a colpi d’arma da fuoco da un poliziotto, durante o in seguito a un refus d’obtempérer, è aumentato in modo sensibile. Dal 2017 al 2023 le vittime sono state almeno 26, contro le 17 nel periodo tra il 2002 e il 2017.  Secondo le statistiche, inoltre, la maggior parte delle persone  ferite o uccise dalla polizia durante i controlli stradali sono di colore o di religione musulmana.

Nahel Merzouk, in Francia si accende il dibattito su polizia e armi
Agenti schierati a Lille (Getty Images).

Proiettili di gomma e granate: le armi in dotazione alle forze antisommossa

Sul banco degli imputati anche il tipo di armi usate durante cortei e manifestazioni soprattutto dalla Compagnie républicaines de sécurité e dalla Gendarmerie mobile. I reparti antisommossa hanno in dotazione armi definite non letali, ma considerate da guerra dal diritto internazionale. Tra queste i lanceurs de balle de défense (LBD), fucili che sparano proiettili di gomma (flash-ball) che in più casi hanno portato a ferite irreversibili come la perdita di un occhio. Gli LBD vennero sperimentati nella metà degli Anni 90 dalle unità speciali di polizia e dal 2007 sono in dotazione alle varie forze dell’ordine. Nel 2019 il Consiglio d’Europa ha chiesto alla Francia, in nome della loro pericolosità, la sospensione del loro uso. La polizia è poi dotata di vari tipi di granate. Le GLI-F4, che al momento della detonazione rilasciano gas lacrimogeno e grazie all’effetto sonoro e al lampo prodotto con l’esplosione sono utilizzate per allontanare e disperdere i manifestanti, dal 2020 sono state sostituite dalle GLI-F4 meno pericolose, almeno sulla carta, per i manifestanti. La detonazione più potente (circa 155 decibel, la stessa di un aereo al decollo) è invece prodotta dalla Grenades de désencerclement (stordenti) che al momento dell’esplosione scagliano, in un raggio di 30 metri, 18 piccoli pezzi di gomma a una velocità di 126 km/h.

Nahel Merzouk, in Francia si accende il dibattito su polizia e armi
Un poliziotto su un blindato a Lille (Getty Images).

Le tensioni sociali sono un assist per l’estrema destra xenofoba

Davanti all’evidenza dei numeri e alla crescente rabbia sociale, per ora il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha deciso di tenere il punto. Anzi, contestando le critiche della sinistra, continua a ripetere che gli interventi armati da parte della polizia sono addirittura diminuiti. Il rischio però è che a crescere sia la violenza nelle strade, con le ronde neofasciste che attraversano le città al grido di «blu, bianco, rosso, la Francia ai francesi». E che questa tensione sia un assist per l’estrema destra xenofoba di Le Pen e Zemmour.

Manuela Moreno: biografia e carriera della conduttrice di Filorosso su Rai 3

Manuela Moreno, nata a Roma l’11 luglio 1966, è una giornalista e conduttrice televisiva. Lavora in Rai dagli Anni 90 e da martedì 4 luglio 2023 è al timone di Filorosso, la trasmissione in onda su Rai 3 condotta in passato da Giorgio Zanchini e Roberta Rei.

Manuela Moreno: biografia e carriera

Dopo aver fatto parte della redazione del Tg1, è passata al Tg2 lavorando prima alla redazione Cultura e spettacolo e poi a quella di Esteri, di cui è vice-caporedattrice. Ha condotto l’edizione mattutina del telegiornale e le rubriche Costume e Società, TG2 Salute e TG2 Puntoit. Per il telegiornale del secondo canale è stata anche inviata, coprendo numerose vicende importanti come gli attentati alla maratona di Boston del 2013 e quelli alla sede di Charlie Hebdo e al Bataclan del 2015 a Parigi. Fino al 3 novembre 2019 Manuela ha condotto l’edizione delle 20:30 del Tg2.

Manuela Moreno, tra carriera e vita privata
Manuela Moreno (Facebook).

Dopo alcuni anni come corrispondente estera dall’America e non solo, dal 4 novembre del 2019 è conduttrice del programma di approfondimento Tg2 Post, in onda dopo il telegiornale delle 20.30. Dal 4 luglio 2023 racconta su Rai 3 l’estate degli italiani tra economia, società, grandi appuntamenti culturali e scenari internazionali.

Manuela Moreno: la vita privata

Per diversi anni la Moreno ha fatto coppia fissa con l’ad del Monza Adriano Galliani. Pare che sia stata lei a lasciare il braccio destro di Silvio Berlusconi. Non si hanno invece notizie circa l’attuale vita privata della giornalista che, in un’intervista rilasciata ad Affaritaliani, ha dichiarato: «Ho un compagno che però non vive a Roma e quindi possiamo vederci solo nei weekend. Cerchiamo di recuperare durante le vacanze». La giornalista nel suo tempo libero è una pattinatrice esperta, tant’è che nel 2006 ha partecipato al programma Notti sul ghiaccio condotto da Milly Carlucci in coppia con un abile pattinatore, Fabrizio Pedrazzini.

Battiti Live 2023 da stasera su Italia 1: date, tappe e cantanti dell’evento

Tutto è pronto su Italia 1 per la messa in onda della prima attesissima puntata di Battiti Live, il grande evento che negli ultimi anni ha preso il posto del Festivalbar su Mediaset e che vede partecipare la crème de la crème degli artisti italiani in circolazione, tornati anche stavolta a farci ballare con i loro trascinanti tormentoni. Il Battiti Live di Italia 1, andato in scena su Radio Norba nelle scorse settimane con un totale di 10 appuntamenti sparsi per la Puglia, è dunque registrato e includerà le esibizioni dei cantanti sulla cresta dell’onda e in cima alle classifiche di queste settimane, tra i quali spiccano diversi nomi che il pubblico ha visto al Festival di Sanremo 2023, ai recenti concerti di Radio Italia Live di Milano e Palermo e al LOVE MI di Fedez. Ancora una volta, per il settimo anno consecutivo, a presentare il grande evento dal vivo il pubblico televisivo ritroverà i rassicuranti volti di Alan Palmieri e di Elisabetta Gregoraci, mentre come inviata nel backstage e fra il pubblico tornerà nuovamente la tiktoker Mariasole Pollio, amatissima dal pubblico più giovane. Ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo all’evento.

Battiti Live 2023, prima puntata del 4 luglio: tutti i cantanti in scaletta

Sul palco della prima puntata di Battiti Live 2023 (l’evento si è tenuto nei giorni scorsi fra Gallipoli e Bari) vedremo Rosa Chemical, Madame, Tommaso Paradiso, Boomdabash, Achille Lauro e Rose Villain, Sophie and The Giants, Coma_Cose, Paola&Chiara, Emma e Tony Effe, Negramaro, Gabry Ponte, Fedez, The Kolors, Annalisa, Ava, Anna e Capo Plaza, Fabio Rovazzi e Orietta Berti, Angelina Mango e i Gemelli Diversi. Nel corso della serata i telespettatori assisteranno anche ad altre due esibizioni molto speciali “on the road” in collegamento da Otranto, da Fasano e da Marina di San Foca di Melendugno, dove si esibiranno rispettivamente Giorgia, Mr Rain e i Pinguini Tattici Nucleari.

Battiti Live 2023: come e dove seguirlo in tv e in streaming

La prima puntata dello show sarà trasmessa stasera, 4 luglio, a partire dalle ore 21:15 su Italia 1. Per chi non ha la televisione ma possiede un computer fisso/laptop o un dispositivo mobile come tablet o smartphone lo show sarà visibile anche in streaming su Mediaset Play. Per chi dovesse perdere questa puntata o le prossime potrà inoltre recuperare tutto on demand su Mediaset Infinity. Le puntate di Battiti Live 2023 possono essere seguite anche su RadioNorba TV, visibile sul Canale 730 di Sky, e su TeleNorba, visibile anche sul canale 510 di Sky.

Battiti Live 2023: date e tappe

Su Italia 1 andranno in onda in totale sei serate, dal 4 luglio fino a metà agosto. Le prime cinque puntate corrispondono alle tre serate di Bari (andate in scena il 21, 24 e 25 giugno) e le due di Gallipoli (del 7 e 9 del luglio). L’ultimissima puntata, invece, sarà un best of con tutti i momenti migliori di questa edizione.

Una mamma all’improvviso 2 stasera su Canale 5: trama e cast

Sta per arrivare su Canale 5 il secondo appuntamento con Una mamma all’improvviso, un nuovo film-tv che in due sole puntate racconta in modo piuttosto originale e divertente il classico rapporto che unisce madri e figlie. Questa sera, martedì 4 luglio, sarà trasmesso l’episodio conclusivo grazie al quale scopriremo com’è andata a finire la vicenda raccontata dalla rete una settimana fa, lo scorso 27 giugno. La miniserie ha una sceneggiatura scritta da Luca Biglione, mentre la regia è a cura di Claudio Norza.

Una mamma all’improvviso 2: la trama

Nella prima puntata i telespettatori hanno conosciuto la giovane madre 35enne Claudia, che si risveglia in ospedale dopo essere stata in coma per ben 17 anni. Dopo essersi ripresa dallo shock, la donna continua a vivere la sua vita come se nulla fosse successo e come se il tempo per lei nemmeno fosse passato, rimanendo con la testa di un’adolescente. Il suo comportamento così bizzarro però creerà più di qualche disagio alla figlia Michela, a sua volta nel pieno dell’adolescenza (quella vera), anche perché la ragazza non ha mai davvero avuto modo di conoscere la madre. La giovane donna, infatti, si trova ora a vivere al fianco di un genitore che non ha in realtà mai avuto, mentre negli ultimi anni è cresciuta al fianco dei nonni e dei vecchi amici della madre a lungo “lontana”. Nel secondo episodio, invece, scopriremo qualcosa in più sulla tormentata Claudia, e forse anche sul misterioso papà di Miky. A livello di anticipazioni, inoltre, è trapelato che il dottor Benpieri (il medico che ha seguito Claudia quand’era in coma) cercherà di approfittarsi dell’ingenuità della sua paziente (con la complicità della compagna, la svampita Virginia) per attribuirsi medici scientifici che non gli competono.

Una mamma all’improvviso 2: il cast al completo

Protagonista assoluta nei panni di Claudia è Giulia Bevilacqua, attrice classe 1979 che nel suo curriclum vanta diverse fiction di successo del calibro di Don Matteo e Distretto di Polizia. Bevilacqua, ad ogni modo, non è certo l’unico volto noto agli appassionati di fiction italiane presente nel cast di Una mamma all’improvviso. La serie include anche Alice Maselli nei panni della giovane Michela. La serie vanta inoltre Simone Corrente come interprete di Giuliano, l’ex gieffino Raniero Monaco Di Lapio che interpreta Stefano, Margareth Madè che recita nelle vesti di Vittoria e il celebre attore campano Enzo Decaro che è Nino. Troviamo inoltre Dino Abbrescia nelle vesti del dottor Benpieri, Elena Cucci di Fiorenza, Cecilia Dazzi di Anna e Crisula Stafida che recita nel ruolo di Virginia.

 

 

 

Neymar, multa da 3 milioni di euro per il «lago abusivo» nella sua villa

Grossi guai per Neymar, che nelle scorse ore è stato pesantemente multato dalla autorità brasiliane. Il motivo? Lo sportivo, tra i più importanti al mondo, si stava costruendo all’interno della nuova lussuosa villa un’incredibile struttura abusiva, cioè un vero e proprio lago in miniatura.

Multa da 3 milioni di euro per Neymar: i capi d’accusa

«Esecuzione di opere sottoposte a controllo ambientale senza autorizzazione», «estrazione non autorizzata di acqua da un fiume per alimentare un lago artificiale», «l’asportazione di parte di territorio» e «l’abbattimento della vegetazione senza autorizzazione»: queste sono le violazioni contestate allo sportivo carioca per aver iniziato la costruzione di un microlago artificiale all’interno della sua nuova proprietà. Un vero e proprio sfregio all’ambiente e alla natura circostante, e tutto questo per un puro vezzo. Sono dunque quattro in totale le multe che il calciatore si è beccato da parte del consiglio comunale di Mangaratiba, a circa 130 chilometri da Rio, per un totale complessivo di 3 milioni di euro. Neymar, a questo punto, avrà 20 giorni di tempo per impugnare tali pesanti sanzioni. Nel frattempo, le autorità locali hanno dovuto imporre la chisura del sito, ordinando altresì l’interruzione dei lavori nella mega villa dello sportivo.

Cosa include la nuova mega villa di Neymar

Ad onore del vero, il lago artificiale (che verrà quindi presto smantellato) non è certo l’unico elemento per così dire “di impatto” della nuova enorme magione di Neymar in fase di costruzione. Per la sua nuova residenza, infatti, lo sportivo ha voluto anche un eliporto per poter atterrare con il suo elicottero privato, oltre ad un accesso privato per la sua imbarcazione. La casa, situata nello Stato di Rio De Janeiro, è immersa nel verde e vanterà, tra le altre cose, persino una pista da go-kart. Più che una semplice villa, insomma, sembra che il calciatore brasiliano si stia costruendo un piccolo luna park tutto per sé.

Lucia Annibali, libero l’uomo che la sfregiò con l’acido

Rubin Talaban, il 41enne che il 16 aprile 2013, a Pesaro, ha sfregiato con l’acido il volto dell’avvocata Lucia Annibali, ha ottenuto la libertà in anticipo. È uno dei due condannati (assieme a Altistin Precetaj, condannato anche lui a 12 anni) come esecutori materiali dell’aggressione e sarebbe dovuto uscire tra 15 mesi, dopo aver scontato nove anni su 12. Ma ha ottenuto uno sconto di pena che gli ha consentito di lasciare prima dal carcere. A lui, insieme alla buona condotta, sono state applicate le norme sulla liberazione anticipata. Adesso, da uomo libero, si trova in Albania. Ma non potrà più tornare in Italia per 10 anni.

Cosa successe il 16 aprile 2013: il mandante fu Luca Varani

La notte del 16 aprile 2013 Talaban (detto Ago) e Altistin Precetaj attesero Lucia Annibali sul pianerottolo della sua abitazione. Erano incappucciati. Talaban prese la mira e lanciò il liquido in faccia alla donna. Dopo 15 giorni di latitanza e mentre progettava di fuggire in Albania, fu arrestato nel Chietino. Il mandante dei due, Luca Varani, l’ex fidanzato di Annibali, è stato condannato in via definitiva a 20 anni per stalking e tentato omicidio. Attualmente detenuto nel carcere di Pescara, anche lui potrebbe lasciare la cella prima del tempo. Talaban tre anni fa chiese perdono attraverso una lettera inviata dal carcere. Ma Lucia Annibali non ha mai voluto incontrarlo.

Filorosso stasera 4 luglio su Rai3: format e anticipazioni

Primo appuntamento stagionale con Filorosso, programma di approfondimento estivo che sostituisce nel palinsesto Cartabianca. In onda stasera 4 luglio 2023, alle 21.20 su Rai3, intende raccontare agli italiani gli avvenimenti principali del nostro Paese e del mondo. Inchieste e reportage forniranno un quadro completo delle notizie, con analisi dettagliate e commenti di esperti che favoriranno la comprensione. Alla guida ci sarà Manuela Moreno, già volto noto del Tg2 e di varie rubriche, da Costume e società a Tg2 Post. Visione disponibile anche in streaming sul sito oppure tramite l’app RaiPlay, dove le puntate resteranno fruibili on demand nelle settimane successive.

Stasera 4 luglio su Rai3 parte Filorosso con la conduzione di Manuela Moreno. Nel talk show politica, economia e cultura. Cosa sapere.
Lo studio di Filorosso in onda su Rai3 (Moreno, Instagram).

Filorosso, le anticipazioni del programma da stasera 4 luglio 2023 su Rai3

Inaugurato nell’estate 2022 con la conduzione di Giorgio Zanchini e Roberta Rei, promette di accompagnare i telespettatori di Rai3 durante l’intera stagione. In vari dibattiti con ospiti italiani e internazionali, Manuela Moreno presenterà una serie di servizi che toccheranno vari argomenti, dalla politica nazionale agli eventi esteri. Ci si concentrerà, per esempio, sugli sviluppi della guerra in Ucraina, mostrando i potenziali scenari e le mosse delle forze in campo. Ci sarà spazio anche per l’economia al fine di osservare e analizzare le prospettive future del nostro Paese. Non mancheranno però anche temi più leggeri, dallo spettacolo alla cultura, con particolare attenzione ai principali eventi di luglio e agosto. Senza dimenticare anche i viaggi e le vacanze estive. Si potranno scoprire le mete predilette nel Belpaese e nel mondo per il 2023.

«Cercherò, come cita il titolo del programma, di mantenere il fil rouge del racconto», ha sottolineato la conduttrice Manuela Moreno in un’intervista a Telesette. «A patto che l’attualità me lo consenta, altrimenti sono pronta a gettare la scaletta e seguire qualsiasi notizia in diretta». Filorosso avrà quindi probabilmente collegamenti diretti con le redazioni dei telegiornali, ottenendo in tempo reale le informazioni sui principali eventi in corso. La presentatrice ha poi preannunciato l’incursione di alcuni personaggi televisivi ancora top secret, tra cui si vocifera possa esserci Fiorello o qualcuno del cast di Viva Rai2.

Un cuore, due destini stasera su Rai 1: trama e cast della fiction

Prenderà ufficialmente il via stasera, 4 luglio 2023, Un cuore, due destini, una nuova mini fiction con la quale Rai 1 ha intenzione di intrattenere i suoi telespettatori all’insegna del mistero. La miniserie si compone di un totale di sei episodi, che la rete trasmetterà spalmati su un totale di tre settimane e renderà disponibili anche su RaiPlay. Al centro delle vicende c’è una donna intenzionata a scoprire un intrigante mistero che circonda la sua esistenza.

Un cuore, due destini: la trama della fiction in onda stasera 4 luglio 2023 su Rai 1

La vicenda ruota intorno a Florence, una donna che si ritrova obbligata ad affrontare una delicata operazione a cuore aperto, fondamentale però per salvarle la vita. In un primo momento la protagonista tituba, ma presto si rende conto che è l’unica opzione possibile e, subito dopo l’operazione, si sente finalmente rinata. Una volta riprese le forze e uscita dall’ospedale, Florence si mette alla ricerca della persona che le ha donato il prezioso organo. Molto presto si scopre che si è trattato di Ana, una studentessa belga morta giovanissima in un tragico incidente stradale sul quale il padre Simon ha iniziato a indagare per scoprire la verità, che non sembra essere così scontata. I percorsi di vita di Ana e di Florence si incroceranno con quello di Zoé, la figlia che l’attuale marito di Florence, Vincent, aveva avuto da una relazione precedente.

Un cuore, due destini: il cast della fiction

La miniserie è una produzione francese che in lingua originale si intitola Enquête à coeur ouvert (letteralmente «Indagine a cuore aperto»). Nella sua versione belga, invece, si intitola Renaissances, traducibile come «rinascite». La regia della serie è stata affidata al videomaker Frank Van Passel, regista belga classe 1964 che in passato ha avuto la possibilità di collaborare con il nostro Umberto Tozzi in occasione dell’uscita del singolo Ti amo. Claire Keim interpreta la protagonista, Florence Arrieta: l’attrice al centro della fiction, nata nel 1975, si è fatta conoscere in madrepatria soprattutto grazie al serial Eternelle e nel suo curriculum vanta anche una carriera da cantante con un album, Où il pleuvra, uscito nel 2011. La miniserie include inoltre Pierre-François Martin-Laval (nel ruolo di Vincent Arrieta), Kevin Janssens (nei panni di Simon) e Lynn Van Royen (che interpreta Ana). A completare il cast troviamo infine Jessyrielle Massengo (Zoé Arrieta), Brigitte Fossey (Françoise), Boris Van Severen (Jan), Alain Doutey (Jacques), Stéphanie Van Vyve (Katryn) e Eric de Montalier (Guillaume).

Un cuore, due destini: le anticipazioni dei primi due episodi

Se nella prima puntata della serie si imparerà a conoscere meglio i personaggi protagonisti e verrà approfondita la storia dello stato di salute di Florence, nella seconda si andrà maggiormente a fondo nella vicenda, con nuovi dettagli anche piuttosto inquietanti. Florence continua infatti a fare tremendi incubi dopo il trapianto, una situazione insostenibile che la porta a fare chiarezza su chi potrebbe essere stato il suo donatore. Nel frattempo Simon, che non vedeva la compianta figlia da tempo visto che lavora per una ONG in Africa, continua a studiare il suo caso. L’uomo scopre che Ana aveva abbandonato gli studi di medicina per trasferirsi nei Paesi Baschi insieme al suo fidanzato belga, con il quale sembra abbia avuto una feroce discussione pochi giorni prima di morire. In questo secondo episodio apparirà per la prima volta anche Zoé, in piena crisi d’adolescenza, che dopo aver abbandonato per sempre il mondo della danza farà la conoscenza di alcuni surfisti, tra cui Max e Hugo. Per l’occasione il regista Frank Van Passel ha deciso di girare gran parte delle scene più belle ed emozionanti nelle suggestive coste dei Paesi Baschi, nella Francia sud-occidentale. Le riprese si sono dunque svolte nella regione intorno a Biarritz e in quella di Saint-Jean-de-Luz, ma anche in Belgio.

 

 

Enzo Decaro: età, moglie, figli e film dell’attore

Enzo Decaro, nato a Portici il 24 marzo 1958 con il nome Vincenzo Purcaro Decaro, è un attore, comico, sceneggiatore e cabarettista. Insieme a Massimo Trosi e Lello Arena è stato uno dei pionieri della comicità napoletana Anni 70.

Enzo Decaro: biografia e carriera

Dopo una laurea in Lettere, Decaro ha iniziato a fare teatro, formando fin da subito con Arena e Troisi il trio Rh-Negativo specializzato in farsa e cabaret. Si staccò dai suoi due colleghi nel 1977, periodo in cui fu notato da Enzo Trapani e Giancarlo Magalli che l’hanno fatto approdare in tv nel programma Non stop. In seguito allo spettacolo teatrale Così è (se vi piace) il trio, che si era rinominato I Saraceni e poi La Smorfia, si è sciolto in modo definitivo, si pensa per motivi legati a divergenze artistiche tra Troisi e Decaro. Enzo ha proseguito la sua carriera sia come regista sia come attore televisivo e teatrale. Al cinema è comparso in film come L’amore molesto, regia di Mario Martone (1995), La seconda volta non si scorda mai, regia di Francesco Ranieri Martinotti (2008), Una mamma all’improvviso e Una mamma all’improvviso 2 di Claudio Norza. In televisione ha invece recitato in numerose fiction tra cui Una donna per amico 1 e 2 (dal 1998 al 2001), Madre Teresa nel 2003, Provaci ancora prof! (dal 2005 al 2017) e Una pallottola nel cuore 2, con Gigi Proietti, nel 2016.

Enzo Decaro, tra carriera e vita privata
Enzo Decaro nel 2021 (Getty Images).

Enzo Decaro: la vita privata

Della vita privata di Enzo Denaro si sa molto poco, se non che ha tre figli adulti ai quali è molto legato (anche se i tre non vivono più con lui e si sono costruiti la propria vita). Non è dato sapere però chi sia la madre né se attualmente sia sposato o abbia una compagna.

Putin: «In corso guerra ibrida contro la Russia»

«È in corso una guerra ibrida contro la Russia». Lo ha affermato Vladimir Putin nel corso di un intervento video all’Organizzazione per la cooperazione di Shangai. Il Paese «continua a resistere con fiducia alle pressioni esterne e alle sanzioni», ha assicurato il capo del Cremlino. «Il popolo russo è unito come mai prima d’ora», ha aggiunto poi lo zar.

Putin al vertice virtuale dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai: «In corso guerra ibrida contro la Russia».
Vladimir Putin e Narendra Modi al vertice di Samarcanda nel 2022 (Getty Images).

Per Putin è stata la prima apparizione a un evento internazionale dalla rivolta della Wagner  

«I rischi di una nuova crisi economica e finanziaria globale stanno aumentando sullo sfondo dell’accumulo incontrollato di debiti nei Paesi sviluppati, della stratificazione sociale e della crescente povertà in tutto il mondo, del peggioramento della sicurezza alimentare e ambientale», ha detto Putin. «Tutti questi problemi, ognuno dei quali è complesso e diverso a modo suo, nella loro totalità portano a un notevole aumento del potenziale di conflitto. La Russia prova tutto ciò direttamente da sola». Per il capo del Cremlino è stata la prima apparizione a un evento internazionale dall’ammutinamento, poi rientrato, del gruppo di mercenari Wagner guidato da Yevgeny Prigozhin.

Putin al vertice virtuale dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai: «In corso guerra ibrida contro la Russia».
Vladimir Putin durante il suo intervento (Getty Images).

Il vertice si tiene a due settimane dalla missione negli Usa del premier indiano Modi

Il summit, che getterà le basi di un’ulteriore espansione del gruppo con l’atteso ingresso dell’Iran e l’adesione per la Bielorussia grazie alla firma di un apposito memorandum preparatorio, si svolge in modalità virtuale sotto la presidenza di turno dell’India. Il vertice si tiene a due settimane dalla missione a Washington del premier indiano Narendra Modi, ricevuto dal presidente americano Joe Biden. A margine dell’incontro, i due leader hanno definito Stati Uniti e India «tra i partner più stretti al mondo». Nuova Delhi ha finora evitato ogni condanna contro Mosca, aumentando anzi il commercio bilaterale grazie all’acquisto di petrolio russo a sconto. Xi Jinping, come anticipato dai media statali cinesi, dovrebbe tenere un discorso sulla sua iniziativa di sviluppo globale.

Come funziona Instagram Threads, l’app di Meta che sfida Twitter

Mark Zuckerberg sfida Elon Musk. Stavolta non c’entra nessun ring, ma la battaglia si combatterà a suon di app sugli smartphone. Meta è infatti pronta a lanciare su tutti gli store online Instagram Threads, versione testuale del celebre servizio per video e immagini con un format del tutto simile a Twitter. Già apparsa su App Store e Google Play, sarà scaricabile a partire da giovedì 6 luglio su tutti i dispositivi Android e iOS. Una mossa che punta a sfruttare i problemi della piattaforma di Musk, dal primo luglio al centro della polemica per aver limitato il numero di contenuti visibili dagli account, soprattutto non paganti. Instagram Threads sarà solo una delle tante alternative disponibili in Rete, dove spiccano Hive Social, Mastodon e BlueSky.

Instagram Threads, come funziona l’app di Meta che sfida Twitter

«Threads è il luogo in cui le comunità si riuniscono per discutere di tutto», si legge nella descrizione fornita sugli store online. «Puoi seguire e connetterti con i creator preferiti o con chi ama le tue stesse cose». Pur essendo un servizio a sé stante, ogni iscritto a Instagram potrà utilizzare tranquillamente il proprio profilo, senza doverne creare uno apposito per la nuova versione. Meta ha sempre promosso l’interconnessione fra i suoi servizi, consentendo di pubblicare i contenuti contemporaneamente su Facebook e Instagram e collegando WhatsApp a Messenger. Una volta eseguito l’accesso si potranno conservare anche gli stessi follower, a patto che essi siano a loro volta in possesso di Threads. Piatto forte dell’app non saranno foto e video, ma brevi testi la cui lunghezza massima non è stata ancora ufficializzata. Sarà possibile mettere il tradizionale like ai post nel feed, commentarli e condividerli sulla propria bacheca.

Scaricabile dal 6 luglio, Instagram Threads spera di attirare gli utenti in fuga da Twitter. Come fanno già Mastodon, Hive Social e Bluesky.
Gli screenshot di una possibile interfaccia di Threads (Facebook).

Con il lancio di Instagram Threads, Meta vuole assestare un duro colpo a Twitter. «La nostra app sarà gestita in modo sano», hanno garantito i portavoce della società al New York Times, lanciando una chiara frecciata a Elon Musk. Secondo il quotidiano statunitense, Zuckerberg avrebbe accelerato lo sviluppo di Threads proprio in virtù dei malfunzionamenti e disservizi di Twitter, con l’obiettivo di fornire al pubblico in fuga dalla piattaforma una valida alternativa nel mare di app social. Dal canto suo, tuttavia, non bisogna dimenticare che Meta è alle prese con il contraccolpo sulle risorse finanziare del metaverso, progetto a lungo sponsorizzato ma incapace di attirare l’interesse sperato. Nel 2023 la società ha dovuto tagliare le spese e licenziare oltre 10 mila dipendenti, concentrando i suoi piani sull’intelligenza artificiale.

Mastodon, Hive Social e Bluesky: tutte le valide alternative a Twitter

Per accrescere gli utenti attivi, Instagram Threads dovrà battere la concorrenza di numerosi servizi e app disponibili online. Con i guai di Twitter, gli utenti del web hanno iniziato a confluire su vari social network tanto da intasarne addirittura i server. È il caso, per esempio, di Bluesky, progettato nel 2021 proprio dall’ex Ceo di Twitter Jack Dorsey. «Dobbiamo sospendere temporaneamente le nuove registrazioni», ha spiegato il 3 luglio l’azienda. «Vi forniremo i codici quando la piattaforma funzionerà come prima». Per l’iscrizione è infatti necessario ottenere un invito che permette di entrare in una lista di attesa che conta quasi 2 milioni di utenti. Una volta dentro, è possibile scrivere testi di massimo 300 caratteri.

Scaricabile dal 6 luglio, Instagram Threads spera di attirare gli utenti in fuga da Twitter. Come fanno già Mastodon, Hive Social e Bluesky.
Jack Dorsey, creatore del social Bluesky (Getty Images).

Boom di iscrizioni anche su Hive Social, lanciata nel 2019 ma approdata su Android solo a fine 2022. Qui gli utenti possono pubblicare brevi testi, video o immagini sfruttando una dashboard di nome Discover che suddivide gli interessi in categorie ben definite al momento della registrazione. È possibile così interfacciarsi soltanto con altri user che condividono i propri interessi e gusti. In crescita anche Mastodon. Eugen Rocko, creatore e ceo del social, il 2 luglio ha confermato un aumento di 100 mila unità sulla piattaforma. «Non c’è un algoritmo, non siete su Twitter», ha spiegato in un post. «Seguite quante più persone e hashtag potete». Meno intuitivo rispetto ai rivali, si presenta come un’unione di vari server, ciascuno dei quali gestisce uno o più social network, chiamati istanze. Una volta iscritti, si può navigare liberamente e cercare i contenuti più adatti ai propri gusti.

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