Daily Archives: 17 Luglio 2023

Rai, Filippo Facci risponde a un fan su Twitter: «Se avrei scritto ugualmente il pezzo? Sì»

L’utente si rivolge a Filippo Facci, investito dalle polemiche degli ultimi giorni, in maniera chiara e diretta: «Se avessi saputo come sarebbe andata avresti scritto lo stesso articolo?». Facci affida la risposta a due semplici lettere: «Sì». Dopo la decisione della Rai di sospendere la striscia quotidiana che sarebbe dovuta partire a settembre con il titolo I Facci Vostri, il giornalista si pronuncia sui social rompendo il silenzio.

Il post su Twitter e la foto al mare

Facci, che ha scelto di non rispondere ai colleghi, ha invece detto la sua rispetto alla domanda comparsa come commento alla foto postata su Twitter in cui il giornalista appare intento a prendere il sole al mare, del tutto rilassato. A chi commenta la sua imperturbabilità dell’immagine con la frase «La quiete prima della tempesta? Ora ti tocca vivere secondo i tuoi reali mezzi come tutti» Facci risponde «Coi miei mezzi tu campi trenta vite».

Filippo Facci ha rotto il silenzio sulla bufera degli ultimi giorni rispondendo a un commento di un fan su Twitter.
Filippo Facci, giornalista (foto Imagoeconomica).

 

Milano, rogo alla Casa dei coniugi: sale il numero degli indagati

Sale a sei il numero degli indagati per il rogo alla Casa dei coniugi, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio. I due nuovi indagati per l’incendio costato la vita a sei persone sono Michela Bolondi e Francesca Corotti, rispettivamente presidente e vice presidente di Proges, la cooperativa che gestisce la struttura di proprietà del Comune.

Sale a sei il numero degli indagati per il rogo nella Rsa a Milano, avvenuto nella notte tra il sei e il sette luglio.
Rsa Casa dei Coniugi, vigili del fuoco (foto Imagoeconomica).

Si allunga la lista degli indagati

Prima di Bolondi e Corotti, nei giorni scorsi erano stati indagati anche Giancarlo Anghinolfi, direttore generale di Proges, Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento, Michele Petrelli, direttore del Welfare di Palazzo Marino e Guido Gandino, responsabile dell’Area residenzialità che si occupa anche delle strutture di anziani e di persone con disabilità.

Imperia, 19enne tenta di rapire una bambina. Aggrediti il padre e la nonna della piccola

A Imperia, nel ponente ligure, una ragazza di 19 anni è stata fermata dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia locale dopo aver tentato di portare via una bambina. La giovane, nel pomeriggio di lunedì 17 luglio, ha aggredito il padre e la nonna della piccola, mentre si trovavano nei pressi di una nota farmacia, nella zona di Oneglia, in largo Sabatini. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, sono intervenuti i soccorsi della Croce rossa di Imperia e gli operatori del 118 che hanno trasferito la ragazza in ospedale per accertamenti.

Nella zona nuova di Imperia, una ragazza di 19 anni ha tentato di portare via una bambina dal padre e dalla nonna.
Ambulanza (Getty Images).

La ragazza avrebbe urlato più volte «Datemi la bambina!»

Secondo quanto riportato da alcuni testimoni, la giovane donna, con abbigliamento da runner, avrebbe urlato ripetutamente in mezzo alla strada: «Datemi la bambina!» rivolgendosi all’uomo e alla donna, per poi seguirli nella farmacia dove nel frattempo erano entrati. La 19enne è stata immobilizzata dai militari. Non è ancora chiaro se la giovane volesse tentare un rapimento o se si trovasse in stato di alterazione per problemi psicofisici. Il procuratore capo di Imperia Alberto Lari, informato dei fatti, non ha ancora formulato alcuna ipotesi di reato. Il padre e la nonna hanno subito uno shock dovuto allo spavento.

Immobile e le due figlie denunciano l’autista del tram a tre mesi dall’incidente

A tre mesi dall’incidente di piazza delle Cinque Giornate, Ciro Immobile ha deciso di denunciare, insieme alle sue due figlie, l’autista del tram con cui si è scontrato il suo suv. L’attaccante della Lazio ha deciso di rispondere alla querela presentata da V.M., il 56enne autista del mezzo, che nell’ultimo giorno utile lo aveva denunciato per lesioni gravi. La vicenda, quindi, finirà in tribunale. Inizialmente le indagini della polizia locale si erano risolte con un nulla di fatto e la palla è passata alle assicurazioni. Anche il clima tra i protagonisti della vicenda sembrava disteso, almeno fino alla querela presentata dall’autista.

Incidente con il tram, Immobile e le figlie denunciano l'autista
Ciro Immobile (Getty).

Le prognosi al centro della vicenda legale

Al centro dell’intera vicenda legale ci saranno adesso le prognosi. I referti dell’ospedale dell’autista del tram parlano di ferite guaribili in sette giorni, ma l’uomo ha poi presentato diversi altri certificati per un conto complessivo salito a 100. Diversamente, dall’altra parte i medici del pronto soccorso avevano reputato guaribili in 30 e 50 giorni le ferite delle due figlie di Immobile e in 20 quelle del calciatore. L’attaccante della Lazio inizialmente aveva stemperato gli animi inviando anche un messaggio al dipendente: «Un abbraccio, spero che ti rimetti presto. Sono contento che nessuno di noi si è fatto male».

L’avvocato: «Singolare che sette giorni diventino 100»

Elvis Doraci, l’avvocato di Ciro Immobile, dichiara: «Per tutelare gli interessi suoi e delle sue due figlie minori, il mio assistito mi ha dato mandato per depositare denunce querele per le lesioni importanti subite da tutti e tre. È singolare invece che la denuncia l’abbia fatto il macchinista per solo sette giorni di prognosi refertati dal pronto soccorso. Altrettanto singolare, e sicuramente da approfondire, è il fatto che questi sette giorni pare siano diventati 100. Ricordo come Ciro, al di là delle sofferenze psicofisiche interiori da valutare, dopo due giorni dalle dimissioni si è presentato agli allenamenti benché avesse 20 giorni di prognosi».

Incidente con il tram, Immobile e le figlie denunciano l'autista
Ciro Immobile con la maglia dell’Italia (Getty).

Il governo Meloni odia l’ambiente: dimenticate le misure anti-inquinamento

L’inquinamento dell’aria e del mare non è una priorità del governo, che su questo capitolo tiene bloccati centinaia di milioni di euro per l’immediato. E miliardi di euro se lo sguardo si allunga al futuro. L’offensiva contro le politiche green lanciata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, assieme ai partiti di maggioranza, è un’operazione di propaganda, ma che fa seguito ad altre scelte, in alcuni casi in realtà “non scelte”, sulle misure per l’ambiente. I mancati investimenti per contrastare l’inquinamento atmosferico diventano l’esempio principale, marcando una netta differenza con il governo Draghi, che aveva varato provvedimenti ad hoc con la benedizione di Roberto Cingolani, all’epoca ministro della Transizione ecologica. Restano così nei cassetti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) oltre 500 milioni di euro, riferiti al triennio 2022-2024, che erano stati messi sul tavolo nella precedente legislatura. E, se si parla dei prossimi 10 anni, la cifra a disposizione sale a 2 miliardi di euro.

Non ci sono bandi e specifici programmi di finanziamento

Andiamo con ordine. Il titolare dei dicastero, Gilberto Pichetto Fratin, ha un importante stock di decreti attuativi da smaltire in materia di interventi anti-inquinamento. Tra questi spicca il fondo per assicurare l’efficace attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, che ha una dotazione complessiva di 300 milioni di euro: i primi 50 milioni erano già pronti per il 2022, altri 100 milioni per l’anno in corso e i restanti 150 milioni per il 2024. La legge di Bilancio, varata dal governo Draghi, indicava poi la necessità di prolungare la misura con uno stanziamento di 200 milioni all’anno dal 2026 fino al 2035. Il piano dovrebbe prendere forma con bandi e specifici programmi di finanziamento delle attività necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati. Il ministero competente, quello dell’Ambiente appunto, avrebbe dovuto indicare i criteri per l’assegnazione delle risorse. Ma il decreto attuativo di Pichetto Fratin non ha ancora visto la luce.

Il governo Meloni odia l'ambiente: dimenticate le misure anti-inquinamento
Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (Imagoeconomica).

Addio decarbonizzazione e riconversione delle raffinerie

Stessa sorte riguarda una misura inserita nel primo decreto energia dell’esecutivo di Draghi, che sull’onda della crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina aveva puntato sulla decarbonizzazione e la riconversione verde delle raffinerie. E per questo aveva istituito un apposito fondo da 260 milioni di euro. L’obiettivo era quello di ridurre le emissioni in un settore industriale a elevato impatto ambientali. Così era stato fissato un timing preciso: completare l’iter del decreto attuativo entro il 29 agosto 2022, tanto che la parte più importante, 205 milioni di euro, era stata stanziata per l’anno scorso. Solo che le difficoltà politiche per Draghi e il conseguente ritorno al voto hanno provocato ritardi. Il dossier è stato perciò ereditato da Pichetto Fratin, che deve predisporre le modalità di erogazione delle risorse. È un passo fondamentale perché deve dare un indirizzo politico alla norma.

Politiche anti-plastiche, le aziende si erano lamentate

Sul capitolo inquinamento, poi, il precedente governo – con Cingolani in prima fila – aveva assunto vari impegni, mettendo innanzitutto a disposizione 30 milioni di euro (da spalmare nel triennio 2022-2024) per «incentivare le imprese produttrici di prodotti in plastica monouso» a passare alla «produzione di prodotti riutilizzabili alternativi alla plastica». Un’operazione ideata nell’ambito del decreto legislativo che attuava la direttiva europea sulla plastica. La strategia era quella di favorire la riconversione di un comparto che in Italia ha fatto muro contro l’introduzione della plastic tax, più volte ipotizzata e sempre congelata. Le aziende lamentavano un possibile, forte, danno provocato dalla disincentivazione all’uso delle plastiche. La risposta della riconversione è quindi decisiva, ma non è ancora arrivata con le responsabilità dei ritardi condivise da Cingolani e Pichetto Fratin.

Il governo Meloni odia l'ambiente: dimenticate le misure anti-inquinamento
Roberto Cingolani e Mario Draghi (Imagoeconomica).

Biodegradabili e inquinamento marittimo: nulla all’orizzonte

Altri 9 milioni di euro in totale (sempre suddivisi in tre anni) sono in stand-by per quanto riguarda il «contributo per l’acquisto e utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso», quindi biodegradabili. La priorità era stata concessa ai «prodotti monouso destinati a entrare in contatto con alimenti». Insomma, piatti, bicchieri, forchette che hanno un consumo alto. La misura è stata inserita nello stesso decreto legislativo degli incentivi alle imprese. Si attendono tuttora risposte dal Mase. Nella lunga lista ci sono poi degli interventi “minori”, che comunque sono orientati a contrastare il livello di inquinamento, nella fattispecie marittimo. È il caso della (mancata) definizione dei «criteri di indirizzo nazionale sull’analisi dei rischi ambientali e sanitari correlati agli impianti di desalinizzazione» e dei termini e delle modalità di segnalazione all’International Maritime Organization (organizzazione internazionale che opera per far seguire ai vari governi una linea comune per tutte le questioni tecniche sulla navigazione commerciale) delle eventuali inadeguatezze degli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi. Il ministro dell’Ambiente, insomma, deve ancora dare qualche risposta.

Mucche attaccano i turisti: due feriti all’Alpe di Siusi

Un gruppo di turisti in gita all’Alpe di Siusi, nel comune di Castelrotto, in Alto Adige, ha vissuto una disavventura difficile da ipotizzare alla vigilia delle vacanze. Durante una camminata lungo un sentiero, nei pressi della Baita delle Marmotte, sono stati aggrediti da alcune mucche, che come spiega un testimone si sarebbero agitate al loro passaggio. A raccontare la vicenda è Rai Alto Adige, che parla di due feriti trasportati in ospedale ma non in pericolo di vita. Una donna bellunese di 40 anni ha riportato un ferita al torace. Meglio è andata a un uomo originario del Trentino, ferito invece al volto.

Mucche aggrediscono turisti: due feriti
Alcune mucche pascolano in tranquillità (Getty).

La ricostruzione: le mucche innervosite da un cane

Dai racconti sembra che le mucche si siano innervosite al passaggio di una famiglia, che portava con sé un cane senza guinzaglio. Pochi istanti più tardi, gli animali hanno attaccato il resto dei turisti, durante una passeggiata. I presenti hanno immediatamente allertato le autorità ed è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso. L’elicottero, un Pelikan 1, non è riuscito ad atterrare subito proprio a causa dello stato d’agitazione del bestiame. Soltanto il rumore prodotto dalle eliche ha fatto allontanare le mucche e così è stato possibile recuperare i feriti. La donna, che tra i due ha subito le ferite peggiori, è stata trasporta all’ospedale di Bolzano. L’uomo, invece, a Bressanone.

A novembre un caso simile a Treviso

La dinamica ricorda quanto accaduto a Pieve del Grappa, in provincia di Treviso, nel novembre 2022. Una famiglia in gita su cima Grappa è stata aggredita da alcune mucche, che hanno preso di mira il padre e l’hanno più volte calpestato dopo averlo buttato a terra. Illesi la madre e i tre figli minorenni della coppia. L’uomo si è salvato grazie a una buca carsica in cui si è riparato con il resto della famiglia. All’arrivo dei soccorsi, è stato trasportato all’ospedale di Castelfranco con contusioni multiple.

Mucche aggrediscono turisti: due feriti
Mucche al pascolo (Getty)

Carola Rackete si candida alle Europee con il partito di sinistra radicale Die Linke

Carola Rackete sarà candidata alle elezioni europee del 2024 come capolista del movimento di sinistra radicale Die Linke. Lo aveva preannunciato il quotidiano tedesco Die Zeit ed è stata lei stessa a confermarlo su Twitter. La donna è famosa per essere stata al comando della nave ong Sea Watch 3 con cui ha forzato il blocco navale ai confini italiani, a Lampedusa, pur di far sbarcare i migranti recuperati qualche giorno prima. Spiegando i motivi per cui si candiderà, Rackete si è definita «una sorta di cane da guardia a Bruxelles» ed «ecologista di movimento senza iscrizione a un partito».

LEGGI ANCHE: Il Senato nega l’autorizzazione a procedere contro Salvini per gli insulti a Carola Rackete

Carola Rackete sarà candidata con Die Linke al Parlamento europeo
Carola Rackete, ex capitano della Sea Watch 3 (Getty).

Rackete: «Decisione non facile»

Carola Rackete ha affidato il suo pensiero a un lungo thread su Twitter. «Amici, mi candido al Parlamento Europeo!», esordisce. Poi continua: «Non ve lo aspettavate? Allora indovinate con chi… con Die Linke! Perché io, ecologista di movimento senza iscrizione a un partito, sono attratta da Bruxelles e perché dobbiamo far rinascere il partito della sinistra tedesca? Lasciate che vi spieghi». Ha spiegato che «questa decisione non è stata facile per me» e che dopo essersi consultata con molti amici ha deciso di appoggiare il movimento Die Linke perché «vuole essere un progetto collettivo, anche se io sono particolarmente sotto i riflettori».

La catastrofe climatica «sta avvenendo ora»

Rackete prosegue e spiega che «è la nostra occasione per rinnovare il partito» perché Die Linke «ha finalmente deciso di porre fine alle divisioni e ai racconti di cospirazione e di ricostruire». L’ex comandante continua: «Con la mia candidatura voglio aprire la strada a una nuova cooperazione tra i movimenti sociali e il partito. Voglio condividere il mandato con gruppi che altrimenti non avrebbero accesso al Parlamento: residenti nell’UE senza passaporto europeo e movimenti del Sud del mondo». E introduce uno dei temi centrali, quello ambientale: «Abbiamo appena vissuto la settimana più calda degli ultimi 120.000 anni. La catastrofe climatica sta avvenendo ora. È un prodotto della cattiva gestione capitalista e colpisce sempre chi è già in difficoltà, dall’est della Germania al sud globale. Questa catastrofe socio-ecologica può essere affrontata solo se mettiamo fine alla caccia al profitto, dove è in gioco la nostra sopravvivenza».

Carola Rackete sarà candidata con Die Linke al Parlamento europeo
Carola Rackete nel 2020 alla presentazione della sua biografia (Getty).

Bonus turismo sostenibile, domanda dal 17 luglio 2023: cos’è e a chi spetta

Il ministero del Turismo, con l’avviso pubblico n. 1 del 25 maggio 2023, ha stanziato 3 milioni di euro in favore delle imprese turistiche che effettuano degli interventi volti a promuovere l’ecoturismo e il turismo sostenibile. È il cosiddetto bonus turismo sostenibile, già previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Bonus turismo sostenibile: cos’è e a chi spetta

Con lo scopo di promuovere l’ecoturismo e il turismo sostenibile, il bonus in oggetto si sostanzia in un contributo economico che copre, al massimo, il 50 per cento delle spese sostenute dalle imprese per muoversi in questa direzione. I soggetti economici, nello specifico, potranno spendere un importo compreso tra i 50 mila e i 200 mila euro per gli interventi ammissibili. A poter beneficiare del bonus turismo sostenibile sono i soggetti economici indicati dal ministero del Turismo, ovvero i:

  • codice ATECO 49.1 recante «Trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano)»
  • codice ATECO 49.3 recante «Altri trasporti terrestri di passeggeri»
  • codice ATECO 50.1 recante «Trasporto marittimo e costiero di passeggeri»
  • codice ATECO 50.3 recante «Trasporto di passeggeri per vie d’acqua interne (inclusi i trasporti lagunari)»
  • codice ATECO 51.1 recante «Trasporto aereo di passeggeri»
  • codice ATECO 52.2 recante «Attività di supporto ai trasporti»
  • codice ATECO 55.1 recante «Alberghi e strutture simili»
  • codice ATECO 55.2 recante «Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni»
  • codice ATECO 55.3 recante «Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte»
  • codice ATECO 56.1 recante «Ristoranti e attività di ristorazione mobile»
  • codice ATECO 56.3 recante «Bar e altri esercizi simili senza cucina»
  • codice ATECO 73.1 recante «Pubblicità»
  • codice ATECO 77.11.00 recante «Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri»
  • codice ATECO 77.21.00 recante «Noleggio di attrezzature sportive e ricreative»
  • codice ATECO 77.34.00 recante «Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale»
  • codice ATECO 77.35.00 recante «Noleggio di mezzi di trasporto aereo»
  • codice ATECO 77.39.10 recante «Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri»
  • codice ATECO 79.1 recante «Attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator»
  • codice ATECO 79.9 recante «Altri servizi di prenotazione e attività connesse»
  • codice ATECO 82.30.00 recante «Organizzazione di convegni e fiere»
  • codice ATECO 90.0 recante «Attività creative, artistiche e di intrattenimento»
  • codice ATECO 93.1 recante «Attività sportive»
  • codice ATECO 93.21 recante «Parchi di divertimento e parchi tematici»
  • codice ATECO 93.29.2 recante «Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali»
  • codice ATECO 93.19.92 recante «Attività delle guide alpine»
  • codice ATECO 93.29.20 recante «Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali»
  • codice ATECO 96.04.10 recante «Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)»
  • codice ATECO 96.04.20 recante «Stabilimenti termali»

Come fare domanda

Per poter sfruttare i vantaggi economici previsti dal bonus turismo sostenibile è necessario presentare una domanda sul sito web del ministero del Turismo. Una volta entrati, immettendo il proprio Spid o Cie, è necessario recarsi nella sezione Notizie di Servizio. Chi intende sfruttare il bonus ha tempo dalle ore 12:00 del 17 luglio 2023 e fino al 9 settembre 2023.

Treno Roma-Pompei, De Luca attacca: «Cerimonia ridicola»

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, attacca il governo sul treno Roma-Pompei. Domenica 16 luglio si è tenuta la cerimonia inaugurale del Frecciarossa Trenitalia che ogni terza domenica del mese partirà dalla capitale e si fermerà nel comune campano, passando per Napoli. Ci metterà un’ora e 47 minuti, ma lo farà soltanto una volta ogni 30 giorni. È prevista una sola corsa, che partirà da Roma Termini alle 8.53, prima della fermata nel capoluogo campano alle 10.03 e dell’arrivo a Pompei alle 10.40. Al ritorno, invece, partenza alle 18.40 e arrivo alle 20.55, con sosta intermedia alle 19.23 a Napoli. De Luca non ci sta: «Cerimonia? Abbiamo perso il senso del ridicolo».

LEGGI ANCHEMeloni sul treno Roma-Pompei, giornalisti allontanati: vietate riprese anche alla Rai

De Luca attacca Meloni e Sangiuliano per il treno Roma-Pompei che viaggerà solo una volta al mese
Vincenzo De Luca (Imagoeconomica).

De Luca all’attacco: «Altra performance del ministro delle cerimonie»

Il governatore De Luca ha parlato dell’inaugurazione e della cerimonia a bordo del treno, a cui hanno partecipato anche la premier Giorgia Meloni e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «Il ministro delle cerimonie ha prodotto un’altra performance», attacca il presidente della Regione Campania. «Non avevo capito neanche io ma c’è un treno che arriva ogni mese, nulla di meno, a Pompei. Veramente, abbiamo perso il senso del ridicolo. Parlare con la premier? No, andava di corsa ed eravamo a 40 gradi all’ombra. Lei era in partenza per la Tunisia. La cerimonia bisognava farla di corsa perché se no uno si accorgeva che il treno arrivava una volta al mese e poteva diventare imbarazzante pure per la premier».

De Luca attacca Meloni e Sangiuliano per il treno Roma-Pompei che viaggerà solo una volta al mese
Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano e Vincenzo De Luca (Imagoeconomica).

Critiche anche sui social. Magi: «Una barzelletta»

Da domenica 16 luglio, la parola Pompei è tra le più scritte su Twitter e sono tante le critiche, serie o sarcastiche, piovute sul governo Meloni. In molti ironizzano sulla scelta di inaugurare un treno che viaggia soltanto una volta al mese. Tra i consigli più diffusi, quello di prendere il treno Roma-Napoli e poi un altro treno per Pompei: «Scendi un piano e prendi il treno per Pompei, in totale ci stai due ore». Anche Riccardo Magi ha criticato Giorgia Meloni. Il segretario di +Europa scrive: «Quando c’era Lei i treni arrivavano… una volta al mese! Sembra una barzelletta: la tratta Roma-Pompei che Meloni e Sangiuliano stanno inaugurando tra gaffes e disorganizzazione fantozziana, già domani non sarà più attiva. Partirà una volta al mese, ogni terza domenica. In pratica, visto che siamo a luglio, il prossimo viaggio del “Meloni Express” partirà a fine agosto… a stagione estiva conclusa. Che dire? Un altro grande primato del Made in Italy del nostro governo di Patrioti della domenica».

Dedicata a te, le lettere per il ritiro della carta arriveranno dal 18 luglio 2023

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha dato un nuovo nome alla già nota Carta risparmio spesa, misura pensata come forma di sostegno alle famiglie in maggiore difficoltà con l’aumento dei prezzi. Nella conferenza stampa dello scorso 11 luglio, è stato chiarito che lo strumento prenderà il nome “Dedicato a te” e che, a partire dal 18 luglio, inizieranno a essere inviate le lettere di assegnazione ai beneficiari per il ritiro presso gli uffici postali del Paese.

La carta “Dedicata a te” potrà essere spesa per acquistare beni alimentari

Prevista dalla legge di bilancio 2023, dopo alcuni ritardi causati da problemi di natura burocratica verrà rilasciata a partire dal 18 luglio 2023. Si tratta di una PostePay sulla quale viene caricato un importo uguale per tutti i beneficiari, 382,5 euro, che potranno essere spesi per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. A poterne beneficare sono le famiglie con Isee uguale o inferiore a 15 mila euro. Per ottenere la card non è necessario fare nessuna richiesta. L’invio delle lettere di assegnazione è di competenza dei Comuni che, dopo comunicazioni con l’Inps, individuano l’elenco di coloro che hanno diritto alla misura.

Le tempistiche

Così come si diceva in precedenza, la tabella di marcia della carta Dedicata a te è stata in parte rallentata per lo scambio di dati tra l’Inps, i Comuni e Poste Italiane. Ora sembrerebbe che il problema sia rientrato, con i cittadini beneficiari che potranno ricevere le lettere di assegnazione dal 18 luglio. Queste le date aggiornate:

  • entro il 5 luglio, i Comuni dovevano confermare le liste fornitegli dall’Inps;
  • il 7 luglio c’è stata la pubblicazione nell’applicazione web delle graduatorie rielaborate da ciascun Comune;
  • l’8 luglio c’è stato l’invio delle liste da parte dell’Inps a Poste Italiane per le attività di competenza;
  • il 15 luglio c’è stata la restituzione da Poste Italiane all’Inps delle liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario;
  • entro il 18 luglio ci sarà la pubblicazione nell’applicazione web delle liste definitive e complete dei codici carte assegnati e l’invio delle lettere di assegnazione.

Wanda Nara ha la leucemia? La dedica di Mauro Icardi su Instagram

Ore di preoccupazione per Wanda Nara. Secondo le ultime indiscrezioni che giungono dall’Argentina, la showgirl e procuratrice sportiva sarebbe ricoverata in una clinica di Buenos Aires per sospetta leucemia. Suo marito Mauro Icardi, attaccante del Galatasaray, e i suoi figli l’avrebbero raggiunta in attesa dell’esito di alcuni esami più approfonditi. Ancora nessuna conferma ufficiale da parte di Wanda Nara, che dall’11 luglio ha smesso di pubblicare post sui suoi profili social. A rompere il silenzio è stato proprio il calciatore ex Inter, con una serie di foto di coppia e una breve didascalia.

LEGGI ANCHE: Wanda Nara e l’intervista a Belve: «Io e Mauro saremo sempre una famiglia»

Il post di Mauro Icardi e le condizioni di salute di Wanda Nara

Il calciatore ha pubblicato sul suo profilo ufficiale alcuni scatti risalenti al 10 luglio, quando Wanda Nara ha ricevuto il premio come miglior presentatrice dell’anno in Argentina dopo aver condotto l’edizione locale di MasterChef. In una foto, i due si scambiano un tenero bacio, mentre in un’altra posano per la stampa con la statuetta in mano. Un altro momento immortala invece i due prossimi all’abbraccio, probabilmente dopo l’annuncio della vittoria. Per accompagnare il post, Icardi non ha scelto nessuna parola, ma soltanto due emoji: un cuore e un leone, simboli di coraggio e amore. Probabile che l’immagine rimandi al tatuaggio che l’attaccante mostra sul petto in onore della famiglia, ma in tanti hanno visto un riferimento alla forza con cui la moglie sta affrontando il periodo difficile.

Non sorprende infatti che gran parte dei commenti alla foto contengano domande sulla salute di Wanda Nara. Anche Arianna Mihajlovic, moglie del compianto ex calciatore e allenatore Sinisa scomparso proprio dopo una lunga lotta contro la leucemia, ha risposto con un cuore agli scatti. Secondo i media argentini, la showgirl sarebbe giunta in ospedale dopo aver avvertito forti dolori allo stomaco. Durante i primi accertamenti, i medici avrebbero riscontrato un ingrossamento della milza e un valore troppo alto dei globuli bianchi, sintomi di una potenziale leucemia. Per questo avrebbero preferito ricoverarla per alcuni giorni ed effettuare ulteriori esami. Secondo la stampa locale, anche l’ex marito Maxi Lopez è atterrato a Buenos Aires per stringersi attorno alla famiglia.

Free Park, dai graffiti al blocco para pedonale sul cofano: a Roma lotta al parcheggio selvaggio

A inizio luglio è stato un graffitaro denominato Free Park a diventare virale con le sue punizioni contro chi lascia la propria auto dove non dovrebbe. Il giustiziere dei parcheggi selvaggi di Roma, però, adesso sembra essere diventato un modello da seguire, tanto da fare proseliti. E tra chi lo imita, non tutti si limitano ai graffiti. Ha scatenato un dibattito social la foto di una vendetta consumata in via Valsolda, nel quartiere Nomentano nella capitale, dove qualcuno ha deciso di posizionare un blocco para pedonale sul cofano di un suv Volkswagen parcheggiato su una rampa per disabili.

A Roma c'è chi si è vendicato di un parcheggio selvaggio con un blocco para pedonale sul cofano
Una delle auto colpite dai graffiti Free Park (Twitter).

C’è chi applaude: «Avrei fatto pure peggio». I no: «Incivile anche lui»

Su Facebook a postare per prima le foto è stata la pagina di Informazione365.net e già nei commenti gli utenti si sono divisi. Alcuni hanno appoggiato la vendetta del giustiziere e hanno scritto: «Ha fatto benissimo, io avrei fatto pure peggio», «Doveva essere di cemento, altroché», oppure «idea geniale». Ma dall’altra parte c’è anche chi ha criticato: «Roma è un far west», «Questa è inciviltà in entrambi i casi». Su Twitter anche pagine come Grab Roma, che parlano di mobilità sostenibile, hanno commentato la vicenda: «È vero. Ha parcheggiato sullo scivolo per disabili. Ma è un motivo sufficiente per piazzargli un blocco para pedonale sul cofano? ».

I graffiti di Free Park colpiscono tutti

Intanto non si ferma la moda lanciata da Free Park e le auto in sosta vietata, sugli scivoli per disabili o lasciate in maniera selvaggia in tutta la città continuano a essere prese di mira. La prima vettura colpita dal giustiziere è stata a Porta Furba il 25 giugno. Si trattava di un suv bianco parcheggiato su uno stallo per disabili senza averne diritto. Sulla fiancata destra è spuntata una gigantesca scritta: «Free park», che tradotto significa parcheggio libero. Pochi giorni più tardi nello stesso quartiere è toccato a una Mazda blu, parcheggiata male. Da lì in poi a Roma si è registrata una vera e propria escalation.

Dopo Ucraina e Russia, il cardinale Zuppi in missione di pace negli Usa

Continua la missione di pace per l’Ucraina del cardinale Matteo Maria Zuppi. Come fa sapere la Santa Sede, dal 17 al 19 luglio l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, «accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, viaggerà a Washington quale Inviato del Santo Padre Francesco». Nel mese di giugno, Zuppi è già stato prima a Kyiv e poi a Mosca. La visita, spiega il Vaticano, «si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini».

Dopo Ucraina e Russia, il cardinale Zuppi in missione di pace negli Usa. Terza tappa diplomatica per il presidente della Cei.
Matteo Maria Zuppi ospite in tv (Imagoeconomica).

A Kyiv ha incontrato il presidente ucraino Zelensky

A Kyiv Zuppi ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, così come i suoi più stretti consiglieri, la vicepremier Iryna Vereshuck e i referenti del governo per le questioni umanitarie. Poi si è recato a Bucha, dove ha reso anche omaggio alle vittime sepolte nella fossa comune e visitato la chiesa di Sant’Andrea, al cui interno è stata allestita una mostra fotografica che racconta le atrocità compiute dai russi in città nei giorni dell’occupazione.

Dopo Ucraina e Russia, il cardinale Zuppi in missione di pace negli Usa. Terza tappa diplomatica per il presidente della Cei.
Il cardinale Zuppi, presidente della Cei (Imagoeconomica).

A Mosca il colloquio con il patriarca ortodosso Kirill

Durante i tre giorni trascorsi in Russia, Zuppi ha invece incontrato Yuri Ushakov, assistente del presidente Vladimir Putin per gli affari di politica estera, e Maria Lvova-Belova, commissario presidenziale per i diritti dei bambini. Successivamente ha visitato la Chiesa di San Nicola in Tolmachi, presso la Galleria Tretyakov, soffermandosi in preghiera davanti all’icona della Madonna di Vladimir. E poi ha avuto un colloquio con il patriarca della Chiesa ortodossa Kirill: un incontro «fruttuoso», ha fatto sapere la Santa Sede, dirante il quale i due hanno parlato di «iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica» del conflitto in corso in Ucraina.

Veronesi per Adnkronos: «Io mi presenterò comunque sul podio per la Bohème»

Il maestro Alberto Veronesi, all’indomani della notizia della sua revoca al festival di Puccini da parte del presidente della manifestazione, Luigi Ficacci, replica in un’intervista esclusiva all’Adnkronos: «Io mi presenterò comunque sul podio per la Bohème. E se loro avranno un altro direttore d’orchestra chiederò anche i danni di immagine perché a questo punto si tratta di preservare la libertà di opinione. Sarebbe un precedente molto brutto per la cultura italiana e per la libertà in generale di questo Paese». La vicenda in questione risale a quanto accaduto qualche giorno fa a Torre del Lago, quando Veronesi ha diretto l’orchestra della Bohème indossando una benda nera in segno di «presa di distanza dall’impostazione registica» della rappresentazione dell’opera.

«Questo licenziamento non è altro che una vendetta politica»

Durante l’intervista, Veronesi ha affermato: «Questo licenziamento non è altro che una vendetta politica sia generica, perché mi sono opposto a voler condividere una regia che si è trasformata in una propaganda politico-ideologica, sia, nel dettaglio, nei confronti delle mie posizioni anche alle ultime elezioni a Lucca, dove notoriamente ho fatto vincere il centrodestra. E siccome nel cda ci sono elementi legati alla parte che è stata battuta elettoralmente si sta consumando una vendetta. E il licenziamento per vendetta politica è una cosa molto grave e anticostituzionale».

Il direttore d'orchestra Alberto Veronesi, in un'intervista per Adnkronos, ha parlato di «una vendetta politica»
Alberto Veronesi, direttore d’orchestra (foto Imagoeconomica).

La lettera di Veronesi per evitare riferimenti di «carattere ideologico e politico»

Il maestro ha poi fatto riferimento a quanto chiarito in precedenza: «Io lo avevo già scritto al teatro, in una lettera circostanziata il sette luglio, in cui avevamo concordato che non ci sarebbe stato alcun riferimento di carattere ideologico e politico. Invece mi sono trovato una scenografia con la caricatura di De Gaulle, la stella a cinque punte, i pugni alzati al cielo». Veronesi ha inoltre negato di aver fatto dichiarazioni contro il festival: «Ho fatto una manifestazione silenziosa, gandhiana, indossando una mascherina, il che non è vietato da nessun contratto. Non ho detto una parola e il festival mi condanna dicendo che io avrei fatto delle dichiarazioni contro la rappresentazione. Non è vero: io non ho le ho mai fatte, non ho mai parlato, nemmeno in conferenza stampa». E conclude: «Mi dimostrino dove ho sbagliato un attacco o una frase, me lo dicano. […] Deve finire l’arroganza di chi detiene il potere di voler dire che devi sottoscrivere una ideologia politica quando canti o dirigi».

Autogrill potenzia la sua food hall nell’aeroporto di Palermo con I Banchi

Autogrill consolida la propria presenza in uno dei principali scali aeroportuali meridionali, l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, inaugurando un nuovo format di casual dining e street food all’interno della sua food hall in area air side. Si tratta del ristorante I Banchi, ideato dallo chef stellato Ciccio Sultano e ispirato alla cucina tradizionale siciliana. Il concept arricchisce l’offerta gastronomica di Autogrill nello scalo palermitano, dove è già presente con Spinnato, punto di riferimento per la pasticceria palermitana, e con Wascoffee Lab, format di caffetteria moderna ideato dal Gruppo e caratterizzato da design e arredi realizzati con “Wascoffee”, materiale 100 per cento naturale ottenuto da fondi di caffè riciclati.

Autogrill potenzia la sua food hall nell'aeroporto di Palermo con I Banchi
Wascoffee Lab all’aeroporto di Palermo (Autogrill).

I nuovi concept di Autogrill all’aeroporto di Palermo

«Cucina educata». Così il celebre chef Ciccio Sultano, due stelle Michelin con il suo ristorante Duomo a Ragusa Ibla, ha definito la proposta gastronomica de I Banchi. Nel punto vendita, i piatti della tradizione sono rivisitati in chiave moderna ed eseguiti con cura, con materie prime di alta qualità. I viaggiatori potranno così godere di un mix di street food, fine dining e grandi classici della cucina siciliana, da gustare in un ambiente ricercato e moderno.

Autogrill potenzia la sua food hall nell'aeroporto di Palermo con I Banchi
I Banchi all’aeroporto di Palermo (Autogrill).

Luca D’Alba, general manager di Autogrill Italia, ha così commentato la nuova apertura: «Consolidiamo ulteriormente la nostra presenza all’interno dell’aeroporto di Palermo rispondendo a un’esigenza ben precisa, quella di coniugare la vocazione internazionale dell’aeroporto con la nostra attenzione al territorio e alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale. Abbiamo infatti selezionato brand locali di grande notorietà ed eccellenze culinarie siciliane per offrire ai passeggeri in transito una grande varietà di piatti tipici della tradizione». La food hall verrà ampliata ulteriormente con altri format che verranno inaugurati verso la fine dell’anno.

 

 

 

 

 

I Coldplay tornano in tour in Europa nel 2024: dove si esibiranno

Durante una delle ultime tappe del tour 2023, i Coldplay hanno annunciato la nuova tournée che nel 2024 li riporterà in Europa e in Italia. Tra le città anche Roma.

I Coldplay annunciano date e città del tour 2024

Questa ultima tournée, che ha visto la band anche in Italia allo stadio Maradona di Napoli con due concerti e al San Siro di Milano con ben quattro date, ha riscosso un notevole successo e si chiuderà ad Amsterdam il 19 luglio 2923. Ma, prima della tappa finale, la band ha voluto fare un regalo ai propri fan anticipando la ripartenza del tour nel 2024, e lo ha fatto proiettando un video nel quale si sono susseguite le bandiere di alcuni stati europei che potrebbero essere proprio quelli toccati dai prossimi concerti. Tra i paesi europei che potrebbero essere protagonisti ci sono:

  • Grecia
  • Romania
  • Ungheria
  • Francia
  • Germania
  • Finlandia
  • Austria
  • Irlanda
  • Italia

Nove tappe con altrettanti spettacoli negli stadi europei più importanti, dunque, dove i fan potranno godere del Music Of The Spheres World Tour in attesa del nuovo album di cui ancora non si conosce l’uscita.

Tra le città italiane potrebbe esserci Roma

Nel prossimo tour dei Coldplay potrebbe esserci una tappa anche a Roma. La band capitanata da Chris Martin potrebbe salire sul palco dell’Olimpico, dato che nelle immagini proiettate nel video a fine concerto è comparso un frame di ponte Milvio, a nord della capitale, che fa ben sperare. Immagini che sono subito diventate virali e hanno entusiasmato il pubblico italiano. La band britannica ha pubblicato l’ultimo album nel 2021. Intitolato Music of the spheres, è il nono della loro carriera, ha debuttato in cima all’Official Albums Chart e ha dato avvio al Music of the spheres world tour che, tra l’altro, aveva un nobile scopo. La tournée che ha visto la band in varie città del mondo per tutto il 2023 si è infatti prefissata l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Bardonecchia, la sindaca Rossetti accusa l’ex comandante dei vigili di molestie

A Bardonecchia, in provincia di Torino, la sindaca Chiara Rossetti ha denunciato di essere stata molestata dall’ex comandante della Polizia locale, Alessandro Lovera. L’uomo ora è accusato di molestia sessuale oltre che di altri reati, tra cui peculato e falso in bilancio. Le indagini si sono concluse alla fine della scorsa settimana e ora sarà la procura a decidere se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio per l’ex comandante. Nella parte dell’inchiesta riguardante i reati contro la pubblica amministrazione sono state inserite anche altre cinque persone. Tra loro il sindaco e il segretario del comune di Vernante, in provincia di Cuneo, luogo in cui ha lavorato Lovera prima di trasferirsi a Bardonecchia.

A Bardonecchia la sindaca accusa di molestie l'ex comandante dei vigili
Due uomini in una strada di montagna a Bardonecchia (Getty).

Rossetti denuncia contatti molesti e un bacio sulla guancia

La sindaca Rossetti ha denunciato diversi comportamenti inappropriati sul luogo di lavoro. L’accusa parla di un’occasione in cui la prima cittadina si sarebbe rifugiata in un ascensore e poi nel suo ufficio perché braccata dall’ex comandante. E inoltre nella denuncia contro Lovera si parla di contatti fisici senza il consenso di Rossetti, compreso un bacio sulla guancia. Tutto sarebbe accaduto tra l’agosto e il dicembre 2022, ma l’ex comandante nega e parla di un rapporto cordiale tra i due, senza alcun secondo fine. Al Corriere della Sera, Lovera si lascia rivela: «Già nelle motivazioni del gip che ha respinto le misure cautelari si parla di un rapporto di cordialità. Forse sono altre le motivazioni che hanno scatenato quest’odio che prima non era tale».

Rossetti: «Sono serena»

La sindaca di Bardonecchia, sempre al Corriere della Sera, spiega: «Sono serena perché ho fatto ciò che era giusto fare, per me in quanto donna e per il mio ruolo di sindaca». Parla di «attenzioni ossessive» e «strusciamenti», ma racconta anche di messaggi come «oggi sei stupenda», o con altri complimenti. Insieme al legale Riccardo Solomon ha dichiarato: «I primi i approcci erano spesso difficili da decifrare, in ogni caso li ho sempre arginati. Quando, però, hanno preso una piega che aveva dei risvolti anche sull’attività amministrativa ho capito che non potevo più passarci sopra. Sono andate avanti dall’agosto al dicembre 2022. Avvenivano anche in Comune, alla presenza di altre persone e impiegati, mettendomi in grande imbarazzo. Toccatine, strusciamenti, bacetti sempre più fastidiosi, visto anche il mio ruolo. Situazione che mi creava un fortissimo stress, essendo una donna sposata, ho due figli, e sono una docente di liceo».

Dal Lago di Garda spunta un messaggio in bottiglia scritto 11 anni fa

Una storia molto affascinante arriva in queste ore dal Lago di Garda, dove è emerso dopo tanti anni un messaggio inserito all’interno di una bottiglia lanciata nel più grande specchio d’acqua dolce italiano ormai diversi anni fa.

Trovato un vecchio messaggio in una bottiglia nel Lago di Garda

Il messaggio in questione, stando a quanto riporta Tgcom24, sarebbe stato scritto da due turisti tedeschi in vacanza sulle rive del lago che. com’è noto, è una meta molto amata da parte dei teutonici. Sul biglietto inserito nella bottiglia c’era scritto: «Caro Lago di Garda, con questo messaggio in bottiglia ci auguriamo che le nostre famiglie, i nostri amici e noi restiamo sempre felici e in salute. Rimani bello e limpido come lo sei oggi». Nessun dubbio rispetto alla data in cui il messaggio è stato scritto, il 9 agosto del 2012, ovvero 11 anni fa. Il ritrovamento è avvenuto a Malcesine, un piccolo comune della provincia di Verona sulle sponde del lago. L’ufficio del turismo del Comune, a proposito, ha diramato la seguente nota: «Due persone hanno preso il recipiente e lo hanno portato con sé in una pizzeria del paese, dove avevano prenotato il pranzo. Qui lo hanno consegnato al titolare del locale, chiedendo che venisse consegnato all’amministrazione comunale».

Scattano le ricerche degli autori: potrebbero essere due turisti di Amburgo

Sul messaggio inserito nella bottiglia sono anche indicati i due nomi dei relativi autori, ovvero Dennis e Sabrina. In base alle ricostruzioni effettuate, pare che si tratti di una coppia originaria di Amburgo che si era trovata talmente bene durante la vacanza al lago da aver voluto rendergli omaggio in un modo davvero speciale. Il Comune ha spiegato che, nella fase di recupero dell’oggetto, la bottiglia si è purtroppo rotta, ma che il biglietto verrà comunque custodito gelosamente. L’amministrazione di Malcesine, inoltre, ha lanciato un appello per ritrovare i due autori del messaggio al fine di « regalare loro un’esperienza da ricordare».

Sciopero aerei, in 50 bloccati in Egitto: «Siamo in albergo ma la compagnia latita»

Disavventura per un gruppo di 50 turisti italiani che in queste ore si sono purtroppo ritrovati bloccati in Egitto a causa del recente sciopero che ha paralizzato il traffico aereo.

«Siamo in albergo ma la compagnia latita»

Nonostante le proteste sindacali fossero in programma solo per la giornata di sabato 15 luglio 2023, i loro strascichi si sono fatti sentire anche nelle ore seguenti. Tutto a causa dell’overbooking dei voli successivi. I turisti in questione avrebbero infatti dovuto fare ritorno in Italia con la compagnia Wizzair che però sabato, alle 9.30, aveva loro comunicato via e-mail la cancellazione del volo delle 16.30 per Napoli. Sempre Wizzair, successivamente, aveva inviato agli utenti registrati un link attraverso il quale avrebbero potuto richiedere il rimborso e prenotare un altro volo. Per tutto il tempo, purtroppo, il relativo sito è rimasto inaccessibile. Stando al racconto dei diretti interessati, che in attesa nel loro hotel hanno anche hanno provato a chiamare il consolato, «la compagnia era sparita e non rispondeva alle e-mail». Un altro dei turisti interessati ha dichiarato: «Non abbiamo ancora nuove notizie. Siamo in albergo con pensione completa. Ci è stato detto che il pagamento è a carico della compagnia aerea, ma da quello che sappiamo c’è in corso una trattativa tra la compagnia e l’albergo che ci ha anche avvertito che non hanno avuto ulteriori risposte e quindi non sappiamo come proseguiranno i prossimi giorni». Né ambasciata né consolato, nel frattempo, sono riusciti a riorganizzare la partenza dei turisti, e nemmeno a reperire informazioni.

Contattato il deputato Borrelli

Alla luce della situazione, una rappresentanza delle famiglie coinvolte nella vicenda ha chiesto aiuto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Quest’ultimo, colpito e sdegnato da quanto accaduto, ha già sollecitato il ministero degli Esteri affinché la situazione si possa risolvere nel più breve tempo possibile. Queste le sue parole: «Non capiamo perché la compagnia aerea si si data alla latitanza. È suo dovere rispondere alla richiesta degli utenti e fare di tutto per far rientrare gli italiani bloccati a Sharm. Stiamo interessando della questione il ministero degli Esteri affinché si attivi per riportare tutte le famiglie in patria entro pochissimi giorni dato che tra di esse ci sono persone bisognose di cure».

Memorandum Ue-Tunisia, il Paese nordafricano non vuole diventare «un centro di accoglienza» per tutti i migranti

Domenica 16 luglio è stato firmato a Cartagine il Memorandum d’intesa tra la Tunisia e l’Unione europea, che ora dovrà essere approvato dai 27 Paesi membri. Sono cinque i pilastri dell’accordo: assistenza macrofinanziaria dell’Ue, rafforzamento dei legami economici, cooperazione sull’energia verde, migrazione e promozione dei contatti tra le persone. L’Europa metterà subito a disposizione della Tunisia 150 milioni di euro per sostenere il disastrato bilancio del Paese e, in un secondo tempo, altri 105 milioni per finanziare il supporto al controllo delle frontiere.

La Tunisia è disposta a riaccogliere solamente i connazionali 

«Abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante che arriva dopo un grande lavoro diplomatico. Il Memorandum è un importante passo per creare una vera partnership tra l’Ue e la Tunisia», ha detti la premier italiana Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il presidente tunisino Kais Saied. Presenti anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese Mark Rutte. L’accordo, nei piani, aiuterà a limitare l’immigrazione clandestina in partenza dalla Tunisia e a combattere il traffico di esseri umani. Tuttavia, Tunisi ha precisato di non aver intenzione di fungere da «centro di accoglienza» per i rimpatri di migranti sub-sahariani dall’Italia o da qualsiasi altro paese in Europa: le autorità del Paese sono infatti disposte a riaccogliere solamente i tunisini che hanno ingresso irregolare nell’Ue.

Memorandum Ue-Tunisia, il Paese nordafricano non vuole diventare «un centro di accoglienza» per tutti i migranti.
Giorgia Meloni e Kais Saied (Imagoeconomica).

Circa la metà del budget sosterrà le organizzazioni umanitarie

Ad aprile sono stati circa 8 mila i migranti arrivati irregolarmente nell’Ue, mille a maggio, 5 mila a giugno. Nell’ambito dell’accordo, saranno come detto 105 i milioni di euro stanziati per aiutare il Paese nordafricano ad affrontare i trafficanti di esseri umani. Circa la metà del budget servirà per sostenere le organizzazioni umanitarie (come la Mezzaluna Rossa) che provvederanno a rimpatriare i migranti nei loro Paesi di origine.

Memorandum Ue-Tunisia, il Paese nordafricano non vuole diventare «un centro di accoglienza» per tutti i migranti.
Migranti a Lampedusa (Getty Images).
Powered by WordPress and MasterTemplate