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Lucia Annibali, libero l’uomo che la sfregiò con l’acido
Rubin Talaban, il 41enne che il 16 aprile 2013, a Pesaro, ha sfregiato con l’acido il volto dell’avvocata Lucia Annibali, ha ottenuto la libertà in anticipo. È uno dei due condannati (assieme a Altistin Precetaj, condannato anche lui a 12 anni) come esecutori materiali dell’aggressione e sarebbe dovuto uscire tra 15 mesi, dopo aver scontato nove anni su 12. Ma ha ottenuto uno sconto di pena che gli ha consentito di lasciare prima dal carcere. A lui, insieme alla buona condotta, sono state applicate le norme sulla liberazione anticipata. Adesso, da uomo libero, si trova in Albania. Ma non potrà più tornare in Italia per 10 anni.
Cosa successe il 16 aprile 2013: il mandante fu Luca Varani
La notte del 16 aprile 2013 Talaban (detto Ago) e Altistin Precetaj attesero Lucia Annibali sul pianerottolo della sua abitazione. Erano incappucciati. Talaban prese la mira e lanciò il liquido in faccia alla donna. Dopo 15 giorni di latitanza e mentre progettava di fuggire in Albania, fu arrestato nel Chietino. Il mandante dei due, Luca Varani, l’ex fidanzato di Annibali, è stato condannato in via definitiva a 20 anni per stalking e tentato omicidio. Attualmente detenuto nel carcere di Pescara, anche lui potrebbe lasciare la cella prima del tempo. Talaban tre anni fa chiese perdono attraverso una lettera inviata dal carcere. Ma Lucia Annibali non ha mai voluto incontrarlo.