Daily Archives: 4 Luglio 2023

Palinsesti Sky, arrivano le serie su Mussolini, gli 883 e Call My Agent 2 con Elodie

Sono stati presentati quest’oggi, in seguito allo slittamento dovuto ai funerali di Silvio Berlusconi, i nuovi palinsesti Sky. Si tratta dei palinsesti pensati per le reti in chiaro, come Tv8 e per quelle a pagamento della nota emittente. Ci sono tante conferme che sicuramente renderanno felici i fan, come quella della seconda stagione di Call My Agent – Italia, ma anche tante novità, con serie che sono pronte per conquistare tutti gli appassionati.

Palinsesti Sky, quali sono le conferme che fanno felici i fan: da X Factor a Masterchef

Ovviamente, come dice anche un noto proverbio, squadra che vince non si cambia. Per questa ragione, all’interno dei palinsesti Sky ci sono state numerose conferme, figlie del boom di ascolti di determinati programmi. È questo il caso del noto talent show X Factor, confermato per l’ennesima edizione con una nuova giuria: dopo ben 9 anni di assenza ritorna tra i giudici Marco Castoldi, in arte Morgan, accompagnato da Fedez, Ambra Angiolini e Dargen D’Amico. Alla conduzione del talent show invece è stata confermata nuovamente Francesca Michielin.

Palinsesti Sky, ecco quali sono le nuove serie televisive che arriveranno nei prossimi mesi sui canali dell'emittente satellitare.
Il cantante Morgan ritorna a X Factor dopo 9 anni (Getty Images).

Un altro show che è stato confermato all’interno dei palinsesti Sky è Masterchef Italia. Il programma di cucina dove i cuochi si sfidano a colpi di fornelli ritorna con alcuni degli chef più famosi del Bel Paese, vale a dire Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri. Spazio anche alla nuova edizione di Pechino Express, che vedrà un nuovo itinerario, nuovi partecipanti mentre alla conduzione rimarrà Costantino Della Gherardesca, affiancato questa volta da Enzo Miccio.

Palinsesti Sky, ecco quali sono le nuove serie televisive che arriveranno nei prossimi mesi sui canali dell'emittente satellitare.
Il conduttore Costantino Della Gherardesca (Getty Images)

Infine, confermate le altre puntate inedite di programmi come Alessandro Borghese 4 Ristoranti, Bruno Barbieri – 4 Hotel e Quattro Matrimoni con la conduzione del solito Costantino Della Gherardesca.

Palinsesti Sky, le conferme su Tv8: il ritorno della Gialappa’s Band un successo preannunciato

Nei nuovi palinsesti Sky sono state confermate anche gli show che andranno in chiaro sul canale Tv8. Una grande conferma arriva dopo il successo ed è quella del Gialappashow, con Giorgio Gherarducci e Marco Santin della Gialappa’s Band e la conduzione del Mago Forest. Il programma ha ottenuto un boom di ascolti ed è pronto per conquistare il pubblico su Tv8.

Palinsesti Sky, ecco quali sono le nuove serie televisive che arriveranno nei prossimi mesi sui canali dell'emittente satellitare.
Il noto chef e conduttore Alessandro Borghese (Getty Images).

Confermati poi per la visione in chiaro i principali programmi dei palinsesti Sky ovvero le ultime edizioni di Pechino Express, Masterchef Italia e X Factor. Infine, sono state confermate anche programmi come 100% Italia con Nicola Savino e Alessandro Borghese Celebrity Chef, pronto ad approdare in fascia preserale in chiaro.

Palinsesti Sky, tutte le novità in arrivo: la serie su Mussolini e sugli 883

La proposta dei palinsesti Sky si arricchisce grazie ai nuovi programmi in arrivo sui tre principali canali dell’emittente dedicati all’intrattenimento: Sky Atlantic, Sky Serie e Sky Investigation. Tra le proposte più interessanti in arrivo c’è sicuramente M. Il figlio del secolo, adattamento su piccolo schermo dell’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del premio Strega e bestseller internazionale. La serie narrerà l’ascesa del fascismo in Italia e l’ascesa al potere del Duce Benito Mussolini, interpretato da Luca Marinelli.

Palinsesti Sky, ecco quali sono le nuove serie televisive che arriveranno nei prossimi mesi sui canali dell'emittente satellitare.
L’attore Luca Marinelli interpreterà il Duce Benito Mussolini (Getty Images).

Un’altra proposta interessante sarà il dramedy intitolato Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La Vera Storia degli 883. Questa serie sarà diretta da Sydney Sibilla, regista della trilogia Smetto Quando Voglio e vedrà tra i protagonisti gli attori Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggoli. Da non perdere poi la seconda stagione di Call My Agent – Italia, con un cast sempre più stellare che include Michele Di Mauro, Marzia Ubaldi, Maurizio Lastrico ed Emanuela Fanelli, oltre a svariate guest star come Claudio Santamaria, Elodie, Gabriele Muccino, Gian Marco Tognazzi e Valeria Golino.

Palinsesti Sky, ecco quali sono le nuove serie televisive che arriveranno nei prossimi mesi sui canali dell'emittente satellitare.
La cantante e attrice Elodie (Getty Images)

Tra le altre serie interessanti in arrivo ci sono i nuovi episodi di Blocco 181, con la collaborazione del rapper Salmo, una serie crime intitolata provvisoriamente La Mala, che parlerà del lato oscuro di Milano e Piedone, una serie poliziesca con Salvatore Esposito che interpreterà lo storico personaggio reso famoso dall’iconico Bud Spencer.

Ucraina, cinque velivoli abbattuti su suolo russo con Patriot

L’aeronautica militare ucraina avrebbe rivendicato l’abbattimento di cinque velivoli di Mosca nel territorio della Russia, grazie al sistema missilistico Patriot di fabbricazione Usa, avvenuto a maggio. Le circostanze precise, come riporta l’Adnkronos, non sono del tutto chiare.

Non sono ancora chiare le circostanza che riguardano la conferma dell'abbattimento di cinque velivoli su territorio russo.
Aereo di guerra (Getty images)

Il numero dei velivoli abbattuti in un video

Il 14 maggio era stata l’aeronautica ucraina a comunicare che il giorno precedente la Russia aveva perso tre elicotteri e due aerei nell’oblast russo di Bryansk, al confine. Un video pubblicato di recente dalle stesse forze ucraine mostra il conteggio dei velivoli abbattuti che sembrerebbe indicare, ma non c’è stata conferma, che tre elicotteri e due jet sarebbero stati abbattuti il 13 maggio, sul lato di un sistema di difesa aerea Patriot.

La notizia dei media statali russi

Secondo quanto diffuso dai media statali russi in quell’occasione, quattro aerei erano stati persi, anziché cinque. Il giornale russo Kommersant riportò che quattro velivoli – due caccia Su-34 e Su-35 e due elicotteri Mi-8 – erano stati abbattuti quasi in contemporanea.

 

Ostia, Roberto Spada arrestato mentre si trovava in auto con la compagna

Avrebbe violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Roma. Roberto Spada, secondo quanto riportato da l’Adnkronos, è stato arrestato martedì 4 luglio dai carabinieri a Civitavecchia e verrà trasferito in carcere.

L'arresto è avvenuto dopo il fermo effetuato dai carabinieri di Civitavecchia. Spada avrebbe violato l'obbligo di soggiorno a Roma.
Auto carabinieri (Getty images).

Spada fermato in auto con la compagna

Al momento del fermo da parte dei carabinieri di Civitavecchia e del gruppo di Ostia, l’esponente del clan di Ostia si trovava a bordo dell’auto, su cui viaggiava con la compagna. L’arresto è avvenuto a poche ore di distanza dall’udienza che si terrà mercoledì 5 luglio in Cassazione davanti alla quinta sezione penale dopo il processo di appello bis nei confronti del clan di Ostia per il duplice omicidio di due esponenti di un clan rivale, Giovanni Galleoni detto Baficchio e Francesco Antonini detto Sorcanera. I fatti risalgono al 22 novembre del 2011 nel centro di Ostia. Roberto Spada è stato già condannato in via definitiva a sei anni per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi.

 

 

Arese, il cambio di vita di Alberto e Linda: dalla città a un paesino di montagna

Cambiare vita, da un giorno all’altro. Passare dalle certezze di due lavori a tempo indeterminato all’apertura di un’attività in proprio in un paese sperduto. E’ successo ad Arese, nel Milanese: a raccontare la storia di Alberto Dezio e della moglie Linda, rispettivamente di 39 e 37 anni, è il quotidiano Il Corriere. La coppia, con due figli di sette e quattro anni, ha inagurato il 2 giugno un bar in un comune di circa 500 persone, a Cappelletta, frazione del comune di Farini, in provincia di Piacenza. La scelta è stata dettata dal desiderio di una vita più semplice, a misura d’uomo e immersa nel verde della montagna.

Una coppia con due figli e le rispettive famiglie hanno deciso di trasferirsi dalla città alla montagna per vivere meglio.
Panorama montano (Getty Images).

Dalla città a un paesino dell’Appennino

La decisione, nata per migliorare la qualità della vita dell’intera famiglia, è maturata nel contesto dello smartworking, un periodo durante il quale la coppia ha avuto la possibilità di trascorrere più tempo a casa, rivedendo le proprie priorità: «Volevo una vita diversa ma il primo vero salto l’ha fatto mio cognato» ha detto Alberto alla giornalista Simona Buscaglia. E’ stato infatti il cognato il primo ad andare in avanscoperta, acquistando dei terreni nella zona. Dopo le prime trasferte, inizialmente brevi, Alberto e famiglia non hanno avuto più dubbi.

I lavori di ristrutturazione e l’apertura del bar

Dopo aver rilevato una proprietà nella zona, i due cognati con le rispettive famiglie si sono messi al lavoro per ristrutturare lo stabile e il mese scorso, a giungo, hanno aperto un bar, frequentato da ciclisti alla ricerca di un punto di ristoro e da persone locali. Secondo Alberto, più che di un investimento economico, si è trattato di un investimento sul miglioramento della vita: «I nostri figli sono pieni di energia. Ci siamo organizzati con l’educazione parentale e abbiamo trovato altre famiglie qui in zona che fanno lo stesso percorso. In un anno di vita abbiamo stretto più legami genuini e veri che in quasi 30 anni di vita in città».

Caro voli, ultimatum del garante: spiegazioni delle compagnie aeree entro 10 giorni

A seguito degli aumenti medi dei biglietti aerei del 40% su base annua (dati Istat), il garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha chiesto alle principali compagnie aeree «spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala, che dovranno essere fornite entro 10 giorni».

Il garante per la sorveglianza dei prezzi ha chiesto alle principali compagnie aeree spiegazioni sugli aumenti del costo dei biglietti aerei.
Acquisto biglietti aerei (Getty Images).

Le compagnie coinvolte

La richiesta del garante è stata rivolta a Ita, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air. Secondo l’Istat, in un anno i prezzi sono aumentati esattamente del 43,9%. Il ministero delle imprese e del made in Italy ha reso noto che il 20 luglio si terrà la commissione per il monitoraggio dei prezzi, con l’obiettivo di confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili.

M4, aperta la fermata San Babila: dal centro di Milano a Linate in 12 minuti

Si è svolta nella mattinata di martedì 4 luglio la cerimonia di inaugurazione delle due nuove fermate della linea M4 (linea blu) della metropolitana di Milano, Tricolore e San Babila con la quale basteranno 12 minuti per raggiungere l’aeroporto cittadino dal centro storico. La M4 è stata finanziata con una partecipazione pubblico-privata e costruita da un consorzio di imprese guidato da Webuild (ex Salini Impregilo). Il concept del progetto è stato quello di coinvolgere la cittadinanza partendo dall’ascolto attivo: sì a critiche, suggerimenti, proposte o semplici quesiti, per mantenere un costante filo conduttore tra il contesto urbano e la nuova opera. Entro fine anno sarà pronta anche l’intera riqualificazione di corso Europa e di largo Augusto, destinata a diventare completamente pedonale.

Un’opera ribattezzata la metro dei cittadini

Tutte le fasi di realizzazione della nuova linea della metropolitana sono state pensate non per invadere, ma per includere, ecco perché è stato ridotto al massino l’impatto del cantiere sui cittadini, a iniziare dallo smaltimento della terra di scavo delle gallerie che non è stato eseguito con dei camion, ma attraverso dei nastri trasportatori sotterranei. I lavori sono stati portati avanti in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, chiamata a valorizzare i reperti ritrovati in fase di scavo per poi essere messi in mostra al Museo Archeologico di Milano.

Questa mattina a Milano si è svolta la cerimonia di inaugurazione delle due nuove fermate della linea M4, Tricolore e San Babila.
Nuova stazione M4 piazza San Babila, Milano (foto Imagoeconomica).

M4, il video: «12 minuti o la storia d’amore più breve del mondo»

«Niente ci sembra più naturale dello scorrere uniforme e invariabile del tempo…». Inizia così il brand film Webuild «12 minuti o la storia d’amore più breve del mondo» con Carlotta Ferlito. Sulla nuova metro M4 tutto ruota intorno a un domanda: «Cosa può succedere in 12minuti?». In una dimensione dentro e fuori dal tempo, ecco che diventa possibile «vivere la storia d’amore più breve del mondo a bordo della nuova linea metropolitana M4». Il protagonista, Ettore attraverserà infatti una vita intera «racchiusa nelle 8 fermate tra SanBabila e Linate».

Torino, nonni vanno a fare la spesa e lasciano la bimba in auto, denunciati

E’ stata notata da alcuni passanti la bimba di tre anni lasciata chiusa in macchina dai nonni mentre erano intenti a fare la spesa. La piccola si trovava all’interno dell’auto chiusa nel parcheggio di un centro commerciale alle porte di Torino. Viste le temperature elevate degli ultimi giorni, i presenti hanno temuto per le sue condizioni di salute e hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.

Bimba ricoverata per accertamenti

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, l’ambulanza e i vigili del fuoco che hanno provveduto a forzare il finestrino e a liberare la piccola, trasportata all’ospedale di Rivoli, dove è ancora ricoverata per accertamenti, anche se le sue condizioni sono buone. Quando i nonni della bimba hanno fatto il loro rientro nel parcheggio dopo aver terminato la spesa hanno trovato ad attenderli i carabinieri che li hanno portati in caserma per le procedure del caso.

Caltanissetta, donna si suicida temendo nuove violenze: l’ex la perseguitava dai domiciliari

Una donna di 33 anni di origini romene si è suicidata a Riesi, in provincia di Caltanissetta, per timore di ritorsioni da parte dell’ex, che aveva denunciato il 28 giugno scorso per stalking. E non si trattava della prima volta, perché l’uomo era già stato condannato nell’aprile scorso a 11 anni per violenze sessuali ripetute, lesioni e minacce di morte. Lui, il 26enne Razvan Birzoi, aveva ottenuto i domiciliari e da lì tormentava la donna, tornata a denunciare pochi giorni fa. Il pg Fabiola Furnari ha subito chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura cautelare per l’imputato, che dai domiciliari è finito in carcere. Nonostante i tempi record, però, non è bastato.

Una 33enne si è tolta la vita a Caltanissetta per paura di ritorsioni dell'ex, ai domiciliari e denunciato nuovamente per stalking
Una delle tante manifestazioni degli ultimi anni contro la violenza sulle donne (Getty).

La procura di Caltanissetta indaga sui controlli al romeno

La 33enne non ha retto alla paura e all’angoscia per la possibilità che quelle violenze si ripetessero, prima dell’intervento della procura. La loro relazione risale al 2020, ma da allora il rapporto è sfociato in violenze sessuali e maltrattamenti che avevano portato alla condanna a 11 anni, confermata anche in appello. Qualcosa, però, non ha funzionato. Nonostante i domiciliari, dall’uomo sono arrivate nuove minacce, che hanno spinto la donna prima alla nuova denuncia e poi al suicidio. Adesso la procura di Caltanissetta si interroga sui controlli a cui era sottoposto l’uomo, che non avrebbe dovuto lasciare casa sua.

A giugno il via libera al disegno di legge contro la violenza sulle donne

Appena un mese fa, è arrivato il via libera dal Cdm al disegno di legge con cui si introduce una stretta sulla violenza contro le donne. Tra le novità ci sono l’arresto in flagranza differita, procedure più veloci per proteggere le vittime e l’aggravamento della pena. La ministra della Famiglia Eugenia Roccella ha dichiarato: «Tutto questo non basta se non viene accompagnato anche da una campagna, da un cambiamento culturale, perché è essenzialmente una questione culturale».

Una 33enne si è tolta la vita a Caltanissetta per paura di ritorsioni dell'ex, ai domiciliari e denunciato nuovamente per stalking
La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella (Imagoeconomica).

Kata scomparsa a Firenze, i sospetti sul furgone bianco e lo scooter

Un furgone bianco, uno scooter, le due persone che nei giorni precedenti alla scomparsa della piccola cercavano lo zio di Kata, Abel, presentandosi più volte presso l’ex hotel Astor occupato: sono ancora tanti gli elementi che devono trovare un collegamento tale da diventare certezze, ma le indagini prosegueno senza sosta. Kataleya Mia Chicclo Alvarez, per tutti Kata, è scomparsa da quasi un mese, più precisamente dal 10 giugno scorso. Seppur non vi sia ancora un nome o i nomi dei responsabili della sparizione, l’ipotesi più accreditata è che la piccola sia stata portata via dall’albergo in un range orario di circa mezz’ora, tra le 15.13 e le 15.45.

I video delle telecamere di sorveglianza di una ditta vicina all'ex hotel Astor hanno mostrato la presenza di un furgone bianco.
Kata, bimba di 5 anni scomparsa a Firenze (foto Twitter).

Il giallo del furgone bianco e dello scooter

Fotogrammi esaminati e da esaminare ancora, quelli presenti nei video delle telecamere di sorveglianza di una ditta che confina con il cortile dell’Astor. Dalla registrazione si evince prima un rumore, come la caduta di qualcosa dall’alto, poi la comparsa di un furgone bianco che parte poco dopo insieme a uno scooter, in direzione dell’uscita alla fine di un vialetto che sbuca in via Monteverdi.

Perquisita la ditta confinante con l’ex Astor

Non ha fornito ulteriori elementi utili la perquisizione eseguita nella ditta confinante con il cortile dell’ex hotel Astor, estesa anche ai titolari, come persone non indagate, durante la quale non è stato trovato nulla che possa ricondurre a Kata. Resta l’ipotesi legata al furgone e al ciclomotore, ma nessuna pista è stata confermata.

 

Saman Abbas, il giudice pakistano dice sì all’estradizione del padre Shabbar

Il giudice della corte distrettuale di Islamabad ha espresso parere favorevole all’estradizione di Shabbar Abbas. Il padre di Saman, la 18enne uccisa a Novellara nella primavera del 2021 dai genitori, da uno zio e da due cugini. Il magistrato, secondo quanto rivelano alcuni giornali locali, ha respinto l’istanza di rilascio su cauzione presentata dai legali di Shabbar Abbas. Il padre di Saman adesso può impugnare il documento di fronte all’Alta Corte di Islamabad. L’estradizione, in ogni caso, non è affatto scontata. A decidere sarà il governo del Pakistan, che non si è ancora espresso.

Il padre di Saman resterà in carcere: il giudice respinge la richiesta di domiciliari ed è favorevole all'estradizione
La giovane Saman Abbas, uccisa dalla famiglia nel 2020 (Facebook).

Il giudice ha disposto che Shabbar resti in carcere

Su disposizione del magistrato giudicante, Shabbar Abbas resterà in carcere nella struttura di Adyala, a disposizione delle autorità italiane. Il giudice nel corso dell’udienza, la mattina del 4 luglio, ha stabilito che il padre di Saman dovrà collegarsi in videoconferenza a ogni udienza italiana, come già accaduto il 19 maggio scorso. Il Gabinetto del ministro, intanto, si riunirà a breve per la decisione finale sull’estradizione. Shabbar Abbas è uno dei cinque imputati nel processo in corso a Reggio Emilia, davanti alla corte d’Assise, per l’omicidio della 18enne. Gli altri sono la moglie Nazia, che risulta ancora latitante, lo zio Danish Hasnain e i due cugini della giovane vittima, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.

Le ultime dichiarazioni di Shabbar risalgono al novembre 2022

Le ultime parole rese pubbliche di Shabbar Abbas risalgono al novembre 2022. Dopo essere stato fermato dagli agenti della polizia locale su disposizione della Fia, la Federal investigation agency di Islamabad, il padre di Saman ha dichiarato che la moglie «è tornata in Europa». Gli investigatori non hanno mai creduto a questa versione, ma a distanza di mesi la donna non è stata ancora trovata.

Wimbledon permetterà alle tenniste con il ciclo di indossare biancheria scura

A Wimbledon cambia una delle regole che più caratterizzano il torneo. Lo storico abbigliamento bianco, un protocollo mai infranto fin dall’Ottocento, cade a favore di quelle tenniste che scenderanno in campo tra giugno e luglio, nei giorni del proprio ciclo mestruale. Soltanto in quel caso sarà permesso loro di indossare indumenti intimi scuri a tinta unita, così da non dover convivere con il timore di macchiare il completo bianco. Una regola che cambia tra gli applausi delle tenniste. Magda Linette, numero 23 al mondo, aveva dichiarato: «Non sono sicura che le persone possano capire quanto siano snervanti le giornate di ciclo». Durante la passata edizione, alcune manifestanti avevano protestato con pantaloncini rossi fuori dai campi.

Cogo Gauff: «Grande sollievo»

Molte atlete hanno prontamente commentato la notizia. Coco Gauff, tennista statunitense, ha parlato a Sky Sport di «un grande sollievo». Poi ha raccontato: «Avevo il ciclo l’anno scorso durante Wimbledon, ed è stato molto stressante. A volte andavo in bagno solo per controllare e assicurarmi che non si vedesse niente. Sicuramente per me e per le altre ragazze è positivo». Dello stesso avviso anche Anne Keothavong, ex numero 1 britannica attualmente membro del consiglio dell’All England Club, che ospita lo Slam. Per lei si tratta di «un gradito cambiamento in termini di regole». E l’amministratrice delegata del club, Sally Bolton, ha spiegato che la regola aiuterà le tenniste «a liberarsi di una forma d’ansia e permetterà loro di concentrarsi solamente sul gioco».

Cambia il regolamento a Wimbledon: sì a indumenti intimi scuri per chi ha il ciclo
Coco Gauff in azione a Wimbledon (Getty).

Ons Jabeur: «Così sapranno tutti che hai il ciclo»

Tra le sportive, però, c’è anche chi non la pensa così. Ons Jabeur, prima giocatrice africana e araba a raggiungere i quarti in un torneo del Grande Slam (agli Australian Open nel 2020), ha dichiarato che «è meglio non essere paranoici». Poi ha avanzato un dubbio: «Tutti sapranno che hai il ciclo. Quindi davvero non so fino a che punto questa è una cosa buona e per questo ho sentimenti contrastanti». Difficoltà sottolineate anche da Heather Watson: «Parlo apertamente del mio ciclo, non credo sia un argomento tabù e mi piacerebbe che le persone ne parlassero di più. L’anno scorso ho preso la pillola per fermare l’emorragia perché sapevo che dovevo indossare mutande bianche e non volevo alcun imbarazzo».

Cambia il regolamento a Wimbledon: sì a indumenti intimi scuri per chi ha il ciclo
La tunisina Ons Jabeur (Getty).

Ponte sullo Stretto, la speranza di Salini: «Pronti per marzo a iniziare»

Dopo la recente approvazione del decreto sulla realizzazione del ponte sullo Stretto, avvenuta il 16 marzo scorso da parte del Consiglio dei ministri, Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, società capofila del consorzio impegnato nella costruzione della M4, a margine dell’inaugurazione della stazione di San Babila della nuova linea a Milano, ha confermato la possibilità di iniziare i lavori per marzo 2024: «Spero di poter dire al ministro che siamo pronti per marzo a iniziare fisicamente le opere».

Ponte sullo stretto: «Un sogno per gli italiani»

Salini ha usato queste parole per definire il ponte sullo sullo Stretto: «Penso che il ponte di Messina sia un sogno per gli italiani che deve essere realizzato esattamente come abbiamo trasformato in realtà il sogno dei milanesi» riferendosi alla realizzazione  della linea 4 della metropolitana. Ha inoltre fornito ulteriori dettagli «Abbiamo già cominciato le attività di aggiornamento progettuale. Dobbiamo riuscire a fare sì che queste grandi opere non siano solo sfide di terreno politico ma diventino invece vita per i cittadini, futuro per i ragazzi e capacità di attrarre talenti».

Pietro Salini, durante l'inaugurazione della linea M4 a Milano, si è espresso sull'inizio lavori del ponte sullo Stretto.
Pietro Salini, ad Webuild (foto Imagoeconomica).

Occorre tornare a essere «leader nelle infrastrutture»

Essere attuativi per essere attrattivi potrebbe essere la sintesi della parte conclusiva del discorso dell’ad della ex Salini Impregilo diventata Webuild nel 2020: «Dobbiamo portarci presto a questa capacità che abbiamo avuto in passato di essere leader nelle infrastrutture, abbiamo insegnato al mondo a costruire le strade, bisogna solo ricordare ai romani che cosa sono stati nel mondo, e come hanno esportato civiltà attraverso i trasporti. Questo può fare oggi l’Italia ancora, insegnando alle persone come si fanno i ponti».

Concerto Blanco a Roma: scaletta e orari del live allo Stadio Olimpico

Mancano poche ore al concerto di Blanco che si esibirà questa sera, martedì 4 luglio, allo Stadio Olimpico di Roma. Si tratta del primo dei due eventi che terrà negli stadi: alla data romana seguirà infatti quella allo stadio San Siro di Milano in programma per il 20 luglio.

Concerto Blanco Roma: la (possibile) scaletta dei brani

Il cantautore salirà sul palco insieme alla band composta da Michelangelo, Carmine Landolfi (in arte Bdog) alla batteria ed Emanuele Nazzaro al basso. Ancora non si hanno conferme sulla scaletta precisa ma, considerando i live passati, è presumibile che Blanco canti i seguenti brani:

  • Un briciolo di allegria
  • Innamorato
  • Lacrime di piombo
  • L’Isola delle rose
  • Notti in bianco
  • Mi fai impazzire
  • Brividi
  • Finché non mi seppelliscono
  • Nostalgia
  • Lucciole
  • Blu celeste
  • Paraocchi
  • Ladro di fiori
  • La canzone nostra

Il palco dell’Olimpico sarà per l’artista la prima occasione per presentare live alcuni pezzi del suo ultimo album, Innamorato, pubblicato a aprile 2023 e al primo posto della classifica Fimi dei dischi più venduti. È il secondo della sua carriera e si fregia della grande collaborazione di Mina nel pezzo Un briciolo di allegria. Un’occasione speciale quella del concerto di questa sera, 4 luglio, in una delle location più importanti per la musica italiana. Il cantante emozionato ha dichiarato: «Per me è molto importante pormi sempre nuove sfide e cercare di alzare costantemente il livello. La prima delle due tappe sarà Roma, una città che per me è una seconda casa e che porto nel cuore per tantissime cose: famiglia, bellezza, calcio. Sto lavorando duramente per poter offrire uno spettacolo che possa essere magico, curato sotto ogni dettaglio per lasciare qualcosa a chi viene ad ascoltarmi. Ci saranno diverse sorprese, sotto tanti punti di vista. Solo quando mi esibisco davanti alle persone riesco ad essere completamente sincero con me stesso e con gli altri e con questo live così speciale voglio donarmi al 100 per cento».

Diana Del Bufalo ufficializza la relazione col fidanzato: la foto e la dedica

Diana Del Bufalo ha presentato sulla sua pagina Instagram il suo nuovo fidanzato, pur senza regalare ai fan troppi dettagli. Si tratta della prima storia d’amore importante dopo quella con Paolo Ruffini con cui si era lasciata nel 2019.

Diana Del Bufalo presenta il suo nuovo fidanzato

L’attrice, che ha dichiarato molte volte di aver sofferto molto la fine della storia con il conduttore, finalmente sembra aver trovato la serenità accanto a quest’uomo misterioso. Dopo la rottura con Ruffini, l’attrice aveva avuto una breve liaison con Edoardo Tavassi, fratello della concorrente del Grande Fratello 11 Guendalina. Adesso, al suo fianco, finalmente un nuovo amore. A ufficializzarlo una foto sulla sua pagina Instagram a corredo della quale la Del Bufalo ha scritto la seguente didascalia: «Mi avevano detto che non avrei più provato l’amore che era una cosa che da adulti non si prova più perché ormai… Non ascoltate nessuno se non voi stessi. Le risposte sono già tutte dentro di voi e fregatevene di quello che potrebbero pensare gli altri, non hanno potere sui vostri pensieri. Viva la vita». La cantante si è mostrata al settimo cielo in vacanza a Formentera.

Si conosce solo il suo nome

Del nuovo amore di Diana De Bufalo si conosce molto poco. Si sa solo che si chiama Patrizio e non appartiene al mondo dello spettacolo. La coppia, prima dello scatto pubblicato dalla Del Bufalo, era stata vista insieme in altre occasioni. Tra queste lo spettacolo del Cirque du Soleil Kurios Cabinet of Curiosities a Roma a marzo scorso e una foto, pubblicata sempre dall’attrice, corredata dalla dedica di poche parole: «Tu. Tutto. Tu tu ruttutu».

 

Sottomarino Titan, la mail di allarme ignorata dal Ceo di OceanGate

Sempre più prove suggeriscono che la tragedia del sottomarino Titan si sarebbe potuta evitare. L’ultima in ordine di tempo riguarda il contenuto di una email inviata nel 2018 da David Lochridge, allora direttore delle operazioni marittime di Oceangate, a un ex socio della compagnia in riferimento al Ceo Stockton Rush. «Sono molto preoccupato che per alimentare il suo ego possa uccidere se stesso e altre persone», aveva scritto a Rob McCallum in una comunicazione riportata dal New Yorker. In precedenti ispezioni, aveva anche riscontrato anomalie nella struttura e nei materiali di composizione del mezzo, a suo avviso inadatti alle alte profondità. Insider ha invece ricordato un incidente del maggio 2018 con un fulmine durante un’immersione di prova.

In una mail del 2018, ignorata dal Ceo di OceanGate, si denotavano problemi a struttura, cablaggio e materiali del sottomarino Titan.
David Lochridge, autore del rapporto sui problemi allo scafo (OceanGate, Facebook).

LEGGI ANCHE: Sottomarino Titan, recuperati prestunti resti umani fra i detriti

Nel 2018 David Lochridge aveva riscontrato difetti a struttura, cavi e materiali del sottomarino Titan

Secondo il New Yorker, in qualità di direttore delle operazioni marittime Lochridge aveva potuto ispezionare il sottomarino Titan già il 18 gennaio 2018. Dopo un accurato sopralluogo aveva redatto un rapporto in cui emergevano diverse preoccupazioni per la solidità strutturale. I bulloni di montaggio erano sul punto di staccarsi e le zavorre rischiavano di scollarsi facilmente dallo scafo. In aggiunta, aveva notato dei fori di immersione errati su ambo i lati e scanalature per gli O-ring non conformi allo standard. Analizzando il mezzo, aveva riscontrato l’utilizzo di materiali inadeguati all’immersione, suscettibili a corrosione in caso di contatto con l’acqua salata. Non andava meglio con i cavi del propulsore, pronti a strapparsi in caso di forte pressione, e per il componente satellitare usato per la geolocalizzazione ma fissato con semplici fascette. In aggiunta, l’involucro in vinile interno sprigionava gas tossici.

In una mail del 2018, ignorata dal Ceo di OceanGate, si denotavano problemi a struttura, cablaggio e materiali del sottomarino Titan.
Un’immagine del Titan prima di un’immersione di prova (OceanGate, Facebook).

Il giorno successivo, il 19 gennaio, inviò il rapporto a Rush, suggerendogli di eseguire ulteriori test. «Prima di adeguate misure correttive, il sottomarino Titan non deve assolutamente partire», scrisse al Ceo della OceanGate. I vertici della società respinsero ogni critica, assicurando che lo scafo fosse a norma e non necessitasse di ulteriori test. A stretto giro seguì il licenziamento di Lochridge, secondo Rush colpevole di aver sollevato preoccupazioni inutili. «Non mi fidavo di lui», ha spiegato al New Yorker. «Il Titan andava incontro a una tragedia preannunciata». Nel maggio 2018, durante un’immersione di prova, il sottomarino avrebbe anche subito danni da un fulmine. «Un colpo alla fibra di carbonio ci avrebbe fatto fuori», aveva detto lo stesso Rush in un’intervista con la società tecnologica Teledyne Marine, poi cancellata. La scarica aveva compromesso la strumentazione e i sistemi interni, lasciando il mezzo in balia di problemi a connettori e cablaggi.

L’acqua di Fukushima sarà scaricata nel Pacifico: la Cina attacca il Giappone

Il Giappone scaricherà oltre un milione di metri cubi di acqua radioattiva trattata, utilizzata per raffreddare i reattori nucleari della centrale di Fukushima, nell’Oceano Pacifico. Il procedimento è già in corso e dopo il via libera dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, si partirà già durante l’estate del 2023. Tokyo ha accolto a inizio luglio il direttore dell’ente, Rafael Grossi, nella capitale per un faccia a faccia con il premier nipponico Fumio Kishida. Con sé ha portato il report sulla fattibilità dell’operazione, con la valutazione positiva di Aiea. L’acqua utilizzata nella centrale, colpita dallo tsunami del 2011, finirà nell’oceano causando effetti «trascurabili» su ambiente e persone, secondo l’agenzia dell’Onu.

L'acqua della centrale nucleare di Fukushima finirà nell'Oceano Pacifico. Ma la Cina attacca il Giappone: «Non è la vostra fogna»
Un ingegnere all’interno della centrale nucleare di Fukushima (Getty).

Dalla Cina: «L’oceano non è la fogna del Giappone»

Nonostante i pareri positivi di Aiea, la Cina protesta. Il governo di Pechino ha espresso tutte le proprie perplessità con il proprio ambasciatore in Giappone, Wu Jianghao: «L’acqua di Fukushima non è paragonabile alla normale acqua di raffreddamento». A fagli eco, anche i portavoce del ministero degli Esteri cinese: «Se la parte giapponese è decisa ad andare per la sua strada, deve sopportare tutte le conseguenze. L’oceano non è la fogna privata del Giappone». A giugno, anche a Seul si sono registrate proteste di fronte all’ambasciata giapponese. Il governo della Corea del Sud continua a vietare l’importazione di prodotti ittici che provengono dall’area della centrale nucleare. E protestano anche i pescatori giapponesi, che temono un contraccolpo sulla propria reputazione e su quella dei prodotti pescati.

L'acqua della centrale nucleare di Fukushima finirà nell'Oceano Pacifico. Ma la Cina attacca il Giappone: «Non è la vostra fogna»
Attivisti in protesta davanti all’ambasciata giapponese a Seul (Getty).

Kishida: «Non rilasceremo qualcosa che danneggi le persone»

Intanto da Tokyo arrivano rassicurazioni. Il premier Kishida, mentre si attende l’approvazione finale della Tepco, la proprietaria della centrale, ha dichiarato: «Non permetterò un rilascio che possa danneggiare le persone o l’ambiente in Giappone o nel mondo. Continuerò a dare spiegazioni accurate in patria e all’estero, su basi scientifiche e con un alto grado di trasparenza». Ai dubbi di Pechino, invece, il governo ha replicato con un report in cui si sottolinea che «le centrali nucleari cinesi hanno rilasciato nell’oceano acqua contenente trizio a livelli fino a 6,5 volte superiori alla quantità annuale prevista per il rilascio dalla centrale nucleare Fukushima». L’acqua utilizzata per i reattori è stata filtrata con sistemi tecnologici ed elaborati, ma resta un problema: il trizio. Si tratta dell’isotopo radioattivo dell’idrogeno, per il quale non esiste alcun tipo di trattamento.

Del Vecchio, Milleri e Bardin vogliono farsi pagare pure le tasse sull’eredità

Avranno pure intenzione di scalare le Generali, ma prima in casa Del Vecchio c’è qualcosina da mettere a posto. E non di poco conto. Quel qualcosina è la miliardaria eredità lasciata dal fondatore Leonardo alla sua morte, avvenuta nel giugno dell’anno scorso. Avendo sei figli avuti da mogli diverse, e alcuni manager di fiducia da premiare (a cominciare dall’amministratore delegato Francesco Milleri cui ha voluto assegnare un generosissimo lascito, nella fattispecie un pacchetto di azioni EssiLux del valore di 340 milioni di euro) si capisce bene che il passaggio dei beni rischia di scontentare più di qualcuno e scombinare i delicati assetti seguiti all’uscita di scena del re degli occhiali.  Gli eredi mugugnano, non vorrebbero farsi carico del lascito a Milleri, che proprio in questi giorni si è visto bocciare una richiesta di un rimborso da 56 milioni di euro su cui più avanti ci soffermeremo.

Del Vecchio, Milleri e Bardin vogliono farsi pagare pure le tasse sull'eredita?
Francesco Milleri (Imagoeconomica).

Escluse dai crediti le richieste di rimborso delle imposte di successione avanzate da Milleri e Bardin 

Chiaro quindi che ciascuno tenda a cautelarsi, prendendo posizione sulle varie partite creditorie nell’ambito della procedura concorsuale di liquidazione dell’eredità. È il caso di Luca Del Vecchio, 22 anni, bocconiano, uno dei due figli che il re degli occhiali ha avuto da Sabina Grossi, il quinto dei sei in ordine cronologico. Tra tutta la progenie sembra essere quello più attento alla spartizione di un impero che vale almeno 30 miliardi. Ebbene, il giovane Luca ha voluto stilare una classificazione di tutte le dichiarazioni di credito pervenute entro il 24 maggio scorso. Una miriade di richieste. Che vanno da consulenze a spese mediche, parcelle di perizie immobiliari, onorari di avvocati, stipendi e arretrati da saldare, manutenzione dello yacht Moneikos, e via discorrendo. Con l’assistenza del notaio milanese Mario Notari, i crediti sono stati suddivisi per capitoli: crediti per la procedura, crediti sorti per la gestione e il mantenimento dei beni e dei diritti dell’eredità, crediti ereditari, crediti derivanti da legati c.d. “obbligatori”, in sostituzione di legittima, crediti non ammessi al passivo (ossia crediti per i quali è pervenuta dichiarazione di credito, ma che non sono ammessi al passivo del presente stato di graduazione, in quanto ritenuti insussistenti e/o infondati e/o estranei alla procedura di liquidazione concorsuale dell’eredità beneficiata). Ed è quest’ultimo il capitolo che riserva la sorpresa più clamorosa. Anzi, le due sorprese. Perché non ammessa al passivo secondo Luca Del Vecchio, confortato immaginiamo dal parere dei suoi legali, c’è la richiesta avanzata da Milleri di rimborso delle imposte di successione sulle azioni ricevute per un ammontare di 56.156.945 euro. E quella di Romolo Bardin, tra i più stretti collaboratori di Del Vecchio e amministratore delegato di Delfin, la finanziaria cui fanno capo tra gli altri per esempio gli investimenti in Mediobanca e Assicurazioni Generali, la cui richiesta di rimborso è per 580.930 euro a fronte di un pacchetto di azioni pari a circa 3,5 milioni di euro.

Del Vecchio, Milleri e Bardin vogliono farsi pagare pure le tasse sull'eredità
dalla Gazzetta Ufficiale.

In sostanza i due manager vorrebbero che nelle spese di liquidazione di quanto ricevuto rientrasse anche la parte che loro devono versare al fisco. Detto banalmente, vorrebbero che il lascito venisse loro corrisposto al netto delle tasse. Una pretesa francamente discutibile, di cui evidentemente Luca del Vecchio (e vedremo se anche qualcun altro dei fratelli sarà della sua stessa opinione) non ha alcuna intenzione di farsi carico. Del resto Luca non è nuovo al dissenso interno. In occasione dell’ultima assemblea di Mediobanca, come titolare di 50 azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia, ha votato in maniera difforme da Delfin, la finanziaria di famiglia di cui è al 12,5 per cento azionista.

Aumenti in busta paga da luglio 2023: come funziona il taglio al cuneo fiscale

Così come stabilito dal recente decreto lavoro, per il 2023 è stato predisposto un nuovo taglio del cuneo fiscale che porterà circa 14 milioni di dipendenti ad avere degli aumenti netti in busta paga a partire da luglio.

Taglio del cuneo fiscale 2023

ll nuovo taglio del cuneo fiscale prevede che, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2023, ci sia una riduzione di quattro punti percentuali per i lavoratori dipendenti con guadagni annuali uguali o inferiori a 35 mila euro. L’effetto della misura è ancora più marcato per tutti i lavoratori con guadagni inferiori:

  • è del 7 per cento per chi ha redditi fino a 25 mila euro;
  • è del 6 per cento per redditi fino a 35 mila euro.

Gli aumenti in busta paga da luglio 2023

Già prima di luglio, tuttavia, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023, i lavoratori avevano assistito – grazie a una proroga delle decisioni prese dal governo Draghi nel 2022 – a un taglio del cuneo del 2 per cento per redditi fino a 35 mila euro. La nuova Legge di bilancio, quella del 2023, invece, ha ampliato tale sforbiciata in favore delle fasce più deboli. Ecco dunque che fino al 30 giugno 2023 lo scenario era il seguente: chi ha redditi fino a 25 mila euro ha goduto di un taglio del cuneo fiscale del 3 per cento, chi è sopra i 25 mila euro e sotto i 35 mila euro del 2 per cento. Dal 1° luglio, invece, la soglia del taglio del cuneo sale, per tutti, al 4 per cento, almeno fino al 31 dicembre 2023. Ne deriva che:

  • i lavoratori con redditi fino a 25 mila euro potranno beneficiare di un taglio del cuneo fiscale del 7 per cento;
  • i lavoratori con redditi compresi tra 25 a 35 mila euro potranno vantare una riduzione di 6 punti percentuali.

Stando alle stime, gli aumenti registrati in busta paga dovrebbero essere di circa 90 – 100 euro al mese, con la tredicesima che resta esclusa dagli aumenti.

Israele, auto contro la folla a Tel Aviv in risposta ai raid notturni a Jenin

La tensione in Medio Oriente è sempre più alta. Dalla notte tra domenica 2 e lunedì 3 luglio, Israele sta conducendo un’operazione militare massiccia sul centro palestinese di Jenin, che ha causato in oltre 24 ore più di cento feriti e dieci vittime accertate. Dal campo profughi della cittadina della Cisgiordania, a nord di Gerusalemme, sono fuggite oltre tremila persone. Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato lunedì 3 luglio: «Negli ultimi mesi, Jenin è diventata una città rifugio per il terrorismo. Noi ci stiamo occupando di porre fine a questa situazione». Dall’altra parte, l’Anp, l’Autorità nazionale palestinese guidata dal presidente Abu Mazen, ha definito l’operazione «un crimine» e all’indomani delle parole di Netanyahu un’auto lanciata contro la folla a nord di Tel Aviv ha provocato diversi feriti.

A Tel Aviv un'auto si è lanciata sulla folla. Da due notti a Jenin l'esercito di Israele conduce raid contro i palestinesi
Un veicolo di terra dell’esercito di Israele a Jenin, durante le operazioni militari (Getty).

Tel Aviv, auto sulla folla: almeno dieci feriti

Il primo bilancio dell’attentato a Tel Aviv parla di almeno dieci feriti, tra cui una donna in gravi condizioni. Alla guida dell’auto, secondo le autorità, c’era il 23enne Hassim Halaila, giovane palestinese di Hebron, ucciso da un passante. Il capo della polizia ha raccontato: «L’attentatore è arrivato a bordo di un’auto e ha centrato una fermata di autobus e subito dopo ha cominciato ad accoltellare i passanti. È stato fermato dal coraggioso intervento di un civile». Gli elicotteri continuano a sorvolare la città in cerca di altri eventuali complici. Hamas da Gaza, tramite il proprio portavoce Hazem Qassem, ha applaudito l’attentatore parlando di «un’eroica vendetta», in risposta all’operazione militare israeliana: «L’occupazione pagherà il prezzo per i suoi crimini contro Jenin. Lodiamo gli eroi del nostro popolo e i combattenti a Jenin».

A Tel Aviv un'auto si è lanciata sulla folla. Da due notti a Jenin l'esercito di Israele conduce raid contro i palestinesi
L’auto dell’attentatore dopo lo schianto contro la fermata del bus (Getty).

Hagari: «A Jenin poca resistenza»

Intanto l’operazione dell’esercito israeliano prosegue. Il portavoce Daniel Hagari ha parlato dei raid con i giornalisti, spiegando che «la resistenza degli uomini armati è stata bassa. Sono scappati dagli obiettivi che abbiamo colpito». Da Jenin negli ultimi anni sono partiti almeno 50 attacchi con armi da fuoco contro obiettivi israeliani. Le operazioni in Cisgiordania continuano e hanno portato, nell’ultimo anno e mezzo, alla morte di centinaia di palestinesi. Dall’inizio del 2023 a oggi, invece, gli israeliani che hanno perso la vita in attacchi terroristici sono 24.

Nato, Stoltenberg segretario generale per un altro anno

La Nato ha prorogato di un anno il contratto del segretario generale Jens Stoltenberg, a capo dell’Alleanza atlantica dal 2014, quando fu designato come successore di Anders Fogh Rasmussen. Il suo mandato, in scadenza a settembre, era già stato prorogato tre volte – l’ultima nel 2022 quando la Russia ha invaso l’Ucraina – e lui stesso aveva negato a febbraio la possibilità di una quarta. La necessità di garantire una guida esperta mentre è ancora in corso in conflitto, unita alla difficoltà di individuare un successore che mettesse d’accordo tutti, hanno fatto sì al contrario si concretizzasse una nuova proroga.

La decisione sarà approvata dai capi di Stato e di governo alleati a Vilnius

L’ex premier norvegese rimarrà così in sella (almeno) fino al primo ottobre 2024, completando un decennio da segretario generale Nato. La decisione sarà approvata dai capi di Stato e di governo alleati al vertice di Vilnius, in programma l’11 e 12 luglio. In Lituania Stoltenberg sarà anche chiamato a mediare tra Stati Uniti e Francia, con la Casa bianca che pensa a contrastare la Cina e l’Eliseo che invece vuole mantenere l’attenzione sull’area nord-atlantica.

Nato, prolungato il mandato di Jens Stoltenberg come segretario generale dell'Alleanza. Resterà in carica fino al 2024.
Un incontro tra Jens Stoltengerg e Joe Biden alla Casa Bianca (Getty Images).

Stati Uniti e Ucraina, soddisfazione per la nuova proroga del mandato 

«Accolgo con favore l’annuncio che la Nato estenderà il mandato del Segretario generale Jens Stoltenberg per un ulteriore anno. Con la sua ferma leadership, esperienza e giudizio, ha portato la nostra Alleanza attraverso le sfide più significative per la sicurezza europea dalla seconda guerra mondiale». Lo ha affermato il presidente Usa Joe Biden, sottolineando che «oggi l’Alleanza è più forte, più unita e propositiva di quanto non sia mai stata». Anche l’Ucraina ha accolto con favore la proroga del mandato. «I tempi difficili richiedono una leadership forte. Stoltenberg ha dimostrato proprio questo. Non vedo l’ora di promuovere la nostra cooperazione», ha twittato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.

Nato, prolungato il mandato di Jens Stoltenberg come segretario generale dell'Alleanza. Resterà in carica fino al 2024.
Jens Stoltenberg a colloquio con la stampa durante una visita alla base militare Ramstein (Getty Images).

«Il nuovo segretario generale della Nato sarà il buon vecchio segretario generale della Nato. E va bene così», ha commentato la premier estone Kaja Kallas, considerata a lungo una delle possibili candidate alla successione, al pari della prima ministra danese Mette Frederiksen.

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