Daily Archives: 4 Luglio 2023

La speleologa intrappolata a Bergamo è salva: trasportata in barella all’uscita della grotta

Si sta concludendo con esito positivo la vicenda che ha visto protagonista la 31enne Ottavia Piana, la speleologa che domenica pomeriggio è rimasta intrappolata all’interno della grotta Bueno Fonteno in provincia di Bergamo.

La lesione al ginocchio e l’intervento del Soccorso alpino

Piana si trovava insieme ad alcuni amici speleologi nella grotta di Fonteno quando si è infortunata a un ginocchio. Considerata un’esperta,  stava sondando una porzione della grotta ancora sconosciuta quando si è bloccata a una profondità di 140-150 metri. Mentre era impegnata in una salita a parete, un ancoraggio si sarebbe sganciato facendole fare un salto di diversi metri e procurandole una lesione al ginocchio. Una task force di soccorritori del Soccorso alpino è riuscita a calare nella cavità degli antidolorifici e, grazie al loro intervento, la donna sta risalendo pian piano, centimetro dopo centimetro.

Salvata la speleologa intrappolata a Bergamo nella grotta Bueno Fonteno
Ottavia Piana e altri amici speleologi (Facebook).

L’operazione di salvataggio però non è facile perché in questa grotta ci sono dei tratti molto difficili, soprattutto quelli orizzontali. La speleologa ha ora la gamba immobilizzata, probabilmente fratturata. La 31enne è affiancata costantemente dal personale del Soccorso alpino, in stretto e continuo contatto con medico e infermiere. Purtroppo la scorsa notte ha piovuto, anche all’interno della grotta, e questo ha reso ancora più complesse le operazioni, già delicate per il poco spazio poco adatto alla barella.

La grotta Bueno Fonteno

La grotta in questione è stata scoperta in tempi recenti, nel 2006, ed è un luogo ancora tutto da esplorare. La cavità si trova nella zona carsica del Sebino, tra il lago d’Endine e quello di Iseo. Grazie al lavoro fatto finora dagli esperti, è stata esplorata la grotta denominata Abisso Bueno Fonteno. Sviluppata per 19 chilometri, questa profondità è caratterizzata da cunicoli e ambienti più ampi. Oltre a queste grotte, nell’area del Sebino ce ne sono un altro centinaio concentrate nei comuni di Fonteno, Vigolo, Grone, San Fermo, Predore e Tavernona Bergamasca.

La giornalista di Novaya Gazeta Elena Milashina aggredita in Cecenia

La libertà di stampa secondo la Russia: la giornalista di Novaya Gazeta Elena Milashina e l’avvocato Alexander Nemov sono stati brutalmente aggrediti a Grozny, in Cecenia. L’auto che trasportava i due verso l’aeroporto è stata intercettata lungo la strada da tre vetture, dalle quali sono scesi degli uomini mascherati che hanno minacciato di ucciderli, puntando loro la pistola alla testa. Poi il violento pestaggio.

Il pestaggio e la sostanza verde già usata contro l’oppositore Navalny

Come riferiscono le associazioni per i diritti umani Memorial e Team Against Torture, Milashina e Nemov sono stati presi a calci e pugni in faccia e percossi in tutto il corpo con delle mazze. La giornalista ha riportato un trauma cranio-cerebrale e ha diverse dita delle mani rotte. Nemov, oltre alle botte, ha ricevuto anche una coltellata a una gamba. Durante il pestaggio, come raccontato dalle vittime, gli aggressori si sono “premurati” di ricordare a Milashina tutte le inchieste scomode di cui si è occupata nel corso della carriera: «Siete stati avvertiti. Andate via da qui e non scrivete nulla». Poi hanno portato via i telefoni della giornalista e di Nemov, distruggendo inoltre le attrezzature e i documenti che i due avevano in auto.

Entrambe le vittime dell’aggressione, ricoverate in ospedale, sono coscienti. In una foto pubblicata su Twitter si vede la reporter con entrambe le mani fasciate, la testa rasata e ricoperta da una sostanza verde: si tratterebbe di un antisettico comunemente venduto in Russia e già utilizzato nel 2017 in attacchi contro Alexei Navalny, che può avere effetti collaterali sia sulla pelle sia agli occhi.

Russia, aggredita in Cecenia la giornalista Elena Milashina. Insieme alla reporter è stato pestato anche l’avvocato Alexander Nemov.
Elena Milashina e Michelle Obama nel 2013 (Getty Images).

La reporter e l’avvocato erano in Cecenia per il caso di Zarema Musayeva

Milashina e Nemov si trovavano a Grozny per assistere al verdetto del caso di Zarema Musayeva, moglie dell’ex giudice della Corte Suprema Saidi Yangulbaev e madre degli attivisti Abubakar e Ibragim Yangulbaev, rapita dalle forze di sicurezza cecene a Nizhny Novgorod nel gennaio 2022. Finita a processo per uso di violenza contro un agente di polizia, il 15 giugno l’accusa ha chiesto per lei cinque anni e mezzo di carcere, condanna poi inflitta il 4 luglio. Nemov, nonostante le difficoltà a parlare e muoversi, ha reso noto che continuerà a difendere Musayeva e a rappresentare i suoi interessi in tribunale.

Russia, aggredita in Cecenia la giornalista Elena Milashina. Insieme alla reporter è stato pestato anche l’avvocato Alexander Nemov.
Elena Milashina nel 2018 insieme a Joe Biden e all’attivista Lgbt Igor Kochetkov (Getty Images).

Kadyrov a inizio 2022 l’aveva definita «complice dei terroristi»

Milashina ha ricevuto nel corso della carriera diversi riconoscimenti per le sue inchieste, come quelle sulla feroce persecuzione degli omosessuali in Cecenia. Nel 2009 è stata premiata da Human Rights Watch, organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, mentre nel 2013 ha ricevuto l’International Women of Courage Award dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America. Giornalista scomoda, proprio in relazione al caso-Musayeva aveva ricevuto all’inizio del 2022 minacce da parte del capo della Repubblica Cecena Ramzan Kadyrov, il quale l’aveva definita «complice dei terroristi». Il 28 giugno il procuratore generale della Russia ha riconosciuto le attività di Novaya Gazeta come «indesiderabili» nel territorio della Federazione, in quanto «l’organizzazione è impegnata nella diffusione di materiale informativo tendenzioso» tra cui «false informazioni su presunte massicce violazioni dei diritti e delle libertà dei cittadini», nonché accuse di «aver scatenato una guerra in Ucraina».

Le ultime sul testamento di Berlusconi e il commento di Confalonieri

L’apertura del testamento di Berlusconi non dovrebbe avere «ripercussioni in famiglia e sull’assetto delle aziende controllate o partecipate da Fininvest». Lo ha dichiarato Fedele Confalonieri, presidente di Mfe-Mediaset, intervenuto lunedì 3 luglio a margine dell’assemblea di Assolombarda a Milano. «Non c’è una data. Ipotizzo sarà la prossima settimana», ha aggiunto liquidando i giornalisti: «Comunque non parlo di questo».

Le ultime novita? sul testamento di Berlusconi, Confalonieri
Fedele Confalonieri (Imagoeconomica).

Il nodo della divisione delle azioni Fininvest tra i cinque figli

Il testamento del Cav è depositato nello studio del notaio Attilio Roveda. L’ex premier deteneva il 62 per cento delle azioni Fininvest, suddivise in quattro holding. I primi due figli, Marina e Pier Silvio, hanno il 7,65 per cento delle azioni ciascuno, mentre il 21,4 per cento è suddiviso in parti uguali tra Barbara, Eleonora e Luigi avuti dall’unione con Veronica Lario. Se il totale venisse ripartito in parti uguali tra i cinque figli, i tre più giovani si ritroverebbero con la maggioranza assoluta. Probabile però che il Cav abbia previsto un sistema di contrappesi per evitare lo scontro tra i due fronti della famiglia.

I beni immobiliari e il Monza

Per quanto riguarda i beni non finanziari, la situazione potrebbe essere più complessa. Durante i ricoveri al San Raffaele, non si esclude che Berlusconi abbia modificato le sue ultime volontà circa le proprietà immobiliari, i quadri, l’elicottero, gli yacht e il teatro Manzoni. Poi resta la squadra del Monza pronta, si dice, a essere venduta all’imprenditore greco Evangelos Marinakis, vicino al premier Mitsotakis e già proprietario dell’Olympiacos.

 

Silvia D’Amico: età, biografia e vita privata dell’attrice

Silvia D’Amico, nata a Roma il 4 maggio 1986, è un’attrice italiana. Da piccola ha iniziato a studiare pianoforte per poi interessarsi alla recitazione e iscriversi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica dopo aver saputo che era intitolata a Silvio D’Amico.

Silvia D’Amico: biografia e carriera

L’attrice si è diplomata all’Accademia romana nel 2009 e, appena uscita, è stata scelta da Giuseppe Piccioni per il film Il rosso e il blu con Riccardo Scamarcio. Dopo questa pellicola ha preso parte ad altri film tra cui Fino a qui tutto bene di Roan Johnson del 2014, Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari (2015), The Place, regia di Paolo Genovese (2017) e nel 2020 ha recitato accanto a Max Tortora e Stefano Fresi nel film Il regno di Francesco Fanuele. Quando nel 2015 ha partecipato al film Non essere cattivo di Claudio Caligari, la sua performance è stata molto apprezzata dalla critica della Mostra del Cinema di Venezia. Oltre che sul grande schermo, ha recitato anche in alcuni film per la tv e serie televisive come I delitti del BarLume, regia di Roan Johnson (2015), Squadra antimafia – Il ritorno del boss (2016) e A casa tutti bene – La serie di Gabriele Muccino.

Silvia D’Amico: la vita privata

Silvia è una persona molto riservata e non è noto se sia impegnata o meno, anche se qualche anno fa aveva dichiarato di essere fidanzata con un ragazzo che lavorava nel mondo del cinema. Si tratterebbe di un ispettore di produzione. «Alessandro e io siamo cresciuti insieme e continuiamo a camminare spalla a spalla. Abbiamo gli stessi ritmi, a volte passiamo la notte sul set, capiamo le nostre difficoltà reciproche e ci sosteniamo a vicenda. È molto bello, mi dà forza anche se è un po’ presto per mettere in cantiere dei figli e ricreare la famiglia meravigliosa in cui sono cresciuta», aveva dichiarato.

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole

Da tempo girano voci sulle doti tersicoree del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, specie ora che il titolare del Viminale si fa vedere pochissimo sul piccolo schermo. Nei ristoranti e nei salotti se ne parla. Ricordate l’ex presidente della Confcommercio Sergio Billè, meglio noto per la pasticceria messinese che forniva quintali di bignè a politici e giornalisti? La sua metà, Cecilia Bottaro, qualche giorno fa “al Bolognese” di piazza del Popolo diceva alle amiche: «Ma voi non sapete, ve la devo raccontare, sono stata alla più bella festa di quest’anno, in una villa, e c’era Piantedosi che ballava…»

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Imagoeconomica).

Bianca aumenta la pensione

Alla Rai si maligna sull’uscita di Bianca Berlinguer: qualcuno evoca calcoli pensionistici, visto che le manca un anno prima di andare a ricevere l’assegno Inpgi, anzi ormai Inps. Un anno targato Mediaset, con i compensi del Biscione, vale molto, e permette di far salire la pensione…

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
Bianca Berlinguer (Imagoeconomica).

A Mediaset la seconda Berlinguer

Alla fine dunque a Mediaset arriva pure lei, appunto Bianca Berlinguer. Che poi è la seconda sorella, tra le figlie di Enrico Berlinguer, che approda alla corte berlusconiana: c’è già Laura, da anni, consorte di Luca Telese, uno che non mancava mai da “Bianchina”. In Sardegna, si sa, la famiglia è sempre unita.

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
Luca Telese con la moglie Laura Berlinguer (Imagoeconomica).

Chi si rivede, Angelino Alfano

Morto Silvio Berlusconi, torna in vita quello a cui mancava il quid (Cavaliere dixit): nella serata di lunedì 3 luglio a Roma, sulla terrazza Caffarelli in Campidoglio, attovagliato al gala di Formiche c’era pure Angelino Alfano, che ormai sta più nella Capitale che a Milano. E c’era anche Antonio Tajani, che non sprizzava felicità, vedendolo.

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
Angelino Alfano (Imagoeconomica).

Quanto spende Fondazione Tim

Dite a Pietro Labriola che Fondazione Tim spende e spande. Un esempio? Fino al 10 luglio la Fondazione riceverà le proposte relative ai finanziamenti dedicati all’arte, alla cultura e all’inclusione sociale, all’istruzione e alla ricerca scientifica. In palio ci sono 2,1 milioni di euro. E Tim non naviga proprio in ottime acque

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
L’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola (Imagoeconomica).

Calderone al festival del marito

Dirette dei telegiornali, presenze ministeriali a partire da quella del premier Giorgia Meloni. E poi la presenza fissa della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. Al Festival del lavoro organizzato a Bologna dai consulenti del lavoro, vip e personaggi dell’economia non mancavano: officiante era il presidente dell’ordine professionale, Rosario De Luca. Che poi è il marito della Calderone.

I calcoli pensionistici della Berlinguer, il ritorno di Alfano e altre pillole
La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone col marito Rosario De Luca (Imagoeconomica).

Che obiettivi aveva il festival? «Approfondire il mondo del lavoro con un’attenzione specifica alle dimensioni che più ne stanno determinando il cambiamento, facendo leva sulle competenze e sull’innovazione. Le competenze da acquisire, da aggiornare, da innovare e che assumono sempre più centralità nelle dinamiche di sviluppo aziendale e nei percorsi formativi dei lavoratori». Bene, bravi, bis. E soprattutto viva la famiglia. Ogni tanto le coppie devono poter passare tre giorni insieme. Memorabile la frase cult pronunciata dalla Calderone: «Dobbiamo lavorare tantissimo anche perché il lavoro c’è». Chissà chi sarà il ghost writer.

Fotinì Peluso: età, biografia e vita privata dell’attrice

Fotinì Peluso, nata nel 1998 da madre greca e papà italiano, è un’attrice. Ha iniziato a farsi conoscere per il suo ruolo in alcune fiction come Non uccidere 2 di Claudio Noce.

Fotinì Peluso: biografia e carriera

Fin da piccola si è avvicinata al mondo dello spettacolo, amando la musica e iniziando a suonare il pianoforte. Si è laureata da poco in Economia e vive a Parigi da qualche anno. Nel 2013 ha iniziato a studiare recitazione e dizione con Mario Grossi, insegnante del Centro Sperimentale di Cinematografia, e recentemente l’abbiamo vista nel film La compagnia del cigno (2019) di Ivan Cotroneo. Nel 2022 è comparsa in due grandi successi, il film Il Colibrì di Francesca Archibugi e Tutto Chiede Salvezza, mini serie di Netflix. Francesco Bruni, il regista, nel 2020 l’aveva voluta anche per il film Cosa sarà, che ha ottenuto cinque candidature ai Nastri d’Argento e due candidature a David di Donatello. L’attrice è stata diretta anche da Laura Luchetti nella serie Nudes e, sempre nel 2020  insieme a Max Tortora e Stefano Fresi è stata una delle protagoniste del film Il regno.

Fotinì Peluso: la vita privata

Fotinì Peluso è cresciuta dividendosi tra il quartiere Monteverde della capitale e le isole greche di Chios e Skyros. A Roma ha vissuto una vita agiata, mentre in Grecia ha vissuto le estati all’aria aperta in compagnia anche della sorella. Nonostante ora la Peluso viva in Francia, il suo legame con l’Italia è molto forte, grazie anche al fidanzato Lorenzo che abita proprio nella capitale. Sono stati gli amici romani di Fotinì a spingerla a recitare e il suo primo provino è stato per il film di Ivan Cotroneo Un bacio, per il quale però alla fine non è stata scelta.

Attacco con droni nella zona di Mosca, chiuso l’aeroporto di Vnukovo

Quattro droni sono stati abbattuti a Novaya Moskva, distretto amministrativo di Mosca, e un altro nella regione di Kaluga, a sud-ovest della capitale russa. Non sono state segnalate vittime. Secondo il media Baza, alle 4 del mattino un drone è precipitato su un edificio amministrativo della base aerea russa di Kubinka. L’attacco ha interrotto le operazioni all’aeroporto internazionale di Vnukovo.

Attacco con droni nella zona di Mosca, chiuso l'aeroporto di Vnukovo. Il Cremlino: «Atto terroristico del regime di Kyiv».
L’attacco con droni ha interrotto per alcune ore le operazioni all’aeroporto di Vnukovo (Getty Images).

Gli atterraggi e i decolli sono ripresi a partire dalle 8

«Il tentativo del regime di Kyiv di attaccare un’area dove si trovano infrastrutture civili, tra cui un aeroporto che, tra l’altro, gestisce voli internazionali, è un nuovo atto terroristico», ha dichiarato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. «Oggi c’è stato un altro tentativo di attacco da parte di droni ucraini nel distretto di Novaya Moskva e nella regione di Mosca. Finora gli attacchi sono stati respinti. Per motivi di sicurezza, alcuni voli sono stati temporaneamente deviati dall’aeroporto di Vnukovo», ha scritto sempre su Telegram Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca. Gli atterraggi e i decolli all’aeroporto Vnukovo, ha aggiunto, sono ripresi regolarmente a partire dalle ore 8.

Attacco con droni nella zona di Mosca, chiuso l'aeroporto di Vnukovo. Il Cremlino: «Atto terroristico del regime di Kyiv».
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo (Getty Images).

I russi avrebbero distrutto un centro di controllo ucraino per i droni

Il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che quattro dei droni che volavano nella regione di Mosca sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea. Un quinto è stato invece intercettato elettronicamente prima di schiantarsi. Oltre al drone che è precipitato sulla base aerea di Kubinka, un altro è caduto su un edificio nel villaggio di Krivosheino, che poi ha preso fuoco. Poco dopo l’abbattimento degli aeromobili a pilotaggio remoto, l’artiglieria russa avrebbe distrutto il centro di controllo ucraino per i droni in direzione di Donetsk. Lo ha riferito a Ria Novosti un combattente della divisione con il segnale di chiamata ‘Argun’.

Adolfo Margiotta: biografia e vita privata dell’attore

Adolfo Margiotta, nato a Torre del Greco il 13 settembre 1957, è un attore, comico, cantante e musicista. La sua ultima apparizione al cinema è nel nuovo capitolo di Indiana Jones, Indiana Jones e il quadrante del destino per la regia di James Mangold (2023).

Adolfo Margiotta: biografia e carriera

L’attore si è diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova, per poi affermarsi soprattutto in televisione in coppia con il collega Massimo Olcese. I due sono conosciuti per aver interpretato il duo Chiquito e Paquito nel programma Avanzi del 1993 e poi in Disokkupati del 1997. In quegli anni Margiotta ha cominciato anche la sua carriera al cinema. Tra i suoi film più famosi ci sono Peggio di così si muore di Marcello Cesena (1995) e E adesso sesso per la regia di Carlo Vanzina (2001). Tra le pellicole più recenti trovimo invece A.N.I.M.A. (2019) di Pino Ammendola e Rosario Maria Montesanti, Hammamet (2020) per la regia di Gianni Amelio, Brividi d’autore (2023) di Louiselle Caterini e nello stesso anno Una mamma all’improvviso di Claudio Norza.

Adolfo Margiotta, tra la carriera al cinema e in tv e la vita privata
Adolfo Margiotta e le figlie Carolina e Sofia (Facebook).

Per la televisione è comparso in fiction e serie tv come Benedetti dal Signore, regia di Francesco Massaro (2004), I segreti di Borgo Larici, regia di Alessandro Capone (2014) e Lampedusa – Dall’orizzonte in poi di Marco Pontecorvo (2016). Dal gennaio 2010 fino ad oggi insieme a Virginia Raffaele, ha affiancato Luca Barbarossa, conduttore di Radio2 Social Club, in un programma dove si chiacchiera, si ascolta e si fa musica: qui Margiotta propone le sue canzoni e monologhi suoi o di altri autori.

Adolfo Margiotta: la vita privata

Margiotta ha due figlie, Carolina nata il 7 luglio del 1993 e Sofia nata il 29 luglio del 1998. Non si hanno altre notizie in merito alla sua vita privata né su chi sia la madre delle due ragazze.

Bonus barriere architettoniche 2023: come funziona, a chi spetta e come richiederlo

La Legge di Bilancio 2023 ha confermato fino al 2025 il bonus barriere architettoniche. Si tratta di un incentivo fiscale per chi svolge lavori volti all’eliminazione degli ostacoli alla mobilità presenti sia all’interno delle abitazioni che sui luogo di lavoro. Chi si adopera in tal senso, infatti, potrà godere di una detrazione del 75 per cento delle spese sostenute. Lo spettro dei possibili beneficiari è molto ampio e va dai comuni cittadini alle imprese, passando per gli enti pubblici e per quelli privati.

Il bonus barriere architettoniche 2023

Così come in parte già accennato, il bonus barriere architettoniche 2023 si sostanzia in una detrazione fiscale pari al 75 per cento delle spese sostenute per l’abbattimento degli ostacoli alla mobilità. Il valore massimo di spesa consentito varia in base al tipo di intervento svolto, con il tetto massimo che corrisponde a 50 mila euro. Inoltre, così come precisato dall’Agenzia delle entrate, i lavori sono agevolabili anche se nell’edificio di destinazione non sono presenti persone disabili o over 65. Quanto ai beneficiari, questi possono essere così sintetizzati:

  • i cittadini, cioè le persone fisiche ivi compresi coloro che svolgono arti e professioni;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • le società semplici;
  • le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa come le società di persone e di capitali.

Bonus barriere architettoniche: spese ammesse e importi

Il bonus barriere architettoniche riguarda tutti gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari che hanno come obiettivo l’abbattimento degli ostacoli alla mobilità. Sono poi coperte le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito, in caso di sostituzione dell’impianto. Quanto ai livelli massimi di spesa previsti per poter usufruire della detrazione, questi variano in base al tipo di intervento. Più nello specifico il tetto è di:

  • 50 mila euro per gli edifici unifamiliari così come per le unità immobiliari che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari e che sono funzionalmente indipendenti con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40 mila euro per ogni singola unità immobiliare facente parte di edifici che hanno tra le due e le otto unità immobiliari;
  • 30 mila euro per ogni singola unità immobiliare facente parte di edifici che hanno dalle otto unità immobiliari in su.

In ultimo è necessario sottolineare che la detrazioni del 75 per cento non viene erogata in un’unica soluzione ma viene riportata in 10 rate annuali di pari importo.

Meloni e il fuoco amico in Europa e al governo

Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio. Dall’Italia all’Europa chissà quante volte nelle ultime settimane la presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrà pensato a questo vecchio adagio. È normale finire sotto l’attacco delle opposizioni, con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein che lancia il proprio affondo giornaliero e il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che, di tanto in tanto, bacchetta l’esecutivo che ha cancellato pure il Reddito di cittadinanza. Rientra nella logica. E soprattutto poco male: in questa fase le minoranze non incidono, rappresentano l’ultima delle preoccupazioni per l’inquilina di Palazzo Chigi. A testimonianza delle loro divisioni, fa notizia quando trovano un accordo unitario, come sulla proposta per il salario minimo. E lo stesso vale nella trasposizione europea: è fisiologico che Meloni sia guardata con diffidenza a Bruxelles dalle forze politiche di centrosinistra, fino ai liberali à la Macron e in parte dai popolari. Lo sapeva. Certo, magari dall’Eliseo non si attendeva un’ostilità così smaccata. Ma pazienza, è sempre la prima premier italiana erede della fiamma, del postfascismo.

Meloni e il fuoco amico in Europa e al governo
Elly Schlein e Giuseppe Conte (Imagoeconomica).

Le frizioni in Europa con gli alleati Morawiecki e Orban

La grande novità degli ultimi giorni è il legame che si allenta con il Pis polacco, partito che è nello stesso gruppo nell’Europarlamento, i conservatori. Gli amici di sempre, quelli delle mille battaglie sovraniste condotte da una posizione minoritaria, che poi è sinonimo di sostanziale irrilevanza. Servivano per marcare il territorio e piazzare bandierine ideologiche. Solo che, nel momento del bisogno o anche della concretezza, Meloni ha scoperto che l’amicizia politica non è per sempre e così ha visto chiudersi la porta in faccia dal premier polacco Mateusz Morawiecki. La presidente del Consiglio avrebbe potuto portare in Italia la vittoria sul dossier migranti, a lei molto caro. Bastava un sì per gongolare. Niente da fare. Di fronte al tentativo di mediazione sull’accoglienza dei migranti, il leader di Varsavia ha ribadito il suo netto rifiuto, spalleggiato dal premier ungherese Viktor Orban altro componente di peso del Pantheon europeo di Meloni. Morawiecki ha addirittura rilanciato un piano «per le frontiere sicure», perché «l’apertura delle frontiere, la mancanza di una loro effettiva protezione, l’esposizione degli europei al pericolo è un errore strategico». Un’altra angolazione rispetto alle posizioni di Meloni.

Meloni e il fuoco amico in Europa e al governo
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki con Giorgia Meloni (Getty Images).

I sovranisti di Purra e la stretta finlandese sulle spese Ue

I termini dell’intesa sui migranti sono così più sfumati. La premier italiana ha dovuto correre ai ripari, ribadendo la propria «leale amicizia» con l’attuale leadership polacca, prefigurando un prossimo incontro. «Non sono mai delusa da chi difende i suoi interessi», ha aggiunto la numero uno di Fdi, cercando di cavarsi d’impaccio. Lo stesso problema, seppure su un altro tema, è destinato a riproporsi con il Perussuomalaiset (I Veri Finlandesi) da poco diventato centrale nella vita politica del Paese scandinavo. La leader Riikka Purra è stata nominata vicepremier, ma soprattutto ministra delle Finanze nel nuovo governo. E ha fissato il primo paletto: nessuna generosità sul bilancio in sede europea. Tutelerà gli interessi di Helsinki senza fare concessioni all’Italia in materia di spesa. Peraltro, a differenza di Morawiecki, tra Purra e Meloni non c’è un rapporto personale. «Sarò sincera, non conosco molto bene la politica italiana, non sono abbastanza preparata e non le so dare un giudizio preciso», ha risposto la leader dei Veri Finlandesi a chi, in piena campagna elettorale, le aveva chiesto un parere sulla leader di Fdi.

Meloni e il fuoco amico in Europa e al governo
La ministra delle Finanze finlandese Riikka Purra con il primo ministro Petteri Orpo (Getty Images).

Dal Mes a Santanchè la Lega punta i piedi

Del resto se l’obiettivo è quello di tutelare i propri interessi, principio-cardine del sovranismo, è difficile immaginare una condivisione dei problemi, uno scatto di generosità. Così, dalle parti di Palazzo Chigi, le bizze quotidiane degli alleati di governo diventano quasi aneddoti secondari. Se Forza Italia sta cercando di ridefinire la propria identità dopo la morte di Silvio Berlusconi e non rappresenta per il momento un grattacapo, la Lega di Matteo Salvini punta continuamente a smarcarsi dalle posizioni di Fratelli d’Italia, di segnare il territorio. Dopo la difesa d’ufficio della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, i leghisti hanno chiesto che chiarisca in Aula. «Se dovessero esserci delle evidenze per cui ci sono irregolarità o illeciti, è giusto che la ministra si prenda le sue responsabilità», ha sentenziato Andrea Crippa, deputato e vice segretario leghista. Non proprio una carineria. Sul Mes Salvini ha assunto una postura molto rigida, pronunciando un perentorio “no” e mandando in avanscoperta i fedelissimi. Il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari ha definito lo strumento «strozzinaggio». Non proprio un’apertura di credito. E così a Montecitorio i leghisti puntavano a un rinvio lungo, almeno un anno, lasciando in stand-by il dossier almeno fino alle Europee del 2024. È andata diversamente, se ne parlerà tra quattro mesi. E chissà che in fondo non sia meglio per Salvini: in campagna elettorale può scaricare le responsabilità su Meloni. A conferma che dagli amici è sempre meglio guardarsi le spalle.

Mattarella in Cile, al via la tre giorni di incontri

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si trova a Santiago del Cile per la prima tappa del suo viaggio che durerà dal 3 al 6 luglio. Durante l’arrivo in aeroporto nella capitale cilena, il capo dello Stato, accompagnato dal sottosegretario agli Esteri Edmondo Cirielli e dalla figlia Laura, è stato accolto dal ministro degli Esteri, Alberto van Klaveren. Per Mattarella si tratta della prima visita ufficiale in Cile e della prima visita in assoluto di un presidente della Repubblica in Paraguay, che si terrà nelle prossime giornate.

Il presidente Sergio Mattarella è atterrato martedì 4 luglio in Cile per la sua prima visita ufficiale nel Paese.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto Imagoeconomica).

L’agenda del presidente Mattarella in Cile

Agenda fitta per il presidente che, martedì 4 luglio, incontrerà allo stadio italiano di Santiago una rappresentanza della comunità italiana in Cile. Dopo questo primo appuntamento visiterà la stazione della Undicesima compagnia italiana dei vigili del fuoco di Santiago e il museo della Memoria e dei diritti umani, dedicato alle violazioni dei diritti umani commessi dal regime fascista di Augusto Pinochet tra il 1973 e il 1990. Nelle ore pomeridiane, deporrà una corona al monumento a Bernardo O’Higgins, primo Capo di Stato del Cile.

L’incontro con il presidente del Cile

Sempre martedì 4 luglio, nella seconda parte della giornata, Mattarella sarà ricevuto quindi al palazzo della Moneda dal 37enne presidente del Cile, Gabriel Boric, per poi recarsi presso la sede del Congresso a Santiago a incontrare i presidenti delle due Camere cilene. Il 5 luglio il presidente terrà una lectio magistralis all’Università del Cile dal titolo «America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo».

Al termine, inaugurerà la mostra «Forme e colori dell’Italia pre-romana» allestita all’Istituto italiano di cultura e renderà omaggio, presso la residenza dell’ambasciatrice d’Italia, al monumento in onore di Lumi Videla, l’opera in memoria della studentessa 26enne di sociologia che fu arrestata dalla polizia segreta il 21 settembre del 1974, torturata, uccisa e poi gettata proprio dentro il giardino dell’ambasciata italiana a Santiago. Giovedì 6 luglio Mattarella visiterà il Forte Bulnes, il Museo Salesiano Maggiorino Borgatello, il Círculo Italiano e il Mausoleo della Fratellanza Italiana.

 

Eraclea, vagone di un trenino turistico si ribalta. Numerosi i feriti

Non sono state ancora accertate le cause che hanno determinato il ribaltamento del vagone di un trenino turistico a Eraclea, nel Veneziano. L’incidente è avvenuto intorno alle 22 di lunedì 3 luglio. Il bilancio è di almeno 14 feriti, nessuno dei quali tuttavia sarebbe in condizioni gravi: due di loro sono stati trasferiti all’ospedale San Donà.

Numerosi bambini tra i passeggeri

I passeggeri a bordo del trenino turistico erano per la maggiorparte genitori con i loro bambini. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del Suem, con numerose ambulanze. Il mezzo, noto come il «trenino della pineta», stava compiendo il solito giro panoramico nelle strade del centro turistico di Eraclea. Il ribaltamento è avvenuto nel tratto in via Livenzuola, dove uno dei vagoni si è piegato di lato, rovesciandosi. Immediato l’intervento dei socccorsi.

Incidente Eraclea, in corso gli accertamenti 

Mentre sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri per ricostruire la dinamica, il sospetto è che alla base dell’incidente possa esserci stata una irregolarità del fondo stradale o addirittura un tombino, che al momento del transito potrebbero aver compromesso l’assetto del trenino turistico.

Usa, sparatoria a Philadelphia: ferito un bimbo di due anni

La sparatoria è avvenuta nella tarda serata di lunedì 3 luglio (ora locale). Secondo quanto dichiarato dalla polizia di Philadelphia durante una conferenza stampa, gli agenti sono intervenuti nell’area della 56th street e Chester Avenue. Quattro le vittime e altri quattro i feriti, tra cui un bambino di due anni e un ragazzo di 13. Le vittime avevano tra i 20 e i 59 anni. Il presunto autore del gesto è stato fermato, recuperati anche il fucile e la pistola con cui avrebbe compiuto la sparatoria.

Nella tarda serata di lunedì 3 luglio, a Philapdelphia, un uomo ha ucciso quattro persone. Tra i feriti un bimbo di due anni.
Sparatoria Philadelphia (foto repertorio Getty Images).

L’uomo indossava un giubotto antiproiettile

Le autorità hanno confermato che l’uomo, di circa 40 anni, indossava un giubotto antiproiettile, come riportato dalla BBC, completo di «caricatori». Dopo la sparatoria, gli agenti hanno «inseguito il sospettato a piedi», mentre l’uomo continuava a sparare. Il commissario della polizia Danielle Outlaw ha riferito che, senza l’intervento dei militari, il bilancio sarebbe stato ancora più pesante. La notizia della sparatoria a Philadelphia giunge a poche ore da quella avvenuta a Baltimora che ha causato due morti e 28 feriti.

Social World Film Festival 2023: programma e ospiti dell’evento

È in corso a Vico Equense, nella penisola sorrentina, la 13a edizione del Social World Film Festival in programma dal 2 al 9 luglio 2023. La kermesse cinematografica è dedicata all’impatto sociale, culturale e politico del cinema, sia in Italia che nel resto del mondo. Tra gli ospiti presenti all’evento gli attori del cast di Mare fuori, Abel Ferrara, Benedetto Casillo, Guglielmo Scilla, i The Jackal e Maria Vera Ratti.

Social World Film Festival 2023: Margherita Buy madrina

Ogni anno per l’evento viene scelto un tema di riferimento e per il 2023 il filo conduttore è Sostenibile. Umano, sociale, ambientale. In quest’ottica sono stati selezionati 148 titoli provenienti da 42 nazioni di tutto il mondo che sono riusciti a offrire una prospettiva unica e rilevante proprio su questa tematica. Il social world film festival 2023 è dedicato all’attrice italiana Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio 2023, e vede come madrina Margherita Buy, una delle attrici più rappresentative del nostro cinema vincitrice di sette David di Donatello e otto Nastri d’Argento. La Buy sarà presente durante la serata delle premiazioni prevista per l’8 luglio. La kermesse è diretta dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo e prevede 12 sezioni, tra competitive e non, all’interno delle quali sono state selezionate le opere che hanno veicolato messaggi sociali.

Programma e ospiti

Il festival si è aperto domenica 2 luglio con la proiezione del film La Stranezza di Roberto Andò e la serie cult Mare Fuori e presenta un fitto calendario di eventi e un parterre ricco di ospiti famosi, tra cui Abel Ferrara che presenterà la pellicola Padre Pio, i Casa Surace, lo youtuber e attore Guglielmo Scilla, Andrea Di Maria, il premio oscar Mira Sorvino che riceverà il Golden spike award alla carriera, i The Jackal Maria Vera Ratti. Il festival rappresenta l’occasione anche per rivedere alcune pellicole facenti della sezione Grande schermo sotto le stelle, tra cui i film Super Mario Bros e Minions 2 Come Gru diventa cattivissimo. Tra le altre proiezioni in calendario: Le ragazze piangono, Corsa Abusiva, Santa Lucia, In fila per due e Ciurè. La kermesse, inoltre, darà spazio anche a talenti emergenti con la sezione Mercato europeo del cinema giovane e indipendente che si terrà domenica 9 luglio e con lo Young Music Academy, workshop dedicato a giovani compositori di musica da cinema in collaborazione con il conservatorio Santa Cecilia di Roma.

 

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