Daily Archives: 26 Luglio 2023

Aeroporto di Catania, l’incendio «forse partito dal cavo di una stampante»

L’aeroporto Fontanarossa di Catania è ancora parzialmente chiuso dopo l’incendio della notte tra il 16 e il 17 luglio. Dal 26 luglio si è passati da otto a dieci voli l’ora, cinque in partenza e altrettanti in arrivo. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha annunciato dopo un sopralluogo che dal primo agosto si passerà a 14 tratte ogni ora e che soltanto qualche giorno dopo si tornerà alla piena operatività. Intanto i vigili del fuoco continuano a lavorare all’interno dello scalo e si indaga sulle cause dell’incendio. Nella prima relazione depositata alla Procura etnea una delle ipotesi, ancora da confermare, riguarda un cavo della stampante, che avrebbe fatto da innesco e scatenato le fiamme.

L'incendio all'aeroporto di Catania forse è partito a causa di un cavo di una stampante
Le strutture dell’Aeronautica Militare (Twitter).

Estesa macchia scura accanto a una stampante

Nella relazione i vigili del fuoco scrivono di aver notato una estesa macchia scura accanto a una stampante. Se dovesse essere stato un cavo a provocare l’incendio sarebbe chiara l’origine accidentale. A pronunciarsi sul rogo saranno anche i consulenti nominati dalla Procura, che si recheranno all’aeroporto di Fontanarossa lunedì 31 luglio per il primo sopralluogo. L’indagine è condotta dalla Squadra Mobile di Catania. I disagi per i cittadini siciliani intanto restano e nella giornata di martedì 25 luglio sono addirittura aumentati. A causa degli incendi in tutte le province siciliane, è stato chiuso anche l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, anche se soltanto per qualche ora.

I check-in nelle strutture dell’Aeronautica Militare

Il ripristino totale dell’aeroporto catanese è fondamentale per la Sicilia. Per accelerare le attività, l’Aeronautica Militare ha fornito le strutture campali climatizzate per i check-in, estendendo così la capacità dei terminal. In un tweet sul profilo ufficiale si legge anche una dichiarazione del ministro della Difesa Guido Crosetto: «La Difesa è e resta al servizio dei cittadini e della Nazione, soprattutto in situazioni difficili come queste». Entro la prima settimana di agosto si potrebbe raggiungere una funzionalità del 90 per cento.

 

Cecilia Rodriguez: «Io e Ignazio stiamo provando ad avere figli ma non è semplice»

Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser stanno provando da qualche tempo ad avere un bambino ma, come ha dichiarato la stessa showgirl in un’intervista a Chi, non è semplice come si pensa: «Avremmo voluto un figlio mesi fa, ma non è facile. Ci stiamo provando». La sorella di Belen Rodriguez ha inoltre ammesso di aver preso qualche chilo (cosa che aveva fatto ben sperare i suoi fan) che però non ha a che fare con una gravidanza.

Cecilia Rodriguez e il desiderio di avere figli

La coppia sta insieme dal 2017, da quando si è conosciuta al Grande Fratello Vip. In quel momento la Rodriguez era fidanzata con Francesco Monte, ma tra loro fu amore a prima vista. Un legame che è cresciuto si è rafforzato dentro la casa giorno dopo giorno e che ha portato Cecilia a chiudere la sua precedente relazione per vivere appieno il suo rapporto con Moser.

Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser stanno cercando di avere un figlio.
Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser (Getty Images).

Una grande storia d’amore, quella tra il ciclista e la showgirl, che nonostante i molteplici alti e bassi dura da oltre sei anni e che lo scorso inverno è stata suggellata dalla proposta di matrimonio. La cerimonia dovrebbe tenersi nella primavera del 2024. «Le nozze sono un atto che  sancisce l’amore, ma avremmo preferito diventare prima genitori e purtroppo non è ancora successo», ha evidenziato la showgirl. La quale ha dichiarato di aver solo preso qualche chilo: «Scrivono che sono incinta e mi vergogno a dire che non è vero. Sono solo ingrassata, ho preso 3-4 chili. Quando sono nata io mia mamma aveva preso 28 chili, mi sto portando avanti».

Il premio Pavese Musica va a Claudio Baglioni

Claudio Baglioni è il primo artista a ricevere il premio Pavese Musica, il nuovo riconoscimento che da quest’anno affianca le cinque sezioni del premio Pavese all’interno del Pavese Festival. La cerimonia si svolgerà a Santo Stefano Belbo giovedì 7 settembre alle 21.30, e sarà accompagnata da una conversazione tra il compositore e la direzione artistica del premio e arricchita da sottolineature musicali in cui Baglioni rivisiterà alcune relazioni tra musica d’autore e poetica letteraria.

Il primo premio Pavese Musica verrà consegnato a Claudio Baglioni. La cerimonia è prevista per giovedì 7 settembre.
Pavese Festival (foto Facebook).

Le canzoni di Baglioni: «Un grande contributo alla cultura italiana»

La sindaca, Laura Capra, in veste di presidente della Fondazione Cesare Pavese, ha così commentato: «Poter accogliere un artista del calibro di Claudio Baglioni a Santo Stefano Belbo è per noi un grande piacere e siamo onorati nel conferirgli il premio Pavese Musica, nella sua prima edizione assoluta. Le canzoni di Baglioni hanno apportato un grande contributo alla cultura italiana, attraverso brani trasversali alle generazioni, assolutamente indimenticabili».

Il premio Pavese Musica

Nato da un’idea di Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese, e di Massimo Cotto, conduttore radiofonico, giornalista e scrittore, il premio Pavese Musica rappresenta una sorta di anello di congiunzione tra il Pavese Festival – in cui la musica d’autore è da sempre protagonista – e il premio Pavese. Due manifestazioni che proprio quest’anno confluiscono per la prima volta in un unico contenitore, quello del Pavese Festival, in programma a Santo Stefano Belbo dal 5 al 10 settembre, giornata in cui si svolgerà il Premio Pavese, e poi di nuovo il 15 e 16 settembre, per concludersi poi a New York il 27 settembre.

Eleonora Pedron: età, compagno, figli e film dell’attrice e conduttrice

Eleonora Pedron, nata a Camposampiero (Veneto) il 13 luglio 1982, è una conduttrice televisiva, modella e attrice. Nel 2002 è stata eletta Miss Italia e da allora ha condotto diversi programmi tv e recitato al cinema e in televisione.

Eleonora Pedron: biografia e carriera

Subito dopo aver partecipato al concorso che elegge la più bella d’Italia, tra il 2003 e il 2004 è diventata la prima “meteorina” del Meteo 4 di Emilio Fede, all’epoca direttore del Tg4. Nell’estate del 2004 ha poi collaborato come inviata insieme a un’altra miss, Gloria Bellicchi, per il programma culinario di Rete 4 Fornelli in crociera condotto da Davide Mengacci. Nel 2005 si è unita a Sandro Piccinini nel programma sportivo Controcampo su Italia 1, mentre l’anno successivo è stata una delle protagoniste del film Vita Smeralda di Jerry Calà. Dopo aver partecipato al talent show Notti sul ghiaccio 2 su Rai 1, nel 2008 è tornata a lavorare con Davide Mengacci come inviata nel programma Fornelli in piazza su Rete 4. Ha partecipato inoltre alla sit-com Medici miei su Italia 1, al fianco di Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, per poi apparire nel film Il seme della discordia di Pappi Corsicato, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

Eleonora Pedron, tra carriera e vita privata
Fabio Troiano e Eleonora Pedron alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 (Getty Images).

Nel 2009 ha recitato in un episodio della sit-com Così fan tutte su Italia 1 e nel 2010 ha interpretato un ruolo nella serie Donna detective su Rai 1. Nel 2013 ha condotto il programma motociclistico Born to Ride – E ti bastano 2 ruote su Italia 2 e dal 2015 al 2019 ha partecipato come ospite fisso a Quelli che il calcio su Rai 2. Dal 2020, su La7, ha presentato Belli dentro belli fuori e l’anno seguente ha pubblicato la sua autobiografia L’ho fatto per te, partecipando anche al programma Back to School su Italia 1. Nel 2022 è tornata alla recitazione con il film Tre sorelle diretto da Enrico Vanzina e distribuito da Prime Video.

Eleonora Pedron: la vita privata

L’attrice e modella è stata fidanzata per 11 anni con il campione di motociclismo Max Biaggi dal quale ha avuto due figli, Ines Angelica nata nel 2009 e Leon Alexander nato nel 2010.Dal 2019 è legata sentimentalmente all’attore torinese Fabio Troiano. I due hanno anche recitato insieme nel ruolo di una coppia nel film Tre sorelle.

Alain Elkann, la passione per le caramelle e per il vil denaro

A Roma Alain Elkann è sempre stato visto come un personaggio eccentrico, tanto che negli anni si è guadagnato svariati soprannomi: “L’accasato speciale”, “Aggiungi un posto a tavola”, “L’uomo delle caramelle”. Oltre alla fama di tombeur de femmes. Chi non ricorda l’ex moglie Rosi Greco e la loro maison in piazza Santi Apostoli? Perché si sa, una casa in pieno centro consente di spostarsi comodamente tra i palazzi del potere.

Alain Elkann, la passione per le caramelle e il vil denaro
Alain Elkann e Rosi Greco nel 2001 (Imagoeconomica).

La passione per le caramelle e per le terrazze romane con cena inclusa

Era il periodo nel quale Elkann orbitava al Collegio Romano, sede del ministero della Cultura, e lì tra una stanza e l’altra andava a chiedere le caramelle alle dipendenti. Una passionaccia, quella di Alain, per pastiglie, zuccherine, gommose, al miele: il tour, continuo, permetteva di raggranellare un consistente numero di caramelle, da gustare lungo tutta la giornata. Alla fine di maggio ne ha dato prova, l’ennesima, anche alla Treccani, puntando le caramelle che si trovano all’ingresso dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani dove lo scrittore si era recato per presentare la sua fatica letteraria intitolata Adriana e le altre, edita come da tradizione da Bompiani. Una sintesi? Leggiamo, dalla quarta di copertina: «Storie di bambini, di donne, di madri, di figlie (ma c’è anche qualche uomo), e in trasparenza storie tese di coppie che si perdono, si ritrovano, si trasformano: un gineceo qualche volta sorridente qualche volta esplosivo, una quotidianità fatta di piccole cose e grandi tragedie, la normalità attraversata dai ricordi e dai rimpianti, le tante forme che assume l’amore nel tempo. Una raccolta di racconti da un autore che ha fatto della sobrietà la sua cifra stilistica». Perfetto. Roma poi è sempre stata amata da Elkann: sulle terrazze romane si riesce sempre a cenare, un piatto di pasta non si nega a nessuno. E il problema del pasto è risolto.

Alain Elkann, la passione per le caramelle e il vil denaro
Alain Elkann con Osanna Visconti di Modrone alla Mostra del cinema di Venezia del 2022 (Getty Images).

Quanto avrà chiesto per quel breve racconto su Repubblica?

Elkann comunque ha una predilezione per il vile denaro, «quella cosa che i poveri usano per vivere» come diceva un intellettuale d’alto bordo. C’è da raccontare un incredibile dialogo avvenuto qualche anno fa tra lui e un saggista di chiara fama, autore di paginate ben scritte su un noto quotidiano che non faceva parte della “scuderia Agnelli”, e quindi visto con livore da Alain. Dopo aver parlato di altro, soprattutto di amenità, a un certo punto Elkann punta il “concorrente” e cerca di estorcergli, con una domanda, un segreto: «Ma quanto ti danno per ogni articolo che scrivi?», roba che nemmeno l’ufficio delle tasse ormai fa più. Il malcapitato casca nel tranello e indica la cifra che riscuote per i suoi testi, aumentandola di un po’ per non fare la figura del poveretto, così si dà un tono e spara l’importo: «Per ogni pagina mi danno 700 euro, è una loro decisione». Lo scrittore targato Fiat alza il sopracciglio e con la faccia di chi ha appena guardato un cassonetto dell’immondizia colmo all’inverosimile sibila la sua sentenza: «Ah no per carità, l’importo lo indico io. Mi faccio dare quello che mi serve». A proposito, quanto avrà chiesto per quel “breve racconto” su Repubblica?

Ignazio la Russa: «Non rifarei la dichiarazione su mio figlio»

Ignazio La Russa torna sulla nota diffusa il 7 luglio scorso sul figlio Leonardo Apache, accusato di violenza sessuale e ora indagato. Dopo la notizia dell’inchiesta, il presidente del Senato aveva difeso il ragazzo sottolineando di avere «la certezza non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante». Ma la sua dichiarazione conteneva anche un attacco alla 22enne che lo ha denunciato. Durante la Cerimonia del ventaglio a Palazzo Madama, a distanza di quasi 20 giorni, La Russa è tornato su quelle parole: «Non rifarei la dichiarazione su mio figlio. Nella mia nota mi riferivo alla scelta del difensore. La ragazza non c’entrava nulla. Non rifarei quella dichiarazione perché non sono stato bravo a far capire che non volevo attaccare la ragazza».

Cos’ha detto Ignazio La Russa 

Il presidente del Senato aveva difeso il 19enne: «Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio». Poi, però, era andato all’attacco della 22enne: «Per sua stessa ammissione aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio». E poi: Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo 40 giorni dall’avvocato estensore che, cito testualmente il giornale che ne dà notizia (il Corriere della Sera, ndr), occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti».

La Russa torna sulle parole in difesa del figlio: «Non rifarei quella dichiarazione»
Ignazio La Russa, presidente del Senato (Getty).

Meloni sul caso La Russa: «Non sarei intervenuta»

Sul caso si era espressa, cinque giorni più tardi (il 12 luglio), anche Giorgia Meloni. La premier era impegnata a Vilnius per il vertice Nato quando, rispondendo ai giornalisti, ha dichiarato: «La politica resti fuori. Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda». Poi ha difeso la giovane: «Tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi».

Valeria Bruni Tedeschi: età, biografia e carriera dell’attrice

Valeria Bruni Tedeschi, nata a Torino il 16 novembre 1964, è un’attrice, una sceneggiatrice e regista naturalizzata francese. Nota per essere la sorella di Carla Bruni, nella sua carriera in Italia ha vinto quattro David di Donatello come migliore attrice protagonista per La seconda volta (1995), La parola amore esiste (1998), Il capitale umano (2014) e La pazza gioia (2017).

Valeria Bruni Tedeschi: biografia e carriera

L’attrice è figlia dell’industriale e compositore Alberto Bruni Tedeschi e dell’attrice e pianista Marisa Borini. Quando lei aveva nove anni, la famiglia si è trasferita a Parigi e Valeria ha così iniziato la sua formazione teatrale alla prestigiosa École des Amandiers di Nanterre, sotto la guida di Patrice Chéreau che l’ha diretta nel suo debutto cinematografico nel 1987 con Hôtel de France. La sua carriera in Francia è poi decollata negli Anni 2000, con una serie di ruoli di primo piano che spesso raffigurano donne tormentate. Ha vinto il premio César come miglior giovane promessa femminile e come miglior interprete femminile al festival di Locarno nel 1993 con il film Le persone normali non hanno niente di eccezionale (1994) di Laurence Ferreira Barbosa. Un’ottima prova di recitazione l’ha data anche nel film CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa di François Ozon.

Valeria Bruni Tedeschi, tra la carriera e la vita privata
Valeria Bruni Tedeschi e Sofiane Bennacer al Festival di Cannes del 2022 (Getty Images).

Nel 2003 ha debuttato come regista con l’autobiografico È più facile per un cammello…, vincendo il Premio Louis-Delluc come migliore opera prima. Il suo secondo film da regista, Actrices, è stato un enorme successo di critica e pubblico nel 2006. Tre anni più tardi, nel 2009, ha preso parte al film Baciami ancora di Gabriele Muccino ottenendo una candidatura ai Nastri d’argento come miglior attrice non protagonista. Nel 2013 ha presentato il suo terzo film da regista, Un castello in Italia, al Festival di Cannes. L’anno seguente è stata nel cast de Il capitale umano, dove la sua interpretazione le è valsa numerosi riconoscimenti tra cui il premio per la migliore attrice al Tribeca Film Festival 2014 e il Ciak d’oro per la migliore attrice protagonista. Nel 2019 ha recitato in Aspromonte – La terra degli ultimi e nel 2021 ha partecipato a una serie di cortometraggi intitolati H24 insieme a attrici di fama internazionale. L’anno seguente è tornata in concorso al Festival di Cannes con Les Amandiers, quarto film che ha diretto.

Valeria Bruni Tedeschi: la vita privata

Nel suo privato l’attrice è una donna molto riservata. Si sa che tra il 2007 e il 2012 è stata la compagna dell’attore francese Louis Garrel, con cui ha adottato la sua prima figlia, Oumy Bruni Garrel. Dopo la separazione, nel 2014 l’attrice ha adottato il secondo figlio, Noè. Pare che ora Tedeschi sia legata all’attore francese Sofiane Bennacer, protagonista di Les Amandiers.

Maltempo a Milano, il sindaco Sala: «Escludo mancanze nella manutenzione del verde»

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine del consiglio nazionale del Coni, ha fatto il punto della situazione legata alle conseguenze del maltempo che ha flagellato la città negli ultimi giorni: «E’ stato un momento drammatico ma mi pare che la città sta reagendo bene». Il primo cittadino ha inoltre aggiunto che «Le strade e la rete dei trasporti saranno ripristinati in pochi giorni, il problema che richiede più tempo è sui parchi. Un po’ semplificando si dice che al parco di Porta Venezia un albero su dieci è caduto, magari non sarà così ma sono tantissimi».

Sala e la questione parchi: «Ci vorrà tempo»

Alla domanda sulle tempistiche relative al ripristino delle aree verdi, il sindaco di Milano ha risposto: «Quanto tempo ci vorrà? Magari tantissimo, ci sono due tematiche: gli alberi non si portano via cosi, devono essere tagliati, vuol dire tempo. Poi li ripiantiamo? Certo» ha precisato Sala «ci vorrà tempo». E ha concluso: «Mi sento di escludere che ci sia stata una mancanza dal punto di vista della manutenzione».

 

Francesco Colella: età, compagna, figli e film dell’attore

Francesco Colella, nato a Catanzaro l’1 giugno 1974, è un attore italiano. Diviso tra teatro, cinema e televisione, è stato uno dei protagonisti della serie The Good Mothers per la regia di Julian Jarrold ed Elisa Amoruso (2023).

Francesco Colella: biografia e carriera

Nel 1995 si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Tra il 1997 e il 1998 ha perfezionato le sue competenze teatrali presso il Teatro di Roma, diventando un attore di fiducia per il celebre regista Luca Ronconi e collaborando con lui in ben 17 spettacoli. Nel 2008 ha partecipato alla stesura del soggetto dello spettacolo teatrale Il pugile e la ballerina e l’anno seguente ha scritto e interpretato il dramma L’asino d’oro, ispirato all’omonima opera di Apuleio. Il suo talento è stato riconosciuto nel 2010, quando ha vinto il Premio Ubu come miglior attore non protagonista per le sue interpretazioni in Dettagli e Il mercante di Venezia.

Francesco Colella, tra la carriera e la vita privata
Alessio Perinelli, Francesco Colella, Claudia Gerini e Salvatore Allocca ad Alice Nella Città nel 2021 a Roma (Getty Images).

Negli Anni 2000 ha anche preso parte a diverse produzioni televisive tra cui Fuoriclasse (2014), I delitti del BarLume – La tombola dei Troiani, di Roan Johnson (2015), Sotto copertura – La cattura di Zagaria (2018) e Il capitano Maria (2018). Ha esordito al cinema con il film La collezione invisibile, regia di Gianfranco Isernia (2002), seguito da Il peggior Natale della mia vita, regia di Alessandro Genovesi (2011) e Piuma, regia Roan Johnson (2015). Nel 2018 ha partecipato alle riprese del film Due piccoli italiani di Paolo Sassanelli e poi ha recitato in Aspromonte – La terra degli ultimi, regia di Mimmo Calopresti (2019). Ha anche interpretato il personaggio di Leonardo nella serie televisiva Trust – Il rapimento Getty. L’ultimo film in cui ha recitato al cinema è Mancino naturale, per la regia di Salvatore Allocca (2022).

Francesco Colella: la vita privata

Essendo molto riservato, Francesco non ha mai voluto sbilanciarsi sulla sua vita privata preferendo sempre scinderla dalla professione. Non è pertanto noto né se attualmente sia fidanzato o sposato, con quali persone sia stato sentimentalmente legato in passato né se abbia dei figli.

Grecia, la lotta contro gli incendi continua: evacuate nove zone turistiche

La Grecia continua a combattere contro gli incendi. Nel nord di Corfù, a sud di Rodi e in diversi punti di Eubea, la situazione è drammatica. Nelle ultime ore sono state evacuate case, hotel e resort in ben nove zone turistiche e residenziali. Nella sola isola di Corfù sono state coinvolte Loutses, Apraos, Kalamaki, Rou e Imerolia. Abitanti e turisti sono stati portati al sicuro grazie agli autobus fino al porto di Kassiopi, dopo che le fiamme nella notte hanno raggiunto la strada e costeggiato le spiagge. Il premier Kyriakos Mitsotakis ha parlato di una «guerra» che l’intero Mediterraneo sta combattendo contro le conseguenze del surriscaldamento globale.

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Nikos Mouzakitis: «Servono più aerei ed elicotteri»

Gli fa eco Nikos Mouzakitis, presidente del consiglio delle isole Ionie: «In campagne, foreste e versanti montuosi i focolai degli incendi sono troppi e si moltiplicano. Spegnere le fiamme alimentate da vento e caldo in molte aree è impossibile. La scelta ora è concentrare le forze per difendere centri abitati, spiagge e resort turistici. Per resistere servono più aerei ed elicotteri, più uomini che possano dare il cambio a chi lotta senza sosta da una settimana». Canadair e mezzi di soccorso lavorano senza sosta da giorni, ma non basta. I contadini tentano di salvare i campi e i giardini azionando gli idranti. Molti turisti, intanto, decidono di restare ugualmente nonostante il pericolo. Si parla di 200 mila persone a Rodi e di circa 150 mila non residenti a Corfù ancora nei luoghi degli incendi.

La Grecia continua a lottare contro gli incendi: evacuati diversi resort
Turisti a bordo di un traghetto vicino l’isola di Corfù in fiamme (Getty).

La ministra Kafalogianni: «Rischiamo il crollo del mercato»

A parlare è anche la ministra greca per il Turismo, Olga Kafalogianni: «Le fiamme minacciano direttamente solo piccole zone abitate ma gli effetti del surriscaldamento ci impongono di discutere atteggiamenti diversi con tutti gli operatori turistici. Il rischio è il crollo del mercato». Il governo teme un contraccolpo economico importante, visto che il turismo è una delle attività principali del Paese. Sono state evacuate circa 25 mila persone. Il vicegovernatore della Grecia centrale, Giorgos Kelaiditis, ha spiegato inoltre che «solo a Corfùgli ettari di vegetazione perduti sono 20 mila. Si stima che nell’intero Paese la superficie dei terreni inceneriti supererà i 40 mila ettari. Dovremo lottare contro le frane e il deserto che avanza».

Mattarella chiama Atene

Intanto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto esprimere la propria solidarietà alla Grecia, mentre la Sicilia, sua terra d’origine, è avvolta dalle fiamme. Ha diramato un comunicato congiunto con la presidente greca Katerina Sakellaropoulou in cui si legge: «Grecia e Italia possono creare un fronte comune per sensibilizzare l’Unione Europea, gli altri Paesi del Mediterraneo e tutta la comunità internazionale, al fine di agire più rapidamente ed efficacemente per contrastare gli effetti della crisi climatica». Un documento congiunto che esprime preoccupazione e suona come un invito ai due governi a intervenire per la messa in sicurezza del territorio.

La Grecia continua a lottare contro gli incendi: evacuati diversi resort
Un canadair in azione (Getty).

Samsung presenta Galaxy Z Fold5 e Z Flip5: le novità dell’Unpacked

Fra gli eventi digitali più importanti dell’estate, l’Unpacked di Samsung non ha deluso le aspettative. La casa di Seul ha infatti presentato in diretta streaming sul proprio canale YouTube e sui social network la gamma di device in arrivo sul mercato, dagli smartphone ai tablet. Spiccano i Galaxy Z Fold5 e Z Flip5, le più recenti versioni dei cellulari pieghevoli giunti alla quinta generazione. Diverse le novità, partendo dalla fotocamera fino ai processori e alla Ram. Già preordinabili sul sito ufficiale, saranno disponibili sul mercato l’11 agosto. Nel corso della presentazione, Samsung ha svelato anche i nuovissimi Watch6 e Watch6 Classic con diverse funzioni dedicate all’attività sportiva. Non sono mancati poi i tablet della serie S9 anche nelle versioni Plus e Ultra. Ecco una guida con le caratteristiche principali, le differenze maggiori rispetto al passato e il prezzo.

Con l'evento Unpacked, Samsung ha presentato gli smartphone Galaxy ZFold 5 e Z Flip5, i tablet S9 e i Watch6. Caratteristiche e prezzo.
Il Watch6 di Samsung nel video di presentazione (Samsung, YouTube).

Samsung Unpacked, dagli smartphone pieghevoli ai tablet: le novità dell’evento

Galaxy Z Fold5 e Z Flip5, tutto sugli smartphone di Samsung

Top di gamma per gli smartphone pieghevoli Samsung, il Galaxy Z Fold5 non si discosta molto dal suo predecessore. Lo schermo esterno è di 6,2 pollici, che si estende fino a 7,6 una volta aperto. Più snello rispetto al passato, pesa poco più di 200 grammi per uno spessore di appena 13 millimetri. Vanta un processore Snapdragon 8 Gen 2 Mobile Platform, ottimo per il gaming, e un pennino sottile ed efficiente. Il software consente di operare con tre applicazioni in simultanea, disponendole a proprio piacimento sullo schermo. Possiede una tripla fotocamera posteriore (ultra-grandangolare da 12 megapixel, grandangolare da 50 e teleobiettivo da 10), una sotto al display da 4 megapixel e una esterna da 10 megapixel. La batteria da 4400 mAh garantisce 21 ore di autonomia in video e ben 73 in ascolto. Il prezzo parte dai 1999 euro per la versione da 256 Gb e sale fino a 2359 per quella da 1 Terabyte.

Importanti novità anche per il Galaxy Z Flip5, lo smartphone che si piega a conchiglia di Samsung. Lo schermo, chiamato Flex Window, è un Super AMOLED da 3,4 pollici, più ampio rispetto al passato. Numerose le opzioni di personalizzazione, che consentono di scegliere quali widget visualizzare, dalle previsioni meteo alla musica fino alle notifiche di messaggi e chiamate. Una volta aperto, lo schermo arriva fino a 6,7 pollici con un’interruzione ormai quasi impercettibile. Grazie allo stesso processore del Z Fold5 offre prestazioni più rapide ed efficienti, garantite da due batterie da 3700 mAh per 20 ore di autonomia. La scocca è resistente all’acqua per immersioni fino a 1,5 metri da massimo mezz’ora, ma è consigliato sempre evitare di portarlo in spiaggia o piscina. Quanto alla fotocamera (doppia da 12 megapixel al posteriore e da 10 sulla parte anteriore), spicca la funzione Nightography per gli scatti con luce scarsa. Il prezzo è di 1249 euro per la versione da 256 Gb di memoria e 1369 per quella da 512.

Smartwatch e tablet, gli altri device dell’evento Unpacked

Nell’evento Unpacked, Samsung ha presentato anche Watch6 e Watch6 Classic, quest’ultimo con ghiera fisica oltre che touch virtuale, con il nuovo sistema operativo Wear OS 4 e vetro in cristallo in zaffiro. Per entrambi esiste sia la versione con solo Wi-Fi sia con supporto alla rete mobile LTE. Il primo è acquistabile con cassa da 40 o 44 millimetri, il secondo (leggermente più grande) nelle edizioni da 43 o 47 millimetri. Gran parte delle opzioni strizzano l’occhio alla salute e all’attività fisica, con il monitoraggio dei parametri vitali e del sonno. Presenti anche le notifiche in caso di caduta e oltre 100 opzioni di tracciamento delle sessioni fitness. Eccellente la ricarica rapida in appena otto minuti che garantisce circa otto ore di autonomia. Il prezzo è di 319 e 399 euro per il Watch6, mentre per il Classic bisogna spendere da 419 a 499 euro.

Infine, Samsung ha presentato anche i tre tablet della nuova serie S9 con Android 13 in versioni differenti per la misura dello schermo. L’S9 ne monta infatti uno da 11 pollici, l’S9 Plus da 12,4 e l’S9 Ultra da 14,6. Identico invece il processore, un Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, il pennino per scrivere o disegnare e la protezione IP68 contro acqua e polvere. Migliorato il comparto audio aggiornato con quattro altoparlanti AKG con Dolby Atmos il 20 per cento più grandi rispetto al passato. Il Galaxy Tab S9 Ultra è l’unico dei tre ad avere una doppia fotocamera anteriore da 12 megapixel, mentre gli altri ne hanno solo una. Il prezzo parte va 929 a 1199 euro per l’S9, da 1149 a 1269 euro per l’S9 Plus e da 1369 a 1489 euro per il top di gamma S9 Ultra.

Chiara Mastalli: età, biografia e carriera dell’attrice

Chiara Mastalli, nata a Roma il 2 agosto 1984, è un’attrice italiana. È apparsa sul grande schermo per la prima volta con il film Ricordati di me (2003) di Gabriele Muccino, ma ha acquisito notorietà per l’interpretazione nel film Tre metri sopra il cielo di Luca Lucini tratto dall’omonimo libro di Federico Moccia.

Chiara Mastalli: biografia e carriera

Dopo il film di Muccino ha recitato in Uomini & donne, amori & bugie, regia di Eleonora Giorgi (2003) e, dopo aver interpretato Maddalena in Tre metri sopra il cielo (2004), nel 2006 ha firmato un’altra interpretazione di successo, quella di Simona nel film Notte prima degli esami diretto da Fausto Brizzi e nel sequel Notte prima degli esami – Oggi (2007). L’attrice ha un nutrito curriculum di partecipazioni a fiction televisive tra cui Sei forte, maestro (2000), Carabinieri (2003), Padri e figli (2005), Un posto tranquillo 2 (2005) e Il maresciallo Rocca (2005). Inoltre, ha preso parte anche alla produzione internazionale Roma (2005-2007). È apparsa su Canale 5 anche nella serie Codice rosso (2006) e ne Il generale Dalla Chiesa (2007), dove interpreta Simona Dalla Chiesa.

Chiara Mastalli, tra la carriera e la vita privata
Chiara Mastalli alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014 (Getty Images).

Nel 2008 è tornata al cinema con Amore, bugie e calcetto, diretto da Luca Lucini, ed è tornata anche in televisione con Un caso di coscienza 3 e R.I.S. 4 – Delitti imperfetti. È stata anche la protagonista del film televisivo Così vanno le cose di Francesco Bovino. Presente nella miniserie di Canale 5 L’isola dei segreti – Korè di Ricky Tognazzi e I liceali, nel 2015 ha partecipato come concorrente alla terza edizione di Notti sul ghiaccio trasmessa in prima serata su Rai 1. Intanto ha proseguito la sua carriera in televisione con fiction, serie tv e film come L’allieva (dal 2016 al 2020) e Un posto al sole (2022).

Chiara Mastalli: la vita privata

Essendo una persona molto riservata, della vita privata di Chiara si conosce poco. Non si sa dunque se sia fidanzata, sposata o single né se abbia figli.

Federica Pellegrini è incinta: l’annuncio con un video su Instagram

Federica Pellegrini è incinta. L’ex nuotatrice, dopo giorni di indiscrezioni, ha annunciato sui social insieme al marito Matteo Giunta la gravidanza. Lo ha fatto con un video in cui fa i complimenti a Mollei O’Callaghan, campionessa australiana classe 2004 che le ha tolto un record nei 200 stile libero che le apparteneva da 14 anni. «Ma voglio dirti qualcosa», si legge nel post. E nel reel mostra la pancia con su scritto: «We’ll take it back!», cioè «ce lo riprenderemo». Un simpatico scherzo con cui congratularsi con la collega e contemporaneamente annunciare di essere in dolce attesa. Compare anche Matteo Giunta, che allarga le braccia prima di un bacio con la moglie.

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Pellegrini incinta: aveva smentito poche ore prima

In un’intervista a Repubblica, pubblicata il 25 luglio, Federica Pellegrini aveva risposto così alla domanda sulle indiscrezioni degli ultimi giorni: «Mi sembra tutto intollerabile e assurdo perché si parte sempre da un presupposto fisico che io non tollero». L’ex nuotatrice ha dovuto smentire presunte gravidanze diverse volte, tanto da parlarne anche con Fabio Fazio in un’intervista televisiva: «Questa è una cosa che mi viene richiesta spesso, in maniera molto assidua. E la sto cominciando a trovare un po’ pesante e non tanto per la domanda in sé, perché la bellezza di avere figli è una cosa ineguagliabile nella vita… Se arriveranno, arriveranno, se non arriveranno, ciccia, ma la mia vita andrà avanti comunque». Non ha mai nascosto però di voler diventare mamma.

Il messaggio al plurale di pochi giorni prima

L’annuncio ha spiazzato i fan, che attendevano una conferma o una smentita dopo le indiscrezioni rilanciate da Dagospia e dal settimanale Chi?. Tutto è nato da un biglietto lasciato da Matteo Giunta a Federica Pellegrini con su scritto: «Amori miei, buongiorno. Torno presto». Quel riferimento al plurale è sembrato un indizio chiaro e oggi è arrivata la conferma.

Federica Pellegrini ha annunciato la gravidanza con un video sui social
Il bacio tra Matteo Giunta e Federica Pellegrini (Instagram).

Mondiali di nuoto, cade il record di Federica Pellegrini sui 200 sl

Ai Mondiali di Fukuoka è caduto il record più longevo del nuoto femminile, quello dei 200 m stile libero, che apparteneva a Federica Pellegrini. A batterlo è stata l’australiana Mollie O’Callaghan, che ha vinto la finale di specialità con il tempo di 1’52″85. Il 29 luglio 2009, ai Mondiali di Roma, la Divina aveva stabilito un nuovo primato con il tempo di 1’52″98. Sono passati 14 anni: un’eternità dal punto di vista sportivo.

Mondiali di nuoto, cade il record di Federica Pellegrini sui 200 sl. Nuovo primato dell'australiana O'Callaghan.
Il podio dei 200 sl (Getty Images).

Argento per Titmus, bronzo per Mcintosh

Per la 19enne O’Callaghan l’oro di oggi è il secondo individuale in carriera a livello assoluto, dopo quello dello scorso anno nei 100 sl. La nuotatrice del Queensland, due volte oro e una volta bronzo in staffetta alle Olimpiadi di Tokyo, ha preceduto la connazionale Ariarne Titmus (1’53″01). Bronzo per la canadese Summer Mcintosh, che con 1’53″65 ha stabilito il primato mondiale juniores.

Belpietro si allea con l’eCampus di Polidori sulla formazione

È uno dei business del momento. Ha enormi margini di crescita, e percentuali di utili sul fatturato che attirano gli investimenti nel settore, come dimostrano le recenti acquisizioni del gruppo Multiversity guidato da Fabio Vaccarono e da Nextalia, il fondo di private equity che fa capo a Francesco Canzonieri. Se n’è accorto anche Maurizio Belpietro, tanto da aver deciso di allargare alla formazione lo spettro di attività della sua casa editrice.

Sponsale dell’intesa tra Belpietro e Polidori è stato Livolsi, ex ad Fininvest e stretto collaboratore di Berlusconi

Così il direttore de La Verità ha stretto una alleanza con la eCampus, l’università telematica della famiglia Polidori (Cepu, Scuola Radio Elettra e la famosa Link University un tempo fucina del grillismo tra i marchi in portafoglio) per lavorare insieme su attività di formazione tradizionale, per esempio una scuola di giornalismo sul modello della academy esistenti (Rcs, Sole24Ore le più note), e sull’online usando le testate verticali in portafoglio (Cucina Moderna, Casa Facile, Donna Moderna, Star bene, etc) che potrebbero sfruttare il loro radicato posizionamento per affiancare alla parte giornalistica la formazione. Sponsale del matrimonio tra Francesco Polidori e il Belpietro una vecchia conoscenza della finanza milanese, Ubaldo Livolsi, che fu per lungo tempo ad di Fininvest e stretto collaboratore di Berlusconi prima di mettersi in proprio e fondare la Livolsi & Partners. Sua l’idea di mettere attorno a un tavolo l’editore de La Verità e la famiglia di Città di Castello che, oltre al fondatore Francesco, vede impegnati anche i figli Martina e Pietro Luigi che si occupano del Cepu. Il berlusconismo deve essere stato un buon collante per far nascere l’alleanza, visto che anche Francesco, dopo aver tentato l’avventura politica in proprio fondando il partito Fdu- Federalismo democratico umbro, era diventato un supporter del Cavaliere.

Belpietro si allea con l'eCampus di Polidori sulla formazione
Ubaldo Livolsi (Imagoeconomica).

Polidori potrebbe entrare con una quota di minoranza ne La Verità

Naturalmente da cosa nasce cosa. E anche se al momento la questione è stata appena accennata, Livolsi lavora per portare l’intesa da industriale a vera e propria partnership di capitale. Polidori infatti potrebbe entrare con una quota di minoranza ne La Verità, rafforzando così la compagine anche in vista dei nuovi progetti. Sul giornale di Belpietro, come è noto, aveva messo gli occhi la famiglia Angelucci, che dopo Libero e Il Giornale voleva completare la sua campagna acquisti a Nord prendendosi anche la creatura del loro ex direttore a Libero, che licenziarono con modi maldestri e furono costretti dal tribunale del lavoro a pagargli una montagna di soldi. Praticamente fornirono al giornalista una grossa fetta della liquidità necessaria a mettersi in proprio e fondare la sua casa editrice.

Il Senato respinge la mozione di sfiducia a Santanchè

L’aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 stelle. I voti favorevoli sono stati 67, contrari 111 e nessun astenuto. Hanno votato a favore M5s, Pd e Avs, mentre Az-Iv non ha partecipato al voto.

Tre metri sopra il cielo stasera su La5: trama, cast e curiosità

Stasera 26 luglio 2023 andrà in onda la pellicola intitolata Tre metri sopra il cielo, alle ore 21.10 su La5. Il film romantico è stato diretto da Luca Lucini mentre la sceneggiatura è stata scritta da Federico Moccia in collaborazione con Teresa Ciabatti. Nel cast ci sono Riccardo Scamarcio, Katy Louise Saunders, Mauro Meconi e Maria Chiara Augenti.

Tre metri sopra il cielo è il film che andrà in onda stasera su La5, ecco la trama, il cast e le curiosità.
Riccardo Scamarcio in una scena (Twitter).

Tre metri sopra il cielo, trama e cast del film in onda stasera 26 luglio 2023 su La 5

La trama del film racconta la storia di Babi (Katy Louise Saunders), la classica studentessa modello che ha la testa sulle spalle e nonostante sia giovane si dimostra già molto matura. Babi frequenta la borghesia impreziosita di Roma e le sue giornate si dividono tra studio, amici e feste, alle quali riceve tante proposte dai suoi corteggiatori. Tuttavia, la giovane non vuole relazioni fugaci, aspetta il suo principe azzurro e parla spesso dei suoi sentimenti con l’amica del cuore Pallina (Maria Chiara Augenti). Parallelamente a Babi, vive Step (Riccardo Scamarcio).

Step proviene da una famiglia altolocata di Roma, ha appena 19 anni ma vive una situazione completamente diversa da quella della studentessa modello. Infatti, il giovane è scappato di casa dopo che i suoi genitori hanno litigato ed è diventato un mascalzone, sempre impegnato in affari ambigui e poco legali. Step ama trascorrere del tempo insieme ai suoi amici teppisti, in particolare insieme al suo migliore amico Pollo (Mauro Meconi), e adora prendere parte a pericolose corse clandestine. I due protagonisti, Step e Babi, così diversi tra loro, finiranno per incontrarsi dando vita a un amore osteggiato ma profondamente sincero.

Tre metri sopra il cielo, 5 curiosità sul film 

Tre metri sopra il cielo, il film tratto da un romanzo famoso

Questo progetto cinematografico è tratto dal famoso romanzo omonimo di Federico Moccia, scrittore che ha collaborato anche alla sceneggiatura. Il romanzo debuttò nel 1992 e venne ristampato nel 2004 dopo l’enorme successo del film, diventato un cult tra gli adolescenti.

Tre metri sopra il cielo, il sequel e il remake della pellicola

Tre metri sopra il cielo ha avuto un sequel nel 2007 intitolato Ho voglia di te, tratto sempre da un romanzo di Federico Moccia. Nel 2010, poi, è stato realizzato Tres metros sobre el cielo, remake della pellicola in spagnolo del regista Fernando Gonzalez Molina con Maria Valverde, Mario Casas e Diego Martin.

Tre metri sopra il cielo, il premio vinto da Riccardo Scamarcio

Riccardo Scamarcio ebbe un successo eccezionale grazie a tale pellicola. Non a caso, nel 2004 vinse il premio Globo d’oro come Miglior attore rivelazione. Dopo questo film ha recitato in produzioni nazionali e internazionali come Romanzo criminale di Michele Placido, To Rome with Love di Woody Allen, Pasolini di Abel Ferrara e John Wick 2 di Chad Stahelski.

Tre metri sopra il cielo è il film che andrà in onda stasera su La5, ecco la trama, il cast e le curiosità.
L’attore Riccardo Scamarcio (Getty Images)

Tre metri sopra il cielo, la moto speciale usata dal protagonista

Il personaggio di Step, interpretato da Riccardo Scamarcio, nel film utilizza una moto Ghezzi-Brian Furia. Si tratta di un’edizione speciale rara e d’autore creata su motore Moto Guzzi. Si può riconoscere subito per la particolarità dei due fari anteriori sovrapposti.

Tre metri sopra il cielo, una canzone speciale per il lungometraggio

La colonna sonora del film è Sere Nere di Tiziano Ferro. Anche grazie al successo del lungometraggio, il brano diventò una hit incredibile e restò in vetta alla classifica italiana per nove settimane.

Per il 34,7 per cento degli italiani si fa troppo allarme sul riscaldamento globale

Il riscaldamento globale è un argomento di cui si parla tanto e in modo confuso, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7 per cento degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e il 25,5 per cento ritiene che l’alluvione di quest’anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione.

Il 16,2 per cento della popolazione italiana è negazionista rispetto al cambiamento climatico

I negazionisti, che sono convinti che il cambiamento climatico non esista, sono il 16,2 per cento della popolazione. Percentuale che sale al 18,3 per cento tra i più anziani e al 18,2 per cento tra i meno scolarizzati. Si legge nel Rapporto Ital Communications-Censis Disinformazione e fake news in Italia. Emerge poi – si legge nel rapporto – all’interno del corpo sociale una comprensibile preoccupazione per la sostenibilità economica della transizione ecologica che, secondo il 33,4 per cento della popolazione, richiederebbe sforzi e investimenti economici che in questa fase non ci possiamo permettere e che ci costringerebbero a fare un passo indietro negli standard di benessere e qualità della vita ormai acquisiti. Si tratta di un’opinione che arriva al 51,5 per cento tra chi ha al massimo la licenza media, è del 37,8 per cento delle donne e del 36,6 per cento tra gli over 64 anni.

L’importanta della transizione ecologica: il parere degli esperti

«In realtà, questa convinzione è confutata dalle più accreditate analisi previsionali», si ricorda nel rapporto, «che rivelano che la transizione ecologica creerà moltissimi posti di lavoro, e, soprattutto, che nel medio periodo ci condurrà verso uno scenario di maggiore sviluppo economico».

Censis, per il 76,5 per cento degli italiani è più difficile scoprire le fake news

Aumentano paure e timori di non essere in grado di riconoscere disinformazione e fake news. Il 76,5 per cento degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire, il 20,2 per cento crede di non avere le competenze per riconoscerle e il 61,1 per cento di averle solo in parte. Ma il 29,7 per cento nega l’esistenza delle bufale e pensa che non si debba parlare di fake news, ma di notizie vere che vengono deliberatamente censurate dai palinsesti che poi le fanno passare come false.

Censis: «Tra i negazionisti delle fake news soprattutto i più anziani»

È quanto si legge nel terzo Rapporto Ital Communications-Censis Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale. Tra i negazionisti delle fake news, aggiunge il rapporto, ci sono in particolare i più anziani (35,8 per cento tra gli over 64) e chi ha un basso livello di scolarizzazione (il 40,4 per cento di chi ha al massimo la licenza media è d’accordo). L’89,5 per cento degli italiani pensa che sia necessario creare un’alleanza stabile tra tutti gli stakeholder che hanno interesse a far circolare un’informazione attendibile e di qualità, per diffondere una maggiore consapevolezza sui pericoli della cattiva informazione e innalzare le competenze della popolazione.

Salario minimo, lo strappo di Forza Italia costringe gli alleati all’inseguimento

Alla fine il salario minimo spacca la maggioranza e tiene unite le opposizioni. Un inedito dall’inizio della legislatura dove, salvo qualche incidente, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno marciato come un sol uomo e Pd, M5s, Avs e Terzo polo si sono divisi praticamente su tutto. A rompere il fronte della maggioranza ci hanno pensato gli azzurri che in un quadro tutto sommato definito – con la decisioni di non votare l’emendamento soppressivo e rinviare la discussione a settembre già di fatto prese – ha messo sul tavolo una proposta propria, senza alcuna condivisione con gli alleati. Sul tema il centrodestra si è trovato scoperto e dopo un’iniziale netta contrarietà ha man mano cambiato posizione, anche alla luce dei sondaggi secondo i quali la maggioranza degli italiani si dice favorevole alla misura. Insomma, dopo aver subito l’agenda dalle opposizioni, la maggioranza era riuscita comunque a metterci una pezza, come si suol dire. Martedì mattina era arrivata l’apertura in chiaro della premier Giorgia Meloni. «Il salario minimo», aveva detto a Rtl 102.5, «è un bel titolo, funziona molto bene come slogan, ma nella sua applicazione rischia di creare dei problemi». Di qui la necessità di «aprire un confronto» anche «con l’opposizione». E in serata con il mancato voto all’emendamento soppressivo e il rinvio a settembre – che sarà certificato giovedì in Aula – aveva preso tempo per elaborare una proposta propria.

Salario minimo, lo strappo di Forza Italia costringe gli alleati all'inseguimento
Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

La proposta di Forza Italia e il nodo delle coperture

In pieno pomeriggio, però, il gruppo azzurro alla Camera ha convocato una conferenza stampa con i vertici, tra cui il segretario nazionale e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il capogruppo a Montecitorio Paolo Barelli per presentare una propria proposta. Due i punti principali: l’applicazione alle attività lavorative non coperte da un contratto collettivo nazionale del salario previsto dal Ccnl leader per il settore di riferimento oppure, dove non vi sia uno specifico settore di riferimento, l’applicazione del salario equivalente alla media dei principali contratti collettivi nazionali dei settori lavorativi affini. La proposta – a prima firma Barelli – punta anche a sostenere i salari più bassi, prevedendo per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 25 mila euro, la detassazione della tredicesima, del lavoro straordinario e di quello notturno, nel limite massimo di 5 mila euro annuo per ciascun beneficiario. La misura sarebbe strutturale e non una tantum. Per questa si prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro. La copertura tecnica al momento è di 700 milioni di taglio lineare alla spesa dei ministeri e 300 milioni a carico del fondo sociale per la formazione e l’occupazione.

Salario minimo, lo strappo di Forza Italia costringe gli alleati all'inseguimento
Antonio Tajani e Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Dopo giustizia e nucleare, gli azzurri continuano a ballare da soli

Gli alleati hanno appreso dell’iniziativa dalle agenzie. Qualche parlamentare di FdI si è lasciato scappare un «non ne sapevamo niente, siamo arrabbiati» (per usare un eufemismo). Non a caso chi segue il dossier dalle parti di Fratelli d’Italia ha reagito sfoderando lo stesso argomento utilizzato per criticare la proposta delle opposizioni. Pd, M5s, Avs e Azione, nel proprio testo, hanno infatti previsto un incentivo alle aziende che pagano al momento stipendi sotto i 9 euro l’ora senza però specificare dove reperire le risorse. Così, per il testo di Forza Italia si mette il dito nei costi: le coperture sono giudicate deboli. È lo stesso Tommaso Foti poi ad affidare ai tg la linea dei meloniani. «Sul Salario minimo il centrodestra ha sempre ritenuto un errore fissare la retribuzione oraria. Siamo convinti, invece, che i contratti pirata si superino estendendo agli stessi quelle che sono le norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro più applicati». Che a ben vedere è la stessa linea di Forza Italia il cui scatto in avanti ha costretto gli alleati a un inseguimento. Ma l’iniziativa mira anche a disarticolare il fronte delle opposizioni. Carlo Calenda ha subito apprezzato l’iniziativa azzurra, mentre dalle parti del Pd si fa notare che la proposta, sulla parte dei contratti, riprende il progetto dell’ex ministro del Lavoro, il dem Andrea Orlando. Difficile quindi per loro alzare le barricate. Anche sul Salario minimo, comunque, si conferma la tendenza di Forza Italia a ballare da sola. Dopo la giustizia e il nucleare si aggiunge il Salario minimo. Del resto in vista delle Europee, quando si voterà con il proporzionale puro, ognuno si muove da solo. E il gran ballo azzurro è da tempo iniziato.

 

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