Daily Archives: 26 Luglio 2023

Meteo, ultimi forti temporali e temperature in calo di 13 gradi al Sud

L’Italia è ancora divisa in due. Ma, dopo gli ultimi violenti temporali soprattutto nel Settentrione, grazie ai venti più freschi settentrionali che spazzeranno via del tutto la calura opprimente dell’anticiclone africano Caronte, le temperature caleranno anche di 13 gradi mettendo uno stop a caldo e afa che hanno dominato al Sud nelle ultime settimane.

Ancora elevate probabilità di grandine

Sono ancora elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h. Nel dettaglio, mercoledì 26, al Nord, salvo rovesci residui anche intensi al Nord-Est, le temperature saranno nella media; al Sud, invece, previsti piovaschi su Basilicata e Puglia e sole nelle altre regioni. Ma il caldo sarà in attenuazione. Giovedì 27 e venerdì 28, infine, a Nord, Centro e Sud si prevedono belle giornate con temperature accettabili.

Messi, tre reti in due partite: l’Inter Miami si gode il sette volte Pallone d’oro

Leo Messi ha messo a segno tre goal in due presenze con l’Inter Miami. Dopo la rete su punizione nel recupero del match contro il Cruz Azul, nella prima partita in Coppa di Lega, ieri sera Lionel Messi ha fatto anche meglio, segnando una doppietta all’Atlanta United nel 4-0 con cui la franchigia della Florida ha colto il suo secondo successo consecutivo. Il campione del mondo ha aggiunto anche un assist per Robert Taylor, a sua volta autore di due reti. Il suo apporto ha fatto scoccare una scintilla nella squadra, ultima nella classifica MLS prima del suo arrivo.

Lionel Messi con la nuova maglia dell’Inter Miami (Getty)

Vip allo stadio: sugli spalti LeBron James e Serena Williams

Intanto la Messi-mania monta tra i tifosi in Florida, compresi i vip che ormai sono una presenza costante nell’impianto di Fort Lauderdale. Oltre a David Beckham, presidente della squadra, presenti anche LeBron James, Serena Williams fino all’immancabile Kim Kardashian. «Giocare con lui è un sogno che si avvera Porta cosi tanta qualità in campo che ne beneficiamo tutti», ha commentato il compagno di squadra Robert Taylor.

The Weeknd in concerto a Milano 26 e 27 luglio: scaletta e apertura cancelli

Abel Tesfaye alias The Weeknd approda in Italia per un doppio concerto sold out del suo Till Dawn Tour. La popstar, protagonista sul piccolo schermo nella discussa serie The Idol, il 26 e il 27 luglio sarà all’Ippodromo Snai La Maura di Milano, dove sono attesi circa 160 mila spettatori che hanno polverizzato i biglietti in sole 24 ore dall’annuncio. L’apertura dei cancelli, come riporta il sito di Live Nation, è prevista per le 14.30, ma i possessori dei pacchetti Early Enrty e Lounge riceveranno informazioni dettagliate via mail. Alle 18.45 sarà sul palco Mike Dean, producer americano che ha lavorato con The Weeknd al brano The Lure. Alle 19.30 poi toccherà al dj canadese Kaytranada, già autore di due album in carriera. Il re della serata arriverà invece alle 21 circa per un concerto di due ore dove interpreterà oltre 30 canzoni.

La popstar The Weeknd arriva in Italia per due concerti a Milano. Spettacolo sul palco con enormi robot e raggi laser. Le info sul live.
L’enorme robot umanoide e la luna sul palco di The Weekend (YouTube).

The Weeknd a Milano, gli effetti speciali della scenografia nei live

Come testimoniano le altre tappe del tour, per i suoi live The Weeknd mette in piedi un vero e proprio show non solo musicale, ma anche visivo. Il palco presenta infatti un mondo post-apocalittico con una città in rovina e grattacieli pericolanti. Fra questi la Cattedrale di San Paolo, la CN Tower di Toronto e l’Empire State Building newyorkese. Lo stesso artista, durante un’intervista ai media americani, ha definito il concerto come «un viaggio attraverso un cataclisma cosmico che affligge la Terra». L’azione si svolge però principalmente su una lunga passerella, che si estende per quasi tutta l’area dell’evento e ospita un robot umanoide e una luna di dimensioni colossali. I fan riconosceranno facilmente l’androide che compare nel videoclip ufficiale del brano Echoes of Silence, che però non dovrebbe finire in scaletta. Con The Weeknd, che indossa quasi sempre una maschera metallica, un intero corpo di ballo in abiti bianchi.

Ancora ignota la scaletta ufficiale, anche se non dovrebbe discostarsi molto da quella delle altre tappe del tour in Europa. The Weeknd interpreterà i successi Take my Breath e Sacrifice, senza dimenticare How Do I Make You Love Me?, Can’t Feel My Face e Lost in the Fire. Non mancheranno poi Save Your Tears, Less than Zero e soprattutto Blinding Lights, il singolo più riprodotto di sempre su Spotify. Abel Tesfaye canterà anche alcune cover di importanti artisti e rapper americani. Probabile la presenza in scaletta di Crew Love, hit di Drake del 2011, e di Hurricane di Kanye West. E ancora, i fan potranno cantare a squarciagola I Feel It Comin’ pubblicato con la collaborazione dei Daft Punk e Moth to a Flame, che vanta il sound degli Swedish House Mafia.

Traffico di sostanze dopanti, maxi operazione del Nas di Cagliari: 19 indagati

Cinque persone sottoposte alla misura dell’obbligo di dimora, 19 indagati, oltre 90 mila euro di farmaci anabolizzanti e dopanti sequestrati. Sono i numeri dell’operazione condotta dai carabinieri del Nas di Cagliari, con la collaborazione dei colleghi di Sassari e Milano, che ha smantellato un gruppo criminale specializzato nell’importazione e nello spaccio di sostanze dopanti e anabolizzanti che operava in tutta la Sardegna.

Tra le accuse traffico clandestino di farmaci e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

I cinque destinatari dei provvedimenti restrittivi, tutti sardi come gli altri indagati, sono accusati a vario titolo di «traffico clandestino di farmaci ad azione anabolizzante e stupefacente al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti», «detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti», «ricettazione», «importazione illecita di medicinali» e «abusivo esercizio della professione di medico/sanitaria avendo prescritto programmi alimentari e terapie mediche a numerosi atleti». Le indagini dei militari del Nas, coordinati dalla maggiore Nadia Gioviale, sono partite nel 2021 a seguito dell’arresto a Cagliari di un personal trainer e di un body builder bloccati mentre smerciavano farmaci anabolizzanti.

Le indagini che hanno rivelato il modus operandi degli indagati

Dopo gli arresti scattarono cinque perquisizioni nel corso delle quali furono sequestrati altri farmaci e supporti informatici. Gli accertamenti tecnici hanno consentito di «ricostruire il modus operandi dei diversi indagati», spiegano dal Nas, «rilevando che le sostanze dopanti, una volta illecitamente importate dall’estero in Italia, sarebbero commercializzate sin dal 2019 sull’intera isola, per poi essere destinate ad altri venditori, a sportivi e atleti che le assumevano per migliorare le proprie prestazioni in occasione di gare agonistiche o anche solamente per il miglioramento estetico della propria condizione fisica».

A Trieste torna la bora: nel resto della regione si contano i danni da maltempo

Temperature basse perché sul Friuli Venezia Giulia è affluita aria più fresca e secca proveniente dal Nord Europa, ma anche bora che soffia insistente dalla serata di ieri, martedì 25 luglio 2023, sulla costa, in particolare su Trieste dove la temperatura è ferma a 20 gradi e dove il vento fa registrare raffiche oltre i 60 km/h.

Bora a Trieste ma nessun danno

È la situazione meteorologica in Friuli Venezia Giulia , dove ieri sera si sono verificati temporali anche violenti soprattutto sulla costa e sullo stesso capoluogo regionale. Fenomeni che non hanno però causato danni. In altre parti della regione, invece, si allunga la conta dei danni e proprio per fare il punto della situazione alle 7:30 di oggi, 26 luglio, si è svolto un incontro nella sede della Protezione civile Fvg, a Palmanova, con l’assessore regionale competente Riccardo Riccardi che poi ha effettuato anche un sorvolo in elicottero.

Importanti disagi nel Goriziano e in provincia di Udine

Sono migliaia le segnalazioni di danni che i viticoltori hanno inviato alle associazioni di categoria. Danni forti si sono verificati soprattutto nell’area del Collio e, più in generale a Mortegliano (Udine) e nel Goriziano. Proprio a Mortegliano è da ieri attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) con funzioni tecnica e di pianificazione, di sanità, assistenza sociale e veterinaria e assistenza alla popolazione.

Borso del Grappa, donna di 37 anni morta dopo essere precipitata con il parapendio

Il 25 luglio 2023 a Borso del Grappa, comune in provincia di Treviso, una donna è morta precipitando da un parapendio mentre era impegnata in una sessione di volo libero.

Donna morta a Borso del Grappa: è precipitata col parapendio

La tragedia si è consumata intorno alle ore 16. Stando alle prime ricostruzioni, la vela utilizzata dalla donna sarebbe decollata dalla base Stella Alpina, sul Monte Grappa. Come riporta TrevisoToday sembra che fin da subito la donna abbia avuto dei problemi con il mezzo, che si è poi schiantato in un bosco sottostante. L’impatto con il suolo è stato violentissimo e per la sportiva non c’è purtroppo stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite da lei riportate nello schianto.

Chi era la vittima Agnieszka Rulak

Al momento dell’incidente Agnieszka Rulak, questo il nome della vittima, si trovava in compagnia del marito. Di origine polacca, in madrepatria svolgeva un’attività da impiegata. In suo soccorso si sono immediatamente precipitati sul posto il medico e gli infermieri del Suem 118, accompagnati da un’ambulanza e da un elicottero che era stato fatto decollare dal Ca’ Foncello di Treviso. Purtroppo, al momento del loro arrivo, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Sono attualmente in corso tutti i rilievi del caso per cercare di ricostruire cosa possa essere accaduto con precisione e quali possano essere state le ragioni dietro al dramma. Per fare chiarezza nel merito della vicenda si sono attivati i carabinieri della stazione di Pieve del Grappa che stanno cercando di ricostruire, con il supporto di alcuni testimoni, la dinamica dell’incidente. La salma di Rulak, nel frattempo, è stata affidata ai familiari per disposizione della procura di Treviso. Al momento il corpo della donna si trova presso l’obitorio dell’ospedale di Castelfranco Veneto.

Pallanuoto, Setterosa battuto dall’Olanda in semifinale 8-9

Nulla da fare per il Setterosa della pallanuoto azzurra. Dopo l’impresa contro gli Stati Uniti nei quarti, le ragazze di Carlo Silipo di arrendono in semifinale contro la favorita Olanda per 9-8. Ottima la prova di Giuditta Galardi e Claudia Marletta, quest’ultima autrice di una tripletta. Nonostante un match giocato alla pari, le Azzurre hanno pagato un inizio difficile dove si sono trovate addirittura sotto di tre reti. «Grande prestazione delle ragazze», ha detto il coach a RaiSport. «Sono soddisfatto, ci è mancata un po’ di fortuna». Svanisce dunque la possibilità di conquistare già ora il pass per l’Olimpiade di Parigi 2024 e tornare ai Giochi dopo l’assenza a Tokyo. Nella finale di venerdì 28 luglio, in programma alle ore 18 locali, l’Olanda affronterà la vincente di Australia-Spagna. Per le Azzurre resta soltanto la finale di consolazione, in programma ancora a Fukuoka venerdì 28 luglio alle 13 locali (le 6 italiane). L’Italia manca sul podio dal bronzo di Kazan 2015.

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Setterosa al Mondiale di pallanuoto, la cronaca della partita

Ottima partenza per le Azzurre di Carlo Silipo, che hanno sbloccato la gara con un gol di Sofia Giustini sul primo palo. Immediata la reazione delle olandesi con il pareggio di Iris Wolves e il sorpasso di Maartje Keuning in meno di un minuto. Dopo il nuovo equilibrio firmato Galardi, improvviso break delle tulipane per il 4-2 della prima frazione. Sotto di tre sia sul 2-5 sia sul 3-6 nel secondo quarto, l’Italia ha accorciato addirittura fino al 5-6 con il centro ancora una volta di Galardi, prima delle reti di Silvia Avegno e Claudia Marletta. Partita bloccata per gran parte del terzo periodo, con le due squadre che nonostante abbiano goduto di più momenti in superiorità numerica non sono riuscite a capitalizzare il vantaggio in acqua.

Finisce contro l'Olanda in semifinale il sogno Mondiale del Settebello, battuto 9-8 dopo un match alla pari. Venerdì la sfida per il bronzo.
Le ragazze del Setterosa prima di entrare in acqua (Getty Images).

Le prime a spezzare l’equilibrio sono state ancora una volta le olandesi con il gol del 7-5 ancora una volta di Wolves a tre minuti dalla fine della frazione. Immediata la reazione azzurra con un rigore conquistato da Galardi nella ripartenza e realizzato, con freddezza, da Marletta per la sua doppietta personale. Lieke Rogge ha subito ristabilito il doppio vantaggio per l’Olanda con un penalty prima del nuovo centro di Marletta per il 7-8 a soli otto minuti dalla fine della partita. Nel quarto periodo, contropiede sprecato dalle Azzurre del Setterosa prima del 9-7 olandese di Kitty Joustra. A poco più di un minuto dalla fine però Dafne Bettini ha riacceso le speranze con un tiro dalla distanza che si è insaccato sotto la traversa. Le Azzurre ci hanno provato fino alla fine con un arrembaggio alla porta olandese, ma non è bastato.

Giulia Elettra Gorietti: età, marito, figli e film dell’attrice

Giulia Elettra Gorietti, nata a Roma il 26 settembre 1988, è un’attrice italiana. È conosciuta per il suo ruolo nel film Tre metri sopra il cielo di Luca Lucini, tratto dall’omonimo libro di Federico Moccia.

Giulia Elettra Gorietti: biografia e carriera

La sua passione per la recitazione è iniziata grazie alla frequentazione di vari laboratori con Gisella Burinato e l’associazione culturale Mondo Artistico. Il debutto cinematografico è arrivato poi nel 2003, a soli 14 anni, con il film Caterina va in città diretto da Paolo Virzì. Ha proseguito la sua carriera con il film Tre metri sopra il cielo nel 2004 e nel 2005 è apparsa in L’uomo spezzato diretto da Stefano Calvagna. Sempre nello stesso anno si è unita al cast di Ti amo in tutte le lingue del mondo, diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni, seguito dal film Ho voglia di te nel 2007 di Luis Prieto. Dopo aver partecipato al programma televisivo Notti sul ghiaccio, trasmesso su Rai 1, nel 2008 è tornata al cinema con Ultimi della classe e nel 2009 con Prigioniero di un segreto.

Giulia Elettra Gorietti: età, biografia e carriera dell'attrice
Giulia Elettra Gorietti (Getty Images).

Nel 2012 ha interpretato Calipso nel popolare programma televisivo Colorado – ‘Sto classico ed è apparsa nella serie Terra ribelle 2 – Il nuovo mondo, regia di Ambrogio Lo Giudice. Due anni dopo è stata anche nel cast della serie I segreti di Borgo Larici, regia di Alessandro Capone. Nel 2015 ha interpretato un ruolo chiave nel film Suburra diretto da Stefano Sollima e ha anche partecipato alla fiction Solo per amore trasmessa su Canale 5. Successivamente è apparsa nel film La cena di Natale di Marco Ponti (2016) e nel 2017 nella produzione italo-francese Manuel di Dario Albertini. Più di recente ha preso parte alla serie di Pupi Avati Lei mi parla ancora e al film Un mondo sotto social, regia di Claudio Casisa e Annandrea Vitrano (2022).

Giulia Elettra Gorietti: la vita privata

Dopo essere stata fidanzata per cinque anni con il calciatore Lorenzo De Silvestri, l’attrice si è sposata con il calciatore Pietro Iemmello. Il 18 giugno 2018 la coppia ha avuto la loro prima figlia, Violante.

Caso Santanchè, oggi in Senato il voto di sfiducia

Nella mattina di mercoledì 26 luglio verrà discussa la mozione di sfiducia per Daniela Santanchè, indagata dalla procura di Milano per falso in bilancio e bancarotta. I fatti sono legati all’inchiesta realizzata lo scorso 18 giugno da Report, dedicata ai bilanci di Visibilia, società di cui la ministra del Turismo è stata presidente tra il 2016 e il 2022. A presentare la mozione il Movimento 5 stelle, forte del sostegno del Partito Democratico guidato da Elly Shlein, dei Verdi di Angelo Bonelli e di Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni. Sarà la vicecapogruppo pentastellata Alessandra Maiorino a relazionare sulle condotte tenute dalla ministra, consapevole comunque che i numeri della maggioranza sono sufficientemente alti da non rischiare le eventuali dimissioni.

La capogruppo FI: «Fiducia da parte di tutto il centrodestra»

La maggioranza voterà compatta contro l’iniziativa del M5s, come confermato dalla capogruppo al senato di Forza Italia Licia Ronzulli: «La ministra godrà della fiducia di tutto il centrodestra. A mio avviso non cambierebbe nulla nemmeno con un rinvio a giudizio, ma questa è una valutazione politica che non spetta a me». Si asterranno dal voto invece i due partiti centristi, Azione ed Italia Viva. Nelle scorse ore Carlo Calenda, leader di Azione, ha commentato così la mozione annunciata dai pentastellati: «Votare la sfiducia alla ministra Santanchè è una stupidaggine. Si tratta di una scelta del M5s da cui ci asterremo. E non perché non troviamo ciò che ha fatto incompatibile con il suo stato, ma perché così facendo il partito vuole dire che loro sono i più tosti dei tosti». È probabile che gli esponenti delle due formazioni politiche lascino l’aula al momento del voto. 

Chiara Ferragni risponde alle polemiche sulla vacanza in Sicilia: «Se avete bisogno ci sono»

Nelle scorse ore Chiara Ferragni si è ritrovata suo malgrado coinvolta in una nuova polemica social per aver dimostrato, stando all’opinione dei suoi hater più accaniti, una scarsa sensibilità rispetto alla delicatissima situazione di Palermo, dove da ore stanno imperversando incendi che stanno mettendo a rischio l’incolumità della popolazione locale. Travolta dal polverone, l’influencer si è sentita in dovere di replicare, pubblicando un paio di Instagram Stories con le quali ha voluto fare chiarezza nel merito della questione.

Chiara Ferragni risponde alle polemiche per i selfie in Sicilia

«A good monday» aveva scritto Chiara Ferragni come didascalia sotto a una foto pubblicata durante la sua recente vacanza alle isole Eolie. Tanto era bastato per far infuriare il web, che su Twitter in modo particolare si era scagliato contro la sua presunta mancanza di tatto nei confronti del popolo siciliano al quale, perlomeno in un primo momento, non aveva espresso vicinanza. Sulla scia dell’ennesimo polverone, l’imprenditrice digitale ha così voluto fare chiarezza mettendo i puntini sulle i, con due distinte Stories. Nella prima ha scritto: «Oggi sono stata a Palermo e ho visto con i miei occhi la devastazione che questa terra sta subendo, è chiaro che tutto questo è più grande di me e di tutti noi. Ho provato a pensare cosa avrei potuto fare per dare una mano e non ho trovato una risposta, ma se le istituzioni dovessero avere bisogno di me in qualche modo io sono qui per fare la mia parte». La moglie di Fedez ha poi messo ulteriormente le cose in chiaro, dimostrando che il post originale era stato condiviso prima dello scoppio dei roghi palermitani:«Il mio post di un lunedì piacevole è stato postato ieri sera, prima degli incendi di ieri notte. Evitate polemiche sterili. Il problema di quello che sta succedendo non sono di certo i miei post».

Fedez prende le sue difese ma poi cancella tutto

A esprimersi a proposito è stato anche il marito che si è sentito in dovere di prendere le difese della moglie rispondendo a un tweet a sua volta molto polemico di Fran Altomare. Fedez ha dunque scritto: «La Sicilia va a fuoco, tu da Twitter prendi un post di Chiara Ferragni fatto ieri mattina quando l’allerta della Protezione civile in Sicilia fa riferimento a stanotte. Ok. Bravo Altomare, tu sì che sei stato di grande utilità in questo momento. Serviva proprio una polemica inutile… serviva più che altro a te». Il cinguettio di Fedez, rapidamente screenshottato da alcuni utenti, non risulta però al momento più disponibile sul suo profilo.

Maria Chiara Augenti: età, biografia e carriera dell’attrice

Maria Chiara Augenti, nata a Napoli l’1 novembre 1982, è un’attrice italiana. Divisa tra teatro, televisione e cinema, è diventata famosa per il suo ruolo nel film Tre metri sopra il cielo di Luca Lucini (2004) tratto dall’omonimo libro di Federico Moccia.

Maria Chiara Augenti: biografia e carriera

Maria Chiara ha intrapreso la recitazione formandosi a teatro presso il Laboratorio teatrale del Liceo Mameli diretto da Marina Francesconi. Dopo tre anni di studi intensivi, il suo debutto sul palcoscenico è avvenuto nel 2001 con la pièce Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, con la regia di Geppi Di Stasio. La sua carriera cinematografica ha preso il via invece nel 2003, quando ha interpretato Anna Pezzi nel film Ricordati di me diretto da Gabriele Muccino. Nel 2004 ha accresciuto la sua notorietà vestendo i panni di Pallina in Tre metri sopra il cielo mentre nel 2006 è approdato in televisione interpretando Teresa nella serie Rai 1 Capri, regia di Francesca Marra ed Enrico Oldoini. L’anno successivo è tornata sul grande schermo in Ho voglia di te diretto da Luis Prieto, sequel di Tre metri sopra il cielo.

Maria Chiara Augenti, tra carriera e vita privata
Maria Chiara Augenti alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017 (Getty Images).

Nel 2010 è entrata a far parte del cast della serie R.I.S. Roma – Delitti imperfetti e per diversi anni è stata in quello della soap opera Un posto al sole (nel 2005 e poi dal 2017 al 2018). Nel 2013 ha recitato nel film Niente può fermarci al fianco di Gérard Depardieu, sotto la direzione di Luigi Cecinelli, mentre uno degli ultimi film in cui è comparsa è stato Brutti e cattivi di Cosimo Gomez (2017), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Maria Chiara Augenti: la vita privata

L’attrice è una persona molto riservata, motivo per cui non si sa nulla sulla sua vita sentimentale. Non è infatti noto se sia sposata, fidanzata o single.

Zaia contro i negazionisti del clima: «Mi fanno paura»

È un attacco diretto ai negazionisti del cambiamento climatico – che popolano anche il suo partito e quelli alleati – quello che lancia Luca Zaia dalle colonne di Repubblica. Il governatore del Veneto, che già aveva lottato contro i No vax durante la pandemia, non ha dubbi: siamo di fronte a una vera emergenza: «Per vincere questa sfida serve un movimento ampio. Che vada oltre gli steccati politici», sottolinea il leghista. «Non possiamo lasciare soli i ragazzi che combattono l’ambiente». Gli eventi estremi che hanno colpito negli ultimi giorni il Nord Italia e il Veneto rischiano di diventare la normalità. E davanti a questa evidenza, dice Zaia,  «qualche domanda dobbiamo pur farcela».

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«Credo che il cambiamento climatico sia nell’ordine delle cose», continua il governatore. «Non esiste l’immobilità nel clima: i dinosauri scomparsi, i fossili marini in montagna, l’innalzamento della crosta terrestre. Non sono uno scienziato ma questi sono dati oggettivi. E l’uomo preme sull’acceleratore». A pesare sono soprattutto «i modelli produttivi seguiti e l’antropizzazione del territorio»: «Abbiamo costruito, interrato i canali, piombato gli argini. Senza contare ovviamente l’inquinamento».

Zaia: «È sbagliato lasciare ai ragazzi la battaglia sul clima: dobbiamo fare insieme questo percorso»

Zaia mette in chiaro di non essere un «estremista» ma, ammette: «Il negazionismo mi fa paura». Perché «così si rischia di generare alibi. Se diciamo che possiamo lasciare tranquillamente il motore dell’auto acceso per tutta la notte, finisce che tutti lo fanno. Insomma, non possiamo far finta di nulla. Al di là dello scontro ideologico, servono soluzioni: affrontiamo il problema per quello che è». Per invertire la tendenza secondo il governatore veneto occorre «un investimento culturale. Puntare ancora più forte sulla transizione energetica, quando purtroppo ci sono alcuni Paesi come la Cina che inquinano senza regole». Per questo è sbagliato lasciare ai ragazzi – gli stessi che spesso il suo segretario Matteo Salvini definisce «ecovandali» – «la battaglia sul clima, dobbiamo farlo insieme questo percorso. Altrimenti creiamo pure un conflitto generazionale che non aiuta». Ma evitando, e Zaia lo sottolinea, l’approccio di Greta Thunberg che «non è condivisibile». Sul climate change però non si scherza: «Dobbiamo creare una no fly zone, un posto dove non scontrarsi, dove si possa collaborare senza posizioni precostituite. Anche perché questo problema tocca da vicino il nostro modello sociale ed economico. Se cadono grandinate come quelle di questi giorni, se ti va bene ti rovinano una macchina, ma se ti va peggio ti compromettono un’attività economica. Oppure finisci in ospedale. È una sassaiola, cento persone sono finite al pronto soccorso. Per favore, non dividiamoci su questa emergenza».

Nave cargo in fiamme al largo delle coste olandesi, un morto

Incendio su una nave per il trasporto di auto al largo delle coste olandesi. Come ha reso noto la Guardia Costiera, una persona è morta e numerose altre sono rimaste ferite. Elicotteri di salvataggio e un’imbarcazione hanno evacuato 23 membri dell’equipaggio dalla nave registrata a Panama. L’incidente è avvenuto a circa 27 miglia nautiche (50 chilometri) a nord dell’isola settentrionale di Ameland.

La Fremantle Highway è ancora in fiamme

«Intorno a mezzanotte la Guardia Costiera ha ricevuto una segnalazione che la Fremantle Highway è in fiamme», ha dichiarato la Guardia Costiera olandese sul suo sito web. E ha aggiunto in un comunicato che «l’equipaggio ha cercato di spegnere l’incendio da solo, ma non ci è riuscito. Purtroppo una persona è morta e diverse altre sono rimaste ferite».

Rai, scelti i vicedirettori delle testate giornalistiche: sono 30, in maggioranza donne

Dopo aver sfiorato l’en plein di direttori, nel risiko delle nomine Rai la destra ha fatto la voce grossa anche nelle nomine dei vicedirettori di testata: su un totale di 30 sono 21 le postazioni ai vertici dei tg assegnate a giornalisti vicini ai partiti di governo. A proposito di maggioranza, rispettata questa volta la parità di genere, con una prevalenza di investiture femminili, 17 in tutto. «Siamo un’azienda, mai come questa volta, equilibrata e pluralista. Abbiamo anche invertito le proporzioni di genere con una presenza femminile di qualità», ha detto l’ad Roberto Sergio intervistato dal Messaggero. Le nomine riguardano solo le testate che hanno visto il cambio dei direttori: il Tg1 di Gian Marco Chiocci, il Tg2 di Antonio Preziosi, il Giornale Radio di Francesco Pionati, Rai Parlamento di Giuseppe Carboni, Rai Sport di Jacopo Volpi.

Rai, sono stati scelti anche i vicedirettori delle testate giornalistiche: 30, in maggioranza donne. I nomi.
Elisa Anzaldo (Imagoeconomica).

Come vicedirettori del telegiornale della rete ammiraglia sono stati confermati Costanza Crescimbeni, Grazia Graziadei e Francesco Primozich. A loro si aggiungono Incoronata Boccia, Mariarita Grieco, Elisa Anzaldo e Senio Bonini. Sono sei i vicedirettori del nuovo Tg2: Massimo D’Amore, Fabrizio Frullani, Carlo Pilieci e Maria Antonietta Spadorcia, a loro si aggiungono Alfonso Samengo e Elisabetta Migliorelli. Al Giornale Radio arruolati Carlo Albertazzi, Francesco De Vitis e Giovanna Cardone, mentre rimangono al loro posto Simona Grossi, Maria Teresa Torcia, Ivano Liberati e Ilaria Maria Sotis. Cinque vicedirettrici per Rai Parlamento: Anna Maria Baccarelli, Lucia Duraccio, Francesca De Martino, Anna Piras e Susanna Petruni (quest’ultime due confermate). Per quanto riguarda Rai Sport, assegnate le vicedirezioni ad Auro Bulbarelli, Marco Lollobrigida, Riccardo Pescante, Massimiliano Mascolo e Stella Bruno.

Rai, sono stati scelti anche i vicedirettori delle testate giornalistiche: 30, in maggioranza donne. I nomi.
Rai, nominati 30 vicedirettori di testata (Imagoeconomica).

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Come detto, i partiti di maggioranza si sono aggiudicati la fetta principale dei vicedirettori. Sono tre quelli in area Movimento 5 stelle: Bonini al Tg1, Duraccio a Rai Parlamento e De Vitis alla radio. I pentastellati perdono così il “derby” dell’opposizione con il Partito democratico, che ha ottenuto cinque nomine: Anzaldo, che di fatto sostituisce la vicedirettrice uscente Maria Luisa Busi e Crescimbeni al Tg1, D’Amore che conserva la posizione di vertice al Tg2 e Baccarelli a Rai Parlamento. Altra nomina dem Sotis, gradita anche all’Usigrai.

Smartphone a scuola, l’Unesco chiede il divieto globale

L’Unesco chiede il divieto globale di utilizzare gli smartphone a scuola. In un nuovo studio dal titolo Global Education Monitor, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura ha infatti posto l’attenzione sulle problematiche che un uso massiccio presenta durante l’apprendimento. A risentirne infatti non è solo il rendimento, ma la stabilità emotiva degli studenti, soprattutto dei bambini più piccoli, in troppi casi vittime del cyberbullismo. Pur riconoscendo il «potenziale incommensurabile» della rivoluzione digitale, che ha aiutato soprattutto in tempi difficili come la pandemia, per l’Unesco è fondamentale che l’uomo mantenga un controllo costante sull’istruzione tramite lezioni frontali e contatto diretto con gli alunni.

L’Unesco sugli smartphone a scuola: «Gli studenti sempre essere al primo posto»

«Non tutti i cambiamenti costituiscono un progresso», ha spiegato nel rapporto Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco. «La novità non sempre rappresenta la scelta migliore». È pertanto importante non abbracciare la tecnologia in «modo sconsiderato», in quanto il suo impatto sull’apprendimento viene in più occasioni «sopravvalutato o mal interpretato». L’Unesco ha poi invitato le autorità e i governi mondiali a concentrarsi non solo sulla salute degli studenti, ma sulla tutela dei loro diritti, difendendoli dall’odio online e preservando la loro privacy. «C’è un collegamento diretto tra l’uso smodato della tecnologia e la salute», ha precisato Azoulay, presentando i dati di alcune ricerche internazionali.

In un nuovo report l'Unesco ha chiesto di bandire i cellulari dalle scuole. A rischio apprendimento, diritti e salute degli studenti.
L’uso eccessivo degli smartphone mette a repentaglio salute e rendimento (Getty Images).

Lo studio dell’Unesco si è poi anche soffermato sugli anni della pandemia. Pur riconoscendo l’importanza delle lezioni online per salvare scuole e università durante il lockdown, ha parlato di una fase transitoria che non ha aggiunto nulla all’istruzione rispetto a quanto già presente in precedenza. Al contrario, la tecnologia ha messo in risalto le forti disuguaglianze nel mondo. A fronte di circa 1 miliardo di ragazzi connessi in Rete, milioni di studenti più poveri sono rimasti tagliati fuori poiché privi di un’infrastruttura digitale adeguata. Urge dunque un intervento globale che miri a una distribuzione equa dei benefici, per garantire a tutti gli studenti un accesso solido e duraturo all’istruzione digitale.

Dall’Italia alla Cina, la situazione nel mondo

Lo studio dell’Unesco ha passato in rassegna i sistemi educativi di 200 Paesi nel mondo. Uno su sei ha già vietato gli smartphone a scuola tramite una legge apposita oppure linee guida per gli istituti. In Italia l’ultimo provvedimento risale al 20 dicembre 2022 con una circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Sperando in una «scuola seria», il divieto intendeva limitare gli «effetti dannosi che l’uso senza criterio può avere su memoria e spirito critico». Ben più rigida la Francia, che nel 2018 aveva vietato l’utilizzo degli smartphone in tutte le classi già a partire dalle scuole elementari. L’Olanda introdurrà il divieto dal gennaio 2024, salvo casi eccezionali per ragioni di salute. In Cina gli studenti possono accedere a smartphone e device digitali solo per il 30 per cento delle ore di insegnamento, con regolari pause fra un utilizzo e l’altro.

Incendi in Puglia, a Vieste e in Salento ancora alcuni focolai

Sono al momento sotto controllo gli incendi a Vieste, in provincia di Foggia, e a San Cataldo, a pochi chilometri da Lecce. In entrambi i casi sono ancora in corso le operazioni di spegnimento di alcuni focolai che potrebbero essere alimentati dal vento di maestrale.

Evacuati 2.000 turisti: canadair ancora al lavoro

A Vieste, nella baia San Felice, dove ieri sono stati evacuati 2.000 turisti da tre strutture ricettive, sono ripresi nella mattinata di mercoledì 26 luglio 2023 i lanci di acqua con i canadair, mentre da terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unità tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, vigili del foco, forestali, Protezione civile e volontari.

Decine di ettari in fiamme

Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona.  Anche l’incendio a Monte Sant’Angelo, sempre in provincia di Foggia, è ancora in corso ed è stato richiesto l’intervento aereo. A San Cataldo, in Salento, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica: il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con una intera pineta inghiottita dalle fiamme che hanno avvolto anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati e decine di gazebo.

Il nuovo bando per il servizio civile digitale 2023: come fare domanda

Il Dipartimento delle Politiche Giovanili ha pubblicato sul proprio sito internet il nuovo bando per il Servizio civile digitale rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La misura, stando alle stime, interesserà un totale di 4.629 ragazze e ragazzi, con oltre 200 progetti di servizio civile digitale già finanziati. Questi hanno una durata pari a 12 mesi ed è prevista un’indennità mensile di 507,30 euro.

Servizio civile digitale: come fare domanda

Per candidarsi ai progetti del Servizio civile digitale è necessario presentare la domanda online entro le ore 14.00 del 28 settembre 2023. Il primo passo è quello di collegarsi alla piattaforma DOL attraverso questo indirizzo: https://domandaonline.serviziocivile.it. Qui andranno inserite le proprie credenziali Spid con livello sicurezza 2. Per i cittadini stranieri sprovvisti di Spid, siano essi Ue o extra Ue, è possibile richiedere al Dipartimento il rilascio di apposite credenziali per l’accesso al sistema.

Servizio civile digitale: come funziona

Stando a quanto riferito dal Dipartimento per le Politiche Giovanili nel bando pubblicato il 12 luglio 2023, la durata del servizio civile digitale sarà di 12 mesi, con orario di servizio di 25 ore settimanali (1.145 ore annuali) da dividere in 5-6 giorni a settimana. A poter accedere al servizio sono i giovani di cittadinanza italiana, di Stati membri dell’Unione europea o di Paesi extra Ue che siano in possesso di regolare permesso di soggiorno e che abbiano un’età compresa tra i 18 e 28 anni alla data di presentazione della domanda. Tra i requisiti c’è anche il non aver riportato condanne con pena di reclusione superiore a un anno per delitto non colposo. Al di là della pena, inoltre, non possono beneficiare della misura coloro che hanno ricevuto una condanna per delitti contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, oppure per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

Stellantis e le incognite del Patto per l’auto per aumentare la produzione in Italia

L’obiettivo è ambizioso, forse troppo, nonostante la tempistica sfumata: arrivare a produrre 1 milione di vetture all’anno. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, lo hanno fissato durante l’incontro del 10 luglio scorso. Ma il cimento appare decisamente arduo, perché si tratta di invertire una tendenza ormai ventennale che vede l’Italia sempre più soltanto come mercato e sempre meno come polo di produzione. Trend che non è certo cambiato negli ultimi due anni e mezzo con la nascita del gruppo francese che ha incorporato Fiat-Fca e che vede Exor come azionista al 14,4 per cento (e che che ha chiuso il primo semestre 2023 con più 12 per cento di ricavi e più 37 per cento di utile netto).

Se Urso promette un «cronoprogramma preciso», i sindacati ne invocano uno «verificabile»

Nel Bel Paese Stellantis è oggi al di sotto dei 500 mila automobili, 470 mila per la precisione, cui si aggiungono 300 mila mezzi commerciali, benché le stime sul 2023 parlino di una crescita produttiva intorno al 15 per cento, corroborata dalle buone notizie intorno ad Alfa Romeo (immatricolazioni con un +57 per cento nel semestre rispetto all’anno scorso). Urso promette ora un «cronoprogramma preciso», ma intanto i sindacati invocano un «cronoprogramma verificabile» rispetto al traguardo di 1 milione di veicoli annui. Il ministro ha già incontrato le sigle dei lavoratori e queste ultime, Cgil in testa, hanno chiesto di non giocare su tavoli separati con il gruppo automotive e di potersi guardare tutti in faccia per delineare una strategia chiara sui destini della produzione, dei modelli, dei livelli occupazionali, sull’indotto e sulle diverse mission dei singoli stabilimenti italiani. Il sospetto, in alcuni ambienti sindacali, è infatti che Urso voglia mantenere gli interlocutori lontani tra loro per condurre in solitaria la partita con Stellantis e poi mettere il cappello politico sugli eventuali risultati.

Stellantis e le incognite del Patto per l'auto per aumentare la produzione in Italia
Adolfo Urso al tavolo con i sindacati su Stellantis (Imagoeconomica).

Il nodo della Transizione 5.0 e del Pnrr

L’inquilino di Via Veneto in realtà dichiara di voler tenere assieme l’azienda, le filiere, le rappresentanze dei lavoratori e anche le Regioni che ospitano i siti produttivi. Non a caso, mercoledì incontra i governatori. E l’esecutivo sa che l’obiettivo di 1 milione di auto prodotte in quella che fu la patria della Fiat non si raggiunge se non sostenendo l’offerta e foraggiando la domanda nella fase delicata della transizione ecologica che stiamo vivendo. Invertire la tendenza è il chiodo fisso e il ministro meloniano attende in tal senso anche le determinazioni del suo collega di governo e di partito, Raffaele Fitto, che ha in mano il Pnrr e RepowerEu, strumenti potenzialmente utili, attraverso il capitolo Transizione 5.0, per rimpolpare il Fondo dedicato all’automotive. Oggi quel serbatoio ha oltre 5 miliardi di euro ancora non spesi per la rivoluzione green delle quattro ruote, ma la sensazione è che comunque non basteranno e infatti tutti i sindacati hanno fatto presente a Urso che servono più soldi. All’orizzonte c’è il dossier Ue da tutti criticato del passaggio all’euro 7, definito «folle» da Urso. E soprattutto lo spauracchio (per il governo e la maggioranza di centrodestra) della conversione totale all’elettrico nel 2035; dunque bisogna gestire il comparto e accompagnare il cambiamento evitando che si trasformi in un bagno di sangue per le imprese della filiera e l’occupazione. In attesa poi di capire se l’esecutivo Meloni riuscirà a far includere i biocarburanti nell’intesa sulla transizione dell’automotive.

Stellantis e le incognite del Patto per l'auto per aumentare la produzione in Italia
Raffaele Fitto (Imagoeconomica).

Urso punta a chiudere l’accordo di sistema con Stellantis e gli stakeholder entro la pausa di Ferragosto

Gli strumenti per il rilancio comunque non mancano: contratti di sviluppo, accordi di innovazione e soprattutto gli incentivi, che nelle intenzioni del governo andranno utilizzati diversamente dal passato, cercando di favorire in modo mirato la produzione nazionale di vetture. L’obiettivo è quello di svecchiare il parco auto rottamando 11 milioni di veicoli ancora circolanti che vanno da euro 0 a euro 3. Fitto ha sulla testa la scadenza ultima del 31 agosto per la revisione generale del Pnrr, mentre Urso vorrebbe chiudere l’accordo di sistema con Stellantis e tutti gli stakeholder entro la pausa di Ferragosto. Ce la farà? Sul fronte dei lavoratori, Cisl e Uil hanno un atteggiamento più aperto. La Cgil, come al solito, è invece guardinga. «Il sindacato», ha detto il segretario generale Maurizio Landini, «chiede di salvaguardare l’occupazione e che gli incentivi siano condizionati a occupazione e investimenti. Noi a oggi risposte non ne abbiamo avute». Insomma, il timore è che nella trattativa il governo possa risultare la parte debole rispetto all’azienda e allargare i cordoni della borsa, come spesso accaduto in passato, senza le necessarie garanzie sulle contropartite in termini di piano industriale, investimenti, occupazione, ricerca e innovazione.

Stellantis e le incognite del Patto per l'auto per aumentare la produzione in Italia
Maurizio Landini (Imagoeconomica).

I dubbi sulla gigafactory per batterie di Termoli e sulla destinazione di Mirafiori

In effetti c’è molta ansia, per esempio, sulle sorti della gigafactory per la produzione di batterie che dovrebbe nascere a Termoli, in Molise. Automotive cells company (Acc), la partnership industriale di Stellantis con Mercedes-Benz e TotalEnergies/Saft è avviata, l’accordo con il Mise risale al marzo 2022, lo Stato ci mette 370 milioni di euro su 2,3 miliardi complessivi. Tuttavia, sottolineano i sindacati, la costruzione dell’impianto, pur confermata, non è stata ancora fissata e invece va «accelerata», dice la Fim Cisl. A qualcuno ha fatto saltare la mosca al naso, nel frattempo, l’annuncio dell’intesa con Samsung per una seconda gigafactory che nascerà negli Usa, entro il 2027, nel quadro della joint venture StarPlus Energy. D’altronde Stellantis ha l’obiettivo dichiarato di raggiungere entro il 2030 il 100 per cento delle vendite con veicoli elettrici a batteria (Bev) in Europa e il 50 per cento con vetture e veicoli commerciali leggeri Bev negli States. Incognite e timori pesano poi sulla destinazione dello stabilimento di Mirafiori e sull’ipotesi di creare lì un hub dell’economia circolare man mano che la transizione energetica assume consistenza. Bene per adesso la 500 elettrica che piace molto in Usa, ma servirebbe almeno un altro modello in loco. In generale, poi, le organizzazioni sindacali e gli osservatori esterni paventano la perdita di competenze del distretto piemontese dell’automotive sul fronte della ricerca, della creazione e dell’innovazione. Da Nord a Sud, invece, non mancano dubbi sulla produzione Panda a Pomigliano, su Melfi e sulla nebulosità dei quattro o forse cinque nuovi modelli attesi. Ok il ritorno della Topolino e della Seicento, ma malissimo se dovessero finire in Marocco e in Polonia. E se sta rientrando l’emergenza legata alla carenza globale di semiconduttori, martedì 25 luglio la mancanza di componenti ha causato la sospensione dell’attività per ben otto ore all’Unità di verniciatura, montaggio e plastica di Melfi. Insomma, il possibile “Patto per l’auto” è carico di incognite e dovrà fare i conti con la realtà.

Katy Louise Saunders: età, biografia e carriera dell’attrice

Katy Louise Saunders, nata a Londra il 21 luglio 1984, è un’attrice britannica. È conosciuta in Italia per aver interpretato il ruolo di Baby nel film Tre metri sopra il cielo di Luca Lucini (2004), tratto dall’omonimo libro di Federico Moccia.

Katy Louise Saunders: biografia e carriera

Nata da padre britannico e madre colombiana, ha trascorso la sua infanzia tra Londra e l’Italia. Ha frequentato la English School di Roma e a 14 anni si è trasferita definitivamente a Milano con la famiglia. Qui ha proseguito i suoi studi, laureandosi in Economia Aziendale all’Università Bocconi. La sua carriera cinematografica è iniziata nel 2002 con Un viaggio chiamato amore di Michele Placido, dove ha interpretato il ruolo della poetessa Sibilla Aleramo. L’anno successivo ha avuto un piccolo ruolo in Lizzie McGuire – Da liceale a popstar per la regia di Jim Fall. La sua notorietà è aumentata nel 2004 quando è apparsa nel film Tre metri sopra il cielo. Nello stesso anno, ha recitato anche in Che ne sarà di noi di Giovanni Veronesi.

Katy Louise Saunders: età, biografia e carriera dell'attrice
Katy Louise Saunders, Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti (Getty Images).

Il 2005 è l’anno in cui ha recitato per la prima volta in televisione, nella miniserie di Rai 1 Il Grande Torino diretta da Claudio Bonivento. Nel 2007 è tornata sul grande schermo nel film Ho voglia di te di Luis Prieto, il sequel di Tre metri sopra il cielo. Sempre nello stesso anno ha preso parte alla produzione hollywoodiana Decameron Pie di David Leland mentre l’anno seguente ha avuto l’opportunità di lavorare con George Clooney nello spot pubblicitario The Capsule di Nespresso diretto da Guy Ritchie. Ha recitato anche in Sapore di te, regia di Carlo Vanzina (2014), e Il Re Scorpione 5 – Il libro delle anime, regia di Don Michael Paul (2018). Ha continuato a lavorare anche in televisione diventando nel 2011 la protagonista della serie televisiva Non smettere di sognare accanto a Roberto Farnesi.

Katy Louise Saunders: la vita privata

Il 30 gennaio 2023 l’attrice ha sposato l’attore sudcoreano Song Joong-ki e nel mese di giugno 2023 la coppia ha avuto un figlio, nato a Roma. Per lui si tratta del secondo matrimonio dopo il divorzio dall’attrice coreana Song Hye-kyo.

Milano, il sole dopo notte di interventi

Il maltempo nel capoluogo lombardo sembra essere cessato. E il sole torna a splendere. Ma è stata una notte «infernale» e «senza sosta» quella di martedì 25 luglio per i Vigili del fuoco a Milano: al centralino dei pompieri si sono accavallate oltre 350 richieste d’intervento. Per tutta la notte gli automezzi e il personale dei Vdf era ovunque in città, soprattutto in prossimità di incroci e corsie preferenziali, cantieri ed edifici pubblici, i più colpiti dalle centinaia di piante crollate.

Non si registrano ulteriori feriti

Le richieste di aiuto sono arrivate fino all’alba. E questi numeri potrebbero schizzare ancora verso l’alto.
È il risultato della ricerca dei cittadini che, dopo i primi controlli in giardino o nel condominio hanno «trovato antenne, cornicioni o impalcature pericolanti, o alberi e rami che minacciano di cadere in giardino, o nella via davanti casa». Ma nel capoluogo lombardo è tornato il cielo azzurro, e non si registrano ulteriori feriti, come confermato da 118 e Polizia Locale.

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