A distanza di quasi un mese dalla sua scomparsa e di pochi giorni dall’apertura del testamento, c’è chi fa emergere dubbi sulla validità del documento in cui erano trascritte le volontà di Silvio Berlusconi. La grafologa forense Patrizia Giachin, intervistata da Il Giorno, è certa che ci siano «evidenti differenze nella grafia, segni e anomalie». Si riferisce all’ultima versione del testamento del Cavaliere, quella che nel 2022 è stata consegnata da Marta Fascina, ultima compagna del fondatore di Forza Italia, al notaio Arrigo Roveda. L’esperta, consulente del tribunale di Modena, è sicura: «Il documento del 2022 è pieno di elementi che andrebbero approfonditi».
La grafologa: «Nel 2022 una firma diversa»
Nell’articolo, Patrizia Giachin sottolinea come le differenze maggiori, «le più evidenti», riguardano «le parole dalle, Berlusconi, per, quello e papà: dove compaiono tratti d’avvio e segni aggiuntivi che meriterebbero ulteriori e più approfonditi esami grafologici, magari analizzando gli originali». La grafologa definisce alcuni di questi «anomali», che denotano un’indecisione «assolutamente non presente nella grafia degli altri due testamenti». Tra i dubbi principali, poi, c’è quello legato alla firma. Nei due testamenti precedenti, datati 2006 e 2020, «è ampia, molto più grande del resto del testo, con la S e la B molto larghe e marcate». Ma nel documento di due anni dopo «si contrae in una sorta di sigla con solo una S seguita da una B e alcuni segni molto ristretti. La personalità che emerge da questa firma contrasta nettamente con quella che emerge dagli altri due testamenti».
Gli altri elementi: «La parola milioni scritta in tre modi diversi»
Non è finita perché Patrizia Giachin evidenzia anche altri dettagli diversi. La grafologa spiega che «la parola milionirisulta scritta in tre diversi modi nel giro di sole tre righe» con una «netta differenza di dimensione e posizione di quella al punto 2, in riferimento alla donazione destinata a Marta Fascina». E c’è perfino il nome del secondogenito, Pier Silvio, scritto tutto unito e con due esse: «Un elemento molto insolito perché un padre difficilmente sbaglia il nome del proprio figlio, soprattutto in un testamento».
È iniziato il conto alla rovescia per gli Amazon Prime Day 2023. L’11 e il 12 luglio i clienti Prime potranno trovare a prezzo scontato migliaia di prodotti fra elettronica, domotica, attrezzi per la casa, telefonia e tanto altro. Le offerte scatteranno allo scoccare della mezzanotte dell’11 luglio e proseguiranno fino alle 23.59 del giorno successivo con ulteriori aggiunte nel corso delle 48 ore. Alcune però sono già disponibili, soprattutto per quanto riguarda i prodotti del marchio Amazon. L’iscrizione al servizio è gratuita per i primi 30 giorni: allo scadere del periodo di prova scatta il rinnovo automatico a 4,99 euro al mese oppure 49,99 euro l’anno, con un risparmio di due mensilità. È possibile disdire l’abbonamento in ogni momento senza alcuna penale.
Amazon Prime Day 2023: 5 offerte già disponibili
Amazon Fire Stick Tv al prezzo più basso mai visto
Fra le offerte più ghiotte degli Amazon Prime Day 2023 è impossibile non citare la Fire Stick Tv. La chiavetta multimediale per rendere smart il proprio televisore è già disponibile sulla piattaforma al prezzo più basso mai visto sia nella versione HD sia in quella dedicata al 4K. La standard 1080p è acquistabile a 24,99 euro invece dei tradizionali 44,99 (offerta del 44 per cento), mentre quella per l’Ultra HD costa 25,99 euro al posto di 69,99 con un risparmio del 63 per cento. Ottima occasione anche per la Fire Stick Tv 4K Max, top di gamma con Wi-Fi 6, assistente vocale Alexa e comandi per la tivù, disponibile a 35,99 euro invece di 74,99.
Kindle, gli sconti per gli e-reader durante i Prime Day 2023
Fra i prodotti già in offerta per gli Amazon Prime Day 2023 anche i lettori digitali Kindle. Si tratta di uno degli acquisti più utili per i clienti Prime che, grazie all’abbonamento, hanno accesso ogni mese a una ricca biblioteca di ebook totalmente gratuiti sulla piattaforma. Il Paperwhite con memoria da 16 Gb e schermo da 6,8 pollici è disponibile per 124,99 euro invece di 169,99 grazie allo sconto del 26 per cento. Interessante anche la proposta del Kindle Oasis, resistente all’acqua e dotato di schermo da sette pollici e tonalità regolabile. Il prezzo è di 234,99 euro con sconto del 16 per cento. Amazon propone a prezzo più basso anche il nuovissimo Scribe, a metà fra lettore e tablet per scrivere e disegnare, disponibile a 324,99 euro invece dei canonici 449.99.
Amazon Echo Dot ed Echo Pop, i migliori altoparlanti smart in offerta
Da anni leader nel campo degli altoparlanti intelligenti, Amazon propone per i Prime Day 2023 gli Echo Dot e gli Echo Pop a un prezzo imperdibile. Quest’ultimo, con il suo design moderno e il supporto ad Alexa, è disponibile al prezzo di 17,99 euro con uno sconto del 67 per cento. Dopo averlo collegato allo smartphone con Bluetooth, può controllare la riproduzione musicale, fornire utili informazioni su traffico e meteo oppure supportare nelle telefonate. In alternativa, già in offerta anche gli Echo Dot di quinta generazione. Il prezzo è di 21,99 euro invece di 59,99 per la versione standard, mentre quella con orologio integrato costa 10 euro in più invece dei tradizionali 79,99. Prezzo vantaggioso anche per l’Echo Show 5 di terza generazione con schermo touch e supporto ad Alexa. Scontato del 50 per cento, è possibile portarlo a casa con una spesa di soli 54,99 euro invece di 108,99.
Smartphone e accessori, il top per la telefonia
Gli Amazon Prime Day sono l’appuntamento perfetto per chi sta pensando di cambiare smartphone. Fino al 12 luglio saranno in offerta infatti i modelli di Samsung e Apple. Con 940 euro è già possibile portare a casa il Galaxy S23+ con 256 Gb di memoria, 8 Gb di Ram e fotocamera da 50 megapixel. Ne “bastano” 838 invece per accaparrarsi l’iPhone 13 mini da 512 Gb. Dotato di display super retina da 5,4 pollici, vanta il Chip A15 Bionic della casa di Cupertino e 17 ore di autonomia in riproduzione video. In offerta su Amazon anche il Nothing Phone 1, apprezzato smarphone Android di fascia media di cui proprio l’11 luglio sarà svelato il nuovo modello. Il prezzo è di 449 euro invece di 544, con risparmio del 17 per cento. Oltre ai device, in sconto anche gli accessori. Su tutti il Mini Powerbank di Samsung da 12 mila mAh con tre uscite e due ingressi di ricarica rapida disponibile a 13,72 euro.
Trasportini e coprisedili per auto, i prodotti per gli animali domestici
Già disponibili utili offerte anche per i prodotti Amazon Basics destinati agli animali domestici. Con 7,64 euro si può ordinare una confezione di 20 tappetini per la lettiera del gatto, risparmiando il 54 per cento sul prezzo originale. Interessante anche un lettino ottagonale per cani e felini, acquistabile per 21,67 euro. In offerta le cucce morbide e pieghevoli, disponibili con il 15 per cento di sconto a poco più di 42 euro. Infine merita una segnalazione il coprisedile nero per auto in poliestere per proteggere la vettura da graffi, peli e macchie. Il prezzo è di 14 euro con un risparmio del 52 per cento.
Stasera 10 luglio 2023 andrà in onda sul canale Rai 3 il programma Report, condotto da Sigfrido Ranucci, alle ore 21.15. I temi principali della puntata saranno due e vedranno come protagonisti personaggi che anche in passato sono stati al centro del mirino della trasmissione, ovvero Daniela Santanché e Stefano Bandecchi. La ministra del Turismo ha risposto in Senato ai fatti riportati dal programma la settimana scorsa con l’inchiesta Che Visibilia!, mentre Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, sembra avere nuovi problemi collegati alla sua posizione di proprietario della Ternana Calcio. Nel dettaglio, le inchieste che andranno in onda questa sera saranno quattro e avranno i titoli: Santa Subito, Occhio per Occhio, Secco, Prosecco e… e Meglio riutilizzare che curare. La trasmissione sarà visibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.
Report, le anticipazioni di stasera 10 luglio 2023 su Rai 3
La prima inchiesta è stata realizzata dal giornalista Giorgio Mottola in collaborazione con Greta Orsi ed è intitolata Santa Subito. Il cronista esaminerà le dichiarazioni della ministra a Palazzo Madama evidenziando le (a detta sua) incongruenze del suo discorso e mostrerà alcuni documenti interni per smentirla. A ciò si aggiungeranno anche testimonianze inedite che sveleranno i retroscena relativi alla cattiva gestione delle aziende da parte della Santanché, indagata a Milano dal 5 ottobre 2022, che hanno danneggiato clienti e fornitori. In particolare, un ex dipendente di Visibilia parlerà in esclusiva davanti alle telecamere di Report e spiegherà tutte le ingiustizie subite nel corso del suo lavoro.
ESCLUSIVA REPORT: chiamata in causa direttamente dalla ministra, per la prima volta l’ex dipendente di Visibilia ha deciso di mostrare il suo volto e parlare davanti alle nostre telecamere Cosa ci ha detto questa sera alle 21.20 su @RaiTrepic.twitter.com/RuxVTeQYTg
La seconda inchiesta si intitola Occhio per Occhio ed è stata realizzata da Luca Bertazzoni con la collaborazione di Marzia Amico. Il team ritorna a parlare di Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, proprietario della Ternana Calcio e nuovo sindaco di Terni. Questa carica politica acquisita da poco starebbe creando problemi a Bandecchi e il consiglio comunale di Terni ha sollevato dei dubbi in merito al conflitto d’interessi che ci sarebbe sullo stadio della Ternana. Luogo di proprietà del comune che appartiene ad aziende riconducibili all’Università Niccolò Cusano e dunque a Bandecchi, cosa che rappresenterebbe un’incompatibilità. Inoltre, Report indagherà anche sulle condizioni dei lavoratori nelle società del manager. Difatti, sembrerebbe che un gruppo di dipendenti di Tag24, giornale online dell’Università Niccolò Cusano, sia andato sotto casa di una presunta fonte del programma per chiedere spiegazioni su alcune dichiarazioni rilasciate. In aggiunta, un tutor che ha parlato a Report nelle scorse puntate spiegando come si svolgevano gli esami all’università sarebbe stato sospeso dall’azienda per dieci giorni senza stipendio.
Report, le altre inchieste della puntata
Ci saranno altre due inchieste nel corso della puntata di Report di stasera 10 luglio. La prima si intitola Secco, Prosecco e… ed è stata realizzata da Emanuele Bellano con la collaborazione di Cecilia Bacci e Chiara D’Ambros. In questo servizio verrà fatta luce sul caso del Prosecco, vino italiano tra i più venduti al mondo con 638 milioni di bottiglie prodotte nel 2022 per un valore totale di circa 3 miliardi di euro. Ma anche uno dei vini più imitati al mondo con numerosi «cloni»: dal Prisecco al Primasecco, insieme al Perisecco, al Kresecco e all’Amusecco. In particolar modo, in Germania ci sono produttori che aggirano le norme legali attraverso la protezione delle denominazioni geografiche tipiche. Emanuele Bellano si spingerà poi dall’altra parte del mondo, visto che in California sono state ricostruite intere zone che ricordano la Toscana e per questa ragione negli «States» vengono venduti vini come il Chianti e il Marsala Made in USA.
Nel 2020 è stata introdotta una nuova tassa sulla plastica a carico dei produttori, ora rinviata al 2024. @Greenpeace_ITA ha calcolato quanto il sistema industriale italiano ha risparmiato non pagandola finora.#Report questa sera alle 21.15 su #Rai3pic.twitter.com/SNZV6xNumk
Infine, l’ultima inchiesta presente nella puntata di questa sera è stata realizzata da Chiara De Luca con la collaborazione di Marzia Amico e si intitola Meglio riutilizzare che curare. In quest’inchiesta, la giornalista approfondirà la questione della produzione degli imballaggi che in Italia è cresciuta di oltre il 20 per cento. Il nostro paese sta investendo per incentivare il tasso di riavvio al riciclo, ma ciò non basta per ridurre l’impatto dei consumi. Inoltre, l’Unione Europea ha chiesto all’Italia anche dei cambiamenti in relazione al’uso degli imballaggi, lo smaltimento dei rifiuti provocati da questi ultimi e l’utilizzo del riuso insieme al riciclo. Com’è stata accolta nel Belpaese questa richiesta? Il servizio farà luce su questa questione attraverso interviste e dati.
No a Beatrice Venezi alla direzione del concerto di Capodanno dell’Orchestra filarmonica di Nizza. Lo hanno chiesto in una lettera aperta al Comune di Nizza 12 associazioni antifasciste. «Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali di Beatrice Venezi», si legge nel comunicato pubblicato sul sito Tous citoyens, «impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere per la musica. Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua fama di direttore d’orchestra». E, ancora: «In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza».
Il comunicato: «Il Comune di Nizza non firmi un assegno in bianco al neofascismo italiano»
I firmatari, tra cui l’Association pour la Démocratie à Nice, Les Amis de la Démocratie, CDDF06, CGT MNCA, Comité antifasciste 06, EELV 06, Ensemble!-06, Nice au Cœur, Planning Familial 06, Roya citoyenne, Tous citoyens, e Le rassemblement citoyen Viva!, sottolineano come la mediaticità di un direttore donna sia totalmente incomprensibile, visto che Venezi appoggia un governo «che pretende di limitare i diritti delle donne ed esalta valori come “Dio, famiglia, patria”, ereditati dall’ideologia di Mussolini». Per questo, il Comune di Nizza non deve «sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l’Opéra de Nice, firmare un assegno in bianco al neofascismo italiano». I firmatari chiedono pertanto al Direttore Generale dell’Opera Nice Côte d’Azur e al sindaco di Nizza di annullare l’invito. Venezi era già stata contestata Oltralpe lo scorso aprile. Prima de La Sonnambula di Bellini in scena a Limoges, alcuni manifestanti fuori dal teatro avevano cantato Bella ciao e Bandiera Rossa.
Jakub Jankto torna in Italia. Il centrocampista ceco si è accordato con il Cagliari e giocherà in Serie A nella stagione 2023/2024. Nella massima lega italiana ha già vestito le maglie di Udinese e Sampdoria, prima del passaggio al Getafe e poi allo Sparta Praga (fino alla sospensione in aprile, dopo un incidente). Ma soprattutto prima del coming out dello scorso febbraio, quando è diventato il primo calciatore in un campionato europeo ad aver apertamente dichiarato la propria omosessualità. Un fatto che ancora oggi, a distanza di cinque mesi, tiene banco. Soprattutto perché al ministro dello Sport Andrea Abodi, durante la trasmissione 24 Mattino su Radio 24, è stato chiesto cosa ne pensasse. Lui ha risposto: «Non amo le ostentazioni». E così una questione personale è diventata un caso politico.
Abodi: «Non amo le ostentazioni»
Al ministro è stato chiesto cosa ne pensasse dell’annuncio di Jankto di cinque mesi fa. Abodi ha spiegato: «La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali». Poi il passaggio criticato: «Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui». Tanto è bastato a scatenare il dibattito sui social.
Pirondini: «Mostri rispetto». Lui replica e scivola ancora
Tra i primi ad attaccarlo c’è stato Luca Pirondini, il capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Cultura e sport al Senato: «Oggi il ministro dello sport Abodi ci fa sapere che quella del calciatore Jankto, che ha rivelato tempo fa la propria omosessualità e di voler vivere liberamente come tutti, sarebbe una “ostentazione” che lui non ama. Da quando dichiarare il proprio orientamento sessuale significa ostentare qualcosa? Non pensa Abodi che un mondo con grandi sacche di omofobia come quello del calcio avrebbe bisogno di ben altri messaggi rispetto a questo? Ci faccia capire meglio cosa intendeva e soprattutto cerchi di mostrare rispetto per le persone come il suo ruolo da ministro gli imporrebbe». E rispondendo, il ministro inasprisce la polemica: «A esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?».
Due italiani sono morti su una strada francese, nel territorio di Aussois, dopo essersi schiantati con una moto della quale hanno perso all’improvviso il controllo.
Incidente ad Aussois: morti due giovani italiani
Le due vittime dell’incidente sono morte nella giornata di ieri, domenica 9 luglio 2023, su una strada di montagna della località situata in Val Maurienne. Non si hanno per il momento molti dettagli rispetto al sinistro ma sembra che, in base alle prime ricostruzioni, si sia trattato di un incidente legato ad un problema del mezzo, fuoriuscito di strada autonomamente senza che fossero coinvolti altri veicoli. I due erano a bordo della moto sulla strada dipartimentale 1006 quando all’improvviso ne hanno perso il controllo venendo sbalzati con violenza sull’asfalto. Sul posto si sono precipitati i membri della gendarmerie di Modane e diversi mezzi di soccorso, compresi due elicotteri utilizzati per il trasporto veloce dei feriti al più vicino ospedale: tuttavia, a nulla sono servizi gli sforzi dei soccorsi, visto che l’impatto è stato talmente violento da non lasciare scampo ai due italiani. A poche ore dal decesso, nel frattempo, le autorità locali si sono attivate aprendo un’indagine per fare luce sulla reale dinamica del sinistro. Le famiglie dei due motociclisti hanno inoltre raggiunto in queste ore le camere mortuarie dove sono state posizionate le due salme in attesa del rimpatrio.
Chi erano le vittime
A bordo del mezzo al momento dell’impatto c’erano Devis De Luca, di 32 anni, e la compagna Ilaria Chiotto, di 30 anni. I due abitavano ad Asti ma erano originari di Torino: lei era dipendente dell’Asl di Torino, mentre lui era il titolare della ditta Mister Glass di corso Casale ad Asti ed era molto appassionato di motori, come confermano i numerosi scatti del profilo Facebook dove in queste ore amici e conoscenti gli stanno rendendo omaggio con toccanti messaggi.
Filippo Facci è stato convocato dalla Divisione anticrimine della questura di Milano a metà giugno e ha ricevuto un provvedimento di ammonimento per stalking, sulla base delle dichiarazioni della ex compagna. A renderlo noto è stata l’Agi. Il giornalista, al centro delle polemiche dopo le parole pronunciate sul caso La Russa, ha spiegato all’agenzia di stampa che «è un atto dovuto legato a delle mail che non le sono piaciute». L’ammonimento è un provvedimento che la legge prevede per tutelare una presunta vittima di stalking. Ha natura preventiva e tenta di evitare contatti tra la persone che riferisce di aver subito atti di persecuzione e il presunto stalker.
Facci: «Non le sono piaciute delle mail»
Il giornalista di Libero ha fornito all’Agi la propria spiegazione: «È un atto dovuto legato molto banalmente a delle mail che io e la mia ex moglie e madre dei miei figli ci siamo scambiati e che non le sono piaciute. È un atto amministrativo e impugnabile davanti al Tar il cui peso è talmente poco considerevole che non so nemmeno se lo impugneremo». Sui social e sui media rimbalzano le frasi dello stesso Facci, pronunciate un anno fa durante un’intervista al sito MowMag.com: «Sono un padre separato. Adesso non è una buona fase. Ma penso di essere un ottimo padre nella misura in cui mi sia concesso. Indovina chi non direbbe altrettant0». E nello stesso articolo, dichiara: «In vita mia è successo più di una volta che io abbia picchiato delle donne, ma è perché a loro piaceva. Sessualmente, dico. Poi se un giorno una si svegliasse e dicesse “non mi piaceva” sarei fregato».
Il Pd chiede alla Rai di interrompere il contratto
Il provvedimento è stato consegnato a Facci prima delle polemiche generate dal suo articolo sul figlio di Ignazio La Russa. Il giornalista ha difeso il terzogenito del presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa, accusato da una 22enne di violenza sessuale, colpevolizzando la ragazza. Il 10 luglio anche il Pd, con i parlamentari Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo e Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai, hanno interrogato la dirigenza della tv di Stato chiedendo «se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo» e se «non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci».
Fabio Attilio Cairoli, manager di 58 anni e amministratore delegato di Global Lottery-Igt, è morto nelle scorse ore all’Isola del Giglio poco dopo essere stato dimesso dall’ospedale.
Fabio Attilio Cairoli morto a bordo del suo yacht
La morte dell’uomo è sopraggiunta all’improvviso a bordo del suo yatch dove si trovava per trascorrere qualche giorno di vacanza. Proprio poche ore prima aveva accusato un malore che l’aveva costretto ad un ricovero ospedaliero, a cui erano seguite le dimissioni dopo alcuni accertamenti. Fabio aveva iniziato a sentirsi male venerdì 7 luglio, motivo per cui si era recato al più vicino ospedale (il nosocomio di Orbetello, in provincia di Grosseto). Dopo essere stato dimesso era tornato sull’isola, ma nella giornata di sabato 8 luglio è sopraggiunto un nuovo malore. Immediato l’allarme lanciato ai soccorsi, che si sono così precipitati al Molo Rosso dell’Isola del Giglio per salvargli la vita. A nulla, purtroppo, sono serviti gli sforzi dei medici che hanno provato a rianimare il manager, senza però riuscirci. Alla fine, i sanitari del 118 sul posto non hanno potuto fare altro che dichiarare morto Cairoli. La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.
In passato aveva lavorato per la Bialetti
L’AD di Global Lottery-lGT aveva avuto modo di lavorare, in passato, anche per l’azienda Bialetti, di cui era stato direttore generale e amministratore delegato. Nel suo curriculum vitae, inoltre, vantava anche un’esperienza presso la Motorola Mobile Devices Italy (per cui era stato direttore commerciale) e Kraft Food (per cui aveva lavorato come direttore marketing).
Micaela Ramazzotti, nata a Roma il 17 gennaio 1979, è un’attrice italiana. Nel corso della sua carriera ha ottenuto un David di Donatello, quattro Nastri D’Argento e due Ciak d’Oro.
Micaela Ramazzotti: biografia e carriera
Ha esordito facendo fotoromanzi e recitando da comparsa nel film di Pupi Avati La via degli angeli. Il suo primo ruolo importante è arrivato col film La prima volta nel 1999, anche se ha conquistato il pubblico nel film dei Manetti Bros Zora la vampira nel 2000. Nello stesso anno è stata anche nel cast di Vacanze di Natale 2000 e Commedia sexy. Grazie al film Non prendere impegni stasera del 2006 è stata notata da Carlo Virzì, che l’ha poi segnalata al fratello Paolo il quale l’ha scelta per il film Tutta la vita davanti – per il quale è stata candidata ai David Di Donatello come miglior attrice non protagonista.
Negli anni seguenti ha recitato, tra gli altri, in Questioni dicuore (2009), per il quale è stata candidata al Globo D’Oro come migliore attrice e in La prima cosa belladi Paolo Virzì, grazie al quale ha vinto un David di Donatello e il Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Nel 2011 è tornata sul grande schermo con il film di Pupi Avati Il cuore grande delle ragazze e l’anno seguente è stata nel cast di Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone vincendo un altro Nastro d’Argento. Negli ultimi anni ha recitato in fil come In nome del figlio di Francesca Archibugi del 2015, La pazza gioia di Paolo Virzì, La tenerezza di Gianni Amelio, Ti presento Sofia di Guido Chiesa, 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi e L’ombra di Caravaggio di Michele Placido.
Micaela Ramazzotti: la vita privata
Micaela Ramazzotti si è sposata a Livorno il 17 gennaio 2009 con il regista Paolo Virzì, conosciuto mentre giravano il film Tutta la vita davanti. Il 1º marzo 2010 è nato il figlio Jacopo e il 15 aprile 2013 la figlia Anna. Il parto di quest’ultima è stato integrato nel film Il nome del figlio. La coppia si è separata in modo provvisorio nel novembre 2018, ma nel febbraio 2019 i due hanno annunciato la riappacificazione.
Yevgeny Prigozhin ha incontrato Vladimir Putin al Cremlino. Una conferma alle rivelazioni dell’intelligence occidentale pubblicate da Libération è arrivata direttamente dal portavoce di Putin Dmitry Peskov.
I comandanti della Wagner hanno giurato fedeltà a Putin e si sono detti pronti a continuare a combattere
Il presidente russo ha ricevuto il leader e alcuni comandanti del Gruppo Wagner il 29 giugno (non il primo luglio come rivelato dalle intelligence) e il meeting è durato tre ore. Erano presenti 35 persone. «L’unica cosa che possiamo dire», ha spiegato Peskov alla stampa, «è che il presidente ha dato una valutazione delle azioni della compagnia al fronte e degli eventi del 24 giugno, ha ascoltato le spiegazioni dei comandanti e ha offerto loro ulteriori opzioni per il loro dispiegamento e la loro attività in combattimento». Gli stessi comandanti, sempre secondo il portavoce, hanno fornito la loro versione su quanto accaduto, ricordando di essere strenui sostenitori e soldati del capo dello Stato e del comandante supremo in capo, dichiarando di essere pronti a continuare a combattere per la loro patria. Solo la scorsa settimana il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, aveva reso noto che Prigozhin non si trovava nel suo Paese ma a San Pietroburgo. In quell’occasione Peskov aveva detto che il Cremlino non aveva né «la capacità né il desiderio» di tracciare i movimenti di Prigozhin.
Gerasimov riappare in un video, mentre non si hanno più tracce di Surovikin
Intanto è riapparso in un video pubblicato dal ministero della Difesa anche il generale Valerij Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze armate. Si tratta della sua prima apparizione in pubblico dal fallito golpe contro di lui, e contro il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Il filmato mostra Gerasimov che viene informato dei tentativi delle forze ucraine di colpire obiettivi in Crimea, Rostov e altre regioni. Dalla fine di giugno non si hanno invece più tracce del generale Sergei Surovikin, comandante delle forze aerospaziali della Russia, che avrebbe avuto rapporti con Prigozhin e avrebbe avuto anche una tessera speciale come membro vip della Wagner.
Follia a Marechiaro, in provincia di Napoli, dove nelle scorse ore due ragazzini hanno accoltellato un bagnino per una banale lite sulla spiaggia.
Marechiaro, bagnino accoltellato da due minorenni
Stando a quanto riportato dalle autorità locali, al lavoro sul caso, sarebbero stati due giovani di appena 15 anni i responsabili di una feroce aggressione ai danni di un uomo di 42 anni, di professione bagnino, a seguito di una lite scoppiata nel lido dove si trovava in servizio. In base alla ricostruzione dei fatti, pare che l’uomo stesse ritirando dalla sabbia i lettini usati dai bagnanti per prendere il sole quando è scoppiata una violenta discussione con i due minorenni. Questi ultimi hanno così sferrato alla loro vittima due colpi all’addome con un coltello, causandogli gravi ferite. Trasferito d’urgenza al vicino ospedale Fatebenefratelli in codice rosso, l’uomo è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Fin da subito le sue condizioni sono apparse molto gravi ma, fortunatamente, sembra che per il momento non si trovi in pericolo di vita. L’aggressione è avvenuta di fronte agli occhi sconcertati dei bagnanti.
Dura reazione da parte delle autorità locali
Le forze dell’ordine sono impegnate in queste ore nella ricostruzione dell’accaduto e sono sulle tracce dei due ragazzini, riguardo ai quali si ipotizzano i reati di aggressione, tentato omicidio e porto illegale di armadataglio. Nel frattempo, è arrivata la durissima condanna congiunta del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e del consigliere municipale Lorenzo Pascucci che, a riguardo, hanno commentato: «Il gravissimo episodio accaduto domenica pomeriggio sugli scogli di Marechiaro dimostra come, a distanza di un anno da un altro episodio dove nello stesso posto furono accoltellati due minorenni da alcuni coetanei, non sia cambiato assolutamente nulla. Orde di ragazzini armati con coltelli e armi da fuoco continuano a seminare panico e violenza in una città sempre più allo sbando dove il tema della sicurezza pubblica continua a essere sottovalutato».
Segnatevi questa data: il 14 luglio, giorno che i francesi dedicano ai festeggiamenti per la loro rivoluzione, a Milano, in quel di viale Sarca, andrà in scena l’assemblea del Sole 24 Ore. Un assaggio dell’ordine del giorno: «Transazione dell’azione di responsabilità sociale ex artt. 2392 e 2393 cod. civ. con il dott. Roberto Napoletano». La cifra? Si parla di circa 200 mila euro. Non bastava la storia di Marcello Minenna, c’è altro lavoro per il comitato di redazione del quotidiano della Confindustria…
Mauro Masi non l’ha presa bene: la cacciata da Consap non era nelle sue previsioni. Dicono che nei corridoi della Banca del Fucino, di cui è presidente, si sia sentito uno stentoreo «non voterò mai più Fratelli d’Italia». Ci teneva tantissimo a rimanere a bordo della Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa, totalmente partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze. Comunque il nuovo presidente, Sestino Giacomoni, ex parlamentare forzista di lungo corso, è già attivissimo: ha subito partecipato all’assemblea dell’Ania, all’Auditorium Parco della Musica, a Roma.
Forlani e Coniglio
Sembra uno scherzo, ma assieme a Forlani è scomparso anche l’editore Francesco Coniglio. Il democristiano marchigiano era stato soprannominato “coniglio mannaro” da Gianfranco Piazzesi: quello vero, Coniglio, scomparso all’età di 66 anni, è stata una figura unica nel mondo del fumetto e delle pubblicazioni fuori dagli schemi. Come le riviste Lupo Alberto e Cattivik, senza dimenticare Splatter e Mostri. Altri tempi…
Notariato, lavoro a cottimo
«Fai il notaio, che sarai ricco», dicevano una volta ai bambini che dovevano scegliere il loro percorso di studi. Fatto sta che alla Cassa nazionale del notariato, quella che cura le pensioni dei professionisti più ricchi d’Italia (almeno dalle dichiarazioni dei redditi), sembrano avere cosiddetto “braccino corto”: niente più dipendenti, vai con il cottimo. L’ente che ha sede nella romana via Flaminia ha pubblicato un bando di gara per «l’individuazione di un’agenzia per il lavoro con cui sottoscrivere un accordo quadro per il servizio di somministrazione lavoro per la Cassa nazionale del notariato per la durata di 4 anni». Importo complessivo a base d’asta, 1,6 milioni di euro. Per chi vuole partecipare, c’è tempo fino al 21 luglio.
Confindustria contro Porro
Putignano contro Bari, ossia Confindustria contro Nicola Porro. Il giornalista di Mediaset, che non ha mai risparmiato le critiche contro l’associazione imprenditoriale, è tornato ad organizzare nel Teatro Petruzzelli di Bari la sua kermesse intitolata “La ripartenza”. E cosa fanno i simpatici confindustriali? A poca distanza, in quel di Putignano, sono stati protagonisti di una serie di eventi per presentare libri e “nuove” iniziative, con le presenze del Sole 24 Ore. Vincenzo Boccia è stato particolarmente soddisfatto della riuscita della contromanifestazione…
Nordio, Santalucia e la mozzarella
«Che ha detto oggi la mozzarella?», si sente dire nelle stanze del ministero della Giustizia governato da Carlo Nordio. All’inizio nessuno aveva capito il senso della domanda, poi è stata fatta finalmente luce grazie ad alcuni frequentatori di supermercati: il presidente dell’Associazione nazionale magistrati si chiama Giuseppe Santalucia, e Galbani produce una mozzarella che si chiama Santa Lucia.
C’è il timore di una nuova tremenda tragedia di migranti: una barca con a bordo 200 persone provenienti dall’Africa è infatti dispersa da ormai almeno una settimana, secondo quanto riferito dalla BBC.
Barca di migranti dispersa al largo delle Canarie
In base a quanto riportato dal gruppo umanitario Walking Borders, sembra che il peschereccio sia salpato il 27 giugno dal porto di una città costiera del Sud del Senegal, Kafountine, distante circa 1.700 chilometri dall’isola di Tenerife, nelle Canarie. Il gruppo ha spiegato che sull’imbarcazione dovrebbero essere presenti anche molti bambini e che sarebbero attualmente disperse anche altre due navi simili con decine di persone a bordo. L’agenzia di stampa Reuters ha riportato a proposito le parole di Helena Maleno di Caminando Fronteras, che ha parlato di circa 65 persone a bordo di una barca e di 60 nell’altra, per un totale di oltre 300 persone attualmente disperse. Le autorità spagnole si sono già attivate per le ricerche. Secondo l’agenzia Efe, il servizio di soccorso marittimo iberico ha inviato in queste ore un aereo per perlustrare l’area. La speranza, evidentemente, è di riuscire a riprendere i contatti con la nave sparita dai radar e mettere in salvo i suoi passeggeri, che erano diretti proprio alle isole Canarie alla ricerca di salvezza.
Appena un mese fa la tragedia sulle coste greche
L’apprensione per le sorti dei migranti sulla nave diretta in Spagna è grande, anche in considerazione del fatto che appena un mese fa un altro dramma legato ai flussi di migranti è finito sulle prime pagine dei giornali. Nella mattinata del 15 giugno scorso un’imbarcazione con centinaia di persone a bordo era naufragata al largo delle coste greche, causando almeno 78 vittime. Secondo le Nazioni Unite, in ogni caso, dopo il naufragio risultano ancora oltre 500 le persone disperse.
Il bed rotting è il nuovo trend di TikTok. Traducibile in italiano con “marcire a letto”, indica la tendenza dei giovanissimi a pubblicare in Rete video in cui trascorrono intere giornate sotto le coperte, soprattutto nel weekend. Dormono, guardano serie tv, giocano al computer e mangiano senza mai alzarsi, pulire la stanza o cambiare le lenzuola. Si crea così un ambiente poco igienico che rischia di mettere in pericolo non solo la salute, ma anche la qualità del sonno. «Rilassarsi fa bene, ma non bisogna esagerare», ha spiegato alla Cnn lo psicologo Simon Rego, docente all’Albert Einstein College of Medicine di New York.
Bed rotting su TikTok, i rischi dell’alienazione per la salute fisica e mentale
Gli hashtag bedrotting o bedrot hanno già milioni di video e post su TikTok, con protagonisti soprattutto i ragazzi della Generazione Z. Trascorrendo intere giornate a letto, però, non si rendono conto di mettere a repentaglio il delicato equilibrio fra attività e riposo, fondamentale per il benessere dell’organismo. «A prima vista, potrebbe sembrare un’ottima scelta per rilassarsi o resettare dopo studio o lavoro», ha precisato il dottor Rego. «Guai però a eccedere». La fuga dalla realtà e dalle sue preoccupazioni tuttavia può anche nascondere stati di depressione e ansia più o meno lieve. Non di rado infatti i giovani celano dietro il proprio isolamento disagi emotivi che tengono a freno in ufficio o a scuola. Gli esperti consigliano infatti di rivolgersi, nei casi più gravi, a un terapista, al fine di scoprire le cause dell’alienazione e intervenire al più presto.
La nuova moda di TikTok può anche compromettere la qualità del sonno. Stare troppo tempo in posizione distesa senza riuscire ad addormentarsi infatti nuoce al riposo. Per questo motivo gli psicologi consigliano di alzarsi qualora non si riesca a prendere sonno entro 20-30 minuti da quando ci si è coricati, optando per un divano o una sedia comoda. «La stanchezza dopo una giornata di lavoro è normale», ha sottolineato la dottoressa all’Università di Salt Lake City Kelly Glazer Baron. «Non va bene però se interferisce con la vita sociale o altre attività». In tal caso è preferibile rilassarsi in compagnia di un amico, leggendo un libro o facendo una passeggiata all’aria aperta.
Fabio De Luigi, nato a Santarcangelo di Romagna l’11 ottobre 1967, è un attore, imitatore, comico e doppiatore. Per anni ha giocato a baseball, anche in Serie A, e si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Fabio De Luigi: biografia e carriera
L’attore ha mosso i primi passi come attore comico in Zelig e poi nei vari programmi della Gialappa’s Band in veste di comico e conduttore. Il successo è arrivato con Mai dire Grande Fratello 2 che ha condotto insieme a Paola Cortellesi e al Mago Forest. I suoi personaggi più famosi sono stati il cantante sdolcinato Olmo, il modello Fabius dall’alito mefitico, il pagliaccio Baraldi e l’ingegner Cane. Nel 2005 si è dedicato alla sit-com Love Bugs dove ha recitato con Michelle Hunziker e poi Elisabetta Canalis. Negli anni seguenti è stato al cinema in film come Natale a New York, Commediasexi, Natale in crociera e Natale a Rio.
Tra il 2008 e il 2009 è stato conduttore de Le Iene su Italia 1 e nello stesso anno è entrato nel cast del film di Pupi Avati Gli amici del Bar Margherita. Nel 2010 è stato il protagonista del film di Gabriele Salvatores Happy Family, e diMaschi contro femminedi Fausto Brizzi. Tra gli altri film importanti in cui è apparso ed è stato protagonista in questi anni vi sono La peggior settimana della mia vita (2011), Il peggior Natale della mia vita (2012), Aspirante vedovo (2013) Metti la nonna in freezer (2018) e Ti presento Sofia(2018). Da ottobre 2020 a dicembre 2020 ha girato Ridatemi mia moglie, serie tv in onda nel 2021 con la regia di Alessandro Genovesi, e nel 2021 è ricomparso al cinema nel film di Pif E noi come stronzi rimanemmo a guardare.
Fabio De Luigi: moglie e figli
Pronipote di Tonino Guerra, dal 1998 è legato sentimentalmente all’ex modella Jelena Ilic da cui ha avuto due figli: Dino (2007) e Lola (2011). Jelena è nata in Serbia nel 1969, è stata una top model ma poi ha deciso di darsi alla sceneggiatura, scrivendo anche qualche programma insieme al marito tra cui Mai dire Gol e Mai dire Domenica. La coppia, che si è incontrata a una cena tra amici, non è sposata ma sta insieme dal 1998.
Ad avere contratto la malattia è stato un pensionato originario di Arbus, attualmente ricoverato presso il reparto malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Nella struttura l’uomo è stato sottoposto a tutti i controlli del caso da parte del personale medico, che ha accertato il contagio ed effettuato altri test clinici anche sui familiari. Il soggetto, ad ogni modo, starebbe rispondendo beneallecure e non si troverebbe in pericolo di vita. Per il momento è stato confermato che l’uomo soffre anche di altre patologie e che i suoi familiari sono risultati negativi ai controlli di routine. Il livello di allerta è ancora alto: non è infatti dato sapere per ora dove l’anziano possa aver contratto la patologia, visto che di recente non ha mai lasciato l’isola e non si è mai nemmeno mosso dal luogo di residenza. Ciò significa, in estrema sintesi, che il contagioè avvenuto sul territorio della Sardegna. Starà ora alle autorità sanitarie la responsabilità di ricostruire la catena di contatti dell’uomo per fare chiarezza su quello che ha bevuto e mangiato e dove ha acquistato ciò che ha consumato negli ultimi giorni. In base a quanto riportano alcuni media locali, sembra che tutto possa essere nato dal consumo di frutti di mare ingeriti senza essere cotti nella maniera adeguata. Si tratta in ogni caso di semplici ipotesi che verranno confermate da qui ai prossimi giorni.
Che cos’è il colera: le modalità di trasmissione, i sintomi e i pericoli per la salute
L’ultima grande epidemia di colera nel nostro Paese risale al 1973, con la diffusione incontrollata della malattia in modo particolare nelle zone costiere della Campania, della Puglia e della Sardegna. L’infezione diarroica acuta è causata da un particolare batterio, il vibrio cholerae, che ha un’incubazione che di norma è tra i due e i tre giorni. La malattia si presenta con importanti scariche di diarrea acquosa ma anche di vomito e, di conseguenza, con una rapida e pericolosa disidratazione dell’organismo. Se non curato tempestivamente, il colera (che è ancora oggi endemico in molti paesi in via di sviluppo) può causare la morte del paziente affetto.
Il milanese Beppe Sala è il sindaco più amato d’Italia. A incoronarlo il sondaggio Governance Poll 2023 realizzato Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore con il 65 per cento delle preferenze. Leggermente staccato Marco Fioravanti di Ascoli Piceno (64,5 per cento). Medaglia di bronzo per Antonio De Caro, primo cittadino di Bari, con il 64 per cento. Nel “campionato” dei governatori il primo è l’emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini, che con il 69 per cento delle preferenze ha strappato il primato al veneto Luca Zaia, leader della classifica da 12 anni. Terzo posto per Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia, sceso di una posizione rispetto al 2022. Il sondaggio è frutto dell’analisi di 87 capoluoghi di provincia e delle Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta a eccezione del Molise, dove si è votato a giugno.
La classifica dei sindaci più amati
Beppe Sala ha incrementato il suo consenso di oltre sette punti percentuali rispetto al 2022. Si tratta del miglior risultato per un sindaco di centrosinistra in Italia. Meglio di lui ha fatto solamente Luigi Brugnaro, collega di centrodestra a Venezia, che con un incremento dell’8,9 per cento occupa il quarto posto ex aequo con Michele Guerra, primo cittadino a Parma. In Top 10 anche il fiorentino Dario Nardella, forte del 61 per cento dei consensi. Emerge il predominio nei primi 10 posti del centrosinistra, che batte il centrodestra sette a due. Decima posizione infatti per il centro di Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che ha ottenuto il 59 per cento dei consensi.
Gaetano Manfredi e Marco Bucci di Napoli e Genova (56.5 per cento) sono in 16esima posizione, mentre Stefano Lo Russo (53,5 per cento) di Torino è solo 47esimo. Il palermitano Roberto Lagalla invece ha aumentato di 4,8 punti il suo consenso e si è piazzato al 54esimo posto con il 52,5 per cento. Soltanto 67esimo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il cui apprezzamento è calato di 10,2 punti rispetto al giorno delle elezioni e arriva al 50 per cento. Fanalino di coda è invece il primo cittadino di Potenza Marco Guarente, che vanta il 42 per cento dei consensi.
Capitolo governatori: Zaia perde la prima posizione dopo 12 anni
Diverso il caso invece della Top 10 dei governatori, dove è netto il dominio del centrodestra. Unico esponente del centrosinistra è infatti il campano Vincenzo De Luca, nono con il 54,5 per cento dei consensi frutto di un calo di 15 punti rispetto al 2022. Ai piedi del podio si sono piazzati a pari merito il calabrese Roberto Occhiuto e il ligure Giovanni Toti, che hanno ottenuto il 59 per cento. Quinti Attilio Fontana, governatore della Lombardia, e Alberto Cirio del Piemonte, staccati di oltre due punti percentuali (56,5). In decima posizione si è piazzato invece il laziale Francesco Rocca con il 54 per cento. Ultimi due posti per il pugliese Michele Emiliano, fermo al 43 per cento, e Christian Solinas, che in Sardegna non ha superato il 35 per cento dei consensi.
Gabriella Pession, nata a Daytona Beach in America il 2 novembre 1977, è un’attrice italiana. Dopo aver vissuto fino ai sette anni in America, si è trasferita a Milano con la famiglia. Da piccola avrebbe voluto fare la pattinatrice, ma un grave infortunio l’ha costretta a rinunciare a questa carriera.
Gabriella Pession: biografia e carriera
Nel 1997 ha debuttato al cinema nel film di Leonardo Pieraccioni Fuochi d’artificio per poi comparire, due anni dopo, nell’altro film del regista toscano Il pesce innamorato. Ha poi interpretato Carolina nel film di Lina Wertmuller Ferdinando eCarolina, con il collega Sergio Assisi, e nel 1999 ha debuttato anche oltreoceano nel film La Bibbia: Jesus dove ha interpretato Salomè. Per il cinema ha lavorato con il regista Franco Giraldi e l’attrice Valeria Bruni Tedeschi nel film tratto dal romanzo di Dacia Maraini Voci (2000). Cinque anni più tardi è stata nel cast del film L’uomo perfetto e nel 2009 ha recitato nel film Oggi sposi.
Nel 2007 è stata accanto a Giancarlo Giannini e Raoul Bova in Milano Palermo – Il ritorno, per la regia di Claudio Fragasso. Ha però conquistato il pubblico tra il 2004 e il 2006 nel ruolo di Elisa nella serie tv di Rai Uno Orgoglio. Altre serie televisive importanti che hanno visto Gabriella come protagonista sono state Il Grande Torino nel 2005, Il capitano (2005-2007) e Capri. Per il cinema ha partecipato al film corale Ex – Amici come prima! (2011), regia di Carlo Vanzina ,e negli stessi anni ha debuttato in America con il ruolo di Cinzia nella sitcom americana Wilfred a fianco di Elijah Wood. Nel 2012 è stata scelta nel ruolo di Eva Vittoria per la serie internazionale Crossing Lines. Ritornata in Italia, negli ultimi anni è stata una delle protagoniste di La porta rossa e Oltre la soglia.
Gabrille Pession: la vita privata
Dopo la storia con Sergio Assisi, la Pession ha conosciuto l’attore irlandese Richard Flood sul set della serie tv americana Crossing lines, con cui si è sposata nel 2016. Nel 2014 è nato il loro figlio.
Congratulazioni a Santo Versace e alla sua storica compagna Francesca De Stefano, che lo scorso sabato 8 luglio si sono promessi amore eterno al cospetto di Dio in occasione di una sfarzosa cerimonia capitolina alla quale hanno preso parte anche svariati personaggi del mondo dello spettacolo.
Il matrimonio di Santo Versace e Francesca De Stefano: la coppia già si era legata con rito civile
L’imprenditore del mondo fashion (nonché fratello degli stilisti Donatella e del compianto Gianni) e l’avvocatessa 55enne stanno insieme da ben 18 anni. Già nel 2014, ad onor del vero, i due si erano uniti legalmente con una rito civile, ma questa volta la coppia ha deciso di fare le cose in grande con la classica cerimonia religiosa in una chiesa del centro di Roma a cui è seguito un ricevimento nella prestigiosa Casina Valadier, dove i presenti hanno festeggiato a ritmo di musica dal vivo.
Per l’occasione, Santo Versace ha indossato uno smoking blu notte, menre Francesca De Stefano ha preferito un classico abito bianco lungo con strascico. Ad occuparsi della scelta della location per il party, del menu e di tutti i relativi dettagli finali di una serata da incorniciare sarebbe stata a quanto pare la stessa Donatella Versace.
Una parata di vip alle nozze, da Michelle Hunziker a Sonia Bruganelli
Alla cerimonia e al relativo party ha partecipato la crème de la crème del jet-set capitolino (e non). Tra i numerosi vip presenti sono spuntati in modo particolare Michelle Hunziker con la figlia Aurora (che ha fatto da damigella agli sposi), ma anche Ambra Angiolini, l’ex moglie di Paolo Bonolis Sonia Bruganelli, Eleonora Daniele e Maria Grazia Cucinotta. Tra i presenti più attivi sui social c’è stata anche la conduttrice Alba Parietti, al fianco del suo attuale compagno Fabio Adami: la presentatrice ha pubblicato svariati scatti e video dal matrimonio su Instagram, parlando di «una serata indimenticabile».
Tragedia a Battuda, in provincia di Pavia, dove nelle scorse ore una bimba di soli sette anni è morta mentre si trovava in piscina insieme alla famiglia. Le autorità sono ancora al lavoro sul caso per cercare di ricostruire con maggior precisione cosa possa essere accaduto.
Bimba di sette anni morta in piscina a Battuda (Pavia)
Quel che è certo è che la piccola Evelyn Amendola si trovava insieme alla madre e ai fratelli in piscina quando all’improvviso, mentre giocava tra i gonfiabili, ha avuto un malore. Tutto è accaduto presso il centro sportivo Le Valli di Battuda nella mattinata di domenica 9 luglio 2023, poco dopo le ore 12:30. Quando ci si è resi conto che la bambina stava male, il bagnino di turno si è immediatamente attivato per recuperare il suo corpicino, tirandolo fuori dall’acqua. Subito dopo è scattata la chiamata al 118, con un allarme lanciato per un malore e non per un incidente in acqua. Una volta giunti sul posto, gli operatori dell’Areu, intervenuti sia con l’automedica sia con l’ambulanza, hanno rianimato la piccola trasportandola poi d’urgenza al vicino ospedale di Pavia, dove però ne è stato dichiarato il decesso poco dopo le 19.
Verranno analizzate le riprese delle telecamere di sicurezza
Nel frattempo, i carabinieri della compagnia di Pavia sono giunti sul posto per dare il via a tutti gli accertamenti del caso e per determinare possibili responsabilità colpose. La struttura dove è avvenuto il tragico fatto di cronaca è dotata di telecamere di sicurezza puntate proprio sui giochi gonfiabili dove Evelyn Amendola ha avuto il malore. Grazie all’analisi delle riprese sarà dunque possibile determinare per quanto tempo la bambina è rimasta sott’acqua prima dell’arrivo dei soccorsi. Sul corpo della piccola, inoltre, verrà disposta l’autopsia per confermare con maggior precisione le reali cause della morte.