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Sardegna, identificato un caso di colera: paziente ricoverato a Cagliari
Sono ore di tensione per gli operatori sanitari di Cagliari, dove nelle scorse ore un anziano ha contratto il colera, pericolosa infezione che si contrae per contatto orale diretto o indiretto con feci e/o sostanze contaminate.
Anziano ricoverato per colera in Sardegna
Ad avere contratto la malattia è stato un pensionato originario di Arbus, attualmente ricoverato presso il reparto malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Nella struttura l’uomo è stato sottoposto a tutti i controlli del caso da parte del personale medico, che ha accertato il contagio ed effettuato altri test clinici anche sui familiari. Il soggetto, ad ogni modo, starebbe rispondendo bene alle cure e non si troverebbe in pericolo di vita. Per il momento è stato confermato che l’uomo soffre anche di altre patologie e che i suoi familiari sono risultati negativi ai controlli di routine. Il livello di allerta è ancora alto: non è infatti dato sapere per ora dove l’anziano possa aver contratto la patologia, visto che di recente non ha mai lasciato l’isola e non si è mai nemmeno mosso dal luogo di residenza. Ciò significa, in estrema sintesi, che il contagio è avvenuto sul territorio della Sardegna. Starà ora alle autorità sanitarie la responsabilità di ricostruire la catena di contatti dell’uomo per fare chiarezza su quello che ha bevuto e mangiato e dove ha acquistato ciò che ha consumato negli ultimi giorni. In base a quanto riportano alcuni media locali, sembra che tutto possa essere nato dal consumo di frutti di mare ingeriti senza essere cotti nella maniera adeguata. Si tratta in ogni caso di semplici ipotesi che verranno confermate da qui ai prossimi giorni.
Che cos’è il colera: le modalità di trasmissione, i sintomi e i pericoli per la salute
L’ultima grande epidemia di colera nel nostro Paese risale al 1973, con la diffusione incontrollata della malattia in modo particolare nelle zone costiere della Campania, della Puglia e della Sardegna. L’infezione diarroica acuta è causata da un particolare batterio, il vibrio cholerae, che ha un’incubazione che di norma è tra i due e i tre giorni. La malattia si presenta con importanti scariche di diarrea acquosa ma anche di vomito e, di conseguenza, con una rapida e pericolosa disidratazione dell’organismo. Se non curato tempestivamente, il colera (che è ancora oggi endemico in molti paesi in via di sviluppo) può causare la morte del paziente affetto.