Daily Archives: 18 Agosto 2023

Caro voli, Urso: «A settembre incontro le compagnie aeree»

Nei primi giorni di settembre il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha in programma un incontro con «tutti gli amministratori delegati delle compagnie e faremo un tavolo con governo, regioni e compagnie perché in Italia non c’è più il far west». Lo ha spiegato lo stesso Urso intervistato da Agora Estate sul caro voli e l’adozione delle misure sull’algoritmo «che profilava i clienti in base al censo». Poi è lo stesso ministro che ha aggiunto: «La compagnia RyanAir ci ha detto che eravamo fuori dalle regole di mercato, è la stessa che ha nel tempo accumulato una posizione dominante grazie ai sussidi degli aeroporti e che è stata sanzionata 11 volte in questi anni dall’autorità della concorrenza per avere, essa sì, violato le regole di mercato».

Compagnie aeree contro il decreto sul caro voli, chiesto l’intervento della Commissione Ue

Intanto i grandi nomi dell’aviazione civile avevano chiesto che fosse la politica a porre un argine. Le compagnie aeree si sono rivolte infatti alla Commissione Ue contro il piano del governo italiano di limitare le tariffe aeree su alcune rotte. Nel documento redatto dall’associazione europea di categoria Airlines for Europe di cui dà notizia il Financial Times, si chiede a Bruxelles di «chiarire con l’Italia se questo intervento abbia impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa». Le compagnie aeree hanno espresso il timore che possa «costituire un precedente e portare a un effetto domino». Limitare le tariffe «violerebbe» i diritti delle compagnie «di competere ove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono».

Canada, esodo di massa a nord per i roghi: evacuata intera città

Scene di (ordinato) esodo di massa da Yellowknife, uno dei centri più grandi dell’estremo e remoto nord canadese (20 mila abitanti) e capitale dei territori del Nord-Ovest del Paese, assediata da pericolosi incendi che stanno devastando la regione. Uno dei roghi si estende per 16 chilometri. Migliaia di persone sono in fuga verso Sud lungo l’unica autostrada aperta, mentre sono stati organizzati anche voli cargo per chi non ha mezzi di trasporto. Il premier Justin Trudeau, dopo aver proclamato lo stato di emergenza, ha interrotto le sue vacanze. Si tratta dell’ultimo capitolo di una estate di incendi infernale in Canada, con nuvole di fumo che hanno raggiunto gli Usa e anche il Nord Europa.

 

 

Le grandi banche tagliano le stime di crescita della Cina

Le grandi banche d’affari continuano a tagliare le previsioni di crescita della Cina, alle prese con la crisi del settore immobiliare e con un’economia che fatica ad accelerare dopo la crisi pandemica, ritenendo poco probabile il conseguimento del target del 5 per cento fissato per quest’anno dal governo di Pechino.

Nomura abbassa le stime di crescita al 4,6 per cento

Nomura, riferisce l’agenzia Bloomberg, ha tagliato le stime di crescita dal 5,1 per cento al 4,6 per cento dopo i dati macro sotto le attese di luglio e la persistente «spirale al ribasso» dell’economia. «Nei prossimi mesi la crescita subirà ulteriori pressioni mentre la domanda repressa post-pandemica per i viaggi fa il suo corso», ha affermato la banca giapponese secondo cui è più probabile che Pechino manchi l’obiettivo di crescita al 5 per cento.

Il taglio segue quelli di Morgan Stanley, Jp Morgan e Barclays

Il taglio di Nomura segue quello di Morgan Stanley che mercoledì 16 agosto 2023 ha ridotto le sue stime di crescita per il 2023 dal 5 al 4,7 per cento alla luce di un «più ripido rallentamento degli investimenti nell’ambito di un delevereging nel settore immobiliare e da parte dei veicoli di finanziamento dei governi locali, con effetti a catena sui consumi». In precedenza erano state Jp Morgan e Barclays a ridurre le proprie previsioni, rispettivamente, dal 5 al 4,8 per cento e dal 4,9 per cento al 4,5 per cento, spinte dalle difficoltà in cui si dibatte il settore immobiliare e dai dati deludenti di luglio su consumi, esportazioni, credito e mercato immobiliare residenziale.

Michele Di Mauro: età, moglie, figli e film dell’attore

Michele Di Mauro, nato a Torino il 9 luglio 1960, è un attore, doppiatore e regista teatrale. È famoso per i suoi ruoli nelle fiction L’allieva (2016-2020) e Studio Battaglia (2022)

Michele Di Mauro: biografia e carriera

Dal 1980 ha iniziato a collaborare con il Teatro Stabile di Torino, il Gruppo della Rocca, il Teatro Settimo e lo Stabile di Palermo, debuttando al cinema nel 1994 nel film di Gianluca Maria Tavarelli Portami via. Ha poi continuato a recitare sul grande schermo in film come Il partigiano Johnny, regia di Guido Chiesa (2000), Ravanello pallido, regia di Gianni Costantino (2001), Santa Maradona, regia di Marco Ponti (2001), A/R Andata + Ritorno, regia di Marco Ponti (2004), Manuale d’amore, regia di Giovanni Veronesi (2005), La doppia ora, regia di Giuseppe Capotondi (2009) e il più recente Vorticale, regia di Matteo Esposito (2023).

Michele De Mauro, tra la carriera e la vita privata
Michele De Mauro (Instagram).

Ha lavorato anche in radio conducendo vari programmi su Rai Radio 2 come Non ho parole (2001). Su Radio Deejay, invece, ha accompagnato Luciana Littizzetto negli sketch da lei proposti nel programma La Bomba. Nel 2021 ha letto Il diavolo sulle colline di Cesare Pavese per Ad Alta Voce, trasmesso da Rai Radio 3. Per la televisione, ha preso parte a serie tv come Le stagioni del cuore, regia di Antonello Grimaldi (2004), Fuoriclasse (2011-2015), L’allieva (2016-2020), I delitti del BarLume (2017-2022), Studio Battaglia (2022) e Call My Agent – Italia (2023). È anche doppiatore e finora ha prestato la voce, tra gli altri, a:

  • John Turturro in Slipstream – Nella mente oscura di H.
  • Ron Silver in The Ten
  • Johnny Knoxville in Grand Theft Parsons
  • Peter Stormare in Spun
  • Craig Sheffer in Swarm – Minaccia dalla giungla
  • Tiny Lister in Van Helsing – Dracula’s Revenge
  • Varie voci in Doraemon
  • Edward in Camp Lazlo

Michele Di Mauro: la vita privata

L’attore è sposato con la scrittrice e sceneggiatrice Stefania Bertola da cui ha avuto una figlia, Caterina. Durante il periodo della quarantena hanno dato via ad una web serie intitolata Mezz’ora prima, girata tutte nelle case degli attori protagonisti.

Ucraina: abbattuto un drone su Mosca, chiuso l’aeroporto di Vnukovo

La difesa aerea russa ha distrutto un drone in avvicinamento su Mosca, ha riferito ai media locali il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin. Secondo quando riportato dai servizi del traffico aereo russo all’agenzia Tass, lo spazio aereo sopra l’aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso e poco dopo riaperto. Sobyanin ha spiegato: «Stanotte le difese missilistiche hanno abbattuto un drone che cercava di volare verso Mosca. Frammenti del velivolo senza pilota sono caduti nei locali dell’Expocenter senza causare danni significativi all’edificio». E poi ha aggiunto: «Secondo le prime informazioni non ci sono state vittime». I servizi di emergenza hanno riferito alla Tass che una sezione del muro esterno dell’edificio è crollata su un’area di circa 30 metri quadrati. «Lo spazio aereo è stato temporaneamente chiuso, gli arrivi e le partenze sono stati ritardati, alcuni voli sono stati dirottati su altri aeroporti», ha spiegato un funzionario del traffico aereo russo in merito allo scalo di Vnukovo.

Ucraina: abbattuto un drone su Mosca, chiuso l'aeroporto di Vnukovo
Il presidente bielorusso Lukashenko (Getty)

Kyiv, niente F-16 fino all’inverno. Lukashenko: «Minsk non attacca se non attaccata»

Secondo le prime ricostruzioni, a guidare l’attacco sarebbero stati i soldati del battaglione Azov. Quello che aveva dato del filo da torcere alle forze di Mosca sia nel Donetsk dal 2014 sia nei primissimi mesi dell’invasione. Dopo essere stati prigionieri dei russi a seguito della caduta della città martire di questa guerra (Mariupol), i soldati di Azov sono tornati al fronte e hanno iniziato a svolgere missioni nell’area della foresta di Serebryanske, nella regione di Lugansk, ma anche in direzione di Zaporizhzhia, come testimoniato dal video di un mezzo russo distrutto, pubblicato sui loro canali Telegram. L’Ucraina avrà a disposizione i soldati di Azov, ma non gli F-16 (aerei da combattimento), che secondo il portavoce dell’aeronautica Yuri Ignat non arriveranno fino al prossimo autunno o inverno. Kyiv non dovrà difendere i propri cieli dalla Bielorussia, almeno stando a quanto sostenuto dal presidente Alexander Lukashenko. L’alleato di Vladimir Putin ha sottolineato che «aiuterà sempre la Russia», ma se gli ucraini non varcheranno i confini bielorussi, Minsk non combatterà contro gli ucraini in una guerra che poteva essere evitata, e che «può essere fermata ora».

Violenza di gruppo a Palermo, arrestati in sette: tra loro anche un minorenne

Sono scattate le manette per sette giovanissimi a Palermo, tra loro anche un minore di 18 anni. Secondo le prime ricostruzioni, il 7 luglio avrebbero violentato a turno una giovane dopo averla portata in una zona appartata nel centro della città. Con questa accusa i militari del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Palermo Piazza Verdi hanno eseguito un’ordinanza in carcere emessa dal gip di Palermo e dal gip del tribunale per i minorenni nei confronti di tre giovani e un minorenne. Nei giorni precedenti erano stati arrestati altri tre presunti complici che avrebbero partecipato allo stupro: sono tutti accusati di violenza sessuale di gruppo.

La denuncia della vittima e le indagini: scoperti grazie alle telecamere di sorveglianza

Le indagini sono scattate dopo la denuncia della vittima. Lo stupro di gruppo sarebbe avvenuto al termine di una serata trascorsa dalla giovane nei locali della movida palermitana, tra il mercato della Vucciria e Piazza Sant’Anna. I sette, secondo il racconto della vittima, l’avrebbero portata nella zona del Foro Italico e alcuni di loro ne avrebbero abusato. I carabinieri sono riusciti a identificare i presunti componenti del branco grazie al racconto della vittima e alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. In una nota, l’arma dei carabinieri ha scritto: «L’operazione di oggi testimonia come trovando il coraggio di non restare in silenzio e chiedendo aiuto alle forze di polizia, si possa combattere adeguatamente ogni forma di violenza contro le donne».

Il prezzo della benzina resta alto: al self in autostrada 2,019 euro, diesel a 1,928 euro

Il dibattito sui prezzi delle benzina è sempre più al centro delle discussioni nazionali. I dati di venerdì 18 agosto dicono che non c’è stata alcuna variazione.  Il prezzo è stabile, nonostante resti comunque su livelli elevati. Secondo l’aggiornamento quotidiano del Mimit, la verde al self in autostrada è a 2,019 euro al litro, il diesel (sempre modalità self) a 1,928 euro. Il gpl servito a 0,842 euro, il metano a 1,528 euro. Tra le regioni la benzina verde in self più a buon mercato si trova nelle Marche, con un prezzo medio di 1,924 euro al litro, la più costosa in Puglia e Basilicata (1,968 al litro). In provincia di Bolzano si registra il prezzo più elevato, a 1,982.

 

 

Gioia Tauro, sequestrati 150 kg di cocaina al porto

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato, nel porto di Gioia Tauro, circa 150 chili di cocaina purissima. Il sequestro della sostanza stupefacente è stato realizzato nell’ambito dei presidi di contrasto dei traffici illeciti transnazionali all’interno dell’area portuale predisposti con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri.

La droga era nascosta in un container di banane

In particolare, la cocaina è stata individuata tra 1.000 contenitori provenienti dal continente sudamericano, a bordo di una nave commerciale, in servizio sulla rotta che passa da Panama per poi giungere nel porto di Gioia Tauro. I militari della Fiamme Gialle sono riusciti a individuare la sostanza stupefacente nascosta in un container carico di banane. La cocaina, proveniente in particolare dal porto di Turbo in Colombia, è risultata di qualità purissima e avrebbe potuto essere tagliata fino a quattro volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di oltre 30 milioni di euro.

Uragano di categoria 4 in arrivo sulla Bassa California

Un uragano di categoria 4 rischia di abbattersi sullo Stato messicano di Bassa California: il ciclone, battezzato Hilary, ha registrato venti vicino a 225 chilometri l’ora nella mattina di venerdì 18 agosto, secondo il National Hurricane Center americano.

La tempesta è diventata un uragano giovedì 17 agosto

Hilary si è formato mercoledì a 470 miglia dalla costa di Manzanillo, in Messico, e si sta spostando da ovest a nord-ovest verso la regione turistica della Bassa California. La tempesta è diventata un uragano giovedì 17 agosto e i meteorologi prevedono che continuerà a intensificarsi oggi per indebolirsi nel fine settimana prima di approdare lunedì vicino a San Diego (Usa).

Dario Aita: età, compagna e film dell’attore

Dario Aita, nato a Palermo il 25 gennaio 1987, è un attore italiano. Ha un fratello maggiore, Emmanuele, che insieme a lui è uno dei protagonisti della fiction di Rai 1 L’allieva.

Dario Aita: biografia e carriera

Dopo aver conseguito la maturità classica, nel 2011 Aita si è diplomato alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Nel 2009, mentre ancora studiava, è stato scritturato per il film La prima linea di Renato De Maria, proseguendo poi nel 2011 a recitare nella serie tv Il segreto dell’acqua, per la regia sempre di De Maria. Ha poi continuato poi con la televisione, prendendo parte nel 2012 alla fiction Questo nostro amore per la regia di Luca Ribuoli. È tornato a lavorare con questo regista nel 2015-2016 nella serie in costume Grand Hotel e nella fiction L’allieva. Nel 2016, inoltre, è stato co-protagonista nel film Caffè di Cristiano Bortone e in La cena di Natale di Marco Ponti.

Dario Aita, tra la carriera e la vita privata
Dario Aita e la fidanzata Elena Giglioli (Instagram).

Nel 2019, a partire dalla dodicesima stagione, è entrato a far parte del cast di Don Matteo, interpretando il ruolo di Sergio La Cava. Nel 2021 ha invece recitato al cinema in Il giorno e la notte, regia di Daniele Vicari (2021) e State a casa, regia di Roan Johnson (2021). Nello stesso anno è entrato nel cast di Noi, per la regia di Luca Ribuoli. Si tratta della serie, prodotta da Cattleya, adattamento italiano della statunitense This Is Us. L’attore ha infine partecipato alla serie La legge di Lidia Poët (2023) disponibile su Netflix.

Dario Aita: la vita privata

Dario è legato sentimentalmente all’attrice Elena Gigliotti. Originaria di Catanzaro, ha frequentato la stessa scuola di recitazione di Aita. I due sono fidanzati da febbraio 2013 e vivono insieme a Roma.

Barbie Botox, la nuova tendenza di bellezza su TikTok

Sui social network, ma soprattutto su TikTok, impazza la moda del Barbie Botox. Una nuova tendenza che ha già totalizzato circa 7 milioni di interazioni online spinta dal grande successo del film sulla bambola con Margot Robbie. Iniettando un po’ di botulino al muscolo del trapezio, le donne sperano infatti di snellire il collo e le spalle, alla ricerca di una fisionomia più sottile e meno mascolina. Eppure la procedura, nota negli Usa anche come Traptox, è nata per favorire il rilascio dei muscoli sovraccarichi che cagionano emicranie e tensioni eccessive. I medici tuttavia predicano attenzione, in quanto una somministrazione errata può causare anche danni permanenti. «Mai prendere alla leggera un simile intervento», ha spiegato alla Cnn la dottoressa Parisha Acharya della clinica londinese Waterhouse Young. «Bisogna sempre contattare un esperto prima di agire».

Barbie Botox, come funziona l’intervento estetico e quanto costa

Come detto, l’intervento ha un’origine medica piuttosto che estetica. Iniettando 40 unità di neurotossina in entrambi i muscoli del trapezio che sostengono il collo, si interrompe la loro connessione con il nervo. «Nel tempo ciò causa un indebolimento e una paralisi controllata del muscolo stesso, portando indirettamente a una sua contrazione», ha proseguito Acharya. L’obiettivo è alleggerire il peso sulle spalle, diminuendo così di conseguenza fastidiosi mal di testa e dolori muscolari. Sempre più donne però lo stanno scegliendo per ragioni estetiche, in quanto tende a diminuire la dimensione delle spalle e allungare il collo. Come dimostra il caso di Isabelle Lux, 32enne di Palm Beach in Florida, che ha deciso di sottoporsi al trattamento prima del suo matrimonio. «Ero molto preoccupata, ma ora sto meglio che mai», ha raccontato la ragazza, che ha condiviso i risultati su Instagram.

Con un'iniezione ai muscoli del trapezio di snelliscono spalle e collo, assomigliando alla bambola. Il successo del Barbie Botox sui social.
Uno degli interventi di Barbie Botox condiviso sui social (TikTok).

«Il fenomeno del Barbie Botox è nato dall’idea di essere simili alla bambola Mattel», ha detto Acharya. «Non è una brutta cosa, se fatto correttamente crea un fisico molto delicato». Bisogna però fare molta attenzione, in quanto un errore potrebbe provocare paralisi complete dei muscoli oppure un indebolimento eccessivo dei nervi.  «Può compromettere la capacità di tenere la testa in posizione corretta». Per questo motivo si consiglia di rivolgersi sempre a un medico esperto e a personale specializzato che possa ridurre al minimo i rischi. Per i costi si va dai 1200 dollari (circa 1100 euro) negli Stati Uniti ai 500-1000 franchi (520-1050 euro) in Svizzera. «Le richieste aumentano di giorno in giorno», ha spiegato al Ticino Online Martino Meoli, chirurgo plastico di Lugano. «È una moda».

Intanto il film Barbie continua a dominare il botteghino mondiale

Il nuovo trend di bellezza Barbie Botox sta sfruttando, come detto, dal successo incredibile del film di Greta Gerwig con Margot Robbie. A quasi un mese dall’uscita in Italia, dove è sbarcato il 21 luglio, ha totalizzato 28 milioni di euro con quasi 4 milioni di biglietti venduti. Negli Usa ha già raggiunto quota 541 milioni al box office, superando il record per i film Warner Bros finora detenuto da Il cavaliere oscuro. A livello globale ha guadagnato 1,2 miliardi di dollari, tanto da essere ormai vicinissimo agli 1,34 di Harry Potter e i Doni della morte – Parte 2, il maggior successo della casa cinematografica di sempre.

LEGGI ANCHE: Barbie e quel vuoto che neppure un film ben fatto può tamponare

Incidente a Palau, auto si ribalta: morto bimbo di tre mesi

Un bimbo di tre mesi morto in ospedale, i genitori e sorellina feriti. È il bilancio dell’incidente stradale avvenuto giovedì 17 agosto 2023 intorno alle 15.45 lungo la statale 125 a Palau, in località Surrau, in Gallura.

Il piccolo è stato sbalzato fuori dell’abitacolo

La famiglia di origine senegalese viaggiava a bordo di una utilitaria che, per cause non accertate, è finita fuori strada ribaltandosi. Il piccolo, secondo la ricostruzione effettuata da carabinieri e vigili del fuoco, è stato sbalzato all’esterno dell’abitacolo. Sul posto sono arrivati immediatamente i pompieri, i militari e le ambulanze del 118. La condizioni del bimbo sono apparse subito gravi e i medici hanno deciso di trasportarlo in elicottero all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dove purtroppo durante la notte è deceduto. Feriti lievemente i genitori e la sorellina di quattro anni. La magistratura ha aperto un fascicolo e disposto il sequestro della salma e dell’auto.

In Ucraina, i rumors di rimpasto e l’ascesa del ministro Fedorov

Non è che tiri una bella aria per l’Ucraina. La controffensiva partita ai primi di giugno non ha fatto i progressi sperati, anzi sul fronte del nord-est sono aumentate le pressioni russe a sud di Kharkiv, con le forze del Cremlino intenzionate a recuperare i territori perduti nel 2022. Le armi occidentali, quelle che secondo Kyiv potrebbero dare un’accelerazione, ossia i missili a lungo raggio e i caccia da combattimento, non arrivano, per volontà politica occidentale, visto che a Washington non si è ancora deciso come dare una svolta alla guerra: per gli F16 statunitensi si parla di un anno e il 2024 è appuntamento di elezioni, nessuno ha fretta. L’uscita di Stian Jenssen, capo di gabinetto del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, non è stata accolta in Ucraina molto bene e l’idea che il conflitto possa concludersi con la cessione di territori alla Russia di fronte all’entrata nell’Alleanza atlantica è stata liquidata da Kyiv come ridicola. Il fatto è però che di queste opzioni si è iniziato a parlare apertamente, al di là della solita propaganda. E anche Andrey Yermak, braccio destro del il presidente Volodymyr Zelensky, si è lasciato andare a un’apertura: «Sappiamo che serve trattare per ottenere pace e vittoria».

In Ucraina, i rumors di rimpasto e l'ascesa del ministro Fedorov
Volodymyr Zelensky con Joe Biden (Getty).

I nomi in ballo per il rimpasto: Fedorov, Kubrakov e Markarova

Come ne non bastasse, la situazione politica interna è tutt’altro che confortevole per Zelensky e per il suo governo, guidato da Denys Shmygal. Non è un segreto che le voci di rimpasti corrano ormai da tempo e si metta in conto una girandola di poltrone, anche quella dello stesso premier. A sostituirlo potrebbe essere l’attuale ministro per la Trasformazione digitale e vice primo ministro Mykhailo Fedorov, mentre altri nomi sono quelli dell’altro vice premier Oleksandr Kubrakov e dell’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova. A partire potrebbe essere anche il ministro della Difesa Oleksij Reznikov, magari parcheggiato come ambasciatore a Londra o a Washington, se Markarova arrivasse davvero a Kyiv. Rumors che sono collegati alla decisione che Zelensky dovrà prendere il merito alle possibile elezioni parlamentari da tenere in autunno inoltrato: i tempi tecnici per il voto ci sarebbero ancora, anche se la legge marziale in vigore appare un ostacolo insormontabile, prolungata ufficialmente sino a metà novembre. In teoria sarebbe possibile tenerle anche in situazioni di emergenza, ma alla Bankova, sede del palazzo presidenziale a Kyiv, ogni possibilità è tenuta ancora aperta.

In Ucraina, i rumors di rimpasto e l'ascesa del ministro Fedorov
L’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova (Getty).

Il destino della guerra segnerà anche quello dell’élite al potere

Certo è che dietro le quinte della politica interna ucraina c’è comunque irrequietezza, dato che il destino della guerra segnerà anche quello dell’élite al potere e il 2024 è, sempre in teoria, un anno di elezioni presidenziali. Il gruppo legato a Zelensky, che mantiene una solida maggioranza parlamentare, ha perso qualche pezzo nel corso dei primi quattro anni, con la guerra che ha messo a dura prova anche i rapporti con gli alleati principali, gli Stati Uniti: gli Usa, dove i passaggi di amministrazione sono sempre delicati anche per quel riguarda le relazioni esterne, hanno in ogni caso interesse ad aumentare controllo e pressione su presidente e governo a Kyiv e in questo senso va anche letta l’ascesa di Markarova, già ex ministra della Finanze prima dell’era Zelensky e con un passato alla Banca mondiale e in gruppi privati d’investimento, e soprattutto quella di Fedorov, il vice premier che in piena guerra nell’estate del 2022 se n’è andato per un paio di mesi a Yale per seguire un master privato dedicato ai giovani leader alla locale School Management.

In Ucraina, i rumors di rimpasto e l'ascesa del ministro Fedorov
Il ministro ucraino per la Trasformazione digitale Fedorov (Getty).

Addio Servitore del popolo, già si fa il nome del nuovo partito

Mykhailo Fedorov ha poco più di trent’anni: nato nel 1991, è lui che da ministro della Trasformazione digitale, posto assunto nel 2019 nel primo governo Zelensky guidato da Oleksiy Honcharuk, ha chiesto direttamente a Elon Musk di utilizzare Starlink in Ucraina. Laureato in sociologia e management a Zaporizhzhia, ha frequentato anche la scuola di formazione della Nato e fondato la sua prima società digitale nel 2013, che tra i clienti aveva il gruppo di Zelensky quando quest’ultimo faceva solo l’attore comico; poi fu reclutato in vista delle elezioni del 2019 come capo per la campagna digitale. Il suo maggiore progetto è la Diia, applicazione tuttofare nata un paio di anni fa solo per i servizi pubblici e che ora abbraccia invece vari settori, dal business all’educazione, e secondo alcuni analisti potrebbe diventare presto qualcosa di più: il nome del nuovo partito del potere che potrebbe sostituire Servitore del popolo, quello di Zelensky, con l’approvazione di Washington. Soprattutto se in guerra non verranno ottenuti gli obbiettivi sbandierati finora.

In Ucraina, i rumors di rimpasto e l'ascesa del ministro Fedorov
Il trentenne ministro ucraino Fedorov (Getty).

Non si ferma all’alt, maxi inseguimento a Roma

Momenti di paura questa mattina a Roma dopo che un furgone non si è fermato all’alt della polizia ed è partito un inseguimento terminato in Piazza Pio XI nel quartiere Aurelio, vicino alla zona del Vaticano. Tutto è iniziato intorno alle 7 quando alcuni automobilisti hanno segnalato, all’uscita 15 del Gra, la presenza di un uomo che, a piedi, lanciava oggetti contro le auto.

Nel corso dell’inseguimento speronate alcune auto 

È intervenuta la Stradale ma l’uomo è riuscito a fuggire ed è entrato in un autonoleggio dove ha rubato il furgone ed è partito. L’inseguimento è durato molti chilometri, l’uomo ha imboccato l’A24 per poi dirigersi verso la tangenziale ed entrare in città. Nel corso dell’inseguimento alcune auto, due della Polizia e una di un civile, sono state speronate. Nessuno è però rimasto ferito. L’uomo è stato bloccato ed arrestato.

Luisa Corna si sposa con Stefano Giovino: chi è il futuro marito, data e luogo delle nozze

Luisa Corna salirà all’altare con Stefano Giovino. La coppia, stando a quanto annunciato dal Giornale di Brescia, compirà il grande passo sabato 9 settembre 2023. La cerimonia si terrà a Palazzolo sull’Oglio, nel Bresciano, paese d’origine della conduttrice, al santuario della Madonna di Lourdes. Il matrimonio era in programma da qualche tempo ma era stato rinviato a causa del Covid.

Chi è Stefano Giovino

Il futuro marito della Corna è un ufficiale dei carabinieri, comandante del reparto Supporti del Reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania a Livorno. Di origine pugliese, ha 42 anni, 15 in meno rispetto alla conduttrice 57enne. Giovino è stato già sposato e ha due figli. La cantante bresciana, invece, prima della relazione con l’ufficiale è stata fidanzata per 10 anni con l’ex calciatore dell’Inter Aldo Serena. A questa lunga relazione è seguita la storia con Alex Britti e quella con il modello Valerio Foglia Manzillo. Ma solo con il futuro marito ha trovato la serenità.

Luisa Corna si sposa con lo storico fidanzato Stefano Giovino, ufficiale dei Carabinieri. La cerimonia si terrà in provincia di Brescia.
Luisa Corna (Instagram).

«È stato colpo di fulmine»

La conduttrice e il fidanzato si sono conosciuti nel 2014. La Corna ha così raccontato il loro primo incontro: «Ci siamo guardati per la prima volta durante una manifestazione ed è stato colpo di fulmine. Mi dà sicurezza, serenità». Da quel primo incontro la coppia non si è più lasciata e ora, dopo mesi di attesa, il loro sogno d’amore si coronerà.

Terremoto Campi Flegrei, 37 scosse dalle due all’alba

Una sequenza sismica ha colpito, per tutta la notte di venerdì 18 agosto, i Campi Flegrei, nel golfo di Pozzuoli, in provincia di Napoli. In totale si sono registrate 37 scosse, sei delle quali con magnitudo sempre superiore ai due gradi. Lo sciame sismico è iniziato all’1.57 con un primo evento di magnitudo 2. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato nelle prime ore della notte almeno otto scosse, la più intensa delle quali di magnitudo 2.5 alle 2.01, con ipocentro a meno di un chilometro di profondità ed epicentro a 6 km da Bacoli.

All’alba la scossa più forte di magnitudo 3.3

Quasi tutte le scosse sono state localizzate nell’area Solfatara-Piscitelli, a una profondità mai superiore ai tre chilometri. All’alba, poi sono arrivate le scosse più forti, nitidamente avvertite dalla popolazione della zona, che si è riversata in strada. La scossa più forte si è registrata alle 6.18 , nella zona della Solfatara, con magnitudo 3.3.  Una decina di minuti prima, alle 6.09, un’altra nella stessa area con una intensità 3.1. «Capisco che siete spaventati e preoccupati, ma vi assicuro che stiamo monitorando in tempo reale la situazione. Vi chiedo di mantenere la calma e di fare riferimento solo ai canali ufficiali di comunicazione», ha commentato il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni.

Hawaii, si dimette il capo dell’agenzia emergenze di Maui

Si è dimesso il capo dell’Agenzia per la gestione delle emergenze di Maui, criticato per non aver suonato le sirene d’allarme durante l’incendio che ha devastato la città hawaiana di Lahaina. «Il sindaco Richard Bissen ha accettato le dimissioni dell’amministratore della Mema, Herman Andaya», si legge in un comunicato delle autorità locali. «Invocando motivi di salute, Andaya ha presentato dimissioni che hanno effetto immediato», specifica la nota.

Sarà nominato presto un nuovo capo

Herman Andaya aveva detto mercoledì 16 agosto in una conferenza stampa di non essersi pentito per non aver suonato le sirene d’allarme dell’isola mentre l’incendio si avvicinava a Lahaina, dove vivono 12 mila persone. Tale decisione insieme ad altri errori percepiti prima, durante e dopo il disastro che ha causato almeno 111 vittime ha fatto infuriare i sopravvissuti, sicuri che le sirene avrebbero potuto aiutare a salvare più vite. «Data la gravità della crisi che stiamo affrontando, io e il mio team nomineremo qualcuno per questo ruolo chiave il prima possibile e non vedo l’ora di darne presto l’annuncio», ha affermato Bissen in merito al nuovo capo della Mema.

Cina, il colosso immobiliare cinese Evergrande dichiara bancarotta

China Evergrande, il promotore immobiliare cinese più indebitato al mondo e diventato il simbolo della crisi del settore nel Dragone, ha presentato istanza di fallimento e chiesto la protezione dai creditori in un tribunale a Manhattan. La società ha invocato il capitolo 15 del codice fallimentare Usa, che protegge le società non statunitensi in fase di ristrutturazione dai creditori che sperano di farle causa o di bloccarle beni negli Stati Uniti. Evergrande chiede il riconoscimento dei colloqui di ristrutturazione in corso a Hong Kong, nelle Isole Cayman e nelle Isole Vergini britanniche.

Si teme l’effetto domino

Questa notizia arriva tra il sempre più insistente che i problemi nel settore immobiliare cinese possano diffondersi ad altre parti dell’economia del Paese. Il tutto mentre rallenta la crescita del pil. Dall’inizio della crisi del debito del settore a metà del 2021, le società che rappresentano il 40 per cento delle vendite di case cinesi sono fallite. L’attività immobiliare cinese è stata penalizzata dal calo della fiducia dei consumatori e dal rallentamento dell’economia globale, che sta pesando sulla domanda di beni cinesi e quindi sull’attività economica.

Un mercoledì da leoni stasera su Rai Movie: trama, cast e curiosità

Stasera 18 agosto 2023 andrà in onda il film Un mercoledì da leoni alle ore 21.10 sul canale Rai Movie. Il regista è John Milius che si è occupato di scrivere anche la sceneggiatura. Nel cast ci sono Jan-Michael Vincent, William Katt, Gary Busey e Lee Purcell.

Un mercoledì da leoni stasera su Rai Movie, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola di genere drammatico.
I tre attori protagonisti (Twitter).

Un mercoledì da leoni, trama e cast del film in onda stasera 18 agosto 2023 su Rai Movie

La trama racconta la storia di tre amici surfisti, Matt Johnson (Jan-Michael Vincent), Jack Barlow (William Katt) e Leroy Smith (Gary Busey), che si riuniscono sulle spiagge della California per affrontare le grandi onde con coraggio e spensieratezza. I tre sono molto diversi tra loro, avendo caratteri opposti, ma sono legati da una profonda amicizia. Oltre che dalla passione per lo sport, i tre sono legati anche dalla figura di Bear (Sam Melville) un filosofo ed ex surfista che costruisce ai ragazzi le tavole da surf in modo artigianale, offrendo loro anche preziosi consigli.

Crescendo, le strade dei tre amici si separano e molto cambia: la loro situazione sentimentale, le emozioni che provano verso il loro paese, l’impatto con il mondo reale e adulto, tutti fattori che modificano il loro stile di vita. Nel corso degli anni, rappresentati dalle quattro grandi mareggiate che colpiscono la California, 1962, 1965, 1968 e 1974, i ragazzi rifletteranno sulle loro vite e sull’amicizia che li lega, fino a quando saranno pronti a vivere «un mercoledì da leoni», affrontando una grande mareggiata che si abbatte sulla California e riprendendo quel coraggio e quella spensieratezza che pensavano di aver smarrito.

Un mercoledì da leoni, 5 curiosità sul film 

Un mercoledì da leoni, un film che ha tradito le aspettative di Lucas e Spielberg

Il film fu un flop al botteghino, ma ad avere il maggior contraccolpo finanziario furono George Lucas e Steven Spielberg. I due credevano che la pellicola sarebbe diventata un capolavoro apprezzato da critica e pubblico e avrebbe guadagnato tantissimo. Decisero quindi di scambiare le quote dei profitti del film con il regista John Milius, dando a quest’ultimo delle quote per i profitti delle loro opere Guerre Stellari e Incontri ravvicinati del terzo tipo. Come conseguenza, Lucas e Spielberg non ottennero nulla mentre Milius diventò milionario grazie a questo scambio.

Un mercoledì da leoni, un attore famoso ha rifiutato il ruolo da protagonista

Inizialmente il ruolo di attore protagonista venne proposto a Jeff Bridges. Tuttavia, quest’ultimo rifiutò il lavoro e la produzione offrì il ruolo di protagonista a Jan-Michael Vincent.

Un mercoledì da leoni, il rapporto di parentela tra due attori sul set

Nel film l’attrice Barbara Hale interpreta la madre del personaggio interpretato da William Katt. Nella realtà, la Hale è realmente mamma dell’attore. Un mercoledì da leoni è stata, tra l’altro, l’ultima apparizione della Hale in un film per il cinema visto che l’attrice si è dedicata poi solo alla televisione.

Un mercoledì da leoni stasera su Rai Movie, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola di genere drammatico.
L’attrice Barbara Hale (Getty Images).

Un mercoledì da leoni, il personaggio principale si ispira a una figura realmente esistita

Il personaggio di Matt Johnson, protagonista della pellicola, si ispira alla figura di Lance Carson, un surfista molto famoso che ha avuto dei seri problemi di alcolismo tra il 1960 e il 1970.

Un mercoledì da leoni, le disastrose riprese a El Salvador

Una seconda unità della troupe venne inviata a El Salvador per completare alcune riprese. Tuttavia, la spedizione fu un disastro: i membri ebbero la dissenteria, le onde del mare non erano così grandi per essere inserite in un film sul surf e l’esercito della nazione creò diversi problemi per le riprese. Alla fine, la troupe dovette ritirarsi e le riprese vennero completate sulla costa nord di Oahu, alle Hawaii.

Vi presento Christopher Robin stasera su Canale 5: trama, cast e curiosità

Stasera 18 agosto 2023 andrà in onda il film Vi presento Christopher Robin alle ore 21.20 su Canale 5. Il regista è Simon Curtis mentre la sceneggiatura è stata curata da Frank Cottrell Boyce e Simon Vaughan. Nel cast ci sono Margot Robbie, Domnhall Gleeson, Will Tilston, Phoebe Waller-Bridge e Kelly Macdonald.

Stasera 18 agosto 2023 andrà in onda il film Vi presento Christopher Robin su Canale 5, ecco trama, cast e curiosità.
Una scena tratta dal film (Twitter).

Vi presento Christopher Robin, trama e cast del film in onda stasera 18 agosto 2023 su Canale 5

La trama racconta la storia di A. A. Milne (Domnhall Gleeson), scrittore e creatore dell’orsetto Winnie The Pooh. Prima di diventare il personaggio iconico che tutti conoscono, quest’orso era un giocattolo di pezza che venne regalato dalla signora Milne (Margot Robbie) a Christopher Robin Milne (Alex Lawther) quando aveva solo un anno. Insieme al piccolo, giocando con la fantasia e la realtà, Milne crea il mondo immaginario di Winnie The Pooh, realizzando gli appunti per i suoi libri e aggiungendo via via tutti gli altri personaggi: Pimpi, Tigro, Ih-Oh, Kanga e Ro.

Così facendo, prende vita quello che sarà un simbolo della letteratura per bambini ma non solo. Winnie The Pooh, infatti, riuscirà a dare speranza all’intera nazione che vive un periodo di crisi dopo il primo dopoguerra. Tuttavia, la fama di questo personaggio e dell’amico umano Christopher Robin avrà degli effetti negativi sul figlio di Milne. Il giovane verrà etichettato per sempre come eterno bambino o addirittura come personaggio letterario, non riuscendo mai a scrollarsi di dosso la sua fama.

Vi presento Christopher Robin, 5 curiosità sul film

Vi presento Christopher Robin, il duro allenamento linguistico per i protagonisti

I due attori protagonisti della pellicola, Domnhall Gleeson e Margot Robbie, sono rispettivamente di nazionalità irlandese e australiana. Entrambi per prepararsi al ruolo hanno dovuto prendere numerosi lezioni di lingua e padroneggiare un accento britannico tipico del primo dopoguerra.

Vi presento Christopher Robin, le ragioni che hanno spinto Simon Curtis a dirigere il film

Simon Curtis ha voluto dirigere questo film per una ragione ben precisa: era affascinato dalla possibilità di creare un’opera che si incentrasse su Christopher Robin Milne, una tra le prime baby celebrità.

Stasera 18 agosto 2023 andrà in onda il film Vi presento Christopher Robin su Canale 5, ecco trama, cast e curiosità.
Il regista Simon Curtis (Getty Images)

Vi presento Christopher Robin, il cambiamento di un personaggio per facilitare un’attrice

Olive, il personaggio interpretato da Kelly Macdonald, nella realtà non era scozzese. Tuttavia, il regista ha deciso di facilitare l’attrice che interpreta il ruolo, di origini scozzesi, così che potesse recitare con il suo vero accento ed essere più naturale.

Vi presento Christopher Robin, la storia vera dietro al film

Questo è un film biografico che racconta la storia del creatore del personaggio di Winnie The Pooh, lo scrittore A. A. Milne, e di suo figlio Christopher Robin Milne. La pellicola descrive in modo abbastanza accurato il rapporto di C.R. Milne con i genitori: il giovane non perdonò mai il padre per averlo inserito nei suoi libri, sfruttandolo per fare soldi, ma ebbe un rapporto anche peggiore con la madre. Dopo la morte del padre, infatti, Christopher perse i contatti con la madre fino alla morte di quest’ultima nel 1971.

Vi presento Christopher Robin, Domnhall Gleeson e il rapporto con Winnie The Pooh

L’attore protagonista Domnhall Gleeson ha rivelato di non aver mai letto un libro o un racconto su Winnie The Pooh e ha approfondito il personaggio solo dopo essere stato scelto per il film.

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