Una ragazza di 21 anni è stata trovata morta nell’appartamento dell’ex fidanzato a Silandro, in Alto Adige. La vittima è originaria di Corces, piccola località della val Venosta. I carabinieri hanno trovato la possibile arma del delitto all’interno dell’appartamento del suo ex fidanzato, dove è stato rinvenuto il cadavere. L’ex compagno è stato arrestato. Secondo l’esame svolto dal medico legale si tratterebbe di morte violenta. Indaga la procura.
Carabinieri (Getty Images).
A dare l’allarme i familiari della ragazza
La vittima si chiama Celine Frei Matzohl. L’allarme è scattato nella mattinata di domenica 13 agosto quando i familiari della ragazza, non avendola vista rientrare, ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri, che dopo alcune ore di ricerche hanno trovato il corpo senza vita nell’appartamento di via Molini. Secondo quanto si apprende la giovane sarebbe stata uccisa a coltellate.
Carabinieri (Getty Images).
L’ex compagno arrestato a Passo Resia
È stato bloccato mentre tentava di attraversare il confine con l’Austria l’ex compagno di Celine Frei Matzohl. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, Omer Cim, di origini turche, è stato arrestato a Passo Resia. Per fermarlo un carabiniere ha dovuto sparare alle ruote della Ford Fiesta sulla quale viaggiava.
Andrea Gonzalez, 36 anni, originariamente destinata a essere la vice del candidato ecuadoriano ucciso Fernando Villavicencio si candiderà alla presidenza al suo posto nelle elezioni del 20 agosto. Ad annunciarlo è stato lo stesso partito Construye. «Il nostro movimento cambierà il binomio presidenziale candidando Andrea Gonzalez alla presidenza. Andrea garantirà l’eredità di Fernando Villacencio e milioni di ecuadoriani la accompagneranno in questo compito».
El Movimiento Construye confirma a Andrea González @AtomikHeartMom como candidata presidencial.
Trasferito il gangster accusato di aver minacciato Villavicencio
Circa 4.000 tra soldati e agenti di polizia hanno preso parte, sabato 12 agosto, al trasferimento in un carcere di massima sicurezza del capo della banda più potente dell’Ecuador, accusato di aver minacciato di morte Fernando Villavicencio. Lo riferiscono le autorità. I soldati e gli agenti, pesantemente armati, all’alba sono entrati con mezzi blindati nel Centro di privazione della libertà numero otto di Guayaquil, dove si trovava Adolfo Fito Macias, capo della banda criminale Los Choneros. Il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ha poi annunciato su X (ex Twitter) che Fito è stato trasferito a La Roca, un carcere di massima sicurezza con 150 posti letto situato nello stesso complesso carcerario di Guayaquil.
FITO A LA MÁXIMA SEGURIDAD
Así fue el traslado de Adolfo Macías alias Fito. El líder de los Choneros, fue trasladado a la prisión de máxima seguridad “La Roca” con una fuerte custodia de Policías y Militares.
Assegnati i cavalli alle 10 contrade che correranno il Palio di Siena del 16 agosto dedicato alla Madonna dell’Assunta. La buona sorte ha baciato la contrada dell’Oca a cui è andato l’unico cavallo già vittorioso in piazza del Campo: Zio Frac. A esultare anche i contradaioli di Aquila e Pantera a cui sono andati in sorte cavalli ritenuti tra i più forti, rispettivamente Viso d’Angelo e Anda e Bola.
PALIO DI SIENA – Questi i cavalli scelti dai Capitani per il Palio del 16 agosto 2023:
Zenis Zio Frac Vitzichesu Schietta Abbasantesa Viso D'Angelo Antine Bay Tabacco Reo Confesso Anda e Bola
Le altre assegnazioni sono state Zenis al Bruco, Vitzichesu al Drago, Schietta alla Tartuca, Abbasantesa alla Giraffa, Antine Day all’Istrice, Tabacco alla Torre e Reo Confesso alla Chiocciola. I primi accoppiamenti cavalli/fantini saranno ufficiali solo con la prima prova in programma alle 19.15 di domenica 13 agosto.
L’andamento dei prezzi dei beni alimentari rappresenta l’indicatore principe della tenuta economica di un Paese. Questo vale in modo particolare per il continente asiatico, densamente popolato e affamato di risorse, e quindi sensibile ad ogni minima fluttuazione. Non fanno eccezione i giganti Cina e India. E proprio da quest’ultima arriva un preoccupante campanello d’allarme, peraltro collegato alle conseguenze del cambiamento climatico. Nelle ultime settimane, i prezzi dei principali alimenti – i pilastri della dieta di uno Stato con oltre 1,4 miliardi di abitanti – sono aumentati a causa dell’arrivo irregolare dei monsoni. Mentre in alcune aree le forti piogge hanno spazzato via i raccolti, in altre il loro ritardo alimenta il timore di raccolti scarsi. E, va da sé, di prezzi in crescita.
L’arrivo dei monsoni in Pakistan (Getty Images).
Modi alle prese con la stretta sulle esportazioni di riso
Come sottolineato dal Financial Times in agosto il prezzo dei pomodori è aumentato di circa il 400 per cento rispetto a luglio, dopo che le piogge torrenziali hanno danneggiato i raccolti, mentre il costo del riso è cresciuto dell’11,5 per cento su base annua. Oggi per acquistare un chilo di pomodori occorrono 40,82 rupie indiane, circa 0,45 euro, e per la stessa quantità di riso 118,91 rupie, 1,31 euro. Prezzi che potrebbero sembrare irrisori, ma che non lo sono affatto per una nazione dove – stando ai dati di Oxfam International – i due terzi della popolazione vive in condizioni di povertà. E dove quasi il 70 per cento di questi poveri deve accontentarsi di sfamare la propria famiglia con meno di due dollari al giorno (mentre il restante 30 per cento, i poverissimi, non ha neppure quelli). L’impennata dell’inflazione sui beni alimentari è così diventato un rebus per il primo ministro Narendra Modi che ha recentemente vietato le esportazioni di diverse varietà di riso dopo settimane di proteste per gli aumenti dei prezzi. La mossa di Nuova Delhi ha tuttavia spinto il Fondo Monetario Nazionale a chiedere a Modi di revocare la sua decisione, visto che l’India è il più grande esportatore di riso al mondo, dalle cui esportazioni dipendono molti Paesi.
Il primo ministro indiano Narendra Modi (Getty Images).
I rincari della tavola, dal Pakistan al Giappone
A giugno il tasso d’inflazione al consumo in India si aggirava intorno al 4,8 per cento, all’interno dei limiti stabiliti dalla Reserve Bank of India. Le percentuali però spaventano Modi, soprattutto in vista delle elezioni del 2024. Il controllo dei prezzi è insomma diventato un obiettivo chiave per l’India, ma anche per altri Paesi dell’area. Come il Pakistan, ad esempio, dove lo scorso aprile l’inflazione ha toccato il livello record del 36,4 per cento, trainata proprio dai prezzi dei prodotti alimentari. Secondo quanto riportato da Asianews, gli shock dell’offerta causati dalle inondazioni, l’aumento dei prezzi delle materie prime internazionali, il deprezzamento della rupia, la mancanza di controlli amministrativi sui prezzi al dettaglio e il contesto di crisi politica in peggioramento sono tutti fattori che rischiano di mantenere alta l’inflazione alimentare per parecchio tempo. E nel resto dell’Asia? In Cina, a giugno l’inflazione alimentare si è stabilizzata, con i prezzi dei prodotti che sono aumentati mediamente 2,3 per cento rispetto all’anno precedente (+1 per cento da maggio). In Giappone, il costo delle uova è aumentato del 35,7 per cento su base annua, quello delle bevande gassate del del 17,4 per cento e quello degli hamburger del 17,1 per cento. L’inflazione nipponica dovrebbe però aver raggiunto il suo apice e ridursi gradualmente. In Corea del Sud, il fenomeno è sceso al minimo degli ultimi 25 mesi, anche se i prezzi del cibo sono aumentati del 3,4 per cento. L’Asia guarda dunque con attenzione ai cambiamenti climatici, ben consapevole che i fenomeni estremi possono spesso innescare la volatilità dei prezzi. E proteste di piazza.
Arrivano a sorpresa le dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale, e parte il totonome per il successore. La Figc è già al lavoro per definire nei prossimi giorni il nuovo allenatore degli azzurri, e viene naturale l’accostamento con i due tecnici attualmente liberi: AntonioConte ha già allenato l’Italia tra il 2014 e il 2016, e a marzo scorso ha risolto il contratto che lo legava al Tottenham; Luciano Spalletti invece ha salutato il Napoli dopo aver vinto lo scudetto, ma ha più volte ribadito di non voler intendere questo periodo come anno sabbatico.
Luciano Spalletti et Antonio Conte sont les favoris pour succéder à Roberto Mancini.
Nella lista anche Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi
La lista dei potenziali ct non si ferma alle due candidatura forti: nel totonome, fanno capolino anche quelli di Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 con una carriera da allenatore soprattutto in Cina e una breve esperienza al Benevento in B lo scorso anno, e Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, anche lui protagonista di una breve e negativa esperienza da allenatore Spal. Si rincorrono poi addirittura voci, alimentate dai social, di un possibile accordo Figc-Juventus per portare Massimiliano Allegri in azzurro.
#Mancini ha rassegnato le dimissioni da CT della Nazionale. La FIGC valuterà la migliore opzione per gli Azzurri
Il maltempo ha causato 21 vittime nello Shaanxi, nella Cina settentrionale, a causa di una frana innescata da forti piogge: è il bilancio provvisorio fornito dai media locali, secondo cui ci sono almeno altri sei dispersi. «Finora sono state trovate ventuno persone morte e altre sei risultano ancora disperse», ha reso noto l’ufficio di gestione delle emergenze di Xi’an in un comunicato online.
Il primo bilancio parlava di quattro vittime: la tragedia è legata a un’inondazione improvvisa registrata venerdì 11 agosto in una zona di montagna nel villaggio di Weiziping, a sud di Xi’an (Shaanxi), che ha provocato una frana abbattutasi su alcune case, danneggiando strade, ponti, rete elettrica e altre infrastrutture. Un centinaio di militari e vigili del fuoco sono stati mobilitati per le operazioni di soccorso continuate domenica 13 agosto, rese difficili dalle rocce e dagli alberi finite sulle strade.
È di almeno sette morti il bilancio dell’attacco russo a Kherson, con un’intera famiglia sterminata nel villaggio di Shyroka Balka: oltre al padre, alla madre e a un neonato di 23 giorni è morto anche il fratellino del piccolo. Il 12enne è deceduto in ospedale dopo aver riportato gravi ferite. «Una famiglia intera è morta», ha riferito il ministro dell’Interno Igor Klymenko su Telegram, pubblicando immagini che mostrano le conseguenze dell’attacco, con una foto che ritrae una colonna di fumo nero che si alza sopra una casa.
today Russia once again killed children from the right-bank Kherson region. Sofia was only 23 days old, her brother Artem was 12 years old. Today, together with their father and mother, they were killed by Russia during the shelling of the village of Shyroka Balka. pic.twitter.com/LE6DNuZrNr
Bombardamenti Kharkiv, almeno 111 persone evacuate
Sempre nella regione, nel villaggio di Stanislav due uomini di 57 e 71 anni sono stati uccisi e una donna è rimasta ferita. Intanto le forze russecontinuano la loro offensiva e i bombardamenti sulla zona di Kupyansk, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, dove almeno 111 civili sono stati evacuati, inclusi 36 bambini e 4 persone con disabilità. Lo fa sapere il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, citato dal Guardian. Negli ultimi cinque giorni i civili evacuati dalla zona di Kupyansk sono in totale 204, compresi 71 bambini.
L’annuncio è ufficiale: Roberto Mancini, ct della Nazionale, si è dimesso. La Federazione italiana giuoco calcio lo ha reso noto in un comunicato, specificando di «aver preso atto delle dimissioni dalla carica di commissario tecnico della Nazionale italiana» ricevute nella tarda serata di sabato 12 agosto.
Roberto Mancini has resigned as head coach of the Italian national team, the country's football federation (FIGC) said on Sunday. https://t.co/Bx05U40u91
«Si conclude quindi» – si legge nella nota – «una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra». La Figc fa sapere che «tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), nei prossimi giorni verrà comunicato il nome del nuovo ct della Nazionale».
BREAKING NEWS:
Roberto Mancini has RESIGNED from his duties with the Italian NT
La procura della Repubblica di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio di 14 persone accusate dei reati in atti persecutori in concorso, istigazione a delinquere e minacce aggravate nei confronti dell’infettivologo Matteo Bassetti. «Sono lieto di apprendere che, nella giornata di ieri, è stato notificato al mio legale Rachele Selvaggia De Stefanis, il decreto di fissazione di udienza preliminare, per il prossimo 13 novembre per 14 persone che, negli ultimi mesi del 2021 mi avevano molestato, minacciato e reso vittima di atti persecutori sul cellulare», ha scritto Bassetti in una nota.
COMUNICATO STAMPA
Genova, 12/8/2023
La Procura della Repubblica di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio di 14 persone imputate dei reati in atti persecutori in concorso, istigazione a delinquere e minacce aggravate nei confronti del Prof. Matteo Bassetti.
Sono lieto di…
Le denunce dopo la pubblicazione del suo numero su Telegram
L’infettivologo ha inoltre dichiarato: «L’indagine aveva preso le mosse dalle mie numerose denunce querele depositate in procura dopo la pubblicazione del mio numero di cellulare personale sul canale Telegram di matrice no vax denominato Basta dittatura, nell’agosto di quell’anno. Da quel giorno, sono stato letteralmente sommerso da messaggi, chiamate e azioni vessatorie» – ha ricordato Bassetti – «che hanno comportato la contestazione del reato di atti persecutori in concorso oltreché di istigazione a delinquere in quanto, come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, numerosi soggetti appartenenti al citato canale Telegram istigavano pubblicamente i membri gruppo a contattarmi sul mio numero privato rendendosi, così, autori di reati a mio danno».
L’obiettivo: colpire i sostenitori della campagna vaccinale
«Il tutto» – ha proseguito Bassetti – «nell’ambito di un’azione finalizzata a colpire i rappresentanti istituzionali e i sostenitori delle misure governative da Covid e, in particolare, della campagna vaccinale, attraverso l’individuazione e la persecuzione di figure bersaglio tra cui il sottoscritto, simbolo a livello nazionale della campagna vaccinale anti Covid. Come già avevo anticipato» – ha concluso Bassetti – «andrò fino in fondo per ottenere giustizia certo che, di là di simpatie e ideologie, debba sempre sussistere il limite invalicabile del rispetto della dignità delle persone».
Jennifer Lopez è tornata: la diva latino-americana con un debole per Capri è stata protagonista indiscussa della celebre taverna Anema e Core, nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 agosto. In mini dress con paillettes argentato e tamburello personalizzato alla mano, JLo, dopo una prima parte della serata trascorsa ad ascoltare il medley di canzoni napoletane intonato da Gianluigi Lembo e l’Anema con Core Band, ha improvvisato un vero e proprio live show.
JLo ha chiesto un microfono per cantare I Will survive
Sulle note di I Will survive, Lopez ha chiesto un microfono e ha dato il via ad una performance canora tra i fan in visibilio che la invitavano a non smettere di cantare. E così, subito dopo il noto brano di Gloria Gaynor, Jlo ha proseguito con un immancabile Let’s Get Loud, uno dei suoi più grandi successi che aveva regalato al pubblico già durante l’ultima visita alla Taverna caprese.
L’incendio a bordo dell’imbarcazione è divampato attorno alle 18 di sabato 12 agosto nella zona di Cavall d’en Borràs. La colonna di fumo, visibile da quasi tutta l’isola di Formentera, ha attirato l’attenzione delle persone che si trovavano vicino al porto de La Savina. A bordo dello yacht lungo più di 20 metri, preso a noleggio, vi erano cinque membri dell’equipaggio e dodici passeggeri.
La barca, avvolta dalle fiamme in pochi minuti, è andata completamente distrutta. Fortunatamente, tutte le persone a bordo sono riuscite a lasciare l’imbarcazione illese, tranne un membro dell’equipaggio. Si tratta di uno spagnolo di 39 anni che ha riportato lievi ustioni ed è stato trasferito all’ospedale di Formentera. Le sue condizioni non sono gravi. Il centro di soccorso marittimo di Palma ha mobilitato la Acrux salvamar che si è occupata di trainare la barca in fiamme per allontanarla dalla spiaggia di Ses Illetes e facilitare il lavoro dei vigili del fuoco e dei sommozzatori. Lo yacht è affondato in prossimità di Punta de Sa Pedrera.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, entrato poco dopo le 11.30 di sabato 12 agosto nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, è stato accolto da mezz’ora di protesta. La visita è avvenuta a seguito della morte di due donne, una suicidatasi e l’altra deceduta dopo un periodo di rifiuto di alimentarsi. «Ogni suicidio in carcere è un fardello che ci angoscia ogni volta», ha dichiarato il ministro aprendo la sua conferenza stampa nel carcere di Torino.
In queste ore di attenzione sul carcere per le due detenute morte a Torino, vanno contati altri due suicidi. Uno avvenuto ieri nel carcere di Bergamo. Uno oggi a Rossano Calabro. Solo ad agosto 6 persone si sono già tolte la vita in carcere, 46 dall'inizio dell'anno.
Tra le soluzioni: «L’utilizzo di caserme dismesse»
Il ministro ha poi dichiarato: «Abbiamo ascoltato tutte le proposte. Cercheremo quella che vorrei chiamare una detenzione differenziata tra i detenuti molto pericolosi e quelli di modestissima pericolosità sociale. C’è una situazione intermedia che può essere risolta con l’utilizzo di molte caserme dismesse e che hanno spazi meno afflittivi». E ha aggiunto: «Costruire un carcere nuovo è costosissimo, è impossibile sotto il profilo temporale, ci sono vincoli idrogeoligici, architettonici, burocratici. Con cifre molto inferiori possiamo riadattare beni demaniali in mano al ministero delle Difesa compatibili con l’utilizzazione carceraria».
Ad agosto, per qualche giorno, ci si accorge che il carcere (cioè lo Stato) uccide. Asciugata la lacrimuccia, poi si ricomincia con “aumentiamo le pene” e “buttiamo via la chiave”. Di depenalizzazioni e misure alternative neanche a parlarne. In passiva attesa di prossime tragedie
Trattamento «differenziato» per condannati con pene brevi
I condannati con pene brevi da scontare per reati bagatellari che non destano allarme sociale. Sono loro i detenuti per i quali il ministro della Giustizia Carlo Nordio pensa a un trattamento detentivo differenziato da realizzarsi nelle caserme dismesse. Stime ufficiali ancora non ce ne sono ma si tratterebbe di alcune migliaia di detenuti. Il progetto partirà dal basso: saranno i singoli provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria a contattare le articolazioni del demanio e del ministero della Difesa a livello territoriale per una ricognizione delle caserme disponibili, in vista di un piano nazionale.
Pensare di risolvere il problema delle carceri aprendone di nuove, come ha ribadito di voler fare anche ieri il Ministro Nordio, significa semplicemente voler replicare un modello che non funziona e che produce solo sofferenza. Il comunicato che abbiamo inviato ieri pic.twitter.com/p7oZcvxJpD
«Non si tratta di una ispezione né di un intervento cruento ma di assoluta vicinanza: chi meglio di un ministro che ha svolto per quarant’anni la funzione di pubblico ministero conosce i disagi delle situazioni penitenziarie? Bisogna garantire l’umanità del detenuto e il trattamento rieducativo» ha sottolineato Nordio. In conclusione, ha aggiunto «È una manifestazione di vicinanza del ministro e del suo staff sia in questo momento di dolore, ma anche di vicinanza alla direzione e alla polizia penitenziaria che soffre di gravi carenze di organico e di difficoltà operative che sono da subito, dall’inizio di questo governo, all’attenzione massima del ministero. Ringrazio il sindaco di Torino con cui avevamo concertato da tempo un incontro e che poi abbiamo anticipato dati i fatti».
L’ultima ipotesi di mercato su Romelu Lukaku dimostra che nel calcio il punto estremo non esiste: si può sempre andare oltre. E quell’oltre si chiama Milan. Lo scenario di mercato vedrebbe il Chelsea disposto a farsi parzialmente carico dell’ingaggio pur di liberarsi dell’attaccante belga, che con ogni evidenza a Londra non vogliono più vedere nemmeno in foto. Inoltre, a favorire il buon esito dell’affare contribuirebbero gli ottimi rapporti fra i proprietari statunitensi dei due club, Gerry Cardinale e Todd Boehly. Dunque si può fare. E viene da dire che se c’è di mezzo Lukaku, allora davvero tutto si può fare. Niente limiti, niente tabù. E lasciamo perdere i discorsi sulla fedeltà ai colori, sul sentimento verso il popolo tifoso, addirittura sull’attaccamento alla maglia. Perché la sola maglia cui Romelu Lukaku si senta fedele, forse, è la maglia della salute.
Romelu Lukaku (Getty).
I guai finanziari dell’Inter, gli insulti razzisti degli juventini
Ricapitolando: Lukaku chiude la stagione 2022-23 all’Inter dando soltanto in parte ciò che da lui ci si sarebbe attesi per tutto il corso dell’annata. E a quel punto la società nerazzurra prova a giocarsi la carta della conferma. Ci sarebbe da negoziare col Chelsea un complicato accordo. Le condizioni delle finanze nerazzurre sono quelle che sono, tanto da aver reso necessario il sacrificio del portiere camerunese André Onana, ceduto al Manchester United dopo una sola stagione in nerazzurro, per 52,5 milioni di euro più altri 5 milioni eventuali in bonus. Ma mentre l’Inter cerca di far quadrare i numeri per condurre a conclusione un affare che comunque desta perplessità (tanto per sforzo finanziario quanto per età del calciatore), Lukaku e il suo agente Ledure diventano sfuggenti. Fino a che non viene fuori la notizia su un interessamento della Juventus, cui Lukaku non si sottrae. Il tutto, nonostante le polemiche sugli insulti razzisti durante la semifinale di Coppa Italia allo Stadium, in aprile.
Lukaku protagonista della rissa con Cuadrado durante Juve-Inter (Getty).
Potrebbe finire in bianconero o al Milan: quale opzione più indigesta?
Ripudiato dai tifosi interisti e detestato anche da quelli juventini, il belga si ritrova in una terra di nessuno. Che in questo momento significa Chelsea, il club in cui si era trasferito nell’estate 2021 lasciandosi alle spalle l’Inter e dichiarando di esserne tifoso sin dall’età di 10 anni. «Questo club rispecchia i miei valori», era arrivato a dichiarare. Salvo pentirsi nel giro di poche settimane e rilasciare, durante le festività di fine anno, un’intervista in cui esternava nostalgia per l’Inter e per Milano. Intervista che faceva infuriare l’intero ambiente Blues. Il suo ritorno in nerazzurro nell’estate del 2022 è stato narrato dai media sdraiati come il riannodarsi di una storia d’amore (ma l’amore per il Chelsea «fin dall’età di 10 anni»?). E invece la stagione è stata per lunghi tratti deludente, salvo accendersi nell’ultimo terzo. L’impressione generale è che nessuno, fra i tifosi nerazzurri, si strapperebbe i capelli se il belga andasse via per la seconda volta. Ma poiché la prospettiva è che l’attaccante resti, ce la si fa andare. Salvo scoprire che lui e il suo agente civettano con la Juventus. Il resto è storia di questi giorni. Con la prospettiva, per i tifosi nerazzurri, che l’attaccante vada al Milan anziché alla Juventus. Quale delle due eventualità è più indigesta?
Romelu Lukaku nella sua classica esultanza (Getty).
Una folle estate calcistica dove sembrano contare solo i soldi (sauditi)
Sul web circola una considerazione sul fatto che Lukaku sia detestato da tutte le tifoserie che lo abbiano avuto allineato nella propria squadra, ma anche da chi vede il suo arrivo soltanto come un’eventualità: Manchester United, Chelsea, Inter, Juventus. Dato innegabile, che deve portare verso considerazioni non dettate da chi (anche sulla carta stampata) continua a parlare di tradimenti. Bisognerebbe guardare ad altro. E dire che l’attaccante belga non è uno che si leghi davvero ai club e alle tifoserie. In generale, non si lega oltre un certo limite. Negli anni recenti ha anche cambiato tre agenti, passando da Mino Raiola a Federico Pastorello, per affidarsi infine all’avvocato Sebastien Ledure. Per i tifosi che ancora credono al valore della maglia e si innamorano dei calciatori, come se questi fossero l’avanguardia di un’identità e di una fede, una figura come quella dell’attaccante belga è la negazione di un universo valoriale. E invece, per chi guarda alle cose in modo più laico, Romelu Lukaku è un simbolo del mutamento culturale del calcio. Di più: è il simbolo del mutamento culturale ed economico da cui il calcio è stato attraversato in questa estate dominata dai denari sauditi, che stanno dando al calcio un’impronta post-agonistica e fanno valere la forza finanziaria come unica ragione possibile. Per la cronaca, Lukaku un’offerta saudita l’ha pure rifiutata. Ritiene di voler ancora giocare in un campionato top d’Europa, anche a costo di guadagnare meno. Un’idea chiara su cosa vuol fare del suo ultimo scorcio di carriera ce l’ha. Almeno fosse un po’ più leale e trasparente. Non guasterebbe.
Alcuni elementi in cemento del copriferro di un cavalcavia sono caduti, nella notte tra sabato 12 e domenica 13 agosto, sulla strada nel tratto Livornese dell’Aurelia, al chilometro 294,5. La statale è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia tra i chilometri 293 e 296 con uscita obbligatoria Castiglioncello e Rosignano (Livorno).
Cavalcavia Aurelia, Livornese (Ansa).
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a rimuovere altri elementi in cemento in imminente pericolo di caduta.
Una doppietta di Cristiano Ronaldo ha regalato all’Al Nassr la Coppa campioni araba per club (Uafa Cup) con una vittoria in rimonta sui cugini dell’Al Hilal. Con la Saudi League già cominciata, il derby di Riad è stato una anteprima spettacolare per vedere in campo tanti nuovi campioni appena arrivati: da una parte Kalidou Koulibaly, Sergej Milinkovic-Savic e Ruben Neves e dall’altra, insieme con CR7, Marcelo Brozovic e Sadio Mane.
Extremely proud to helped the team winning this important trophy for the 1st time! Thank you to everyone in the club that was involved in this great achievement and to my familly and friends for always being by my side! Fantastic support by our fans!This also belongs to you!pic.twitter.com/MGDxXc7AD3
Al King Fahd Stadium, la partita si è accesa nella ripresa, quando al sesto minuto il brasiliano Michael ha portato avanti l’Al Hilal, che si è poi trovata in vantaggio anche numerico per l’espulsione di Al Amri decisa dalla Var. Al 29esimo Ronaldo ha però pareggiato, portando la partita ai supplementari. Al nono minuto della prima mini frazione, il portoghese ha segnato la rete del sorpasso e della vittoria. L’entusiasmo è stato tuttavia rovinato dall’infortunio nel finale che ha costretto CR7 a uscire dal campo in lacrime, toccandosi il ginocchio.
Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 agosto, 17 droni ucraini hanno attaccato una base logistica delle truppe russe vicino a Yevpatoriya nella Crimea occupata, a seguito della quale, secondo le prime informazioni, «decine di occupanti» sono stati uccisi o feriti, come riportato dal quotidiano Ukrayinska Pravda, citando fonti del controspionaggio militare. Secondo le fonti i droni hanno colpito tende, parcheggi di veicoli e autocisterne, causando gravi danni. Kyiv sembra stare concentrando i suoi sforzi offensivi sulla Crimea – la penisola annessa alla Federazione Russa nel 2014 – attaccando basi militari ma anche il ponte sullo stretto di Koch, diventato il simbolo dell’occupazione russa della regione.
Ukraine’s drone strike reportedly eliminated dozens of invaders in Crimea on 12 August
Ukraine's drones hit western Crimea's tent camps, vehicle parks, and fuel storage facilities on 12 August 2023, sources in SBU told the Ukrayinska Pravda outlet. https://t.co/0JOrThW6eFpic.twitter.com/J97HsnosJ5
Il ministero della Difesa russo afferma che, sempre nella notte, le forze di Mosca hanno sventato un attacco con drone ucraino nella regione di Belgorod: «Intorno alle quattro del mattino di domenica 13 agosto (le tre in Italia), è stato sventato il tentativo del regime di Kyiv di compiere un attacco terroristico con un singolo drone aereo contro strutture sul territorio della Federazione russa» – si legge in un comunicato pubblicato su Telegram – «I mezzi di difesa aerea russi hanno individuato e distrutto il velivolo senza pilota sul territorio della regione di Belgorod. L’attacco terroristico sventato non ha provocato vittime o danni».
About the massive attack of the Armed Forces of Ukraine on the Crimea
On August 12, Ukrainian formations attacked the Crimean peninsula twice at different times of the day: first, 20 Mugin-5 PRO drones were fired from the Shkolny airfield, and then the Armed Forces of… pic.twitter.com/b9212iWp0l
Secondo l’Ansa, sabato 12 agosto a metà giornata, vicino allo Stretto di Kerch, gli ucraini hanno cercato di colpire con i loro missili il ponte di Crimea per due volte. I vettori sono stati abbattuti e non si registra alcun danno, hanno detto le autorità russe, le quali tuttavia promettono una dura risposta. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le proprie difese, dopo avere sventato durante la notte 20 attacchi di droni ucraini contro la Crimea, hanno abbattuto due missili che le forze di Kyiv hanno lanciato verso il ponte sullo Stretto di Kerch, attraversato nelle ultime settimane da file di auto di vacanzieri russi diretti alle spiagge della stessa Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Secondo i vertici militari russi, per questi attacchi gli ucraini hanno impiegato missili anti-aerei S-200 modificati per poter colpire obiettivi a terra. La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha affermata che Kiev, frustrata per gli scarsi risultati della sua controffensiva sul campo, cerca di rifarsi con attacchi a obiettivi civili.
Lo shock dei villeggianti russi in Crimea di fronte alle immagini dell'attacco di oggi. (E niente, proprio non vogliono capire che recarsi in villeggiatura in una regione illegalmente occupata non è sano per la propria sicurezza). pic.twitter.com/onqlfTyfaj
«Almeno 500 bambini uccisi dai russi dall’inizio dell’invasione»
Su Telegram, l’ufficio della procura generale del Paese, ha reso noto chealmeno 500 bambini sono stati uccisi in Ucraina dalle forze russe dall’inizio dell’invasione e quasi 1.100 sono rimasti feriti, come riportato anche da Ukrinform: «Più di 1.597 bambini in Ucraina hanno sofferto per l’aggressione armata su larga scala della Federazione russa» – si legge in un comunicato – «Fino alla mattina del 13 agosto 2023, secondo le informazioni ufficiali fornite dai procuratori minorili, 500 bambini sono stati uccisi e più di 1.097 sono rimasti feriti». Nella nota viene precisato che «la maggior parte dei bambini è stata colpita nella regione di Donetsk».
Stasera 13 agosto 2023 alle ore 21.25 andrà in onda il programma Ulisse – Il piacere della scoperta: Un viaggio lungo una vita. Si tratta di uno special dello storico programma scientifico e di divulgazione che veniva condotto da Piero Angela con Alberto Angela. Lo special andrà in onda per commemorare la morte di Piero Angela, a un anno dalla sua morte. La puntata sarà disponibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.
Piero Angela (Twitter).
Ulisse – Il piacere della scoperta: Un viaggio lungo una vita, anticipazioni della puntata di stasera 13 agosto 2023
Il programma ripercorrerà i 70 anni della vita di Piero Angela, partendo dai suoi inizi: mostrerà agli spettatori com’è partita la sua carriera, i primi momenti in radio, gli anni come inviato Rai da Parigi e Bruxelles, l’esperienza come inviato in zone di guerra come Algeria e Vietnam, fino all’incontro con le grandi star del cinema e l’approdo alla conduzione del Tg1. Inoltre, lo speciale mostrerà agli spettatori anche la genesi dei programmi che ha creato Piero Angela come lo storico Quark, Super Quark, Viaggio nel Cosmo, La macchina Meravigliosa, Il pianeta dei dinosauri, arrivando fino alla sua ultima fatica intitolata Prepararsi al futuro, una trasmissione che voleva formare le nuove generazioni, addestrandole a conoscere il mondo per gli anni a venire.
I conduttori Alberto e Piero Angela (Twitter).
In ogni suo programma, il conduttore cercava sempre di rivoluzionare l’apporto con i telespettatori e di creare una Tv nuova, unica nel suo genere che avrebbe fatto da apripista per gli anni a venire. Lo special parlerà anche di questo, ovvero come Piero Angela grazie al fatto di essere un visionario è diventato un personaggio amato da grandi e piccini. Non mancheranno poi, retroscena e sfumature sul conduttore e sulla sua vita privata, così da avere un quadro completo sulla sua figura. Ci sarà spazio anche per momenti dedicati ai racconti dell’infanzia di Piero Angela, i suoi primi anni di vita e il rapporto che aveva con suo padre, lo psichiatra Carlo Angela, che con il suo coraggio salvo molti ebrei da morte certa.
Ulisse – Il piacere della scoperta: Un viaggio lungo una vita, ospiti della puntata di stasera 13 agosto 2023
Non mancheranno tanti ospiti in questa puntata di Ulisse. Infatti, saranno in tanti coloro che parleranno del rapporto che avevano con Piero Angela. I diversi ospiti narreranno aneddoti e curiosità sul conduttore scomparso un anno fa. Uno degli ospiti che parlerà di Piero Angela è Stefano Bollani, grande musicista e amante del jazz, proprio come il presentatore. Infatti, forse non tutti sanno che a Torino Piero si faceva chiamare Peter e animava i club che rimanevano aperti tutta la notte con la musica jazz. In merito alla passione musicale parlerà anche il rapper Jovanotti che spiegherà come durante un suo tour l’ex conduttore del Tg1 l’accompagnava tappa dopo tappa.
Piero Angela con il figlio Alberto (Twitter).
Racconterà di Piero Angela anche Riccardo Muti che svelerà da dov’è nata l’idea di utilizzare la quarta corda di Bach come sigla per i suoi programmi. Il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi farà rivivere il suo ricordo con Piero, così come l’astronauta Paolo Nespoli. Sarà emozionante anche il racconto di Gaia Tortora che racconterà al pubblico l’amicizia che stringeva il padre Enzo a Piero Angela.