Daily Archives: 5 Agosto 2023

In viaggio con papà stasera su Rete 4: trama, cast e curiosità

Stasera 5 agosto 2023 andrà in onda il film In viaggio con papà sul canale Rete 4 alle ore 21.25. Il regista è Alberto Sordi che ha scritto anche la sceneggiatura con Carlo Verdone e Rodolfo Sonego. Regista e sceneggiatore appaiono anche come protagonisti principali accompagnati nel cast da Angelo Infanti, Giuliana Calandra, Ugo Bologna e Tiziana Pini.

Stasera andrà in onda il film intitolato In viaggio con papà, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
I due attori principali in una scena del film (Twitter).

In viaggio con papà, trama e cast del film stasera 5 agosto 2023 su Rete 4

La trama racconta l’avventura del giovane Cristiano (Carlo Verdone), un giovane impacciato e ambientalista che vive in una comunità ecologica votata alla salvaguardia del gabbiano. Un giorno, Cristiano decide di passare per Roma e andare a trovare il padre, Armando Ferretti (Alberto Sordi). Quest’ultimo è l’esatto opposto del figlio: è furbo ed è un dongiovanni, sembra in cerca di avventure e di relazioni con donne bellissime. Dopo aver incontrato il figlio, Armando vorrebbe liberarsene perché è in procinto di partire per una vacanza in compagnia della sua giovane amante Federica (Tiziana Pini).

Comunque, a causa di varie vicissitudini, Armando si trova costretto ad accompagnare il figlio Cristiano in Corsica: lì il giovane deve partecipare a un incontro con gli altri membri della comunità ecologica. I due compiranno quindi un lungo viaggio e stringeranno un forte legame, incontrando sul cammino diversi personaggi come la madre di Cristiano e il suo nuovo compagno, lo scrittore fallito Gianni (Angelo Infanti). Anche se ci saranno diversi litigi, i due si conosceranno meglio e porteranno sempre nel cuore l’esperienza trascorsa insieme.

In viaggio con papà, 5 curiosità sul film stasera 5 agosto 2023 su Rete 4

In viaggio con papà, gli incassi della pellicola

Il film fu un grande successo al cinema. Infatti, secondo i dati riportati dal sito hitparadeitalia.it la pellicola ottenne in totale 11 miliardi di lire, diventando il quinto miglior incasso della stagione cinematografica 1982-1983.

In viaggio con papà, il progetto originale prevedeva altri attori

In realtà Alberto Sordi aveva sempre sognato di girare questo film. Tuttavia, il suo progetto originale prevedeva di collaborare al fianco dell’attore Vittorio De Sica: quest’ultimo avrebbe interpretato papà Armando, mentre Alberto Sordi avrebbe preso il ruolo di Cristiano, il figlio.

In viaggio con papà, l’improvvisazione di Carlo Verdone

In molte scene Carlo Verdone improvvisava e Alberto Sordi lo seguiva a ruota. Inoltre, al regista piacquero molto queste scene e decise di mantenerle nel montaggio finale del film. Il feeling tra Verdone e Sordi era incredibile e i due tornarono a recitare nel progetto di Verdone intitolato Troppo Forte.

Stasera andrà in onda il film intitolato In viaggio con papà, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
L’attore e regista Carlo Verdone (Getty Images).

In viaggio con papà, la nave da crociera che i due protagonisti prendono

La nave che i due protagonisti prendono in una scena del film è la Columbus C. ex nave Costa, compagnia conosciuta oggi con il nome di Costa Crociere. Si può distinguere facilmente grazie ai due comignoli gialli separati con una C blu.

In viaggio con papà, la nascita della sceneggiatura

La sceneggiatura del film venne scritta a casa di Rodolfo Sonego, uno dei più grandi autori della commedia all’italiana. Si narra che la domenica mattina Alberto Sordi arrivasse a casa di Sonego alle 10 in punto, dopo la messa e i tre tra un caffè e quattro chiacchiere completarono i dialoghi da inserire nel film.

Corea del Sud, il disastro del raduno mondiale degli scout

Si sta rivelando un disastro il World Scout Jamboree, organizzato in questo 2023 dalla Corea del Sud. Il caldo e i disservizi nell’accoglienza hanno spinto i 4 mila scout britannici e i 1.500 statunitensi a lasciare la manifestazione, a cadenza quadriennale e a cui prendono parte decine di migliaia di giovani tra i 14 e i 17 anni, provenienti da tutto il mondo.

Corea del Sud, il disastro del raduno mondiale degli scout di Saemangeum tra caldo soffocante e disservizi vari.
Scout britannici di ritorno a Seul dopo aver lasciato Saemangeum (Ansa).

Circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi

Quest’anno in Corea del Sud sono arrivati più di 40 mila scout. Secondo le autorità locali e gli organizzatori, circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme. Nel tentativo di salvare la festa degli scout, il governo di Seul ha inviato medici e infermieri militari sul posto a Saemangeum, vicino a Buan, nella provincia di Jeolla. Ma il World Jamboree, iniziato l’1 agosto, rischia di chiudersi ben prima del 12 del mese, come da programma.

Tajani: «Piena attenzione per i 1.200 giovani italiani che partecipano al raduno»

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato «la piena attenzione per i 1.200 giovani italiani che partecipano al raduno giovanile nel Paese asiatico. I connazionali possono contare sulla nostra Ambasciata a Seul, che ha visitato più volte il campo italiano e che mantiene una costante linea di comunicazione con il contingente nazionale e con la task force appositamente istituita presso il Ministero degli Esteri sudcoreano». La Farnesina, tramite l’Ambasciata d’Italia a Seul e in raccordo con le autorità locali, continua a seguire da vicino la condizione dei connazionali partecipanti.

E.T. L’extraterrestre stasera su Italia 1: trama, cast e curiosità

Stasera 5 agosto 2023 andrà in onda su Italia 1 il film E.T. L’extraterrestre alle ore 21.20. Il regista di questo cult è Steven Spielberg mentre la sceneggiatura è stata scritta da Matilda Mathison. Nel cast ci sono Henry Thomas, Dee Wallace-Stone, Peter Coyote e Drew Barrymore.

E.T. L'extraterrestre è il film che andrà stasera su Italia 1, ecco curiosità, trama e cast sul capolavoro di Steven Spielberg.
L’alieno protagonista del film (Twitter).

E.T. L’extraterrestre, trama e cast del film stasera 5 agosto 2023 su Italia 1

La trama segue le avventure di un piccolo alieno extraterrestre che atterra sulla Terra insieme ai suoi simili per prelevare dei campioni di piante e fiori. Tuttavia, l’FBI si accorge del loro arriva e raggiunge il loro luogo di atterraggio per prelevarli e fare esperimenti su di loro. Gli alieni riescono a fuggire ma lasciano indietro il piccolo, ormai solo e abbandonato. E.T., questo il nome dell’essere, raggiunge a piedi la casa del piccolo Elliott (Henry Thomas), un ragazzino di nove anni che vive con la sua famiglia: il fratello Michael (Robert McNaughton), la sorella Gertie (Drew Barrymore) e la madre Mary (Dee Wallace-Stone).

Elliot e l’alieno si incontrano quasi per caso e inizialmente sono incuriositi l’uno dall’altro. Elliot cerca di raccontare agli altri membri della sua famiglia la scoperta dell’extraterrestre ma nessuno gli crede. Quindi, il piccolo decide di nascondere il casa l’alieno. Dopo un po’ anche i suoi fratelli lo scoprono e anche se spaventati a poco a poco si affezionano a lui. Comunque, l’FBI è sulle tracce di E.T. e farà di tutto per catturarlo. Elliot dal canto suo vuole far ritornare a casa il piccolo essere e tra i due nascerà un’amicizia profonda e indimenticabile.

E.T. L’extraterrestre, 5 curiosità sul film stasera 5 agosto 2023 su Italia 1

E.T. L’extraterrestre, a chi si ispira il volto dell’alieno

Spielberg non voleva che E.T. avesse un aspetto benevolo, anzi voleva che fosse brutto, così da far capire al pubblico di andare oltre le apparenze. Per creare l’alieno, venne presa ispirazione dai volti di Albert Einstein, Carl Sandburg ed Ernest Hemingway.

E.T. L’extraterrestre, la voce della creatura del film

La creatura del film venne doppiata da una certa Pat Welsh. Si trattava di un’anziana e accanita fumatrice che per il suo doppiaggio ricevette soltanto 350 dollari.

E.T. L’extraterrestre, l’omaggio a un personaggio di una saga di fantascienza famosa

A un certo punto, durante la scena di Halloween, è possibile intravedere un bambino vestito da Yoda, personaggio famoso della saga Star Wars. Spielberg inserì il personaggio per fare uno scherzo al suo amico George Lucas, ma quest’ultimo ricambiò il favore inserendo gli alieni della razza di E.T. in una scena fugace del film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma del 1999.

E.T. L’extraterrestre, i problemi di Henry Thomas sul set

Henry Thomas, l’attore protagonista del film, ebbe alcuni problemi sul set, in particolare per la scena nella quale il suo personaggio deve baciare la ragazza carina della classe. Infatti, Henry era particolarmente nervoso e ci vollero diversi ciak per far risultare la scena naturale e ben fatta.

E.T. L'extraterrestre è il film che andrà stasera su Italia 1, ecco curiosità, trama e cast sul capolavoro di Steven Spielberg.
Il regista Steven Spielberg con gli attori Drew Barrymore e Henry Thomas nel 2002 (Getty Images).

E.T. L’extraterrestre, lo scontro tra Spielberg e Drew Barrymore

Un giorno sul set l’attrice Drew Barrymore, che all’epoca aveva solo 7 anni, continuava a dimenticare le battute del suo personaggio. Spielberg si infuriò molto e inizio a sgridare la piccola attrice. A quel punto la Barrymore cominciò a piangere copiosamente. Il regista si scusò poi dopo e si sentì profondamente in colpa quando venne a sapere che quel giorno la piccola si era recata sul set nonostante avesse una forte febbre.

Il ragazzo della piscina stasera su Rai 2: trama, cast e curiosità

Stasera 5 agosto 2o23 andrà in onda sul canale televisivo Rai 2 alle ore 21.20 il film Il ragazzo della piscina. Il regista è Rolfe Kanefsky che si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura dell’opera. Nel cast ci sono Jessica Morris, Tanner Zagarino, Ellie Darcey-Alden e Cynthia Aileen Strahan.

Il ragazzo della piscina, stasera andrà in onda il film, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola su Rai 2.
Una scena del film (Twitter).

Il ragazzo della piscina, trama e cast del film stasera 5 agosto 2023 su Rai 2

La trama si incentra su Gale (Jessica Morris), una donna che vuole iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Infatti, Gale si è da poco separata dal marito e ha deciso di andare a vivere in una nuova abitazione in compagnia della figlia Becca (Ellie Darcey-Alden). Nella nuova casa, le due donne hanno anche una piscina che deve essere ripulita e gestita al meglio. Per questa ragione, Gale assume un ragazzo molto giovane di nome Adam (Tanner Zagarino). Tra quest’ultimo e Gale nasce una forte attrazione ma la donna si convince che sia solo una passione passeggera vista la grande differenza d’età.

Tuttavia, Adam non si arrende, sembra davvero essere innamorato della donna al punto da mostrare una certa ossessione. Gale continua a rifiutare le sue avances e Adam, per farla ingelosire, decide di iniziare a frequentare la figlia Becca. A poco a poco, il giovane assunto per gestire la piscina mostra il suo vero carattere, morboso, violento e decisamente pericoloso. La vita delle due donne verrà messa in pericolo ma grazie alla loro collaborazione troveranno un modo per uscire dall’incubo.

Il ragazzo della piscina, 4 curiosità sul film stasera 5 agosto 2023 su Rai 2

Il ragazzo della piscina, la location per le riprese

Questo film è stato girato nella città di Los Angeles, in California. D’altronde, in diverse scene è possibile intuire la location osservando i paesaggi sullo sfondo.

Il ragazzo della piscina, gli errori nella continuity del film 

Ci sono alcune errori che si possono notare in diverse scene del film. In particolar modo, c’è una scena nella quale Adam, il personaggio interpretato da Tanner Zagarino, fa finta di essere stato picchiato da Tony, l’ex marito di Gale, ed è ricoperto di ferite e graffi. Tuttavia, nella scena dopo il ragazzo si toglie la maglietta e mostra un corpo immacolato, praticamente perfetto.

Il ragazzo della piscina, stasera andrà in onda il film, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola su Rai 2.
L’attore Tanner Zagarino (Getty Images).

Il ragazzo della piscina, i riferimenti ad altre pellicole

I protagonisti del film in alcune scene citano le scene di altre pellicole molto famose. Infatti, in una scena, quando Adam cerca di sedurre Gale, lei risponde citando una battuta de Il laureato, film con Dustin Hoffman e Anne Bancroft. In un’altra scena invece, Gale fa riferimento a Jack Torrance, personaggio e antagonista principale del film horror Shining diretto dal grande Stanley Kubrick.

Il ragazzo della piscina, l’esperienza del regista 

Rolfe Kanefksy ha scritto e diretto questo film per la televisione che ha debuttato nel 2020. In realtà non è la prima volta che il regista scrive e dirige una pellicola, ma secondo il sito Imdb nel corso della sua carriera ha realizzato per la maggior parte progetti di genere erotico e solo negli ultimi tempi si è cimentato in lungometraggi romantici o a tratti thriller.

Come la Polonia sta cavalcando la guerra in Ucraina

Alla Polonia il conflitto in Ucraina sembra fare bene. Il primo ministro Mateusz Morawiecki la scorsa settimana ha lanciato l’allarme perché apparentemente un centinaio di contractor del gruppo Wagner si sarebbero avvicinati al confine dalla Bielorussia verso il corridoio di Suvalki come se stesse per scoppiare la Terza Guerra mondiale. Tutto fa brodo per tirare acqua al proprio mulino. Giovedì 2 agosto invece Varsavia ha accusato Minsk di aver violato con due elicotteri lo spazio aereo polacco. Poco importa se il pugno di lanzichenecchi agli ordini di Prigozhin si trovi davvero lì, se abbia voglia di fare scorribande tra la frontiera lituano-polacca e se da tempo comunque Varsavia stia rafforzando il confine e aumentando i propri contingenti di uomini e mezzi con il sostegno della Nato. Il pericolo che qualche wagnerita metta in soggezione il fianco est dell’Alleanza è pari a zero; così come il rischio che Suvalki sia il presunto tallone d’Achille, in particolare dopo l’ingresso nell’Alleanza Atlantica della Finlandia e prossimamente della Svezia: chi è tagliato fuori non sono i Baltici, ma la Russia a Kaliningrad.

Varsavia è capofila del gruppo più belligerante della nuova Europa

La Polonia fa il suo gioco. È il primo alleato europeo a fianco dell’Ucraina, guida la coalizione più belligerante della nuova Europa con Estonia, Lettonia e Lituania al traino, dietro la regia della Regno Unito, gruppo che vorrebbe la guerra totale con Mosca anche a costo del rischio nucleare. Approfitta dei nuovi equilibri acquisendo un’enorme importanza economica e trasformandosi in una testa di ponte tra est e ovest, grazie al ruolo che l’Ue, sempre più filo Usa e nonostante i deficit interni, le ha implicitamente assegnato per ridisegnare l’Europa dopo la guerra in Ucraina. Vero, la Polonia ha i suoi problemi con lo stato di diritto e con la linea dura sull’aborto che sta dividendo l’opinione pubblica. Resta poi la questione dei rifugiati e le prossime elezioni parlamentari in autunno saranno l’ennesimo banco di prova per il discusso governo conservatore. Ma se si sposta la prospettiva a livello europeo e internazionale, il Paese assume un altro peso. Peso cresciuto dopo l’avvio del conflitto.

Come la Polonia sta cavalcando la guerra in Ucraina
Il primo ministro britannico Rishi Sunak e il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki (Getty Images).

Nel 2022 gli investimenti esteri sono cresciuto del 23 per cento toccando il record di 42 miliardi di euro

L’economia polacca sta crescendo. Solo nel 2022, stando ai dati dell’European Investment Monitor, gli investimenti diretti esteri sono aumentati del 23 per cento, raggiungendo secondo la Banca nazionale polacca la cifra record 42 miliardi di euro. Con la Russia praticamente isolata ed esclusa sul lato occidentale, Varsavia ha accresciuto il proprio appeal come luogo di investimento, approfittando della vicinanza della Germania e offrendo alti tassi di produttività, basso costo del lavoro, manodopera qualificata e infrastrutture ben sviluppate. Se già dopo la crisi di Minsk nel 2020 la Polonia aveva accolto molti bielorussi, l’invasione russa dell’Ucraina del 2022 ha catapultato nel Paese oltre un milione di rifugiati che hanno avuto subito accesso al mercato del lavoro e al sistema sociale: facile l’integrazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Molte società ucraine inoltre hanno scelto la Polonia come punto di accesso verso il mercato europeo. Il programma Poland Business Harbour, partito dopo la repressione in Bielorussia per accogliere gli esperti di It e facilitare l’insediamento di specialisti, start-up e piccole e medie imprese è stato esteso a varie repubbliche ex sovietiche, dall’Ucraina alla Georgia e all’Armenia. L’economia polacca dovrebbe crescere quest’anno solo dello 0,4 per cento, ma visto il resto d’Europa, con la vicina Germania che fatica a scacciare le ombre della recessione, è tutto grasso che cola.

 Come la Polonia sta cavalcando la guerra in Ucraina
Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov e quello polacco Mariusz Blaszczak (Getty Images).

La grandeur militare sognata dal ministro della Difesa Blaszczak

E poi c’è il fattore militare, con l’appoggio degli Usa e l’ambizione di costituire in un paio d’anni il più grande esercito in Europa, almeno stando alle dichiarazioni del ministro della Difesa Mariusz Blaszczak che vorrebbe disarcionare la Germania come alleato principale sul continente. Obiettivo più che ambizioso, al momento forse non realistico, ma che fa parte della grande campagna di comunicazione con cui Varsavia sta inondando l’Occidente, esattamente come i 100 della Wagner che potrebbero travestirsi da guardie di confine, ha detto Morawiecki, e insidiare presto la Capitale polacca.

Kyiv: «I porti russi nel Mar Nero sono zona a rischio di guerra»

Nella notte la la chimichiera (tipo di petroliera adibita al trasporto di prodotti chimici) russa Sig è stata danneggiata da un attacco sferrato da droni marini ucraini nei pressi del ponte di Crimea. La nave ha riportato «un foro nella sala macchine vicino alla linea di galleggiamento sul lato di dritta», ha scritto l’Agenzia federale russa per i trasporti marittimi e fluviali su Telegram, aggiungendo che non ci sono vittime tra gli 11 membri dell’equipaggio: solo alcuni feriti causa di vetri esplosi. Ieri era stata colpita un’altra nave di Mosca nel Mar Nero.

Kyiv: «I porti russi nel Mar Nero sono zona a rischio di guerra». Nella notte una petroliera di Mosca danneggiata da droni marini.
Il ponte di Crimea (Getty Images).

L’intelligence della Difesa ucraina: «Gli occupanti russi non possono sentirsi al sicuro»

«La flotta russa nella situazione attuale non sembra così invulnerabile di fronte altri mezzi più piccoli ma più moderni. Ecco perché gli occupanti russi non possono sentirsi al sicuro», ha dichiarato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence della Difesa, citato dai media ucraini. Vasyl Malyuk, capo dell’Sbu, ha definito gli attacchi a mezzi navali russi «un passo assolutamente logico ed efficace», sottolineando su Telegram che «queste operazioni sono condotte in acque territoriali ucraine e sono perfettamente legali». E poi: «Se i russi vogliono impedire questi attacchi devono usare l’unica opzione di uscire dalle nostre acque territoriali e dalla nostra terra, e quanto prima lo faranno meglio sarà per loro». Prima delle dichiarazioni di Malyuk, fonti dei servizi ucraini hanno spiegato che si è trattata di un’operazione congiunta con la Marina di Kyiv, specificando che le petroliera colpita dal drone si trovava in acque territoriali ucraine.

L’avviso diramato dal Servizio idrografico di Stato ucraino: «Porti russo zona a rischio di guerra»

Cresce la tensione nel Mar Nero. Un avviso ufficiale pubblicato dal Servizio idrografico di Stato ucraino ha infatti dichiarato «zona a rischio di guerra» l’area marina «delle rade interne ed esterne dei porti di Anapa, Novorossiysk, Gelendzhyk, Tuapse, Sochi, Taman». L’avviso è stato emesso sulla base dell’Ordine n. 5 delle Forze navali ucraine, ed è datato 4 agosto 2023.

Morto il padre di Virginia Raggi, il cordoglio del M5s Roma

È scomparso il padre di Virginia Raggi, ex sindaca di Roma ed esponente del Movimento 5 stelle. «Esprimiamo profondo cordoglio e ci stringiamo attorno a Virginia Raggi per la triste scomparsa di suo papà Lorenzo. Le siamo vicini in questo momento di grande dolore», si legge in una nota di Linda Meleo, Antonio De Santis, Paolo Ferrara, Daniele Diaco, dei consiglieri municipali M5s e Lista Civica Raggi e tutto il M5s Roma. Al cordoglio si è unito anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: «Le mie sentite condoglianze a Virginia Raggi e a tutta la famiglia per la perdita di suo papà». Ieri era scomparso all’età di 93 anni Nicola, padre dell’ex premier e leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.

È morto Lorenzo Ercole, presidente della Saclà

È morto a 84 anni Lorenzo Ercole, presidente della Saclà. Figlio di Secondo Ercole e Piera Campanella, che nel 1939 fondarono la Società Anonima Commercio Lavorazione Alimentari, era entrato in azienda nel 1958, quando aveva 19 anni, e nei decenni aveva reso famoso in tutto il mondo il marchio: oggi, con circa 250 addetti e 140 milioni di fatturato, Saclà esporta il 50 per cento dei prodotti in 70 Paesi.

Tappo twist off e olive denocciolate: le intuizioni di “Mr Saclà”

Negli Anni 60, insieme con il padre, aveva guidato l’espansione dell’azienda di famiglia (nata con l’obiettivo di commercializzare l’eccedenza produttiva delle verdure raccolte in abbondanza nella Valle del Tanaro, nell’Astigiano) anche grazie alla pubblicità. Famoso lo spot su Carosello con lo slogan “Olivolì Olivolà, oliva Saclà!” rimasto nella testa di generazioni di italiani. E nel periodo del boom economico, introdusse la novità del tappo twist off, importata dall’America, insieme a quella delle olive denocciolate.

Morto Lorenzo Ercole, presidente della Saclà. Figlio del fondatore Secondo, dal 1981 al 2013 era stato amministratore delegato dell’azienda.
Lorenzo Ercole e la figlia Chiara (Imagoeconomica).

Nel 1997 era stato nominato Cavaliere del Lavoro

Lorenzo Ercole era diventato amministratore delegato di Saclà 1981 e poi anche presidente nel 1995. Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1997, nel 2013, aveva passato il ruolo di ad alla figlia Chiara. L’annuncio della scomparsa è stato dato con una nota dell’azienda: «Il suo coraggio imprenditoriale, la sua visione e il legame con le persone sono stati i valori fondamentali della Saclà. Al Cavaliere si devono anni di crescita sia in Italia che all’estero, guidando l’Azienda con intuizione e lungimiranza. Ha dedicato tutta la vita alla crescita della sua azienda, consolidando un forte legame con il territorio astigiano. Il suo ultimo lascito è stato il nuovo, modernissimo stabilimento di Castello di Annone, avviato nel 2019, vicino alla sede storica di Asti creata nel 1939 dal padre Secondo Ercole, fondatore dell’azienda», si legge nella nota.

Scontro tra barche ad Amalfi, lo skipper Elio Persico indagato per omicidio colposo

Lo skipper Elio Persico, al timone del gozzo di nove metri che giovedì 3 agosto ha impattato lo scafo del veliero Tortuga nelle acque di Amalfi, provocando la morte della turista americana Adrienne Vaughan, dovrà rispondere di omicidio colposo e naufragio. Persico, 30enne di Massa Lubrense, è stato sottoposto a esami tossicologici che hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina nel sangue, in quantità non eccessive che hanno richiesto la ripetizione dei test per comprendere quanto tempo prima dell’incidente avesse assunto le sostanze.

Persico, come il marito della turista che ha perso la vita, è ancora ricoverato in ospedale

Lo skipper, dipendente di una società di noleggio barche di Nerano, a causa delle ferite riportate nello scontro si trova ancora all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ricoverato anche Mike White, marito della donna che ha perso la vita nell’incidente, dopo essere finita contro le eliche del motoscafo. La coppia era arrivata in Italia insieme con i due figli (illesi) che adesso, in attesa dell’arrivo dei loro famigliari dall’estero, sono stati affidati alle cure dei titolari dell’hotel prenotato ad Amalfi.

Scontro tra barche ad Amalfi, indagato per omicidio colposo e naufragio lo skipper Elio Persico, positivo all'alcol e alla cocaina.
Adrienne Vaughan.

Il gozzo ha tagliato la strada al veliero, poi un’altra manovra azzardata

Entrambe le imbarcazioni stavano navigando nella zona attorno al Fiordo di Furore, meta di numerose escursioni turistiche. All’improvviso, il gozzo ha tagliato la strada al veliero, natante di dimensioni notevolmente maggiori (circa 40 metri) dove si stava svolgendo un banchetto di nozze con decine di invitati. «Ho visto questa imbarcazione venire dritta verso di noi, ho virato, ho spento i motori, ho provato ad andare indietro… Ma l’impatto è stato inevitabile», ha raccontato al Messaggero Tony Gallo, comandante e armatore del Tortuga. Ad aggravare la posizione dello skipper, sarebbe stato un filmato girato da una delle persone che si trovava a bordo del veliero al momento dell’impatto: il video sembra mostrare un tentativo di retromarcia da parte del gozzo dopo l’incidente, una manovra azzardata in quel contesto, che potrebbe essere costato la vita a Vaughan, finita in acqua.

Falcao nei guai, l’ex Roma accusato di molestie sessuali

Paulo Roberto Falcao, uno dei calciatori più importanti nella storia della Roma, è stato accusato di molestie sessuali da una receptionist del residence in cui viveva nella città di Santos, in Brasile, e per questo si è dimesso dall’incarico di coordinatore sportivo del club nel quale militò Pelé.

Ricopriva il ruolo di coordinatore sportivo del Santos dal 15 novembre 2022

«Per rispetto dei tifosi del Santos Futebol Clube a causa delle recenti proteste contro le prestazioni della squadra in campo, ho deciso di lasciare in questa data l’incarico di coordinatore sportivo. Il mio sentimento, in primo luogo, è quello di difendere l’immagine dell’istituzione», ha scritto sui social Falcao, descrivendo però il passo indietro come una reazione alle tante critiche dei tifosi per il suo operato. «Per quanto riguarda l’accusa fatta questo venerdì, che ho scoperto con sorpresa dai media, affermo che i fatti non sono mai avvenuti», ha aggiunto. Falcao ricopriva il ruolo di coordinatore sportivo del Santos dal 15 novembre 2022.

Ad accusare Falcao è stata una receptionist di 26 anni

Come ha spiegato l’avvocato dell’addetta alla reception del residence dove alloggiava Falcao, l’ormai ex dirigente del Santos avrebbe invaso lo spazio riservato ai dipendenti per poi toccare le parti intime della donna, 26 anni, mentre un collega della ragazza assistiva alla scena. La polizia è ancora in attesa della consegna delle immagini delle telecamere di sorveglianze della struttura, che potrebbero confermare oppure smentire le accuse. In Brasile il reato di molestie sessuali è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Paulo Roberto Falcao nei guai, l'ex Roma accusato di molestie sessuali da una receptionist di un residence di Santos.
Paulo Roberto Falcao (Getty Images).

Falcao, lo scudetto con la Roma nel 1983

Falcao, 70 anni il prossimo 16 ottobre, ha giocato nella Roma per cinque anni, dal 1980 al 1985, segnando la storia del club capitolino, che in quel periodo vinse il secondo scudetto della sua storia (nella stagione 1982/83), raggiungendo poi la finale di Coppa dei Campioni, persa proprio a Roma contro il Liverpool ai calci di rigore: in quell’occasione passò alla storia – calcistica – il no di Falcao, che si rifiutò di tirare uno dei penalty, nonostante fosse uno dei calciatori più esperti, rappresentativi e tecnici della squadra.

Festeggia lo scudetto del Napoli a Corfù, arrestato il latitante Vincenzo La Porta

Vincenzo La Porta, 60enne di Napoli ritenuto vicino al clan Contini, parte del cartello criminale “Alleanza di Secondigliano”, è stato arrestato a Corfù. Latitante da 11 anni, è stato tradito dalla passione per il calcio: i carabinieri lo hanno individuato infatti grazie a un’immagine scattata durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto da parte del Napoli.

I carabinieri lo hanno poi bloccato in strada, mentre viaggiava in scooter

I carabinieri, attraverso il web patrolling, scandagliando nei social e nei suoi movimenti finanziari erano arrivati alla conclusione che La Porta si trovasse sull’isola greca di Corfù. Con la vittoria dello scudetto, La Porta – cappello da baseball e sciarpa azzurra tra le mani – non ha potuto fare a meno di festeggiare e i carabinieri lo hanno riconosciuto in una foto scattata alla facciata di un ristorante. Dopo una lunga serie di accertamenti e pedinamenti, svolti con la collaborazione delle forze di polizia greche, gli agenti lo hanno poi bloccato in strada, mentre era in sella al suo scooter.

La Porta è già stato condannato in contumacia a 14 anni e 4 mesi di carcere 

La Porta, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi del ministero dell’Interno, è stato condannato in contumacia a 14 anni e 4 mesi di carcere perché ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere dedita alla sistematica evasione fiscale, alla frode fiscale e a truffe in danno di fornitori esteri.

Racket degli affitti nell’ex hotel occupato, arrestato lo zio di Kata

Quattro arresti in carcere per il racket degli affitti nell’ex hotel Astor di Firenze, dove viveva la piccola Kataleya scomparsa nel nulla il 10 giugno. Tra le persone fermate, tutte peruviane, c’è lo zio materno della bambina. Gli arresti riguardano accuse di estorsione, tentativi di estorsione e rapina, minacce, ma anche tentato omicidio e lesioni gravi, tra il novembre 2022 e il maggio 2023, ai danni di altri occupanti lo stabile.

Chi voleva occupare una stanza dell’ex hotel doveva pagare una tangente di 600/700 euro

Gli arresti, eseguiti dalla polizia di Stato in base a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda, riguardano il racket degli affitti che “regolava” l’occupazione nell’ex hotel Astor di via Maragliano, dove vivevano abusivamente sudamericani e romeni. I reati di cui sono accusati i quattro colpiti da misura cautelare sarebbero maturati in una illegittima attività di compravendita del “diritto di occupare” le stanze chiedendo una tangente dal valore di 600/700 euro. Gli arresti rientrano nel percorso di indagine per ritrovare la bimba di cui si sono perse le tracce da quasi due mesi.

Racket degli affitti nell’ex hotel Astor occupato, arrestato lo zio di Kata, la bambina scomparsa il 10 giugno.
La piccola Kataleya.

Il 28 maggio un uomo, temendo di essere aggredito, si era lanciato nel vuoto da una finestra

L’ordinanza che applica le misure ricostruisce anche un particolare episodio del 28 maggio: quel giorno i quattro arrestati hanno minacciato e pestato con una mazza da baseball una coppia di connazionali, che occupava una stanza, per poi compiere violenze nei confronti di altri che erano nella stanza accanto. Qui un uomo, temendo di essere ucciso, si era lasciato cadere nel vuoto dalla finestra sulla strada, rimanendo gravemente ferito. Oltre agli arresti, i carabinieri hanno eseguito una decina di perquisizioni nei confronti di altri cittadini peruviani, tra cui parenti di Kataleya e di altre persone, come terzi non indagati.

Palermo, allarme diossina: 35 volte oltre il limite

È allarme diossina a Palermo, dove è stato rilevato un valore di diossina 35 volte superiore ai valori massimi consentiti, dopo l’incendio divampato il 24 luglio nella discarica di Bellolampo. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto dell’Arpa, che ha eseguito i nuovi esami di campionamento dell’ambiente.

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Nel quartiere Borgo Nuovo registrato un valore di 3.531 grammi per metro cubo

In via Inserra il primo dato registrato a seguito del rogo era di 939 grammi per metro cubo. Dopo i 300 scatta l’allarme. Adesso quello del 25 luglio nei pressi di Villa delle Ginestre in via Castellana, nel quartiere Borgo Nuovo, sale a 3.531 grammi per metro cubo. La durata del campionamento è stata di 48 ore. In una seconda zona di Palermo interessata dall’allarme diossina, in via Costantino, alla periferia nord occidentale della città, il valore è invece pressoché nella norma: 116 per metro cubo. «La differenza nelle concentrazioni determinate nei due punti di prelievo sembra coerente con le condizioni del vento», si legge nella nota. «Dalla giornata del 26 luglio e fino alle 9 del 28 luglio, il vento proveniva prevalentemente da nord nord ovest. Condizione quest’ultima che può avere favorito lo spostamento delle masse d’aria dalla sorgente emissiva di Bellolampo verso il sito di campionamento di Villa delle Ginestre».

Vige ancora l’ordinanza del sindaco Lagalla: per 15 giorni niente carne, latticini e uova

Il 30 luglio, dopo i risultati delle prime analisi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha emesso un’ordinanza con la quale ha indicato per 15 giorni ai cittadini di lavare bene e mangiare senza buccia la frutta, così come di non assumere carne, latticini e uova, evitare mangimi e foraggi in un’area di quattro chilometri dove l’Arpa aveva riscontrato la presenza di diossina prodotta dall’incendio nella discarica di Bellolampo. Il Comune ha inoltre disposto di sottoporre ad accurato lavaggio tutte le superfici stradali e gli spazi aperti (pubblici e privati) appartenenti a questa area.

Perché usare la parola populismo a caso dovrebbe essere reato universale

Magari a settembre, nel mese in cui è stato rimandato tutto il rimandabile, si potrebbe anche fare una legge che dichiari reato universale utilizzare la parola “populismo” ad mentulam canis per condonare mostruosi errori di comunicazione che pretendono di travestirsi da serietà e competenza.

Perché sventolare la busta paga da parlamentare come ha fatto Fassino è quantomeno inopportuno

Si potrebbe cominciare, per esempio, spiegando a Piero Fassino che sventolare la busta paga da parlamentare in un Paese con tre milioni e mezzo di lavoratori che con il loro stipendio non riescono a galleggiare sopra la soglia di povertà è stupido per una lunga serie di motivi. È stupido perché è inopportuno e la politica ha l’obbligo morale di aver contezza della realtà fuori dal Palazzo quando decide le priorità a cui dedicarsi e i modi con cui parlare. È stupido perché è un regalo agli avversari politici e in qualsiasi altro mestiere se qualcuno favorisce un concorrente viene considerato un fesso. È stupido farlo mentre in Emilia-Romagna si aspettano i primi spicci, mentre i percettori del Reddito di cittadinanza aspettano indicazioni, mentre alcune famiglie hanno a che fare con figli diventati orfani per decreto, mentre malati aspettano mesi per avere una diagnosi, mentre i siciliani lottano con il fuoco per non perdere tutto, mentre i milanesi ancora stano raccogliendo gli alberi, mentre il costo della benzina sale senza spiegazione. Chi ce l’ha con Fassino non è un populista. Troppo facile. Chi legittimamente contesta l’uscita di Fassino sta esercitando il suo diritto di sottolineare l’inopportunità.

Renzi dovrebbe capire che la parola ‘populista’ non può essere la risposta a tutto

Si potrebbe spiegare, per esempio, a Matteo Renzi che la parola populisti non può essere la risposta a tutto. Se il suo ex amico Carlo Calenda fa notare come sia inopportuno (appunto) bighellonare festaioli nel locale della ministra a cui si chiedeva un passo indietro pur non votando la mozione di sfiducia non è populista. Esprime una legittima opinione che tra l’altro appartiene a una buona fetta del Paese. Almeno che essere popolari non significhi essere populisti. “Populisti” ormai è l’offesa pronta per ogni occasione quando ci si vuole iscrivere alla categoria dei competenti. Hai dubbi sulla gestione del conflitto dopo l’aggressione russa in Ucraina? Sei populista. Sei contrario a investire nelle centrali nucleari per motivi economici, di sicurezza o semplicemente perché non c’è abbastanza tempo a disposizione? Sei populista. Pretendi che il Parlamento non si prenda un mese di ferie in un momento cruciale per la stabilità sociale? Vergognati, populista.

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Matteo Renzi (Imagoeconomica).

Populisti di sinistra e di destra: l’impossibilità di una definizione condivisa

Il populismo viene applicato dappertutto, a destra e a sinistra. Sono populisti partiti di sinistra come il greco Syriza e lo spagnolo Podemos, e di destra come il britannico Ukip e il tedesco Alternative für Deutschland. Mattia Zulianello, professore all’Università di Trieste che studia i populismi da anni, spiega che esistono populismi per tutti: il populismo neo-liberale, il social-populismo, la destra radicale populista. Un definizione condivisa è impossibile da trovare. Quando qualche studioso scrive di populismo la sua definizione piace a quelli che non si intendono riconoscibili e dispiace agli altri. Cas Mudde, politologo olandese e docente all’Università della Georgia, ha dato al populismo la definizione più condivisa tra i suoi colleghi. Secondo il professore, il populismo è una ideologia dal centro sottile che considera la società divisa in due gruppi: un popolo virtuoso e le élite corrotte; il popolo insegue la volontà generale e la politica deve essere espressione di questa volontà. Spiega Mves Meny, studioso francese e docente universitario di scienze politiche, che la guida politica «tendenzialmente chiamata portavoce, è un elemento caratterizzante dei movimenti populisti moderni. Sebbene infatti un’entità politica possa rientrare nell’alveo populista, oggi tutti i maggiori attori politici populisti dipendono dal leader». Secondo il docente francese «il discorso pubblico spesso viene indirizzato verso la drammatizzazione della realtà, verso l’esasperazione dei problemi a tal punto che emerge il bisogno di affidarsi al leader, considerato come salvatore o riformatore della politica, poco avvezzo ai compromessi. Intransigente e in grado di tradurre il linguaggio del politichese, perché le persone per bene non hanno tempo di seguire la politica di palazzo» e «il leader spesso abusa della violenza verbale per denunciare e esasperare i problemi delle istituzioni». Diego Ceccobelli, ricercatore in Comunicazione Politica presso la Scuola Normale Superiore, in un suo articolo per Valigia Blu scrive: «Prescindere dalle differenze tra l’uso quotidiano nel dibattito pubblico di populismo e la sua concettualizzazione dominante (sebbene con non poche critiche) in ambito accademico, appare evidente come più che permettere una migliore e profonda comprensione dei fenomeni politici, l’utilizzo concreto di questo termine stia nei fatti contribuendo a creare una confusione sempre più controproducente». Dare del populista a qualcuno è molto populista, quindi. Dare del populista a chi sottolinea un atteggiamento molto impopolare è populista. Quindi, per favore, smettetela.

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