La contrada dell’Oca ha vinto il Palio di Sienadedicato alla Madonna dell’Assunta con il cavallo scosso Zio Frac, dopo la caduta del fantino Carlo Sanna detto Brigante. L’Oca ha preso il comando a seguito di altre due cadute: quelle di Giraffa e Pantera, che si sono succedute in testa. Torre impegnata a contenderle la prima posizione.
La contrada dell’Oca è tornata alla vittoria del Palio di Siena dopo 10 anni, aggiudicandosi il Drappellone realizzato da Marco Lodola. Una corsa ricca di colpi di scena: alla partenza, prima posizione per la contrada della Giraffa che però è incappata nella caduta del fantino Giovanni Atzeni detto Tittia alla prima curva di San Martino per poi lasciare la testa alla Contrada della Pantera.
Alla stessa prima curva è caduto anche il fantino dell’Oca Carlo Sanna detto Brigante. Una corsa che sembrava senza storia fino all’ultima curva, quando è scivolato il cavallo della Pantera lasciando così la testa al cavallo scosso dell’Oca per la vittoria del 16 agosto.
Ha ucciso il padre a coltellate e poi è fuggito nei boschi. È successo a Montaldo di Mondovì, in provincia di Cuneo. L’omicida è un giovane di 21 anni, di origine olandese, con problemi psichici. Da qualche giorno era ospite di una famiglia di amici, insieme al padre. Prima di fuggire, il ragazzo avrebbe ferito anche un’altra persona, il proprietario della casa di Montaldo, deceduto poco dopo il trasporto in ospedale.
Elicottero dei carabinieri (Imagoeconomica).
In corso le ricerche dei carabinieri
Il giovane, scappato nei boschi del borgo della Val Corsaglia, nelle valli monregalesi, è alto 1 metro e 75, indossa una maglietta e dei pantaloncini. I carabinieri hanno avviato le ricerche con personale a terra e su un elicottero. Sul posto decine di militari dell’Arma, che hanno lanciato l’appello, nel caso di avvistamento, a chiamare il 112.
Stasera 16 agosto 2023 andrà in onda alle ore 21.20 il film Il professore e il pazzo su Canale 5. Il regista è P.B. Shemran che ha contribuito anche alla sceneggiatura collaborando con John Boorman e Todd Komarnicki. Nel cast ci sono Mel Gibson, Sean Penn, Natalie Dormer, Steve Coogan e Eddie Marsan.
I due protagonisti del film (Twitter).
Il professore e il pazzo, trama e cast del film stasera 16 agosto 2o23 su Canale 5
La trama racconta la storia del Professor James Murray (Mel Gibson) un uomo che vive nell’Inghilterra del XIX Secolo, al quale viene affidato un incarico molto importante. Infatti, l’Università di Oxford incarica James Murray di creare un dizionario della lingua inglese, il primo Oxford English Dictionary, che sia completo e che fornisca uno standard per gli allievi e non solo. Per riuscire in quest’impresa decide di farsi aiutare dalla gente del popola e invoglia tutti a inviargli lettere con vocaboli utilizzati nella lingua comune. L’idea funziona, ma dopo poco sembra fermarsi e il progetto del professore va in grossa difficoltà.
Improvvisamente, a Murray vengono spedite centinaia di lettere con vocaboli, definizioni e molto altro ancora. Le lettere sono state spedite da William Chester Minor (Sean Penn) un ex professore ora ricoverato in un manicomio. Murray va a trovare Minor e scopre che è stato rinchiuso in seguito a un omicidio provocato da alcune visioni. Inizialmente il professore ha timore a collaborare con il «pazzo» ma a poco a poco tra i due si instaurerà un rapporto di amicizia. Alla fine, Murray capirà che Minor non è pazzo e cercherà di aiutarlo a dimostrare la sua innocenza.
Il professore e il pazzo, 5 curiosità sul film stasera 16 agosto 2023 su Canale 5
Il professore e il pazzo, la battaglia legale tra Mel Gibson e la casa di produzione
In realtà dietro la realizzazione di questo film c’è un’agguerrita battaglia legale tra Mel Gibson e la casa di produzione. L’attore e regista infatti, che aveva comprato i diritti per il libro da cui è tratto il film nel 1999, voleva che alcune scene venissero girate a Oxford ma siccome la produzione era indietro sulla tabella di marcia e aveva già superato il budget imposto, rifiutò la richiesta e decise di filmare le scene in Irlanda. Gibson decise quindi di fare causa alla casa di produzione e opporsi all’esordio del lungometraggio nei cinema. Non riuscì ad avere ragione ma soltanto a rimandare l’uscita nei cinema per diversi mesi. Comunque, dopo la fine delle riprese, Mel Gibson si è rifiutato di promuovere il film.
Il professore e il pazzo, il soggetto non è originale
Il soggetto non è originale ma è tratto da un libro. Precisamente, si tratta della trasposizione cinematografica dell’opera L’assassinio più colto del mondo del 1998 scritto da Simon Winchester.
Il professore e il pazzo, il primo incontro sul set tra Mel Gibson e Sean Penn
Nonostante Mel Gibson e Sean Penn siano da anni nel mondo dello spettacolo, i due non avevano mai collaborato insieme. Questo film rappresenta il primo incontro tra Mel Gibson e Sean Penn su un set come attori.
Gli attori Mel Gibson e Sean Penn (Getty Images).
Il professore e il pazzo, la collaborazione tra il regista e Gibson
Il regista P.B. Shemran e Mel Gibson avevano già collaborato insieme in passato. Nel dettaglio, Shemran aveva scritto la sceneggiatura di Apocalypto, diretto da Mel Gibson, film del 2006.
Il professore e il pazzo, anche Luc Besson coinvolto nel progetto a un certo punto
Gibson da tempo voleva realizzare questo film e per un certo periodo venne accostato al progetto anche il regista Luc Besson. Tuttavia, alla fine non si fece nulla e Gibson ha dovuto aspettare 17 anni prima di completare il lungometraggio.
L’episodio si è verificato ad Opi, piccolo centro dell’Alto Sangro, in Abruzzo. Per il bimbo di due anni si è reso necessario il trasferimento d’urgenza in ospedale, nel primo pomeriggio di mercoledì 16 agosto, dopo che avrebbe ingerito uno psicofarmaco prescritto alla nonna. Ad allertare il numero di emergenza del 118 sarebbero stati alcuni familiari in seguito a segnali di malessere da parte del bambino.
Elisoccorso (Imagoeconomica).
I sanitari stanno valutando trasferimento
Immediatamente si è alzato in volo l’elisoccorso che ha dovuto fare i conti con le avverse condizioni atmosferiche. Il piccolo, in codice rosso ma cosciente, è stato così trasportato nell’ospedale di Avezzano, dove viene tenuto sotto osservazione. È ancora presto, secondo i sanitari, per dichiararlo o meno fuori pericolo. I medici stanno inoltre valutando il trasferimento presso un ospedale romano. Sull’episodio si svolgeranno gli accertamenti la compagnia dei carabinieri di Castel Di Sangro che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto.
«Il Palio non è un’attrazione turistica e non voglio che lo diventi». Così il sindaco di Siena Nicoletta Fabio si è espressa durante la tradizionale conferenza stampa che precede la Carriera della serata del 16 agosto in piazza del Campo dedicata alla solennità dell’Assunzione. «Nei giorni del Palio è normale che arrivino turisti per vederlo, ma bisogna ricordare anche che ci sono stati tempi in cui noi senesi abbiamo concesso che il Palio fosse attrattivo» per i turisti «ma poi i tempi cambiano e anche i numeri delle persone che vengono a vederlo cambiano», ha aggiunto. Il sindaco Fabio ha pertanto ribadito che il Palio «oggi non è un’attrazione turistica, inoltre il turista frettoloso non fa bene alla città».
Palio nella lista patrimoni Unesco, il sindaco: «Pro e contro»
Sull’ipotesi che il comune di Siena possa chiedere di inserire il Palio nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco, il sindaco Nicoletta Fabio ha detto che «ci sono i pro e i contro come in tutte le cose. Gli attori principali sono le Contrade, è da loro che dovrebbe partire, se ci dovesse essere, questa esigenza. Io non avrei questa intenzione al momento».
«Il giorno del Palio siamo tutti rivali e il resto dell’anno siamo in faziosa armonia. La macchina comunale ha funzionato affrontando anche alcune difficoltà», ha aggiunto in riferimento al maltempo che ha colpito la città nella serata del 14 agosto e che ha reso necessario l’annullamento di due prove. «A me non piace dire che il Palio è una festa» – ha concluso – «perché non è una situazione di relax ma è il rito di questa città che merita di essere celebrato con la collaborazione tutti gli attori in campo a tutti i livelli».
Stasera 16 agosto 2023 alle ore 21.10 andrà in onda il film intitolato La notte è piccola per noisul canale Rai Movie. Il regista è Gianfrancesco Lanzotti che si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura. All’interno del cast ci sono Michela Andreozzi, Francesca Antonelli, Cristiana Capotondi, Riccardo De Filippi e Tommaso Lazotti.
Locandina del film (Twitter).
La notte è piccola per noi, trama e cast del film in onda stasera 16 agosto 2023 su Rai Movie
La trama racconta diverse storie di personaggi che si riuniscono un sabato sera in una balera di Roma e assistono allo spettacolo musicale degli artisti che si esibiscono sul palco. Un ragazzo e una donna matura (Michela Andreozzi) si danno un appuntamento al buio per la prima volta dopo essersi conosciuti in chat, scoprendo che gli incontri nella vita reale sono diversi da quelli in realtà virtuale. Un pugile alcolista (Andrea Sartoretti) fa di tutto pur di riconquistare la sua ex, la bella cantante di una band (Thony). Una donna aspetta il suo uomo improvvisamente sparito e spera di rivederlo per concedersi dei momenti di relax con lui.
Quattro professoresse (tra cui l’attrice Teresa Mannino) snob si concedono una serata popolare ma con i loro modi daranno vita a colpi di scena. Un carabiniere si trova faccia a faccia con un latitante sulla pista da ballo. Una coppia di ultraottantenni presi dalla gelosia arriveranno a fare delle pazzie mentre un parcheggiatore clandestino cerca di guadagnare nel corso della serata. Come collante tra le varie storie ci sarà una cameriera (Cristiana Capotondi) che tutti scambiano per un uomo visti i suoi modi di fare e il suo taglio di capelli.
La notte è piccola per noi, 4 curiosità sul film
La notte è piccola per noi, un grande omaggio a un regista italiano
Questo film si conclude con un omaggio al grande regista Ettore Scola. Si tratta di una scelta artistica voluta fortemente da Gianfrancesco Lanzotti, regista e sceneggiatore della pellicola. Inoltre, la figlia di Ettore Scola, Paola, è stata aiuto regista di Lanzotti per completare le riprese.
La notte è piccola per noi, le location delle riprese
Per effettuare le riprese il regista e la troupe si sono spostati in diverse località in provincia di Roma. Non a caso, anche la storia raccontata nel film si svolge principalmente nei dintorni della capitale italiana.
La notte è piccola per noi, il commento del regista sulla sua opera
Gianfrancesco Lanzotti, regista e sceneggiatore del film, ha spiegato il ruolo della musica nel suo film in un’intervista al sito Taxidrivers.it. Le sue parole al riguardo sono state: «Direi che non è un musical, ma un film in cui la musica è, insieme al ballo, uno dei linguaggi principali. In un paio di momenti, invece, diventa narrativa, nel senso che due brani sono scelti per sottolineare lo svolgersi dei fatti: uno è Gente di mare e l’altra è Malafemmina. In questi due momenti testo e atmosfera commentano ciò che sta accadendo».
Il regista Gianfrancesco Lanzotti (Getty Images).
La notte è piccola per noi, gli incassi del film
Secondo quanto riportato dal sito MyMovies.it, nelle prime otto settimane di programmazione il film ha incassato 3.500 euro. Nel primo weekend, invece, gli incassi sono stati di 1.100 euro.
Il gabinetto di governo tedesco ha approvato mercoledì 16 agosto il disegno di legge per la legalizzazione parziale della coltivazione e del consumo di cannabis in Germania. La proposta dovrà ancora passare al vaglio del Bundestag e del Bundesrat. La bozza del ministro della Salute Karl Lauterbach prevede, tra l’altro, il diritto per gli adulti a un possesso personale di 25 grammi di cannabis e di un massimo di tre piante.
Cannabis wird legal. Ein Wendepunkt in der gescheiterten Drogenpolitik. Bisher steigen Konsum, Kriminalität und der Schwarzmarkt wächst. Oft gibt es toxische Beimengungen. So konnte es einfach nicht weitergehen. Stellt hier Fragen. Am Freitag gebe ich Antworten in „Sprechstunde“ https://t.co/ZhG3NExdsq
Per i minori di 18 anni il consumo resta vietato, mentre per chi ha tra 18 e 21 anni sarà più limitato. La coltivazione dovrebbe inoltre essere permessa all’interno di appositi social-club, formati al massimo da 500 persone, con consegne individuali per i membri limitate a 25 grammi al giorno e a 50 grammi al mese. Sui club di coltivazione, tuttavia, saranno i Laender a decidere.
„Unsere Politik passen wir mit dem #Cannabis-Gesetz an die Realität an, entkriminalisieren den Cannabiskonsum für Erwachsene und entziehen gleichzeitig dem illegalen Handel den Boden. Danke an @Karl_Lauterbach & @BMG_Bund für die gute Zusammenarbeit!“ – @cem_oezdemirpic.twitter.com/xFKeQyWHmp
Il ministro tedesco dei Trasporti, Volker Wissing, vuole inoltre inserire ulteriori limiti in relazione alla guida di automobili. Lo riporta Tagesschau. Il progetto di Lauterbach è aspramente criticato dall’opposizione Cdu-Csu e da membri dello stesso sindacato di polizia, secondo cui il traffico illegale di cannabis non sarà stroncato con questa legge. Sta inoltre emergendo un nuovo dibattito in relazione agli effetti della cannabis sulla salute.
A Houston, in Texas, il tribunale ha condannato un uomo a risarcire una donna contro cui ha praticato il revenge porn. Ma la notizia riguarda proprio la cifra del risarcimento: 1,2 miliardi di dollari. Una somma ben al di sopra anche delle richieste degli avvocati della difesa, che non erano andati oltre i 100 milioni. L’uomo, Marques Jamal Jackson, ha diffuso illegalmente dei video intimi senza il consenso della protagonista, la sua ex fidanzata, nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022.
L’avvocato della donna: «Cifra deve essere deterrente»
Come riportano i media americani, anche l’avvocato della vittima ha commentato la vicenda: «Speriamo che l’incredibile cifra del verdetto invii un messaggio di deterrenza e impedisca ad altri di rendersi protagonisti di questa spregevole attività». La denuncia è stata presentata per abusi psicologici e sessuali, violenza domestica e revenge porn. Il legale ha aggiunto: «Spesso è difficile che si arrivi a una sentenza penale in questi casi, ma il verdetto compensativo restituisce alla vittima la sua dignità». L’uomo ha inviato foto e video intimi della ex a tutta la sua famiglia, agli amici, ai colleghi e anche al datore di lavoro, utilizzando una cartella Dropbox accessibile a tutti.
Tra le altre accuse l’accesso al telefono e alle telecamere
Ma non è finita, perché a Marques Jamal Jackson vengono contestati altri comportamenti. L’accusa ha spiegato che l’uomo ha tentato di spiare la donna violando il suo smartphone e le telecamere di casa. Tra gli elementi che hanno portato alla condanna spuntano anche i messaggi inviati. Ad esempio: «Passerai il resto della tua vita cercando di cancellarti da Internet. Tutti quelli che incontrerai ascolteranno la storia e andranno a cercarti. Buona caccia».
È stata eseguita all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari la rimozione di un tumore uterino di oltre 40 chilogrammi: la paziente che lo aveva sviluppato, 42enne, era arrivata a pesare 134 chili e aveva deciso di sottoporsi a un intervento bariatrico per dimagrire. Il chirurgo a cui si era rivolta, però, si è accorto però di una enorme tumefazione addominale e ha indirizzato la paziente all’oncologico di Bari.
L’intervento è durato ben nove ore
Qui la Tac e un controllo ginecologico hanno evidenziato la presenza di una massa (ben 60×55 centimetri) che occupava completamente la cavità addominale e che comprimeva diversi organi, i grossi vasi e gli ureteri. I medici hanno subito deciso di operare la donna: durante l’intervento, durato ben nove ore, l’equipe dell’unità operativa di Ginecologia oncologica clinicizzata guidata dal professore Gennaro Cormio ha rimosso in blocco la massa, asportando poi l’utero, con tube e ovaie, il pannicolo adiposo pendulo dell’addome, del peso di 12 chili.
La paziente ora pesa 82 chili
La paziente, che ora pesa 82 chili, sta seguendo il regolare decorso postoperatorio. Gli esami istologici indicheranno di che natura fosse il tumore rimosso e, in base a questa informazione, gli oncologi indicheranno le terapie adeguate da seguire. «Un intervento eccezionale visto che è raro che i tumori assumano tali forme e dimensioni», ha detto il direttore generale Alessandro Delle Donne. «Ma, per certi versi, anche un intervento di routine, per un Istituto che ha deciso di potenziare la presa in carico dei pazienti, attraverso un CoRo che punta su team multidisciplinari e rapidità d’accesso ad esami e visite, e che si affida alla competenza e all’esperienza dei nostri medici, in questo caso un docente universitario».
Doppio dramma per Sandra Bullock: l’attrice premio Oscar 2010 per The Blind Side, che di recente ha perso il partner Bryan Randall, è finita nella bufera dopo che Michael Oher, l’ex giocatore della Nfl a cui si ispirò la pellicola che le fece vincere il premio, ha accusato il film di esser frutto di una clamorosa bugia. L’attrice, oltre a dover affrontare la perdita del fotografo con cui era legata dal 2015, morto la scorsa settimana di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia incurabile di cui soffriva da tre anni, dovrà ora fare i conti con le polemiche professionali.
Michael Oher ha scoperto la «bugia» nel febbraio 2023
Molti tifosi hanno addirittura chiesto che la diva restituisca la statuetta conquistata nel 2010 grazie alla parte di Leigh Anne Tuhoy. L’ex giocatore ha portato il caso in tribunale affermando di non essere mai stato adottato, ma indotto invece a firmare carte con cui gli strappavano l’autorità legale e l’uso del suo nome in modo da arricchirsi a sue spese. «Michael Oher ha scoperto la bugia nel febbraio 2023, quando ha appreso che la custodianship che aveva firmato e che credeva lo avrebbe reso un componente della famiglia Tuohy, in realtà non gli offriva alcuna relazione familiare», si legge nei documenti depositati dall’ex giocatore in tribunale.
«La Bullock adesso dovrebbe restituire l’Oscar», ha sparato a zero contro l’attrice il cronista sportivo Brandon Walker su X, mentre altri fan della 59enne star di Miss Congeniality sono accorsi in sua difesa. The Blind Side fu adattato dall’omonimo libro del 2006 del giornalista Michael Lewis in cui si racconta la parabola di Oher, uno dei 13 figli di una madre tossicodipendente, e della sua ascesa ai successi nel football dopo esser entrato in casa dei Tuhoy. Questi ultimi, a loro volta, hanno negato le accuse, affermando di essere «devastati» per esser stati portati in tribunale: «È sconvolgente pensare che avremmo speculato sui nostri figli», hanno detto, affermando di non aver guadagnato nulla dal film se non la metà di quanto fu pagato Lewis, e che quella somma fu distribuita in parti eguali tra tutti i membri della famiglia».
Sandra Bullock should give her Oscar back. She knows she didn’t deserve that shit.
Gli operai del Corpo forestale della Regione siciliana hanno sventato un incendio sul Monte Pellegrino. Nel bel mezzo della riserva naturale, in un tratto in cima al promontorio di Palermo, qualcuno aveva preparato già tutto per accendere il fuoco. Sono stati ritrovati cumuli di sterpaglie e rami secchi lungo la strada sul costone che si affaccia sul litorale dell’Addaura. E a pochi passi anche oggetti per accenderli, come uno straccio di cotone imbevuto di benzina. Secondo le autorità, i piromani aspettavano il caldo torrido dei prossimi giorni prima di dare vita ai roghi.
L’assessore Mineo: «Sei milioni di euro per la forestazione»
Intanto sul tema è intervenuto anche l’assessore comunale all’Ambiente, Andrea Mineo, che promette: «Stiamo studiando un nuovo piano per la pulizia dei viali senza contare i progetti di forestazione che stiamo portando a termine grazie ai fondi comunitari del piano React Eu. Abbiamo a disposizione quasi sei milioni di euro per la forestazione di circa 180 ettari di terreni su Monte Pellegrino». La ferita generata dagli incendi di fine luglio in tutta la Sicilia è ancora aperta.
Un intervento dei vigili del fuoco durante gli incendi in Sicilia di fine luglio (Getty).
Monte Pellegrino in fiamme a Ferragosto
La scoperta del Corpo forestale arriva poche ore dopo un incendio che ha colpito proprio uno dei versanti di Monte Pellegrino nella serata di Ferragosto. Le fiamme hanno risalito uno dei costoni e con due fronti hanno minacciato il Castello Utveggio, una costruzione che risale agli anni Trenta del Novecento. Il direttore della riserva, Giovanni Provinzano, ha dichiarato: «L’incendio molto probabilmente è stato innescato da un razzo, o da un gioco d’artificio, sparato da via Bonanno verso la parete rocciosa. Questa è l’ipotesi più accreditata sull’innesco del rogo che ha sfiorato il castello. Mi sembra difficile che sia stato un errore. Qualcuno voleva provocare danni che potevano bloccare i cantieri di rimboschimento avviati dopo la devastazione dell’incendio del 16 giugno 2016».
Ita Airways, una partita che sembra non finire mai. O che forse potrebbe finire più o meno da dove è iniziata, con la Msc dell’armatore Gianluigi Aponte accreditata di un possibile ritorno in pista ancora assieme a Lufthansa. Esattamente com’era nel progetto originale inopinatamente bocciato, Mario Draghi regnante, dal ministero dell’Economia, e che avrebbe portato nelle casse pubbliche quasi un miliardo di euro. Giorgia Meloni infatti, secondo quanto scrive il quotidiano Mf, avrebbe sondato l’imprenditore napoletano, e lui non ha chiuso la porta all’ipotesi di rientro. Con che quota e che modalità è tutto da vedere. E se la cosa si concretizzerà sarà solo dopo il via libera di Bruxelles all’accordo con cui i tedeschi a maggio 2023 hanno comprato il 41 per cento della compagnia di bandiera italiana. Intanto continuano a emergere episodi poco edificanti della passata gestione chiusasi con l’allontanamento da parte del Mef dell’ex amministratore delegato Fabio Lazzerini, avvenuto con la formula della «risoluzione consensuale» che, come anticipato da questo giornale il 21 luglio, serviva principalmente a limitare possibili ulteriori strascichi giudiziari da parte della compagna nei confronti del manager. Da allora sono emerse una serie di evidenze che segnalavano nella sua gestione alcune aree di opacità che attendono di essere chiarite.
Gianluigi Aponte di Msc (Imagoeconomica).
Prezzi di favore a un cerchio magico: omaggi per circa 300 mila euro
Una di queste indagini riguarda i vari omaggi fatti dalla direzione di Lazzerini servendosi anche della fidatissima Emiliana Limosani, sua segretaria quando il manager guidava la piattaforma di viaggi Amadeus, poi messa alla guida della direzione commerciale di Ita. Sono emersi omaggi per circa 300 mila euro, rilasciati con gestione discrezionale del management. Ossia tariffe ad hoc per diversi personaggi, inferiori rispetto a quelle standard, passaggi da Economy a Business con prezzi non cambiati, accesso gratuito a classi superiori senza il costo previsto, tariffe dipendenti a persone che non sono dipendenti, e così via. Il tutto generando una perdita per la compagnia di bandiera che tecnicamente si configura come un mancato guadagno. E qui iniziano ad emergere i dettagli che hanno portato Ita alla perdita “monstre” nell’ultimo trimestre 2022 e nei primi sei mesi del 2023.
Emiliana Limosani, fidatissima di Fabio Lazzerini (Imagoeconomica).
I nomi? Non li facciamo, ma siamo pronti a metterli a disposizione…
Lettera43 ha deciso di non fare i nomi dei beneficiati, ma possiede copia dei loro elenchi che metterà a disposizione di quanti, azionisti, nuovo consiglio di amministrazione o magistrati contabili, ne faranno richiesta. Nei file compaiono nomi storicamente molto vicini al mondo di Lazzerini: ex manager della vecchia Alitalia poi passati ad altre aziende con collaboratori e parenti. Ma non solo. Ci sono anche ex consiglieri d’amministrazione di Ita, voluti all’epoca dall’ex direttore generale del Mef Alessandro Rivera e dal suo fidato Filippo Giansante, capo della direzione Valorizzazione del patrimonio pubblico, che si dimisero nel marzo del 2022 e durati ben altri 6 mesi in prorogatio per garantire che Ita non finisse nella mani della cordata Msc-Lufthansa ma in quella fumosa del fondo Certares supportata da Lazzerini. Di cui sono perse le tracce dopo l’arrivo al Tesoro di Giancarlo Giorgetti.
Nell’elenco pure i giornalisti, sempre pronti a tuonare contro gli sprechi di Alitalia
Non mancano anche giornalisti e loro familiari, sempre pronti in articoli e convegni a tuonare contro gli sprechi di Alitalia, ma stranamente benevoli sull’operato di Lazzerini. Nella lista anche il nome di un politico, ex ministro e vicino di casa del manager, da lui sempre difeso pubblicamente, che il 17 maggio ha viaggiato da Fiumicino a New York. Presenti pure manager di enti pubblici, il presidente di una nota squadra di calcio di Serie A e la moglie amanti della West Coast, presidenti di Authority, avvocati e numerosi titolari di agenzie di turismo.
Buonuscita di Lazzerini, altro che 3 milioni: offerti 800 mila euro lordi
Intanto, benché silenzio e rapidità di esecuzione abbiano caratterizzato l’allontanamento di Lazzerini da Ita, iniziano a emergere dettagli interessanti sulla chiusura del rapporto. Al manager sarebbero spettati circa 3 milioni per congedarsi dalla compagnia di bandiera, ma il Mef gli avrebbe offerto non più di 800 mila euro lordi da prendere subito, altrimenti le varie azioni legali che erano pronte a essere intraprese avrebbero comportato un possibile risarcimento dell’ex ad a Ita. Insomma, pochi soldi maledetti e subito, oppure ci si vedeva in tribunale per risarcire la compagnia e il ministero suo azionista.
Fabio Lazzerini (Imagoeconomica).
La differenza servirà a pagare il danno procurato alla compagnia?
Un importo irrisorio per un manager di un’azienda di Stato, per di più in Alitalia dal 2017, portato dall’ex ad Luigi Gubitosi, quindi con ben sette anni di servizio in ruoli apicali. Il segnale concreto che il Mef gli ha fatto capire che quegli oltre 2 milioni non gli sono stati dati perché servono a pagare i danni procurati alla compagnia per le sue azioni intraprese a livello personale senza il coinvolgimento delle strutture competenti e sfruttando la sua posizione lavorativa. E Lazzerini ha accettato, preoccupato per quello che può emergere, e conscio del profondo rosso dei conti di Ita Airways (152 milioni l’ebitda negativo nei primi sei mesi del 2023) che ha lasciato nonostante la somma superiore al miliardo già pompata da via XX settembre nelle casse della società.
Gabriele Corsi, nato a Roma il 29 luglio 1971, è un conduttore televisivo e radiofonico, comico e attore. È noto per essere uno dei componenti del Trio Medusa insieme a Furio Corsetti e Giorgio Daviddi.
Gabriele Corsi: biografia e carriera
Dopo un’iniziale gavetta a teatro con i due colleghi, fondando anche l’emittente radiofonica Radio Medusa, dal 1996 si è dilettato in televisione prendendo parte alla fiction Il maresciallo Rocca (fino al 2001) e proseguendo con la serie Una donna per amico (2000-2001), il film tv L’inganno, regia di Rossella Izzo (2003), e Romanzo siciliano, regia di Lucio Pellegrini (2016). Dal 2022 ha condotto, insieme al Trio Medusa, Chiamate Roma Triuno Triuno su Radio Deejay. Dal 2016 invece, ha presentato il suo primo programma da solo, Take me out – Esci con me, trasmesso da Real Time. Nello stesso anno è stato arruolato come comico della trasmissione Cartabianca in onda su Rai 3.
Gabriele Corsi e la moglie Laura Pertici (Facebook).
Dal 2017 è tornato su Real Time con Piccoli giganti. L’anno seguente ha condotto Boss in incognito su Rai 2 e nell’estate dello stesso anno è stato al timone di Reazione a catena – L’intesa vincente. Dall’autunno 2019 è tornato a Discovery per condurre il game show Deal With It – Stai al gioco sul Nove,mentre nel 2021 ha presentato la nuova stagione de Il contadino cerca moglie. Negli ultimi anni ha condotto e commentato l’Eurovision Song Contest su Rai 1 e dal 5 settembre 2022 ha iniziato a condurre il game Don’t Forget the Lyrics! – Stai sul pezzo sul Nove.
Gabriele Corsi: la vita privata
Il conduttore è sposato con la giornalista di RepubblicaLaura Pertici. La coppia ha due figli, Magherita e Leonardo.
Almeno 800 ettari di terreno risultano bruciati da un incendio boschivo scoppiato nella tarda serata di martedì 15 agosto a Tenerife, alle Canarie, per il quale sono anche state evacuate alcune case. Lo riportano i servizi d’emergenza locale. Le fiamme si sono sviluppate principalmente nei comuni di Arafo e Candelaria. La loro velocità di propagazione e intensità hanno richiesto un ampio dispiegamento di uomini e mezzi: sul terreno sono attivi oltre 150 uomini, tra vigili del fuoco e militari dell’Unità Militare d’emergenza (Ume). Inoltre, sono stati messi a disposizione anche diversi mezzi aerei e personale della Croce Rossa.
Nel calcio nostrano continua a tenere banco il caso di Leonardo Bonucci, calciatore di cui secondo l’Aic la Juventus avrebbe «calpestato la dignità» mettendolo di fatto fuori rosa. La Juventus, tramite una nota ufficiale, «ribadisce con forza la correttezza del proprio operato nei confronti di tutti i calciatori tesserati cui sono riconosciuti e garantiti pienamente tutti i diritti previsti dall’Accordo Collettivo di categoria». Il club bianconero si è detto inoltre pronto, «nell’ipotesi in cui ciò si rendesse necessario, a difendere la piena legittimità del proprio comportamento nelle sedi competenti».
Leonardo Bonucci premiato il 14 maggio 2023 per le 500 presenze con la Juventus (Getty Images).
L’Aic: «La Juve lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi»
Poco prima dell’inizio della preparazione estiva, la società ha fatto sapere a Bonucci, nella stagione passata capitano, di non volerlo più in rosa, invitandolo a cercarsi squadra. La decisione è stata presa dal tecnico Massimiliano Allegri e avallata dalla nuova dirigenza juventina, non è piaciuta per niente all’Associazione italiana calciatori, così come testimoniato dal presidente Umberto Calcagno. «La situazione che sta vivendo Bonucci è paradossale: è oggettivamente fuori rosa, subisce condotte illegittime e vietate dall’ accordo collettivo, viene calpestata la sua dignità. La Juve lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi», ha detto all’Ansa. Aggungendo poi: «È il capitano della Nazionale, al quale questa vicenda sta precludendo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra. Bonucci è la punta dell’iceberg di numerose situazioni. Poi c’è chi, come lui, ha le spalle larghe e va avanti a petto in fuori, e chi invece subisce».
Leonardo Bonucci nell’ultima partita giocata con la Juve (Getty Images).
L’esperienza di Bonucci alla Juventus si chiuderà dopo 12 stagioni e 502 presenze
Sempre a proposito del caso Bonucci, la Juventus nella nota «si auspica che la problematica della definizione di un corretto bilanciamento tra diritti dei calciatori e esigenze dei Club possa essere definitivamente affrontata e risolta nell’ambito della negoziazione del nuovo Accordo Collettivo tra AIC e Lega Nazionale Professionisti Serie A che avverrà in vista della stagione sportiva 2024/25». Comunque vada a finire, Bonucci nella stagione che sta per iniziare non giocherà nemmeno un minuto nella Juventus. Si chiuderà così nel modo peggiore una storia lunga 12 annate calcistiche (con intermezzo nel Milan), nel corso delle quali il difensore ha collezionato ben 502 presenze in bianconero.
Stasera 16 agosto 2023 alle ore 21.25 andrà in onda su Rai 1 il film Hello Again – Un giorno per sempre. La regista è Maggie Peren che si è occupata anche di scrivere la sceneggiatura. Nel cast di questa produzione tedesca ci sono Alicia von Rittberg, Tim Oliver Schultz, Emilia Schule e Edin Hasanovic. Il film sarà disponibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.
L’attrice protagonista Alicia von Rittberg (Getty Images)
Hello Again – Un giorno per sempre, trama e cast del film in onda stasera 16 agosto 2023 su Rai 1
La trama racconta la storia di Zazie (Alice von Rittberg), una giovane donna disillusa dall’amore che porta avanti il suo pensiero cinico sul legarsi con un’altra persona. La ragazza vive in un appartamento condiviso con i suoi amici Anton (Edin Hasanovic) e Patrick (Samuel Schneider) e le sue giornate trascorrono tranquille tra un’attività e l’altra. La sua disillusione nei confronti dell’amore deriva dalla relazione negativa dei suoi genitori che discutevano spesso quando lei era piccola. Un giorno, la routine di Zazie viene scossa quando riceve l’invito per il matrimonio di un suo vecchio amico, Philipp (Tim Oliver Schultz).
Il giovane deve sposarsi con Franziska (Emilia Schule), una donna che Zazie non riesce a sopportare e che ha sempre disprezzato. Dopo aver ricevuto l’invito, l’obiettivo di Zazie diventa quello di far annullare il matrimonio dell’amico. Tuttavia, i suoi tentativi sono vani e si concludono in incredibili fallimenti. Succede però un evento incredibile: Zazie si ritrova coinvolta in un loop temporale e ogni volta ha la possibilità di far annullare il matrimonio di Philipp. Solo grazie a questa magia imparerà una grande lezione e capirà di non dover essere diffidente nei confronti del vero amore.
Hello Again – Un giorno per sempre, 4 curiosità sul film
Hello Again – Un giorno per sempre, l’esperienza della regista
A dirigere il film è Maggie Peren, una regista che ha già esperienza nel campo della regia ma è principalmente una sceneggiatrice. Non a caso, ha scritto la sceneggiatura di diverse opere, sia per il cinema che per la televisione. Il suo ultimo lavoro è il film The Forger con Louis Hoffman, attore noto per aver interpretato il protagonista della serie Netflix Dark.
Hello Again – Un giorno per sempre, un riferimento a un noto film di Spike Jonze
A un certo punto nel film c’è un chiaro riferimento a un film di Spike Jonze. Infatti, in una scena è visibile il poster della pellicola Nel paese delle creature selvagge che Jonze ha diretto nel 2009.
Hello Again – Un giorno per sempre, l’attrice protagonista al fianco di Brad Pitt in una produzione americana
L’attrice Alice von Rittberg ha lavorato al fianco di Brad Pitt in una produzione americana. Si tratta del film Fury del 2014 incentrato sulla Seconda Guerra mondiale. Nel lungometraggio, il personaggio della von Rittberg si innamorava, seppur per un breve tempo, di un soldato giovane interpretato da Logan Lerman.
L’attrice Alicia von Rittberg (Getty Images)
Hello Again – Un giorno per sempre, una scelta curiosa della casa di distribuzione
La casa di produzione ha scelto di non distribuire il film in DVD o Blu-Ray. Per questa ragione, la pellicola è disponibile solo in formato digitale.
La petizione online lanciata dai partiti d’opposizione il 13 agosto scorso sul salario minimo continua a stupire. Dopo aver toccato quota 100 mila firme in 24 ore, nonostante un fisiologico calo di velocità, i sì sono raddoppiati in poche ore. Il sito salariominimosubito.it continua ad essere raggiunto quotidianamente da migliaia di italiani. Ad esultare sono proprio le opposizioni.
Bonelli e Fratoianni: «Richiesta chiara»
Sui social, sono soprattutto i deputati e leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, ad esultare: «200.000 firme in pochissimi giorni! La richiesta chiara: vogliamo un salario minimo di 9 euro l’ora. Una misura semplice, ma fondamentale, che potrebbe cambiare la vita di milioni di italiani. Opponendosi alla nostra proposta di salario minimo, il governo Meloni dimentica che 4 milioni di nostri concittadini guadagnano meno di questa cifra e attendono con ansia un cambiamento tangibile. 200.000 firme e continuiamo a crescere! Per un salario giusto. Per un’Italia più equa. Perché è un diritto e perché è necessario». E anche il Pd ha twittato: «Insieme vinciamo questa partita. Grazie a tutti e andiamo avanti!».
200mila firme in pochissimi giorni per #salariominimo. Una misura semplice, ma fondamentale, che potrebbe cambiare la vita di milioni di italiani.https://t.co/IlZ9zdMTWy
A esultare già nei giorni scorsi è stato anche il Movimento 5 stelle, così come Azione. Il profilo ufficiale del partito di Carlo Calenda scrive su Twitter: «La petizione per il salario minimo subito ha superato 200 mila firme. Un risultato straordinario che dimostra che il Paese è con noi. Continuate a firmare per una retribuzione giusta». Dei partiti d’opposizione non esulta soltanto Italia Viva. Il gruppo guidato dall’ex premier Matteo Renzi si è allontanato dalle posizioni degli altri già prima dell’incontro di venerdì 11 agosto.
Francesco Molinari sarà il quinto e ultimo vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma, in programma dal 29 settembre al primo ottobre prossimi sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, come appreso dall’Ansa. Per la prima volta nella storia quasi centenaria della competizione due fratelli, peraltro italiani, ricopriranno questo incarico. Chicco Molinari, scelto dal capitano Luke Donald, va ad aggiungersi infatti al fratello Edoardo, ma anche al danese Thomas Bjorn, al belga Nicolas Colsaerts e allo spagnolo Josè Maria Olazabal. Francesco Molinari in carriera ha giocato e vinto tre Ryder Cup.
Il debutto nel 2010, insieme al fratello Edoardo, in Galles al Celtic Manor Resort. Poi, nel 2012, il bis con tanto di pareggio decisivo ai fini della vittoria del team Europe, nel match di singolo con Tiger Woods negli Usa. Quindi, il capolavoro del 2018 a Parigi, con cinque vittorie in altrettanti incontri disputati (record europeo). Primo e unico italiano ad essersi imposto in un Major, il The Open, sempre nel 2018 ma a Carnoustie, in Scozia, Molinari con il fratello Edoardo ha conquistato nel 2009 la coppa del mondo di golf in Cina.
Sono molto orgoglioso e vorrei ringraziare @LukeDonald per l’opportunità. Ci vediamo a Roma e forza Europa!
«Francesco Molinari ha scritto pagine storiche della Ryder Cup»
«Un unicum, che rende ancora più prestigiosa questa Ryder Cup che, sono sicuro, sarà indimenticabile». Così il presidente della Federazione italiana golf, Franco Chimenti, ha commentato la nomina. «Francesco Molinari ha scritto pagine storiche della Ryder Cup e sono certo che avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto anche in campo. Porterà calma, esperienza ed estro. Insieme al fratello Edoardo e a tutto lo staff del capitano Luke Donald, sarà un punto di riferimento non solo per i più giovani ma anche per i più esperti. Non poteva esserci una Ryder Cup, quella di Roma, senza Francesco Molinari, un campione che darà ancora tante soddisfazioni al golf italiano».
Il governo di Pechino ha sospeso la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione giovanile, che a giugno tra i 16 e i 24 anni, nelle aree urbane, ha raggiunto il 21,3 per cento. Una cifra decisamente alta per gli standard locali. L’istituto di statistica ha motivato lo stop con il fatto che il metodo di raccolta ed elaborazione di questi dati è da migliorare. Secondo molti esperti, invece, si tratta di un tentativo da parte della Cina di nascondere le debolezze dell’economia della Repubblica popolare. Che, a dispetto delle previsioni, non è cresciuta a ritmi vigorosi dopo la fine delle restrizioni anti-Covid. Anzi.
Operaia tessile di Haian (Getty Images).
La crisi del settore immobiliare, molto importante per l’economia cinese
In Cina il Pil sta crescendo meno delle attese e da luglio la Repubblica popolare è persino entrata in deflazione. Debole l’andamento dei consumi, mentre il settore immobiliare (molto importante per l’economia di Pechino) non si è ancora ripreso dalla crisi degli ultimi anni: i prezzi delle nuove case in Cina sono scesi a luglio dello 0,2 per cento mensile, per prima volta nel 2023. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, i prezzi hanno segnato un calo annuo dello 0,1 per cento. La nuova frenata è maturata nel mezzo del peggioramento della crisi del debito, che sta interessando i principali sviluppatori immobiliari. Zhongrong International Trust, per esempio, ha mancato i pagamenti dovuti su dozzine di prodotti e non ha piani immediati per onorare gli impegni, indicando problemi più profondi di quanto emerso finora. E il colosso del settore Country Gardner Holdings, che in borsa ha perso il 41 per cento nell’ultimo mese, non è stato in grado di pagare due rimborsi di interessi sui prestiti ed è a rischio di insolvenza. In generale gli investimenti nel settore si sono attestati a gennaio-luglio a 6.770 miliardi di yuan (927 miliardi di euro), in calo annuo dell’8,5 per cento (-7,6 per cento la parte residenziale). La valuta cinese, peraltro, è ai minimi da 16 anni sul dollaro.
Lo yuan è ai minimi da 16 anni sul dollaro (Getty Images).
Gli analisti si aspettavano una frenata dell’economia, ma più moderata
Il tasso di disoccupazione, che in Cina viene calcolato solo per le aree urbane, è tra l’altro in grado di fornire solo un quadro parziale della situazione. E lo stesso vale per il dato generale della popolazione attiva, che esclude le zone rurali del Paese (anch’esso aumentato fino al 5,3 per cento). «Se non c’è nessun annuncio, allora non c’è neanche nessun disoccupato», ha ironizzato un utente di Weibo. In questo contesto le vendite al dettaglio, principale indicatore dei consumi delle famiglie – che in generale in Cina hanno una scarsa propensione alla spesa – sono salite solo del 2,5 per cento su base annua a luglio. Anche la produzione industriale ha rallentato: +3,7 per cento, dopo il 4,4 per cento del mese precedente. Gli analisti si aspettavano una frenata, ma più moderata.
L’economia cinese non sta crescendo come previsto (Getty Images).
La Banca popolare cinese corre ai ripari: basterà per nascondere i problemi?
Per sostenere la crescita economica, la Banca popolare cinese ha iniettato la più grande quantità di liquidità dal febbraio 2023 e tagliato il tasso di interesse praticato sui finanziamenti a un anno (medio termine) di 15 punti base, il più ampio dal 2020, portandolo al 2,5 per cento: una mossa che abbassa i costi di finanziamento delle banche per incoraggiarle a concedere più credito e a condizioni più favorevoli. L’economia del Paese con il secondo Pil del Pianeta che e secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale dovrebbe essere il maggiore contribuente alla crescita mondiale fino al 2028, si è inceppata. E Pechino, pare, sta facendo di tutto per nasconderlo, soprattutto per evitare la fuga delle aziende che potrebbero pensare di spostare altrove le proprie produzioni e filiali.
Il soldato statunitense che il 18 luglio scorso è stato arrestato dalle autorità della Corea del Nord, dopo aver attraversato illegalmente il confine, sarebbe «deluso» dal proprio Paese. A raccontare le presunte ragioni che hanno spinto Travis King, il militare 23enne ancora in stato di fermo, è il governo di Pyongyang.
I motivi: «Deluso per disuguaglianza e discriminazione»
L’agenzia di stampa nordcoreana Kcn, organo di propaganda di Kim Jong-un, ha spiegato che King sarebbe stato spinto dalla «delusione per la disuguaglianza nella società americana» e per «la discriminazionerazziale nell’esercito». Il 23enne «nutriva sentimenti negativi. Nel corso delle indagini Travis King ha anche espresso la volontà di cercare asilo in Corea del Nord o in un Paese terzo». L’agenzia ha spiegato che sono ancora in corso le indagini, ma senza entrare nei dettagli di chi sia a condurle né di quando si concluderanno.
Soldati al villaggio di Panmunjom al confine tra le due Coree (Getty).
Gli Usa vogliono verificare le affermazioni
I media statali non hanno riportato la notizia e ora la palla passa agli Usa. Da Washington si cerca di capire se le affermazioni rilasciate dall’agenzia corrispondono al vero. L’ex analista della Cia, ora all’Ap, Soo Kim, ha spiegato: «Forse il regime cercherà di “contrattare” la vita di King in cambio di concessioni finanziarie da parte degli Stati Uniti o la riduzione dei suoi aiuti militari alla Corea del Sud. Molto probabilmente, i negoziati non saranno facili ei termini saranno dettati dalla Corea del Nord». E per quest’ultimo le parole rese pubbliche non appartengono al soldato ma sono «propaganda nordcoreana al 100 per cento».
Una torretta della Corea del Nord al confine con la Corea del Sud (Getty).
La famiglia ha raccontato le discriminazioni razziali subite
L’Abc ha raccolto le testimonianze della famiglia di Travis King. E dai parenti è arrivata la conferma: il giovane ha davvero subito discriminazioni razziali. Inoltre in Corea del Sud è stato in prigione per 50 giorni a causa di due diverse accuse adi aggressione. Al ritorno a casa, in Texas, avrebbe dovuto affrontare ulteriori misure disciplinari. La madre Claudine Gates ha lanciato un appello alla Corea del Nord, chiedendo che il figlio venga trattato in modo umano.