Daily Archives: 23 Agosto 2023

Il giallo del secondo aereo di Prigozhin uguale a quello precipitato

Mentre si alternano le notizie sulla morte di Evgheny Prigozhin emergono ulteriori dettagli. «Prima che l’aereo si schiantasse, i residenti locali hanno sentito due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti», ha scritto il canale Telegram Grey Zone.

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Il secondo aereo atterrato a Ostafyevo

Successivamente lo stesso canale Telegram ha riferito che un altro aereo di Prigozhin, uguale a quello precipitato, è atterrato all’aeroporto di Ostafyevo, vicino a Mosca, ma non ha precisato da dove venisse. «Dove Prigozhin si trovasse al momento non si sa», ha aggiunto Grey Zone, accennando quindi all’ipotesi che il capo della Wagner potesse viaggiare su questo secondo velivolo.

Spagna: Jenni Hermoso rompe il silenzio e chiede sanzioni per Luis Rubiales

La calciatrice spagnola Jenni Hermoso rompe il silenzio e anche lei chiede sanzioni ai danni del presidente della Federcalcio iberica Luis Rubiales, al centro di una bufera per il bacio in bocca dato alla giocatrice. «Io e il mio sindacato delle giocatrici»- afferma la campionessa in una nota – «stiamo lavorando affinché atti come quelli a cui abbiamo assistito non restino impuniti, siano sanzionati e vengano adottate le misure necessarie per tutelare i calciatori da azioni che riteniamo inaccettabili».

Chieste le dimissioni di Rubiales

Hermoso chiede dunque al Consiglio superiore dello Sport di agire per porre fine ai comportamenti che violano la dignità delle donne. Anche la Lega spagnola di calcio femminile professionistico ha chiesto le dimissioni del presidente della Federazione Luis Rubiales in seguito al suo bacio forzato a Jenni Hermoso durante la cerimonia di premiazione dei mondiali.

Stupro di Palermo: gli indagati chiedono di cambiare carcere perché minacciati

I sei giovani in carcere a Palermo, accusati di violenza sessuale di gruppo su una 19enne, hanno chiesto di essere allontanati dalla struttura penitenziaria a causa delle minacce ricevute. Nei giorni scorsi i ragazzi hanno risposto in lacrime ai magistrati, affermando di essersi rovinati la vita, ma la linea di difesa non è cambiata: «Lei era consenziente», hanno dichiarato.

I carabinieri alla ricerca di altri cellulari e video

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per trovare altri cellulari e video che potrebbero aver ripreso lo stupro avvenuto nel cantiere del collettore fognario, al Foro Italico, dove la ragazza è stata poi soccorsa da un’ambulanza. Martedì 22 agosto, i giudici hanno respinto anche la richiesta dei difensori di Cristian Barone confermando l’arresto in carcere. Rigettati anche il ricorso di Angelo Flores e Gabriele Di Trapani. Un settimo responsabile, minorenne al momento del fatto e ora 18enne, è stato scarcerato dal gip del tribunale per i minorenni e affidato a una comunità.

Precipita in Russia l’aereo privato di Prigozhin con lui a bordo

La fine di Yevgeny Prigozhin, nell’aria da mesi, è arrivata con un epilogo tragico, quasi spettacolare: il jet privato di proprietà del capo della Wagner si è schiantato nella regione di Tver, in Russia, dopo essere stato abbattuto dalla contraerea russa mentre viaggiava da Mosca a San Pietroburgo. Lo ha riportato il canale Telegram Zona grigia, legata al gruppo di mercenari. Secondo l’agenzia Tass tutte le 10 persone che erano a bordo sono morte, tra cui appunto Prigozhin. L’autorità per l’aviazione civile russa ha confermato che anche lui era sulla lista dei passeggeri, stando a quanto ha riferito la stessa Tass.

Sul canale Telegram affiliato a Wagner Grey Zone, vicino alla compagnia di Prigozhin, sono state subito condivise le immagini dello schianto e si è puntato il dito contro il ministero della Difesa russo.

Prigozhin, che era appena apparso in un video in cui parlava apparentemente dall’Africa, è stato il protagonista della rivolta che a fine giugno si è fermata a 200 chilometri da Mosca e dal Cremlino. Negli ultimi mesi aveva attaccato frontalmente il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Dopo la ribellione abortita, Prigozhin ha avuto un lungo incontro con il presidente Vladimir Putin, in un appuntamento a cui hanno partecipato altre persone. La Wagner aveva spostato negli ultimi due mesi una parte delle sue operazioni in Bielorussia, e poi si era concentrata sull’Africa. Ora il brusco, ma non così inatteso, finale del suo capo.

Sebastiano Somma: età, biografia e carriera dell’attore

Sebastiano Somma è nato a Castellammare di Stabia (provincia di Napoli) il 21 luglio 1960 ed è un attore e conduttore televisivo. Somma si è sempre diviso tra il lavoro in teatro, al cinema e in televisione.

Sebastiano Somma: la carriera

L’attore si è trasferito nel 1982 a Roma per studiare recitazione e dizione. I suoi primi lavori sono stati però nella filodrammatica Napoletana, con opere di Scarpetta e Eduardo De Filippo. Per diversi anni è stato inoltre protagonista di diversi fotoromanzi, in cui all’inizio è apparso con il nome d’arte di Chris Olsen, per poi usare il suo. Nel 1983 Somma ha esordito al cinema con il film Un jeans e una maglietta, di Mariano Laurenti.

Il primo ruolo televisivo dell’attore è stato in uno sceneggiato di Silverio Blasi, Il boss, nel quale ha interpretato un killer assoldato dalla mafia. Negli Anni 90 è stato anche inviato nella trasmissione di Rai 1 Carràmba! Che sorpresa. La svolta per Somma è arrivata con la serie tv Sospetti di Luigi Perelli (2000, 2003 e 2005). Per la regia di Fabrizio Costa ha inoltre interpretato due fiction importanti: Senza confini (2001) e Madre Teresa (2003).

Sempre per la tv l’attore ha recitato anche in: Un caso di coscienza, regia di Luigi Perelli (2003-2013), La bambina dalle mani sporche, regia di Renzo Martinelli (2005), Nati ieri, regia di Luca Miniero, Paolo Genovese, Carmine Elia (2006-2007) e Come una madre, regia di Andrea Porporati (2020).

Al cinema Somma ha preso parte a film come: Zero in condotta, regia di Giuliano Carnimeo (1983), I miei primi 40 anni, regia di Carlo Vanzina (1987), Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987), Viaggio in Italia – Una favola vera, regia di Paolo Genovese e Luca Miniero (2007), Una diecimilalire, regia di Luciano Luminelli (2016), Destini, sempre di Luciano Luminelli (2019), Una Sconosciuta, regia di Fabrizio Guarducci (2021), ed infine Rosanero, regia di Andrea Porporati (2022).

Sebastiano Somma, tra carriera e vita privata
Sebastiano Somma e la moglie Morgana Forcella nel 2014 (Getty Images).

Sebastiano Somma: la vita privata

L’attore è sposato dal 2004 con l’attrice Morgana Forcella, anche se i due stanno insieme dal 1996, quando si sono conosciuti in vacanza. Nel 2005 è nata la loro figlia, Cartisia Josephine, nome particolare, che pare sia stato scelto per omaggiare il filosofo Cartesio.

Divine – La fidanzata dell’altro stasera su Rai Movie: trama, cast e curiosità

Stasera 23 agosto 2023 andrà in onda su Rai Movie alle ore 21.10 il film Divine – La fidanzata dell’altro. Si tratta di una commedia diretta da Jan Schomburg, regista tedesco che si è occupato di scrivere anche la sceneggiatura. Nel cast ci sono Matilda De Angelis, Callum Turner, Anna Bonaiuto, Pino Ammendola e Barbara Ricci.

Stasera andrà in onda il film Divine - La fidanzata dell'altro, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Una scena del film con Matilda De Angelis (Twitter).

Divine – La fidanzata dell’altro, trama e cast del film stasera 23 agosto 2023 su Rai Movie

La trama racconta la storia di Gregory (Callum Turner) un ragazzo che si trova a Roma, di primavera, ed esplora per la prima volta la città italiana. In realtà Gregory non è nella capitale d’Italia per un viaggio di piacere, ma si trova lì perché è un giornalista americano che deve seguire l’elezione del nuovo Pontefice in Vaticano. In realtà, Gregory segue questa vicenda senza troppo entusiasmo dal momento che è ateo e non crede nell’esistenza di Dio. Tuttavia, proprio mentre è in città, il giornalista conosce la bella Maria (Matilda De Angelis). Il ragazzo è subito attratto da Maria perché la giovane è spigliata e piena di vita.

Quello che Gregory non sa però, è che Maria è una novizia: sta affrontando un percorso per diventare suora e dedicare completamente la sua vita a Dio. Tuttavia, Gregory e Maria ormai sono legati e durante la permanenza a Roma del giornalista americano, il loro rapporto diventerà sempre più stretto. Continuando a scoprire i loro sentimenti, entrambi dovranno fare delle scelte importanti che potrebbero modificare per sempre la loro vita e le loro abitudini.

Divine – La fidanzata dell’altro, 4 curiosità sul film stasera 23 agosto 2023 su Rai Movie

Divine – La fidanzata dell’altro, il film distribuito direttamente in streaming

Curiosamente, questa pellicola non ha debuttato al cinema in Italia. Il film è stato distribuito direttamente in streaming ed è stato reso disponibile per la prima volta sulla piattaforma Now. In seguito, è stata resa disponibile anche su Chili. In Germania invece, ha fatto il suo esordio al cinema il 13 agosto 2020.

Divine – La fidanzata dell’altro, la prima produzione internazionale per Matilda De Angelis

Per l’attrice italiana Matilda De Angelis questo è il primo ruolo ottenuto in una produzione internazionale. Divine – La fidanzata dell’altro è infatti una produzione italo-tedesca. Dopo quest’opera, la De Angelis ha preso parte anche a un’altra opera internazionale, Atlas di Niccolò Castelli, produzione italiana, svizzera e belga.

Stasera andrà in onda il film Divine - La fidanzata dell'altro, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attrice protagonista del film Matilda De Angelis (Getty Images)

Divine – La fidanzata dell’altro, la colonna sonora realizzata da una band tedesca

La colonna sonora del film è stata realizzata dalla band tedesca Bonaparte. Si tratta di un gruppo che fa musica elettronica e ha debuttato nel 2008 con il loro primo album, intitolato Too Much.

Divine – La fidanzata dell’altro, l’esperienza del regista dell’opera

Jan Schomburg, regista del film, ha una vasta esperienza come sceneggiatore. Infatti, si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura del lungometraggio I’m your man della regista Maria Schrader. Prima di quest’opera, Schomburg era stato attore e regista per un altro film, del 2011, intitolato Über uns das all, una produzione tedesca che è stata molto apprezzata in patria.

Tommaso Ragno: età, biografia e carriera dell’attore

Tommaso Ragno è nato a Vieste (provincia di Foggia) l’1 giugno 1967 ed è un attore. Ragno nel 2022 ha vinto un Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per il film Nostalgia, di Mario Martone.

Tommaso Ragno: la carriera tra cinema e tv

L’attore ha studiato presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, debuttando a teatro nel 1988 con la tragedia La seconda generazione, di Mario Martone. Ragno è poi ritornato sul palcoscenico nel 2004 con la Medea da Euripide per la regia di Emma Dante. Nella sua carriera l’attore ha lavorato con: Strehler, Luca Ronconi, Toni Servillo, Valerio Binasco, Carmelo Rifici, Cesare Lievi.

Ragno ha esordito al cinema con il film Tutti giù per terra di Davide Ferrario (1997), diventando poi protagonista di Chimera per la regia di Pappi Corsicato (2001) ed è stato anche al fianco di Isabelle Huppert in Médée miracle per la regia di Tonino De Bernardi (2007). Per tutti gli Anni 90 e Duemila ha continuato a lavorare in teatro, televisione e cinema.

Sul grande schermo Ragno ha recitato, tra gli altri, in film come: La passione, regia di Carlo Mazzacurati (2010), Io e te, regia di Bernardo Bertolucci (2012), Un ragazzo d’oro, regia di Pupi Avati (2014), La pazza gioia, regia di Paolo Virzì (2016), Lazzaro felice, regia di Alice Rohrwacher (2018), Divine – La fidanzata dell’altro, di Jan Schomburg (2020), Tre piani, regia di Nanni Moretti (2021), Ti mangio il cuore, regia di Pippo Mezzapesa (2022), Siccità, regia di Paolo Virzì (2022) e Rapiniamo il duce, regia di Renato De Maria (2022).

L’attore ha interpretato diversi ruoli anche al cinema, in serie tv come: Orgoglio, regia di Giorgio Serafini e Vittorio De Sisti (2004), Elisa di Rivombrosa 2, regia di Cinzia TH Torrini (2005), Distretto di Polizia, regia di Antonello Grimaldi e Alberto Ferrari (2011-2012), Il tredicesimo apostolo, regia di Alexis Sweet (2012-2014), 1992, regia di Giuseppe Gagliardi (2015), La porta rossa, regia di Carmine Elia (2017-in corso), Il miracolo, regia di Niccolò Ammaniti, Francesco Munzi e Lucio Pellegrini (2018) e Luna Park, regia di Leonardo D’Agostini e Anna Negri (2021).

Tommaso Ragno, tra la carriera e la vita privata
Tommaso Ragno alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022 (Getty Images).

Tommaso Ragno: la vita privata

L’attore è sposato dal 1999 con Lidia Vitale, anche lei attrice. La compagna è sempre stata sua sostenitrice, a livello umano e per la sua carriera. I due vivono il loro rapporto privatamente, lontano dai riflettori.

C’era una volta il West stasera sul Nove: trama, cast e curiosità

Stasera 23 agosto 2023 andrà in onda sul Nove il film western C’era una volta il West, alle ore 21.25. Il regista è il maestro Sergio Leone che ha collaborato anche alla sceneggiatura insieme a Sergio Donati. Nel cast ci sono Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Charles Bronson e Gabriele Ferzetti.

C'era una volta il west stasera sul Nove: trama, cast e curiosità
Gli attori e il regista sul set (Twitter).

C’era una volta il West, trama e cast del film stasera 23 agosto 2023 sul Nove

La trama segue le vicende che si svolgono a Sweetwater, un’immaginaria cittadina del vecchio Far West. In questo luogo sgorga l’unica fonte d’acqua del territorio e il proprietario Brett McBain (Frank Wolff) desidera costruire proprio qui la ferrovia per le locomotive a vapore che attraverserà il paese. Il suo rivale in affari però, il paralitico Morton (Gabriele Ferzetti) vuole rovinare i suoi piani e soffiargli l’affare.

Per questa ragione, Morton ingaggia il sicario Frank (Henry Fonda). Quest’ultimo è spietato e invece di convincere McBain, uccide lui e i suoi figli, tentando poi di far ricadere la colpa su un bandito di nome Cheyenne (Jason Robards). Nel frattempo, da New Orleans arriva l’ex prostituta Jill (Claudia Cardinale) che si scopre essere la moglie di McBain e rivendica la proprietà sulla terra. Inoltre, il pistolero Armonica (Charles Bronson) capisce che Frank è un criminale e si mette sulle sue tracce per eliminarlo. Inizierà una resa dei conti senza tregua e i diversi protagonisti faranno di tutto per sopravvivere, cercando inoltre di conquistare la terra del defunto McBain.

C’era una volta il West, 5 curiosità sul film stasera 23 agosto 2023 sul Nove

C’era una volta il West, un suicidio durante le riprese

L’attore Al Mulock, che interpreta uno dei tre pistoleri nella scena iniziale del film, si suicidò dopo un giorno di riprese. Mulock si gettò dalla finestra della sua stanza di hotel e Claudio Mancini e Mickey Knox furono spettatori involontari del gesto estremo. In un’intervista, Knox ha ricordato che mentre gli altri soccorrevano l’attore, Leone gridava «Toglietegli il costume! Ci serve il costume!». In effetti, quando si suicidò Mulock indossava un costume di scena speciale, quello che aveva indossato come cacciatore di taglie con un solo braccio nel film Il buono, il brutto e il cattivo diretto sempre da Sergio Leone.

C’era una volta il West, un cinema di Parigi ha trasmesso il film per due anni

Spesso Sergio Leone ha raccontato che un cinema di Parigi ha trasmesso il suo film per due anni consecutivi. Quando il regista visitò il cinema trovò tanti fan entusiasti che gli chiesero un autografo. Leone ha dichiarato però che il proiezionista non era molto entusiasta, perché aveva dovuto guardare sempre lo stesso film per due anni, considerandolo inoltre molto lento.

C’era una volta il West, Henry Fonda voleva rifiutare il ruolo

Inizialmente, Henry Fonda voleva rifiutare il suo ruolo. Sergio Leone lo raggiunse negli Stati Uniti e cercò di convincerlo, ma Fonda desiderò sapere perché il regista voleva averlo nel film. Leone gli spiegò che per gli spettatori sarebbe stato uno choc vedere l’attore nei panni di un «cattivo». Infatti, Henry Fonda fino ad allora aveva sempre interpretato l’eroe nei progetti che aveva scelto.

C’era una volta il West, la prima scena di Claudia Cardinale

La prima scena di Claudia Cardinale sul set fu quella nella quale completamente nuda fa l’amore con Henry Fonda. L’attore non aveva mai girato scene simili nei suoi film e durante le riprese sul set la moglie di Fonda insistette per essere presente e assicurarsi che il marito non si innamorasse dell’attrice.

C'era una volta il west stasera sul Nove: trama, cast e curiosità
Claudia Cardinale in una scena del film (Twitter).

C’era una volta il West, diversi attori hanno rifiutato un ruolo di rilievo

Il ruolo di Armonica venne proposto a Clint Eastwood ma l’attore rifiutò perché non era più interessato a lavorare con Leone. Anche James Coburn rifiutò il ruolo che gli venne offerto. La produzione decise quindi di affidare la parte a Charles Bronson che precedentemente aveva rifiutato ruoli nei film Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo.

I Maneskin tornano sul palco degli Mtv Vma: a Newark l’anteprima live del nuovo singolo Honey! (Are you coming)

C’è grande attesa per i fan dei Maneskin, che il 12 settembre tornano a calcare uno dei palchi internazionali più prestigiosi in assoluto: in questa occasione, infatti, la band romana si esibirà dal vivo nella cornice degli Mtv Vma 2023, la manifestazione che ogni anno premia i migliori videoclip musicali in circolazione.

I Maneskin, il nuovo singolo è Honey! (Are you coming)

La presenza del gruppo romano all’evento internazionale si inserisce nella cornice della fase promozionale del nuovo singolo del gruppo, intitolato Honey! (Are you coming) e in uscita il primo settembre. Gli Mtv Vma 2023 saranno dunque un’importante occasione per Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio di interpretare il pezzo live per la prima volta in assoluto. In attesa di poter ascoltare il brano, nel frattempo, i seguaci del gruppo hanno potuto godersi una piccola anteprima condivisa dai Maneskin sul loro profilo Instagram ufficiale.

I Maneskin avevano presenziato all’evento già nel 2022, interpretando davanti a milioni di spettatori il singolo Supermodel.

Mtv Vma 2023: i primi performer annunciati

I Maneskin sono soltanto uno dei nomi che la rete musicale ha annunciato nelle scorse ore rispetto agli artisti che si esibiranno nel corso dell’evento. Insieme al gruppo romano vedremo infatti in veste di performer anche Demi Lovato, in lizza nell’edizione 2023 in due categorie (Best Pop e Video for Good); a salire sul palco degli Mtv Vma 2023 anche la cantante colombiana Karol G, tra le nominate per Artist of the year; infine gli Stray Kids, uno dei più gruppi k-pop più amati a livello mondiale, presenti all’evento per cantare il singolo S-Class. La lista dei cantanti che si esibiranno sul palco degli Mtv Vma 2023, a ogni modo, verrà ulteriormente aggiornata nel corso dei prossimi giorni. I fan del programma e di tutti gli artisti in gara potranno seguire lo show in diretta in lingua originale nella notte tra il 12 e il 13 settembre a partire dalle ore 2 su Mtv (canale Sky 131) e su Mtv Music (canale Sky 132 e 704). La prima replica sottotitolata andrà in onda su Mtv il 13 settembre alle 22.

Crolla in India un ponte ferroviario in costruzione: diversi morti

Almeno 26 operai, ma il numero è destinato a crescere, che lavoravano su un ponte ferroviario in costruzione attraverso un burrone nello Stato indiano del Mizoram sono rimasti uccisi quando lo stesso ponte è crollato, hanno riferito le autorità del luogo. Molti lavoratori risultano dispersi.

Le autorità confermano il bilancio della tragedia

«Il ponte ferroviario in costruzione a Sairang, vicino ad Aizawl, è crollato, almeno 17 operai sono morti», ha dichiarato il capo ministro del Mizoram, Zoramthang, su X. Ma poi il bilancio si è presto aggravato.

Matilda De Angelis: biografia e carriera dell’attrice

Matilda De Angelis è nata a Bologna l’11 settembre 1995 ed è un’attrice. De Angelis ha vinto finora due premi importanti: un Nastro d’Argento nel 2016 come rivelazione per il film Veloce come il vento, di Matteo Rovere, e un David di Donatello come miglior attrice non protagonista per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, di Sydney Sibilia.

Matilda De Angelis: la carriera

Nel 2014 De Angelis si è diplomata al liceo scientifico, avvicinandosi anche alla musica, sin da adolescente. A 16 anni è anche diventata cantante del gruppo musicale Rumba de Bodas, con cui ha inciso un album pubblicato nel 2014, Karnaval Fou. Lo stesso anno, su suggerimento di un amico, si è presentata ai provini per un film con Stefano Accorsi e poi è stata scelta come protagonista per il suo film d’esordio, Veloce come il vento, candidandosi anche come miglior attrice ai David di Donatello del 2017.

Nel frattempo De Angelis è stata selezionata per il ruolo di Ambra nella serie televisiva Tutto può succedere (2015-2018), mentre nel 2016 l’attrice è stata scelta come protagonista del film Youtopia, per la regia di Berardo Carboni. Due anni dopo De Angelis è apparsa anche nel videoclip di Felicità puttana firmato dai Thegiornalisti.

L’attrice nel 2017 è entrata a far parte del cast del film di Sebastiano Riso Una famiglia, con Micaela Ramazzotti e nello stesso anno ha recitato in Il premio, di Alessandro Gassman. Due anni dopo ha interpretato il ruolo di Mariele Ventre nel biopic I ragazzi dello Zecchino d’Oro, film televisivo per la regia di Ambrogio Lo Giudice.

Nel 2020 De Angelis ha inaugurato anche la sua carriera oltreoceano, prendendo parte alla miniserie The Undoing – Le verità non dette, al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, ottenendo grande successo. Lo stesso anno ha recitato assieme a Elio Germano nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (miglior attrice non protagonista ai David di Donatello) e per il film tedesco Divine – La fidanzata dell’altro, regia di Jan Schomburg.

Ultimamente ha recitato in: Atlas, regia di Niccolò Castelli (2021), Il materiale emotivo, regia di Sergio Castellitto (2021), Across the River and into the Trees, regia di Paula Ortiz (2022) e Rapiniamo il duce, regia di Renato De Maria (2022). In televisione De Angelis è apparsa poi nelle serie tv: Leonardo (2021), in un episodio di Call My Agent – Italia (2023) e in La legge di Lidia Poët (2023).

Matilda De Angelis: la vita privata

Attualmente l’attrice fa coppia con Alessandro De Santis, ovvero il cantante dei Santi Francesi, duo musicale che ha vinto l’ultima edizione di X Factor (2022). Prima della relazione con De Santis, De Angelis è stata impegnata con l’attore Pietro Castellitto, il figlio di Sergio Castellitto.

Il New York Times blocca Chatgpt, ecco perché

Il New York Times dal 17 agosto ha bloccato ChatGPT, il chatbot basato su intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, per violazioni del copyright. A renderlo noto il magazine The Verge, secondo cui il quotidiano americano sarebbe intenzionato a fare causa alla società di Sam Altmanad.

Il quotidiano ha già ggiornato i suoi termini di servizio

La posizione del quotidiano è chiara, OpenAI non può più utilizzare i contenuti del New York Times per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale e avanza la possibilità di fargli causa per violazione del copyright. Il primo passo compiuto dal quotidiano è stato quello di bloccare i crawler web di OpenAI e dall’inizio di agosto, aggiornare i suoi termini di servizio vietando l’uso dei suoi contenuti per l’addestramento dei modelli di IA. Al momento, né il New York Times né OpenAI hanno commentato la vicenda. Un’azione legale non sarebbe la prima per ChatGPT, nei suoi confronti si era già mosso Matthew Butterick, un avvocato e programmatore, secondo il quale le pratiche della società, le cosiddette data scraping (ossia prelevare i dati dalle pagine di un sito e archiviarli in un database) sono simili alla pirateria software. Se OpenAI fosse ritenuta colpevole potrebbe essere costretta a distruggere il set di dati di ChatGPT e ricrearlo usando solo materiali per i quali ha ricevuto esplicita autorizzazione. Inoltre, potrebbe essere sanzionata con una multa fino a 150 mila dollari, così come prevede la legge Usa per le violazioni dei diritti d’autore.

Il New York Times ha bloccato ChatGpt, il chatbot di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI che non può più attingere all'archivio del giornale.
Logo del New York Times (Getty Images).

L’obiettivo del New York Times è proteggere il proprio archivio

Tra OpenAI e il New York Times era in piedi una trattativa. La società di Altmanad, infatti, era interessata ad utilizzare l’archivio del giornale per alimentare il software di intelligenza artificiale, ma a quanto pare, come sostiene la radio americana Npr, non si è arrivati all’accordo. Il quotidiano teme che ChatGPT possa diventare un diretto concorrente del quotidiano fornendo agli utenti risposte costruite sui materiali e sugli articoli creati dallo stesso giornale, senza citare le fonti. Una diatriba che a quanto pare, potrebbe arrivare in tribunale.

Electrolux, troppo caldo in fabbrica: centinaia di operai disertano

Sarebbero stimabili in alcune centinaia gli operai dello stabilimento Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso, che oggi hanno scelto di andarsene prima della fine del primo turno o di non presentarsi al secondo a causa degli eccessivi valori di temperatura registrati in alcuni reparti della fabbrica. Lo riferiscono le Rsu, evidenziando come, a fronte di una precisa richiesta di sospendere le lavorazioni nelle ore più calde della giornata, la direzione aziendale abbia dato una risposta negativa.

Servizio interrotto alle 13: «Condizioni impraticabili»

In base ad una facoltà che consente ai responsabili della sicurezza di decretare l’esistenza di condizioni di lavoro giudicate impraticabili, su base volontaria circa in centinaio di operai entrati con il primo turno del mattino alle 13 hanno interrotto il servizio che sarebbe durato fino alle 16. Alcune altre centinaia assegnate al secondo turno hanno invece ritenuto di non presentarsi al lavoro. Il termometro in più aree dello stabilimento, in particolare nei locali delle “vecchie” produzioni di frigoriferi modello “Cairo”, nel reparto imballaggi e altri, avrebbe toccato i 34 gradi. Le condizioni ambientali, riferiscono ancora le Rsu, sono però rese più pesanti da un’elevata concentrazione di umidità e dal fatto che, per loro natura, le linee di montaggio vincolano rigidamente gli operatori a rimanere sul posto impedendo pause anche di pochi secondi per poter bere o raffrescarsi il volto con l’acqua.

L’azienda aveva risposto offrendo anguria e integratori

Come riportato da Treviso Today, i vertici dell’azienda hanno risposto negativamente proponendo un’alternativa. Ai dipendenti è stata prospettata la possibilità di adottare misure per evitare i rischi per la salute. Acqua, integratori di sali e anguria, però, non sono la soluzione secondo l’Rsu: «C’è da tenere presente che molte attività sono vincolate a ritmi e sforzi non modificabili in relazione alle condizioni ambientali ma per loro caratteristiche di vincolo meccanico sono costanti e immutabili. Fattore che si somma a temperatura e umidità innalzando lo stress termico anche per li sforzo psicofisico. È solo questa somma di fattori, dove presenti, che deve essere valutato in questo frangente di rischio rosso, e portare a soluzioni antropocentriche a esclusiva tutela di salute e sicurezza. È evidente che sono situazioni estreme che devono accantonare la visione mercatocentrica e del profitto, come apparente sta accadendo». 

Scandalo del British Museum: «Furti di reperti da 20 anni»

Monta lo scandalo dei preziosi reperti rubati al British Museum dopo le ultime rivelazioni dei media. Stando infatti al Times, che cita una fonte della polizia, i furti all’interno dell’istituzione culturale londinese sono iniziati almeno 20 anni fa, un periodo molto più lungo rispetto a quanto si ipotizzava in precedenza. «Crediamo che abbiano venduto molti degli oggetti per poche centinaia di sterline. Alcuni sono stati semplicemente fusi», ha dichiarato la fonte. Non solo: il museo era stato avvertito nel febbraio 2021 dal mercante d’arte Ittai Gradel, tramite un’e-mail in cui esprimeva le sue preoccupazioni dopo aver individuato parti di gioielli romani messe in vendita su eBay. Tuttavia, il vicedirettore Jonathan Williams aveva risposto cinque mesi dopo affermando che era stata condotta «un’indagine approfondita» sulla vasta collezione e insistendo sul fatto che non vi fosse alcun indizio di illeciti.

Il Times ha rivelato che i furti di reperti preziosi rubati al British Museum sono iniziati almeno 20 anni fa.
British Museum (Getty Images).

Le ultime rivelazioni hanno acceso una polemica internazionale

Ma il caso, che ha portato al licenziamento di Peter John Higgs, 56enne curatore delle collezioni sulla Grecia antica, all’avvio di una indagine da parte di Scotland Yard e di una inchiesta interna al museo, ha scatenato anche una polemica internazionale. Despina Koutsoumba, direttrice dell’Associazione degli archeologi greci, ha affermato che l’istituzione non può più affermare che i reperti ellenici sono «protetti», riaprendo così per l’ennesima volta la storica diatriba sui marmi del Partenone, tesoro archeologico esposto al British Museum in quanto ereditato dal Regno Unito dai tempi dell’impero ma rivendicato da Atene. «Devono essere restituiti perché non sono al sicuro», ha dichiarato in modo provocatorio l’archeologa in un’intervista a Bbc Radio. Non si è fatta attendere la risposta britannica. Il deputato conservatore Tim Loughton, presidente del gruppo di lavoro parlamentare per il British Museum, ha criticato il «palese opportunismo» da parte greca e sottolineato che la scomparsa dei reperti è un fatto grave ma non mette certo in discussione la sicurezza offerta dal museo di Londra per i tesori custoditi al suo interno.

 

Cavallino Treporti, bimbo di cinque anni investito da un camper

Un bambino tedesco di cinque anni, in vacanza con la famiglia a Cavallino Treporti (Venezia), è stato investito nella mattina di mercoledì 23 agosto da un camper che stava effettuando una manovra in retromarcia. L’incidente si è verificato verso le ore 10 all’interno di un camping della località di Ca’ Savio, in prossimità dell’ingresso della struttura. Il conducente del veicolo avrebbe atteso l’apertura della sbarra motorizzata di ingresso-uscita, poi si sarebbe mosso lentamente all’indietro per entrare all’interno del campeggio, senza accorgersi che proprio in quel momento stava passando il bimbo. Il piccolo è stato soccorso subito dopo l’incidente dai sanitari della Croce Verde, poi è stato preso in carico dal Suem 118, che lo ha trasportato d’urgenza al pronto soccorso pediatrico di Padova in elicottero: non sarebbe in pericolo di vita.

La strana sfida India-Russia: come Modi è riuscito ad arrivare sulla Luna vincendo la corsa allo Spazio

Protagoniste del vertice Brics di Johannesburg e non esattamente concordi su diversi aspetti di politica estera, Russia e India si sono sfidate in una corsa allo Spazio che aveva come obiettivo l’atterraggio sul polo sud della Luna, regione del satellite finora inesplorato e di particolare interesse per gli scienziati. Una sfida che ha visto prevalere Nuova Delhi e che ha ricordato (in tono minore) quella che caratterizzò la Guerra fredda, quando a fronteggiarsi erano Stati Uniti e Unione sovietica. Ma stavolta, più che la politica e il prestigio internazionale, in ballo c’erano soprattutto i soldi degli investitori stranieri.

La strana sfida India-Russia e non solo: la Luna torna protagonista della corsa allo spazio attirando l'interesse dei privati.
La Luna è tornata al centro dell’interesse della agenzie spaziali (Getty Images).

L’uomo vuole tornare sulla Luna, ma per restarci

Negli ultimi tempi la Luna è tornata al centro dell’attenzione delle principali agenzie spaziali, che per decenni parevano essersene dimenticate. Stavolta la corsa non è al semplice allunaggio: l’obiettivo è infatti stabilire avamposti abitabili permanenti sulla sua superficie, dove gli astronauti possano sostare prima di andare su Marte. E i crateri permanentemente ombreggiati al polo sud lunare (finora inesplorato per via di un terreno molto impervio e condizioni atmosferiche difficili) potrebbero contenere acqua ghiacciata, molto utile per i futuri esploratori. A posizionare la Luna nuovamente al centro dell’attenzione mediatica è stata l’ultima missione della Nasa, chiamata Artemis. Ma anche le agenzie spaziali di Cina e India avevano messo il satellite della Terra nel mirino.

Lo schianto del Luna-25, un duro colpo per le ambizioni di Mosca

Il Luna-25 russo, lanciato l’11 agosto dal cosmodromo di Vostochny con un razzo Soyuz, era sulla buona strada per raggiungere per primo l’obiettivo, ma il lander di Mosca si è schiantato sul suolo lunare il 20 agosto, impattando per la precisione nel cratere Pontecoulant G. Secondo Roscosmos, il fallimento della missione – la prima della Russia dal 1976, quando ancora esisteva l’Urss – è stato dovuto all’accensione troppo prolungata dei motori per il controllo della discesa, 127 secondi rispetto agli 84 previsti. «Dimostreremo al mondo che siamo in grado di trasportare un carico sulla Luna», ha commentato l’agenzia spaziale russa dopo il fallimento dell’allunaggio. Mosca aveva preso in considerazione un ruolo nel programma Artemis fino al 2021, quando aveva dichiarato che avrebbe invece collaborato con la Cina. Alla fine, invece, ha fatto tutto da sola. Nonostante le sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina, le spese belliche e il crescente isolamento internazionale, Mosca aveva comunque deciso di tentare il ritorno sulla Luna, stringendo i cordoni della borsa, se non altro per una questione di immagine. Che adesso ha ricevuto un brutto colpo.

L’India è la quarta nazione ad atterrare sulla Luna dopo Urss, Usa e Cina

Discorso opposto per l’India, diventata la quarta nazione ad atterrare sulla Luna dopo Unione sovietica, Usa e Cina grazie alla navicella Chandrayaan-3, decollata il 14 luglio con un razzo Launch Vehicle Mark-3 dal Satish Dhawan Space Center di Sriharikota, è atterrata con successo sul satellite della Terra. Nuova Delhi ha così cancellato il ricordo del fallimento della precedente missione Chandrayaan-2 del 2019, di cui si persero i contatti pochi minuti prima del touchdown. Per volere del primo ministro Narendra Modi, segnando una svolta per la space economy, l’India ha adottato misure per privatizzare i lanci spaziali e attirare investimenti esteri. Il pacchetto predisposto dall’esecutivo indiano prevede che le nuove società dedicate allo spazio possano essere private al 100 per cento mentre, nel caso facciano capo a investitori esteri, c’è il limite del 70 per cento e l’obbligo di approvazione da parte dell’agenzia spaziale di stato Isro. L’obiettivo è quintuplicare la quota dell’India nel mercato globale dei lanci entro il prossimo decennio. E lo sbarco sulla Luna, senza dubbio, rafforzerrà l’immagine del Paese come potenza spaziale, cosa che potrebbe stimolare l’appetito degli investitori. L’allunaggio di Chandrayaan-3 è di fatto un capolavoro, considerando il budget di 74 milioni di dollari per la missione (la Russia ne aveva spesi 200): basti pensare che la Nasa ha stanziato 93 miliardi di dollari per il suo programma lunare Artemis (certo più ambizioso) fino al 2025.

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In India è enorme l’attesa per l’allunaggio della sonda Chandrayaan-3 (Getty Images).

La lista dei Paesi a essere sbarcati sulla Luna potrebbe allungarsi col Giappone

Nello Spazio girano tanti, tantissimi soldi. La Cina, che ha effettuato il primo atterraggio morbido sul lato nascosto della Luna nel 2019, sta lavorando a nuove missioni: le stime parlando di 12 miliardi di dollari spesi da Pechino nel 2022 per il suo programma spaziale. La Repubblica popolare ha firmato a gennaio, attraverso la Hong Kong Aerospace Technology, un accordo con Gibuti per investire un miliardo di dollari in una nuova base di lancio. Sarà realizzata entro il 2027 e la posizione non è casuale: la linea dell’equatore è infatti ideale per i lanci. L’elenco dei Paesi a essere sbarcati sulla Luna potrebbe poi presto allungarsi con il Giappone, che il 26 agosto lancerà il lander Slim (Smart Lander for Investigating Moon), sviluppato dall’agenzia nipponica Jaxa: da anni il budget annuale di Tokyo per lo spazio si aggira sui 4 miliardi di dollari.

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L’offerta di un fedele induista per la buona riuscita della missione Chandrayaan-3 (Getty Images).

La sfida tra Musk e Bezos con SpaceX e Blue Origin

L’approccio dell’India all’esplorazione spaziale, in particolare la sua collaborazione con aziende private, ha tratto ispirazione dal modello della Nasa. La partecipazione di aziende come SpaceX di Elon Musk, che sta sviluppando il razzo Starship, dimostrano il potenziale della collaborazione tra agenzie governative e settore privato. Altre aziende statunitensi, come Astrobotic e Intuitive Machines, stanno lavorando su lander da lanciare verso il polo sud lunare entro il 2024. Blue Origin di Jeff Bezos e Axiom, poi, stanno sviluppando grazie a finanziamenti privati potenziali successori della Stazione spaziale internazionale: la seconda società ha dichiarato di aver raccolto 350 milioni di dollari da investitori sauditi e sudcoreani.

Lo Spazio fa gola a tanti, ma i rischi per gli investitori sono enormi

Nella corsa allo spazio, seppur con mezzi limitati, è entrata anche l’Africa e non solo con Gibuti. Alcuni Stati hanno infatti già una loro agenzia spaziale e dal 2016 esiste l’Africa Space Agency, con sede al Cairo. Insomma, la corsa allo spazio ormai coinvolge tutti, agenzie governative e aziende private, pronte a stringere alleanze per battere sul tempo i rivali. Ma lo spazio rimane rischioso e, per questo, molto costoso. Nel 2019, oltre all’India ha fallito l’allunaggio anche l’azienda israeliana SpaceIL, che ha visto il proprio lander distruggersi all’impatto con la superficie della Luna. Stessa sorte è toccata alla sonda Hakuto-R della startup giapponese ispace, precipitato a fine aprile 2023 nel cratere Atlas, dopo aver esaurito il carburante. Poi Luna-25: insieme alla navicella, secondo gli analisti, si sono schiantate per Roscosmos anche le possibilità di ricevere finanziamenti per una missione successiva.

Sondrio, si traveste da medico e ruba farmaci per 44 mila euro: arrestato

Si traveste da medico dopo avere rubato un camice da dottore all’interno del presidio sanitario per potersi muovere passando inosservato e rubare farmaci costosi del valore di 44 mila euro. Nel pomeriggio di ieri, 22 agosto, la squadra mobile ha arrestato un 39enne per furto aggravato verificatosi a Sondrio, lo scorso 4 agosto, presso il presidio ospedaliero. L’arresto è stato effettuato in esecuzione di una misura cautelare in carcere disposta dal Gip del tribunale, a seguito della richiesta della Procura di Sondrio.

Cos’è successo il 4 agosto

Nella tarda serata del 4 agosto, l’indagato, dopo avere forzato gli armadietti presenti presso i poliambulatori, si è impossessato di un camice di colore blu da medico. Dopo averlo indossato, ha cominciato ad aggirarsi per l’ospedale, con l’intento di passare inosservato. In seguito, si è recato nel reparto di day hospital e ha sottratto dai frigoriferi medicinali salvavita e antitumorali del valore di 44mila euro. L’attività investigativa condotta dalla squadra mobile, anche sulla base degli elementi forniti dal personale del posto di polizia dell’ospedale, ha permesso in pochi giorni di recuperare la refurtiva e arrivare all’identificazione del colpevole.

Il finto medico forse ha compiuto altri furti

L’uomo è sospettato di altri furti avvenuti tra luglio e agosto di quest’anno. Ed è già stato denunciato anche per questi fatti. Il 39enne, con precedenti per reati contro il patrimonio, tra cui il reato di furto aggravato oltre che in materia di stupefacenti, al termine delle formalità di rito è stato rinchiuso nella casa circondariale di Sondrio.

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Scrive SOS sulla sabbia, naufrago si salva dopo tre giorni su un’isola deserta

Scrivere “SOS” sulla sabbia può davvero salvare la vita in caso di naufragio su un’isola deserta. Sembra una scena di un film, ma è successo a un 64enne di origini tedesche, che in questo modo è stato rintracciato dalla guardia costiera americana sull’isoletta di Cay Sal, alle Bahamas, dopo tre giorni.

Il naufrago 64enne si era creato un rifugio di fortuna tra alberi e arbusti

L’uomo viaggiava su una barca a vela, che si è capovolta a poca distanza dalle sponde di Cay Sal. Con l’equipaggiamento rimasto della sua barca, il 64enne si è creato un piccolo rifugio di fortuna tra alberi e arbusti. Poi sulla sabbia ha creato una scritta gigante “SOS”, in modo da essere visibile dall’alto. E così è stato: dopo tre giorni è stato rintracciato da un ricognitore statunitense.

L’avvistamento da parte della guardia costiera e l’arrivo dei soccorritori

Avvistato il naufrago, l’aereo della guardia costiera gli ha lanciato acqua, viveri e una ricetrasmittente, con il quale si è messo in contatto con i soccorritori fino al momento del recupero. La guardia costiera ha spiegato in una nota che quanto accaduto è stato «un perfetto esempio del perché è importante avere gli strumenti di sicurezza nella propria barca». Il naufrago, comunque, aveva attirato l’attenzione dei soccorritori anche con un razzo da segnalazioni.

Serie A, il romano Doveri arbitrerà i giallorossi a Verona

Svolta storica nella designazione arbitrale della Serie A. Per la seconda giornata del campionato italiano, l’arbitro romano Daniele Doveri dirigerà il match dei giallorossi contro il Verona in programma sabato 26 agosto alle 20.45 al Bentegodi. Cade dunque così completamente la preclusione territoriale che finora aveva impedito a un direttore di gara di arbitrare squadre della città di residenza. Si conclude così una lunga battaglia del designatore Gianluca Rocchi, che già da tempo aveva provato a far cadere un tabù per le partite della Serie A, aprendo così nuovi potenziali scenari. È probabile che in futuro altri arbitri di Roma, da Federico La Penna a Valerio Marini passando per Francesco Fourneau, dirigano i match di giallorossi e biancocelesti. E chissà che un giorno non succeda in un derby, come avvenne nell’unico precedente del 1977 quando il milanese Paolo Cesarin arbitrò Milan-Inter.

Cade definitivamente la preclusione territoriale per un direttore di gara in Serie A. L’unico precedente risale al derby di Milano del 1977.
L’arbitro Daniele Doveri durante un match di Serie A (Getty Images).

Lo stesso Doveri, nato a Volterra ma trasferitosi a Roma sin da ragazzo, in estate aveva paventato a Sky Sport la possibilità di dirigere le squadre della Capitale. «Sarei contento», aveva detto il direttore di gara della sezione di Roma 1 “Generoso Dattilo”. «Sarebbe un passo avanti culturale per tutto il movimento calcistico, riconoscendo il merito alla professionalità di un arbitro». Già in passato era caduta invece la preclusione provinciale, dato che nel 2019 Fabrizio Pasqua di Tivoli aveva diretto Lazio-Bologna.

Mariani per il Milan, Fabbri per l’Inter: le designazioni della seconda giornata di Serie A

Per quanto riguarda la altre designazioni per la seconda giornata di Serie A 2023-24, Juan Luca Sacchi dirigerà il match di sabato 26 alle 18.30 fra Frosinone e Atalanta. Alla stessa ora invece Gianluca Aureliano arbitrerà Monza-Empoli. In serata, alle 20.45, Maurizio Mariani sarà invece il fischietto per Milan-Torino. A Maria Sole Ferrieri Caputi toccherà la partita del Franchi tra Fiorentina e Lecce domenica alle 18.30, mentre Marco Di Bello è stato designato per Juventus-Bologna alla stessa ora. Alle 20.45 Livio Marinelli dirigerà Lazio-Genoa all’Olimpico, mentre Antonio Giua arbitrerà i campioni d’Italia del Napoli al Maradona contro il Sassuolo. Quanto ai posticipi di lunedì 28 agosto, Davide Massa arbitrerà Salernitana-Udinese alle 18.30, mentre a Michael Fabbri toccherà la trasferta a Cagliari dell’Inter delle 20.45.

Milan, nuovo stadio a San Donato: il club cerca un’area di 40 mila metri quadrati

Se ne parla da anni, ma adesso il Milan sembra fare sul serio. Il nuovo stadio che ospiterà le gare casalinghe della squadra rossonera potrebbe sorgere a San Donato. Lì, infatti, la società sta cercando cercando di acquistare un terreno di circa 40 mila metri quadrati che fa parte del comparto San Francesco, riaprendo le trattative con il Consorzio Quartiere Affari. Questa stessa area è già stata al centro di un precedente accordo, decaduto a giugno. Protagonista è stata la società SportLifeCity, di cui il club ha acquisito il 90 per cento delle quote. Qualora si dovesse procedere, l’addio allo storico San Siro.

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Tifosi fuori dallo stadio di San Siro (Getty).

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Lo stadio San Siro prima di una gara del Milan (Getty).

Non solo calcio: nel nuovo stadio anche concerti

E intanto c’è chi già programma cosa fare. L’assessore di San Donato, Massimiliano Mistretta, ha parlato di cosa si potrà fare nel nuovo impianto del Milan. La società ha modificato il proprio statuto diventando una media company e aprendo la strada all’organizzazione di concerti ed eventi. Mistretta ha raccontato: «Non ci stupisce che il Milan abbia modificato il proprio statuto. Durante gli incontri avvenuti nei mesi scorsi la società aveva prospettato un numero di eventi fra 40 e 45 l’anno. Tolte le partite casalinghe del campionato che sono 19, quelle della Champions e della Coppa Italia, il resto degli eventi saranno di intrattenimento. D’altronde anche a San Siro, a campionato fermo si tengono i concerti».

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