Cina, il colosso immobiliare cinese Evergrande dichiara bancarotta

China Evergrande, il promotore immobiliare cinese più indebitato al mondo e diventato il simbolo della crisi del settore nel Dragone, ha presentato istanza di fallimento e chiesto la protezione dai creditori in un tribunale a Manhattan. La società ha invocato il capitolo 15 del codice fallimentare Usa, che protegge le società non statunitensi in fase di ristrutturazione dai creditori che sperano di farle causa o di bloccarle beni negli Stati Uniti. Evergrande chiede il riconoscimento dei colloqui di ristrutturazione in corso a Hong Kong, nelle Isole Cayman e nelle Isole Vergini britanniche.

Si teme l’effetto domino

Questa notizia arriva tra il sempre più insistente che i problemi nel settore immobiliare cinese possano diffondersi ad altre parti dell’economia del Paese. Il tutto mentre rallenta la crescita del pil. Dall’inizio della crisi del debito del settore a metà del 2021, le società che rappresentano il 40 per cento delle vendite di case cinesi sono fallite. L’attività immobiliare cinese è stata penalizzata dal calo della fiducia dei consumatori e dal rallentamento dell’economia globale, che sta pesando sulla domanda di beni cinesi e quindi sull’attività economica.

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