Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Ucraina: abbattuto un drone su Mosca, chiuso l’aeroporto di Vnukovo
La difesa aerea russa ha distrutto un drone in avvicinamento su Mosca, ha riferito ai media locali il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin. Secondo quando riportato dai servizi del traffico aereo russo all’agenzia Tass, lo spazio aereo sopra l’aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso e poco dopo riaperto. Sobyanin ha spiegato: «Stanotte le difese missilistiche hanno abbattuto un drone che cercava di volare verso Mosca. Frammenti del velivolo senza pilota sono caduti nei locali dell’Expocenter senza causare danni significativi all’edificio». E poi ha aggiunto: «Secondo le prime informazioni non ci sono state vittime». I servizi di emergenza hanno riferito alla Tass che una sezione del muro esterno dell’edificio è crollata su un’area di circa 30 metri quadrati. «Lo spazio aereo è stato temporaneamente chiuso, gli arrivi e le partenze sono stati ritardati, alcuni voli sono stati dirottati su altri aeroporti», ha spiegato un funzionario del traffico aereo russo in merito allo scalo di Vnukovo.

Kyiv, niente F-16 fino all’inverno. Lukashenko: «Minsk non attacca se non attaccata»
Secondo le prime ricostruzioni, a guidare l’attacco sarebbero stati i soldati del battaglione Azov. Quello che aveva dato del filo da torcere alle forze di Mosca sia nel Donetsk dal 2014 sia nei primissimi mesi dell’invasione. Dopo essere stati prigionieri dei russi a seguito della caduta della città martire di questa guerra (Mariupol), i soldati di Azov sono tornati al fronte e hanno iniziato a svolgere missioni nell’area della foresta di Serebryanske, nella regione di Lugansk, ma anche in direzione di Zaporizhzhia, come testimoniato dal video di un mezzo russo distrutto, pubblicato sui loro canali Telegram. L’Ucraina avrà a disposizione i soldati di Azov, ma non gli F-16 (aerei da combattimento), che secondo il portavoce dell’aeronautica Yuri Ignat non arriveranno fino al prossimo autunno o inverno. Kyiv non dovrà difendere i propri cieli dalla Bielorussia, almeno stando a quanto sostenuto dal presidente Alexander Lukashenko. L’alleato di Vladimir Putin ha sottolineato che «aiuterà sempre la Russia», ma se gli ucraini non varcheranno i confini bielorussi, Minsk non combatterà contro gli ucraini in una guerra che poteva essere evitata, e che «può essere fermata ora».