Il personaggio televisivo e giornalista, Idris Sanneh, è morto a Brescia all’età di 72 anni. Era ricoverato in ospedale da alcune settimane. Originario del Gambia, dove aveva 21 fratelli, Edrissa Sanneh (questo il suo nome completo) viveva a Bedizzole in provincia di Brescia. Negli anni Novanta era diventato famoso grazie alla trasmissione Quelli che il calcio. Idris lascia la moglie e le quattro figlie.
L’arrivo in Italia e la carriera
Noto come sfegatato tifoso juventino, arrivò in Italia nel 1972 con una borsa di studio dell’università per stranieri di Perugia. Trasferitosi a Brescia ha iniziato la carriera come deejay nelle discoteche e radio locali. Celebre lo sketch nella trasmissione Tele Vù Cumprà nell’emittente locale RTG Radio TeleGarda, in cui, con accento bresciano, rifiutava di comprare fazzoletti e accendini da un venditore bianco.
Nel 2005 ha partecipato all’Isola dei Famosi, venendo eliminato nel corso della settima puntata con il 52% dei voti. Nella stagione calcistica 2010/2011 è stato opinionista nella trasmissione Bianco & Nero d’autore in onda su Teleromagna. Nel 2011/2012 ha partecipato a Lato B, trasmissione sportiva sulla serie B in onda su San Marino RTV. Dal 2012 è tornato a Quelli che il calcio, sempre come tifoso, e opinionista. Idris ha intrapreso anche la carriera di attore, recitando nel film Bianco e nero di Fabrizio Laurenti nel 1990 e nel film Tifosi di Neri Parenti del 1999, ma anche nella serie tv Butta La Luna tra il 2006 e il 2009.
Il saluto di Fabio Fazio
Il conduttore televisivo Fabio Fazio, su Twitter, ha scritto: «Caro Idris, quanti ricordi e quante risate! Grazie per la tua amicizia e per la tua ironia. Sono stati anni bellissimi quelli che abbiamo trascorso insieme. Mancherai tantissimo»
Caro #Idris, Quanti ricordi e quante risate! Grazie per la tua amicizia e per la tua ironia. Sono stati anni bellissimi quelli che abbiamo trascorso insieme. Mancherai tantissimo.
Mark Margolis, l’attore statunitense che ha recitato in una performance indimenticabile nei panni del trafficante di droga Hector Salamanca nella serie tv Breaking Bad – Reazioni collaterali (2009-2011) è morto all’età di 83 anni al Mount Sinai Hospital di New York a seguito di una breve malattia, come annunciato da suo figlio, Morgan Margolis, attore e ceo di Knitting factory entertainment. L’attore era noto anche per la serie Better Call Saul, lo spin-off e allo stesso tempo prequel e sequel della serie Breaking Bad, andata in onda dal 2015 al 2022. Margolis ha ricevuto una nomination agli Emmy come miglior guest star in una serie drammatica nel 2012.
L’attore era nato a Filadelfia, in Pennsylvania, il 26 novembre 1939 da una famiglia ebraica, e aveva studiato recitazione con Stella Adler presso il prestigioso Actors Studio. Mark Margolis ha recitato anche nel ruolo dello scagnozzo boliviano Alberto nel film Scarface di Brian De Palma (1984) e in quello del padrone di casa dalla voce roca Mr. Shickadance che cerca una casa in affitto in Ace Ventura: l’acchiappanimali (1994). Dal 1998 al 2003, ha intepretato il boss mafioso con infezione da hiv Antonio Nappa nella serie tv Oz, e un anziano insegnante di matematica per Darren Aronofsky in Pi greco – Il teorema del delirio (1998) proseguendo nei successivi cinque film del regista: Requiem for a Dream (2000); The Fountain – L’albero della vita (2006); The Wrestler (2008); Black Swan – Il cigno nero (2010) e Noah (2014). Nel 1991 Margolis prese parte anche alla soap opera Santa Barbara.
Il video in cui il giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani dice la sua sulla questione orsi in Trentino è comparso giovedì 3 agosto sul suo profilo Instagram. L’opinionista, rivolgendosi ai follower, ha dichiarato: «Allora ragazzi Madonna di Campiglio, Trentino. Vi dico solo questo: negli ultimi giorni ho parlato con operatori turistici, ristoratori, abitanti, e la gente ha paura, molta paura dell’orso. Non ce ne sono 100, 120 come dicono, ma la gente che conosce questi posti sa e ti dice che ce ne sono 300, addirittura 400».
«Agire prima che sia tardi. Prima l’uomo, poi l’orso»
Cruciani è andato avanti dicendo: «Qualche mese fa un orso ha attraversato il centro abitato di Campiglio, poi ci sono stati alcuni episodi nei giorni scorsi. Bisogna agire, agire presto, per fare una selezione, com’è normale che sia. Far fuori, eliminare, quelli che sono in sovrannumero. Senza remore, senza problemi, senza discussioni. Agire prima che sia troppo tardi. Prima l’uomo, poi l’orso».
L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, ha parlato di rischio «molto elevato» a livello globale riferendosi alla possibilità di diffusione del colera. Secondo i dati forniti dall’ente e riguardanti i primi sette mesi del 2023, i Paesi colpiti dalla malattia sono stati 25. Di questi, 14 sono nella regione più colpita al mondo, l’Africa. L’Oms spiega che la valutazione è basata «sull’elevato numero di focolai e la loro espansione geografica, nonché sulla mancanza di vaccini e di altre risorse». Nell’ultimo rapporto del 6 luglio 2023, con i dati fino al 15 giugno, è stato evidenziato come l’ultima epidemia, in ordine temporale, abbia colpito l’India a metà maggio.
L’allarme colera si va a inserire in un momento storico delicato per l’intero pianeta. L’Oms spiega: «La capacità complessiva di rispondere alle molteplici e simultanee epidemie continua a essere messa a dura prova a causa della mancanza globale di risorse, comprese le carenze del vaccino e delle forniture per fronteggiare la diffusione, nonché del personale medico e sanitario pubblico, che sta fronteggiando molteplici epidemie simultanee e altre emergenze sanitarie».
A luglio un caso smentito a Lecce
A fine luglio a Lecce è stato ricoverato un 70enne, inizialmente per sintomi riconducibili al colera. Il Dipartimento di Malattie infettive dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, ha poi analizzato un campione isolato di emocultura. Dai risultati si è scongiurato il caso. Il ceppo batterico in esame «non appartiene ai sierotipi di Vibrio cholerae responsabili di colera». L’Iss ha spiegato che si tratta di un batterio comune negli ambienti acquatici salmastri, che spesso non causa sintomi: «Gli esperti del Dipartimento di Malattie infettive non hanno dunque confermato il caso di colera». Si trattava di colera, invece, nel caso di un uomo a Cagliari, ricoverato il 9 luglio dopo aver mangiato dei frutti di mare.
Un uomo di 64 anni è stato ucciso nel pomeriggio di venerdì quattro agosto dal figlio trentenne, che lo ha accoltellato nel giardino della loro abitazione a Cavernago (Bergamo). L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite, pare l’ennesima tra padre e figlio.
Le urla e l’allarme dato dai vicini
I vicini, preoccupati per le urla, hanno subito dato l’allarme ma per il sessantaquattrenne non c’era nulla da fare. Il figlio è stato subito preso in consegna dai carabinieri di Bergamo.
Le forti piogge hanno causato importanti esondazioni e allagamenti nella Slovenia occidentale, settentrionale e centrale. A riferirlo è l’agenzia di stampa slovena STA. In alcune zone del Paese già più volte colpito da ondate di maltempo nelle ultime settimane, sono caduti più di 100 millimetri di pioggia in 24 ore, che corrispondono in media a un mese di pioggia.
— National Independent (@NationalIndNews) August 4, 2023
Il bilancio: almeno tre i morti
È di almento tre morti il bilancio della forte ondata di maltempo. Una donna slovena e due cittadini olandesi hanno perso la vita in eventi collegati al maltempo, con la polizia di Lubiana che sta tuttavia cercando di stabilire la causa esatta dei decessi, come informa l’agenzia di stampa slovena STA. Secondo le più recenti informazioni disponibili, la donna è morta nella zona di Kamnik, a nord di Lubiana, mentre i cittadini olandesi hanno perso la vita sulle montagne nella zona di Kranj.
Massive flash floods due to heavy rainfall in Slovenia, Balkans (04.08.2022)
Nuovi grattacapi in vista per “l’ingegner” Matteo Salvini, che almeno potrà servirsi dell’ormai proverbiale caschetto per proteggersi dagli strali in arrivo dai sindacati della Pa e dal Parlamento. Nel mirino, infatti, sono finite alcune sue mosse al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, soprattutto in relazione a qualche nomina esterna e alla parabola di certe carriere interne. Giovedì 3 agosto in Cdm il leader leghista ha portato in esame preliminare due Dpcm, uno per la riorganizzazione dei suoi uffici di diretta collaborazione e l’altro per il riassetto complessivo del dicastero di Porta Pia.
Aumentano dipartimenti e direzioni generali: spazio al comparto del mare mentre sparisce la mobilità sostenibile
Soprattutto nel secondo caso ci sono novità importanti, secondo lo schema proposto ai sindacati. Le poltrone aumentano, con i dipartimenti che passano da tre a quattro e le direzioni generali che lievitano da 18 a 20. Il provvedimento codifica l’incremento di due posizioni di dirigente generale e 22 posti di dirigente non generale. Sparisce il dipartimento della “mobilità sostenibile” e viene cancellato l’aggettivo “sostenibile” che punteggiava qui e lì i nomi di alcune direzioni. L’etichetta piaceva molto al predecessore di Salvini, Enrico Giovannini, che l’aveva usata addirittura per ribattezzare l’intero dicastero. Ma, si sa, il Capitano la pensa in tutt’altro modo e infatti ha da tempo lanciato la sua personale crociata contro quello che considera un certo ambientalismoà la page. Al tempo stesso, nello schema di decreto si cerca di far fronte alle esigenze che derivano dal Pnrr e dal nuovo Codice degli appalti. E si tenta di dare più spazio al comparto del mare, rispondendo così alle storiche lamentele degli stakeholder che rimpiangono i tempi in cui avevano addirittura un intero ministero di riferimento; dunque, adesso un dipartimento viene intitolato alla navigazione e si sdoppia l’attuale direzione che si occupa sia della logistica dei porti sia della mobilità marittima. Insomma, il tentativo è quello di rafforzare la presa del Mit sull’enorme bacino della blue economy.
Per la direzione generale della digitalizzazione del Mit è in pole Baldoni dal ministero del Turismo
Nello schema, però, salta all’occhio pure la creazione di un dipartimento intestato alla digitalizzazione. È proprio su questo fronte che sta maturando qualche rogna per Salvini. Secondo quanto risulta a Lettera43, infatti, è in rampa di lancio la nomina a capo della Direzione generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici del Mit di un dirigente esterno, Francesco Baldoni, in arrivo dal ministero del Turismo (interessato anch’esso, in queste ore, da un provvedimento di riassetto interno). Classe 1970, Baldoni è un ingegnere informatico che ha nel suo passato, andando a ritroso, una brevissima esperienza in Agid, otto mesi ancora al ministero del Turismo, un anno all’Asl di Latina e un periodo di lavoro ultradecennale al ministero della Giustizia. Si tratta insomma di un dirigente di seconda fascia che non ha competenze specifiche sulle infrastrutture o sulle opere pubbliche, eppure si prepara a prendere le redini di una direzione generale strategica al Mit (almeno nell’assetto attuale), cui fanno capo tra l’altro la trasformazione digitale del ministero, la gestione di Ainop, l’Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche, l’Osservatorio Smart Road che presidia lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma e la redazione del Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti.
Il malcontento tra i dirigenti del ministero: sono attesi ricorsi
Il via libera definitivo alla nomina di Baldoni è atteso dalla Funzione pubblica tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, ma tra i dirigenti in forza al Mit si è scatenato il malcontento e sicuramente pioveranno i ricorsi: alcuni di loro ritengono di essere nettamente più titolati e fanno notare che, in ragione delle norme, bisognerebbe attingere in primis alle risorse interne. Qualche sindacato è già pronto a spalleggiarli. Il 19 luglio scorso la Confsal-Unsa aveva preso carta e penna per scrivere a Salvini e denunciare: «Il ricorso a professionalità esterne non deve andare a discapito delle professionalità interne che, tra l’altro, operano com’è ben noto in condizioni di notevole carenza di risorse umane e, spesso, anche strumentali», anche perché «l’elevata specializzazione tecnico-amministrativa di questo ministero è acquisibile solamente a seguito di una lunga e diretta partecipazione ai variegati e complessi procedimenti che la caratterizzano». L’interpello in cui rientra, tra le altre, la nomina di Baldoni risale ad aprile e il sindacato a luglio protestava perché «a distanza di più di due mesi dalla scadenza per la presentazione delle candidature» non si è ancora visto «il relativo esito lasciando non coperte fondamentali posizioni organizzative ed instillando, così, anche dubbi sulla trasparenza della procedura».
Gli incarichi accumulati da Donato Liguori e l’interrogazione del Pd
Pure dal Partito democratico, però, mettono nel mirino il Mit, in particolare gli incarichi dell’ex funzionario dell’ufficio legislativo, Donato Liguori, promosso dirigente non generale della Struttura tecnica di missione ai tempi del governo Conte 2 grazie a un cosiddetto “articolo 19 comma 6” e poi confermato sotto l’esecutivo Draghi. In una interrogazione, il deputato Pd ed ex presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, enumera il cumulo degli incarichi aggiuntivi collezionati nel 2021 da Liguori come componente di collegio sindacale, tra autostrade (compresa Aspi), aeroporti e Autorità portuali, per un totale emolumenti pari a oltre 241 mila euro. Una cifra, va detto, da spalmare su un triennio e in un caso su un quadriennio, nonché soldi che finiranno in gran parte non all’interessato, ma al Fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti di seconda fascia. Poi c’è per Liguori la carica di direttore generale dell’Ente di navigazione Laghi Maggiore, di Garda e di Como, con un trattamento economico annuo lordo di oltre 82 mila euro, riporta sempre D’Alfonso. Il deputato dem fa notare che «nell’area “Amministrazione trasparente” del ministero non risultano pubblicati i dati obbligatori» riguardanti la «retribuzione corrisposta», il «curriculum vitae» e le «dichiarazioni di incompatibilità relativi al dott. Liguori». E aggiunge che con una circolare del 2017 il Mit «ha previsto che a uno stesso dipendente non possono essere conferiti, designati ovvero autorizzati, in uno stesso anno, incarichi che cumulativamente gli assicurano, per competenza dell’anno, un provento lordo complessivo superiore alla retribuzione annua lorda» oltre al fatto «che è possibile conferire, designare o autorizzare al massimo tre nuovi incarichi annui e solo fino al limite complessivo di capienza del plafond economico di riferimento proprio del dipendente interessato». Siccome anche su Liguori circolano voci di una imminente promozione a direttore generale, che susciterebbe non poca maretta trattandosi di un “19 comma 6”, D’Alfonso ne chiede conto a Salvini e ventila «eventuali profili di danno erariale» a carico della Struttura tecnica di missione del ministero, a causa «dei molteplici incarichi espletati» da Liguori «che assorbono la quasi totalità dell’orario di ufficio istituzionale».
Il decreto legge Asset e investimenti, un provvedimento che dovrebbe contenere 24 articoli e misure di vario tipo, dalle infrastrutture ai trasporti, arriverà in Consiglio dei ministri lunedì 7 agosto. Tra le misure discusse ci saranno anche quelle sul settore taxi, con cui il governo vuole aumentare l’offerta, e quelle contro il caro voli.
Comuni con aeroporti e città metropolitana possono aumentare i taxi
All’interno del decreto la norma per i taxi dovrebbe prevedere la possibilità di aumentare le licenze in misura non superiore al 20 per cento, rispetto a quelle già rilasciate. Ma saranno autorizzati soltanto i comuni capoluogo di Regione, le città metropolitane e i comuni con aeroporti internazionali. Si potrà fare solo con un concorso straordinario per il rilascio a titolo oneroso di nuove licenze, con l’obbligo di usare veicoli non inquinanti. I comuni avranno la possibilità anche di rilasciare licenze temporanee per 12 mesi prorogabili fino a un massimo di 24. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha spiegato che la riforma «dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza anche a fronte della significativa crescita dell’afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi».
Stretta sugli algoritmi dei voli
Arriva anche una stretta sugli algoritmi che determinano i prezzi dei voli. Secondo la bozza del decreto, la fissazione dinamica delle tariffe aeree, in base al tempo della prenotazione, è vietata ad alcune condizioni. Se è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole; se avviene durante un picco di domanda e conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo. In tali casi è inoltre vietato fissare le tariffe in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, se questo comporta un pregiudizio.
In particolare, ci sarà un tetto alle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico: l’amministrazione competente fissa «i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta.
Sono stati resi noti venerdì 4 agosto 2032 i risultati al 30 giugno di Crédit Agricole Italia, che dimostrano la capacità di produrre risultati positivi anche in un contesto di particolare complessità. Nei primi sei mesi del 2023 l’istituto di credito si è confermato in grado di generare utili in modo continuativo grazie a un equilibrato e diversificato modello di business. L’utile netto civilistico consolidato si attesta a 405 milioni, in crescita del +72,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che includeva oneri derivanti dall’acquisizione di Creval per 20 milioni di euro. Escludendo l’impatto di tale componente non ricorrente, la variazione acquisita per i primi sei mesi del 2023 si attesta al +58,5 per cento a/a. Per quanto riguarda il Gruppo Crédit Agricole in Italia (di cui Crédit Agricole Italia fa parte insieme ad altre società), ha registrato un risultato netto aggregato di 739 milioni di euro (+29 per cento a/a). Sotto la guida di Giampiero Maioli, amministratore delegato di Crédit Agricole Italia e senior country officer, le diverse linee di business hanno fatto registrare un totale dei finanziamenti all’economia pari a 97 miliardi di euro e una raccolta totale pari a 329 miliardi di euro.
Il supporto a imprese e famiglie, i nuovi clienti e la spinta alla digitalizzazione
Confermata la solidità patrimoniale, con un Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded al 13,2 per cento e un Total Capital Ratio pari al 18,3 per cento, con livelli di capitale ampiamente superiori rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE. Questa affidabilità è stata premiata in occasione dell’emissione del Covered Bond Premium Label che ha raccolto ordini per 1,3 miliardi. La banca ha continuato a supportare territori e imprese con nuove erogazioni pari a 1,9 miliardo nel semestre (crescita dei volumi del +2 per cento vs fine 2022) e famiglie con una nuova offerta di mutuo a tasso fisso particolarmente distintiva che ha determinato un incremento della quota di mercato. In crescita il comparto Agri-Agro (+2,0 per cento vs dic-22), con una performance del +7,3 per cento a/a e un incremento della quota di mercato che raggiunge il 7,1 per cento. Significativo il dinamismo commerciale con l’acquisizione di 84 mila nuovi clienti (+3,2 per cento a/a), con aumento del contributo del canale digitale (al 30 per cento). Questi risultati si uniscono alla crescita dei clienti digitalizzati (che hanno raggiunto l’81 per cento), dei clienti attivi sui canali digitali (pari al 58 per cento) e delle transazioni effettuate in digitale (pari a circa l’87 per cento).
I villaggi e l’attenzione al sociale
L’attenzione per l’innovazione si declina inoltre nel successo del sistema dei Village by CA, con oltre 150 startup complessivamente ospitate dalle sedi di Milano, Parma e Padova. Le Village by CA Parma chiude il primo trimestre del 2023 con la presenza di 52 startup, 21 aziende partner e 40 abilitatori. Le Village by CA Triveneto conta ad oggi 20 aziende partner del territorio, 45 startup e 48 abilitatori e ha da poco chiuso una call4startup mirata ad individuare realtà innovative nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Questa ulteriore ricerca porterà l’ecosistema ad avere più di 55 startup.
L’impegno nel sociale si riflette infine in numerose iniziative legate alle tematiche di inclusione, educazione, sanità, sport e cultura, pubblicate su CrowdForLife. Tra i progetti in corso, due importanti raccolte lanciate per far fronte all’emergenza che ha colpito i territori dell’Emilia-Romagna: quella di Croce Rossa Italiana per sostenere la popolazione e i territori colpiti lo scorso maggio dal maltempo e quella di Caritas Rimini – ODV, insieme alle Caritas della regione Emilia Romagna, per ripristinare gli empori solidali di Forlì e Castel Bolognese appartenenti alla Rete Empori dell’Emilia Romagna, fortemente colpiti dall’alluvione che ha investito la regione lo scorso maggio.
Andrés Nara, padre di Wanda Nara, ha parlato della malattia della figlia. La showgirl argentina, moglie del calciatore Mauro Icardi, sta combattendo la propria battaglia forse contro una forma di leucemia. La famiglia è al suo fianco, come lei stessa ha ammesso rivelando alcuni particolari all’amico e giornalista Angel de Brito a inizio agosto. Andrés, però, si definisce molto preoccupato e «scioccato» dalle dichiarazioni della figlia. L’uomo si è soffermato anche sul rapporto con l’ex genero Maxi Lopez e l’attuale marito di Wanda Nara, l’ex Inter Icardi.
Andrés Nara ha parlato ai microfoni di Socios del Espectaculo. Il padre della showgirl racconta: «Ho letto le sue dichiarazioni e mi ha scioccato. Sui social dice di stare bene e che non ha intenzione di fare alcun trattamento ma dopo tre giorni mi ritrovo a leggere tutto il suo racconto mentre faccio colazione e posso dire di essere preoccupato». Poi si sofferma sulla scelta di Wanda di restare a curarsi a Buenos Aires: «Hanno deciso così, mentre Valentino rimane a giocare al River». Si tratta del primogenito della donna, nato dal precedente matrimonio con l’ex calciatore Maxi Lopez.
Andrés Nara parla di Maxi Lopez e Icardi
L’uomo prosegue: «Maxi vorrebbe tenere tutti e tre i figli e portarli in Inghilterra da quel che so io. Però, lei non è d’accordo anche perché al principio non pensava che la sua situazione fosse così seria. Se invece realmente è sicura di ciò che dicono i risultati, la situazione è grave». E infine Andrés Nara parla tanto dell’ex compagno quanto dell’attuale marito della figlia: «Maxi e Mauro sono due buoni padri, molto attenti e presenti. Non so cosa sia successo ma Maxi non è molto contento, lo vedo arrabbiato. Con Icardi, invece, non ho nessun rapporto».
Marco Arduini, ex partecipante di Uomini & Donne, trasmissione dalla quale fu allontanato, è stato arrestato a Cattolica per violenza in famiglia. Il 45enne, originario di Roma, si trova in carcere con l’accusa di botte e minacce di morte nei confronti della fidanzata 19enne. Il gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani. I reati ipotizzati sono maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni.
«L’interrogaorio di garanzia fissato per lunedì»
L’avvocato difensore, Linda Mastrodomenico, come riportato da La Stampa, ha dichiarato: «E’ stato fissato per lunedì prossimo in carcere a Rimini, l’interrogatorio di garanzia del mio assistito. Mi sono state riferite le accuse formulate dalla magistratura, ma con lui parlerò più approfonditamente domani per capire i contorni della vicenda». Secondo il quotidiano, il 45enne avrebbe minacciato e picchiato la fidanzata fino a romperle il naso.
Da quando, il 12 giugno 2023, Silvio Berlusconi è scomparso, Marta Fascina non ha mai lasciato Arcore e vive da sola immersa nel dolore. È quanto hanno raccontato, non senza manifestare la propria preoccupazione, alcuni suoi amici al Corriere della Sera. A farle compagnia nella tenuta che fu dell’ex premier solo il cane Dudù. Azzerati gli impegni politici e nessuna vacanza all’orizzonte.
La solitudine e il lutto di Marta Fascina a due mesi dalla morte di Berlusconi
Chi ha contatti frequenti con lei ha spiegato che, dal giorno del funerali del Cav, Marta non ha più varcato il cancello di villa San Martino. Pochissimi i contatti con il mondo esterno, ridotti alla sua famiglia, ai figli di B («Li sento tutti indistintamente, sia i più grandi che i più piccoli», ha spiegato in privato) e a qualche amico. Altrettanto ridotti gli interlocutori politici, tra i quali figurano Antonio Tajani, Matteo Salvini e pochi altri. A proposito di vita pubblica, in Parlamento l’onorevole manca da quando le condizioni del compagno hanno iniziato ad aggravarsi, e il suo ritorno nell’emiciclo non sembra affatto vicino. Sempre il Corsera riporta che Fascina aveva inizialmente pensato di partecipare almeno al primo consiglio nazionale azzurro del post Berlusconi per far sentire la presenza della famiglia al partito, ma poi ha preferito rinunciare. Se ne riparlerà dunque in autunno, quando Forza Italia dovrà eleggere i delegati comunali e provinciali da cui uscirà la platea congressuale che sceglierà il nuovo segretario.
La preoccupazione degli amici: «Non riesce a farsene una ragione»
Per il momento, dunque, Fascina resta chiusa nella villa di Arcore. Non ha nemmeno in programma una pausa estiva dalla Brianza, a meno che non decida di cedere al pressing di chi continua a consigliarle di concedersi uno svago. In primis gli amici, preoccupati dalla situazione che sta vivendo. «Non solo non ha finito di elaborare il lutto, ma non ha nemmeno iniziato», ha riferito uno di loro. «Chi le vuole bene è abbastanza preoccupato per questa ragazza. Non riesce a venire fuori da questa situazione, non riesce a farsi una ragione della morte di Berlusconi», ha aggiunto un altro.
Il dissidente russo Alexey Navalny è stato condannato dal tribunale di Mosca a 19 anni di reclusione. Secondo i giudici sono fondate le accuse di «estremismo», considerato di chiara matrice politica. L’oppositore di Vladimir Putin sarà recluso in una colonia a regime speciale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tass. Attualmente Navalny è in carcere nella colonia penale della regione di Vladimir e sta scontando altre condanne per un totale di 11 anni. Il pubblico ministero a metà luglio aveva chiesto per il dissidente 20 anni di reclusione.
Navalny giudicato colpevole di aver creato una “comunità estremista”
Da quanto risulta nel verdetto emesso dal tribunale, Navalny è ritenuto colpevole di aver creato una comunità estremista e di avervi partecipato. A questo si aggiunge anche l’aver organizzato le attività della stessa comunità, averla finanziata e aver pubblicato bandi pubblici con cui coinvolgere altri cittadini e soprattutto minorenni. Il pubblico ministero, oltre a presentare la richiesta di condanna a 20 anni di carcere, ha anche chiesto di aggiungere cinque nuove imputazioni. Tra queste anche la «riabilitazione del nazismo». Ma potrebbe arrivare anche un nuovo processo per «terrorismo». In questo caso Navalny rischierebbe anche l’ergastolo.
L’ultimo appello prima della sentenza: «Non fatevi intimidire»
L’oppositore del governo russo nelle ore che hanno preceduto la sentenza ha lanciato un ultimo appello. Il 47enne ha scritto: «Quando verrà annunciata la pena, per favore non manifestate solidarietà a me e ad altri prigionieri politici urlando: “Come ai tempi di Stalin”. È meglio se vi fermate a riflettere sul perché sia necessaria una pena esemplare colossale. Il suo scopo principale è intimidire. Voi, non me… Bisogna stordirvi, intimidirvi. La severità della sentenza punta a cancellare dalla vostra mente qualsiasi pensiero di resistenza. Quando verrà annunciata la sentenza, per favore, concentratevi su un solo pensiero, davvero importante: che cos’altro posso fare personalmente per resistere? Per impedire ai furfanti e ai ladri del Cremlino di distruggere il mio Paese e il mio futuro? Che cosa posso fare, soppesando e assumendomi tutti i rischi e tenendo conto di tutte le circostanze?».
L’annuncio arriva dalla stessa Francesca Michielin attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram, che si apre così: «Ciao, volevo dirvelo a voce perché ci tengo a parlavi a cuore aperto. Non posso purtroppo fare i concerti del 13 agosto a Castellaneta Marina e del 29 agosto a San Vito al Tagliamento». E aggiunge: «Non posso perché, senza girarci troppo intorno, è giusto che abbiate massima trasparenza da parte mia, ho un problema di salute».
Nel video, mentre l’emozione traspare dalla voce, prosegue: «Io ovviamente non voglio allarmarvi, però è giusto che, per stare meglio al più presto, faccia un intervento. L’ospedale mi ha programmato un’operazione tra pochi giorni, e ovviamente, dopo questa operazione, dovrò stare un po’ a riposo per poi però, lo giuro, tornare più forte di prima a settembre». E conclude: «Spero capiate, vi abbraccio forte».
Gli oceani sono sempre più caldi a causa della crisi climatica. La temperatura media giornaliera delle acque globali ha infatti raggiunto ad agosto i 20,96 gradi, segnando un nuovo record storico. Battuto il primato che reggeva dal marzo 2016 quando la colonnina di mercurio si fermò a 20,95. A confermarlo i dati di un nuovo studio del Copernicus Climate Change Service, riportati dalla Bbc. «Solitamente è marzo, non agosto il mese in cui i mari sono più caldi», ha spiegato la dottoressa Samantha Burgess. «Sono preoccupata perché potremmo assistere a peggioramenti ulteriori».
Oceans temperature hits an new record. Average 20.96c. "The more we burn fossil fuels, the more excess heat will be taken out by the oceans," – Prof Samantha Burgesshttps://t.co/JO7wsJi3z1pic.twitter.com/Lruw08z0Bw
Oceani, cosa comportano le temperature record toccate dalle acque
Gli oceani, come sottolineano gli esperti, rappresentano «un regolatore climatico vitale». Sono in grado di assorbire il calore, produrre metà dell’ossigeno terrestre e guidare il clima. Un surriscaldamento eccessivo delle acque rischia pertanto di avere ripercussioni importanti a livello globale. L’alterazione di temperatura determina infatti un indebolimento della capacità di assorbire l’anidride carbonica, che di conseguenza resta nell’atmosfera. In parallelo, il calore accelera il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, portando così a un innalzamento ulteriore del livello del mare. In difficoltà anche le specie animali come le balene, che si affidano alle correnti per le migrazioni in luoghi più adatti alla sopravvivenza e alla riproduzione. Gli squali invece, come hanno confermato recenti studi, tendono a diventare più aggressivi in corrispondenza di temperature più alte, mettendo a rischio l’incolumità dei bagnanti in alcune zone del pianeta.
«Quando ci si tuffa, sembra di entrare in un bagno termale», ha spiegato la dottoressa Kathryn Lesneski, esperta della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). «Notiamo uno sbiancamento diffuso dei coralli soprattutto in Florida, dove molti esemplari sono già morti». La causa principale di questo nuovo record di temperatura risiede nella crisi climatica, spinta dall’attività umana. «Più bruciamo combustibili fossili, più calore in eccesso finirà negli oceani», ha proseguito la dottoressa Burgess. «In tal caso ci vorrà più tempo affinché tornino alle condizioni ottimali». Urge dunque accelerare la transizione energetica, al fine di sfruttare maggiormente le fonti rinnovabili e ridurre le emissioni di gas serra. Negative anche le previsioni per il resto del 2023 e l’inizio del 2024. El Niño, fenomeno che si verifica quando l’acqua calda risale in superficie al largo del Sud America, si sta intensificando, facendo presagire ulteriori aumenti.
Massimo Giletti è indagato per diffamazione dalla procura di Terni. La notizia è stata anticipata da EtruriaNews. Risulta indagata anche la giornalista Sandra Amurri.Giletti, che avrebbe ricevuto l’avviso di garanzia un paio di giorni fa, ha dichiarato all’Agi: «Ho sempre fiducia nella giustizia, certo alle volte penso che viviamo in un Paese all’incontrario, ma ormai non mi stupisco più di nulla». Non è escluso che, dopo gli opportuni accertamenti, l’indagine possa essere archiviata.
Giletti querelato da Giuseppe Graviano
A querelarlo è stato Giuseppe Graviano, boss mafioso detenuto nel carcere di Terni dove sta scontando sei ergastoli per le stragi di Capaci, via d’Amelio, Firenze, Roma e Milano. Graviano è inoltre il mandante dell’omicidio di don Pino Puglisi. Il nome del boss è stato pronunciato più volte nel corso del programma Non è l’Arena. Giletti, tra l’altro, intervistò Salvatore Baiardo, uomo vicino a Graviano, che profetizzò con mesi di anticipo la cattura di Matteo Messina Denaro.
Un tentato furto è stato sventato da una coppia di domestici nella lussuosa abitazione della famiglia Furstenberg–Borromeo, in pieno centro a Milano. È accaduto intorno alle 8 di giovedì tre agosto in piazza Sant’Ambrogio, ma si è appreso solo il giorno successivo quando l’arresto è andato in convalida. L’uomo, un cittadino marocchino, è stato sorpreso in una stanza con dei sacchi pieni di oggetti e preziosi del valore di alcune centinaia di migliaia di euro.
Il ladro è entrato da una finestra lasciata aperta
Secondo le indagini dei carabinieri, il ladro era entrato da una finestra effettivamente lasciata aperta dai due domestici che stavano facendo le pulizie. Uno dei proprietari, Antonius Hugo Prinz zu Furstenberg, di 38 anni, è stato avvisato telefonicamente dai militari dato che si trovava in ferie con la consorte, Matilde Borromeo Arese Taverna.
La campionessa toscana Ginevra Taddeucci è tornata ad allenarsi dopo la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali di nuoto in Giappone. La nuotatrice classe 1997 si aspettava un’accoglienza diversa da parte di chi gestisce l’impianto comunale di Lastra a Signa, in provincia di Empoli. Al suo arrivo è stata fermata da decine di fan e sostenitori, che si sono congratulati per l’impresa portata a termine a Fukuoka, dove ha vinto l’oro nella staffetta mista di fondo. Ma l’atleta è stata anche bloccata all’ingresso, dove le è stato chiesto di esibire il biglietto. A raccontarlo è il presidente del Team Nuoto Toscana Empoli, Giovanni Pistelli, che si rammarica per il trattamento riservato alla campionessa di casa.
Pistelli: «Gesto ridicolo»
Giovanni Pistelli, che segue Taddeucci da 13 anni, su Facebook ha criticato la scelta dei gestori dell’impianto: «Non si tratta certo del costo del biglietto ma il gesto di richiederlo è quantomeno ridicolo. L’atleta è supportata in questo dalle Fiamme Oro e dalla Federazione Italiana Nuoto. Il gesto? Lo trovo imbarazzante, c’è una grande amarezza nel vedere che non c’è interesse per un’atleta nata e cresciuta “in casa” e io mi chiedo perché. Ho riscontrato tanta freddezza nei suoi confronti da parte di gestore e Autorità». Il presidente del Team Nuoto Toscana Empoli applaude invece i sostenitori della nuotatrice: «Hanno dimostrato di tenerci».
Le recriminazioni sono state «inutili e senza risposta»
Pistelli ha poi raccontato di aver anche parlato con l’assessore allo Sport del comune di Empoli, Fabrizio Biuzzi. E ha spiegato: «Inutili e senza risposta le mie personali recriminazioni all’assessore allo sport. Un personaggio sportivo fresco di oro mondiale al collo meriterebbe una accoglienza diversa perché è innegabile che porti attenzione sul territorio verso le attività acquatiche. Credo che anche la stagione prossima, quella Olimpica, ci guarderemo bene dall’inserire nella programmazione la piscina di Empoli se non si muove qualcosa». In passato il Team Nuoto aveva lanciato l’appello alla Regione Toscana per chiedere una sistemazione adeguata per la sua campionessa.
I partiti si riprendono Sogin, la società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi che era stata commissariata durante il governo Draghi alla luce dei risultati giudicati insufficienti. Il provvedimento era stata motivato, infatti, con «la necessità e urgenza di accelerare lo smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale». Ieri, giovedì 3 agosto, l’assemblea dei soci ha rinnovato il consiglio di amministrazione per il triennio 2023-2025, nominando come presidente Carlo Massagli e consiglieri Gian Luca Artizzu (scelto come ad), Barbara Bortolussi, Fiammetta Modena e Jacopo Vignati.
Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega entrano nel cda di Sogin
E con le nuove nomine entrano nel cda Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Bortolussi, avvocato, vanta una militanza a destra da molti anni. Spulciando le cronache locali emerge che nel 2004 era stata eletta presidente di Azione giovani, la federazione giovanile di Alleanza nazionale, per la provincia di Pordenone. All’elezione era presente anche l’allora consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, oggi ministro per i Rapporti con il Parlamento e – viene raccontato – suo grande sponsor. Nel passato di Bortolussi anche una candidatura locale sempre tra le fila di An. Più recenti le storie politiche sia di Fiammetta Modena che di Jacopo Vignati. La prima è stata senatrice tra i banchi di Forza Italia nella scorsa legislatura, mancando poi la rielezione. Per qualche mese è stata anche consigliera per i rapporti istituzionali e l’attività legislativa e parlamentare al ministero dell’Università, guidato da Annamaria Bernini, sua collega di partito. E infine il Carroccio. Jacopo Vignati fa sfoggio sui social della propria militanza. Ma non solo. Vignati ha infatti ricoperto sia cariche amministrative – è stato consigliere e assessore a Bereguardo, comune del Pavese – che politiche – segretario provinciale per la Lega a Pavia.
La decisione è arrivata da un tribunale in Romania, che ha tolto gli arresti al discusso influencer ed ex campione anglo-americano di kickboxing Andrew Tate e al fratello Tristan, in attesa di giudizio per stupro, traffico di esseri umani e associazione a delinquere. I due non potranno comunque lasciare il Paese fino al processo e dovranno presentarsi regolarmente alla polizia: la misura entra in vigore da venerdì quattro agosto e avrà la durata di 60 giorni.
After 10 months. 3 in jail, 7 at home. After 15million euro of asset seizures. After an inditement based on nothing.
The file was passed to a Judge who has ruled it weak and circumstantial.
I have been released from house arrest but must remain within Romania.
I Tate, arrestati nello scorso dicembre, erano stati scarcerati e messi ai domiciliari ad aprile, insieme a due donne rumene, presunte complici dei due fratelli americani naturalizzati britannici, Georgiana Naghel e Luana Radu. La giustizia rumena ha accusato Andrew e Tristan Tate di aver attirato delle donne in Romania con la promessa di una relazione seria o di un matrimonio, per poi costringerle a lavorare come modelle nelle chat room di intrattenimento per adulti. All’esame anche le accuse di stupro fatte da una delle testimoni. Gli investigatori hanno confermato che sei donne sono state identificate come potenziali vittime, ma due delle donne coinvolte nelle indagini hanno negato pubblicamente qualsiasi maltrattamento da parte dei due fratelli.
Tate tradito dal cartone della pizza
Andrew Tate, che si trovava in Romania al momento dell’arresto, è stato tradito dal suo atteggiamento aggressivo nei confronti dell’attivista per il clima Greta Thunberg, con la quale si vantava di quanto inquinano le sue automobili sportive e con la quale ha avuto un furioso scambio di tweet. In un filmato inviato in rete si mostrava mentre mangiava una pizza consegnata a domicilio, dalla cui marca sulla scatola in cartone la polizia rumena è risalita alla sua residenza, facendo scattare il blitz di arresto.