Daily Archives: 5 Ottobre 2023

Giornata mondiale degli insegnanti, Valditara: «Onore alla professione più bella»

Il 5 ottobre è la Giornata mondiale degli insegnanti, per l’Unesco meritevoli di essere ricordati e di aver riconosciuta la loro straordinaria funzione in ogni Paese. Il tema di quest’anno riguarda la crescente mancanza di insegnanti, a livello mondiale. L’Unesco stima una necessità di oltre 69 milioni di nuovi insegnanti entro il 2030. Dal 1994 l’Unesco ha deciso di commemorare la firma della Raccomandazione sullo status dei docenti prodotta a Parigi il 5 ottobre 1966. L’obiettivo della Giornata è suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano ogni giorno e sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara su X ha scritto: «Con la Giornata mondiale degli insegnanti rendiamo onore alla professione più bella del mondo, quella che dà un futuro ai nostri giovani. Rimettiamo la scuola al centro della società».

La Uil sottolinea che gli stipendi degli insegnanti italiani sono tra i più bassi d’Europa

Queste le parole del segretario generale Uil Scuola Rua D’Aprile: «La Giornata mondiale degli insegnanti ci ricorda quanto la professione docente sia la più bella e la più importante del mondo. L’insegnante prepara gli studenti alla scoperta del mondo, sviluppando in loro il pensiero libero e nello stesso tempo critico. Il tutto in un ambiente ricco di emozioni e anche disagi, vissuti dagli alunni nei contesti sociali e familiari. Ebbene, se così è, al riconoscimento sociale è necessario affiancare anche quello economico». D’Aprile ha inoltre sottolineato: «Lo stipendio degli insegnanti italiani resta fra i più bassi d’Europa. Lo studio Education Price Index colloca gli insegnanti del nostro Paese al 31esimo posto in Unione Europea. Valorizzazione economica e sociale vanno di pari passo. È giunto il momento di riconoscere il valore inestimabile degli insegnanti e di fare tutto il possibile per ripristinare il loro giusto status nella società. Va recuperato il rispetto, lo diciamo da tempo, facendo molta attenzione a parlare di scuola con superficialità, trattandola bene anche attraverso una maggiore considerazione del personale che vi lavora. È un processo giornaliero che parte dalle parole serve l’aiuto di tutti, anche e soprattutto dei genitori delle studentesse e degli studenti».

La Procura di Milano revoca l’istanza fallimento per Visibilia Concessionaria

La Procura di Milano ha ritirato, in udienza davanti al giudice del Tribunale fallimentare Sergio Rossetti, l’istanza di liquidazione giudiziale che aveva presentato per Visibilia Concessionaria, una delle società del gruppo fondato da Daniela Santanchè. Con la revoca dell’istanza la società, che aveva avviato la procedura di composizione negoziata della crisi, potrà proseguire nell’attività.

LEGGI ANCHE: Inchiesta Santanchè, i giudici ordinano un’ispezione su Visibilia Editore

La Procura di Milano revoca l’istanza fallimento per Visibilia Concessionaria di Santanchè, che potrà proseguire nell'attività.
Daniela Santanchè in Senato (Getty Images).

La società, che non aveva debiti scaduti da saldare, può continuare l’attività

La società, che non aveva debiti scaduti da saldare, potrà quindi andare avanti col percorso privatistico di composizione negoziata della crisi avviato con la Camera di Commercio. Su questo fronte cadono così eventuali profili di bancarotta. Tuttavia i pm continuano a indagare sui vari capitoli del caso Visibilia, nel quale la ministra del Turismo Santanchè è indagata per falso in bilancio e bancarotta.

LEGGI ANCHE: Santanchè, un altro dipendente in Cig a sua insaputa nell’inchiesta su Visibilia

La Procura di Milano revoca l’istanza fallimento per Visibilia Concessionaria di Santanchè, che potrà proseguire nell'attività.
Daniela Santanchè insieme al compagno Dimitri Kunz (Getty Images).

Resta in piedi ancora una richiesta di fallimento per Visibilia Srl

La Procura aveva già revocato le istanze di liquidazione giudiziale per altre società del gruppo, ovvero Visibilia Editore e Visibilia holding. Resta in piedi ancora una richiesta di fallimento per Visibilia Srl in liquidazione, che sta cercando di salvarsi con un accordo di ristrutturazione del debito: non è ancora fissata una camera di consiglio dei giudici per decidere se omologare l’accordo.

LEGGI ANCHE: Luca Ruffino, le ombre sul suicidio del presidente di Visibilia

Taiwan, raffiche record per il tifone Koinu: oltre 340 chilometri orari

Taiwan nella morsa del tifone Koinu. La tempesta di categoria quattro che si è abbattuta durante la notte di mercoledì 4 ottobre ha fatto registrare eventi meteorologici record a livello globale. Le raffiche di vento sull’isola delle Orchidee, a largo della costa meridionale, hanno raggiunto la velocità di 342,7 chilometri orari. Si tratta del terzo dato più alto mai riportato in tutto il pianeta nonché il più violento nella storia dell’isola dal 1986, anno in cui si effettuarono le prime misurazioni. La più forte di sempre venne registrata in Australia nel 1996, quando i venti raggiunsero l’incredibile velocità di 408 chilometri orari, battendo così il precedente primato stabilito negli Anni 30 nel New Hampshire con raffiche che raggiunsero i 372 chilometri orari.

Tifone Koinu a Taiwan, quasi 300 feriti e oltre 60 mila case senza corrente

Koinu, termine giapponese traducibile con cucciolo, si è abbattuto sull’isola giungendo da sud, colpendo dapprima l’area di Hengchun. Le raffiche di vento hanno dato origine a onde di oltre sette metri che hanno colpito le abitazioni e le vetrine dei negozi lungo la costa. Numerosi video pubblicati in Rete testimoniano la violenza della natura che ha lasciato senza corrente elettrica circa 62 mila edifici. I vigili del fuoco, come ha riportato il Guardian, hanno confermato la morte di una persona nella città di Taichung dopo essere stata colpita da alcuni vetri. Ferite oltre 300 persone anche a Kaohsiung e Tainan. Fra di loro sette automobilisti nella contea di Chiayi a seguito di alcuni impatti con alberi caduti. Due di loro sono ricoverati in ospedale per ferite alla testa o alle spalle, ma non sono in pericolo di vita.

Il tifone Koinu si abbatte sull'isola di Taiwan, con raffiche di vento da oltre 340 chilometri orari. Più di 60 mila case senza corrente.
I negozi provano a difendersi dal tifone Koinu (Getty Images).

Nella popolare zona turistica di Kenting, la furia del vento ha divelto cartelli stradali e persino le coperture metalliche di alcuni tetti. Chiusi immediatamente gli uffici pubblici e le scuole in gran parte del Paese, con la sola eccezione della capitale Taipei. Le autorità hanno anche confermato al Maritime Port Bureau la totale sospensione del traffico aereo e marittimo, tra cui i traghetti per raggiungere le vicine isole minori. Come ha sottolineato poi il Guardian, Koinu è il secondo tifone che si abbatte sull’isola di Taiwan nell’arco di un mese. A settembre, infatti, la tempesta Haikui si abbatté con violenza provocando frane, smottamenti e dozzine di feriti. Una sequenza piuttosto rara, dato nell’area non si registravano cicloni tropicali dal 2019.

Parcheggiatori, tassisti e guide, blitz anti abusivismo a Napoli

18 persone – tra tassisti, guide turistiche, parcheggiatori ed estetiste abusive – sono state denunciate dalla Guardia di finanza nell’ambito di un blitz antiabusivismo scattato a Napoli.

Recidività e minacce a pubblico ufficiale tra i reati contestati

Agli indagati viene contestato, a vario titolo, la recidività e la resistenza e le minacce a pubblico ufficiale. Complessivamente sono stati 86 gli abusivi segnalati alle autorità competenti. In azione sono entrati i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego, del II Gruppo, del primo e secondo Nucleo Operativo Metropolitano, delle Compagnie di Torre del Greco, Massa Lubrense, Ischia e della Tenenza di Capri. Gli investigatori hanno eseguito controlli, in prevalenza, nelle zone a più alta concentrazione turistica, dai luoghi di approdo per le isole di Capri e Ischia. Particolare attenzione è stata riservata al porto di Napoli, all’aeroporto di Capodichino e alla Stazione di Napoli Centrale. Complessivamente sono stati individuati 10 tassisti abusivi (nove le vetture sequestrate), uno dei quali denunciato per resistenza e minacce, i quali, per le tratte più lunghe si facevano pagare tra 100 e 150 euro. Tra le zone della movida (Coroglio, Riviera di Chiaia e lungomare partenopeo) e lo Stadio Maradona, sono stati individuati e segnalati al Prefetto 26 parcheggiatori abusivi (17 i denunciati). Numerose anche le ispezioni ai gestori di autorimesse che si facevano pagare la sosta 10 euro all’ora senza e rilasciare ricevuta.

Sanzioni anche a Capri

A Capri, invece, sono state sanzionate (nel porto turistico e alla Grotta Azzurra) due guide turistiche abusive. Infine è stato scoperto uno studio estetico sconosciuto al Fisco in cui la titolare – sottoposta a controlli – lavorava senza avere nessuna autorizzazione.

La nave Open Arms in fermo amministrativo e multata dopo lo sbarco a Marina di Carrara

Nuovo fermo amministrativo di 20 giorni e multa fino a 10 mila euro per la nave Open Arms, a seguito dello sbarco di 176 migranti (tra cui oltre 90 minorenni) nel porto di Marina di Carrara, avvenuto nella giornata del 4 ottobre. Lo rende noto la stessa Ong. «Dopo più di sei ore di interrogatorio del nostro capitano e del nostro coordinatore Sar le autorità italiane hanno sequestrato nuovamente la nostra imbarcazione. Il crimine? Aver salvato 176 vite umane in pericolo in tre operazioni di salvataggio nelle acque internazionali della zona centrale del Mediterraneo». La notizia arriva alla vigilia della nuova udienza a Palermo del processo Open Arms a carico dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuti d’atti d’ufficio.

«Affronteremo il fermo e le conseguenti spese legali, convinti di essere dalla parte giusta delle storia, abituati ormai da otto anni a doverci difendere per un paradossale capovolgimento della realtà per cui chi salva vite viene inquisito, multato e fermato e chi invece incarcera, tortura, ricatta persone vulnerabili viene finanziato e sostenuto con fondi europei», si legge inoltre nel tweet di Open Arms.

Le tre operazioni di soccorso effettuate da Open Arms

Sabato 30 settembre Open Arms ha effettuato tre diverse operazioni di soccorso in acque internazionali. A bordo delle prime due imbarcazioni c’erano 33 e 36 persone, che «viaggiavano in condizioni di pericolo e senza equipaggiamento di salvataggio». Dopo i primi due soccorsi e aver ricevuto l’indicazione del porto da parte delle autorità italiane, la nave umanitaria ha ricevuto un mayday da Seabird, velivolo di ricognizione di Sea-Watch, per un carretta del mare «sovraffollata e in pericolo». E così è scattato il terzo salvataggio: come già accaduto per lo sbarco del 22 agosto, il provvedimento è stato adottato per il mancato rispetto da parte della Ong del decreto Piantedosi, che vieta i salvataggi multipli in mare.

La nave Open Arms in fermo amministrativo e multata dopo lo sbarco di 176 migranti nel porto di Marina di Carrara.
Migranti soccorsi da Open Arms (Getty Images).

Nel 2023 ci sono stati sette sbarchi di migranti nel porto apuano

Come comunicato dal prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea, 84 migranti dovrebbero essere distribuiti in Toscana, sia adulti che minori non accompagnati. Stessa cosa per la Liguria. Poi invece solo minori non accompagnati in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Quello avvenuto il 4 ottobre è stato il settimo sbarco di migranti nel porto apuano nel 2023.

Infantino: «Mondiali 2030 in sei Paesi è un messaggio di inclusione»

Celebrare «nel modo più appropriato» i 100 anni della Coppa del mondo di calcio. Con questo intento, ha spiegato il presidente Gianni Infantino, il Consiglio della Fifa ha deciso «all’unanimità» che nell’edizione del 2030 assegnata a Portogallo, Spagna e Marocco, tre Paesi sudamericani Uruguay, Argentina e Paraguay ospitino ciascuno una partita. «La prima di queste si giocherà, ovviamente, nello stadio in cui tutto è iniziato, il mitico Estadio Centenario di Montevideo» ha continuato Infantino.

Infantino: «La Fifa e il calcio uniscono, esempio di accordi in cui vincono tutti»

Rispetto ai tre Paesi organizzatori, Infantino ha sottolineato: «Due continenti: Africa ed Europa uniti non solo nella celebrazione del calcio, ma anche nel fornire una coesione sociale e culturale unica. Un grande messaggio di pace, tolleranza e inclusione». L’edizione del 2034, ha quindi anticipato, «si sposterà a est, in Asia e Oceania, per garantire un’adeguata rotazione tra i continenti. In un mondo diviso, la Fifa e il calcio si uniscono dando così un altro esempio di come il dialogo e la comprensione reciproca possano sfociare in accordi in cui in realtà vincono tutti, in particolare i tifosi, i giocatori e tutte le regioni del mondo».

Totti, Ilary Blasi pronta a riconsegnare i Rolex sottratti

L’infinita querelle che dal 2022 ha messo Francesco Totti  e Ilary Blasi l’uno contro l’altra sembra essere destinata a concludersi. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, infatti, nella giornata di venerdì 6 ottobre 2023 Blasi riconsegnerà all’ex marito i tanto chiacchierati orologi Rolex che gli aveva sottratto.

Ilary Blasi sta per riconsegnare i Rolex sottratti all’ex marito Francesco Totti

È passato un anno e quattro mesi dalla separazione, ma sembra che la conduttrice de L’Isola dei famosi 2023 si sia decisa a compiere un gesto che Totti attendeva ormai da tempo, ovvero la riconsegna della preziosa collezione di orologi da lei trafugata per ripicca. Stando al Corriere la restituzione avverrà in una banca dell’Eur, dove gli oggetti saranno messi in una cassetta di sicurezza cointestata all’ex coppia. In base ad alcuni rumor pare che in questa occasione sarà presente anche Alessandro Simeone, l’avvocato milanese che assiste la presentatrice nella causa (al quale, forse, si potrebbe affiancare anche un familiare di Blasi). Totti invece sarà accompagnato dal suo storico legale Antonio Conte, che lo segue fedelmente da più di 20 anni.

Gli orologi al centro della contesa

Gli oggetti che Ilary Blasi è pronta a ridare indietro al marito valgono nel complesso oltre 1 milione di euro. Secondo indiscrezioni, sembra che in totale la collezione comprendesse 12 pezzi, tra cui diversi modelli esclusivi. Ilary Blasi sostiene di averne presi solo sei o sette, mentre Totti ne ha sempre reclamati almeno sette o otto, con tanto di certificati e prove di acquisto. In base alle ultime indiscrezioni si dice inoltre che “Er Pupone” abbia deciso di farsi accompagnare all’incontro con l’ex anche da un esperto di orologi di lusso, incaricato di valutare se gli oggetti a lui restituiti siano autentici oppure delle imitazioni.

Omicidio dopo la festa in paese: si cerca un giovane irreperibile

Una scritta minatoria in lingua sarda è comparsa a Lula, nel Nuorese, sul muro del vecchio cimitero dietro la caserma dei carabinieri, ma è subito stata cancellata. A terra accanto alla scritta, un teschio di un animale per rendere il messaggio ancora più inquietante: «Morte a su sinnicu e ad Et» (morte al sindaco e a Et). Il sito di Sos Enattos a Lula è, infatti, candidato per l’Italia a ospitare l’Einstein Telescope, l’osservatorio astronomico delle onde gravitazionali europeo.

Un giovane potrebbe avere un ruolo nel delitto

La notizia, pubblicata dall’Unione Sarda, ha scosso il paese già sotto choc per l’omicidio dell’operaio 42enne Nico Piras, raggiunto da due colpi di pistola nella notte tra domenica 1 ottobre 2023 e lunedì 2 ottobre 2023 quando si concludeva la manifestazione Cortes Apertas. Il clima in paese è pesante e c’è una persona che potrebbe avere avuto un ruolo nel delitto e che ora è irreperibile. Si tratta di un giovane che ha fatto perdere le proprie tracce, ma che finora non risulta ricercato ufficialmente perché non è destinatario di alcun provvedimento.

Venerdì 6 ottobre l’autopsia sul corpo di Piras

Nel frattempo i carabinieri della Compagnia di Bitti, coordinati dal pm di Nuoro Ireno Satta, continuano a scavare nel passato della vittima sotto processo, insieme alla moglie, per il delitto del fratello Angelo Maria, ucciso nelle campagne di Lula il 25 gennaio 2015 per questioni di eredità. Il funerale è previsto per sabato 7 ottobre 2023, mentre l’autopsia al cimitero comunale di Nuoro per il 6 ottobre 2023. La situazione di Lula è stata portata anche all’attenzione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito mercoledì 4 ottobre a Nuoro. Il prefetto Giancarlo Dionisi ha telefonato al sindaco Mario Calia per assicurargli la massima attenzione e il rafforzamento delle forze di polizia.

X ha rimosso i titoli degli articoli dai post

X non mostra più i titoli degli articoli condivisi sulla piattaforma. Nei post sull’ex Twitter infatti restano solo le immagini e l’indirizzo Url dell’utente che ha pubblicato un contenuto assieme al messaggio correlato. Per accedere al link basterà cliccare sulla fotografia che accompagna il messaggio. Una mossa già annunciata il 22 agosto dallo stesso patron della piattaforma Elon Musk. «È una mia scelta personale», aveva twittato il Ceo di Tesla e SpaceX. «Migliorerà enormemente l’estetica». Pur avendo snellito l’aspetto dei post su X, tuttavia, la nuova interfaccia non è esente da critiche, tra cui una minore immediatezza nell’utilizzo. Senza la presenza del titolo infatti, il contenuto rischia di risultare a prima vista privo di contesto. Di seguito un esempio che mostra chiaramente la nuova interfaccia visibile nel feed di X dal profilo di Lettera43.

Preannunciata ad agosto, la novità presenta soltanto l’immagine e l’indirizzo Url del sito. Elon Musk: «Una mia scelta personale per ragioni estetiche». Non mancano le critiche.
Un esempio della nuova interfaccia dei posti di X (Screenshot).

Non solo i titoli dei post, su X anche novità per Community Notes

La nuova interfaccia grafica dei post non è la sola novità nell’autunno di X. Elon Musk ha infatti presentato aggiornamenti anche per quanto riguarda le Community Notes, lanciate nel gennaio 2023. Disponibili anche in Italia, sono dei lunghi post di oltre 4 mila battute che possono essere scritti e modificati soltanto da un ristretto numero di utenti abilitati. Se tali creator poi le ritengono di pubblico interesse, possono decidere di renderle visibili anche al resto degli iscritti alla piattaforma. Una mossa presentata come collaborazione nella lotta alla disinformazione. Con le ultime novità introdotte martedì 3 ottobre, la visualizzazione delle note è stata sensibilmente velocizzata, consentendo una maggiore copertura e un più efficace controllo. «Le note appariranno più velocemente», si è limitato a postare Musk.

A quasi un anno esatto dall’acquisto di Twitter, annunciato sulla stessa piattaforma la sera del 27 ottobre 2022, Elon Musk ha già rivoluzionato il social network. In prima battuta ha deciso di sbarazzarsi non solo del nome originale, ma anche del celebre uccellino nel logo, per cui non ha mai nascosto la sua repulsione. È nato così X, la sua lettera preferita dell’alfabeto che fa capolino nella società di ricerca spaziale (SpaceX), in alcuni modelli delle Tesla e nella nuova startup di intelligenza artificiale (X.ai). Ha poi riformato il sistema delle spunte blu, consentendo a tutti gli utenti paganti di ottenerla, e licenziato gran parte del personale. Fra le prossime iniziative, ha annunciato la possibilità di richiedere un piccolo abbonamento mensile per poter accedere ai contenuti, «unico modo per contrastare i Bot e la disinformazione».

LEGGI ANCHE: X a pagamento, odio online e Elon Musk: parla la Ceo Linda Yaccarino

Chiara Ferragni rompe il silenzio sui social: «Vi leggo e vi sono grata»

Chiara Ferragni ha rotto ufficialmente il silenzio sui social in questi giorni difficili in cui il marito Fedez si trova ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano a causa di due ulcere correlate, secondo il chirurgo che l’ha operato di tumore al pancreas, all’intervento svolto a marzo 2022.

Chiara Ferragni, silenzio rotto sui social: «Vi leggo e vi sono grata»

«Vi leggo e vi sono grata». È con queste poche e semplici parole pubblicate su X che l’imprenditrice digitale ha voluto commentare quello che è accaduto alla sua famiglia. Nessuna Instagram Stories, nessun video o foto dall’ospedale: per questa volta l’influencer ha preferito limitarsi a ringraziare tutti i suoi follower per l’enorme affetto che le hanno dimostrato dopo il ricovero del marito.

La famiglia Ferragni-Lucia, nel frattempo, continua a mantenere il riserbo sulle condizioni di salute del rapper. Nella giornata di mercoledì 4 settembre, la stessa Chiara è stata vista fare visita al marito in ospedale ma, come ha reso noto l’Ansa, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai cronisti presenti. Le uniche informazioni riguardo allo stato di salute di Fedez, per ora, sono arrivate da parte dei genitori Annamaria Berrinzaghi e Franco Lucia che, raggiunti dai giornalisti fuori dal nosocomio milanese, hanno commentato, rispettivamente «Io devo stare bene per forza» e «Sta un po’ meglio, così così».

La situazione resta delicata

Al momento Fedez è costantemente monitorato da parte dei medici attraverso il controllo dell’emocromo. Secondo Ansa, nonostante un miglioramento, la situazione resterebbe delicata. Questo è il motivo per cui, per ora, l’artista sarà costretto a rimanere in ospedale, molto probabilmente fino alla prossima settimana. Rimane a questo punto in forse la sua partecipazione alle prime puntate dei live di X Factor 2023, in partenza il 26 ottobre 2023.

Anche Zelensky a Granada al vertice della Comunità politica europea

Tra i partecipanti al vertice della Comunità politica europea di Granada c’è anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato lui stesso su X. La sua presenza non era stata annunciata in anticipo per motivi di sicurezza: il leader ucraino è invece arrivato in Spagna con l’obiettivo di fare pressioni per ottenere aiuti militari più urgenti e necessari, come i sistemi di difesa aerea.

«Dovrebbe essere una giornata produttiva per l’Ucraina e l’Europa»

«Il nostro obiettivo comune è garantire la sicurezza e la stabilità della nostra casa comune europea. Stiamo lavorando insieme ai partner per migliorare l’architettura di sicurezza europea, in particolare la sicurezza regionale. L’Ucraina ha proposte sostanziali a questo riguardo», ha twittato Zelensky. «Presteremo particolare attenzione alla regione del Mar Nero e ai nostri sforzi congiunti per rafforzare la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione. La priorità fondamentale dell’Ucraina, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno, è rafforzare la difesa aerea. Abbiamo già gettato le basi per nuovi accordi con i partner e attendiamo con impazienza la loro approvazione e attuazione». E poi: «Dovrebbe essere una giornata produttiva per l’Ucraina e per l’Europa nel suo complesso».

LEGGI ANCHE: Dagli Stati Uniti all’Unione europea, le crepe nell’alleanza filo-ucraina

C'è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Granada, dove si tiene al vertice della Comunità politica europea.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Imagoeconomica).

La due giorni di Granada è molto importante per Kyiv

Il vertice di Granada, che giovedì 4 ottobre ospita la riunione dei capi di Stato e di governo della Comunità politica europea, mentre venerdì il Consiglio informale della Ue, offrirà a leader come il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Rishi Sunak la possibilità di riaffermare il loro impegno nei confronti dell’Ucraina, dopo che le turbolenze politiche negli Stati Uniti e in Europa hanno sollevato dubbi sul mantenimento del sostegno a Kyiv.

LEGGI ANCHE: La strategia a sorpresa degli Stati Uniti: girare all’Ucraina armi sequestrate all’Iran

22 lavoratori in nero su 23: denunciati due imprenditori nell’Agrigentino

22 lavoratori in nero sui 23 presenti in due aziende agricole di Canicattì (Agrigento) che si occupano di produzione e commercializzazione di uva da tavola e pesche. A scoprirli, durante dei controlli, sono stati i carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro, assieme a quelli della compagnia di Canicattì e al personale ispettivo della Regione Siciliana. Contestate anche violazioni alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Multe per un totale di 55 mila euro

Due imprenditori agricoli, di 54 e 50 anni, sono stati denunciati alla procura. Sono stati ritenuti responsabili di avere omesso la sorveglianza sanitaria e la formazione e informazione lavoratori circa i rischi connessi all’attività. Per un’azienda, i militari dell’Arma hanno disposto anche la sospensione dell’attività imprenditoriale, con immediata interruzione del ciclo produttivo. Elevate ammende per complessivi 51.100 euro e sanzioni amministrative per 4.000 euro.

Previsioni meteo, il caldo non molla la presa: nuova espansione dell’anticiclone

Prosegue l‘ondata di caldo eccezionale che ha investito l’Italia e parte dell’Europa con una nuova espansione dell’anticiclone africano sul continente. Nel weekend del 7 e 8 ottobre 2023 si registrerà il picco delle temperature che toccheranno valori estivi. Unica differenza con la bella stagione, peraltro non trascurabile, il minor soleggiamento e le notti più lunghe e dunque fresche.

Previsti picchi di 32-33 gradi tra Ferrara, Rovigo e Firenze

Le previsioni sono di Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, che ha sottolineato come sul podio della classifica di queste temperature anomale, nel fine settimana, ci saranno Ferrara, Firenze e Rovigo con 32-33 gradi, poi Agrigento, Bologna, Forlì, Lecce, Oristano, Ravenna e Terni con 31-32. Anche la Capitale oscillerà costantemente intorno ai 30 gradi, valore record mensile registrato già il martedì precedente uguagliando il massimo del 12 ottobre del 1990. Garbinato ha aggiunto: «Sicuramente batteremo altri record mensili al Nord, mentre al Sud sarà più difficile andare oltre i picchi storici in quanto il meridione viene raggiunto frequentemente in autunno da fasi calde nordafricane. Praticamente sarà come tornare indietro di tre mesi, non vivremo il 7-8 ottobre 2023 ma il 7-8 luglio, prepariamo secchiello, paletta, occhiali da sole e costume. Tutti al mare».

Le previsioni nel dettaglio

  • Giovedì 5. Al Nord: cielo a tratti nuvoloso. Al Centro: bel tempo prevalente e caldo estivo. Al Sud: tutto sole e caldo estivo.
  • Venerdì 6. Al Nord: bel tempo prevalente. Al Centro: bel tempo prevalente e caldo estivo. Al Sud: possibili piovaschi sul potentino.
  • Sabato 7. Al Nord: bel tempo prevalente e caldo estivo. Al Centro: bel tempo prevalente e caldo estivo. Al Sud: tutto sole e caldo estivo, qualche addensamento, anche con pioggia, in Calabria.

Forum e accordi economici hanno lavato le mani di bin Salman

Forse bisognerebbe chiedere scusa a Matteo Renzi, o almeno assolverlo dalla congerie di sfottò e accuse che gli sono piovute addosso per la sua amicizia (retribuita) con il principe saudita Mohammed bin Salman. Magari lasciandone solo una: non va bene che un senatore della Repubblica in carica sieda in fondazioni e faccia conferenze retribuite per un Pease terzo, si tratti di una dittatura o di un campione di democrazia. Ma per il resto, ora che il fu impresentabile Bin Salman è stato sdoganato, con Riad così fan tutti. Si vede che le sue mani, come si scrisse all’epoca, lorde di sangue per aver fatto tagliare a pezzi Jamal Ahmad Khashoggi nei locali del consolato saudita di Istanbul, sono diventate improvvisamente pulite.

Forum e accordi economici hanno lavato le mani di bin Salman
Matteo Renzi e bin Salman raffigurati in un murales a Roma (Getty Images).

Anche il governo Meloni ora si scopre filo-saudita

Solo mettendo in fila gli episodi più recenti l’irrefrenabile esplosione di amorosi sensi tra i due Paesi passa, tra i tanti episodi, da un forum italo-saudita lo scorso 4 settembre a Milano dove oltre 1.000 tra grandi e piccoli imprenditori hanno sgomitato per cercarsi almeno uno strapuntino nelle more dell’accordo tra il ministro Adolfo Urso, vessillifero del made in Italy, e il suo omologo arabo. A quell’incontro ha presenziato, in qualità di sindaco della città ospitante, anche Giuseppe Sala, visibilmente soddisfatto che proprio dalla capitale economica del Paese prendesse il largo l’intesa. Chissà se era lo stesso Sala che quattro anni prima, era il marzo del 2019, aveva severamente bacchettato Alexander Pereira, allora sovrintendente del Teatro alla Scala, imponendogli di restituire l’anticipo di un ricco contratto (3 milioni su 15) che avrebbe fatto di Riad uno dei soci forti della sua Fondazione. E chi alla velocità di un attosecondo si era prontamente unito alla reprimenda? Ma naturalmente Matteo Salvini. Lo Zelig del Carroccio aveva tuonato: «Non si può andare in piazza per difendere i diritti umani e poi fare affari con Paesi, come l’Arabia Saudita, che non permettono molte libertà». Ma si sa che sulle sue dichiarazioni, specie quando si contraddice clamorosamente, il capo della Lega ha la memoria del pesce rosso.

Forum e accordi economici hanno lavato le mani di bin Salman
Il ministro degli Investimenti saudita con il ministro Urso e il sindaco di Milano Sala (Imagoeconomica).

Roma-Ryadh Season: l’accordo con il ‘nemico’

Buon ultimo,è arrivato un pingue accordo – 25 milioni di euro in due anni –  tra la Roma calcio e la Riyadh Season (una specie di festival dei possibili investimenti stranieri in terra araba che inizierà a fine ottobre) che fa dei sauditi il principale sponsor del club giallorosso. In barba al fatto, ma di fronte ai soldi son dettagli, che la città eterna e Riad sono rivali nella corsa per aggiudicarsi l’Expo del 2030. Quindi il Comune di Roma, che tanto ci tiene ad ospitare la manifestazione (sempre che la città sopravviva al suo oramai ineluttabile degrado), si è visto arrivare in pompa magna il nemico in casa. Nelle geometrie variabili della geopolitica, i sauditi si avviano a diventare per l’Italia quello che furono i cinesi prima che scendesse il gelo nei loro rapporti con gli americani e via della Seta si trasformasse in via dalla Seta. Una manna i petrodollari per un governo affamato di soldi come il nostro. E i diritti umani, la repressione del dissenso, la sottomissione delle donne, il giornalista Khashoggi e la sua brutale uccisione? Ma no, tutte invenzioni. Erava una puntata un po’ truce di Scherzi a parte.

Ucraina, armi Iran per Kyiv: la strategia Usa a sorpresa

Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina migliaia di armi sequestrate all’Iran. La strategia, nella fase cruciale della guerra tra Ucraina e Russia, viene elaborata dal Comando Centrale degli Stati Uniti, il Centcom, secondo il quale già lunedì sono state trasferite a Kyiv oltre un milione di munizioni iraniane sequestrate. In questo modo, riferiscono funzionari statunitensi alla Cnn, si riuscirebbero ad alleviare alcune carenze che l’esercito ucraino deve affrontare in attesa di più denaro e attrezzature dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

Tra i dispositivi 9 mila fucili, 284 mitragliatrici e 194 lanciarazzi

Le armi iraniane arrivano in un momento opportuno per garantire la continuità degli aiuti militari. In una nota del Comando Centrale degli Stati Uniti si legge: «Il governo è entrato in possesso di queste munizioni il 20 luglio 2023, dopo le richieste di confisca del dipartimento di Giustizia nei confronti dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana». A luglio il dipartimento di Giustizia Usa aveva annunciato che avrebbe chiesto la confisca di «oltre 9 mila fucili, 284 mitragliatrici, circa 194 lanciarazzi, oltre 70 missili guidati anticarro e oltre 700mila munizioni» sequestrati all’Iran dalla Marina Usa. Queste armi sono conservate nelle basi del Centcom in Medio Oriente.

Tenerife, ancora incendi sull’isola: migliaia gli evacuati

Ancora incendi a Tenerife. Nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre infatti si sono riattivati alcuni roghi che avevano già interessato l’isola delle Canarie il 15 agosto e poi stabilizzato soltanto dopo 10 giorni. Evacuate a scopo precauzionale 2400 persone dalla località di Santa Ursula e altre 600 da La Orotava, nell’area nord-est dell’isola. Con un post pubblicato sui canali social, il vicepresidente del governo regionale, Lope Afonso, ha confermato il lavoro dei vigili del fuoco supportati da sei elicotteri in una zona collinare molto impervia. In Rete anche numerosi video e immagini aeree che documentano le fiamme e il fumo alzarsi da una collina non distante da alcune abitazioni dei quartieri periferici.

Incendi a Tenerife, al sicuro villaggi turistici e aeroporti

«L’area dell’incendio è stata stabilizzata», ha spiegato ai media locali Blanca Perez, consigliera dell’isola e responsabile delle emergenze. «Stiamo valutando gli sviluppi della situazione per determinare quando gli abitanti potranno tornare nelle loro case». Le autorità hanno confermato che le zone di maggior afflusso turistico di Tenerife non sono state interessate dall’incendio. Al sicuro anche i due aeroporti dell’isola, che stanno continuando le operazioni normalmente. Mentre i vigili del fuoco lavorano per spegnere le fiamme, ci si interroga sulle possibili cause che hanno portato ai nuovi roghi. Come ha riportato il Guardian, è molto probabile che sia colpa delle alte e insolite temperature di ottobre alle Canarie. Nelle ultime settimane, come sta accadendo anche in alcune città d’Italia, le colonnine di mercurio hanno spesso superato i 30 gradi, un record per l’inizio dell’autunno. Un fenomeno destinato a crescere con la crisi climatica in corso.

Il caldo record di ottobre ha riattivato gli incendi a Tenerife. Evacuate 3 mila persone, al sicuro zone turistiche e aeroporti.
Le operazioni dei vigili del fuoco ad agosto (Getty Images).

La famiglia di Cristina Golinucci si opporrà all’archiviazione

La famiglia di Cristina Golinucci si opporrà alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Forlì, che ha chiuso le indagini, riaperte per la nona volta, sul caso della ragazza scomparsa da Cesena. I pm hanno concluso che non sono stati ancora identificati gli autori dell’omicidio della giovane, sparita a 21 anni il primo settembre del 1992 davanti al convento dei frati cappuccini dove aveva un appuntamento con il suo confessore.

L’avvocata della famiglia: «Mancano tasselli importanti»

L’avvocata Barbara Iannuccelli, che assiste la famiglia, ha riferito all’Ansa:«Questa richiesta di archiviazione ci restituisce una foto nitidissima degli ambienti frequentati da Cristina all’epoca. Ambienti popolati da uomini davvero malati, che rappresentano un pericolo ancora oggi per la nostra intera società civile. Noi possiamo dire che se questa attività d’indagine fosse stata fatta in passato oggi avremmo sicuramente un condannato per l’omicidio di Cristina con diversi anni di galera sulle spalle. Noi faremo opposizione perché a nostro avviso mancano dei tasselli importanti, apprezziamo tantissimo il lavoro investigativo effettuato e vorremmo tanto che tutti insieme arrivassimo alla verità».

Donna incendia auto al marito facendosi aiutare da un minore

Una donna è stata denunciata per aver incendiato l’auto al marito con la complicità di un minore. È avvenuto a Galatro, in provincia di Reggio Calabria, dove un fatto di cronaca che sembrava un mistero indecifrabile ha preso una piega difficilmente immaginabile. L’episodio, avvenuto lo scorso novembre, è stato ricostruito dai carabinieri della locale stazione che hanno condotto le indagini sull’incendio doloso.

Entrambi denunciati alla Procura di Palmi 

Grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e all’attività investigativa classica, i militari dell’Arma sono riusciti a escludere l’ipotesi di una ritorsione ai danni della vittima e a individuare i responsabili del danneggiamento che, in un primo momento, erano rimasti ignoti. In sostanza, dietro la storia si nascondeva un complesso intreccio familiare. A incendiare l’auto, infatti, sarebbe stata la moglie della vittima. I due, all’epoca, si stavano separando e per portare a termine il danneggiamento, la donna si è fatta aiutare da un giovane, un ragazzo che intratteneva una relazione sentimentale con la figlia della coppia. Entrambi, adesso sono stati denunciati alla Procura di Palmi e alla Procura dei minori di Reggio Calabria.

Chiara Baschetti: età, biografia e carriera dell’attrice

Chiara Baschetti, nata a Cesena il 28 marzo 1987, è una modella e attrice. Si è avvicinata al mondo della recitazione dopo aver posato per diversi marchi come La Perla, Brunello Cucinelli, Ralph Lauren e Tezenis.

Chiara Baschetti: biografia e carriera

Baschetti ha iniziato a lavorare nel mondo della moda dopo aver vinto nel 2003 il concorso di bellezza Elite Model Look Italia, entrando in un’agenzia di modelle. Ha cominciato a sfilare in passerella nel 2004 passando poi alle campagne pubblicitarie di importanti brand di moda e beauty nel 2009. Nel 2015 ha debuttato come attrice sul grande schermo con il film Ma che bella sorpresa, di Alessandro Genovesi, accanto a Claudio Bisio.

Chiara Baschetti ai Sustainable Fashion Awards 2023 (Getty Images).

Ha però deciso negli anni seguenti di dedicarsi alla televisione e dal 2017 ha iniziato a recitare nella serie tv L’isola di Pietro,fino al 2019, quando poi è comparsa anche in un episodio di Un passo dal cielo 5 e nella serie internazionale I Medici – Nel nome della famiglia (2019). Dal 2022 è entrata a far parte del cast di Il paradiso delle signore e dal 2023 in quello della seconda stagione di Blanca.

Chiara Baschetti: la vita privata

L’attrice è stata fidanzata per circa sette anni con il suo agente Marco Amato, dopodiché ha iniziato a frequentare il modello ed ex velino di Striscia la notizia Elia Forgaro. Dal 2018 pare essere tornata single e non si sa se attualmente sia fidanzata.

Consigliere comunale di Ventimiglia paragona i migranti all’immondizia

È polemica a Ventimiglia dopo che il consigliere comunale Roberto Parodi, rappresentante dei frontalieri, in una discussione sui social sul Centro di permanenza e rimpatrio che dovrebbe essere realizzato in Liguria ha preso le parti di chi non lo vorrebbe nella propria città, paragonando i migranti a un bidone dell’immondizia. «Vorrei vedere se fossero d’accordo, è normale», ha scritto Parodi su Facebook. «Come se ti mettessero un bidone della spazzatura sotto la finestra per metterci l’immondizia di quelli di Vallecrosia. Questi non hanno problemi di immigrati, contrariamente a noi e porteranno i nostri».

Il consigliere comunale di Ventimiglia Roberto Parodi ha paragonato i migranti a un bidone dell'immondizia.
Il commento di Parodi al centro delle polemiche.

LEGGI ANCHE: Giambruno parla di «transumanza» di migranti, poi le scuse e il contrattacco

In tanti lo attaccano, ma c’è chi lo difende: «Siete voi i veri razzisti»

«Degli essere umani paragonati a bidoni della spazzatura, vi qualifica per ciò che siete», ha commentato Marco Caudano, ex politico di centrosinistra a Ventimiglia. «Sinceramente mi meraviglia il fatto che la maggioranza e il sindaco Flavio Di Muro lascino che un elemento simile abbia tutto questo spazio», ha scritto un altro utente. Ma c’è anche chi ha difeso Parodi: «Attaccare una persona cosi, siete voi i veri razzisti».

Il consigliere comunale di Ventimiglia Roberto Parodi ha paragonato i migranti a un bidone dell'immondizia.
Roberto Parodi (Facebook).

Parodi: «Parole estrapolate dal contesto, partiranno querele»

«Mi hanno detto di tutto, dal razzista al fascista, anche se non ho mai detto che i migranti sono spazzatura. Sono state estrapolate parole fuori da un contesto per il semplice gusto di strumentalizzarle in malafede, ma ora partiranno le querele», ha controbattuto poi lo stesso Parodi, che nella maggioranza di centrodestra sostiene il sindaco Flavio Di Muro (Lega), ma è rappresentante di una lista civica di frontalieri e non è schierato politicamente. «Il mio intento era solo quello di paragonare due situazioni estreme», ha aggiunto, annunciando che riferirà nel consiglio comunale di Ventimiglia del prossimo 12 ottobre, convocato appunto per affrontare la questione migranti.

Powered by WordPress and MasterTemplate