Daily Archives: 18 Ottobre 2023

L’Onu aprirà un’indagine sull’esplosione nell’ospedale battista a Gaza

Con una dichiarazione congiunta del democratico Mark Warner (Virginia) e del repubblicano Marco Rubio (Florida), rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione intelligence del Senato americano, viene sostenuta la posizione ufficiale del governo statunitense sulle responsabilità dell’esplosione mortale nell’ospedale di Gaza. «Siamo certi» – si legge nel documento – «che l’esplosione sia stata il risultato di un fallito lancio di razzi da parte di militanti terroristi e non il risultato di un attacco aereo israeliano».

Al-Arabiya: «Bombardata una scuola a Khan Younis»

Mentre sale il bilancio delle vittime dall’attacco del 7 ottobre, arrivato ad almeno 3.478 persone uccise, un altro bombardamento ha colpito la scuola Abdulaziz a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata da Al Arabiya, attribuendo a Israele la responsabilità del raid. Sempre secondo l’emittente, le ambulanze stanno trasportando le vittime all’ospedale Al-Nasir.

Confermato l’accordo per gli aiuti a Gaza

Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha confermato l’esistenza di un accordo tra Egitto, Israele e altri attori internazionali per permettere l’ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza, attraverso il valico di Rafah. Durante un’intervista ad Al-Arabiya, Shoukry non ha fornito tuttavia una tempistica. «L’Egitto» – ha affermato- lavorerà sotto «la supervisione delle Nazioni Unite e in coordinamento con le sezioni egiziana e palestinese della Croce Rossa».

 

Intanto, nonostante l’accordo raggiunto dal presidente americano Biden con il premier israeliano Netanyahu per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza dall’Egitto sia “una buona notizia”, i dettagli non sono ancora stati definiti, come reso noto dal Washington Post. «Le agenzie umanitarie» – ha riferito il capo umanitario delle Nazioni Unite Martin Griffiths – «hanno bisogno di garanzie da parte di Israele che i convogli di aiuti e i siti di distribuzione non saranno presi di mira».

Indagine Onu su esplosione ospedale 

La Cnn ha reso noto che un alto funzionario delle Nazioni Unite ha chiesto un’indagine dell’Onu sulle circostanze dell’esplosione mortale avvenuta martedì 17 ottobre in un ospedale di Gaza. «Le Nazioni Unite vorranno sicuramente condurre le proprie indagini. E dovrebbero essere fatte molto presto e molto rapidamente», ha riferito a Christiane Amanpour della CNN il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e il coordinatore degli aiuti di emergenza Martin Griffiths.

Tor Wennesland, il coordinatore speciale dell’Onu per il processo di pace in Medio Oriente, ha denunciato il rischio che la guerra fra Israele e Hamas si diffonda ulteriormente, dichiarando: «Sulla base dei miei incontri e della dinamica che osservo sul terreno, posso dire che è reale, molto, molto reale, il rischio di estensione di questo conflitto, ed estremamente pericoloso».

 

Tentato stupro a Milano, la denuncia di una studentessa

A raccontare quanto accadutole in pieno centro a Milano, è stata la stessa Margherita, studentessa 21enne, in un video divenuto virale su TikTok. «Ho rischiato di essere stuprata e rapinata. A Milano la situazione sta sfuggendo di mano». La giovane, in lacrime, ha fornito i dettagli dell’episodio avvenuto tra piazza Tricolore e San Babila, quando due uomini l’hanno seguita fino a quando non è stata “salvata” da un taxi.

«Mi avevano puntata e seguita»

Margherita, intervistata da Il Corriere della Sera, ha ricostruito la vicenda. «Quando è tardi e non sono accompagnata, di solito prendo un taxi, non ho ancora la patente, ma domenica scorsa ero da un’amica che abita poco distante» ha affermato la studentessa. «I due mi hanno sorpresa all’incrocio tra corso Monforte e via Donizetti, anche loro a piedi mi avevano puntata e seguita, l’avevo capito ed ero come paralizzata» – ha aggiunto – «attorno a me nemmeno un’anima, solo quegli sguardi fissi a pochi centimetri».

«Quel tassista, un angelo»

La 21enne ha raccontato al quotidiano come si è salvata dalla probabile aggressione: «A un semaforo è apparso un taxi, mi sono buttata in mezzo alla strada sventolando il braccio e urlando. Solo quando l’auto si è fermata per farmi salire si sono arresi: forse volevano almeno rubarmi qualcosa, borsa o collana. Quel tassista, un angelo, mi ha riaccompagnato a casa. Ho trovato la forza di parlarne in quel video ormai virale, per confermare che a Milano è diventato pericoloso anche camminare. Non sono la prima ragazza che si è salvata in questo modo». La studentessa ha fatto sapere che scriverà al sindaco Giuseppe Sala per chiedergli un incontro e fargli delle «proposte sul trasporto notturno».

 

Caso scommesse, la procura: non ci sono evidenze su El Shaarawy, Casale e Gatti 

Da parte della procura di Torino, non ci sono evidenze in merito al presunto coinvolgimento nel giro di scommesse su piattaforme online illecite dell’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, del difensore della Juve Federico Gatti e del difensore della Lazio Nicolò Casale. È quanto appreso da fonti giudiziarie e riportato da LaPresse in merito agli ultimi nomi rilanciati in queste ore da Fabrizio Corona.

Legale di Casale: «Quereliamo autori calunnie»

«Nicolò Casale non ha mai scommesso su una competizione sportiva e ha consacrato la sua vita sempre e solo all’impegno agonistico: ciò nonostante sono state messe in circolazione accuse infondate e calunniose sul suo coinvolgimento nell’inchiesta riguardante le scommesse nel mondo del calcio». A dichiararlo, in una nota, è l’avvocato Guido Furgiuele, legale del calciatore della Lazio, in merito alle voci che stanno circolando sul coinvolgimento del difensore nella cosiddetta indagine sul calcio-scommesse.

«Sporgeremo querela»

Nella mattinata di mercoledì 18 ottobre, Striscia la Notizia ha anticipato sul proprio sito i contenuti di un’intervista a Fabrizio Corona, in onda durante la serata, in cui vengono fatti i nomi di Casale e altri due giocatori in relazione a un presunto giro di scommesse. «Attesa la sua totale estraneità all’indagine, e ai fatti a cui si riferisce, e la gravità delle accuse mosse nei suoi confronti» – ha aggiunto l’avvocato Guido Furgiuele – «sporgeremo querela e perseguiremo in ogni sede giudiziaria gli autori della diffamazione e/o calunnia, nonché gli editori e i responsabili dei canali d’informazione con cui siano divulgate tali illecite accuse.

Scommesse, Antonio Esposito: «Sono disperato, non c’entro niente»

«Sono distrutto, quello che sta succedendo è allucinante. Non c’entro niente, la gente su questa vicenda delle scommesse fa i nomi a caso». È la dichiarazione di Antonio Esposito, l’ex primavera dell’Inter, rilasciata al telefono con l’Ansa.

«Non sono indagato»

Individuato da La Verità come il nipote della ‘talpa’ di Fabrizio Corona che lo accusa di essere coinvolto addirittura come allibratore dei vip nello scandalo, ha negato tutto. Alla domanda «Ma era suo zio la persona nel video con Corona?» ha rispoto: «Ho riconosciuto  la sua voce. Perché lo fa? Chiedetelo a lui. E comunque io non sono indagato».

Incidente a Olginate: donna ubriaca investe un ciclista 39enne e poi scappa

Nonostante l’incidente, ha proseguito come se nulla fosse. Una donna ubriaca di 35 anni, residente a Barzanò, ha ucciso un ciclista a Olginate, in provincia di Lecco. Poi ha fermato un passante chiedendo aiuto per liberarsi dalla bici rimasta incastrata sotto l’auto. E ha ripreso la guida.

Videosorveglianza e testimoni incastrano la donna ubriaca

I carabinieri della compagnia di Merate sono riusciti a ricostruire la scena avvenuta il 9 ottobre, grazie alle videocamere di sorveglianza e alla testimonianza di un passante. Secondo le fonti, la donna ha investito il ciclista, facendolo finire sul parabrezza, da cui è poi precipitato in un fosso. Nonostante la gravità dell’incidente, la donna ha proseguito la guida per altri 200 metri, ma si è dovuta fermare a causa della bicicletta incastrata sotto la sua auto che le impediva di continuare la marcia. È stato in quel momento che ha chiesto aiuto a un passante. Quest’ultimo, sospettando qualcosa di grave, ha fotografato la targa dell’auto e ha ripercorso indietro la strada, dove ha trovato Boukara Guebre, un cittadino originario del Burkina Faso e padre di tre bambini, nel fosso. Nonostante i soccorsi, non è stato possibile salvarlo.

L’accusa è omicidio stradale e fuga: aveva appena riavuto la patente

La donna è stata arrestata dai carabinieri il mercoledì successivo all’incidente e, al momento dell’arresto, si trovava in uno stato confusionale così grave che è stata ricoverata in ospedale. Attualmente, è agli arresti domiciliari ed è accusata di omicidio stradale e di aver lasciato il luogo dell’incidente senza prestare soccorso. È emerso, inoltre, che la donna aveva consumato tre volte la quantità consentita di alcol dalla legge, nonostante avesse appena riacquistato la patente, ritirata a febbraio di quest’anno a causa di precedenti episodi di guida in stato di ebbrezza.

Maltempo Emilia Romagna: è allerta arancione e gialla

Allerta meteo in Emilia-Romagna, lo comunicano l’Arpae e la Protezione civile. Il maltempo durerà per tutta la giornata di mercoledì 19 ottobre e sarà caratterizzato da un forte vento sugli Appennini e da una criticità costiera sulle zone del litorale.

Il maltempo durerà tutto il giorno e colpirà l’intera l’Emilia-Romagna

Secondo il provvedimento, le correnti umide sud-occidentali causeranno «precipitazioni consistenti già dal primo mattino sul settore occidentale della regione, per poi estendersi anche al resto del territorio». La zona più colpita sarà quella degli Appennini occidentali «dove è più alta la probabilità di fenomeni temporaleschi forti e persistenti che possono generare diffusi ruscellamenti sui versanti, fenomeni franosi e innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua con possibili superamenti della soglia 1». Sugli Appennini centro-occidentali, nelle ultime ore di giovedì 19, si prevede «un rinforzo da sud-ovest dei venti di burrasca moderata ( tra 62 km/h e 74 km/h )» mentre dal mare potrebbero occorrere «localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale».

Calcutta ci prepara al lancio di Relax tra trollate e genialità

Calcutta sta tornando. Coi suoi tempi, nello specifico cinque anni, ma sta tornando: è questione di ore e Relax sarà alla portata di tutti (uscirà il 20 ottobre). Compresi quanti hanno avuto occasione di vedere e sentire Edoardo D’Erme, questo il suo vero nome, a Roma, in quello che una guida turistica definirebbe il bellissimo scenario di Villa Medici.

Calcutta, Vascellari e la performance sotto forma di peep show

Sentirlo e vederlo, si fa per dire. E comunque in una situazione di relax. Le tisane che accoglievano su un tavolino coloro che si erano prenotati questo dovevano favorire, così come la musica dell’artista, appena sussurrata. Il verbo sussurrare sembra centrale in questa opera, ma per il resto tutti hanno dovuto prendere atto che l’attesa era parte dell’opera stessa, pazientando. Perché, sotto la guida dell’artista Nico Vascellari, artista visivo e musicista, colui che in qualche modo viene indicato come uno dei padri fondatori dell’indie italiano, detto anche itPop, ha dato vita a una performance artistica che era visibile e ascoltabile solo a distanza, accostandosi a fessure su una parete, che ricreavano il titolo dell’album, attraverso le quali era possibile sbirciare e origliare all’interno, dove Calcutta e i suoi musicisti, una performance ogni mezz’ora, eseguivano alcuni brani, vecchi e nuovi. Una sorta di peep show, di quelli che vanno di scena nei sexy shop di Amsterdam, ma con la musica invece del corpo di una donna al centro dell’attenzione. Una performance, appunto, non a caso diretta da un artista. Che però è stata scambiata da parte dei suoi fan, che in quanto tali dovrebbero essere ben abituati alle sue estrosità, per una sorta di trollata, come un tiro mancino giocato ai loro danni. O, a vederla dal lato positivo, come complicità tra artista e pubblico.

La trovata di lanciare su YouTube i testi di Relax sussurrati in Asmr da Sara J 

In realtà Calcutta è un artista e come ogni artista che si rispetti ha deciso di dar vita a una performance, unica e immagino irripetibile. Chi c’era c’era, gli altri sono dovuti farsela raccontare. Mentre Relax, il nuovo lavoro, è ancora tutto da scoprire. Siccome, però, siamo in un’epoca di frammentazione, ogni giorno una nuova notizia ruba la scena alla precedente, ecco che Calcutta assesta un altro colpo gobbo, andando a lanciare senza preavviso il suo lavoro su YouTube, con ore di anticipo sulla data d’uscita. E siccome l’album si chiama Relax, ecco che il cantautore laziale si è affidato a Sara J, una delle performer di punta della cosiddetta scena Asmr (acronimo che sta per Autonomous Sensory Meridian Response), per farcelo sussurrare. Invece di una versione ufficiale, suonata e ovviamente cantata da lui, magari anche con qualche featuring, la voce che si ascolta nelle 11 tracce, ovviamente a fatica, è quella di Sara J, che sussurra i testi delle canzoni sulle basi, immaginiamo ufficiali, che se ci sono sono però inascoltabili per noi comuni mortali. Questa cosa dell’Asmr è da tempo in voga su YouTube come su TikTok, e è una tecnica atta proprio a creare una condizione di estremo relax, quindi una scelta quantomai coerente quella di Calcutta, artista da sempre schivo, lontano dai riflettori, più propenso a far parlare di sé che a parlarne in prima persona. Trentacinque e passa minuti: tanti sono quelli presenti sul canale YouTube di Calcutta con la voce sussurrata di Sara J, testi che poi potremo ascoltare con la musica e la voce del nostro appena percepibili, neanche fossimo in una di quelle sale delle Spa dove si va per cacciare lontano lo stress.

Viva le trollate performance di Calcutta e largo all’avanguardia

Qualcuno avrà preso anche questa mossa come una trollata, inconsapevole che la musica, anche quella pop, è arte e da sempre la performance artistica è parte del mondo della musica leggera, basti pensare che quello che viene considerato uno dei classici del rock, l’album della banana di Andy Warhol tirato fuori dai Velvet Underground, era appunto nato nella factory dell’artista di punta della PopArt, come parte di un discorso artistico a tutto tondo. Benvengano quindi le trollate di Calcutta, artista che ci ha regalato negli anni una manciata di canzoni importanti, anche se a ragione gli si è stato imputato il dilagare di una scena che per un po’ di tempo è sembrata più dannosa che virtuosa. Ora non resta che aspettare che il disco esca e le canzoni, quelle vere, siano ascoltabili, sempre che anche in quel caso non ci sia di mezzo una qualche performance che faticheremo a codificare, ma sicuramente apprezzeremo. Largo all’avanguardia, pubblico di…

Andrea Iannone torna a correre: nel 2024 sarà con la Ducati Go Eleven in Superbike

«Aspettavo questo momento da tempo, finalmente torno dove ho trascorso tutta la mia vita». È con queste parole che Andrea Iannone ha confermato ai suoi supporter che presto tornerà a correre, dopo uno stop forzato causa positività al test per doping durato ben quattro anni.

Andrea Iannone torna a correre: nel 2024 sarà con la Ducati Go Eleven in Superbike

Il noto pilota abruzzese, che negli ultimi anni è stato anche al centro dei gossip per le sue chiacchierate relazioni amorose, riprenderà ufficialmente la sua attività in pista grazie a un nuovo accordo con la Ducati del team Go Eleven. Lo sportivo correrà già nel corso della prossima stagione del Mondiale Superbike. A sua disposizione avrà una Panigale V4-R e un contratto per il 2024 con opzione per il 2025. Iannone, che nella Moto GP vanta a oggi un totale di sette stagioni con una sola vittoria, si è così rivolto a chi ha voluto credere ancora in lui: «Ringrazio Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Claudio Domenicali, Marco Zambenedetti e tutto il team Go Eleven per la fiducia concessa. Con il loro supporto ho ritrovato l’entusiasmo che avevo da bambino».

Il test a Jerez il 31 ottobre e l’1 novembre

Il primo contatto tra Andrea Iannone e la Rossa di Borgo Panigale preparata dal Team Go Eleven avverrà nei test di Jerez, in data 31 ottobre e 1 novembre 2023. Tecnicamente, i quattro anni di squalifica per doping dovrebbero scadere il prossimo 16 dicembre 2023, ma in base al regolamento in vigore nulla vieta a un atleta sospeso di riprendere gli allenamenti due mesi prima del termine.

Scommesse, Salvini chiede le dimissioni di Gravina: Abodi e FdI frenano

Matteo Salvini e la Lega sono tornati alla carica e hanno chiesto, ancora una volta, le dimissioni del presidente della Figc Gabriele Gravina. Secondo il ministro delle Infrastrutture e i vertici del suo partito, il numero uno della federazione dovrebbe dimettersi, assumendosi la responsabilità del caso scommesse. A difendere Gravina è stato, invece, Andrea Abodi. Il ministro dello Sport ha attaccato la Lega in un’intervista a La Stampa. E Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni, ha espresso una posizione diversa rispetto al Carroccio.

Scommesse, Salvini chiede le dimissioni di Gravina Abodi e FdI frenano
Matteo Salvini (Getty Images).

Sasso: «Chiediamo le dimissioni di Gravina»

Il caso si è aperto già venerdì 13 ottobre. In una chat utilizzata dalla Lega per diffondere comunicati ai giornalisti, il deputato Rossano Sasso ha dichiarato: «Ciò che sta emergendo è inaccettabile. Lo sport non può essere un ambiente dove la ludopatia è all’ordine del giorno, dove il doping e le inchieste penali la fanno da padrone. Non possiamo continuare ad assistere a questo scempio, per questo chiediamo le dimissioni del presidente della Figc e di chi con lui sta ai vertici».

Abodi: «Non mi appassiona la caccia al colpevole»

Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è però di un altro avviso: «In pieno stile italiano, ora si muove una caccia al colpevole ed è un tema che non mi appassiona. Faccio fatica a pensare che i comportamenti dei singoli calciatori e il tema della ludopatia possano essere responsabilità della Federazione». E ha aggiunto: «Deve essere chiara la differenza tra gioco legale e illegale. Il gioco legale è trasparente, ha dei limiti alle somme che si possono spendere e i pagamenti sono tracciati. Il gioco illegale non ha nulla di tutto questo. Si deve contrastare la ludopatia, che è espressione di un disagio sociale, ma non si può rendere clandestino un settore economico che è regolato dallo Stato e dal quale lo Stato trae benefici».

Scommesse, Salvini chiede le dimissioni di Gravina Abodi e FdI frenano
Andrea Abodi e Gabriele Gravina (Getty Images).

La Lega contrattacca: «Serve un cambiamento radicale»

Ma dalla Lega arriva un nuovo attacco. In una nota, il partito di Salvini ha chiesto nuovamente al presidente di dimettersi: «Alla luce di quanto è accaduto e sta emergendo nel calcio italiano tra scommesse, doping, fallimenti sportivi, problemi infrastrutturali e televisivi, crisi economiche, cosa deve accadere ancora per rivoluzionare la guida del movimento? È sempre più necessario, per rispetto di milioni di appassionati e in particolare dei più giovani, un radicale cambiamento, a partire dalle dimissioni del presidente Gravina».

Marcheschi: «Dimissioni? Non sono la soluzione»

Tra Salvini e Abodi si è poi frapposto Fratelli d’Italia, con le parole del senatore Paolo Marcheschi. Quest’ultimo, responsabile Sport del partito di Giorgia Meloni, ha dichiarato: «Il calcio italiano ha necessariamente bisogno di un’opera auto riformatrice e il fenomeno delle scommesse rappresenta solo la punta di iceberg di un sistema contraddistinto da tempo da negatività ed episodi che ne dimostrano l’inefficienza. Abbiamo più volte sollevato questa problematica e crediamo che la soluzione a tutto ciò non sia rappresentata dalla richiesta di dimissioni di Gravina, che attengono all’autonomia del sistema calcistico, quanto piuttosto dal verificare se vi siano le condizioni di un commissariamento della Figc da parte del Coni».

LEGGI ANCHEFagioli, le confessioni alla procura sulle presunte minacce e i prestiti da Gatti e Dragusin

Biancofiore con la Lega: «Gravina deve avere un sussulto di dignità»

E anche la capogruppo al Senato per Civici d’Italia, Noi moderati, Coraggio Italia e Udc, Micaela Biancofiore, ha appoggiato la richiesta della Lega: «Per fermare la deriva sportiva e morale del mondo del calcio, che da troppo tempo ha messo radici, credo sia urgente un cambio ai vertici della Figc, come auspica Salvini insieme con tutto il mondo del calcio e della politica. Gravina dovrebbe avere un sussulto di dignità. Restare fermi, immobili di fronte agli accadimenti di questi ultimi giorni che profilano scandali ancora più ampi e disonorevoli per il calcio italiano sarebbe inaccettabile. Occorrono gesti forti di responsabilità, a cominciare dal vertice della federazione che ha bisogno di rigenerarsi con personalità autorevoli ed esemplari, capaci di invertire l’andazzo degli ultimi anni. Non si può pensare di restare fermi in attesa che la tempesta passi, c’è il rischio che arrivi l’uragano con effetti deleteri per la nostra società e per il ruolo stesso che il calcio esercita tra giovani e meno giovani».

Casini difende Gravina: «Nello sport c’è principio di autonomia»

Infine, è arrivata un’altra difesa a Gravina. Stavolta è stato Pier Ferdinando Casini, decano del Parlamento, a criticare la Lega e il vicepremier: «Vedo che Salvini stamattina ha chiesto le dimissioni di Gravina dalla Federcalcio. Pur essendo un tifoso, non sono onestamente in grado di valutare se il presidente Gravina abbia lavorato bene o no, ma da quando in qua il governo interviene sulle federazioni sportive? Non esiste più il principio dell’autonomia dello sport? Il vicepresidente del Consiglio dei ministri ha parlato a nome del governo? È tutto un po’ sorprendente».

Rolling Stones, a Milano il primo pop up store dedicato alla rock band inglese

In concomitanza con l’uscita nei negozi e nelle piattaforme di streaming del loro nuovo attesissimo disco Hackney Diamonds, i Rolling Stones hanno deciso di fare un regalo speciale ai loro fan del Belpaese aprendo il loro primo pop up store italiano.

I Rolling Stones aprono il loro pop up store a Milano

La data che tutti i fan di Mick Jagger e compagni dovrebbero segnarsi sul calendario è il 20 ottobre, che corrisponde a quella di rilascio del 24esimo disco della band britannica che includerà al suo interno, tra gli altri, anche pezzi come Angry e Sweet Sounds Of Heaven con la collaborazione di Lady Gaga e Stevie Wonder. Il mini punto vendita interamente dedicato al gruppo aprirà in Corso Buenos Aires, come piccolo corner all’interno del negozio Feltrinelli. Al suo interno i fan della band potranno acquistare un ricco merchandising in edizione limitata che include una speciale t-shirt in esclusiva per il pubblico italiano, oltre ovviamente alle edizioni fisiche del disco. Ci sarà anche una versione dell’album in esclusiva per questa occasione e solo per questo store, un vinile di Hackney Diamond completamente rosso, in edizione limitata. Lo spazio resterà aperto fino al 26 ottobre.

Le curiosità su Hackney Diamond

L’album è il primo disco inediti del gruppo dal 2005 (anno di pubblicazione di A bigger bang) e arriva a sette anni di distanza dal progetto di cover Blue & Lonesome. Il disco, registrato agli Henson Recording Studios di Los Angeles, ai Metropolis Studios di Londra, ai Sanctuary Studios di Nassau (alle Bahamas), presso gli Electric Lady Studios di New York e infine agli Hit Factory/Germano Studios di New York, include al suo interno un totale di 12 tracce. Il compianto batterista Charlie Watts, morto il 24 agosto 2021, è presente in due brani, Mess It Up e Live By The Sword.

Falso broker truffa un’anziana per cinque milioni di euro

Prima l’avrebbe conquistata con lusinghe e regali costosi, poi l’avrebbe truffata per una somma pari a cinque milioni di euro. A consegnare il denaro al finto broker sarebbe stata la stessa donna, un’anziana 82enne residente a Salerno. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, il truffatore, un 51enne romano, si spacciava per ex organista di papa Ratzinger.

«Mi regalava i cioccolatini»

La vittima ha raccontato al giudice nel corso di un’udienza in tribunale: «Mi faceva regali, mi regalava cioccolatini». Il falso broker versava i soldi delle vittime su due conti fittizi per poi accreditarli sul suo conto corrente. Le somme, che dovevano essere destinate agli investimenti proposti, finivano con l’essere spese dal truffatore per attività personali.

La rete di collaboratori

Grazie alle indagini avviate sui fondi falsi dalla Consob, gli uomini della Guardia di finanza hanno rintracciato il truffatore rivelatosi a capo di un’organizzazione criminale che aveva già compiuto una frode di dimensioni rilevanti. Il 51enne, che agiva in proprio e tramite una rete di collaboratori, è ora indagato.

Inghilterra, censurato video Youtube con Neville protagonista

Un tweet con protagonista l’ex Manchester United, Gary Neville, oggi popolare opinionista tv, è stato bannato dall’autorità britannica per la pubblicità per aver violato le regole sulla promozione del gioco d’azzardo. Il post, apparso su un canale Youtube, era composto da una clip nella quale Neville pronosticava i risultati della giornata di premier league, con presente in sovraimpressione il logo di Sky bet, un’agenzia di scommesse online.

La clip è stata reputata “irresponsabile” dall’ASA

L’Advertising Standards Authority (ASA) ha censurato la clip ritenendola “irresponsabile” perché indirizzata anche a un pubblico di minorenni. «È probabile che Neville continui ad avere un forte fascino per i minori di 18 anni», ha spiegato l’AFA, ricordando i 135 mila follower minorenni che l’ex terzino dell’Inghilterra conta sui suoi profili Instagram e X (l’ex Twitter). Da qui l’intervento censorio, contestato dalla stessa Sky Bet, che sottolinea come la clip fosse stata realizzata con tono e contenuti tipici di un pubblico adulto.

La reggia di Versailles evacuata per la terza volta in pochi giorni

Situazione ancora molto tesa in Francia, dove la reggia di Versailles, alle porte di Parigi, è stata nuovamente evacuata. Si tratta della terza volta nel giro di pochi giorni.

La reggia di Versailles nuovamente evacuata

«Cari visitatori, per motivi di sicurezza, la Reggia di Versailles sta evacuando i visitatori. Vi ringraziamo per la vostra comprensione», si legge sul profilo X ufficiale della nota meta turistica, per anni lussuosa residenza dei re di Francia.

Il primo allarme bomba risale a sabato 14 ottobre, l’ultimo a martedì 17 ottobre. Gli eventi seguono a ruota l’attacco in una scuola di Arras dove un docente ha perso la vita per mano di un presunto terrorista dell’ISIS e quello di Bruxelles dove l’attentatore Abdesalem Lassoued ha provocato la morte di due cittadini svedesi a colpi di kalashnikov.

Alta tensione in Francia: evacuati anche sei aeroporti

Nel frattempo, proprio alla luce degli ultimi accadimenti, l’attenzione delle autorità locali è massima rispetto alla concreta minaccia di nuovi attentati terroristici. Nelle stesse ore la Francia è stata costretta a evacuare ben sei aeroporti per «minacce di attentato». Si tratta nello specifico degli scali di Parigi Beauvais, Lille, Lione, Nantes, Tolosa e Nizza. A confermarlo è stata la polizia locale, che ha riferito di aver dovuto portare a termine alcune operazioni di messa in sicurezza delle strutture aeroportuali dopo aver ricevuto minacce di attentato via e-mail. Il traffico aereo in partenza dagli aeroporti interessati è dunque stato interrotto, mentre in alcuni casi i passeggeri in arrivo sono stati temporaneamente bloccati agli scali per essere sottoposti a ulteriori controlli di sicurezza. Per quanto riguarda nello specifico l’aeroporto di Nizza, ad ogni modo, sembra che l’allerta fosse più circoscritta e legata ad un bagaglio abbandonato che è stato velocemente rimosso. Ad essere stato evacuato, in parallelo, è stato anche lo scalo di Ostenda, nel Nord del Belgio.

Neanche le sparate di Corona risollevano Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo

«Martedì andrò da Nunzia De Girolamo a fare il 15 per cento di share», aveva annunciato con la proverbiale umiltà che lo contraddistingue Fabrizio Corona. Sarebbe stato un mezzo miracolo per la trasmissione Avanti Popolo di Rai3 che al suo debutto, il 10 ottobre 2023, ha portato a casa un misero 3,6 appassionando 574 mila persone. Miracolo che, se fosse avvenuto, ci avrebbe fatto scrivere più del 10,5 per cento conquistato da Fabio Fazio al suo esordio sul Nove. Peccato non sia andata così, con buona pace dell’ex re dei paparazzi diventato, insieme alle sue rivelazioni (o presunte tali) sul calcioscommesse, ormai la ricetta disperata per la Rai meloniana in crisi di ascolti. A cui sta facendo affidamento soprattutto Nunzia De Girolamo, chiamata dalla tivù di Stato all’ingrato compito di sostituire Bianca Berlinguer e il suo #Cartabianca, traslocati su Rete4.

Fanno meglio DiMartedì, Berlinguer, Belve

L’ex padrona di casa del martedì sera di Rai3 è stata tra i tanti competitor che hanno fatto meglio di Avanti Popolo andato in onda la sera del 17 ottobre, che ha fatto peggio di tutti i principali canali generalisti, escludendo solo Tv8 e Nove. La proposta del terzo canale ha infatti interessato 742 mila spettatori (4,3 per cento). C’è stato solo breve picco che ha portato la trasmissione intorno al 10 per cento, ma è stato un fuoco di paglia rispetto al dato finale e complessivo. Tanto è bastato a Corona per prendersi i meriti e sottolineare il risultato di quella singola ora, con tanto di emoticon col dito davanti alla bocca, per zittire i critici.

Neanche le sparate di Corona risollevano Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo
I dati pubblicati da Corona sul breve picco di ascolti.

Intanto però È sempre Cartabianca ha raggiunto 824 mila persone, pari al 5,7 per cento di share. Un po’ meglio è andata a La7 con DiMartedì che ha tenuto davanti alla tivù 1 milione 114 mila teste, al 6,4 per cento. A vincere la serata, come previsto, Rai1 e la partita di qualificazione per Euro 2024 Inghilterra-Italia (8 milioni 368 mila telespettatori, pari al 37,9 per cento). Canale 5 si è fermata al 10,6 con l’ennesima replica del film Ghost – Fantasma. Su Rai2 Belve di Francesca Fagnani con ospiti Antonio Conte, Eva Riccobono e (la viralissima) Ivana Spagna hanno dominato nella bolla di X, un po’ meno nella classifica Auditel (1 milione 36 mila teste collegate e il 6,1 per cento). Qualche persona in meno, ma uno share maggiore per Le Iene di Italia 1 che ha intrattenuto 1 milione 3 mila spettatori, pari al 7,2 per cento. Chiudono Tv8 con Pechino Express – La Via delle Indie (3,3 per cento) e Nove con L’amore bugiardo – Gone (1,6 per cento).

Corona: «Zaniolo crede di essere superiore alla legge»

Insomma, le verità di Corona sullo scandalo del calcioscommesse non vale nemmeno un incremento dell’uno per cento di share. D’altronde, come spesso succede, l’ex re dei paparazzi non ha mantenuto le promesse fatte al pubblico: «Faremo altri nomi». Nomi che però non sono arrivati (chissà che della scomparsa non se occupino Federica Sciarelli e Chi l’ha visto?, tanto la rete è la stessa!). Avanti Popolo ha quindi dato l’occasione a Corona di nutrire il caso mediatico che ha creato intorno all’inchiesta della procura di Torino. Inchiesta che ha travolto la Nazionale e la Serie A e che coinvolge calciatori come Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali.

Neanche le sparate di Corona risollevano Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo
Lo sfogo di Corona contro De Girolamo.

«Il procuratore di Fagioli sapeva ma non gli interessava, perché è solo una questione di soldi. Il procuratore di Zaniolo ha dato dei soldi per recuperare i debiti», ha detto spiegato l’ex marito di Nina Moric. Per poi aggiungere: «Si vede che Zaniolo non è come gli altri, perché crede di essere superiore alla legge, di essere intoccabile. Non ha l’onestà intellettuale di ammettere di aver sbagliato. Fagioli e Tonali sono cosa ben diversa». E sul giallorosso Nicola Zalewski: «Ho le prove anche su di lui, è legato a un certo tipo di ambienti. È il migliore amico di El Shaarawy, Zaniolo e di quel gruppo lì. E scommette sempre, sempre».

La Rai avrebbe pagato Corona più di 30 mila euro

«Per le ospitate la Rai mi ha pagato più di 30 mila euro. È giusto che mi paghi per fare informazione», aveva dichiarato Corona a La Zanzara. E il termine «ospitate» non è scelto a caso, perché nel giro di una manciata di settimane l’abbiamo visto prima a Belve e poi a Domenica In. Non per parlare del caso scommesse, ma della sua vita privata. Senza contare il rumor secondo il quale potrebbe essere uno dei prossimi ballerini per una notte di Ballando con le stelle. Anche se il pericolo pare scampato, secondo quanto dichiarato da Selvaggia Lucarelli: «La notizia uscita su Oggi che strombazza la partecipazione di gentaglia allo show di Milly Carlucci mi risulta essere totalmente falsa. Soliti giochini di giornalisti e agenti che fanno uscire notizie false», ha scritto nelle sue storie Instagram.

Le accuse alla Rai e a De Girolamo di censura

Meglio così per l’ufficio legale della Rai che deve aver passato ore di inferno prima della messa in onda di Avanti Popolo. Che il 18 ottobre Corona ha accusato di censura: «Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi, purtroppo non ho potuto, come mi avevano garantito, dire quello che volevo», ha spiegato su Instagram. «A un certo punto la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto? C’era la voce di Zaniolo e di tre giocatori di Serie A che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi. Hanno preso per il culo voi e hanno preso per il culo me. La tivù oggi bisogna farsela da soli», ha quindi aggiunto. Per concludere: «Ho sbagliato a venire in questo programma e a promuovere qui un’inchiesta così importante e complessa che è stata censurata. Io me ne faccio una ragione e domani mi passerà, ma per voi è una vergogna. Mi dispiace tanto. Ancora dopo tanti anni non imparo la lezione».

I timori dei legali di Viale Mazzini sulle eventuali rivelazioni

Il Fatto Quotidiano ha riportato una certa preoccupazione a Viale Mazzini per il rischio che «con le sue dichiarazioni l’ex re dei paparazzi possa commettere reati e coinvolgere la tivù pubblica nell’ennesimo polverone. Non è chiaro, per esempio, se la possibile rivelazione in diretta di altri calciatori sotto inchiesta a Torino possa configurare un’eventuale violazione del segreto o un intralcio alla giustizia». Un po’ come quando Corona ha svelato il coinvolgimento nello scandalo di Zaniolo e Tonali e, come ha scritto il giornale di Peter Gomez, «gli investigatori si sono dovuti fiondare a Coverciano, nel ritiro della Nazionale italiana, per sequestrare i supporti informatici» dei due atleti. Panico alle stelle, tanto che «qualcuno avrebbe consigliato di registrare l’intervista per poter intervenire con opportuni tagli in post-produzione o di affiancare alla neo conduttrice, considerata ancora troppo inesperta, giornalisti capaci di assicurare un contraddittorio».

Nunzia De Girolamo non ha abbastanza esperienza?

Viene da chiedersi come mai alla Rai meloniana sia venuta l’idea di affidare uno spazio di informazione così importante a una figura che non ha maturato ancora abbastanza esperienza per occuparlo. Di fatto l’ex ministra e deputata di Popolo della libertà e Forza Italia ha alle spalle solo due conduzioni (e tante apparizioni come opinionista): prima Ciao Maschio, programma di interviste nella notte tra il sabato e la domenica di Rai1 che ha sempre galleggiato su una media di telespettatori che nelle sue tre edizioni si è mossa tra le 650 e le 700 mila teste collegate, per uno share passato dal 7,7 al 14,34. Nel 2023 poi la promozione: la guida di Estate in diretta in tandem con Gianluca Semprini. Che tra luglio e agosto ha fatto il suo (senza grande concorrenza) viaggiando tra il 18 e il 20 per cento. Qualche difficoltà c’è stata a settembre durante la settimana di scontro con Pomeriggio Cinque di Myrta Merlino: quattro sconfitte e una vittoria sul finale.

Scommesse, la fonte di Corona è lo zio dell’ex Inter Antonio Esposito: «L’ho fatto per lui»

La fonte da cui Fabrizio Corona ha attinto nomi e informazioni relativamente ai calciatori coinvolti nel caso scommesse è stata rivelata. Si tratta di Maurizio Petra, 55enne dello spezzino, zio di un calciatore ex Inter, Antonio Esposito. A dichiararlo è stato lo stesso 55enne, in un’intervista a Il Secolo XIX in cui ha spiegato le ragioni per cui ha raccontato tutto a Corona. Petra ha affermato di averlo fatto per «aiutare» il nipote, oggi giocatore del Finale Ligure.

LEGGI ANCHEFagioli, le confessioni alla procura sulle presunte minacce e i prestiti da Gatti e Dragusin

Petra: «Ho raccontato solo fatti veri»

Maurizio Petra ha raccontato com’è andata: «Ho sentito Fabrizio Corona e gli ho raccontato solo fatti veri che possono essere verificati. L’ho fatto per aiutare mio nipote, Antonio Esposito, che è a conoscenza di puntate illecite fatte da calciatori. Mio nipote mi ha messo in questa condizione per farsi aiutare. L’ho fatto solo per quello, non mi interessano soldi o notorietà». Lo zio del calciatore corrisponde all’identikit che lo stesso Corona ha fatto durante un’intervista a Radio Radio. Il re dei paparazzi e fondatore di Dillinger News ha dichiarato di avere una «fonte a La Spezia» con un «nipote protagonista della vicenda, con prove oggettive».

Esposito «si dichiara estraneo ai fatti»

Intanto a commentare la rivelazione è stato anche il presidente del Finale Ligure. Ed è stata smentita la versione di Maurizio Petra: «Esposito si dichiara estraneo ai fatti e si difenderà nelle sedi opportune. È molto scosso». Oggi 33enne, il calciatore è cresciuto nelle giovanili dello Spezia, insieme a Nicolò Zaniolo con cui ha stretto un rapporto d’amicizia concluso ai tempi della Roma. Nel mezzo, l’avventura all’Inter, con Esposito spesso aggregato alla formazione nerazzurra guidata da Josè Mourinho, con cui ha vinto il Triplete nel 2010 pur senza giocare.

LEGGI ANCHEScommesse, la presunta fonte di Corona: «Su Zalewski ho inventato tutto»

La proposta di legge sul salario minimo viene rinviata in Commissione

La proposta di legge sul salario minimo presentata dalle opposizioni è stata rinviata in commissione dall’aula della Camera. Nella seduta del 18 ottobre 2023 i parlamentari erano chiamati a scegliere se votare gli emendamenti e gli articoli in essa contenuti oppure optare per il loro rinvio in commissione. La scelta di quest’ultima modalità d’azione, passata con 21 voti di differenza, ha fatto infuriare le forze di opposizione che, come nel caso del presidente del M5s Giuseppe Conte, hanno parlato di «delitto perfetto contro una misura di civiltà». A votare a favore del rinvio sono stati i partiti della maggioranza. Contrarie invece le forze di opposizione, ovvero Pd, M5S, Azione, Più Europa e Verdi-Sinistra.

Conte: «Basta schiaffi a quest’aula»

Tra i primi a tuonare contro la decisione del rinvio presa dalla maggioranza c’è il presidente del Mooimento 5 stelle Giuseppe Conte che, nel suo discorso alla Camera, ha affermato: «Affidate al rimpallo tra Cnel e rinvio in commissione la realizzazione del delitto perfetto contro una misura di civiltà. Anziché votare ci state chiedendo di rispedire la pdl in commissione per farla morire lì, ma non vi consentiremo rinvii e meline. Basta schiaffi a quest’aula. La politica dovrebbe mettere via le bandiere e dire che l’Italia è uno dei cinque Paesi su 27 in Europa che ancora non ha il salario minimo».

Elly Schelin (Pd) e Giuseppe Conte (M5S) alla Camera
Elly Schelin (Pd) e Giuseppe Conte (M5S) alla Camera (Imagoeconomica).

Per Schlein la maggioranza fugge dalla realtà

Molto netto e contrariato anche il commento della segretaria del Pd Elly Schlein: «Fuga dalla realtà, non vi vergognate? Oggi date un colpo ai 3,5 milioni di lavoratori poveri e poverissimi. Il segnale che lanciate è inequivocabile: non contate nulla. Vorrei aveste incontrato quei due vigilanti all’aeroporto di Torino che mi hanno raccontato che prendono 5 euro l’ora e devono fare tre lavori per campare. Invece vi presentate a mani vuote. Il rinvio è un modo per buttare la palla in tribuna, per non trovarsi nell’imbarazzo di dire no a una proposta di legge apprezzata anche da una parte dell’elettorato che ha votato per voi». E ancora: «Avete fatto dire ad altri ciò che voi non avete il coraggio di dire: cioè che è normale avere salari bassi. Non avvertite sulla vostra pelle alcun senso di vergogna? La vostra scelta oggi è pavida, oltre a essere cinica. Abbiate il coraggio, se siete contrari, di votare contro affossando questa proposta».

La maggioranza si difende: «Le opposizioni vogliono buttarla in caciara»

Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha invece difeso la scelta presa dall’aula e dal centrodestra accusando le opposizioni di voler «buttare in caciara» la questione del salario minimo e di comportarsi «come allo stadio».

Tommaso Foti (FdI)
Tommaso Foti (Imagoeconomica)

Poi l’attacco diretta a Elly Schlein: «Voi siete in fuga da qualche anno. Nel 2014 il M5s ha presentato una proposta di legge. Il salario minimo era 9 euro. Era uno sbaglio allora o è una presa in giro oggi? O un compromesso che avete fatto? Spiegatelo, spiegatene le ragioni sotto il profilo economico. Quella cifra è buttata lì, è solo buttata lì. Un approfondimento in commissione deve essere fatto. La differenza tra quest’aula e lo stadio è che qui ci sta gente abituata a fare delle leggi, altri – in fuga dallo stadio – vengono qui per comportarsi come allo stadio».

Omicidio Carol Maltesi, Davide Fontana chiede l’appello con rito abbreviato

Dopo il ricorso della procura di Busto Arsizio arriva anche quello in appello dei difensori di Davide Fontana, contro la condanna a 30 anni di carcere per il femminicidio della ventiseienne Carol Maltesi. La giovane venne colpita a martellate da Fontana nella sua abitazione di Rescaldina, nel Milanese, l’11 gennaio 2022 e poi sgozzata, fatta a pezzi e messa in un congelatore a pozzetto per quasi due mesi. I resti furono poi dispersi in 15 sacchi in una discarica a cielo aperto nel Bresciano.

Il rito abbreviato e lo sconto di pena

I difensori del bancario reo confesso avevano già chiesto, in primo grado, l’ammissione di Fontana al rito abbreviato che comporterebbe lo sconto di un terzo della pena: davanti al Gup, che citando il decreto Salvini in base al quale ogni reato che prevede la pena dell’ergastolo (e un omicidio lo è) deve essere vagliato da una Corte d’Assise e non può essere ammesso a un rito abbreviato, e davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. In primo grado, la richiesta è stata rigettata. Due settimane fa, la procura di Busto aveva impugnato la sentenza di primo grado tornando a richiedere l’ergastolo per Fontana. Il procuratore Carlo Nocerino aveva ribadito, a parere dell’accusa, la sussistenza delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà e degli abbietti motivi.

Scampia, maxi bandiera della Palestina su una vela

Una grande bandiera della Palestina è stata esposta nella mattinata di mercoledì 18 ottobre 2023 sulla facciata di una delle vele di Scampia, a Napoli, per le vittime dell’ospedale bombardato nella striscia di Gaza.

Gli attivisti del Comitato vele: «Gaza non è sola»

«Il nostro», hanno spiegato in una nota gli autori dell’iniziativa, attivisti del Comitato vele, «vuole essere un segnale inequivocabile da parte del popolo delle Vele di solidarietà e vicinanza alla popolazione di Gaza massacrata dall’inaudita furia omicida del governo israeliano nel silenzio colpevole del mondo occidentale». «Il bombardamento di ieri su uno degli ospedali più grandi della Striscia», si legge nel comunicato, «in cui erano presenti feriti, medici e persone in cerca di un riparo più sicuro delle proprie case, e che ha ucciso più di 800 persone (soprattutto donne e bambini) non può lasciare più nessuna coscienza indifferente. Gaza non è sola». Si precisa che non è ancora chiaro di chi sia la responsabilità dell’accaduto, con Hamas che ha parlato di un missile lanciato da Tel Aviv e, viceversa, Israele che ha respinto ogni accusa ritenendo che l’ospedale sia stato colpito da un razzo lanciato all’interno della Striscia.

L’ex premier israeliano Ehud Barak: «Netanyahu ha lasciato Gaza ad Hamas»

«Questo è il momento dell’unità, perché abbiamo subito l’assalto più devastante da quando è nata la nazione. Netanyahu ha perso la fiducia della gente e dei soldati, i suoi stanno già manovrando perché in futuro possa tentare di negare le responsabilità. Per lui arriverà il giorno del giudizio, molto prima di quanto si pensi». Sono le parole dell’ex primo ministro israeliano Ehud Barak, tra i più importanti politici della storia del paese, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera.

La strategia di contenimento di Hamas «è stata un fallimento»

In merito alla strategia di contenimento di Hamas portata avanti da Bibi, l’ex premier israeliano ha detto: «È un fallimento senza precedenti a tutti i livelli. I vertici hanno coltivato per anni l’idea che Hamas potesse essere addomesticato. Netanyahu in particolare ha lasciato che il Qatar portasse milioni di dollari in contanti ai fondamentalisti. Sperava di tenerli buoni pagando tangenti e alla comunità internazionale ripeteva: vedete, come posso negoziare con Abu Mazen se controlla solo metà dei palestinesi? Intanto Hamas si rafforzava». Ehud Barak ha poi parlato del linguaggio, e dei silenzi, scelti dai generali e dei politici in queste giornate, spiegando come ci sia un «equilibrio fondamentale da trovare». «Mi sembra che i toni stiano cambiando dopo lo choc dei primi giorni, almeno nei comandi militari. Gli israeliani hanno bisogno di sentire che possono tornare a fidarsi, che possiamo di nuovo ritrovarci uniti dopo mesi di divisioni politiche, dietro a leader che capiscono la situazione. Messaggi sobri, puliti», ha aggiunto.

L'ex premier israeliano Ehud Barak: «Netanyahu ha lasciato Gaza ad Hamas»
Bambini palestinesi si rifugiano dentro un’auto durante l’operazione Piombo Fuso a Gaza, nel 2009 (Getty Images).

Le mosse dell’ex premier durante Piompo Fuso

L’ex premier è stato anche ministro della Difesa durante l’operazione Piombo Fuso, tra il 2008 e il 2009. Allora, in accordo con lo Stato maggiore, Barak decise di tagliare la Striscia di Gaza a metà, in quella che fu una delle incursioni di terra più massicce contro Hamas. «L’idea era di dividere Gaza in diversi settori per poter operare con le truppe dall’interno. Avevo bisogno di fermare i lanci di razzi e allo stesso tempo convincere l’Egitto a intervenire, a sostituirci sul campo», ha spiegato l’ex premier, ma l’allora capo dei servizi di intelligence egiziani, Omar Suleiman, gli rispose secco: «Ce l’avete tolta nel 1967, adesso ve la tenete». Ehud Barak offrì quindi l’appoggio di Israele al presidente palestinese Abu Mazen, nell’aiutarlo «a riconquistare il controllo che Hamas gli aveva tolto con le armi, ma per lui era impensabile tornare nella Striscia portato sui tank israeliani».

«Eliminato Hamas, una forza internazionale deve riempire il vuoto per 4-5 mesi»

Tornando al presente, Ehud Barak ha indicato la roadmap che Israele, secondo lui, dovrebbe seguire: «Una forza internazionale deve riempire il vuoto per quattro-cinque mesi dopo che avremo eliminato Hamas. Fino alla possibilità di restaurare il potere dell’Autorità palestinese sulla Striscia». L’ex premier ha detto di aver trovato conforto dopo la nomina di due ex alti ufficiali militari del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz e Gadi Eizenkot, nella convinzione che avrebbero apportato esperienza e coerenza al processo decisionale, in un momento di mancanza di fiducia da parte di tutti i livelli del paese nei confronti del primo ministro Netanyahu.

Caso di dengue a Trieste, al via la disinfestazione

Il Comune di Trieste ha informato che, per alcune ore dal pomeriggio in poi di mercoledì 18 ottobre 2023, saranno effettuate misure preventive di disinfestazione radicale dopo che è stato accertato dall’Asugi, Dipartimento prevenzione, igiene e sanità, un caso di dengue. L’area interessata è una zona con un raggio di 200 metri di via San Giacomo in Monte (comprendente anche il giardino Basevi e Campo San Giacomo). L’intervento è stato disposto dal con un’ordinanza del sindaco Roberto Dipiazza che obbliga tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di spazi all’aperto, di permettere l’accesso al personale di ASUGI e della ditta incaricata alla disinfestazione, per ispezione ed eventuale rimozione dei focolai larvali presenti in area anche privata. Apposite indicazioni verranno fornite anche attraverso cartelli che saranno posti nell’area interessata.

Powered by WordPress and MasterTemplate