Tenerife, ancora incendi sull’isola: migliaia gli evacuati

Ancora incendi a Tenerife. Nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre infatti si sono riattivati alcuni roghi che avevano già interessato l’isola delle Canarie il 15 agosto e poi stabilizzato soltanto dopo 10 giorni. Evacuate a scopo precauzionale 2400 persone dalla località di Santa Ursula e altre 600 da La Orotava, nell’area nord-est dell’isola. Con un post pubblicato sui canali social, il vicepresidente del governo regionale, Lope Afonso, ha confermato il lavoro dei vigili del fuoco supportati da sei elicotteri in una zona collinare molto impervia. In Rete anche numerosi video e immagini aeree che documentano le fiamme e il fumo alzarsi da una collina non distante da alcune abitazioni dei quartieri periferici.

Incendi a Tenerife, al sicuro villaggi turistici e aeroporti

«L’area dell’incendio è stata stabilizzata», ha spiegato ai media locali Blanca Perez, consigliera dell’isola e responsabile delle emergenze. «Stiamo valutando gli sviluppi della situazione per determinare quando gli abitanti potranno tornare nelle loro case». Le autorità hanno confermato che le zone di maggior afflusso turistico di Tenerife non sono state interessate dall’incendio. Al sicuro anche i due aeroporti dell’isola, che stanno continuando le operazioni normalmente. Mentre i vigili del fuoco lavorano per spegnere le fiamme, ci si interroga sulle possibili cause che hanno portato ai nuovi roghi. Come ha riportato il Guardian, è molto probabile che sia colpa delle alte e insolite temperature di ottobre alle Canarie. Nelle ultime settimane, come sta accadendo anche in alcune città d’Italia, le colonnine di mercurio hanno spesso superato i 30 gradi, un record per l’inizio dell’autunno. Un fenomeno destinato a crescere con la crisi climatica in corso.

Il caldo record di ottobre ha riattivato gli incendi a Tenerife. Evacuate 3 mila persone, al sicuro zone turistiche e aeroporti.
Le operazioni dei vigili del fuoco ad agosto (Getty Images).
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