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La famiglia di Cristina Golinucci si opporrà all’archiviazione
La famiglia di Cristina Golinucci si opporrà alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Forlì, che ha chiuso le indagini, riaperte per la nona volta, sul caso della ragazza scomparsa da Cesena. I pm hanno concluso che non sono stati ancora identificati gli autori dell’omicidio della giovane, sparita a 21 anni il primo settembre del 1992 davanti al convento dei frati cappuccini dove aveva un appuntamento con il suo confessore.
L’avvocata della famiglia: «Mancano tasselli importanti»
L’avvocata Barbara Iannuccelli, che assiste la famiglia, ha riferito all’Ansa:«Questa richiesta di archiviazione ci restituisce una foto nitidissima degli ambienti frequentati da Cristina all’epoca. Ambienti popolati da uomini davvero malati, che rappresentano un pericolo ancora oggi per la nostra intera società civile. Noi possiamo dire che se questa attività d’indagine fosse stata fatta in passato oggi avremmo sicuramente un condannato per l’omicidio di Cristina con diversi anni di galera sulle spalle. Noi faremo opposizione perché a nostro avviso mancano dei tasselli importanti, apprezziamo tantissimo il lavoro investigativo effettuato e vorremmo tanto che tutti insieme arrivassimo alla verità».