Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, il 24enne musicista ucciso a Napoli per il parcheggio di uno scooter, è stata ricevuta a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano e da quelli alla Giustizia Andrea Ostellari e Antonio Sangermano, quest’ultimo capo dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità. La donna al termine dell’incontro ha dichiarato: «Mi hanno promesso che sicuramente la pena per il killer di mio figlio, come per tutti gli altri minori autori di crimini efferati, verrà scontata, e sarà non di quelle che dopo pochi anni te li trovi fuori. Si sono presi l’impegno su una legge che verrà chiamata Giovanbattista Cutolo».
Il Piano Mattei di Giorgia Meloni rischia di rimanere solo un bello slogan. Le tessere del mosaico della premier che vorrebbe trasformare l’Italia nell’hub energetico del Mediterraneo stanno infatti cadendo una dopo l’altra, e questa volta difficilmente l’arte del compromesso e del maquillage in nome della Realpolitik potrebbe essere d’aiuto. L’ultima scossa è arrivata con l’attacco di Hamas a Israele, una guerra che potrebbe stravolgere i delicati equilibri del Medio Oriente. Il governo Meloni, come del resto l’intera Europa, ha espresso la sua totale vicinanza a Tel Aviv. Trovandosi contro, come era prevedibile, due dei pilastri del Piano Mattei: Tunisia e Algeria.
La solidarietà di Algeria e Tunisia per il popolo palestinese
«L’Algeria segue con grande preoccupazione l’evoluzione delle brutali aggressioni israeliane contro la Striscia di Gaza, che sono costate la vita a decine di palestinesi innocenti caduti martiri di fronte al persistere della politica di oppressione e persecuzione imposta dall’occupante israeliano sul valoroso popolo palestinese», si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri algerino, in cui viene ribadita la «richiesta di intervento immediato da parte della comunità internazionale attraverso gli organismi multilaterali competenti per proteggere il popolo palestinese dall’oppressione e dai crimini che caratterizzano il colonialismo israeliano». Di più: «L’occupazione dei coloni è al centro del conflitto arabo-israeliano e che porre fine alle prove e ai guai che comportano questo conflitto significa rispondere ai legittimi diritti del popolo palestinese e consentirgli di stabilire il proprio Stato indipendente sui confini del 1967, con Gerusalemme (al Quds) occupata come capitale». La Tunisia non è stata certo da meno. Sabato, poco dopo l’attacco sferrato da Hamas, ha espresso «piena e incondizionata» solidarietà al popolo palestinese. La presidenza, su Facebook, ha ribadito il diritto dei palestinesi a rivendicare le loro terre occupate e a creare uno Stato indipendente definendo quelli di Israele «barbari attacchi».
Il dietrofront di Saied sui migranti e il patto di cooperazione di Tebboune con Mosca
Difficile capire come Meloni riuscirà a rattoppare anche questo strappo. Che si va ad aggiungere al dietrofront sul Patto sui migranti del presidente tunisino Kais Saied. Per non parlare del già complicato rapporto con l’Algeria. Il Paese nordafricano è infatti diventato il nostro principale partner energetico, sostituendo di fatto la Russia. Ma il presidente Abdelmadjid Tebboune ama giocare su più tavoli, tanto che recentemente ha rinnovato con Vladimir Putin un patto di cooperazione non solo energetica ma anche militare. In sostanza l’Algeria esporta verso l’Italia il 35 per cento circa del nostro fabbisogno di gas e contemporaneamente importa armi dalla Russia. Affari che non avevano impedito, il 20 settembre a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a Meloni e Tebboune di avere un «cordiale incontro» nel quale, come recita il sito del governo italiano, era «stata espressa grande soddisfazione per la solidità dei rapporti bilaterali, che spaziano in diversi ambiti economici, non solo energetico ma anche industriale».
Tra conflitto israeliano e tensioni tra Armenia e Azerbaigian si rischia una nuova crisi energetica
Tunisia e Algeria non sono gli unici pilastri a traballare. Anche altri Paesi che rientrano nel piano meloniano si sono schierati con i palestinesi: dal Qatar, dal quale l’Europa ha importato una quota consistente di gas naturale liquefatto (Gnl) – nel primo trimestre 2023 l’Italia aveva importato il 39 per cento del suo fabbisogno – all’Egitto che con Israele e Libano si contende i giacimenti di gas del Mediterraneo orientale, sui quali puntano molto anche Eni e governo. Con i missili di Hamas su Israele e l’assedio di Gaza, chiudere un occhio potrebbe non essere più sufficiente. Non a caso il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso intervenendo a Rainews24 ha sottolineato come la guerra in Israele «rischia di creare una situazione di emergenza che rischia di fare esplodere altre problematiche», a partire dall’energia. Così come era accaduto per l’invasione russa dell’Ucraina. Se a questo si aggiunge l’invito dell’Ue a ridurre le importazioni di gas dall’Azerbaigian dopo l’invasione del Nagorno Karabakh e, «in caso di aggressione militare o attacchi ibridi contro l’Armenia» a interrompere completamente le importazioni da parte dell’Ue di gas e petrolio azeri, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente, visto che tra ottobre 2022 e marzo 2023 il 16 per cento del nostro gas è arrivato proprio da Baku.
Stasera 9 ottobre 2023 andrà in onda il film Attacco al potere 3 su Italia 1 alle ore 21.20. Il regista è Ric Roman Waugh mentre la sceneggiatura è stata scritta da Katrin Benedikt, Robert Mark Kamen e Creighton Rothenberger. Nel cast ci sono Gerard Butler, Morgan Freeman, Piper Perabo, Lance Reddick e Jada Pinkett Smith.
Attacco al potere 3, trama e cast del film stasera 9 ottobre 2023 su Italia 1
La trama racconta la storia di Mike Banning (Gerard Butler) agente dei servizi segreti statunitensi ancora attivo nonostante i tanti eventi a cui ha assistito in passato al fianco del Presidente degli Stati Uniti d’America. Tuttavia, la vita di Mike, da eroe nazionale rispettato da tutti, si trasforma in un incubo: viene infatti accusato di voler attentare alla vita del presidente, il suo caro amico Allan Trumbull (Morgan Freeman). Mike sarà costretto a lasciare la sua famiglia e a darsi a una disperata fuga, mentre viene braccato dagli agenti di polizia e dai militanti dell’FBI. Ormai è considerato un terrorista e dovrà fare affidamento a tutte le tecniche che ha appreso in questi anni per riuscire a sopravvivere.
Senza un luogo dove andare, Mike viene aiutato da una figura che per lui è stato un punto di riferimento: suo padre Clay Banning (Nick Nolte) un veterano della guerra del Vietnam. A poco a poco, Mike cercherà di capire chi possa averlo incastrato e scoprirà di essere stato messo al centro di una congiura politica che voleva colpire lui e l’attuale presidente Trumbull. Tuttavia, dopo tante peripezie, l’agente segreto riuscirà a scoprire la verità e a rivelarla al mondo, smascherando i suoi nemici.
Attacco al potere 3, 5 curiosità sul film stasera 9 ottobre 2023 su Italia 1
Attacco al potere 3, la ragione che ha spinto Morgan Freeman a partecipare al progetto
Come per gli altri due film di questa serie, Morgan Freeman ha spiegato cosa l’ha spinto ad accettare il suo ruolo: il denaro. Non a caso, diverse volte ha dichiarato che le grandi produzioni come quella di Attacco al potere 3 «pagano bene».
Attacco al potere 3, la produzione rimandata di tre mesi
La produzione di questo film è stata rimandata di tre mesi. Questo per permettere all’attore Gerard Butler, scelto ancora una volta come protagonista, di recuperare le forze dopo un incidente in moto.
Attacco al potere 3, un budget minore ma un incasso super
Questa pellicola è stata realizzata con un budget di 40 milioni di dollari, minore rispetto al suo predecessore, Attacco al potere 2, realizzato con 60 milioni di dollari. Tuttavia, secondo il sito Box Office Mojo, gli incassi sono stati straordinari: circa 147 milioni di dollari.
Attacco al potere 3, la seconda volta di Morgan Freeman come Presidente USA
Morgan Freeman interpreta il Presidente degli Stati Uniti d’America. Non è la prima volta che l’attore nella sua lunga carriera ha interpretato questo ruolo: era già successo nel film Deep Impact del 1998.
Attacco al potere 3, un cambio di attrice
Nei primi due capitoli della serie, Leah Banning, moglie del protagonista, era interpretata dall’attrice Radha Mitchell. Tuttavia, per questo film la produzione ha scelto di cambiare attrice, optando per Piper Perabo.
Al via da giovedì 12 ottobre e fino al 14 novembre 2023 la quarta edizione della 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento dedicato all’inclusione, ideato da TIM, che quest’anno vede impegnati circa 400 partner fra imprese, università, associazioni ed enti no profit, per promuovere i valori dell’inclusione e del diritto individuale alla diversità. La manifestazione si aprirà con l’evento Anatomia dell’inclusione moderato da Monica D’Ascenzo, giornalista de Il Sole 24Ore che illustrerà le novità dell’edizione 2023 attraverso le voci dei rappresentanti delle aziende partner. In occasione della giornata inaugurale sono previsti i saluti istituzionali di Helena Dalli, commissario europeo alle Pari opportunità e Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità. Tra gli ospiti principali Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, Elena Ceccolini, Diversity, Equity and Inclusion Operations manager di Amazon Italia, Camilla Ferrara, Industrial & Energy Technology Europe/SSA Human Resources director di Baker Hughes, Luciano Sale, HR director di Fincantieri, e Paola Angeletti, chief operating officer di Intesa Sanpaolo.
Verrà lanciata l’app Women+ e illustrata la collaborazione di TIM con DonneXStrada
Nel corso della giornata sono previste le testimonianze sull’inclusione di Carlotta Bertotti, modella e influencer, Valentina Tomirotti, giornalista e attivista esperta sui temi della disabilità, Francesco Murano, influencer su stomia e disabilità, Dennis Murano, scrittore ed esperto di risorse umane, Sara e Alessia Michielon di Ruotelibere e Dalila Bagnuli, femminista e creatrice di contenuti. Anche quest’anno Ipsos darà il proprio contributo alla manifestazione attraverso la realizzazione di una ricerca sui temi dell’inclusione all’interno delle aziende partner. I risultati saranno presentati dal ceo Nicola Neri il 12 ottobre, in occasione dell’evento di apertura della 4W4I.
All’interno della manifestazione, TIM sarà protagonista di alcune iniziative. Il 24 ottobre, con l’evento La parità non può aspettare, è previsto un focus sulla centralità di questo importante traguardo. L’appuntamento con Pietro Labriola e Azzurra Rinaldi, economista, scrittrice e cofondatrice di Equonomics, sarà anche l’occasione per lanciare la nuova app Women+ e la collaborazione tra i negozi TIM e DonneXStrada – progetti che saranno dettagliati in due giornate dedicate, rispettivamente il 25 ottobre e il 10 novembre. In occasione dell’evento aziendale del 30 ottobre saranno presentati gli approfondimenti realizzati dal Censis sul tema della solitudine. Work Wide Women lancerà, nella giornata inaugurale, “quanto ne sai di D&I”, un gaming sulla conoscenza delle tematiche di Diversity & Inclusion i cui risultati saranno comunicati nel corso dell’evento conclusivo, così come il report di Forum della Meritocrazia che metterà a disposizione delle aziende partner il Meritorg check per misurare l’applicazione del merito in azienda.
Tre giornate dedicate a Gender gap, solitudine e LGBT+
Nel corso della maratona, ci saranno tre giornate interaziendali dedicate a temi specifici:
il 25 ottobre il gender Gap, con i saluti istituzionali dell’onorevole Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo e la partecipazione, tra gli altri, di Lella Golfo, presidente della Fondazione Belisario, Chiara Bacilieri, responsabile Innovation di Lifeed, Cristina Tagliabue, direttrice de La Svolta, Manuela Perrone, giornalista de Il Sole 24 Ore e Federica Spampinato, ceo di OEJ Agency, con la moderazione di Monica D’Ascenzo;
il 30 ottobre la solitudine, con i saluti istituzionali di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani e la partecipazione, tra gli altri, di Giorgio De Rita, segretario generale CENSIS, Barbara Strappato, direttore Prima divisione servizio Polizia Postale, Andrea Apostolo, persona con disabilità ed esperto di temi di diversità e inclusione, Don Ben Ambarus, direttore di Caritas Roma, e Chiara Illiano dell’associazione Hikikomori Italia. Modera Valentina Dolciotti, direttrice di DiverCity;
il 7 novembre LGBT+, con la partecipazione di Francesco Cicconetti, in arte Meths, creatore di contenuti e influencer, Anna Segre, poetessa e psicoterapeuta, e Cathy La Torre, avvocata e attivista LGBT+. Modera Igor Suran, direttore di PARKS.
I singoli eventi della manifestazione potranno essere seguiti sul sito 4w4i.it. Fra le novità di questa edizione, l’app 4W4I dove poter consultare il calendario e seguire ogni webinar in diretta, in modalità podcast e on demand. Altra novità di questa edizione, le partnership con alcuni dei più importanti eventi sull’inclusione (Rewriters Fest, CEOforLife Awards, Accessibility Days, Global Inclusion, Global Thinking Foundation) che saranno ospitati nel corso delle quattro settimane.
Bruno Cherchi, il procuratore di Venezia chiamato a fare chiarezza sull’incidente dello scorso 3 ottobre, quando un bus è precipitato dal cavalcavia, ha smentito la notizia secondo cui da oltre un anno erano presenti nei suoi uffici i documenti sullo stato della Vempa di Mestre. Il procuratore, come rivela Open, ha affermato: «Su un presunto fascicolo relativo a dei crolli di cemento dal cavalcavia dell’incidente segnalati alla Procura negli anni scorsi stiamo facendo accertamenti, io non ne ho memoria».
Cherchi: «Stiamo verificando»
Il procuratore di Venezia ha poi proseguito: «In Procura nessuno si ricorda della vicenda. Stiamo facendo degli accertamenti ma se ad esempio non c’è stato reato penale scatta l’archiviazione perché manca il delitto. Comunque i miei uffici stanno verificando». Secondo le indiscrezioni dei giorni precedenti alle dichiarazioni di Cherchi, invece, gli uffici giudiziari avevano acquisito materiale dopo la denuncia sul pessimo stato dell’infrastruttura da parte della stampa locale. Nel 2021 si erano anche staccati alcuni pezzi di calcinaccio dal cavalcavia.
Cherchi ha poi spiegato che «quello che è certo, e che hanno riferito i testimoni, è che il bus ha strisciato sul guardrail con la fiancata destra mentre la sinistra, è stato accertato, non ha alcun segno». Il procuratore ha poi concluso: «Stiamo sentendo i testimoni man mano che sono nella condizione di essere sentiti, non solo per lo stato fisico ma soprattutto quello psicologico: sono persone che hanno subito un trauma e che hanno perso parenti. Le testimonianze quando saranno complete diventeranno una sorta di ‘unicum’ per lavorare su certezze attraverso la messa assieme di tutti gli elementi concordanti, e quindi saranno affiancate dagli esiti delle perizie tecniche per avere un quadro d’insieme».
Intesa Sanpaolo continua il percorso di adozione di soluzioni innovative di intelligenza artificiale, in linea con gli obiettivi del percorso di trasformazione digitale del Gruppo previsto dal Piano d’Impresa 2022-2025. L’area Chief Institutional Affairs and External Communication Officer (CIAECO), guidata da Stefano Lucchini, ha avviato un nuovo progetto ideato dalla Direzione Group Regulatory Evolution Agenda, con il supporto di Deloitte Risk Advisory, volto alla digitalizzazione e all’evoluzione del proprio modello operativo per la costruzione dell’Agenda Regolamentare di Gruppo. Intesa Sanpaolo diventa così la prima banca europea a utilizzare l’intelligenza artificiale per l’analisi della regolamentazione.
La collaborazione tra la Banca e Aptus.AI
Grazie alla collaborazione con la start-up italiana Aptus.AI – il partner tecnologico risultato più idoneo tra le migliori società Reg-Tech a livello mondiale -, la Banca farà evolvere il proprio modello operativo rendendo più efficienti e veloci i processi di definizione dell’Agenda Regolamentare di Gruppo. Si potrà così contribuire all’intercettazione della crescente mole di nuove regolamentazioni nazionali e internazionali, all’analisi del loro impatto sulle attività, all’individuazione delle aree di rischio in correlazione con la normativa interna di Gruppo e alla realizzazione automatica e personalizzata di raccolte di documenti per specifici profili professionali. La tecnologia Aptus.AI consente, infatti, di creare una versione machine readable dei documenti digitali in grado di adattarsi a diversi tipi di contenuti testuali. Il nuovo formato elettronico fornisce un accesso interattivo ai dati normativi, facendo risparmiare tempo e aiutando a prendere decisioni. L’Area CIAECO è stata tra le prime a lavorare in sinergia con l’Area Chief Data, AI, Innovation and Technology guidata da Massimo Proverbio sul fronte dell’AI. Proprio tale collaborazione ha portato, nei mesi precedenti, alla realizzazione di Lisa (Linguistic Intelligence for Supervisory Awareness), uno strumento di Machine Learning ideato dalla Direzione Group Supervisory Strategic Steering che aiuta a leggere e processare rapidamente migliaia di pubblicazioni sulla supervisione bancaria.
Mentini: «Contribuiamo alla digitalizzazione del Gruppo»
«L’Agenda Regolamentare è diventata uno strumento di Corporate Governance imprescindibile nella definizione delle scelte strategiche di un Gruppo come il nostro, che opera in diversi settori di business e mercati», ha affermato Marcello Mentini, executive head of Group Regulatory Evolution Agenda. «Ci siamo resi conto che il nostro processo per la definizione dell’Agenda andava rafforzato. Il supporto dell’intelligenza artificiale consentirà alle nostre persone di concentrare il proprio lavoro su attività di analisi ad alto valore aggiunto e la collaborazione con Aptus.Ai ci darà modo di contribuire sia alla digitalizzazione del Gruppo sia alla crescita di una delle migliori start-up tecnologiche italiane, valorizzando una giovane eccellenza del nostro Paese».
Il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Chuck Schumer, lunedì 9 ottobre ha comunicato al capo della diplomazia cinese, Wang Yi, di essere rimasto «molto deluso» dalla dichiarazione di Pechino diffusa domenica 8 sulla gravissima escalation di violenza tra Israele e Palestina. È quanto è emerso dalle immagini delle battute iniziali dell’incontro tra Schumer e Wang, tenuto alla DiaoyutaiState Guesthouse di Pechino. «Sono rimasto molto deluso, a dire il vero, dalla dichiarazione del ministero degli Esteri che non ha mostrato vicinanza o sostegno per Israele durante questi tempi difficili», ha affermato il senatore democratico.
Wang Yi: «Mantenere la calma, porre fine alle ostilità»
In risposta, il ministero degli Esteri cinese ha esortato le «parti interessate a mantenere la calma e a porre immediatamente fine alle ostilità per proteggere i civili», aggiungendo che «la via d’uscita fondamentale dal conflitto sta nell’attuazione della soluzione dei due Stati e nella creazione di uno Stato di Palestina indipendente». Schumer in queste settimane è impegnato con una delegazione congressuale bipartisan in Asia che prevede tappe in Corea del Sud e Giappone. Mira a promuovere gli interessi economici e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e in Cina il gruppo spera di incontrare il presidente cinese Xi Jinping.
«Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese, che è stata condotta solo dai palestinesi»: lo ha dichiarato in una nota la delegazione dell’Iran presso le Nazioni unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico.
Teheran: «Azione palestinese legittima contro i crimini del regime sionista»
Gli inviati di Teheran in una nota hanno comunicato che «l’azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell’illegittimo regime sionista». Lunedì 9 ottobre è intervenuto anche il ministro degli esteri algerino, Ahmed Attaf: «Il popolo palestinese ha il diritto a stabilire il proprio stato indipendente con Gerusalemme est come capitale».
L’attacco a Israele crea «una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l’energia». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso parlando a Rai News 24. Urso ha spiegato: «Così come è accaduto per la guerra di Russia in Ucraina per il gas, così potrebbe accadere di nuovo perché da quei Paesi dal Nord Africa arrivano altre risorse. Dobbiamo capire anche se dobbiamo pensare all’autonomia energetica del nostro Paese».
Urso: «L’emergenza rischia di far esplodere un problema con gas e petrolio»
Il ministro ha poi aggiunto: «Bisogna essere vigili, uniti e coesi in Europa per fronteggiare questa situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, mi riferisco a quello dell’energia come accaduto per la guerra della Russia in Ucraina, per l’approvvigionamento di gas e petrolio». E ha concluso: «Da quei Paesi giungono altre risorse alla nostra Europa. Dobbiamo capire e comprendere anche se dobbiamo pensare all’autonomia strategica del nostro continente per l’approvvigionamento energetico ma non solo».
Dopo Fedez, anche Teresa Guccini ha raccontato sui social la propria esperienza in ospedale e di come si sia salvata grazie alle trasfusioni. La figlia del cantautore Francesco Guccini ha ripreso l’appello del rapper alla donazione di sangue con un lungo post su Instagram in cui ha raccontato quanto successo il 15 dicembre 2022. La donna spiega di essersi salvata, dopo aver partorito, grazie ai donatori e alla preparazione dell’ospedale in cui è stata ricoverata, il Sant’Orsola di Bologna. Fedez, con il suo racconto, ha generato un boom di donazioni con centinaia di persone in coda davanti alla sede Avis di Milano già dalle prime ore del mattino di lunedì 9 ottobre.
Guccini: «Senza i donatori non sarei qui»
Teresa Guccini su Instagram ha pubblicato una foto in cui è a letto, in ospedale, con in braccio suo figlio Pietro appena nato. E ha raccontato: «Questa foto è del 15 dicembre 22 ed è il momento esatto in cui sono ritornata molto provata in ostetricia dalla terapia intensiva e ho rivisto il mio Pietro arrivato dalla neonatologia un giorno dopo la sua nascita. Ero letteralmente distrutta e tratti senza memoria. Scrivo queste righe ispirata da quanto accaduto a Fedez perché anche io senza i donatori di sangue non sarei qui a raccontare la mia storia ed è perciò doveroso ringraziarli».
E ha insistito evidenziando un altro aspetto: «C’è un altro motivo per cui scrivo ovvero l’importanza del parto in strutture ospedaliere attrezzate di terzo livello. La mia è stata una gravidanza perfetta e ho fatto un parto naturale, eppure, quando ho espulso la placenta, ho avuto una emorragia gravissima stimata intorno ai 2200cc che mi ha fatto scendere l’emoglobina a 4. Avere l’emoglobina a 4 all’improvviso (il minimo è 12) significa essere ad un passo dall’andarsene».
Il racconto: «Fondamentale affidarsi a strutture organizzate per partorire»
«Ci ho messo mesi a elaborare quanto accaduto perché nella gioia della nascita non ho pensato a me stessa», ha proseguito. «Sono stata portata immediatamente in sala operatoria e da lì non ricordo più nulla. Mi sono svegliata in rianimazione il giorno dopo immobilizzata e intubata e senza Pietro, confusa e senza sapere bene cosa fosse accaduto. È stato difficile ma senza 4 emotrasfusioni e la prontezza degli anestesisti, ostetrici, ginecologi e rianimatori dell’Irccs Sant’Orsola non ce l’avrei fatta. Donare il sangue è fondamentale così come affidarsi a strutture organizzate per partorire perché durante un parto naturale possono accadere molte cose ed essere lontani da una rianimazione e da una rianimazione neonatale può virare in peggio l’esito delle cose».
Poi ha concluso: «Partorire a casa può essere romantico ma non penso sia una scelta saggia per il proprio bene e per quello del vostro bambino in momenti in cui i secondi fanno la differenza. Io mi sono persa i momenti più belli, quelli di quiete dopo un parto naturale, quelli in cui ci si gode il proprio bimbo sulla pancia e ci si rende conto di una nascita ma posso dire di essere stata fortunata nella sfortuna. Ringrazio ancora tutto lo staff dell’ospedale e i donatori che mi hanno permesso di raccontarvelo».
Il sindacato di base del pubblico impiego (Usb) ha annunciato per il 17 novembre una giornata di manifestazione per chiedere l’aumento dei salari. Si legge, in una nota dell’Usb, che le motivazioni dello sciopero sono «il mancato rinnovo contrattuale, la stabilizzazione dei precari e per le inadeguate scelte del governo sulla Pubblica amministrazione». Il sindacato ha sottolineato come i dipendenti pubblici italiani abbiano «salari che sono significativamente inferiori rispetto ad altri Paesi europei». L’Usb chiede dunque incrementi salariali di 300 euro netti mensili in busta paga, la stabilizzazione dei precari e l’assunzione di un milione di lavoratori a tempo indeterminato.
Un automobilista è morto in seguito al crollo di un albero sulla sua auto lungo l’autostrada A20 nel Palermitano, tra gli svincoli di Campofelice di Roccella e Cefalù. È accaduto all’alba del 9 ottobre, all’altezza del chilometro 175 in direzione Palermo. La carreggiata dell’autostrada è rimasta del tutto bloccata, con evidenti ripercussioni per il traffico locale.
Inutili i soccorsi per l’automobilista
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le forze dell’ordine così come il 118, ma per l’automobilista non c’è stato nulla da fare. Troppo forte l’impatto subito, con l’albero che, stando alle prime ricostruzioni filtrate, era ai lati della carreggiata ed è crollato all’improvviso colpendo l’automobilista. Non chiare, al momento, le ragioni del crollo.
Il professore Salvatore Cuzzocrea si dimetterà da rettore dell’Università di Messina dopo aver ultimato le ultime formalità. Lo ha comunicato in una riunione con alcuni direttori di dipartimento e in una lettera indirizzata alla Comunità accademica. Come conseguenza, non sarà più il presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane. La decisione è stata presa dopo che, nelle ultime settimane, erano divampate le polemiche dopo le denunce del componente del Senato accademico Paolo Todaro che aveva presentato esposti sui rimborsi chiesti dallo stesso Cuzzocrea – oltre 2,2 milioni di euro rimborsati tra il 2019 e il 2023.
Todaro ha anche messo gli occhi su una srl, la Divaga società agricola, che risulta di proprietà del rettore e della moglie, rispettivamente per l’80 per cento e per il 20 per cento. Amministratore unico è la madre del rettore, vedova di Diego Cuzzocrea, a capo dell’ateneo peloritano dal 1995 al 1998. Dal 20 gennaio 2023 al 28 settembre, la società ha ricevuto 14 pagamenti (sotto le voci di servizi, manutenzione, materiali) che vanno da un minino di 600 a un massimo di 17.900 euro, per un importo complessivo di 122 mila e 300 euro. La Divaga srl è un’azienda agricola con appena due dipendenti, che ha sede in una stradina di campagna di Viagrande alle falde dell’Etna. Di seguito alcuni passaggi della sua lettera.
«Clima conflittuale e attacchi sin da inizio mandato»
«Ho scelto finora di non rispondere alle accuse che mi vengono mosse attraverso gli organi di stampa non per mancanza di rispetto dell’importante e fondamentale ruolo dei giornalisti che, in forza dell’art. 21 della Costituzione, hanno il diritto-dovere di cronaca. Speravo che le imminenti elezioni del successivo rettore del nostro Ateneo avrebbero “rasserenato” gli animi, ma, nelle ultime ore, mi sono reso conto che si è determinato un clima conflittuale che, a mio avviso, rischia di non consentire un confronto pacato su programmi e obiettivi che la nuova governance dovrà portare avanti. […] Sin dall’inizio del mio mandato mi sono dovuto confrontare con attacchi diretti e indiretti che ho cercato di affrontare con l’unico obiettivo di garantire la serenità necessaria, affinché tutti potessero continuare a svolgere il proprio lavoro, docenti, personale universitario e tutti gli studenti. [….] Non immaginavo però che, una parte, sia pure minoritaria, piuttosto che rappresentare le legittime perplessità o le diverse opinioni, avrebbe dedicato tempo ed energie col solo fine di screditare l’immagine dell’Ateneo e del rettore. Un loro diverso contributo sarebbe stato più utile ed efficace se reso nella corretta dialettica istituzionale».
«Non posso consentire la continuazione di questo attacco mediatico»
E ancora: «Rivendico la mia scelta in questi anni di non aver mai fatto clamore mediatico per difendermi dai tanti e immotivati attacchi restando con fermezza nel solco dei rapporti istituzionali ed evitando di farmi trascinare, e trascinare l’Ateneo, nella macchina del fango come auspicato sin dal principio da qualcuno. […] Per quanto riguarda la mia persona, non posso consentire che questo attacco mediatico continui oltre a discapito dell’immagine del mio Ateneo. Dietro al mio operato e alle mie scelte ci sono tantissime persone che in questi anni non si sono risparmiate, che hanno lavorato giorno e notte, che hanno fermamente creduto che la nostra Università avesse notevoli margini di miglioramento. Non posso permettere che la campagna elettorale ruoti attorno alla mia figura. Non posso consentire che qualcuno continuamente metta in discussione ciò che a tutti è evidente, ovvero che il nostro Ateneo è cresciuto negli ultimi sei anni anche e soprattutto grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e non si sono mai risparmiati. […] Sereno e consapevole del mio operato, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni, che formalizzerò nei modi previsti dalle attuali norme che regolano il funzionamento delle nostre Università. Scelta che deriva unicamente dal profondo rispetto che nutro per le Istituzioni e per il sistema universitario italiano che ho l’onore di rappresentare e per ciascuno di voi, per la mia famiglia e per me stesso».
Achille Polonara, cestista della Virtus Bologna e della Nazionale italiana di basket, sarà operato il 10 ottobre per la rimozione di un tumore al testicolo. Lo ha annunciato la sua stessa società con un breve comunicato: «Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica che, nella giornata di martedì 10 ottobre, Achille Polonara verrà sottoposto ad intervento chirurgico per la rimozione di una neoplasia testicolare riscontrata recentemente. Al termine dell’operazione verranno comunicati i tempi di recupero». Poi un messaggio di sostegno per l’atleta: «ACHI siamo tutti con te!».
Polonara è sceso in campo contro Varese
Il giocatore è sceso in campo domenica 8 ottobre nella sfida tra la Virtus Bologna e Varese, vinta dalla sua squadra. Ha segnato 10 punti in 22 minuti. Al post sui profili social della società bolognese hanno risposto anche avversari e account dei campionati stranieri, mostrando la propria vicinanza all’atleta.
— Virtus Segafredo Bologna (@VirtusSegafredo) October 9, 2023
Chi è Achille Polonara
Achille Polonara compirà 32 anni il prossimo 23 novembre. Nato ad Ancona, vanta una lunga carriera e numerose vittorie. Il primo trofeo vinto risale al 2015, quando ha conquistato la Supercoppa italiana con la Pallacanestro Reggina. Vanta anche una Fiba Europe Cup con la Dinamo Sassari, nella stagione 2018-2019, un campionato spagnolo vinto nell’annata 2019-2020 con il Saski Baskonia, oltre ai campionati turco e lituano e alle relative coppe nazionali, con le casacche del Fenerbahce, dell’Anadolu Efes e della Zalgiris Kaunas. Con la Nazionale italiana ha recentemente disputato i Mondiali in Giappone, Filippine e Indonesia. Con la casacca azzurra ha disputato 87 gare mettendo a referto oltre 500 punti.
«La nostra Mavie è arrivata per completare le nostre vite. Benvenuta, figlia! Sei già molto amata da tutti noi… grazie per averci scelto». È con queste parole che Neymar e la compagna Bruna Biancardi hanno annunciato via social la nascita della loro prima figlia.
L’annuncio dato via social
La coppia composta dal calciatore brasiliano e dall’imprenditrice ha reso nota la buona novella al mondo intero con una serie di teneri scatti in compagnia della nuova arrivata in famiglia. Nelle foto apparse su Instagram i due sono ancora in ospedale e tengono teneramente la neonata in braccio, a favore di (foto)camera. Qui alcune delle immagini condivise dalla coppia.
Il post condiviso dai due ha già guadagnato oltre 17 milioni di mi piace e migliaia di commenti entusiasti, compresi quelli di molti colleghi di Neymar (è il caso di Paulo André e di Nené).
L’annuncio della gravidanza
L’arrivo di un bebé in famiglia era stato confermato dai due diretti interessati su Instagram ad aprile 2023. «Sogniamo la tua vita, pianifichiamo il tuo arrivo e sapere che sei qui per completare il nostro amore rende le nostre giornate molto più felici. Arriverai in una bella famiglia, con un fratello, i nonni e le zie che ti vogliono già tanto bene! Vieni presto piccolino, ti aspettiamo!», avevano scritto mamma e papà che, come da tradizione, avevano anche organizzato uno speciale gender reveal party con special guest Davi Lucca da Silva Santos, il primogenito di Neymar nato dalla sua relazione con Carolina Santas nel 2011. Il ragazzino aveva avuto l’onore di premere il pulsante che aveva fatto cadere sulla coppia una miriade di coriandoli rosa, confermando così l’arrivo di una femmina. «Non vedevamo l’ora che arrivasse questo momento, non vediamo l’ora di conoscerti di persona, figlia. Sei il nostro regalo più grande», avevano poi scritto Neymar e Biancardi in quell’occasione sui rispettivi social.
Sono accusati di avere detto il falso durante le indagini e il successivo processo Cucchi Ter che vedeva imputati appartenenti dell’Arma e di avere depistato le indagini sulla morte del geometra romano morto nel 2009. Per questo trecarabinieri rischiano di finire a processo per le accuse, a seconda delle posizioni, di depistaggio e falso. I pm di Roma hanno chiuso le indagini nei confronti di Maurizio Bertolino, all’epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, all’epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma e il collega di quest’ultimo Giuseppe Perri, all’epoca dei fatti maresciallo.
Udienza preliminare il 21 dicembre
L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 dicembre 2023. Parti offese nel procedimento saranno il ministero della Giustizia, la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, e il padre della vittima, Giovanni. Con loro anche altri agenti della polizia penitenziaria e il carabiniere Riccardo Casamassima. Grazie alle dichiarazioni di quest’ultimo sono state riaperte le indagini. Gli indagati, invece, avrebbero «ostacolato e sviato» il procedimento con dichiarazioni false nel corso del tempo.
Stefano Cucchi avrebbe compiuto 45 anni l’1 ottobre
La notizia arriva a poco più di una settimana da quello che sarebbe stato il 45esimo compleanno di Stefan Cucchi. L’1 ottobre scorso è stata la sorella Ilaria, attivista e senatrice di Sinistra italiana, a ricordarlo con un post su Facebook: «Oggi è il tuo compleanno. Oggi papà torna a casa, casa nostra. Dove si sente forte l’assenza tua e di mamma ma dove vi si respira ancora», prosegue Ilaria. «Sei diventato tuo malgrado simbolo dei tanti, troppi, ultimi. E va bene così. Abbiamo fatto la storia ed abbiamo, un pochino, risvegliato le coscienze. Però avrei tanto voluto poter festeggiare con te i tuoi 45 anni. Oggi». Stefano è stato arrestato il 15 ottobre 2009 con addosso alcuni grammi di droga ed è morto una settimana dopo all’ospedale Pertini per le percosse subite in cella.
La 23enne Carmen Panepinto Zayati è la nuova Miss Universo Italia. Ha rappresentato le Marche nella competizione nazionale e rappresenterà l’Italia alla finale internazionale di Miss Universe a El Salvador il 18 novembre 2023. Laureata in Ingegneria elettronica a Pisa, sta studiando Ingegneria biorobotica alla Sant’Anna di Pisa. È appassionata di arti marziali, Mma e Muay Thai, ama correre e ascoltare musica leggera, in particolare Adele e Lizzo. Nel testa a testa finale ha avuto la meglio su Andrea Pepi, Miss Universo Sicilia. Tra le passioni della neo miss c’è anche il pianoforte e soprattutto viaggiare: è stata in Africa, America e Medio Oriente.
La sua missione è abbattere gli stereotipi legati alle donne nel campo scientifico
Queste le sue parole: «Credo fermamente che l’essenza di essere Miss Universe risieda principalmente nell’utilizzo delle proprie conoscenze e del proprio vissuto, elementi imprescindibili che ti aiutano a sostenere il prossimo. Ed è anche attraverso la partecipazione al concorso che ho trovato ispirazione e motivazione per incoraggiare ragazze e donne a perseguire i propri obiettivi e a portare cambiamenti positivi nelle loro vite. Un’esperienza, questa, che mi ha donato serenità e mi ha arricchito». E ancora: «La ma missione si concentra sull’empowerment delle donne nel campo Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), poiché comprendo che una delle principali sfide che le donne affrontano in questo settore è la mancanza di modelli femminili da seguire. Anche per questo ambisco a contribuire all’abbattimento degli stereotipi legati alle donne, che spesso costituiscono delle barriere per il loro successo, soprattutto in campi scientifici».
I Coma-Cose si esibiranno per la prima volta negli Stati Uniti con due date evento straordinarie, sabato 14 ottobre a Miami, Florida, e martedì 17 ottobre a Los Angeles, California. La doppietta di spettacoli oltreoceano è la chiusura perfetta del Summer Tour durato oltre 40 date, che li ha visti protagonisti dell’estate live italiana in piazze e festival di tutto il Paese.
La loro agenzia: «Il nostro obiettivo è esportare la musica italiana indipendente nel mondo»
Dopo essersi affacciati in Europa con due date a Londra e Parigi, durante la stagione primaverile completamente sold out del tour, California e Fausto dei Coma-Cose porteranno la loro musica oltreoceano, pronti ad affrontare una grande sfida fortemente voluta dalla loro etichetta Asian Fake e dalla loro agenzia di live Palace, ovvero esportare la musica italiana indipendente nel mondo. Filippo Palazzo, ceo Asian Fake & co-founder della Palace Agenzia, ha dichiarato: «I concerti all’estero di una nostra band rappresentano un grande punto di partenza per il proseguimento del nostro lavoro di etichetta. Abbiamo lavorato tanto per questo, con l’obiettivo di poter esportare la nostra musica con sempre più continuità, incrociando un’estetica e un sound che potessero essere facilmente compresi e apprezzati in tutto il mondo». L’appuntamento a Miami il 14 ottobre sarà all’interno della Italian Hit Week che dal 2010 coinvolge i nomi più interessanti del panorama indipendente del nostro Paese, the freshest new music from Italy. Mentre il 17 ottobre, a Los Angeles, il live sarà parte della Hit Week, exporting sounds from Italy since 2009, a Hollywood.
L’Addio, portato a Sanremo 2023, è disco di platino
Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti, i Coma-Cose hanno partecipato alla 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano L’Addio (disco di platino), scritto da loro e prodotto da Fabio Dalè e Carlo Frigerio (Mamakass), aggiudicandosi il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e il Premio Lunezia per la qualità dei suoi contenuti. Erano saliti sul palco dell’Ariston anche nel 2021 conquistando il pubblico e la critica con il brano Fiamme negli occhi (doppio platino). Il loro ultimo album è stato Un meraviglioso modo di salvarsi (novembre 2022), cui è seguito il lungo Summer Tour.
L’Italia ha incassato la terza rata del Pnrr, pari a 18,5 miliardi di euro. Ad annunciarlo, esprimendo la propria soddisfazione, è stata la premier Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha pubblicato un video messaggio su X, scrivendo nel post: «All’esito di un lavoro lungo e importante, la nostra Nazione incassa oggi la terza rata del Pnrr: un passo importante per un’Italia che torna finalmente a credere nelle sue capacità».
Meloni: «Risorse per ambiti cruciali»
Nel video, la premier ha dichiarato: «All’esito di un lavoro lungo e importante, l’Italia incassa oggi dalle Commissione europea la terza rata del Pnrr per un importo di 18 miliardi e mezzo, che insieme a quelli precedentemente presi ci hanno fatto incassare finora circa il 44 per cento dell’intero ammontare delle risorse del Next Generation EU. E sono risorse importanti che serviranno a intervenire in ambiti cruciali come la giustizia, la sanità, l’istruzione, il mercato del lavoro, la ricerca».
La premier: «Italia può raggiungere i propri obiettivi»
Poi ha concluso: «Questa è la dimostrazione di un lavoro proficuo, che abbiamo portato avanti con la Commissione europea. E questo ci porta a discutere oggi per una valutazione positiva sulla quarta rata e sulla revisione complessiva del piano, compreso il capitolo del RePower EU». Meloni infine ha spiegato che «è la dimostrazione di come l’Italia e il governo attualmente in carica abbiano mostrato questa questione con estrema serietà. Auspichiamo per il futuro che anche quelli che ci credevano poco imparino a credere nella capacità che questa nazione ha, soprattutto se si lavora tutti nella stessa direzione, di raggiungere i propri obiettivi».
Meloni a colloquio con Najib Mikati
Al di là della terza rata, quella di oggi è stata una giornata importante anche per i rapporti con il Libano. Come riferito da una nota di Palazzo Chigi, la premier «Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro della Repubblica libanese, Najib Mikati». E ancora: « Nel corso della conversazione, il Presidente Meloni ha riaffermato la volontà dell’Italia di continuare a contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano in questo delicato frangente». Si è parlato del «conflitto in corso in Israele» e il colloquio «ha rappresentato anche l’occasione per discutere dell’emergenza migratoria e della questione dei rifugiati siriani in Libano».
La senatrice di +EuropaEmma Bonino è guarita dal tumore al polmone per il quale era in cura dal 2015. A dare la bella notizia è stata lei stessa nell’intervista a Belve che andrà in onda martedì 10 ottobre su Rai2. Quando Francesca Fagnani ha ricordato alla senatrice che molti le hanno rinfacciato una certa ambizione politica, Emma Bonino ha risposto: «Le sembra un reato che le donne abbiano un’ambizione? Sono andata avanti e continuerò ad andare fin dove mi reggeranno le forze, spero a lungo.. anzi, vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma indesiderato se ne è andato».
Emma Bonino sul rapporto con Marco Pannella: «È stata una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito perché»
Secondo le anticipazioni, nell’intervista inedita si partirà dall’infanzia trascorsa con la famiglia contadina nella campagna piemontese, per poi parlare della vocazione politica nata dall’esperienza traumatica dell’aborto che l’ha portata a militare con il Partito radicale, fino ad arrivare al rapporto con Marco Pannella. Proprio sul rapporto con Pannella, quando Fagnani le ha chiesto se ancora le manchi nonostante la rottura dei rapporti negli ultimi anni, la senatrice ha confessato: «Sì, è stata una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito bene perché e ne ho sofferto molto»». E quando la giornalista ha insistito chiedendole se davvero non avesse capito i motivi della rottura, Bonino ha ribadito categorica: «No, o forse mi ha fatto talmente male che ho voluto assolutamente girare pagina e pensare ad altro». Bonino ha poi aggiunto che avrebbe voluto chiedere a Pannella: «Ma che ti prende, ma che ti viene in mente? Lui disse una volta che ero una burocrate leale, mah». Oltre a Emma Bonino, ospiti della puntata di domani martedì 10 ottobre a BelveStefania Nobile e Federico Fashion Style.