Daily Archives: 29 Agosto 2023

Il padre dell’influencer Gian Maria Sainato è morto annegato a Sapri

Tragedia sulla costa di Sapri, in provincia di Salerno, dove un uomo è morto annegato a pochi metri dalla riva. La vittima è il padre di Gian Maria Sainato, influencer tra i concorrenti dell’ultima edizione de L’Isola dei famosi.

Il padre di Gian Maria Sainato morto annegato a Sapri

Stando alle prime ricostruzioni della vicenda, il dramma si sarebbe consumato intorno alle 10 di martedì 29 agosto. L’uomo si era tuffato in acqua in un tratto non lontano da un parco giochi dove il mare, in quel momento, era particolarmente agitato a causa del maltempo. La vicenda non è ancora stata ricostruita con precisione e non è dunque dato sapere, almeno per adesso, se l’uomo sia stato vittima di un malore improvviso oppure se non sia riuscito a restare a galla a causa del forte moto ondoso. Ad accorgersi che era in difficoltà è stato un poliziotto originario di Sapri, presente sulla spiaggia mentre era ancora fuori servizio. L’agente si è tuffato immediatamente per cercare di salvare la vita al bagnante, portandolo a riva in men che non si dica. Andrea Sainato, questo il nome dell’uomo, è dunque stato rapidamente soccorso dai sanitari del 118, che hanno tentato a lungo di rianimarlo senza però riuscirci. Il decesso è stato quindi confermato pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorsi.

Nessun commento da parte del figlio 

Sul posto sono arrivati anche i rappresentanti della competente Autorità Giudiziaria e le forze dell’ordine locale, attualmente impegnate nella ricostruzione dei fatti. La salma dell’uomo è stata nel frattempo sottoposta a sequestro per tutti gli accertamenti del caso. In queste ore così difficili, tutto tace da parte di Gian Maria Sainato: l’influencer, molto attivo su Instagram e X, non ha ancora fatto alcun cenno alla vicenda, chiudendosi nel silenzio.

Danni per una mareggiata sul litorale romano: onde alte quattro metri

Alberi e cartelli stradali caduti. Danni a strutture a ridosso o dentro gli stabilimenti balneari a Fiumicino, Focene, Fregene, Maccarese e Passoscuro. Ombrelloni, come a Maccarese, divelti e trascinati dalle onde che, tra le due e le cinque della notte tra lunedì 28 e martedì 29 agosto, hanno raggiunto il picco di oltre quattro metri. Sul litorale romano si sta facendo la conta dei danni del maltempo e della forte mareggiata che ha colpito la costa.

Ostia, divelta la statua di Nettuno

A Ostia la mareggiata ha divelto, vicino la linea di costa, la statua di Nettuno, uno dei simboli della località balneare. «È stata una mareggiata di proporzioni inaudite e mai viste» – riferisce da Fregene Simonetta Mancini, presidente di Balnearia litorale romano Sib Confcommercio – «Stiamo ancora verificando la situazione, assieme all’amministrazione comunale, e come associazioni di categoria ora scriveremo alla Regione affinché siano trovare risorse per un progetto di difesa della costa e soprattutto per il prolungamento fino a nord della barriera soffolta che, comunque, a questa attuale altezza, non è sufficiente come si è dimostrato la scorsa notte».

Sotto monitoraggo le alberature pericolanti

A Fiumicino i balneari lanciano un Sos per la ristrutturazione delle scogliere di difesa. L’amministrazione comunale di Fiumicino sta monitorando la situazione delle alberature cadute o pericolanti, su cui dalla notte stanno intervenendo, per la messa in sicurezza, le squadre della protezione civile. A Isola Sacra sono caduti alberi in via Bezzi e sul Lungomare, mentre un grosso ramo è finito su una recinzione, danneggiandola, in via Coni Zugna. Un albero è caduto anche in via della Muratella a Maccarese, a Fregene in via Cervia e al Villaggio dei pescatori sul lungomare di ponente. Buona parte del piazzale del vecchio Faro è stato allagato dalla mareggiata.

Covid, gli esperti sulla nuova variante Pirola: ha 40 mutazioni, due da monitorare

Dalla variante Eris alla «sorprendente» Pirola. Il Covid non smette di cambiare forma e l’ultima forma è stata isolata a fine luglio per la prima volta in Danimarca. Adesso è stata individuata in cinque Paesi, tra cui non c’è l’Italia. Ma uno studio italiano lo definisce «il ceppo più sorprendente dopo l’arrivo di Omicron». Questo a causa di «40 mutazioni che potrebbero aiutare il virus a eludere la risposta immunitaria», tra cui «due in particolare da monitorare perché potrebbero renderla più diffusibile».

Covid, gli esperti osservano la nuova variante Pirola ha 40 mutazioni, due da monitorare
Un’infermeria durante la procedura del test Covid (Getty).

Pirola identificata in Danimarca e altri quattro Stati

Il 24 luglio scorso, la variante Pirola è stata identificata per la prima volta e segnalata all’Organizzazione mondiale della Sanità. Pochi giorni dopo sono stati registrati alcuni casi in Sud Africa, negli Stati Uniti, in Israele e nel Regno Unito. Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma, e Fabio Scarpa, del Dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Sassari, hanno pubblicato uno studio sul Journal of Medical Virology. Nel documento hanno sottolineato: «Diversamente da altre, manca un nesso epidemiologico tra i vari casi». Non c’è nessuna correlazione tra il caso danese e gli altri quattro.

I sintomi: «Febbre a 38, raffreddore e mal di testa»

Ciccozzi ha spiegato: «Finora sono state rilevate diverse nuove mutazioni se confrontate con il presunto antenato Ba.2». Sono 40. Tra queste, le due più preoccupanti richiamano il ceppo originale di Wuhan e la variante Delta. Il direttore ha parlato, nel suo studio, anche dei sintomi: «Sono necessari ulteriori dati per capire se Pirola sarà pericolosa o meno e se si tratti ancora di Omicron ma non sembra caratterizzata dall’asintomaticità tipica di molte varianti Omicron». Ciò che è certo è che la variante comporta «sintomi che somigliano a quelli di un’influenza con febbre a 38, forte raffreddore e mal di testa. La differenza rispetto all’influenza è che il Covid non si manifesta nella stagione fredda, ma durante tutto l’anno».

Covid, gli esperti osservano la nuova variante Pirola ha 40 mutazioni, due da monitorare
Una operatrice addetta ai tamponi (Getty).

In Italia aumentano i casi con la variante Eris

Intanto in Italia, dove non è stato registrato alcun caso di variante Pirola, è Eris a preoccupare. I contagiati aumentano e nella settimana dal 17 al 23 agosto, secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità, sono stati 11.606, quasi il doppio rispetto ai 5.919 dei sette giorni precedenti. Non a caso, il presidente della Fofi, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli, ha parlato di «una maggiore richiesta di tamponi in farmacia» e di «una più alta incidenza del numero dei positivi tra chi esegue il test».

Ucraina, distrutte oltre 1300 scuole dall’inizio della guerra

Dopo la pausa estiva, è partito il nuovo anno scolastico in Ucraina, ma molti bambini rimarranno a casa. Come ha documentato un nuovo rapporto dell’Unicef, dall’inizio della guerra infatti oltre 1300 scuole sono state distrutte o gravemente danneggiate. Per questo motivo, soltanto circa un ragazzo su tre può frequentare le lezioni in presenza ma, per via degli attacchi persistenti dei russi, difficilmente riuscirà a consolidare i concetti. Un altro terzo si rifugia nell’apprendimento online, mentre il restante 33 per cento può giovare di un sistema misto. La situazione non migliora al di fuori dell’Ucraina. Come riporta anche Reuters, più della metà dei bambini fuggiti assieme alle proprie famiglie non si è potuta iscrivere per via delle barriere linguistiche o di un sistema scolastico in sovraccarico. Particolarmente colpiti i bambini in età prescolare e i ragazzi delle scuole secondarie, tanto che molti potrebbero abbandonare anzitempo gli studi. In totale si parla di 6,7 milioni di studenti fra 3 e 18 anni in difficoltà.

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Scuole in Ucraina, in calo competenze e capacità di apprendimento

Calcolando anche l’impatto del Covid-19 nel 2020, per molti ucraini quello all’orizzonte è il quarto anno scolastico consecutivo in difficoltà. «I raid continuano senza sosta, privando gli studenti di spazi sicuri per imparare e vivere senza angoscia», ha detto in un comunicato ufficiale Regina De Dominicis, direttrice dell’Unicef per Europa e Asia Centrale. «Tutti lottano per conservare ciò che hanno imparato quando le scuole erano perfettamente funzionanti». Nelle aree in prima linea contro gli attacchi della Russia, il 75 per cento dei genitori non può mandare i propri figli a scuola. L’indagine ha certificato tuttavia anche altri dati preoccupanti. Il 57 per cento degli insegnanti ha segnalato un deterioramento delle competenze nella lingua ucraina, il 45 per cento in matematica e fino al 52 per cento nelle lingue straniere.

In difficoltà 6,7 milioni di studenti Under 18. La metà di chi è fuggito dall'Ucraina non si è iscritto a scuola. Il report dell'Unicef.
Le sedie di una scuola fra le macerie nel Donetsk (Getty Images).

L’assenza delle scuole in Ucraina non si ripercuoterà soltanto sull’apprendimento, ma anche sulla crescita di bambini e adolescenti. Come ha spiegato l’Unicef, non potendo recarsi in classe i giovani perderanno anche la possibilità di stringere nuovi legami, costruire rapporti di amicizia e ottenere l’aiuto diretto dei docenti. In difficoltà anche l’accesso a vaccini, nutrizione e servizi di supporto per salute mentale e benessere fisico. A tal proposito, l’Unicef ha annunciato nel suo report una collaborazione con il governo dell’Ucraina e dei Paesi che ospitano i rifugiati al fine di integrare i bambini nelle classi. In programma corsi specializzati per la lingua e un supporto psicologico costante.

In difficoltà 6,7 milioni di studenti Under 18. La metà di chi è fuggito dall'Ucraina non si è iscritto a scuola. Il report dell'Unicef.
Una scuola distrutta dai russi nel Donetsk (Getty Images).

Faenza, a 100 giorni dall’alluvione riapre l’edicola sommersa

Dietro il bancone della sua edicola ieri ha ricominciato a sorridere, dopo cento giorni dall’alluvione. «Ho riaperto finalmente, ma adesso c’è bisogno di ripartire davvero in una situazione che resta difficoltosa e ancora senza aiuti dallo Stato». A raccontarlo è Luca Alvisi, 38 anni, titolare dell’edicola di via Lapi a Faenza, circa duecento metri dal fiume Lamone, che quando ha rotto l’argine la notte tra il 16 e il 17 maggio ha sommerso tutto sotto sei metri d’acqua per un giorno e mezzo, poi ha lasciato la melma.

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«Il mio lavoro mi è mancato molto»

«Ieri è stata una giornata bella, pienissima, è venuto anche il sindaco, tanti cittadini, amici, clienti a trovarmi, sono stato molto contento» – confida Luca – «Ero emozionato perché mi è mancato molto il mio lavoro». L’edicola è stata distrutta dall’alluvione, ma Alvisi fin da subito ha avuto chiaro il desiderio di riaprire la sua attività, quel sogno realizzato 14 anni fa quando era riuscito a rilevarla, proprio l’edicola dove andava da bambino a comprare le figurine, fino a riqualificarla completamente nel 2020.

«Dallo Stato nessun aiuto»

«Ero partito fortissimo i giorni dopo il disastro. Mi dicevo: puliamo tutto, sistemiamo e andiamo avanti. Ho lanciato un crowdfunding per riaprire l’edicola quando mi sono reso conto delle difficoltà e ci sono state persone generose che ci hanno aiutato. Le donazioni sono arrivate a circa 7-8 mila euro. Ma dallo Stato nulla». Non nasconde la delusione perché «proprio lasciati soli così dallo Stato non va bene» – insiste – «Mi auguro ci rimborsino i danni, un aiuto sarebbe importante; sono un po’ sconfortato dall’atteggiamento che hanno tenuto finora».

Alle Cinque Terre nonostante i divieti per maltempo: multati sette gruppi turistici

Sette gruppi turistici organizzati sono stati multati e riaccompagnati alla stazione ferroviaria per aver violato il divieto di recarsi alle Cinque Terre durante le giornate di allerta meteo. È  successo la scorsa domenica, 27 agosto, durante il periodo di allerta arancione per temporali che ha riguardato buona parte della Liguria e che fa scattare il piano di Protezione Civile comunale, il quale stabilisce alcune misure per garantire la sicurezza della popolazione locale e dei visitatori.

Emanuele Moggia: «Priorità la sicurezza di cittadini e visitatori»

Gli agenti della Polizia locale di Monterosso al Mare, sotto la guida della comandante Luigina Bettoni, hanno emesso sanzioni e invitato i gruppi a lasciare il paese. Emanuele Moggia, sindaco e vicepresidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, ha dichiarato: «La sicurezza dei cittadini e dei visitatori è la nostra massima priorità. Durante situazioni di allerta come questa, è essenziale che tutti rispettino le disposizioni delle autorità competenti al fine di garantire un ambiente sicuro per tutti».

Alle Cinque Terre nonostante i divieti per maltempo multati sette gruppi turistici
Il panorama delle Cinque Terre (Getty).

Il 19 agosto il crollo in un tratto di costa

Pochi giorni prima, il 19 agosto, un tratto di costa delle Cinque Terre, al di sotto di Corniglia, è crollato tra lo stupore e la paura di turisti e bagnanti. Nessun ferito, ma l’attenzione sulla sicurezza dell’area aumenta. Il sindaco di Vernazza, Franco Villa, ha raccontato: «anta polvere ma per fortuna nessun danno segnalato al paese visto che il distacco è avvenuto nella parte bassa. Ovviamente a tutti è venuto in mente quello che è successo a Camogli nel 2021». In quell’occasione a crollare è stato il cimitero, provocando gravi danni.

John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli Bv

John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte che controlla il 52 per cento della holding Exor. Come riportato da Milano Finanza, la nuova composizione emerge dalle carte che ufficializzano l’acquisizione del 15 per cento della Philips. A succedergli una persona esterna alla famiglia: Jeroen Preller, avvocato olandese, partner dello studio legale NautaDutilh.

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I sei esponenti dei tre rami della famiglia

Nella Giovanni Agnelli Bv restano presenti sei esponenti dei tre rami della famiglia Agnelli. Questa la nuova composizione della società formata da Jeroen Preller, chairman and board member; Andrea Agnelli board member; John Brouwer board member; Niccolò Camerana board Member; Benedetto Della Chiesa board member; Luca Ferrero de Gubernatis Ventigmiglia board Member; Alexandre von Furstenberg board member e Filippo Scognamiglio board Member.

Rigore Juve-Bologna, Di Bello sospeso due mesi: l’audio del Var sarà reso pubblico

L’arbitro di Juventus-Bologna, Marco Di Bello, e il Var Francesco Fourneau, sono stati sospesi per due mesi dal designatore unico Gianluca Rocchi. Troppo grave l’errore commesso dai due sul rigore non assegnato alla formazione rossoblù in occasione del contatto, non punito né rivisto al monitor, tra l’esterno bianconero Iling-Junior e il centrocampista emiliano Ndoye. L’Associazione arbitri ha sospeso anche l’aiuto Var Luigi Nasca.

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L’audio del colloquio tra Di Bello e Fourneau sarà pubblico

Ora si attende la conferenza stampa del primo settembre a Coverciano, quando si farà il punto sulle prime due giornate di Serie A. E già in quell’occasione potrebbe essere reso pubblico l’audio relativo allo scambio di battute tra Di Bello e Fourneau, dopo il quale l’episodio non è stato rivisto. La Figc e Dazn devono ancora chiudere l’accordo su modalità e termini contrattuali riguardanti la diffusione del file. La registrazione intanto è a disposizione di Rocchi. Il designatore potrà usarla a scopi didattici spiegando quale sia stato l’errore e le eventuali correzioni ai fischietti italiani.

L'arbitro è stato fermato dal designatore Rocchi, così come Fourneau e Nasca, entrambi ai monitor
L’allenatore del Bologna Thiago Motta (Getty).

Di Bello avrebbe detto: «Ho visto io, sono caduti insieme»

Secondo la ricostruzione di Repubblica, Di Bello avrebbe detto alle due panchine: «Vanno giù insieme, ho visto io». E sarebbe proprio la presa di posizione dell’arbitro principale il motivo per cui l’episodio non è stato rivisto al Var. Una scelta che non è stata apprezzata né dal tecnico del Bologna Thiago Motta né dalla dirigenza rossoblù. Ma il Corriere della Sera racconta anche che a fine gara lo stesso Di Bello, a colloquio con Marco Di Vaio e Claudio Fenucci, rispettivamente ds e ad del club emiliano, avrebbe fornito un’altra spiegazione. L’arbitro ha affermato di non aver dato il rigore «perché non ho dato quello su Chiesa».

L'arbitro è stato fermato dal designatore Rocchi, così come Fourneau e Nasca, entrambi ai monitor
Un’azione di Federico Chiesa durante la gara tra Juventus e Bologna (Getty).

Uccidono a calci una capretta dopo la festa dei 18 anni

I carabinieri della compagnia di Anagni stanno esaminando le immagini diffuse nella mattinata di martedì 29 agosto dall’edizione di Frosinone del quotidiano Il Messaggero, nelle quali si vede un gruppo di diciottenni al termine di un compleanno uccidere a calci sulla testa una delle caprette che si trovava nell’agriturismo dove si erano tenuti i festeggiamenti.

Le violenze contenute in due video

Nel primo video, diffuso sui social, si vedono i ragazzi trasportare su una carriola una capretta che poi viene lanciata da una finestra; nel secondo video invece si vede uno dei ragazzi prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale tramortendolo, ripetendo la scena fino ad ucciderlo. La capretta si era lasciata avvicinare senza fare resistenza perché abituata alla presenza umana e alle visite delle famiglie.

In un agriturismo tra Anagni e Fiuggi, domenica 27 agosto, un gruppo di 18enni ha ucciso a calci una capretta.
Uccisione capretta Anagni (foto X).

Il proprietario dell’agriturismo ha sporto denuncia

L’episodio è accaduto nella serata di domenica 27 agosto in un agriturismo tra Anagni e Fiuggi. Il proprietario della struttura ha denunciato l’episodio ai carabinieri che ora procedono per il reato di omessa custodia o malgoverno di animale. In provincia di Frosinone nei mesi scorsi era stato registrato un altro episodio simile: a Piedimonte San Germano dove un ragazzino veniva filmato mentre prendeva a calci con violenza un gatto.

Saman Abbas, il Pakistan concede l’estradizione del padre

Il Pakistan ha concesso l’estradizione del padre di Saman Abbas, la 18enne trovata morta a Novellara che, secondo la procura di Reggio Emilia, è stata uccisa dai familiari. Shabbar Abbas, questo il nome dell’uomo, «sarà portato in Italia con un aereo charter» come confermato da un funzionario del ministero dell’Interno pakistano.

L’avvocato difensore tenta il ricorso

Le autorità del Paese asiatico hanno dunque disposto la consegna all’Italia dell’uomo, fra i principali sospettati della morte della giovane Saman. Mahmood Akhtar, l’avvocato di Abbas (che è stato arrestato dopo diversi mesi di latitanza all’estero) ha annunciato che martedì 29 agosto è stato emesso l’avviso all’imputato. A luglio 2023 la Corte distrettuale della capitale pakistana Islamabad (Ihc) si era espressa favorevolmente rispetto all’estradizione del genitore della 18enne. Il legale dell’uomo ha fatto un ultimo tentativo per il suo assistito chiedendo un ricorso in Appello contro la sua estradizione. Il capo dell’Ihc Aamir Farooq ha presieduto l’udienza, senza però emettere alcun ordine di sospensione, rinviando il caso. Akhtar ha così aggiunto: «Il tribunale ha emesso avvisi in risposta con eventuali date precise per l’udienza».

Il Pakistan ha concesso l'estradizione del padre di Saman Abbas, disponendo così la consegna all'Italia dell'uomo.
Saman Abbas (Facebook).

L’uomo è accusato di omicidio e sequestro di persona

I capi d’accusa che pendono sui genitori di Saman Abbas sono quelli di omicidio e sequestro di persona in concorso con altri tre familiari, ovvero lo zio Danish Hasnain e i cugini Nomanulhaq e Ijaz Ikram. Questi ultimi due, in modo particolare, sono ritenuti dalle autorità gli esecutori materiali dell’omicidio.

Tomba di Cleopatra, i turisti potranno aiutare gli archeologi nello scavo

Nel novembre 2022, l’archeologa Kathleen Martinez annunciò di aver scoperto quella che ritiene essere la tomba di Cleopatra, perduta nei secoli. Sebbene i lavori di scavo non siano ancora iniziati, la compagnia di spedizioni di lusso The Luminaire intende permettere ad alcuni turisti di partecipare alle operazioni. A patto di spendere, come si legge sul sito ufficiale, oltre 16 mila sterline (poco più di 19 mila euro). Un’esperienza di sei giorni tra settembre 2023 e maggio 2024 permetterà di lavorare a stretto contatto con gli esperti e unirsi al restauro degli antichi passaggi nel Grande Tempio di Osiride, Taposiris Magna, nella parte occidentale del delta del Nilo. La sepoltura di Cleopatra, ultima sovrana d’Egitto, è da decenni obiettivo di ricerca di tanti egittologi, tra cui Zahi Hawass, che già nel 2019 aveva individuato un sito: «Credo che con lei ci sia anche il romano Marco Antonio».

The Luminaire propone un soggiorno di due notti al Four Seasons Hotel del Cairo e tre pernottamenti presso quello di Alessandria. Oltre a poter partecipare attivamente agli scavi della tomba di Cleopatra, i turisti potranno esplorare pozzi e tunnel scoperti in precedenza. Potranno inoltre osservare all’opera alcuni robot all’avanguardia che aiutano gli esperti nel monitoraggio digitale delle aree di ricerca, creando modelli tridimensionali delle strutture ipogee. Il viaggio comprenderà anche uno sguardo dietro le nuove scoperte di Saqqara, uno dei siti più ricchi dell’Antico Regno e il più grande dell’intero Egitto, con una visita privata assieme a guide specializzate. Sarà possibile infine entrare nel Grande Museo Egizio (Gem), situato nei pressi delle piramidi di Giza, ancor prima della sua apertura al pubblico. Con un extra si potrà accedere anche al Tempio dell’Oracolo di Amon nell’oasi di Siwa.

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L’ubicazione esatta della tomba di Cleopatra è ancora un mistero

Occorre precisare che l’archeologa Martinez non ha ancora individuato l’esatta posizione della sepoltura di Cleopatra. L’esperta, in accordo con il ministero del Turismo e delle Antichità egiziane, ha annunciato infatti di aver scoperto un tunnel sotterraneo che forse condurrà al luogo dove riposa la sovrana. Scavato nella roccia, si trova circa 13 metri sotto la superficie, è alto poco meno di due metri e lungo quasi 1,6 chilometri. Come ha spiegato ai media locali Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo di archeologia, parte delle fondamenta del tempio soprastante potrebbero essere crollate, finendo nel mare. L’accesso alla possibile tomba di Cleopatra sarebbe dunque molto difficile e richiederebbe un lungo lavoro prima di poter procedere con gli scavi. A lavora dal 2019 anche il decano dell’egittologia Zahi Hawass. «Penso di averla individuata», aveva detto in una conferenza a Palermo. «Sono sulla buona strada, ci sono molti elementi riconducibili alla regina».

Un'esperienza di sei giorni permette di lavorare con gli archeologi per cercare la tomba di Cleopatra. Incluse anche visite private ai musei.
L’egittologo Zahi Hawass assieme alla collega Kathleen Martinez (Getty Images).

Caivano, De Luca: «Un inferno in terra. Lì lo Stato non esiste»

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato quanto accaduto a Caivano, dove due ragazze di 13 anni sono state stuprate al Parco Verde da un gruppo composto da sei adolescenti. Per il governatore il comune di circa 35 mila abitanti situato a nord di Napoli è «un inferno in terra». E per questo De Luca ha parlato anche della necessità di «un vero e proprio stato d’assedio militare».

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Caivano, De Luca «Un inferno in terra. Lì lo Stato non esiste»
Il cartello di Parco Verde, dove sono avvenuti gli stupri delle due ragazze

De Luca: «A Caivano lo Stato non esiste»

Il presidente De Luca ha spiegato che parlare di «inferno» è «un’espressione forte ma non riesco a trovarne un’altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l’impegno di forze dell’ordine estremamente limitate». E proprio per ristabilire l’ordine e mantenere la sicurezza dei cittadini «serve uno stato d’assedio come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra».

De Luca ricorda «la piccola Fortuna»

Poi il presidente campano ha proseguito ricordando un episodio. De Luca ha raccontato: «Che fosse un inferno lo sapevamo già da quando hanno scaraventato dall’ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata. Anche allora è passata la prima ondata di emozioni, per questo non ho voluto neanche parlarne in questi giorni. Sono stato in silenzio per alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà pelose che sono diventate per me insopportabili».

Caivano, De Luca «Un inferno in terra. Lì lo Stato non esiste»
Vincenzo De Luca (Imagoeconomica).

Ci sarà un incontro con commissario e presidi

De Luca ha poi concluso annunciando che mercoledì 30 agosto ci sarà «un incontro con il commissario di governo al comune di Caivano e con i dirigenti scolastici per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, avendo la Regione Campania fatto da supplenza ad altre istituzioni. Ricordo che le due istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune e il governo nazionale dal punto di vista della sicurezza».

Previsioni meteo, continua il maltempo: nubifragi, vento e maxi onde

Continua il maltempo sull’Italia con nubifragi e calo termico. Il ciclone non dà tregua soprattutto sul Nord-Est e su tutta la fascia tirrenica, mentre i venti di burrasca sono previsti ancora, specie sulla Sardegna, con onde fino a sette metri sulle Bocche di Bonifacio. Ma l’estate non è ancora finita: nel weekend del 2-3 settembre 2023 si avrà infatti il ritorno del sole quasi ovunque con temperature fino a 28-30 gradi e picchi oltre i 35 gradi in Sardegna.

Forti temporali al Centro-Nord, mercoledì ritorna il bel tempo

Questo è quanto annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it. A rischio di forti temporali e localmente qualche grandinata sono Toscana, Umbria, Lazio e Triveneto a cui si aggiungono, nel corso della giornata di martedì 29 agosto 2023, Emilia-Romagna e Basso Tirreno. Non si escludono tornado lungo le coste tirreniche. Mercoledì 30 il maltempo abbandonerà il Paese lentamente, fermandosi qualche ora in più e fino al pomeriggio su Alto Adriatico, estreme regioni di Nord-Est e tutte le zone centrali. Attenzione a forti fenomeni tra Romagna, Marche e Lazio. L’ultimo giorno di agosto, infine, arriveranno alcune piogge anche dal Nord-Africa verso la Sicilia, richiamate dal ciclone che intanto è previsto sui Balcani. Sull’Italia peninsulare e in Sardegna invece il tempo atteso è in prevalenza soleggiato, fresco al mattino e intorno ai 28 gradi di giorno.

Le previsioni in dettaglio

Nel dettaglio:

  • Martedì 29. Al nord: molto instabile su Lombardia orientale e Nord-Est. Al centro: piogge e temporali forti su Toscana, Umbria e Lazio. Al sud: instabile su Campania e Calabria tirrenica, localmente pure in Sicilia.
  • Mercoledì 30. Al nord: ultime piogge su alto adriatico e Friuli Venezia-Giulia. Al centro: molto instabile con temporali. Al sud: rovesci su Campania e Calabria tirrenica, sole altrove.
  • Giovedì 31. Al nord: soleggiato. Al centro: variabile con ampie schiarite. Al sud: ultimi rovesci, specie in Sicilia.

La denuncia di Marco Cappato: «Da mesi intercettato dai Servizi»

Marco Cappato, candidato alle elezioni suppletive del Senato a Monza del 22 e 23 ottobre e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha denunciato di essere intercettato da mesi dai Servizi italiani per presunta “associazione sovversiva”. «Chiedo formalmente alla presidente del Consiglio di verificare se corrisponda al vero l’informazione a me giunta anonimamente che, dal febbraio 2023, sarei sottoposto a captazione informatica del telefono (intercettazione permanente e totale) attraverso trojan di Stato e che siano in corso intercettazioni con microcimici nelle miei sedi abituali di lavoro e di vita dal marzo di quest’anno», dichiara Cappato in un video postato sui social. «Il monitoraggio», continua la denuncia, «sarebbe a opera dell’Agenzia di Informazione e sicurezza (Aisi) su richiesta del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza della Repubblica (Dis) Autorità delegata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per eventuali ipotesi di contestazione del reato di “associazione sovversiva” ed eventuali reati riscontrati in fase di indagine». In caso le informazioni corrispondessero al vero, Cappato chiede alla premier Giorgia Meloni «di disporre immediatamente l’interruzione di tale attività perché in patente violazione con il libero esercizio dei diritti civili e politici fondamentali previsti dalla nostra Costituzione che la Repubblica italiana ha l’obbligo di rispettare anche in virtù dell’avere ratificato tutti gli strumenti internazionali dei diritti umani».

La smentita di Mantovano: «Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti dell’onorevole Marco Cappato»

Netta la risposta di Palazzo Chigi. «Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti dell’onorevole Marco Cappato», ha dichiarato il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica.

 

Massimiliano Caiazzo ed Elena D’Amario, il primo post da coppia per il compleanno di lui

Massimiliano Caiazzo ed Elena d’Amario hanno deciso di uscire allo scoperto una volta e per tutte come coppia, confermando via social l’esistenza di una forte passione che li lega da ormai diverse settimane. L’occasione è stata offerta dal 27esimo compleanno dell’attore della fiction Mare Fuori.

Elena D’Amario conferma la storia d’amore con Massimiliano Caiazzo

Lunedì 28 agosto, Caiazzo (che nella serie Rai presta il volto al personaggio di Carmine Di Salvo) ha spento 27 candeline. Proprio in questa cornice la ballerina ha pubblicato un post Instagram fugando qualunque possibile dubbio sulla natura del loro rapporto. «La nostra barca non naviga, vola. Auguri amore mio», ha scritto come didascalia di una foto nella quale la si vede teneramente abbracciata al suo attuale fidanzato. All’interno del medesimo carosello, inoltre, D’Amario ha aggiunto una serie di foto e video che parlano chiaro dove si mostra intenta a baciare e coccolare l’attore, di sei anni più giovane di lei. Qui il post Instagram della danzatrice.

Con questi scatti e con queste parole, Elena D’Amario ha dunque voluto chiudere un cerchio, una volta per tutte. Fino a questo momento, infatti, la relazione non era mai stata ufficializzata dai due membri della coppia, pizzicati tuttavia dai paparazzi in più di qualche occasione.

I rumors e le indiscrezioni sul loro rapporto

Una delle prime volte in cui si è iniziato a parlare insistentemente di un possibile flirt in corso tra i due è stato a giugno 2023, quando il magazine Diva e Donna ha pizzicato D’Amario e Caiazzo insieme in atteggiamenti inequivocabili. Sulle pagine della rivista, Elena D’Amario e Massimiliano Caiazzo erano apparsi dunque già mesi prima dell’ufficializzazione, felici e innamorati per le strade di Roma dove erano stati visti passeggiare mano nella mano scambiandosi dolci effusioni. L’ultima volta che i due sono stati raggiunti dai paparazzi era stato qualche giorno prima, a Capri, dove il magazine Chi li aveva fotografati intenti ad abbracciarsi e a baciarsi alla luce del sole senza il timore di possibili sguardi indiscreti.

Frana in Savoia, 4 mila mezzi pesanti in un giorno al Bianco

Sono stati quasi 4 mila i mezzi pesanti transitati nella giornata di lunedì 28 agosto al traforo del Monte Bianco dopo la chiusura a camion e autobus del tunnel stradale del Fréjus per la frana caduta in Francia domenica 27 agosto. Un numero che indica un sostanziale raddoppio rispetto alla normalità. Durante la notte del 28 agosto sono stati smistati i veicoli fermi nelle aree di stoccaggio di Pollein (Aosta) e Passy-Le Fayet (Francia), che sono così pronti a ricevere gli altri in arrivo nella giornata del 29 agosto.

Tempi di attesa stimati in almeno due ore al traforo

La gestione dell’incremento dei flussi dei mezzi pesanti nella serata di lunedì 28 agosto è stata al centro di una riunione delle autorità preposte. Sia sul versante italiano sia su quello francese del traforo del Bianco l’attesa prevista è al momento di un’ora con probabile aumento nei prossimi giorni. Il Geie-Tmb, il gestore italo-francese della galleria ha riaggiornato le previsioni del traffico considerata la deviazione dei mezzi pesanti dal Fréjus. Su entrambi i versanti i tempi di attesa stimati sono di almeno due ore fino a giovedì 31 agosto, tra le ore 11 e le ore 22. Lunedì 28 sono state raggiunte le tre ore nel pomeriggio.

Albania, Giambruno-Ken, Seymandi e Segre: l’alfabeto dell’estate di Lettera43

Dall’Albania a Zelensky, passando per Giambruno, Barbie, il granchio blu: l’alfabeto (dei tormentoni) dell’estate di Lettera43.

Albania: chi ha invertito le sponde dell’Adriatico?

«Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che abbiamo noi prima di andare a Tirana, e ben sicuri mai non siamo e i barconi ricordiamo e i pregiudizi che avevamo noi. Eppur parenti siamo un po’ di quella gente che sta lì e in fondo in fondo è come noi, selvatica, ma la paura che ci fa quest’Albania che cresce al 3 per cento annuo e non sta ferma mai». E già: in attesa di farci mangiare la polvere, almeno per quanto riguarda l’industria turistica, nell’estate 2023 l’underdog illirico ci fa rimangiare un bel po’ di spocchia. Gli italiani che l’hanno scelta per le vacanze tornano con l’impressione che qualcuno abbia invertito le sponde dell’Adriatico e il Paese sottosviluppato sia da questa parte. (PS: spiacente per la Romagna, ma per saldare il conto dei quattro italiani mangiatori a sbafo di Berat, il governo ha prosciugato i fondi destinati alla ricostruzione post-alluvione. Non perché il quartetto si sia abbuffato, ma perché i fondi ammontavano a 80 euro, mancia esclusa).

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Il presidente Edi Rama con Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Barbie: Ken preso alla lettera dai bambolotti Giambruno e Vannacci

In mancanza di royal wedding e di avvincenti love story Vip, nell’estate l’unico apostrofo rosa tra carovita e allarme climatico l’ha fornita il film di Greta Gerwig. Femminista per il messaggio (un po’ scontato, in verità) e soprattutto perché è il primo blockbuster ad alto investimento dedicato a un caposaldo dell’infanzia femminile, dopo valanghe di film su qualunque cazzata con cui hanno giocato e giocano i maschi. Milioni di ex bambine ora non devono più vergognarsi del loro passato barbòfilo: era giocare al matriarcato, molto più progressista del Lego e dei soldatini scelti dalle amichette pseudo-emancipate. Eppure il contenuto più originale del film è la presa di coscienza di Ken (vedi), che in Italia è stata presa un po’ troppo alla lettera da bambolotti come Andrea Giambruno e il generale Vannacci.

Costituzione, costretta a fare da ombrello a qualsiasi sparata razzista

Da Carta fondamentale dello Stato a ombrello per qualunque sparata razzista, omofoba o alt-right in genere: decisamente un brutto momento per la Costituzione, scritta da gente ai i padri e nonni spirituali degli attuali governanti avrebbero fatto volentieri la pelle. Quando tipacci come Marcello De Angelis o Roberto Vannacci si appellano alla Costituzione sembrano i bulletti dell’asilo che prima ti rubavano i giocattoli e poi, quando li inseguivi per riprenderteli, andavano a frignare con la suora, salvo farle le pernacchie dietro le spalle subito dopo. Vabbè che per Costituzione costoro intendono solo l’articolo 11 sulla libertà d’espressione, che loro interpretano come libertà di offendere a piacimento tutti gli altri 138 articoli.

Disco Paradise, la formula vincente è non ascoltare la parte di Fedez

Tormentone dell’estate 2023 e conferma della ricetta vincente inaugurata due anni fa con Mille: predica moralistica di Fedez di cui nessuno ricorda mezza parola e refrain cretinetto super-catchy di cantante vera che ti si incista nei neuroni e non si schioda più fino a novembre inoltrato. Da notare che in Disco Paradise Annalisa evoca semplici e idilliache estati di quando lei probabilmente non era ancora nata, su una melodia che scimmiotta la vetusta «Prendi una matita» di Mina: a forza di ripescaggi archeologici il prossimo tormentone estivo citerà le belle estati prima della calata dei Visigoti. (Ancora ignoto il significato di «tu mi fai la Disco Paradise», ma c’è da scommettere che diventerà il nome in codice di qualche innominabile pratica erotica).

Elkann: peggio il suo radicalchicchismo o il merdone di Concita?

Era uno scherzo? Un esperimento sociale? Una diabolica beffa ordita da una quinta colonna di nostalgici scalfariani all’interno di Repubblica? Comunque sia, il memoir di Alain Elkann sulla traumatizzante esperienza di ritrovarsi su treno per Foggia in mezzo a gente normale era una grossolana quanto efficace parodia del radicalchicchismo (il lino stazzonato, La Recherche sottobraccio, l’emeroteca internazionale nella valigetta di cuoio, i lanzichenecchi) roba che Crozza spostati. Almeno faceva sorridere, a differenza del merdone pestato pochi giorni dopo, sempre su Repubblica, da Concita De Gregorio con l’assimilazione degli influencer ai cerebrolesi e la nostalgia per le «classi differenziali», invocate quasi in contemporanea anche dall’Afd, il partito di estrema destra tedesco. Aridatece Elkann.

First Gentleman: appena apre bocca, l’improvvido Giambruno fa danni

Abbronzatura perenne, capelli improbabili, carisma e personalità di un gonfiabile da piscina: l’assimilazione del compagno di Giorgia Meloni con Ken, il fuco palestrato dell’alveare dove Barbie è l’ape regina, è stata declinata in meme virali all’uscita del film. Come il partner dell’icona Mattel nel film, anche Andrea Giambruno sente ogni tanto il bisogno di uscire dal ruolo di accessorio andromorfo di una bionda troppo più potente di lui. Ma appena apre bocca si capisce che quel bisogno va represso a tutti i costi. Dopo la sua improvvida rispostaccia in diretta tivù al ministro del Turismo tedesco («non le piace l’Italia? Se ne stia nella Foresta Nera») e l’ultima uscita sugli stupri di gruppo, molti auspicano che Meloni, anziché come la dolce e comprensiva Barbie di Margot Robbie, reagisca come la Franca Valeri de Il vedovo: «Vogliamo dire la verità? Ho sposato un cretino e me lo tengo. Ognuno ha la sua croce, pazienza».

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Andrea Giambruno (Imagoeconomica).

Giordano Bruno: qualcuno pensa fosse un protosovranista meloniano

Role model abusivo di tutti i destroni esagitati affetti da deliri di persecuzione: forse suggestionati dall’omonimia con uno degli intellettuali di scuderia, Giordano Bruno Guerri, si sono convinti che anche il filosofo messo al rogo dall’Inquisizione nel 1600 fosse un protosovranista meloniano condannato per aver sfidato il politicamente corretto. Dell’epoca in cui viviamo, gli ex cultori degli uomini forti e della violenza igiene del mondo hanno capito una cosa sola: per essere credibile devi proclamarti vittima di qualcosa (che non sia una strage fascista, beninteso). E pazienza se il massimo rischio è un fervorino di Marco Travaglio sul Fatto quotidiano, e non una pira in Campo de’ Fiori.

Italiano (vero): chi incarna di più i nostri stereotipi, Toto o Silvio?

L’estate 2023 ne ha portati via almeno due: Toto Cutugno e Silvio Berlusconi, che, ognuno a suo modo, per trent’anni hanno rappresentato l’Italia nel mondo. Uno aveva conquistato le folle incarnando abilmente lo stereotipo nazionalpopolare dell’italiano familista accanito ma cascamorto con le donne, opportunista in materia religiosa e sempre pronto a strimpellare una canzone sulla chitarra. L’altro era Toto Cutugno.

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Il funerale di Toto Cutugno (Imagoeconomica).

Ken: il riassunto delle paturnie del maschio occidentale contemporaneo

È la co-star del film Barbie l’uomo dell’estate 2023, nonché il riassunto di tutte le paturnie del maschio occidentale contemporaneo, che è ancora a tutti gli effetti il padrone del mondo e misura di praticamente tutte le cose, occupa ovunque quasi tutte le posizioni di potere e ha stipendi più alti. Ma siccome è stato costretto negli ultimi anni a concedere qualcosina a categorie che per millenni ha considerato inferiori, ora si sente conculcato, discriminato e incompreso come Ken dentro Barbieland, e così diventa bilioso e aggressivo e ogni tanto dà fuori di matto. La differenza è che almeno il fidanzato di Barbie è carino, capelluto e muscoloso, mentre i suoi emuli in carne e ossa in genere sono molto meno decorativi.

Lavoro povero: non serve il salario minimo se già ci pagano il minimo possibile

Uno dei temi più dibattuti del momento, specie fra chi fa lavori ricchi come il politico o l’opinionista, e ci ha messo un po’ a capire che l’espressione non indicava un lavoro povero di prospettive, di stimoli o di significato ideale, ma proprio il lavoro con una paga miserabile, cioè quello che fanno milioni di italiani, specialmente giovani e donne. La scoperta è stato un vero e proprio choc culturale da cui i politici devono ancora riprendersi. Lo dimostra l’iter accidentato della legge sul salario minimo, che per la destra non serve una legge, visto che i datori di lavoro già tendono a pagare i dipendenti il minimo possibile.

Masseria: viene quasi da rimpiangere il fasto padronale di villa Certosa

Da complesso di edifici rurali a buen retiro alla moda a teatro vacanziero del potere sovranista: la masseria pugliese ha aperto e chiuso l’estate politica, come ha osservato Michele Masneri sul Foglio: inaugurata dal “Forum” organizzato da Bruno Vespa a Manduria in giugno, si è chiusa con il recentissimo ultimo scorcio di ferie della premier, instagrammata dal cognatissimo Lollobrigida in una masseria fortificata di Ceglie Messapica mentre regge piattoni di prelibatezze locali in puro stile Linea verde. Viene quasi da rimpiangere il fasto padronale di villa Certosa, con il suo mix fra Vanzina e Trimalcione sdraiato su una Costa Smeralda ancora non démodé.

 

Natalità: riprodursi ormai è un hobby da benestanti attempati

Almeno d’estate, quando gli italiani che lavorano faticano a gestire pure i pochi figli che fanno, stante la chiusura trimestrale delle scuole e la carenza di servizi per l’infanzia, chi ci governa potrebbe astenersi dalle eterne lagne sul calo demografico e dagli impegni a favorire la natalità. Invece ha continuato a promettere la qualunque (sgravi fiscali, bonus, aiuti, incentivi all’assunzione delle plurimamme eccetera) sperando forse di illudere le coppie più credulone a mettere in cantiere un bebè durante le ferie. Niente da fare, oggi come oggi in Italia riprodursi resta un hobby alla portata solo di pochi benestanti attempati, come il bridge e il collezionismo d’arte. Intanto la sostituzione etnica è già sotto i nostri occhi: eravamo un popolo giovane dalla pelle perlopiù bianca, ora siamo un popolo di anziani pieni di tatuaggi.

Occupabile: caccia al maggiorenne under 60 che cazzeggia su TikTok

Aggettivo finora riservato ai sedili liberi in treno, alle toilette vuote o all’Ucraina vista da Putin, dopo l’abolizione via sms del reddito di cittadinanza (unica promessa mantenuta da questa destra) si applica alle persone. Occupabile è il maggiorenne under 60 che non ha familiari anziani, minori o disabili da accudire, e dunque se non ha ancora un’occupazione è solo perché non si dà da fare e usa il cellulare per farsi i video su TikTok anziché per cercarsi un lavoro squalificante a più di 30 chilometri da casa. Quindi agli occhi del governo è ancora meno stimabile di una toilette, il cui stato di occupabilità o di effettiva occupazione dipende dai bisogni dell’utenza e non viene addossato alla cattiva volontà della toilette. Dal prossimo autunno, pertanto, tutti gli occupabili dovranno accettare la prima offerta di lavoro «congrua», cioè che non preveda la marchiatura a fuoco e la catena al collo. E guai a parlare di «paga da fame»: come precisa un sms del ministero del Lavoro, diventerà «paga da digiuno intermittente».

Palermo: sarebbe più utile tagliare gli smartphone che gli uccelli

Per i commentatori l’argomento «stupro di gruppo» è come la traccia «una persona che non dimenticherò mai» nel compito d’italiano: il tema si scrive da solo, anche se non è quasi mai da nove o dieci. Così è stato per la violenza di Palermo contro una diciannovenne, che da giorni riempie i giornali dei consueti fervorini contro la mascolinità tossica/il narcisismo/la pornografia/il lassismo dei genitori/la latitanza delle forze dell’ordine. Essendo gli stupratori italiani doc, sui giornali di destra mancano le invettive xenofobe, mentre a sinistra si segnalano le prime voci pro-evirazione, di solito invocata da Salvini. A giudicare dalle modalità con cui avvengono queste violenze, in cui la vera libido è quella di vedersi e farsi vedere sul web mentre si stupra, per contrastarle sarebbe più utile tagliare gli smartphone che gli uccelli.

Queer: cerchiamo di essere una degna eco di Michela Murgia

Ci ha lasciato Michela Murgia, la Giordana Bruna (lei sì) che ha sfidato l’Inquisizione del patriarcato, adottando e rivendicando un pensiero, un aspetto e una vita privata «non conformi» e assumendosi col sorriso lo scomodo e pesante ruolo di donna che i sessisti amano odiare e che mettono su un rogo di parole, non potendo accenderne uno vero. Una ruolo per cui sarà molto difficile trovare una sostituta combattiva, intransigente e pacatamente indomabile come Murgia. Stai zitta! era il titolo di un suo libro e il sogno segreto di molti maschi quando le donne alzano la voce. Quella di Michela (anzi, di Kelledda, il diminutivo di bambina che lei amava) è ancora la più forte e sonora. Se non possiamo superarla, cerchiamo di esserne una degna eco.

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L’ultimo saluto a Michela Murgia (Imagoeconomica).

Rincari: in attesa del supplemento aria-che-respiri 

«Pagherete caro pagherete tutto»: nell’estate 2023 lo slogan di Lotta Continua è stato entusiasticamente adottato da bar e ristoranti delle località turistiche, scandito non in piazza ma a mezzo scontrini che addebitano euri o frazioni di euro per bicchieri d’acqua del rubinetto, forchette extra, dimezzamenti di toast o spolverate infinitesimali di cacao. «È lavoro, e il lavoro si paga,» sostengono risentiti i padroni che pagano i camerieri tre euro l’ora. Per ora il supplemento aria-che-respiri non è stato segnalato, ma la stagione non è ancora finita, né tantomeno l’avidità di certi esercenti.

Sapidus (Callinectes): prendete e mangiatene tutti

Ossia il granchio blu, specie invasiva e al tempo stesso buona da mangiare che sta prosperando nei nostri mari a danno delle specie autoctone. L’unica difesa è la lotta biologica, con noi umani nel ruolo della specie predatrice: il ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha esortato gli italiani a ingozzarsi di granchio blu, sorvolando sulle sue origini californiane, e sia Giorgia Meloni sia Elly Schlein hanno dato il buon esempio ingurgitando piatti di Callinectes a beneficio di telecamere. Intanto i pescherecci tornano a riva ogni giorno con quintale di granchi blu destinati, si presume, a debordare prossimamente nella nostra dieta, a colazione, pranzo e cena. A ben vedere, il mestiere di divoratore, o, più elegantemente, smaltitore gastrico di Callinectes sapidus, potrebbe essere l’«offerta congrua» che permetterebbe a tanti occupabili di rendersi utili al Paese senza muoversi da casa, assicurando nel contempo a ciascuno la pancia piena e, col tempo, un paio di simpatiche chele frontali.

Torino (corna di): la coppia Seymandi-Segre ci ha fatto eccitare più di OnlyFans

Dobbiamo ringraziare i due irrequieti promessi sposi subalpini per averci regalato quello di cui tutti sentiamo il bisogno sotto l’ombrellone a Ferragosto: una bella storia di corna. Il ménage poligonale della coppia Seymandi-Segre, svelato da lui durante un party e provvidenzialmente divulgato da un ospite anonimo a mezzo video, ha fatto più chiasso della rottura Totti-Ilary del 2022, comarizzando un intero Paese, dalle grandi redazioni ai tavoli del cocomeraio, e rimbalzando fin sulle colonne del Times, forse perché tutta la faccenda, più che la solita farsa pecoreccia all’italiana, sembra una dark comedy di Alan Bennett. Nel frattempo i due colombi rilasciano dichiarazioni e chiarimenti a gettone: chi l’avrebbe detto che i giochetti privati di una coppia completamente vestita avrebbero eccitato il pubblico più delle copule di coniugi ignudi su OnlyFans?

Ucraina (vedi Zelensky)

Vannacci (generale): il fascio della divisa che esalta gli incel

Ovvero, il fascio della divisa, sirena irresistibile per l’incel (celibe involontario) italiano, convinto che tutti i suoi problemi relazionali ed esistenziali siano colpa di Vladimir Luxuria e Paola Egonu. Avendo ricevuto finora poca soddisfazione da Evita Melon (va’ tu a fidarti delle donne), il poveretto si getta trepidante fra le braccia dell’ultimo macho che ha ancora i peli sul petto e nessuno sulla lingua, e sa dire pene al pene e frocio al frocio – pazienza se afferma che «gli italiani sono bianchi da ottomila anni» con un soma da capotribù mauritano. Intanto il suo libro Il mondo al contrario (non lo scrivo in corsivo, carattere troppo effeminato) è primo in classifica su Amazon. Quali altri articoli visualizzano i clienti dopo aver acquistato questo articolo? 1) Mein Kampf 2) Set manganello-olio di ricino 3) Guida all’espatrio rapido.

Wagner: Prigozhin ridotto a mezza porzione di straccetti flambé

Nome gettonatissimo dell’estate 2023, non per un’edizione cult del festival di Bayreuth (che anzi pare sia in disarmo). Del resto non si parla di Richard, ma del sanguinario gruppo paramilitare russo che, per citare il Greggio d’antan, para militare ma, bada ben bada ben, è militare. Protagonista a fine giugno con la tentata marcia su Mosca, ha dato un suggestivo tocco wagneriano a questa fine agosto con un’inquietante Götterdammerung aerea che ne ha annientato i vertici, incluso il fondatore, Yevgeny Prigozhin, cuoco di Putin, macellaio degli ucraini e, nel finale, ridotto a mezza porzione di straccetti flambé. Dietro la strage ci sarebbe un complotto di accaniti melomani esasperati dalla vergognosa strumentalizzazione dell’autore del Lohengrin: stronzo era stronzo, ma non ha mai ammazzato nessuno.

X: Musk è pagato da Zuckerberg e Bezos per farli sembrare più intelligenti

Ormai è evidente la vera fonte della ricchezza di Elon Musk: da anni è lautamente pagato da Mark Zuckerberg, Jeff Bezos e altri megamiliardari insaziabili e sociopatici per farli sembrare personcine ragionevoli e misurate. Il suo capolavoro è stato prendersi Twitter e farci quel che un cucciolo indisciplinato fa con una ciabatta. Dopo averlo sbrindellato, sbatacchiato politicamente qua e là e averci pisciato sopra, ha staccato via con un morso il suo simbolo, l’uccellino, lasciando al suo posto una funerea X. Ma siccome l’ex Twitter è ancora il posto dove si augura la morte ai bebè che piangono in treno ma si trovano adorabili per le peggio marachelle dei cani, gli utenti si limitano a sospirare mentre gli pagano otto euro al mese per avere la spunta blu su un social network ormai obsoleto.

Zelensky: ormai ha stancato, la nuova star è Gigi Pescheria

L’Occidente si stanca alla svelta delle sue popstar. Così anche l’onnipresente leader ucraino, come la guerra che il suo Paese subisce da oltre due anni, ha finito per perdere appeal, anche perché la sua hit è sempre la stessa: «Datemi più armi». Forse questo spiega il successo internazionale del tiktoker Gigi Pisacane, pescivendolo di Torre Annunziata, stessa faccia di Zelensky ma diverso tormentone, «Buongiorno pescheriaaaa!». Il simpatico Gigi Pescheria, più di un milione di follower, quest’estate è diventato una celebrità anche a Kyiv, specie dopo il video in cui mette a posto una cliente che non gli vuole pagare la spesa. E c’è già chi pensa di affidare a lui l’apertura di un tavolo di trattative con Putin. Se dovesse finire a pesci in faccia, Gigi saprà gestire la situazione.

Sardegna, turista francese sorpreso con 41 kg di ciottoli prelevati dalla spiaggia

Un turista francese in procinto di imbarcarsi a Porto Torres sulla nave diretta a Nizza è stato sorpreso con 41 chili di ciottoli e sassi prelevati dalla spiaggia di Lampianu, sul litorale di Sassari.

L’uomo rischia una multa fino a 3 mila euro

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in collaborazione con gli addetti alla sicurezza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, hanno fermato l’auto del turista e scoperto il prezioso carico nel bagagliaio. Il passeggero è stato sanzionato in base alla legge regionale del 2017 e ora rischia una sanzione amministrativa tra i 500 e i 3 mila euro. I reperti sono stati sequestrati, per poi essere ricollocati nel punto di prelievo, grazie al centro di educazione ambientale del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana.

Asti, denunciati 242 “furbetti” del reddito di cittadinanza

La denuncia di 493 “furbetti” del reddito di cittadinanza è il bilancio di chiusura di un’operazione, chiamata Free Time, svolta dalla Guardia di finanza di Asti.

Le domande presentate da soggetti extracomunitari privi di requisiti

L’indagine ha portato alla luce una frode per 3,5 milioni di euro. È stata attivata l’azione di recupero delle somme già liquidate e la procedura del blocco dei contributi richiesti ma non ancora erogati, soluzione che permetterà di scongiurare un danno al bilancio pubblico per oltre 1 milione di euro. Le Fiamme Gialle di Canelli (Asti) hanno analizzato oltre 1.000 autocertificazioni, presentate tutte presso lo stesso CAF avente sede a Torino, da soggetti extracomunitari perlopiù di origini nigeriane e marocchine, uomini e donne di giovane età (intorno ai 30 anni), che hanno dichiarato falsamente nelle domande di soggiornare in Italia da più di 10 anni o sono risultati sprovvisti del previsto requisito del permesso di soggiorno di lunga durata.

Denunciato il titolare del Caf 

«L’indagine», hanno commentato dal Comando provinciale, «fa seguito a una prima fase conclusasi nell’aprile 2022 che aveva portato alla luce oltre 1 milione e 600 mila euro di importi indebitamente percepiti da parte di 250 richiedenti il sostegno economico. A questi si sono aggiunti ora, al termine dell’operazione Free Time, altri 242 denunciati, che hanno ottenuto il beneficio senza averne titolo». Oltre ai beneficiari delle prestazioni, è stato denunciato il titolare del Caf torinese, che dovrà rispondere del reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps e dell’indebito ottenimento del reddito di cittadinanza (poiché egli stesso è risultato beneficiario senza averne i requisiti). Quattro percettori sono risultati evasori totali perché, da titolari di partite Iva, non hanno presentato per due o più annualità le previste dichiarazioni annuali dei redditi omettendo di dichiarare 500 mila euro di corrispettivi per lo svolgimento di attività nel settore dell’edilizia.

Salento, grandine come palline da tennis: danni ad auto e bar

Una bomba d’acqua con una violenta grandinata si è abbattuta nella notte tra lunedì 28 agosto e martedì 29 agosto, all’1.30 circa, in provincia di Lecce, tra Montesano, Specchia e Miggiano. La grandine, delle dimensioni di palline da tennis, ha rotto i parabrezza, i fari e la carrozzeria delle auto in sosta. Danneggiati anche i dehor di vari locali dove la grandine ha bucato tavolini e sedie di plastica. Distrutte numerose serre, allagate strade e campagne circostanti.

A Venezia si è alzato il Mose, acqua alta 108 centimetri

Non va meglio nel resto d’Italia, dopo Milano dove le infiltrazioni d’acqua hanno danneggiato il tribunale anche Venezia è stata colpita dall’emergenza maltempo. Nella sera di lunedì 28 agosto è stata colpita da fortissimi temporali. Al punto che con un leggero anticipo sui tempi previsti, si sono alzate le barriere del Mose. Nel corso della serata è stata registrata una massima marea di 108 centimetri, ma non è escluso che le particolari condizioni meteo possano far toccare i 115. Intanto il governo durante il consiglio dei ministri di di lunedì 28 agosto ha stanziato quasi 35 milioni per gli eventi meteorologici estremi, in particolare le forti grandinate, che si sono verificati tra maggio e agosto 2023.

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