Ucraina, distrutte oltre 1300 scuole dall’inizio della guerra

Dopo la pausa estiva, è partito il nuovo anno scolastico in Ucraina, ma molti bambini rimarranno a casa. Come ha documentato un nuovo rapporto dell’Unicef, dall’inizio della guerra infatti oltre 1300 scuole sono state distrutte o gravemente danneggiate. Per questo motivo, soltanto circa un ragazzo su tre può frequentare le lezioni in presenza ma, per via degli attacchi persistenti dei russi, difficilmente riuscirà a consolidare i concetti. Un altro terzo si rifugia nell’apprendimento online, mentre il restante 33 per cento può giovare di un sistema misto. La situazione non migliora al di fuori dell’Ucraina. Come riporta anche Reuters, più della metà dei bambini fuggiti assieme alle proprie famiglie non si è potuta iscrivere per via delle barriere linguistiche o di un sistema scolastico in sovraccarico. Particolarmente colpiti i bambini in età prescolare e i ragazzi delle scuole secondarie, tanto che molti potrebbero abbandonare anzitempo gli studi. In totale si parla di 6,7 milioni di studenti fra 3 e 18 anni in difficoltà.

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Scuole in Ucraina, in calo competenze e capacità di apprendimento

Calcolando anche l’impatto del Covid-19 nel 2020, per molti ucraini quello all’orizzonte è il quarto anno scolastico consecutivo in difficoltà. «I raid continuano senza sosta, privando gli studenti di spazi sicuri per imparare e vivere senza angoscia», ha detto in un comunicato ufficiale Regina De Dominicis, direttrice dell’Unicef per Europa e Asia Centrale. «Tutti lottano per conservare ciò che hanno imparato quando le scuole erano perfettamente funzionanti». Nelle aree in prima linea contro gli attacchi della Russia, il 75 per cento dei genitori non può mandare i propri figli a scuola. L’indagine ha certificato tuttavia anche altri dati preoccupanti. Il 57 per cento degli insegnanti ha segnalato un deterioramento delle competenze nella lingua ucraina, il 45 per cento in matematica e fino al 52 per cento nelle lingue straniere.

In difficoltà 6,7 milioni di studenti Under 18. La metà di chi è fuggito dall'Ucraina non si è iscritto a scuola. Il report dell'Unicef.
Le sedie di una scuola fra le macerie nel Donetsk (Getty Images).

L’assenza delle scuole in Ucraina non si ripercuoterà soltanto sull’apprendimento, ma anche sulla crescita di bambini e adolescenti. Come ha spiegato l’Unicef, non potendo recarsi in classe i giovani perderanno anche la possibilità di stringere nuovi legami, costruire rapporti di amicizia e ottenere l’aiuto diretto dei docenti. In difficoltà anche l’accesso a vaccini, nutrizione e servizi di supporto per salute mentale e benessere fisico. A tal proposito, l’Unicef ha annunciato nel suo report una collaborazione con il governo dell’Ucraina e dei Paesi che ospitano i rifugiati al fine di integrare i bambini nelle classi. In programma corsi specializzati per la lingua e un supporto psicologico costante.

In difficoltà 6,7 milioni di studenti Under 18. La metà di chi è fuggito dall'Ucraina non si è iscritto a scuola. Il report dell'Unicef.
Una scuola distrutta dai russi nel Donetsk (Getty Images).
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