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Stupro di Palermo: gli indagati chiedono di cambiare carcere perché minacciati
I sei giovani in carcere a Palermo, accusati di violenza sessuale di gruppo su una 19enne, hanno chiesto di essere allontanati dalla struttura penitenziaria a causa delle minacce ricevute. Nei giorni scorsi i ragazzi hanno risposto in lacrime ai magistrati, affermando di essersi rovinati la vita, ma la linea di difesa non è cambiata: «Lei era consenziente», hanno dichiarato.
I carabinieri alla ricerca di altri cellulari e video
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per trovare altri cellulari e video che potrebbero aver ripreso lo stupro avvenuto nel cantiere del collettore fognario, al Foro Italico, dove la ragazza è stata poi soccorsa da un’ambulanza. Martedì 22 agosto, i giudici hanno respinto anche la richiesta dei difensori di Cristian Barone confermando l’arresto in carcere. Rigettati anche il ricorso di Angelo Flores e Gabriele Di Trapani. Un settimo responsabile, minorenne al momento del fatto e ora 18enne, è stato scarcerato dal gip del tribunale per i minorenni e affidato a una comunità.