Sarà Ravenna la città che ospiterà la prima Festa dell’Unità del Pd a guida Elly Schlein. Si comincia il 30 agosto e l’evento durerà fino al 10 settembre. Sarà l’esordio della segretaria all’evento più importante dell’anno per gli elettori del mondo di sinistra. Dopo l’«estate militante», la segretaria potrà verificarne a settembre il risultato. Dall’altro lato non sono ancora ufficiali le date dell’«Atreju di governo». La tradizionale manifestazione di Fratelli d’Italia quest’anno celebrerà anche un anno di mandato firmato Giorgia Meloni. Gli eletti tricolore hanno girato oltre 500 spiagge in estate, l’obiettivo è quello di poter contare su una manifestazione con numeri mai visti prima. Considerato che settembre segnerà l’inizio del nuovo anno e allo stesso tempo della nuova campagna elettorale.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Getty).
Salvini a caccia di consensi, Forza Italia nel segno di Berlusconi
All’inseguimento della premier ci sono gli altri due attori principali della maggioranza, Forza Italia e Lega. Matteo Salvini ha convocato i suoi elettori come tutti gli anni a Pontida. Si comincia il 16 settembre e si conclude il 17. Il leader del Carroccio sa che le Europee sono un appuntamento troppo importante dopo i recenti insuccessi elettorali, ecco allora il tentativo di rilanciare il messaggio politico della Lega attraverso una campagna di tesseramento collegata all’iscrizione per l’evento. A chi si prenota per il raduno, Legaonline.it suggerisce anche di iscriversi al partito. Il 29 settembre sarà invece il turno di Forza Italia, il giorno del compleanno del fondatore Silvio Berlusconi. Appuntamento a Paestum, una tre giorni azzurra nazionale per rilanciare Fi in vista delle elezioni europee del 2024.
Alec Baldwin potrebbe essere nuovamente incriminato per la sparatoria letale sul set di Rust. Un rapporto della polizia scientifica appena pubblicato rivela infatti che la pistola vintage che l’attore aveva in pugno durante le prove di una scena avrebbe potuto sparare solo una volta premuto il grilletto. Baldwin era stato inizialmente rinviato a giudizio per omicidio colposo nella morte della direttrice della cinematografia Halyna Hutchins, ma le accuse erano state ritirate dopo che la difesa aveva notato che l’arma era stata modificata e che c’erano dunque dubbi che avesse potuto funzionare come doveva all’epoca dell’incidente. Baldwin ha sempre negato di aver premuto il grilletto.
Il processo è in programma a dicembre 2023
A rispondere della morte della Hutchins nell’ottobre 2021 in un ranch vicino a Santa Fe è rimasta solo l’armiera del film, Hannah Gonzales-Reed. Il processo è in calendario a dicembre 2023. Gli esperti incaricati dalla magistratura di effettuare nuove verifiche sulla pistola l’hanno ricostruita dopo che l’arma si era rotta durante test iniziali condotti dall’FBI. «L’incidente fatale è stata conseguenza del fatto che il ‘”cane” è stato ritirato manualmente e poi, a un certo punto, è partito il grilletto», si legge nel rapporto. Che continua: «Anche se Baldwin nega, il grilletto dev’essere stato premuto a sufficienza per consentire di rilasciare il “cane” della pistola in questione».
Alec Baldwin (Getty Images).
Da capire perché nell’arma fosse stata caricata una pallottola “viva”
In giugno i magistrati incaricati del caso avevano aperto alla possibilità di una nuova incriminazione dell’attore se si fosse accertato che il colpo letale era partito in seguito a un malfunzionamento della pistola. Non è chiaro se adesso daranno seguito a questa minaccia. Resta comunque l’interrogativo del perché nell’arma fosse stata caricata una pallottola “viva” in grado cioè di esplodere. Il colpo partito dalla Colt aveva ferito di striscio anche il regista del film Joel Souza prima di colpire mortalmente la direttrice della fotografia.
Sette persone appartenenti a Ultima Generazione sono state fermate e denunciate dalla Polizia di Verona poco prima della partita inaugurale dei campionati europei di pallavolo femminile Italia-Romania all’Arena di Verona. La Questura scaligera, anche grazie a una segnalazione pervenuta sull’app YouPol, ha attivato servizi mirati di monitoraggio degli attivisti più conosciuti, con la collaborazione delle Digos di altre province già interessate ad azioni di disturbo e danneggiamento al patrimonio artistico.
Ora anche Bardonecchia colpita da una violenta alluvione, con frane e sfollati.
Si aggiunge un'altra regione alla lista, altre persone che soffrono a causa di eventi climatici che diventano sempre più frequenti e violenti.
Dei sette fermati – quattro donne e tre uomini di età compresa tra i 24 ed i 41 anni – tutti noti per attività illecite commesse in passato nelle azioni di protesta, ci sono tre persone provenienti dalle province di Roma, Trieste e Milano. Gli altri fermati sono veronesi e padovani. Secondo gli elementi emersi nel corso delle indagini il piano, un vero e proprio progetto studiato nei minimi dettagli, prevedeva di accedere all’Arena con biglietti regolarmente acquistati diverse settimane prima attraverso un’identità fittizia, trovando posto nei settori più vicini al campo da gioco ma a distanza tra loro, in modo da poter agire simultaneamente rendendo più difficile l’intervento di Forze
dell’ordine e degli steward.
Gli agenti hanno fermato gli attivisti in due distinte operazioni. A bordo di alcune auto sono stati rinvenuti e sequestrati striscioni contro i combustibili fossili, materiali per l’imbrattamento, colla, polvere nera e arancione, bottiglie con liquidi collosi, coriandoli, fascette da elettricisti per auto-ammanettarsi sul terreno di gioco e telefoni cellulari. L’operazione, coordinata dalla procura veronese, ha così permesso di evitare potenziali danni all’Arena e un grave danno d’immagine alla serata trasmessa in Mondovisione.
Continua il botta e risposta tra le compagnie aeree e il governo italiano sul delicato tema del caro-voli. Alcune società si sono schierate contro la riforma italiana sulle tariffe aeree. E per questo si sono rivolte alla Commissione europea, chiedendo a Bruxelles di «chiarire con l’Italia se questo intervento abbia impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa». A farlo è stata l’associazione europea di categoria Airlines for Europe, con una lettera di cui dà notizia il Financial Times. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy però ha risposto: «Le misure sono pienamente in linea».
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (Getty).
La lettere delle compagnie aeree: «Così effetto domino»
Il documento inviato a Bruxelles dalla Airlines for Europe evidenzia il timore delle compagnie aeree che la riforma possa «costituire un precedente e portare a un effetto domino». Per le società, limitare le tariffe sarebbe una violazione dei propri diritti di «competere ove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono». Dopo l’annuncio delle nuove norme è stato l’ad di Ryanair, Eddie Wilson, ad attaccare per primo il governo italiano, definendo il decreto «ridicolo, illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato».
L’ad di Ryanair Eddie Wilson (Getty).
La risposta del Mimit: «Pienamente in linea»
A Wilson a rispondere è stato il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, passando al contrattacco: «Sono stati sanzionati 11 volte negli ultimi anni dall’autorità competente». Dopo la lettera, la replica è affidata sempre a fonti interne del ministero: «Le misure introdotte dal ministero delle Imprese e del Made in Italy sono pienamente in linea con le direttive europee in materia di tutela dei consumatori dinanzi a fenomeni speculativi, o comunque distorsivi del mercato, come quelli denunciati negli scorsi mesi dalle autorità di controllo per alcune tratte aeree». E ancora: «Il dicastero dispone di tutti gli elementi utili a rispondere, in modo compiuto, a eventuali richieste della Commissione europea come è usuale accada attraverso i propri uffici»
Burger King è il terzo fast food indiano ad eliminare i pomodori dai suoi menù per l’aumento del prezzo dell’ortaggio. La catena, attiva nel subcontinente con oltre 400 ristoranti, ha motivato la decisione per la difficoltà di mantenere la qualità del prodotto e i problemi di approvvigionamento, promettendo però che i pomodori torneranno presto. Analoga decisione era stata presa da McDonald’s e da Subway.
Il governo ha deciso di importare pomodori dal Nepal
Il prezzo dei pomodori continua a salire in tutto il paese e ha raggiunto al dettaglio le 200 rupie per chilogrammo (2,10 euro), quattro volte circa il prezzo normale, mentre le consegne sono state interrotte in molte aree per via delle piogge monsoniche. La ministra alle Finanze Sitharaman ha annunciato che il governo, per fronteggiare la crisi, ha deciso di importare pomodori dal Nepal. Secondo dati dell’esecutivo, il prezzo medio per chilogrammo all’ingrosso nel mese di luglio è stato di 98 rupie.
Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia (si chiamava proprio così, ma non dite al ministro della Cultura Sangiuliano che l’ultimo nome del sovrano era Gennaro altrimenti spernacchia a vita il monarchico Antonio Tajani) era re d’Italia e d’Albania, e imperatore d’Etiopia. Come presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si è portata avanti stringendo patti con le nazioni africane, a cominciare dall’Etiopia dove ha annunciato sostegno al processo di pace e aiuti umanitari, cooperazione per lo sviluppo dell’industria e delle infrastrutture e gestione dei migranti. La presenza meloniana nel Corno d’Africa è stata sbandierata come quella della «prima leader di un Paese occidentale a sbarcare in Etiopia dopo la fine delle ostilità in Tigrai», affermando che «l’Etiopia è un Paese la cui stabilità è fondamentale, Paese con il quale l’Italia vanta storiche relazioni che io intendo rafforzare ulteriormente», senza dimenticare di annunciare il fantomatico “Piano Mattei” che a Palazzo Chigi nessuno conosce. Ora tocca all’Albania.
Ma che ci fa Giorgia a Tirana?
Chat bollenti quelle dei Fratelli d’Italia sulla presenza della famiglia Meloni in terra albanese. Ecco le ipotesi più divertenti, alcune verosimili, che sono circolate tra i suoi “confratelli”. La prima: «Giorgia propone a Edi Rama di prendere un direttore per la televisione albanese, ha pronto il nome, Andrea Giambruno». E gira anche una vignetta simil-Osho con la Meloni accanto al suo collega di Tirana con lei che dice «che te serve un giornalista alla tivvù tua, c’ho uno bravo che non vede l’ora de sta qui, se vuoi te spiccia pure casa». Ovviamente si tratta del compagno che lavora a Mediaset e che nelle scorse settimane aveva creato non pochi problemi a Giorgia. La seconda: «La masseria in Puglia costa troppo e Giorgia giustamente ha pensato di risparmiare cogliendo al volo l’invito in Albania». La terza: «Giorgia voleva incontrare un ex inquilino di Palazzo Chigi del calibro di Massimo D’Alema, amicissimo di Edi Rama, lontano da occhi indiscreti, e hanno cenato lì». La quarta: «Giorgia non voleva incontrare Daniela Santanchè che era pronta a organizzare una conferenza stampa sul turismo nel giorno di Ferragosto». La quinta: «Giorgia ha deciso di stare lontana dall’Italia il 15 agosto altrimenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano la invitava a visitare tre musei in giornata più a presenziare a una conferenza stampa al Colosseo».
Giorgia Meloni con Edi Rama (Imagoeconomica).
Alla Rai non sanno dove mettere i gadget
Gli appalti della Rai sono sempre interessanti, anche adesso che al vertice c’è Giampaolo Rossi, coadiuvato da Roberto Sergio. L’ultimo è da incorniciare: «Servizio di magazzinaggio di omaggi, gadget, premi e di gestione vincitori dei concorsi a premi indetti dalla Rai- Radiotelevisione Italiana». L’importo è di sicuro interesse, visto che vengono messi in palio 335 mila euro. Alcune disposizioni sono davvero singolari: «Per esigenze funzionali al mantenimento dei livelli di servizio richiesti, il magazzino dovràessere ubicato a una distanza il cui tempo di percorrenza da Viale Mazzini, 14 – Roma non dovrà essere superiore a novanta (90) minuti per singolo viaggio. I riferimenti dei tempi di percorrenza che saranno valutati sono quelli individuati nel sito internet https://www.viamichelin.it/web/Itinerari, che non considerano i tempi di transitabilità in base al traffico del momento, ma i tempi della percorrenza media necessari al trasferimento dal magazzino indicato dall’aggiudicatario alla sede Rai suindicata».
La sede Rai di Viale Mazzini a Roma (Imagoeconomica).
Ma che ci devono mettere dentro a questo deposito? L’elenco fornito «a titolo esemplificativo» è formidabile: «Oggetti di cancelleria (penne, blocchi, agende, ecc.), piccola gadgettistica (oggetti da scrittoio, sveglie, radioline, carte da gioco, ecc.), abbigliamento (magliette, cappellini, felpe, ombrelli, ecc.), orologi da polso di vari modelli, pelletteria (borse portadocumenti, portacomputer, portafogli, portamonete, ecc.), valigeria (rigida e morbida, ecc.), articoli sportivi (biciclette, zaini, ecc.), dvd, cd, libri, ecc., giocattoli vari, piccoli elettrodomestici (forni microonde, tostapane, macchine del caffè, scope elettriche, ecc.), grandi elettrodomestici (frigocongelatori, lavatrici, ecc.), elettronica (tablet, TV – tutte le dimensioni, radio, macchine fotografiche, ecc), telefonia (smartphone, ecc), oggetti da arredo (centri tavola, cornici, ecc.), prodotti alimentari (pasta, olio, vino, prodotti deperibili, ecc.)». Più che un magazzino sembra una dispensa di famiglia…
Il tribunale di Teheran ha condannato il regista Saeed Roustayi e il produttore Javad Noruzbegi a sei mesi di carcere. L’accusa è di aver «contribuito alla propaganda dell’opposizione contro il sistema islamico» in Iran proiettando al Festival di Cannes 2022 il film Leila e i suoi fratellisenza autorizzazione. Come ha annunciato il quotidiano locale Etemad, il lungometraggio era stato inoltre bandito nel Paese, sparendo da tutte le sale cinematografiche, dopo il rifiuto del regista di correggerlo su richiesta del ministero della Cultura. I due sconteranno però soltanto un ventesimo della pena, dunque appena nove giorni, mentre il resto «sarà sospeso per cinque anni». Durante questo periodo, sarà loro interdetta ogni attività connessa al reato, tra cui interviste e partecipazione ai festival. Dovranno anche seguire un corso di regia per «preservare gli interessi nazionali». Il verdetto potrà essere impugnato entro venti giorni.
Il regista iraniano Saeed Roustayi al Festival di Cannes 2022 (Getty Images).
Leila e il suoi fratelli, di cosa parla il film di Roustayi e i precedenti in Iran
Vincitore sulla Croisette del premio internazionale dei critici cinematografici, Leila e i suoi fratelli dipinge la vita di una famiglia di Teheran in crisi economica. La protagonista è appunto Leila, una 40enne che per tutta la vita ha accudito i genitori e i quattro fratelli disoccupati. Un giorno escogita un modo per risollevare le sorti della famiglia, piegata dai debiti, ma incontra l’ostacolo del padre Email. Nel cast anche l’attore Navid Mohammadzadeh, che come sottolineò il Teheran Times finì al centro di una forte polemica in Iran per aver baciato la moglie sul red carpet di Cannes. Sbarcato anche nelle sale italiane nell’aprile 2022, il film è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.
Il caso di Saeed Roustayi non è però isolato in Iran. Nel luglio 2022, finì dietro le sbarre anche Jafar Panahi, uno dei registi più influenti del Medioriente. Condannato a sei anni per aver indagato sulla detenzione dei colleghi Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, è uscito a febbraio 2023 su cauzione dopo aver iniziato uno sciopero della fame. «Non ho altra scelta che protestare contro questo comportamento disumano con ciò che ho di più caro: la mia vita», aveva scritto Panahi in una lettera dal carcere diffusa dalla moglie.
È morto in ospedale il giorno di Ferragosto, l’uomo colpito con un pugno ad Altopascio (Lucca) il 6 agosto. Secondo una prima ricostruzione, un giovane lo aveva accusato di aver dato un’occhiata di troppo a una ragazza. La vittima, Luigi Pulcini, 75 anni, fu aggredito in strada in circostanze controverse. Venne ricoverato in gravissime condizioni dopo esser crollato a terra e aver perso conoscenza. L’aggressore, datosi alla fuga, è ricercato per omicidio volontario.
Auto carabinieri (Getty images).
Il 75enne aveva riportato traumi cranico-facciali
Il decesso del 75enne è avvenuto all’ospedale Cisanello di Pisa. Pulcini non è mai uscito dal coma. Dopo l’arrivo nella struttura, venne operato subito d’urgenza per ridurre i traumi cranico-facciali subiti ma le sue condizioni sono rimaste sempre difficili causandone la morte dopo 10 giorni di coma. Non è nota l’identità dell’aggressore. Le indagini dei carabinieri sono in corso per cercare di individuarlo.
Un 30enne si è autoaccusato del gesto
Nei giorni scorsi, alla caserma di Altopascio un 30enne si è autoaccusato dell’accaduto, ma gli inquirenti della procura di Lucca, che coordinano l’inchiesta, non credono alla sua versione e si sono convinti che stia invece tentando di coprire il vero responsabile.
Un ragazzo italiano è stato trovato morto in mare ieri in un punto della costa di Tenerife, città delle Isole Canarie, dove è probabilmente stato sorpreso e travolto da forti onde mentre si trovava in vacanza con la fidanzata. Luca Brignone, 25 anni, era di Cuneo. In seguito a una chiamata d’emergenza, poco prima delle 15 di lunedì 14 agosto i soccorritori sono accorsi nella zona de Los Gigantes, nel comune di Santiago del Teide. Lì, hanno tratto in salvo Alessia, la fidanzata 23enne originaria di Vignolo, mentre di lui non c’erano tracce.
La 23enne portata in ospedale per una crisi d’ansia
La giovane è stata trasportata all’ospedale universitario Hospiten Sur con una crisi d’ansia, mentre diversi mezzi di soccorso sono stati mobilitati per cercare il fidanzato scomparso in acqua. Il suo corpo è stato trovato il giorno dopo, martedì 15 agosto, nella stessa zona. Brignone era diplomato all’Ipsia di Cuneo e abitava a Madonna delle Grazie. La Stampa rivela che lavorava come impiegato in un ufficio tecnico di una ditta di carpenterie metalliche.
Il porto di Tenerife visto dall’alto durante una manifestazione religiosa con centinaia di turisti (Getty).
Don Revello: «Tragedia per tutta la comunità»
Don Paolino Revello, il parroco della frazione cuneese, ha lanciato un messaggio di cordoglio: «Sono tragedie che non coinvolgono soltanto la famiglia ma tutta la comunità. Luca era uno splendido ragazzo. Ha sempre fatto l’animatore nelle attività della parrocchia con uno stile tranquillo ed educato. Saremo vicini alla famiglia, cercheremo di aiutarli ad affrontare questo terribile momento». Oggi, 16 agosto, l’autopsia. Non appena conclusi gli esami di rito, per comprendere appieno le cause, la salma sarà rimpatriata in Italia. Tornerà insieme al padre Alfio, alla madre Monica e alla sorella maggiore Laura, arrivati a Tenerife nelle scorse ore.
Ashley Olsen, stilista ed ex attrice, è diventata mamma. È nato Otto, il suo primo figlio avuto dal marito Louis Esner.
La nascita avvenuta qualche mese prima dell’annuncio
L’ex attrice, 37 anni, ha iniziato la sua carriera nel cinema all’età di nove mesi condividendo il ruolo di Michelle Tanner con la sorella gemella Mary-Kate Olsen nella sitcom televisiva Tutto esaurito e interpretando diversi film negli Anni 2000. Le due, diventate note al pubblico come le «gemelle Olsen», hanno un’altra sorella, l’attrice Elizabeth Olsen, l’unica a essere rimasta ancora nel mondo del cinema. A dare notizia dell’arrivo del piccolo Otto è stato il magazine di gossip americano Tmz, secondo il quale la nascita è avvenuta pochi mesi fa a New York ma è stata ufficializzata solo ora.
Louis Eisner e Ashley Olsen (Getty Images).
Ashley e Louis si sono sposati in gran segreto a dicembre 2022
L’arrivo del primogenito è stato il coronamento della storia d’amore tra l’attrice e Louis Esner. I due si sono sposati nel dicembre 2022 ma stanno insieme dal 2017. Lui, 34 anni e figlio della designer di gioielli Lisa Eisner, è uscito allo scoperto al fianco di Ashley Olsen durante una serata di gala a Los Angeles dopo qualche anno di frequentazione. In quell’occasione l’attrice venne vista con un bellissimo anello di fidanzamento al dito. La coppia non ha mai ufficializzato la propria relazione preferendo vivere la loro sfera privata lontano dai riflettori e sposandosi in gran segreto a dicembre 2022. L’ormai ex attrice è diventata un’imprenditrice molto affermata nel campo della moda e ha abbandonato definitivamente il mondo del cinema.
Ricky Tognazzi è il primo concorrente del nuovo Ballando con le Stelle. Lo ha annunciato la trasmissione di Rai 1 sui propri profili ufficiali dove ha postato un video dell’attore e regista steso su un lettino per i massaggi e che ascolta in cuffia le prime lezioni di danza. A bordo campo Simona Izzo che sollecita il marito a studiare la lezione sulla rumba. «Ecco la sua preparazione atletica in vista della sfida che lo attende», scherza il post della trasmissione. Ma nel video Tognazzi, che non è ancora entrato nel vivo delle prove di danza, già rivela: «Ho l’acido lattico».
In Israele e Danimarca il Covid torna a colpire con una nuova variante. Mentre l’Europa procede verso la fine dell’estate, gli occhi degli esperti si focalizzano sull’autunno, che negli ultimi anni è stato il periodo in cui sono arrivate le nuove ondate del virus. A parlare delle nuova variante è Ryan Gregory, biologo del dipartimento di Biologia integrata dell’Università canadese di Guelph, nell’Ontario. Ha spiegato che «per ora lo chiameremo “BA.X” perché non è esattamente chiaro quale sarebbe la sua designazione Pango, se ne avesse una».
Un tampone Covid (Getty).
Gregory: «Ancora poche sequenze»
Il biologo prosegue: «Finora ci sono solo poche sequenze di BA.X». E insiste: «Potrebbe non essere in grado di competere con le varianti attualmente dominanti e quindi non decollare». Ma è «da tenere d’occhio e potenzialmente preoccupante». Gregory poi spiega: «Sembra essersi discostato da un primo antenato di Omicron, forse BA.2 o forse anche dalla Omicron originale (B.1.1.529). Se fosse da quest’ultima, il nome della nuova variante sarebbe BA.6. La prima sequenza è stata identificata in Israele e portata all’attenzione il ??13 agosto, da allora altre due sequenze abbastanza simili sono state registrate in Danimarca».
Una postazione per test Covid a New York (Getty).
Il biologo: «Preoccupante trovarla in due nazioni»
Gregory ha poi concluso evidenziando una preoccupazione: «Il fatto che sia stata identificata in Israele e in Danimarca è un po’ preoccupante perché chiaramente non è limitata a una sola nazione». Intanto gli altri Paesi europei si preparano all’autunno. L’Italia ha già lanciato la nuova campagna di vaccinazione, in concomitanza con la distribuzione dei vaccini antinfluenzali. Nel Regno Unito sono aumentati i casi e i ricoveri. Gli esperti britannici hanno invocato il ritorno all’utilizzo delle mascherine per contenere i contagi.
Continua il lavoro a Bardonecchia per riparare i danni causati dalla colata di fango e detriti trasportata nella serata di domenica 13 agosto 2023 dal torrente Frejus ingrossato da una bomba d’acqua in alta quota. Gli uffici comunali stanno predisponendo un modulo online per la raccolta delle denunce di chi ha subito danni che sarà disponibile sul sito del Comune di Bardonecchia www.comune.bardonecchia.to.it. Nel frattempo le denunce possono essere presentate alla caserma dei Carabinieri di Bardonecchia, in via Montello 56, dalle 8.30 alle 13.00, dal lunedì alla domenica.
Il circuito del teleriscaldamento si sta gradualmente riempiendo
Il commissariato di Polizia resta invece al momento inagibile per i danni subiti. I tecnici specializzati sono all’opera per riportare alla normalità anche la fornitura di acqua calda nelle strutture e nelle abitazioni private. Il circuito del teleriscaldamento – informa il Comune di Bardonecchia – si sta gradualmente riempiendo. Secondo i tecnici si dovrebbe raggiungere la saturazione e quindi il funzionamento, presumibilmente, nell’arco del pomeriggio di mercoledì 16 agosto.
Sospensione totale per gli attingimenti di acqua dal lago Trasimeno: a disporla è stata l’Unione dei Comuni «essendo stati raggiunti i livelli di guardia previsti dal piano di bacino del fiume Tevere». Il provvedimento di sospensione di tutte le concessioni e le licenze idriche di attingimento in essere sull’area è da intendersi valido – si legge in un comunicato della Provincia – a partire da mercoledì 16 agosto.
Siccità, il Trasimeno (Ansa),
Al via i controlli per il rispetto della disposizione
Il ricorso alla sospensione totale degli attingimenti si attua «In caso di decremento del livello del lago rispetto allo zero idrometrico maggiore di 120 centimetri». I corpi di polizia provinciale, locale e i carabinieri forestali si occuperanno di effettuare i controlli per assicurare il rispetto della disposizione relativa alla sospensione degli attingimenti.
Un messaggio di pace che non ha sortito l’effetto desiderato. È quanto accaduto al concerto dei Killers, rockband americana di fama internazionale, durante il live del 15 agosto a Batumi, nel Sud-ovest della Georgia. Come da tradizione, il frontman Brandon Flowers ha invitato un fan a salire sul palco per suonare la batteria nel pezzo For Reasons Unknown. Peccato però che il supporter provenisse dalla Russia. «Cosa ne pensate di un russo che sale sul palco?», ha chiesto il cantante al suo pubblico verso la fine del concerto. «Non è vostro fratello? Non lo sono anche io, pur venendo dagli Usa?». Immediata la contestazione di gran parte del pubblico, che ha fischiato l’artista e abbandonato anzitempo l’evento. Dopo l’indipendenza del 1991, la Georgia nel 2008 è stata infatti invasa dalla Russia che, come ha riportato il Guardian, occupa ancora il 20 per cento del suo territorio.
#BREAKING During a concert in Georgia, American band The Killers brought a Russian fan on stage to show that music transcends hatred but got booed by the crowd
Le scuse dei Killers sui social network: «Non volevamo offendere nessuno»
Terminato il concerto, i Killers si sono prontamente scusati con un post sui canali social. «Brava gente della Georgia», ha esordito la band. «Non avevamo intenzione di offendere nessuno». Ricordando poi la lunga tradizione nell’invitare un fan sul palco, il gruppo ha spiegato di aver notato un’iniziale approvazione del pubblico per la partecipazione di un russo al concerto. «Ci rendiamo conto che un commento, volto però a riconoscere che tutti i fan dei Killers sono fratelli e sorelle, è stato mal interpretato». Rinnovando le scuse del frontman Flowers e dell’intero complesso, il post si è concluso con un messaggio di affetto per tutti e l’auspicio di «tornare presto» a suonare in Georgia.
Il messaggio sui social della band (Killers, Instagram).
La polemica è però andata avanti anche fra i commenti, con numerosi fan che hanno espressamente detto di non voler più ascoltare i Killers. «Ho rimosso ogni vostra canzone dalla mia playlist», ha scritto un utente su Twitter (X). «Per sempre nella blacklist, non tornate più», si legge in un altro post. Diverse anche reazioni sono giunte dall’Ucraina. La rockband di Kyiv Cardinal Birds ha proposto di cambiare il nome da Killers in “Occupiers” (occupanti, invasori).
Ukraine with Georgia! I think your band the Killers should be renamed the Occupiers!
La risalita dei casi Covid e dei ricoveri sta facendo preoccupare il Regno Unito, che teme una possibile nuova ondata. Tra gli scienziati c’è già chi auspica un ritorno delle mascherine come misura per ridurre i contagi in vista dell’autunno. Trisha Greenhalgh, esperta di politiche sanitarie dell’Università di Oxford e componente dell’Independent Scientific Advisory Group for Emergencies, ha scritto su Twitter: «Vari gruppi di scienziati su WhatsApp sono in fermento. Tanti colleghi avvertono che è il momento di tornare ad indossare le mascherine».
Covid, contagi e ricoveri in aumento nel Regno Unito (Getty Images).
Preoccupa una variante indentificata in Danimarca e Israele
A sollecitare l’attenzione degli infettivologi del Regno Unito è anche una nuova variante ancora non caratterizzata ufficialmente, ma già ribattezzata da alcuni BA.6. La variante è stata identificata in Danimarca e Israele e avrebbe oltre 30 mutazioni nella sua proteina Spike, ovvero la parte del virus che si attacca alle cellule umane e provoca un’infezione. Questa caratteristica potrebbe renderla più pericolosa.
Contagi in aumento: colpa di maltempo e “Barbienheimer”?
L’aumento delle positività è però intanto (anche) conseguenza dell’arrivo della variante EG.5 ribattezzata “Eris”, a cui è attribuibile un contagio su sette stando a quanto comunicato dalle autorità sanitarie. E non solo: come scrive la stampa britannica, gli esperti ipotizzano che a contribuire al balzo dei contagi sia stato il maltempo e l’uscita nelle sale dei film Barbie e Oppenheimer. “Costretti” ad andare al cinema invece di gustarsi una bella pinta di birra all’aperto, i sudditi di re Carlo si sono così esposti maggiormente al contagio.
Si tratta di un bombardamento della rete internet della Regione Umbria che non mira a entrare nelle banche dati per sottrarre informazioni, ma mette fuori uso alcuni servizi essenziali come le ricette elettroniche o altri servizi sanitari. Nello specifico, sono decine di giga di traffico inviati da computer e persone da diversi Paesi del mondo, l’est asiatico e varie nazioni europee.
INFORMATIVA ALLA CITTADINANZA. Inconvenienti tecnici alla rete informatica, comunicato società PuntoZero – USL Umbria 2 https://t.co/PbIqJNSEYF
A spiegarlo, rispondendo all’Ansa, è Giancarlo Bizzarri, amministratore unico di PuntoZero, la società che gestisce l’infrastruttura della Regione Umbria, rete internet compresa. «Gli attacchi vanno avanti da diversi giorni» – ha spiegato – «e si sono fermati solo a ferragosto per poi riprendere stamani. I nostri tecnici sono al lavoro 24 ore su 24 per risolvere la situazione e contiamo di venirne a capo entro pochi giorni». Il bombardamento in atto è di dieci-40 gigabyte a fronte di una capacità della rete di cinque-sei».
«È come se in un tubo si cercasse di far entrare una quantità d’acqua sette volte superiore alla sua capacità e quindi si intasa», ha sottolineato l’amministratore di PuntoZero. «La rete» – ha aggiunto – «non riesce a distinguere tra i dati ‘buoni’ e quelli ‘cattivi’ inviati dagli hacker. Stiamo lavorando per fare in modo che il sistema possa intercettare la differenza, per pulire il traffico, ma non è facile perché cambiano le modalità degli attacchi». Questi hanno preso di mira negli ultimi giorni alcuni dei principali servizi sanitari. Come le ricette ma anche le prenotazioni che vanno avanti a singhiozzo. I danni e le difficoltà per i cittadini» – ha concluso Bizzarri – «sono notevoli e proprio questo è l’obiettivo degli hacker».
II Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha confermato per la prima volta la responsabilità degli attacchi dell’ottobre 2022 e di luglio 2023 al ponte di Crimea. La Cnn ha ottenuto in esclusiva dalla Sbu i video dell’attentato di luglio in cui si vede un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo avvicinarsi al pilone colpito. E un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Il capo dell’Sbu, Vasyl Maliuk, ha detto alla Cnn che l’attacco di luglio è stato realizzato con droni marini sperimentali (i Sea Baby) e che ne seguiranno altri. Maliuk non ha fornito dettagli sull’attacco dell’8 ottobre 2022.
Iryna Vereshchuk: «La guerra non finirà entro due-tre settimane»
La guerra in Ucraina non finirà tra «due-tre settimane», «entro la fine dell’anno» o «la prossima primavera»: messaggi diramati tramite Telegram dalla vicepremier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk. Che poi ha aggiunto: «Quanto durerà la guerra? Dobbiamo essere onesti. In questa guerra, il percorso verso la vittoria sarà lungo e difficile». Vereshchuk ha concluso: «Due-tre settimane, entro la fine dell’anno, la prossima primavera: tutto questo non è vero. Dobbiamo prepararci a una lunga lotta. I cittadini e il governo, tutti devono prepararsi a una guerra lunga e difficile. Solo allora vinceremo».
Dopo avere subito una caduta libera nelle ultime settimane, il rublo ha toccato il 14 agosto i livelli più bassi da marzo 2022, poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Il dollaro ha sfondato la barriera psicologica dei 100 rubli e l’euro quella dei 110 rubli: dopo l’annuncio la valuta americana è scesa sotto i 99 rubli e quella europea sotto i 108. Ma non si può certo dire che l’allarme sia cessato. Per arginare il crollo, la Banca centrale della Federazione russa è corsa ai ripari aumentando i tassi di interesse, mentre nel Paese è scattata la (criticata) sperimentazione del rublo digitale.
Russia, continua la svalutazione del rublo (Getty Images).
Riduzione delle esportazioni e aumento delle importazioni: i motivi del crollo
Nei giorni successivi all’invasione dell’Ucraina, il rublo si era fortemente svalutato, toccando un picco di 140 per un dollaro. Poi aveva registrato un periodo di performance positivo di circa sei mesi, nel corso dei quali aveva raddoppiato il suo valore raggiungendo il range dei 50-60 rubli per dollaro. Nel corso del 2023 ha però perso oltre il 30 per cento. Il Cremlino, da parte sua, ha attribuito la caduta libera alla «politica monetaria accomodante» della Banca di Russia. Nella riunione di emergenza del 15 agosto, la direttrice Elvira Nabiullina ha spiegato invece che l’indebolimento della moneta nazionale è provocato dalla forte riduzione del surplus delle partite correnti: in particolare a pesare è (causa sanzioni) la riduzione delle esportazioni di petrolio e gas, principali fonti di guadagno dall’estero per il Paese, e l’aumento delle importazioni dovuto allo sforzo bellico.
Elvira Nabiullina (Getty Images).
La mossa della Banca Centrale di Russia: su i tassi di interesse
Vladimir Milov, ex viceministro attualmente in esilio, ha detto che Mosca si trova ad affrontare sorta di «carestia valutaria», poiché è sempre meno – appunto – la valuta che entra nel Paese. Nabiullina, salutata nel 2022 come l’artefice del salvataggio delle finanze russe di fronte alle sanzioni senza precedenti imposte dai Paesi occidentali, ha annunciato l’innalzamento dei tassi di interesse dall’8,5 al 12 per cento, provando a convincere tutti che l’economia di Mosca non è comunque in crisi. L’obiettivo è riportare l’inflazione al 4 per cento nel 2024, per poi stabilizzarla in futuro.
Crollo del rublo, il Cremlino corre ai ripari (Getty Images).
Le elezioni si avvicinano, Putin teme il malcontento dei cittadini
Di tutto pur di arginare il crollo del rublo, che sta provocando un aumento dell’inflazione, con forte rialzo dei prezzi e abbassamento del tenore di vita dei cittadini russi. È già sceso molto e potrebbe scendere ancora. Molto banalmente, un rublo più debole significa cittadini più poveri. E questo è qualcosa che Vladimir Putin vuole evitare, in vista delle elezioni del 2024. Le sicurezze politiche dello zar non possono vacillare. Per proteggere il rublo dagli effetti delle sanzioni, la Russia ha cercato di sviluppare rapidamente alternative al sistema di pagamenti globali Swift – da cui le sue banche sono state in gran parte bandite – dedollarizzando le sue transazioni. Da qui il lancio del rublo digitale.
Russia, avviata la sperimentazione del rublo digitale (Getty Images).
Al via la sperimentazione del rublo digitale
Mosca ha appena avviato la fase di prova di una versione digitale della sua valuta basata sulla tecnologia blockchain. La sperimentazione coinvolge con 13 banche russe e 600 cittadini volontari, con pagamenti possibili in 30 punti vendita dislocati in 11 città del Paese. «Vtb è stata la prima banca a condurre con successo transazioni con rubli digitali nella sua applicazione mobile», ha annunciato il secondo istituto bancario di Russia. «Le operazioni saranno gratuite per i cittadini e con una commissione minima per le imprese», ha detto la Bcr. A differenza delle criptovalute, anch’esse basate sulla blockchain (tecnologia che consente transazioni dirette da un libro mastro decentralizzato), il rublo digitale fa parte della Cbdc (“Central bank digital currency”), ampiamente controllata. Viene emesso direttamente dalla Banca centrale russa e conservato in portafogli elettronici. A supervisionare la sicurezza del sistema è direttamente l’Fsb e questo è un aspetto fortemente criticato: se le autorità dicono di volere un rublo digitale per rendere i pagamenti più sicuri, in molti ritengono invece che l’introduzione di una tale forma di moneta consentirà al governo di controllare ancora di più i cittadini. Fatto sta che la Russia è diventato il 21esimo Paese al mondo ad aver avviato la sperimentazione di una moneta digitale (11 quelli che hanno già introdotto una Cbdc): Mosca spera di estendere il rublo digitale a tutti i russi che lo desiderano «entro il 2025-2027», ha fatto sapere la Banca centrale.
Lionel Messi non si ferma più. Nella notte italiana tra il 15 e il 16 agosto l’argentino ha segnato il suo nono gol in sei partite dal suo arrivo negli States, contribuendo al 4-1 dell’Inter Miami su Philadelphia. Una vittoria che ha portato la formazione allenata dal “Tata” Martino in finale di Leagues Cup, in programma domenica 20 agosto (gara di andata, ritorno il 31) contro Nashville. La Pulce ha ricevuto palla ancor prima della trequarti senza trovare ostacoli, avendo poi il tempo di mirare e calciare in tutta tranquillità. Un sinistro preciso da una trentina di metri che ha trovato l’angolino basso di sinistra, con la compartecipazione di portiere e difesa. Messi sta facendo quello che vuole in America, e il suo impatto è devastante: nove gol in sei partite. Ma il livello scadente del campionato si intuisce in ogni match, anche solo dagli highlights. Mentre in Arabia Saudita continuano a sbarcare nuovi campioni – in ultimo Neymar Jr. all’Al-Hilal – in Mls la strada verso la qualità sembra essere ancora in salita.
Lionel Messi festeggia un gol con Sergi Busquets e Jordi Alba (Getty Images).
Messi, difensori nel panico e reti da lontanissimo: la Pulce fa quello che vuole
I numeri di Lionel Messi dal suo arrivo negli States sono devastanti per la Mls. Contro Philadelphia, secondo i dati di ESPN Deportes, ha messo a segno il secondo gol da più lontano nella sua carriera, circa 32 metri. In precedenza aveva già realizzato due calci di punizione diretta, messo a referto un assist e vinto cinque volte il premio come miglior giocatore del match. Su sei apparizioni in totale. Sebbene i numeri siano in linea con il recente Mondiale in Qatar e con la carriera straordinaria dell’argentino, vanno tuttavia contestualizzati con il livello scadente dei suoi avversari. Emblematica in tal senso la goffa giocata di Jakob Glesnes, centrale norvegese di Philadelphia, andato nel pallone per la presenza della Pulce in area. Dopo essere incespicato sulla sfera, ne ha lasciato il controllo a Messi che però non è riuscito a siglare la sua doppietta. Un esempio di sudditanza psicologica già denotato in altre partite.
Discorso simile anche per il match contro Charlotte, valido per i quarti di finale di Leagues Cup. Messi ha sigillato il risultato sul 4-0 finale con un gol dal centro dell’area di rigore. Partito dalla linea mediana dopo aver mandato a vuoto un avversario, l’argentino ha tagliato il campo senza alcuna copertura fino a entrare nel cuore dell’area, dove ha ricevuto la palla libero e indisturbato, quando si trovava a pochissimi metri dalla linea di porta. Si potrebbe parlare allo stesso modo di Sergi Busquets, ex centrocampista del Barcellona giunto nel mercato estivo assieme a Jordi Alba dai blaugrana. All’età di 35 anni, uno in meno di Leo, l’ex numero 5 del Barça ha rivoluzionato l’Inter Miami dettando i tempi di gioco e i movimenti dei compagni. «E se il calcio nordamericano diventasse il migliore al mondo?», disse Federico Bernardeschi approdando a Toronto. Per citare Leonardo Bonucci, forse ne «devono mangiare di pastasciutta».
Le difficoltà dell’Mls e il confronto con l’Arabia Saudita
Inevitabile però il confronto fra Mls e Saudi Pro League, il campionato dell’Arabia Saudita, che continua ad attirare campioni dall’Europa. Ha abbracciato l’Al-Hilal anche Neymar Jr., che ha firmato un biennale da 160 milioni di euro. A 31 anni, conferma che nel Golfo non sbarcano solo calciatori al tramonto della carriera. Arrivati anche il 24enne ex Roma Roger Ibañez e il 25enne Merih Demiral, che hanno firmato per l’Al-Ahli. Facendo leva su contratti faraonici e benefit esorbitanti – per il brasiliano si parla di aereo privato e 500 mila dollari per ogni post sui social – gli sceicchi sperano infatti di poter competere molto presto con le superpotenze europee.
A fronte di fenomeni come Karim Benzema, Kalidou Koulibaly e Riyad Mahrez, un confronto con il calcio occidentale è impietoso. L’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, neo vincitore della Champions League araba, ha perso in amichevole 5-0 con il modesto Celta Vigo e 4-1 contro il Benfica. Nonostante una preparazione atletica più consolidata. Difficile però predire il risultato di un match contro una squadra di Mls, magari proprio l’Inter Miami di Messi. Forse, per un ritorno d’immagine, sceicchi e americani ci faranno un pensierino e organizzeranno un’amichevole: Cr7 contro Messi, ancora una volta…