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Messi, la valanga di gol in Mls e il livello imbarazzante delle difese avversarie
Lionel Messi non si ferma più. Nella notte italiana tra il 15 e il 16 agosto l’argentino ha segnato il suo nono gol in sei partite dal suo arrivo negli States, contribuendo al 4-1 dell’Inter Miami su Philadelphia. Una vittoria che ha portato la formazione allenata dal “Tata” Martino in finale di Leagues Cup, in programma domenica 20 agosto (gara di andata, ritorno il 31) contro Nashville. La Pulce ha ricevuto palla ancor prima della trequarti senza trovare ostacoli, avendo poi il tempo di mirare e calciare in tutta tranquillità. Un sinistro preciso da una trentina di metri che ha trovato l’angolino basso di sinistra, con la compartecipazione di portiere e difesa. Messi sta facendo quello che vuole in America, e il suo impatto è devastante: nove gol in sei partite. Ma il livello scadente del campionato si intuisce in ogni match, anche solo dagli highlights. Mentre in Arabia Saudita continuano a sbarcare nuovi campioni – in ultimo Neymar Jr. all’Al-Hilal – in Mls la strada verso la qualità sembra essere ancora in salita.
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Messi, difensori nel panico e reti da lontanissimo: la Pulce fa quello che vuole
I numeri di Lionel Messi dal suo arrivo negli States sono devastanti per la Mls. Contro Philadelphia, secondo i dati di ESPN Deportes, ha messo a segno il secondo gol da più lontano nella sua carriera, circa 32 metri. In precedenza aveva già realizzato due calci di punizione diretta, messo a referto un assist e vinto cinque volte il premio come miglior giocatore del match. Su sei apparizioni in totale. Sebbene i numeri siano in linea con il recente Mondiale in Qatar e con la carriera straordinaria dell’argentino, vanno tuttavia contestualizzati con il livello scadente dei suoi avversari. Emblematica in tal senso la goffa giocata di Jakob Glesnes, centrale norvegese di Philadelphia, andato nel pallone per la presenza della Pulce in area. Dopo essere incespicato sulla sfera, ne ha lasciato il controllo a Messi che però non è riuscito a siglare la sua doppietta. Un esempio di sudditanza psicologica già denotato in altre partite.
The defender gave the ball to Messi to score and he still missed
pic.twitter.com/tgW5DSNIhP
— Mikael Madridista (@MikaelMadridsta) August 16, 2023
Discorso simile anche per il match contro Charlotte, valido per i quarti di finale di Leagues Cup. Messi ha sigillato il risultato sul 4-0 finale con un gol dal centro dell’area di rigore. Partito dalla linea mediana dopo aver mandato a vuoto un avversario, l’argentino ha tagliato il campo senza alcuna copertura fino a entrare nel cuore dell’area, dove ha ricevuto la palla libero e indisturbato, quando si trovava a pochissimi metri dalla linea di porta. Si potrebbe parlare allo stesso modo di Sergi Busquets, ex centrocampista del Barcellona giunto nel mercato estivo assieme a Jordi Alba dai blaugrana. All’età di 35 anni, uno in meno di Leo, l’ex numero 5 del Barça ha rivoluzionato l’Inter Miami dettando i tempi di gioco e i movimenti dei compagni. «E se il calcio nordamericano diventasse il migliore al mondo?», disse Federico Bernardeschi approdando a Toronto. Per citare Leonardo Bonucci, forse ne «devono mangiare di pastasciutta».
— Out Of Context Football (@nocontextfooty) August 13, 2023
Le difficoltà dell’Mls e il confronto con l’Arabia Saudita
Inevitabile però il confronto fra Mls e Saudi Pro League, il campionato dell’Arabia Saudita, che continua ad attirare campioni dall’Europa. Ha abbracciato l’Al-Hilal anche Neymar Jr., che ha firmato un biennale da 160 milioni di euro. A 31 anni, conferma che nel Golfo non sbarcano solo calciatori al tramonto della carriera. Arrivati anche il 24enne ex Roma Roger Ibañez e il 25enne Merih Demiral, che hanno firmato per l’Al-Ahli. Facendo leva su contratti faraonici e benefit esorbitanti – per il brasiliano si parla di aereo privato e 500 mila dollari per ogni post sui social – gli sceicchi sperano infatti di poter competere molto presto con le superpotenze europee.
A fronte di fenomeni come Karim Benzema, Kalidou Koulibaly e Riyad Mahrez, un confronto con il calcio occidentale è impietoso. L’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, neo vincitore della Champions League araba, ha perso in amichevole 5-0 con il modesto Celta Vigo e 4-1 contro il Benfica. Nonostante una preparazione atletica più consolidata. Difficile però predire il risultato di un match contro una squadra di Mls, magari proprio l’Inter Miami di Messi. Forse, per un ritorno d’immagine, sceicchi e americani ci faranno un pensierino e organizzeranno un’amichevole: Cr7 contro Messi, ancora una volta…