Le mosse di Mosca dopo il crollo del rublo per salvare l’economia e aggirare le sanzioni

Dopo avere subito una caduta libera nelle ultime settimane, il rublo ha toccato il 14 agosto i livelli più bassi da marzo 2022, poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Il dollaro ha sfondato la barriera psicologica dei 100 rubli e l’euro quella dei 110 rubli: dopo l’annuncio la valuta americana è scesa sotto i 99 rubli e quella europea sotto i 108. Ma non si può certo dire che l’allarme sia cessato. Per arginare il crollo, la Banca centrale della Federazione russa è corsa ai ripari aumentando i tassi di interesse, mentre nel Paese è scattata la (criticata) sperimentazione del rublo digitale.

Crollo del rublo, le mosse di Mosca per salvare l'economia russa e aggirare le sanzioni occidentali.
Russia, continua la svalutazione del rublo (Getty Images).

Riduzione delle esportazioni e aumento delle importazioni: i motivi del crollo

Nei giorni successivi all’invasione dell’Ucraina, il rublo si era fortemente svalutato, toccando un picco di 140 per un dollaro. Poi aveva registrato un periodo di performance positivo di circa sei mesi, nel corso dei quali aveva raddoppiato il suo valore raggiungendo il range dei 50-60 rubli per dollaro. Nel corso del 2023 ha però perso oltre il 30 per cento. Il Cremlino, da parte sua, ha attribuito la caduta libera alla «politica monetaria accomodante» della Banca di Russia. Nella riunione di emergenza del 15 agosto, la direttrice Elvira Nabiullina ha spiegato invece che l’indebolimento della moneta nazionale è provocato dalla forte riduzione del surplus delle partite correnti: in particolare a pesare è (causa sanzioni) la riduzione delle esportazioni di petrolio e gas, principali fonti di guadagno dall’estero per il Paese, e l’aumento delle importazioni dovuto allo sforzo bellico.

Crollo del rublo, le mosse di Mosca per salvare l'economia russa e aggirare le sanzioni occidentali.
Elvira Nabiullina (Getty Images).

La mossa della Banca Centrale di Russia: su i tassi di interesse

Vladimir Milov, ex viceministro attualmente in esilio, ha detto che Mosca si trova ad affrontare sorta di «carestia valutaria», poiché è sempre meno – appunto – la valuta che entra nel Paese. Nabiullina, salutata nel 2022 come l’artefice del salvataggio delle finanze russe di fronte alle sanzioni senza precedenti imposte dai Paesi occidentali, ha annunciato l’innalzamento dei tassi di interesse dall’8,5 al 12 per cento, provando a convincere tutti che l’economia di Mosca non è comunque in crisi. L’obiettivo è riportare l’inflazione al 4 per cento nel 2024, per poi stabilizzarla in futuro.

Crollo del rublo, le mosse di Mosca per salvare l'economia russa e aggirare le sanzioni occidentali.
Crollo del rublo, il Cremlino corre ai ripari (Getty Images).

Le elezioni si avvicinano, Putin teme il malcontento dei cittadini

Di tutto pur di arginare il crollo del rublo, che sta provocando un aumento dell’inflazione, con forte rialzo dei prezzi e abbassamento del tenore di vita dei cittadini russi. È già sceso molto e potrebbe scendere ancora. Molto banalmente, un rublo più debole significa cittadini più poveri. E questo è qualcosa che Vladimir Putin vuole evitare, in vista delle elezioni del 2024. Le sicurezze politiche dello zar non possono vacillare. Per proteggere il rublo dagli effetti delle sanzioni, la Russia ha cercato di sviluppare rapidamente alternative al sistema di pagamenti globali Swift – da cui le sue banche sono state in gran parte bandite – dedollarizzando le sue transazioni. Da qui il lancio del rublo digitale.

Crollo del rublo, le mosse di Mosca per salvare l'economia russa e aggirare le sanzioni occidentali.
Russia, avviata la sperimentazione del rublo digitale (Getty Images).

Al via la sperimentazione del rublo digitale

Mosca ha appena avviato la fase di prova di una versione digitale della sua valuta basata sulla tecnologia blockchain. La sperimentazione coinvolge con 13 banche russe e 600 cittadini volontari, con pagamenti possibili in 30 punti vendita dislocati in 11 città del Paese. «Vtb è stata la prima banca a condurre con successo transazioni con rubli digitali nella sua applicazione mobile», ha annunciato il secondo istituto bancario di Russia. «Le operazioni saranno gratuite per i cittadini e con una commissione minima per le imprese», ha detto la Bcr. A differenza delle criptovalute, anch’esse basate sulla blockchain (tecnologia che consente transazioni dirette da un libro mastro decentralizzato), il rublo digitale fa parte della Cbdc (“Central bank digital currency”), ampiamente controllata. Viene emesso direttamente dalla Banca centrale russa e conservato in portafogli elettronici. A supervisionare la sicurezza del sistema è direttamente l’Fsb e questo è un aspetto fortemente criticato: se le autorità dicono di volere un rublo digitale per rendere i pagamenti più sicuri, in molti ritengono invece che l’introduzione di una tale forma di moneta consentirà al governo di controllare ancora di più i cittadini. Fatto sta che la Russia è diventato il 21esimo Paese al mondo ad aver avviato la sperimentazione di una moneta digitale (11 quelli che hanno già introdotto una Cbdc): Mosca spera di estendere il rublo digitale a tutti i russi che lo desiderano «entro il 2025-2027», ha fatto sapere la Banca centrale.

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